REVIEW TOUR: Recensione in anteprima #667 – THE BONE WITCH DI IVY ASHER.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Con questa nuova recensione, ecco che vi parlo di questa nuova uscita. Per questa lettura debbo ringraziare la casa editrice Heartbeat edizioni per avermi permesso di leggere il volume in anteprima e di potervene, di conseguenza, parlare. Ve ne parlo qui di seguito:

9791281380011_0_424_0_75Titolo: The bone witch. Le cronache delle ossa
Autore: Ivy Asher 
Pagine: 320 
Data di uscita: 22 settembre 2023
Link d’acquisto: https://amzn.to/3PQVfch
TramaNemmeno in un milione di anni avrei mai potuto pensare che le Ossa scegliessero me. Il potere e la magia erano destinati a un altro membro della famiglia. Almeno, è ciò che speravo. Ma ora mia nonna Ruby non c’è più e ci sono delle ossa sul tavolo della mia cucina. Pensavo che il risentimento dei miei parenti mi avrebbe dato del filo da torcere; invece, non ho nemmeno il tempo di pensare a loro perché il vero problema bussa alla porta, con intriganti occhi verdi e un sorriso che farebbe capitolare qualunque donna. Si chiama Rogan Kendrick, ed è convinto che qualcuno mi stia dando la caccia per prendere i miei poteri. Secondo lui, sono la prossima. Non avrei mai voluto far parte di questo mondo, ma alla magia non importa di ciò che voglio io e ora devo fare i conti con questa realtà. Non so a cosa pensassero i miei antenati quando mi hanno scelta, ma gli renderò pan per focaccia. Il mio nome è Lennox Osseous, ma voi potete chiamarmi la Strega delle Ossa.

RECENSIONE

teschio bianco e nero su superficie neraLa storia del volume ha inizio con l’apparizione del acchetto delle ossa per Lennox Osseous in seguito alla morte di sua nonna. E’ stato tutto improvviso e di sicuro la ragazza non si immaginava essere erede del potere di sua nonna tanto da essere convinta che lo sarebbe diventata sua cugina. Quando si ritrova ad essere stata scelta, lei diventa un osteomante e per questo si prende benefici e problemi di entrare in questo mondo così complicato alla quale lei non ha mai dato troppo peso. Ad aggiungere ulteriori problemi c’è Rogan Kendrick che di magia si occupa delle ossa che la lega a lui per convincerla a darle il suo aiuto. Quello che Lennox non sa è che tutto da Rogan a ciò che accadrà lungo il corso della sua storia è qualcosa di tremendamente pericoloso e di misterioso, più di quanto immaginava.

Cosa succederà a Lennox e come cambierà la sua vita? Cosa vuole davvero Rogan da lei e cosa devono cercare di risolvere? Lennox riuscirà ad emergere in un “mondo” in cui lei non avrebbe mai pensato di mettere piede?

«Beh, dato che sei appena stata scelta come la prossima suprema ostetrica, ops, voglio dire, suprema osteomante, direi di sì». Sentirlo chiamarmi così è strano, e quello che mi spaventa di più è che dentro di me c’è qualcosa, qualcosa a cui non ho mai badato e che non voglio riconoscere ora, ma che mi sembra giusto. Sono la nuova strega delle ossa.

La trama è scritta moto bene, in prima persona da parte della protagonista che parla direttamente al lettore e cerca di portarlo sulla sua strada. Una trama ben costruita e interessante che finisce per coinvolgere gli amanti del fantastico, dell’esoterico e simili. Siete pronti a conoscere una osteomante fuori dal comune? (Come se ne conosceste di normali, ovviamente! Ahah)

La copertina di questo volume è molto carina ed è stata mantenuta come la versione estera. E’ una copertina che mette in evidenza il fatto delle ossa mettendo in primo piano il piccolo teschio  e si vedono attorno le farfalle e quant’altro. Il cupo è, quello che contraddistingue il volume stesso Il titolo non è stato tradotto e da una parte posso dire: meno male. Anche perchè magari sarebbe uscito fuori: L’osseomante La Strega delle ossa e suonava veramente male. Così, invece, risulta chiaro e semplice ed è ben disposto rispetto alla copertina e alla storia in generale.

L’epoca è assolutamente moderna seppur non sia specificata una data o un anno specifico.

persona con vernice rossa e neraSono sul punto di aprire bocca e dirgli di no, ma succede qualcosa che mi blocca. Una corrente pungente mi attraversa le membra, e con un sospiro mi viene in mente il quarto compito che ho giurato di portare avanti: prendere possesso del negozio e guidare chiunque scelga la magia. Per quanto voglia negarlo, so che non posso. La scossa che ho appena sentito era senza dubbio la magia che lo sceglieva. Devo aiutarlo. È scritto nelle stelle con il sangue dei miei antenati. E lo odio, cazzo.

personaggi di questa storia non sono molti ma sono delineati e ben strutturati. Tutti coloro che avranno a che fare con il personaggio principale riusciranno a far emergere un punto diverso del personaggio stesso e dei lati del suo carattere. Avremo modo di conoscere il cugino e la zia di Lennox, le sue cugine che avrebbero dovuto prendere il posto di osteomante, Max e Rogan, ovviamente, che sarà quello che sarà a maggior contatto con la protagonista di questa storia.

Lennox Osseous è una ragazza che vive di cose semplici e non è mai stata troppo avvezza a seguire sua nonna lungo il suo percorso verso la magia delle ossa perché credeva di non averne bisogno. Dopo la sua scomparsa le ossa trovano la sua strada, la scelgono ed è “costretta” a eseguire qualcosa per cui non era affatto pronta. Sfrontata e irriverente, dice le cose come stanno e non si fa problemi a farlo cosa che la costringe ad essere più forte e determinata a ciò che sta per accadere. E’ un personaggio semplice e ciò che colpisce è proprio la sua immediatezza nell’auto coinvolgersi all’interno delle vite degli altri, persino del lettore stesso, divenendo parte stessa non solo della storia ma prendendo la scena a pieno regime. E’ un vulcano attivo.

«Cresci, Lennox» brontola, alzando le mani al cielo in un gesto di esasperazione. Sono presa alla sprovvista dall’ammonimento. «Questa è la vita con cui hai a che fare ora, non una qualche fiaba o una storia di magia evocata dalla mente di un artista affamato. La vita non è facile. C’è il bello e il brutto, così come in tutte le cose. Se vuoi scegliere il brutto per giustificare la tua ignoranza, fallo pure, ma non ti fai alcun favore. Che ti piaccia o no, questo mondo è tuo ora, e odiare questo fatto non cambia nulla.

un libro seduto sopra un tavolo accanto ad altri oggettiIl perno centrale di questo primo volume della storia è di trovare Elon, fratello di Rogan scomparso improvvisamente e seguito e preceduto dalla scomparsa di altre streghe, ostomanti e quant’altro. Lennox non avrebbe mai voluto seguire questa strada se non fosse stata costretta però finisce per ritrovarsi in questa storia molto più di quanto credeva.

Lo stile utilizzato è stato fluido e sicuramente scorrevole, posto in prima persona dal punto di vista della protagonista principale. Scritto in prima persona dalla protagonista principale ci mostra la storia vista dal suo punto di vista e la lettura procede velocemente e si riesce a concludere facilmente nel giro di poche ore.

In primis una cosa mi ha fatto storcere il naso ed è stato proprio nel primo capitolo. E’ pieno ed è un continuo di “Ca*zo”, “O…Ca*zo” e altre parolacce varie di genere che continuano ad infierire lungo tutto il primo capitolo. Quello che mi domando è: per quale motivo per dimostrare stupore e qualsiasi altra cosa emerga dal ciò che accade, non si utilizzano altri gerghi di espressione? Perché riempire un capitolo intero di parolacce per finire a sminuire ciò che viene successivamente. E’ ovvio che la prima impressione è quella che conta e il primo capitolo deve essere una sorta di biglietto da visita del volume. In questo caso non ci siamo proprio, meno male che si riprende andando avanti nel corso del volume.

La magia che è stata creata e come si sviluppa, crea e usa rapisce e di certo l’aspetto magico colpisce e si vuole saperne di più. La peculiarità del primo volume sta nel fatto che la trama sembra dividersi in due sviluppandosi non solo per ritrovare Elon, il fratello di Rogan, ma per trovare nella magia uno sbocco e una meta per ritrovare se stessa. L’autrice riesce poi ad unire le cose creando un unico canale che riconduce alla ricerca del personaggio scomparso con delle rivelazioni non da poco oltre tutto ciò che vi è dietro e che dovremo scoprire. Il finale si interrompe sul più bello e spero di vedere delle belle nel prossimo volume!

Il volume è un mix tra volume young adult, romance, storia di magia, esoterismo e via discorrendo e di certo non mancherà dell’azione a rendere il libro ancor più dinamico oltre a rivelazioni inaspettate che possono cambiare ogni cosa per la protagonista e per chi le sta attorno. E’ un mix di cose che possono rendere il tutto ricco di dinamicità seppur il collegamento fra protagonista e Rogan (il personaggio secondario che finirà per seguirla lungo tutto il corso del volume) finisce per essere quasi banalotto ricordando dei vecchi libri di anni addietro. La parte romance serve a mantenere e ad attirare i lettori che si aspettano una storia d’amore che ritengo non fosse necessaria per forza e trovo che il finale sia davvero una chicca e che dispiega qualcosa che non mi aspettavo veramente. Su quest’ultimo punto è stato davvero un lavoro ben sviluppato. Spero che tutto ciò che è stato inserito in questo brodo serva, nel secondo volume, a regalarci un maturità di personaggi, maggiore consapevolezza e  maggiori spiegazioni su ciò che accade

«Mi fa strano averti detto tutte queste cose» ammette. «Non avevo realizzato di quanto ne avessi bisogno fino a adesso. Avevo dimenticato cosa si provasse a nutrire speranza» confessa, e sento il mio cuore incrinarsi di nuovo.

Primo volume di una trilogia, questo volume apre le porte  ad una storia nuova e originale sotto alcuni punti di vista e porta, nel nostro mondo, un mondo parallelo in cui c’è magia del sangue, delle ossa e di tanto altro da scoprire. Di certo nei prossimi volumi avremo modo di scoprire molto di più e cosa caratterizza il mondo in cui è stato sviluppato e ampliare anche le categorie di maghi e streghe e farci sapere più di loro. Per chi vuole leggere un romanzo dai tratti esoterici con parte di romance in veste young adult, questa è la storia che fa per voi. Spero che dal prossimo volume ci sarà una vera e propria evoluzione dei personaggi.

Ivi Asher è una scrittrice che fa il suo esordio sul panorama italiano con questo volume e che speriamo di vedere ancora, almeno con i seguiti di questo volume. Ci mostra la magia delle ossa permettendoci di avvicinarci anche noi, come la protagonista, in modo graduale come una scoperta, alla ricerca dell’aiuto che lei può fornire alle persone sia come strega sia come aiutante di Rogan alla ricerca di suo fratello. Siete pronti ad entrare nel mondo di Lennox ed uscire dal vostro guscio da Minori?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo (su cinque).

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una lettura che vi piace, magari. In attesa dei suoi seguiti, leggerete questo primo volume? Io come sempre vi aspetto.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #649 – ARVIS DELLE NUBI, CUORE DI FIAMMA DI CHRISTIAN ANTONINI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui, finalmente con questo libro, di cui posso parlarvi. Per la lettura di questo volume ci ho messo un po’ perché lo avevo cominciato in un periodo no e ho lasciato le prime pagine per riprenderlo successivamente con altro spirito. Ringrazio la Giunti Editore per la lettura e l’autore per la dolcezza nel permettermi sempre di stare nel suo mondo. Ecco a voi che ve ne parlo:

f42bf788ded540798dda2cd6aa7514b1Titolo:  Arvis delle nubi, cuore di fiamma
Autore: Christian Antonini
Data di uscita:
Editore: Giunti
Primo volume di una trilogia
Pagine: 269
Link d’acquisto: https://amzn.to/3A7YUcW
Trama: Un padre scomparso, un enigma, la lotta per il dominio. Ma Arvis non può arrendersi. Un cataclisma misterioso ha ricoperto la superficie di Albrin con uno strato di nubi velenose e corrosive chiamato “la Coltre”, che raggiunge però solo una certa altezza, permettendo la vita sulla cima delle montagne. Qui vivono i vari popoli sopravvissuti, divisi in una serie di piccoli regni spesso in guerra tra loro. È passato un anno dalla scomparsa di re Aurval, sovrano del Picco delle nubi. La Lega dei regni vuole assoggettare i Picchi dei draal, comunità libere e indipendenti di cui fa parte il Picco delle nubi. Mentre i Signori dei draal si riuniscono per valutare il da farsi, Arvis, la figlia del re Aurval, riceve un messaggio, portato da un “legno” di saltimbanchi, che le fa pensare che il padre sia ancora vivo. Parte con il proprio draal, contro il volere del fratello maggiore Aune, a cui rimane la difesa del regno… Un’ambientazione fantasy lontana dai moduli tradizionali: una società con poche risorse, dominata dalla navigazione con scafi capaci di volare, e città al di sopra delle nuvole in cui si muovono personaggi costruiti con realismo e dettaglio psicologico.

RECENSIONE

dragons flying fantasy | Fantasy dragon art, Dragon art, Dragon's dogmaLa storia ha inizio su una delle rupi di Draaghir dei Cieli di Albrin. Arvis è seconda erede al trono in successione dopo suo fratello Aune e una cosa terribile sta per accadere. La connessione fra il Re, suo padre, e il Draal sta per interrompersi e questo vuol dire solo una cosa: il re è morto. Aune diventa così erede e, per consentirsi un posto come sovrano del Picco delle Nubi deve dimostrarsi tale con una Guerra alle porte. Arvis finisce per seguire una persona che le regala un qualcosa che appartiene a suo padre e non può che seguirla per cercare di saperne di più sulla morte di suo padre e se questa sia mai stata tale. Così i due fratelli si separano e finiscono su due strade diverse che, idovranno ricongiungersi.

Cosa succederà ad Arvis ora che ha seguito il suo cuore e l’istinto alla ricerca di suo padre? Riuscirà Aune a gestire una Guerra più grande di lui? Cosa cambierà sui Picchi e di chi ci si può veramente fidare?

«Ricordati di chi sei figlia, Arvis!» la rimproverò ancora Aune. «Sei una principessa, comportati come tale!» «Non ne ho alcuna intenzione!» fu la furiosa risposta. «Siete impazziti! Non sono una capra che può essere passata da un padrone a un altro! Sceglierò io chi sposare e chi no!» Lanciò un’occhiata di fuoco al fratello: «Tu stai davvero valutando questa proposta?»

La trama è ben composta e ci costruisce un quadro generale sopra il quale la storia si fonda e si muove, dandoci un’infarinatura di Arvis, di suo fratello e di ciò che sta accadendo nel loro mondo. E’ una trama ben pensata e finisce per incuriosire il lettore che ha voglia di scoprire di cosa parla la storia.

La copertina della storia mi piace nell’illustrazione generale, un po’ meno nell’adattamento grafico e delle scelte sulle disposizioni di immagini e quant’altro che, secondo il mio umile punto di vista, potevano essere rese ancor più accattivanti di quanto già non fossero. In primo piano vediamo Arvis con il suo Arco, arma che predilige ma senza il suo draal. Arvis sembra fluttuare al di sopra della coltre ma effettivamente non può volare, quindi trovo che sia fuorviante questa scelta. Sarebbe stato di sicuro interessante se fosse stata rappresentata sul suo maestoso draal cosa che fa per la maggior parte del tempo. Sullo sfondo vi è la coltre velenosa e sul retro e sui bordi della copertina avremo modo di scorgere un “legno” (che sono le navi su cui i personaggi si muovono) e un draal, molto in lontananza. Il titolo è rappresentativo della storia che ci troviamo a leggere ovvero principalmente sentiremo parlare di Arvis dei Picchi delle Nubi. Il cuore di Fiamma finisce per fare quasi da sottotitolo ma rappresenta il titolo con cui si pone il primo titolo di questa serie, visto che i volumi saranno più di uno.

L’ambientazione è fantastica: ci troviamo ad Albrin, fra i cieli dei vari picchi sulle quali si sono stabiliti tutti coloro che sono riusciti a salvarsi dal salire della coltre velenosa che ha lasciato libero solo il mondo sulle montagne e sulle quali ormai ognuno ha il proprio regno, la propria casa, il proprio piccolo mondo; l’epoca non ha una vera e propria data seppur abiti e modi di porsi ci fanno sentire come fossimo in ambito medioevale o simile, non di certo moderno, ovviamente.

«Perché mi stai dicendo questo?» domandò con un gesto d’impazienza. «Perché voglio che tu sappia la natura del pericolo. E di questa minaccia. Hai parlato di guerra, mi hanno detto. Io credo che non ci sia solo voglia di controllare i tuoi Picchi. Credo ci sia altro».

I personaggi di questa storia sono diversi e interagiscono tutti con i due personaggi principali seppur la protagonista indiscussa sia soltanto una. In alcune parti del volume avremo modo di conoscere l’una e l’altro fratello ma la storia si concentra molto spesso solo su di lei, tralasciando solo alcune parti a suo fratello. Ma vi parlerò, ovviamente, di entrambi visto che finiremo per conoscerli assieme. Ve ne parlo subito, non temete:

Arvis Aivalghir è la principessa del Picco delle Nubi. E’ una ragazza impavida, irrequieta, molto brava ad utilizzare l’arco draaleen e legata molto al suo draal, un drago maestoso e potente. Viene temuta in battaglia visto la sua grinta e la sua grandezza del drago oltre la connessione stabile e duratura che i due hanno da diverso tempo ormai. E’ una ragazza testarda che finisce per andare anche contro suo fratello pur di persistere nelle proprie idee e nei propri valori e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.

Aune Airvalghir è principe e primo erede del Picco delle Nbubi. Chiamato da tutti Artiglio combatte con la sua Zanna e il suo fidato draal. Fratello maggiore di Arvis è un ragazzo diligente, impostato e devoto alla causa anche perchè è sempre stato attento a quanto gli veniva insegnato da suo padre, tant’è che lo porta con sé sia come insegnamento sia come stile di vita. E’ rigido e duro con se stesso.

Si ritrovò a chiedersi se Debril avesse un legame con qualcuno che non fosse della sua famiglia, una persona importante per il suo cuore. O se l’avesse già avuta in passato, prima del suo arrivo. Agli occhi di Arvis era un modo incredibile di vivere. Era come se il possesso degli oggetti non fosse più di una singola persona, ma condiviso tra tutti. Lennard era il capitano perchè era il migliore a governare il legno e perchè sapeva leggere il portolano dei Sid grazie ai suoi anni di prigionia, non certo perché suo padre o sua madre gli avessero lasciato quel titolo.

49,700+ Fantasy Dragon Stock Photos, Pictures & Royalty-Free Images -  iStock | Fantasy dragon fireIl perno centrale si aggira attorno alla tenuta delle proprie terre e alla scoperta della verità sulla scomparsa del Sovrano e padre dei due protagonisti, oltre al semplice fatto che sui Cieli di Albrin incombe una minaccia non indifferente che vuole tutti i secondogeniti misto alla pericolosità della Coltre e da ciò che ne deriva. Una storia che ha più sfaccettature e mano a mano finiremo per conoscerle tutte.

Lo stile utilizzato è fluido, scorrevole e ben composto dall’autore che suddivide alcuni capitoli con il punto di vista di Aune, il fratello maggiore e gli altri con Arvis anche se la maggior parte della storia è incentrata su di lei e quindi avremo modo di vedere meglio le sue parti piuttosto che quelle di Aune visto che sono rimaste decisamente più stazionarie all’inizio rispetto sua sorella minore. Il tutto è scritto in terza persona.

Le protagoniste femminili sembrano essere quasi un must per l’autore che si cimenta quasi esclusivamente su di loro, tranne per due dei suoi volumi: Il cacciatore di Nubi e Fuorigioco a Berlino. In questo volume si incentra ancora una volta su un personaggio femminile utilizzando il focus di due punti di vista che vedono due fratelli, un ragazzo e una ragazza, al centro di tutto. Ognuno di loro ha il suo carattere e le proprie responsabilità ed è stato usato un semplice cliché che funziona: il fratello erede al trono con responsabilità e la sorella minore ribelle e testarda, curiosa e con il rischio di mettere a repentaglio se stessa e la sua famiglia pur di riuscire nelle sue idee.

Nonostante il world building sia buono, studiato e ben strutturato, cosa che ho trovato decisamente la cosa migliore del libro, la storia si muove lenta all’inizio e non coinvolge almeno come avevo sperato. Il mondo è costruito in maniera decisamente ricca, variegata e la Coltre velenosa che costringe tutti sui picchi delle montagne fra Legni, Draal e quant’altro rende il mondo in cui si volge la storia nuovo, non del tutto originale ma sicuramente non scontato per come è posto e come il tutto si muove nel plesso dei cieli. Per quanto riguarda la lentezza del volume iniziale tende ad essere politica per quel tanto che basta per farci comprendere come si muove all’interno della struttura narrativa ma la storia prende il via quando Arvis comincia a trovare veri indizi su suo padre e si scoprono cose nuove sui draal e sul loro cambiamento, sul loro legame con l’uomo e quant’altro. Nonostante questo la Guerra che viene a muoversi nel Picco dove è Aune a tenere le redini sembra lento e poco credibile mentre trovo che sia ben sviluppata la parte di Arvis seppur il suo personaggio non abbia fatto breccia come avrei sperato.

L’autore ha voluto cimentarsi su qualcosa di nuovo dalla sua confort zone che lo vede prendere storie di giovani ragazzi nella vita reale, nel contesto storico, a contatto con personaggi realmente esistiti rivisitati sotto l’occhio dell’artista, con storie che girano attorno a loro. E fuori dalla confort zone ha saputo destreggiarsi bene col racconto, con il setup e l’ambientazione davvero ben strutturata e ben pesata – tant’è che troverete anche una mappa all’interno del volume che vi descrive il tutto con maggior chiarezza. L’unica cosa che avrei voluto vedere di più era carattere nella trama che avvicina ancora una volta (come anche in altri libri dell’autore) il legame padre figlia e il legame fra famigliari ma che nella storia sembra prendere due direzioni che alla fine non si uniscono bene come avrebbero dovuto, o almeno è l’impressione che ho avuto nel corso della lettura. Sembrava che la storia di Arvis che cerca indizi su suo padre differisse totalmente con la Guerra che incombeva che comunque non preoccupava tanto quanto il resto e sembrava essere di contorno al tutto. Arvis non è mai stata in pensiero per suo fratello, non ha mai avuto remore sul suo villaggio ma solo occhi verso suo padre, vivo o morto che fosse. Ed è onorevole ma entro certi limiti quando a repentaglio che comunque un altro membro della tua famiglia. Non so, c’è qualcosa che non mi ha convinto pienamente come avrei voluto.

«Aivalghir, Aivalghir!» gridò come le ero stato insegnato. Il nome del suo Picco era un grido di battaglia, il suo animo furente ardeva con la fiamma del suo draal.

Il libro è un primo volume di una storia fantasy per ragazzi che apre le porte ad un paesaggio maestoso ed anche decisamente pericoloso dal punto di vista generale. Consiglio la lettura ai ragazzi che cercano un fantasy giovane, fresco e senza troppe pretese. Posso comunque consigliare anche gli altri volumi di Christian che sono davvero molto belli!

Christian Antonini è un autore che si dimostra ancora una volta abile con i libri per ragazzi regalandoci un volume che prova ad uscire dal suo solito schema e a portarci in un mondo nuovo dove ci porterà ancora, speriamo. Un volume che vi farà volare sopra draghi e navi volanti alla ricerca di sé stessi e del proprio destino.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Io come sempre vi aspetto qui e spero che la lettura della recensione, come della storia stessa sia di vostro gradimento. Io come sempre vi aspetto.

A presto,

Sara ©

SEGNALAZIONE #308 – IL RE DELLE NEBBIE DI JENNA WOLFHART.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? L’estate si avvicina ed io vi lascio un volume che ha una copertina fresca, magica, particolare e molto bella. Siete pronti ad immergervi in una nuova storia, una nuova trilogia? Sta aspettando solo voi! Eccovi tutti i dettagli:

Cover Reveal ⋆ Il Re delle Nebbie - Jenna Wolfhart ⋆ Romance BookTitolo: IL RE DELLE NEBBIE
Autrice: JENNA WOLFHART
Serie: THE MIST KING #1
Genere: FANTASY
Editore: HEARTBEAT EDIZIONI
Pagine: 320
Finale: CLIFFHANGER
Prezzo: 3.99€ – 15.90€
Data di pubblicazione: 18 APRILE 2023
Disponibilità: DISPONIBILE IN LIBRERIA E IN TUTTI GLI STORE ONLINE

TRAMA

Quando il perfido Re dei Fae sorprende la giovane Tessa intenta a rubare le sue preziose gemme, decide di punirla crudelmente. Dovrà lasciare la sua famiglia e gli amici e diventare la sua sposa umana. Tessa non è mai stata nella scintillante città dei fae, a nessun umano è concesso di entrarvi. Tuttavia, una volta lì, scopre che ci sono cose ben peggiori di quel che immaginava. Il Re Oberon la umilia, la terrorizza e minaccia tutti quelli che lei ama. Ma quando riesce a fuggire si imbatte in qualcuno di ancora più spaventoso: il letale Re delle Nebbie, colui che ha intrappolato la sua gente nel regno del Re Oberon, colui che ha distrutto le città degli umani guardandoli bruciare tra le fiamme. Il suo nuovo carceriere non ha intenzione di lasciarla andare e le propone un patto: se ucciderà Re Oberon, lui libererà il suo popolo. Ma le nebbie che avvolgono il regno sono pericolose, tante insidie si nascondono al suo interno così come tanti pericoli. Tessa deve prendere una decisione in fretta: accetterà l’offerta del Re delle Nebbie?

The Mist King series:
#1 Il Re delle Nebbie (18 aprile 2023)
#2 Of Ash and Embers (prossimamente)
#3 Of Night and Chaos (prossimamente)

L’AUTRICE

Jenna Wolfhart passa le sue giornate rintanata nel suo studio in campagna. Quando non scrive, ama sollevare pesi, riguardare Game of Thrones, e bere copiose quantità di caffè. Nata e cresciuta in America, ora Jenna vive in Inghilterra con suo marito e i suoi due cani, Nero e Vesta.


Cosa ne pensate di questo volume e di questa copertina così particolare? Siete pronti ad immergervi in una nuova lettura? Io come sempre vi aspetto qui.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #640 – ROVINA E ASCESA, GRISHAVERSE DI LEIGH BARDUGO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Siete pronti per il gran finale di questa trilogia? Io ero davvero curiosa, lo ammetto ma ci ho messo diverso tempo a convincermi del tutto a finire di leggerla. Mi ha convinto la serie TV perché per il secondo volume ricordavo gli eventi diversamente e avevo bisogno di capire se effettivamente è così o meno. E così ho avuto le mie risposte. Un libro Mondadori di cui trovare le recensioni dei due volumi precedenti qui sul blog, ovviamente. Ecco che ve ne parlo:

51yzbwy0pcs._sx330_bo1204203200_Titolo: Rovina e Ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Data di uscita: 30 marzo 2021
Pagine: 288

Link d’acquisto:  https://amzn.to/40CXwuC
Trama: “Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

RECENSIONE

Wictorianart on Twitter: "Alina and the Darkling. I was a little sad Alina  didn't have white hair in the Netflix show, but oh well ☺️☺️ hope you like  it either way! #ShadowAndBone #La storia riprende le vicende della fine del secondo volume. Alina si trova con poche forze prigioniera dell’Apparat e tutti sono rimasti lì con lei, prigionieri pur di supportarla e di cercare di migliorare la sua ripresa per tentare di distruggere ancora una volta l’Oscuro. Mal sembra essere lontano anni luce da lei e serve tutta la collaborazione possibile per permettere ad Alina di liberarsi dalla costrizione a cui è assoggettata dall’Apparat e da tutto ciò che ne deriva. Una volta libera potrà finalmente prepararsi per ciò che l’aspetta da tutta la vita, nonostante debbano ancora raggiungere il terzo ed ultimo Amplificatore: L’uccello di fuoco.

Riusciranno nell’intento? Potranno finalmente prepararsi al meglio e distrugger e una volta per tutto la Faglia e l’Oscuro? Cosa si è disposti a sacrificare davvero per cercare di salvare le persone a cui si vuole bene? Qual è il prezzo da pagare per tutto questo? Alina sarà pronta ad affrontarlo?

«Non avevo paura di te, Alina. Avevo paura di perderti. La ragazza che stavi diventando non aveva più bisogno di me; ma è quella che sei destinata a diventare, da sempre». «Una ragazza assetata di potere? Spietata?» «Forte». Distolse lo sguardo. «Luminosa. E forse anche un po’ spietata. E’ quello che ci vuole per governare. Ravka è distrutta, Alina. Penso lo sia sempre stata. La ragazza che ho visto nella cappella potrebbe cambiare questo».

La trama è semplice e trattandosi di un terzo volume che conclude la storia di Alina Starkov, vi consiglio di non leggerla se siete indietro o se non avete ancora letto i volumi precedenti e volete leggerli. E’ una trama piuttosto lineare con la storia che andremo a leggere e non ci sono evidenti spoiler relativi al volume in sé se non quelli in riferimenti ai precedenti volumi che, arrivati a questo punto, sono inevitabili direi.

La copertina del volume segue la scia dei volumi precedenti così come quelli originali che hanno modificato poco prima dell’uscita della serie TV. Segue quindi la nuova linea di copertine che hanno creato e segue anche i colori relativi agli animali stessi: il blu per il cervo, il verde per il drago/serpe marina – secondo amplificatore – e il rosso per l’uccello di fuoco, in rappresentanza in qualche modo di questo. Non sono delle brutte copertine, le preferisco sicuramente a locandine dei film e/o serie TV che finiscono per sostituirle e in questo caso fortunatamente non è stato fatto ma preferivo la versione originale con gli animali perché più curata e con i colori era più accattivante. Il titolo, ovviamente è stato tradotto dall’originale e non ci sono particolarità che finiscono per emergere se non che vi è il sottotitolo Grishaverse che lo trovo ridondante e poco accattivante messo così in copertina, ecco tutto.

L’ambientazione è la medesima dei volumi precedenti: ci troviamo sempre a Ravka e la storia si addensa sempre di più nel mondo dei Grisha che l’autrice stessa ha creato. Ci muoveremo sempre attraverso quei luoghi che abbiamo conosciuto fino a questo momento e l’epoca, indefinita continua a rimanere tale.

Una bella ragazza. Una ragazza normale. Era ciò di cui aveva bisogno Mal. Prima o poi avrebbe cominciato a farsela con qualcun’altra, se non era già successo. E un giorno io sarei stata una persona abbastanza buona da augurargli il meglio. Ma non ancora.

Recensione ROVINA E ASCESA di Leigh BardugoI personaggi di questa storia non sono tanto differenti da quelli che abbiamo incontrato fino ad ora. Non essendoci particolari innovazioni o new entry – anzi ci sono personaggi che tenderanno a diminuire – mi trovo a riproporvi quelli che abbiamo trovato fino ad ora ma con maggiori consapevolezze rispetto al loro passato. L’unico che mi sento di nominare in più è il piccolo Misha che farà da aiutante per Baghra ma sarà qualcosa di molto più grande anche per i due protagonisti della nostra storia.

Alina Starkov ormai è una Santa. Molti la venerano, altri ne hanno paura ma i Grisha sanno che possono contare su di lei perché è l’unica che può portare la luce e la pace a Ravka. E’ molto più consapevole di cosa c’è in gioco ma le fragilità rimangono: quelle su Mal e il suo cuore che si ritrova sempre a rincorrerlo seppur lui sia un ots’izaya e lei una Grisha immortale; quelle sull’Oscuro e la paura che ha di non sconfiggerlo così come di sentirsi come lui visto la sua unicità. Ogni tanto finisce in qualche vortice particolare ma Alina è il personaggio portante di questa storia e non vi deluderà.

Nikolai e Mal saranno in alcuni momenti e per via della storia stessa, messi da parte e ripresi a sprazzi in base alle necessità. Il primo finirà in qualcosa di sinistro ma non vi dirò di più per non spoilerare e, nonostante questo sarà un punto fondamentale sul quale poter contare. L’ho sempre preferito a Mal nonostante sia stato più sbruffone in alcune cose. A parte questo, ha sempre finito per essere un personaggio fondamentale, dolce e innamorato del suo Regno e della Santa, in qualche modo. Mal molto spesso finisce per restare indecifrabile e duro sia con sé stesso che con Alina. E’ un personaggio misterioso ed enigmatico, a volte anche più chiuso dell’Oscuro a livello di comprensione di ciò che realmente vuole da se stesso e dagli altri e finisce per essere sempre più insopportabile e poco in linea con l’aiuto e il sostegno che dovrebbe ricevere Alina. Finisce come sempre per essere egoista anche quando non dovrebbe esserlo. Perchè?

«Quando sarai pronta» disse. Poi prese la mia mano nella sua e rimanemmo insieme a guardare le stelle cadenti che striavano il cielo. Avremmo potuto essere felici con il tempo. La gente si innamorava tutti i giorni. Genya e David. Tamar e Nadia. Ma erano felici? Sarebbero rimasti tali? Forse l’amore era una superstizione, una preghiera che recitavano per tenere lontana l’inesorabile solitudine. Inclinai indietro la testa. Le stelle sembravano vicine tra loro, ma in realtà erano a milioni di chilometri di distanza l’una dall’altra. Forse amare significava solo avere nostalgia di qualcosa di impassibilmente luminoso e per sempre inafferrabile.

Il perno centrale di quest’ultimo volume finisce per racchiudere tutto ciò che si è detto fino a questo momento, ovvero avremo modo di scoprire le sorti di Ravka e dei suoi stessi abitanti, compresi i protagonisti di questa storia. Un fulcro che si concentra principalmente sul liberare il popolo dell’Oscuro e dalla Faglia che divide il paese in due parti e si addensa di oscurità che mette sempre più in pericolo il mondo intero.

bookreview | Assedio e tempesta - Leigh Bardugo | Cats&ChatsLo stile utilizzato per questo volume è, bene o male, lo stesso utilizzato per i volumi precedenti. E’ Alina dal suo punto di vista che ci guiderà lungo l’ultimo volume della trilogia, le ultime battute di una guerra lunga tanto tempo che ha finito per oscurare il mondo che circonda l’universo Grisha. Dalle prime battute del primo volume ad ora, Alina  di certo ha fatto un salto di qualità e ci risulta matura, forte, intraprendente seppur ci sia sempre quel briciolo di insicurezza che la guida. Ma è pur sempre un essere umano che, per quanto immortale o forte ha sempre i suoi dubbi e le paure di tutti: il rischio di perdere i propri amici, di non farcela, di perdere l’amore della sua vita, di non essere all’altezza di quello in cui tutti sperano.

La storia non parte in maniera decisa fino alla prima metà del volume o un terzo abbondante. Non prende una piega decisa, il gruppo scappa e cerca di trovare la via per raggiungere un luogo sicuro e l’Uccello di Fuoco. Diventa una via di fuga l’intera parte di un libri che non mette neanche ansia e suspense in questi momenti, quindi non rende a pieno, non rende quello che avevo sperato per la prima parte del volume. Dopo passa ad un altro livello e tutto prende azione, si colorisce e sale la dinamicità, la forza, l’azione e la voglia di chiudere un capitolo importante per la storia dei Grisha, di Alina e di chiunque abbia intrapreso questa lettura.

Ed è lei che ci guida nel corso della storia lungo tortuosi pericoli alla ricerca dell’ultimo Amplificatore che potrebbe renderla definitivamente più forte di quanto siano gli altri, persino dell’Oscuro stesso: l’uccello di fuoco. Per quanto tutti abbiano cercato gli Amplificatori per anni e tutti li credevano delle leggende si scopre chi sono e cosa sono. Ovviamente l’ultimo amplificatore è quello più strano e la scoperta dello stesso pone tutto sotto un’altra luce. Non lo credevo scontato, poi sapevo di cosa si trattava visto che ho guardato la seconda stagione della serie prima di concludere il volume eppure non posso non pensare che la scelta utilizzata all’interno della serie è decisamente più saggia di come Alina lo abbia capito in questo volume. Sono rimasta dubbiosa e incerta e se avessi letto il libro prima di guardare la serie sarei rimasta del dubbio: ma come ci è riuscita a capirlo? La cosa risulta strana e lascia davvero con il dubbio e la sospensione delle cose. Per cui non posso dirmi soddisfatta della scelta fatta a livello di capire di chi/cosa si tratta e di dove trovarlo l’Uccello di fuoco. Infatti non lascia neanche troppa sorpresa poi lo spirito di sacrificio e tutto ciò che ne deriva, che lascia davvero un po’ meh… Non ne sono rimasta soddisfatta, debbo ammetterlo.

Per quanto, invece, riguarda il finale sono rimasta sorpresa dal punto di vista della Luce e del potere ma per quanto riguarda le scelte finali di Mal e Alina non sono rimasta particolarmente soddisfatta. Il sacrificio e l’amore, il dolore e tutte le altre emozioni che si provano all’interno del volume tra i vari personaggi poteva essere reso molto più incisivo, molto più forte e Alina avrebbe potuto piangere chi di dovere senza dover obbligatoriamente condividere il resto con una persona. Ora, non voglio parlare troppo per non fare spoiler, però il finale almeno personalmente non ha soddisfatto.

Sono ad ogni modo curiosa di scoprire sia King of Scars, Il re delle cicatrici per la Mondadori che segue la linea di Nikolai e Sei di Corvi che segue le vicende de i Sei di Ketterdam. Sono decisa a leggerli e scoprire cosa hanno da riservare per i personaggi. Ovviamente questa trilogia ha aperto le porte al mondo Grisha ed è decisamente migliorato il terzo volume da il primo e il secondo sia per la storia che per la trama e spero che questi volumi che sono ancora più nuovi dei precedenti risultino meno sciapi e più coinvolgenti, più decisi e ci portino dentro qualcosa di nuovo e inaspettato. Voi che ne pensate?

Ma Misha non mi ricordava soltanto Sergei. Rappresentava tutti i bambini i cui genitori partivano per la guerra. Ogni bambino e bambina di Keramzin. Baghra che implorava l’attenzione del padre. L’Oscuro che imparava la solitudine fin da piccolo. Questo faceva Ravka. Creava orfani. Creava infelicità. “Nessuna terra. Nessuna vita. Solo un’uniforme e un fucile.” Nikolai aveva creduto in qualcosa di migliore. Buttai fuori un pensiero tremante. Dovevo trovare un modo per spegnere la mente. Se avessi pensato a Nikolai, sarei andata in pezzi. O a Baghra. (…) O persino all’Oscuro, all’espressione sulla sua faccia quando sia madre era scomparsa sotto le nubi. Come poteva essere così crudele eppure così umano?

Il libro è una buona conclusione per questa trilogia seppur mi aspettavo qualcosa di meglio nella prima metà del volume. Il secondo non è stato così tanto di mio gusto e debbo ammettere, però, che almeno qui siamo decisamente tornati in pista seppur con qualche difficoltà. Ovviamente se avete letto i volumi precedenti, non potrete perdervi questo volume che finisce per chiudere il cerchio che è iniziato. Consiglio la trilogia a chi vuole leggere una storia fantastica ricca di azione, in un mondo magico e con dei cliché che ci portano indietro nel tempo, a quei fantasy con punte di romanticismo che creano un mix tra cuore e azione.

Leigh Bardugo chiude il cerchio e ci porta ancora una volta – non l’ultima visto che ci sono altri volumi ambientati in questi luoghi – a Ravka in una lotta tra Luce e Oscurità. Solo uno dei due può vincere nonostante i due già vivono e coesistono nel mondo costantemente, in ogni cosa. Una chiusura di trilogia interessante seppur non particolarmente originale e non del tutto coinvolgente.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo/ 4 balene.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere un libro che fa per voi? Potrebbe piacervi? Come sempre qui vi aspettiamo ovviamente.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: RECENSIONE in anteprima #623 – LE GUERRIERE CHE SFIDARONO L’OSCURITA’ DI NAMINA FORNA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa. Sono di nuovo qui per voi e stavolta, sono qui a parlarvi di un nuovo libro che spero possa incuriosirvi. Secondo di una serie, preceduto da Le guerriere dal sangue d’oro, viene pubblicato da Mondadori editore – che ringrazio per avermi permesso la lettura in anteprima. Ringrazio anche Miriam, per aver organizzato l’evento in questione. Ecco a voi che ve ne parlo:

Trama: Sono passati ormai sei mesi da quando Deka ha liberato da un sonno secolare le antiche divinità di Otera, scoprendo al contempo la verità su di sé e il proprio scopo nel mondo. Ora nel regno imperversa la guerra, ma la battaglia è soltanto all’inizio. Esiste infatti una forza oscura, sinistra e senza pietà, che minaccia l’umanità intera e Deka e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Ma, a mano a mano che sviluppa nuove abilità, la ragazza è costretta a fare i conti con una verità scomoda: lei potrebbe essere al contempo la chiave per la salvezza di Otera ma anche la sua più grande minaccia. E questo non è l’unico segreto che le dee le hanno tenuto nascosto.

RECENSIONE

The Merciless Ones Book Trailer - UnderlinedLa storia riprende poco dopo dove l’abbiamo lasciata con il primo volume, precisamente sei mesi dopo. Deka aveva liberato da un sonno di secoli le divinità di Otera, imprigionando l’imperatore, potendo scoprire verità antiche su se stessa e sulle persone che la circondano. La guerra imperversa e le alaki, nonostante in pericolo costante, se la cavano meglio di quanto pensano almeno fino a quando una forza oscura non si abbatte sul continente e minaccia ogni singola creatura, impossessandosi degli uomini e rendendoli simili alle alaki. E’ tutto piuttosto difficile e i segreti su Deka, così come su tutte le altre cose che lo circondano e le sue stesse madri finiscono per cambiare tutto quello in cui lei ha sempre creduto.

Cosa succederà ad Otera? Cosa cambierà nel corso delle varie battaglie per la libertà? Cosa scoprirà Deka, assieme alle sue sorelle? Cosa le stano nascondendo e cosa sanno le madri? E’ vero tutto ciò che si dice e ciò che accade nel Regno? Come possono sconfiggere davvero la loro minaccia?

«C’è un detto, Deka: quando gli dèi danzano, l’umanità trema. E in questi giorni si sta ballando molto. Per fortuna, come Nuru, puoi dire la tua riguardo alla direzione della danza.» Si avvicina con una luce determinata negli occhi. «Voglio che tu ricordi una cosa mentre prosegui questo viaggio, Deka: sappi sempre per chi stai combattendo. Le tue sorelle di sangue sono la tua famiglia, la tua casa.

La trama della storia si mantiene molto sul vago, regalando molti punti di domanda che ci attenderanno nel corso della lettura. La vaghezza ci sta e l’apprezzo – anche perché ci sono tante trame che praticamente ci illustrano mezzo volume – ma per delle piccolezze si poteva rendere leggermente più chiaro su cosa differisce dal primo volume e per cosa le donne Alaki si trovano a combattere, ancor più forti e determinate di prima, nonostante tutte le certezze sembrano sgretolarsi un movimento dopo l’altro.

La copertina che viene utilizzata per il volume italiano e scelta da Mondadori si mantiene sulla scia del primo volume ma posso ben dire e confermare che , rispetto all’originale, sono davvero inquietanti se non orribili. Senza offesa cara Mondadori, ma l’avete vista la copertina originale? E’ davvero uno spettacolo e rende esattamente come uno si aspetta Deka, sotto ogni aspetto possibile. E’ una cosa che ormai non si può ravvedere, per cui ci accontentiamo del risultato pervenuto e dal giudizio sulla copertina italiana mi astengo. Per quanto riguarda il titolo si tratta di una traduzione che, anche qui differisce totalmente da ciò che viene mostrato dall’originale: The Merciless Ones che la traduzione sta per “Gli/Le spietati/e”. Non so come ne sia uscito il lungo titolo che ne è fuoriuscito però si mantiene, come per quanto riguarda il discorso della copertina, sulla scia della stessa.

L’ambientazione è la medesima del volume precedente e ci muoviamo nel regno di Oera, nulla di più nulla di meno, tra città e lande in cui avverranno combattimenti; l’epoca essendo un fantasy non è determinata espressamente ma si prospetta, per questo secondo volume, sei mesi dopo del precedente volume.

Le dee sono vasti corpi eterei fatti di energia e luce di stelle, ognuno così grande da poter contenere un intero universo, eppure così piccolo da stare sul suo trono dorato. Sono illimitate, contraddittorie. E sono le mie madri.

Le guerriere che sfidarono l'oscurità: 2 : Forna, Namina: Amazon.it: LibriI personaggi di questa storia, come per quanto riguardava il primo volume, sono differenti fra loro e bene o male conosciamo già tutti quelli che incontreremo. Difficilmente ci sarà qualcuno di nuovo fra i ranghi sia delle alai sia degli jatu. Ci sono sempre Britta, migliore amica di Deka, Belcalis compagna d’armi al Watu Bera, Ixa l’animale mutaforma di Deka, Keita l’uruni di Deka e ormai anche ragazzo che tende a proteggerla seppur sappia difendersi da sola, Mani Bianche e chi più ne ha più ne metta.

Deka, in questo secondo volume della trilogia, è molto più consapevole di cosa ha davanti a sé e di cosa è diventata oltre a tutto ciò che diventerà visto che è in continuo cambiamento. E’ un personaggio in continua evoluzione e si mostra molto più sicura di cosa, autoritaria e forte, coraggiosa e impavida seppur le sue insicurezze siano ancora ben insediate al suo interno. E’ un personaggio che non si lascia trasportare dalla corrente, anzi si pone tante domande e finisce per portare con sé i suoi più cari amici a combattere per la stessa causa. E’ un personaggio ben determinato e caratterizzato in maniera equilibrata e sono felice di aver letto di lei, di averla conosciuta. A volte non sembra una figlia delle dee e delle madri, non sembra e non è solo una Naru, ma una donna determinata a farsi valere e rispettare.

«È proprio lì, appena oltre il tempio. Potrei saltare in groppa a Ixa e arrivarci in meno di un’ora, se volessi. Ma ogni volta che mi ci avvicino mi sento soffocare, come se avessi un peso sul petto. Allora torno indietro» sussurra a fatica. «Torno sempre indietro…» C’è un tale dolore nella sua voce. «Oh, Keita, perché non me l’hai detto?» chiedo tristemente, guardandolo negli occhi. Non lo sapevo. Ci sono così tante cose di lui che non so. (…). «Non hai fatto niente. È solo che…» Distoglie lo sguardo, sospira. «Sei così forte, Deka. Non solo fisicamente, ma anche emotivamente. Tu, Belcalis, le altre… Avete sofferto tanto, eppure, quando arriva il dolore, semplicemente respirate e andate avanti. Sempre avanti. Anch’io volevo essere così.»

Il perno centrale di questa storia risiede tutto dietro la salvezza di Otera. Strane minacce incombono in città e nell’intero paese che continua a non vedere le donne di buon occhio, seppur il tutto sia cambiato molto dopo gli ultimi avvenimenti dati dal volume precedente. Eppure una nuova minaccia incombe e tutto sta nel cercare di capire dove risiede e dove si trova la verità, la giusta risposta a tutto questo. Quali consapevolezze raggiungeranno e cambieranno Deka ulteriormente, lungo il corso di questo volume?

Lo stile utilizzato dall’autrice è il medesimo del volume precedente, scritto in prima persona dal punto di vista della protagonista Deka. Ci troviamo in spedizione – quando tutto ha inizio – e qualcosa sta per cambiare sia dentro Deka, sia in ciò che sta accadendo all’interno del paese. Il libro è un crescendo di eventi, infatti per buona metà del volume il tutto risulta lento e poco godibile, visto che ci si sofferma molto sulle spiegazioni delle divinità, sul cosa sta accadendo di strano, sulle politiche interne delle Madri, delle Dee e di Oyomo stesso.

Namina Forna To Adapt Her Novel 'The Gilded Ones' For Makeready – DeadlineLe tematiche affrontate, continuano sulla scia del primo volume che ci riporta alla vecchia Otera e ai vecchi problemi che si erano già presentati: le donne denigrate che ora sono potenti e forti e che sembrano addirittura nascondere profondi segreti. La medaglia sembra quasi essersi rovesciata e ora sono gli uomini, jatu o meno, ad avere un qualcosa di diverso, di strano, di magico. Questo tema è ancora presente seppur in maniera del tutto marginale in questo volume che porta alla scoperta di nuove abilità, nuovi avvenimenti all’interno della regione e terribili problemi.

Ho apprezzato molto i temi e il world building che l’autrice sviluppa in maniera egregia e immersivi, tanto da permetterci di immaginare benissimo le scene e dove ci si trovi, con scene nitide e ben composte che difficilmente non si riesce ad immaginare. In ogni scena mi sono sentita parte del tutto e mi sono dentita immersa nel mondo costruito dall’autrice, che trovo davvero un punto a favore enorme, visto che nei fantasy a volte non accade che il mondo finisca per essere così coinvolgente.

La cosa che non mi ha fatto impazzire, purtroppo, è stata la lentezza con cui il volume e la storia si sviluppa. Per non parlare delle abilità di Deka e delle altre ragazze che sono in continua evoluzione e sembrano non avere una fine. Possibile che sia così ricca di poteri? Che abbia tutte queste abilità? Che si rivelino, casualmente, nel momento in cui se ne ha bisogno? La cosa mi lascia del tutto perplessa e la cosa mi ha colpito, entro certi limiti, debbo essere onesta. La lentezza del volume, poi, non aiuta perché tutte queste informazioni, – nomi, razze, eventi e divinità, così come la serie di informazioni descritte nel volume, finiscono per confondere quasi il lettore ad un certo punto. O almeno io mi sono sentita soverchiata di tante nozioni, tante cose che mi hanno lasciato un po’ basita e non del tutto convinta come avrei sperato. Quindi un buon secondo volume, una lotta in preparazione e tanti avvenimenti ma tanta carne suo fuoco che ad un certo punto non si riesce a snodare come dovrebbe e apre le porte per l’ultimo volume che spero faccia i fuochi d’artificio e non finisca per essere ripetitivo, come in alcuni casi ha finito per essere questo (tipo spedizioni e simili e ricongiungimenti o sempre con amicizia e simili). Non so se il fatto che queste alaki difficilmente riescano a morire, non sia una parata dell’autrice per far sì che i personaggi principali e coloro che li circondano non muoiano mai. Cosa che nei combattimenti e in cosa stanno facendo, risulta quasi assurdo, quindi staremo a vedere cosa accadrà…

«Un’ultima cosa, Deka: assicurati di dare un nome alle cose.» Mentre la guardo, confusa, mi spiega: «I nomi sono ciò che dà potere alle cose. Anche agli dèi». Si avvicina. «Per esempio, se ti chiamo dea, allora lo sei. Non dimenticarlo mai.» Deglutisco, turbata anche solo dalla parola. «Ci proverò, karmoko.» Mani Bianche annuisce. «Ora vado. Come sai, usare i miei guanti richiede energia. Parleremo di nuovo, Deka. Resta in vita fino a quel momento.» «Cercherò di non morire» dico, con i pensieri ancora nel caos. «Tu fai lo stesso.» «Lo farò» assicura Mani Bianche.

Questo secondo volume è stata una lettura piacevole ma lenta, non scorrevole come credevo. Spero che il volume finale sia uno sprint forte e determinato che spinga i lettori a voler scoprire come Deka affronti il tutto. Una serie che, sommariamente, mi sento di consigliare e spero che il volume conclusivo non si faccia attendere e non deluda le aspettative create con questi due.

Namina Forna ci porta di nuovo ad Otera, tra Oyomo e le madri, con la Nuru Deka che ha in pugno la forza necessaria per essere quasi l’arma di sé stessa. Una storia ricca di pathos, azione e combattimenti che vedranno in lotta uomini e donne, per un mondo decisamente migliore di ciò che c’era originariamente. Siete pronti a volare su Ixa e a far parte del gruppo della Nuru?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni che hanno pubblicato come me, oggi, parlando sui loro siti di questo volume. Vi aspettiamo tutte assieme, ovviamente. Ecco a voi:

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Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi questo secondo volume? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto qui ovviamente.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #610 – TRUELIFE DI JAY KRISTOFF.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Con questo libro chiudiamo un cerchio di una saga robotica, fantascientifica, nel bel mezzo di un mondo del futuro un tantino devastato e sul filo del rasoio che oscilla tra le Leggi della Robotica e la ribellione e/o anarchia totale se così vogliamo chiamarla. Ma cosa siamo disposti a dare in pasto agli altri pur di ottenere ciò che vogliamo? Kristoff chiude la saga con questo volume di cui ringrazio per la lettura Graziella per avermi coinvolto nell’evento ma soprattutto la Mondadori per avermi permesso la lettura in anteprima. Ecco a voi che ve ne parlo:
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Titolo: Truelife
Autore: Jay Kristoff
Lifel1k3 series. Volume tre

Data di uscita: 25 ottobre 2022
Pagine: 444
Link d’acquisto: https://amzn.to/3DIiHRP
Trama: Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

RECENSIONE

LIFEL1K3 / DEVIAT3 / TRUEL1F3 book cover art — Chris Malbon

La storia ha inizio esattamente dove l’avevamo lasciata. Sta per cadere un missile sulla città di New Bethlem e Cricket è lì che cerca di salvaguardare i suoi nuovi compagni di avventure: Abraham figlio di Sorella Emme che ha dei poteri inspiegabili e Solomon, un robottino da compagnia. I tre cercano di savarsi quando in città subentrano dei nuovi ragazzini che tentano di salvarli con dei poteri simili a quelli di Abraham e a quelli di Lemon e Cricket comincia a chiedersi che fine abbia fatto la sua migliore amica. Eve finisce sotto il Predicatore che ha fregato Ezekiel che finisce per sentirsi persino più sciocco del normale nonostante abbia capacità cognitive e logiche più sviluppate di chiunque altro essendo un sembiante. Lemon se n’è rimasta nel rifugio dove ha visto scomparire i suoi amici e il suo nuovo amato ma non riesce a smettere di pensare a tutti coloro che sono stati accanto a lei. Il tutto è sull’orlo di una guerra e nonostante le due amiche non sembrino più così legate devono cercare di combattere – come tutti gli altri – per cercare di fermare quanto sta accadendo tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies.

Riusciranno i nostri eroi a mettere da parte le divergenze e da porre fine a tutto ciò che sta accadendo nel loro mondo? Cosa cambierà e quali consapevolezze riusciranno a maturare ancora da tutto ciò che sta accadendo? Riusciranno a riavvicinarsi nonostante le divergenze e a tornare parte del tutto che erano?

E la ragazza? Quella che le aveva insegnato che non tutti cercano un tornaconto? Che non tutti danno senza volere qualcosa in cambio? Be’, Lemon la chiamava la sua “amica per la pelle”. Ma naturalmente quello che intendeva era “sorella”.

La trama di questo volume, anche qui, finisce per essere ben fatta e incuriosisce dalla prima all’ultima frase. Non ci sono spoiler per il volume in sé ma è ovvio che non è consigliato leggere le trame in anticipo se non si sono letti i volumi precedenti della serie. A parte questo, trovo che sommariamente sia stato fatto un buon lavoro e la curiosità ci spinge nel voler sapere cosa accadrà ai nostri personaggi.
La copertina segue le precedenti e anche qui troviamo la versione double-face con cui possiamo divertirci e mettere al volume la copertina che preferiamo di più rispetto all’altra: quella americana o quella inglese. Si differenziano nei colori il tipo che vedete qui, utilizzata nella recensione e si differenziano nel disegno per la copertina double-face che vediamo dall’altro lato in cui nel primo volume vediamo solo Eve e poi Lemon e le vediamo assieme. Il titolo di questa serie sembra riferirsi non più a una dei protagonisti ma alla vita vera che ci aspetta una volta che tutto è finito e una volta che la guerra avrà fine. Ha davvero senso questa guerra? A cosa porterà per tutti coloro che la subiscono oltre che viverla? E’ la vita vera quella che resta ed è quello su cui poi spera ogni personaggio all’interno della storia ovvero di vivere una vita che voleva e che ha sognato. E un po’ come il programma della Daedalus che cambierà il modo di vedere il mondo. Chissà. Il connubio e la struttura di tutti i volumi è stata ben fatta visivamente e graficamente, ben studiata e interessante nello sviluppo anche delle pagine colorate.
L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi del primo e del secondo volume. Il mondo è completamente inventato dall’autore e stavolta avremo modo di vedere diverse città che ci vengono anche illustrate sulla mappa principale all’inizio del volume così avremo modo anche di capire come il tutto è strutturato e i personaggi come e dove si spostano lungo il loro percorso.

Ma, sopra gli imperativi della sua programmazione, gli allarmi acutissimi che gli squillavano nella testa e la necessità di salvare gli umani che urlavano, pregavano ed erano in preda al panico tutt’attorno a lui, un unico pensiero gli risuonava nella mente. “Non voglio morire.” Il logika era consapevole di non essere “vivo” in senso stretto. Aveva impianti idraulici, non muscoli. Corazza, non pelle. Non esisteva nessun aldilà elettronico dove tostapane e microonde se ne stavano a oziare su nuvole sintetiche ascoltando arpe digitali. Cricket era felice della certezza che, una volta che si fosse fermato, tutto sarebbe semplicemente… finito. Ma, perfino se le Leggi della robotica non avessero reso l’autoconservazione il terzo imperativo più importante nella sua gerarchia di bisogni, la verità era che Cricket aveva deciso che gli piaceva esistere.

LIFEL1K3 / DEVIAT3 / TRUEL1F3 book cover art — Chris Malbon

I personaggi della storia sono i medesimi dei volumi precedenti e vengono approfonditi, evoluti e maturano lungo il loro percorso. Ho apprezzato molto il cambio di Cricket che avviene fin dal primo volume: da macchina che è riesce a far fuoriuscire un qualcosa di completamente umano nonostante i suoi comportamenti sono assoggettati comunque alle Tre Leggi della Robotica e cerchi sempre di mantenersi sul binario. Si mette in discussione e nonostante non sia un personaggio cardine come Eve o Lemon è comunque un personaggio che ha il suo perché e trascina lungo il suo pensiero e si finisce per empatizzare persino con una macchina.

Molto apprezzato è il gruppo in cui resa coinvolta Lemon fin dal secondo volume e che finisce per creare una nuova schiera di umani con strani e potenti poteri che si dispiegano al servizio degli altri , non solo per sé stessi seppur ci siano umani della Fratellanza che finiscono per ucciderli brutalmente.

Quello che invece non mi ha coinvolto pienamente è il cambio drastico che è avvenuto in Eve dal primo al secondo volume vedendola completamente differente da come l’abbiamo vista e conosciuta lungo tutto il primo volume. Durante questo percorso cambia e si evolve e porta a galla nuove emozioni e nuove sensazioni che però non rendono comunque giustizia a come era inizialmente.

Ezekiel è quello che più di tutti, alla fin fine, sembra essere quasi un umano ma potenziato. Fa errori come tutti gli altri, si fida di persone o fa scelte sbagliate e viene reso più umano di quanto invece si crede. E’ un personaggio che nonostante la decantata bellezza degli albori del primo volume – e che viene fortunatamente accantonata – è ben delineato e strutturato in modo da renderlo pieno a tutto tondo. L’unica pecca è il fatto che a volte si nota davvero poco. A volte, però, l’unica cosa che lo rende ridondante è il fatto che ha sempre Ana Monrova e decanta il suo amore per lei, il suo muoversi solo per lei e tutto ciò che ne consegue che finisce per diventare pesante. Ok che è un sembiante e a volte si può finire nell’ossessione come specificato anche all’interno dei libri precedenti e come vale anche per Gabriel, ma la cosa a volte doveva essere smorzata.

Non padroneggiava affatto il suo dono. Stava imparando a usarlo sulle cose viventi. Ma, più tempo passava lì, più si rendeva conto che l’intero edificio, anzi tutta la città, era, in qualche modo bizzarro, realmente viva. Anche la prima volta che aveva usato il suo potere era arrabbiata e quella furia l’avrebbe aiutata di nuovo. Perché una ragazza cresciuta tra le avversità e la sporcizia come Lemon non era certo una damigella che poteva starsene seduta in una torre ad aspettare un bel principe che la liberasse.

REVIEW: Dev1at3 by Jay KristoffThe Booktopian

Il perno centrale di questa storia si sviluppa intorno alla guerra in cui tutti si stanno addentrando sempre di più. C’è chi vuole liberare un virus in rado di liberare robot, sembianti e macchine dalle Tre Leggi e di poter prendere il sopravvento del mondo che li circonda e l’altra parte vorrebbe che questi non lo facessero e che anzi, scomparissero. Una guerra che sta portando tutti sull’orlo del baratro e si deve cercare di risalire e di porre fine a tutto ciò che si sta distruggendo.
Lo stile utilizzato si mantiene sulla linea fino ad ora seguita, proseguendo il volume successivo da quello precedente solo dall’edizione differente e dal titolo e così via, visto che si trova a mantenersi su una linea esattamente identica alla precedente o almeno per quello che riguarda il secondo volume benché nel primo volume è stata mantenuta una direzione leggermente differente. Ebbene si, prima avevamo bene o male un’unica focalizzazione su Eve che poi si è estesa a tutti gli altri personaggi dividendo i vari capitoli in base a colui con il quale interagiremo. Il che può essere anche stata una scelta logistica ai fini dello sviluppo della trama ma l’avrei posta sin dall’inizio oppure se non possibile, avrei mantenuto i volumi seguenti senza troppi sbalzi. Era anche difficile a lungo andare mantenere tutto sulle spalle di Eve anche perché non aveva troppo da raccontare rispetto ad alcune scoperte fatte da altri, quindi viene lasciata un po’ da parte. La cosa c’è a chi piace e a chi no, a me non cambia molto ma avrei preferito si seguisse una linea comune per tutti e tre i volumi.
La dinamicità e il word building finiscono per essere le cose migliori dell’intera storia. Non c’è un attimo in cui si può pensare di riposare, neanche per i personaggi stessi perché il dinamismo che viene a crearsi nelle scene è unico nel suo genere ed è anche stato difficile crearlo a mio parere. Il movimento è giusto, alcune sorprese sono inaspettate, altre meno ma alla fine si crea una storia ben pensata, senza dubbio. Il mondo costruito attorno è un altro punto cardine visto che le scene descritte e ciò in cui i personaggi si muovono risulta determinato e deciso. Questi due punti sono di certo la cosa migliore di tutto il resto.
Il romance e la caratterizzazione di alcuni personaggi non è particolarmente decisa. Mi sarei aspettata molto di più da questi due punti dopo aver letto almeno il primo volume di Nevernight (cosa che finirò assolutamente visto che questa serie è stata sì, carina ma poteva dare molto di più) cosa che lo piazza automaticamente sul podio dei libri di Kristoff. Il romance è piuttosto ridondante e poco deciso e finisce per annoiare quasi perché ci si aspetta ciò che viene mostrato quindi quasi scontato. I personaggi mi sarei aspettato molto di più visto ciò che li precede: Mia Corvere sembra essere imbattibile al confronto e me lo sarei aspettato molto più deciso rispetto a ciò che li precede. Dall’altro lato posso spezzare una lancia a favore di Kristoff che comunque colloca questa serie sia per lo stile che per la dinamica a una fascia di lettura per più giovani rispetto a come invece potrebbe essere inserita Mia con Nevernight.
Si gioca molto sul livello religioso all’interno della serie. Si prendano i nomi, che inizialmente sembrano essere casuali ma poi con l’evolversi del tutto finiscono per non esserlo o il fatto di chiamare una intera città New Bethlem e metterci all’interno la Fratellanza che crocifigge chi è diverso, le aberrazioni e devianti. Non vi ricorda l’Inquisizione spagnola? Kristoff, hai qualcosa da dirci verso la chiesa o gli ordini religiosi? Non è un caso che questa venga menzionata a mio parere anche perché – non per lettura espressa perché non mi interessa la tematica – ma in L’impero del Vampiro si parla del Sacro Graal, di preti che uccidono vampiri e simili e si rimanda ad un Ordine e così come avviene per qualche circostanza fortuita in Nevernight che sono assassini nella Chiesa rossa. Proseguendo nel corso della lettura il tutto ha creato una pesantezza che poteva essere evitata creando un altro tipo di gruppo invece che di fanatici religiosi visto che comunque trattandosi di un post apocalittico poteva trattarsi di tutt’altro, evitando riferimenti al culto e alla chiesa che sembrano essere ridondanti nelle tematiche utilizzate dall’autore.
Nonostante questo, la lettura mi ha comunque intrattenuto, è stata una trilogia piacevole che mi ha permesso di immergermi in una realtà differente dalle solite letture e che mi ha entusiasmato per via dei robot, delle dinamiche sempre fresche e per il semplice fatto che mi sono sentita perennemente in viaggio, alla scoperta di qualcosa e in mezzo a combattimenti o pericolose macchine distruttrici. Bene o male soddisfatta se si prende la lettura a livello generico e nella sua interezza e meno se si ricercano i cavilli e i dettagli che si sperava di ottenere.

L’ultimo pezzo di lei che era stato umano le era stato portato via. L’ultima àncora a legarla alla cosa che sarebbe dovuta essere.
«È tutto a posto» sussurrò. Eve si sporse verso il basso e baciò Ezekiel sulla fronte. «Sono qui.» E ora cosa sarebbe stata?

Il libro è un’ottima chiusura di trilogia che chiude il cerchio e permette al lettore di uscire dal mondo in cui ci troviamo in punta di piedi e in maniera ben delineata. Una trilogia da leggere senza troppe aspettative e con tanta leggerezza, così da godersi a pieno le avventure di Eve, Lemon e tutti i loro compagni di avventura.

Jay Kristoff si conferma un buon autore ma ho preferito altre letture a questa trilogia, debbo esserne sincera. Un capitolo finale che conclude le avventurose vicende di un gruppo, come vi ho già detto anche in precedenza, mal assortito ma che finisce per rendere la lettura ricca di avvenimenti che difficilmente una volta letti riuscirete a dimenticare.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite qui le altre recensioni, vi stiamo aspettando ovviamente:
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Cosa ve ne pare di questa chiusura della serie? Io vi aspetto come sempre, vi mando un abbraccio grande e vi aspetto.
A presto,
Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #606 – LIFELIKE DI JAY KRISTOFF.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Siete pronti per un nuovo arrivo di fantascienza d’azione che stavate sicuramente aspettando? Non posso non ringraziare l’organizzatrice dell’evento che mi ha coinvolto per la lettura in questione e la Oscar Vault Mondadori per avermi permesso la lettura in anteprima del volume e dell’intera trilogia. Ero davvero curiosa e sono felice di aver fatto parte dell’evento.

978880475657higTitolo: Lifelike
Autore: Jay Kristoff
Lifel1k3 series. Volume uno

Data di uscita: 25 ottobre 2022
Pagine: 408
Link d’acquisto: https://amzn.to/3NI5JI8
Trama: Eve ha diciassette anni, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l’unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e… che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente. Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli. Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell’ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.

RECENSIONE

EveLa storia ha inizio con Eve nell’arena a combattere con il suo robot gladiatore per cercare di guadagnarsi dei crediti per comprare le medicine a Nonno Silas, indispensabili per lui. E’ fermamente convinta che riuscirà a vincere ma quando un colpo mal assestato la manda al tappeto, finisce per perdere anche tutto ciò che aveva scommesso nonostante il tutto faccia fuoriuscire un potere sulle macchine che gli consente di distruggerle con il potere della mente. Il tutto crea un leggero problema, perché tutti hanno visto la diretta trasmessa e ciò che ha fatto e una taglia finisce dritta sulla sua testa perché questo la rende una deviante. La serata però sembra non avere fine quando tra dei relitti alla Discarica rinviene un androide affascinante di nome Ezekiel che sembra conoscerla con un nome totalmente differente da quello che lei ha sempre saputo e finiscono tutti per ricevere un brutto attacco che li costringe alla fuga, coinvolgendo il NonnoLemon migliore amica di Eve e suo piccolo compagno robotico Cricket, alla ricerca di segreti e verità che sembrano essere state sepolte.

Cosa sta succedendo nella vita di Eve? Cosa cambierà ora che tutto il suo mondo è stato messo in discussione? E’ vero ciò che ricorda o ciò che era? Chi è Ava e come fa Ezekiel a conoscerla così bene? Cosa succederà al gruppo mal assortito?

Per primo uccidono mio padre. 
Stivali lucidati risuonano sulle scale mentre marciano diretti alla nostra cella. Sono in quattro, tutti in fila ordinata. Volti inespressivi e pelle perfetta, pistole grigio opaco in mani rosse, rossissime. Un uomo avvenente con i capelli dorati dice che sono qui per giustiziarci. Nessuna spiegazione. Nessuna parola di scuse. Mio padre si volta verso di noi e il terrore nei suoi occhi mi riduce il cuore in frantumi. Apro la bocca per parlargli, ma non so cosa dire. I proiettili lo centrano alla schiena e fiori insanguinati sbocciano sul suo petto. Le mie sorelle urlano mentre le bocche di fuoco lampeggiano e le ombre danzano; il rumore è così forte da farmi temere che non sentirò mai più nulla. Mia madre si allunga verso il corpo di mio padre come per afferrarlo mentre cade e il colpo che le bacia la tempia mi dipinge la faccia di rosso. Sento sapore di sale, rame e fumo bianco latteo. E tutto è immobile.

La trama ci riassume alla bene e meglio ciò che andremo a leggere all’interno del libro ed è sempre un piacere leggere quelle di Kristoff perché hanno una peculiarità importante: non parlano solo per esprimere ciò di cui parlerà il libro ma ci lascia un piccolo pezzo di storia banalmente composto come se lo stesse raccontando a degli amici, come se fosse quasi implicito che uno dovesse conoscere la storia e i suoi personaggi. Una trama ben fatta, non c’è che dire.

La copertina è stata mantenuta come la versione originale sia per quanto riguarda la versione americana che quella inglese dipende da quella che si preferisce avere di fronte visto che la Oscar ha pensato bene di farla double-face. E’ una cosa che finisce per essere interessante e permette agli utenti di sbizzarrirsi in base a quella che vogliono mostrare nella propria libreria. Personalmente preferisco quella che vedete anche all’interno della recensione all’altra ma sono gusti quindi non ne resterete delusi. Anche l’edizione è fantastica visti i colori utilizzati anche all’interno del volume, i disegni e la costina delle pagine colorata che rende il tutto ancor più interessante se si uniscono tutti i volumi assieme. Il titolo non ha subito modifiche e sono assolutamente felice che la casa editrice abbia deciso di mantenere alto lo standard per l’intera trilogia vista la pubblicazione tutta in un unico giorno, ad ogni modo. E’ un titolo che si suddivide uno per ogni storia e ha un relativo significato. Lifel1k3 che viene scritto con numeri a riferimento del fatto che ci sono robot e simili, ma nasconde un significato alternativo. In realtà letteralmente sta per “Realistico/a” ma potrebbe anche star a indicare la vita che piace, intesa molto grossolanamente. Sotto, il tutto, ha un significato molto più ampio e si riferisce alla vita di Eve che ricorda ma anche a quella che le sarebbe piaciuta, o come sarebbe stata la sua vita se fosse rimasta reale.

L’ambientazione è futuristica e fantascientifica, in un mondo Devastato e ricco di robot, simbionti, droidi e parti del corpo facilmente sostituibili con componenti meccaniche e robotiche. Non vi è una data specificata ma ci sono riferimenti alla nostra epoca e quant’altro che sono facilmente intuibili e ben strutturate.

Mio padre dice che costruire una mente è come fabbricare un motore: più facile se prendi i componenti altrove, invece di crearli dal nulla. E così ha modellato i sembianti su individui che conosceva. Ha copiato pezzi delle persone a cui voleva bene. Ci ha fatto accomodare su sedie lisce a forma di conchiglia e ci ha collegato elettrodi alle tempie per registrare le nostre personalità. I nostri schemi mentali. Li ha scomposti in equazioni e li ha codificati dietro occhi stupendi color nero come la notte e azzurro come il vecchio cielo.

DEV1AT3 by Jay Kristoff - Sheaf & Inkpersonaggi di questo volume sono tutti completamente diversi fra loro e, nonostante il gruppo come ho detto prima possa sembrare mal assortito, viene ben composto in base sia alle necessità tecniche della storia stessa e finiscono per appassionare anche le vicende interne fra loro, non solo la trama e la storia stessa. Eve è sicuramente il punto focale della storia e voce narrante del tutto ma senza suo Nonno Silas – che sta male e sembra essere in fin di vita – Cricket il suo robot che finisce per difenderla ad ogni costo, Lemon la sua amica di sempre che cerca di porre rimedio all’impulsività della protagonista e per finire Ezekiel, tutto questo non avrebbe il successo desiderato. Ho apprezzato particolarmente Ezekiel che come tutte le voci robotiche che finiscono per utilizzare nei suoi libri – Kristoff – riesce a renderli umani al quale ci si può approcciare da vicino anche se si tratta solo di macchine. Vi parlo della protagonista di tutto che finisce per prendere tutto il lettore e lo trascina lungo le strade che lei stessa percorrerà seppur siano irte di pericoli e ricche di segreti che, forse, è meglio non scoprire a volte.

Eve è un personaggio particolare a livello fisico: diciassette anni, capelli biondi tagliati in un crestino, una sfera di metallo nera nell’orbita dell’occhio destro e sei chip di silicio inseriti dietro l’orecchio dentro e dalla tempia alla base del cranio che ricopriva la ferita del colpo da pallottola che ha ricevuto e ha rischiato di farla morire. E, messa sotto questi termini di certo non passa inosservata. Per quanto riguarda l’aspetto caratteriale, invece, riprende uno dei stili tipi di dei diciasettenni: impulsivi, diretti e che non vogliono sentire le verità che li circondano, nonostante a volte siano palesi e innamorati di qualcosa di quasi impossibile. E’ un personaggio che si lascia trascinare all’interno di qualcosa di più grande di lei e che non sembra riuscire a ricordare. Un personaggio che a tratti piace e a tratti no.

Una volta sembrava quasi vero, ma un anno prima la pelliccia aveva cominciato a staccarsi, perciò Eve l’aveva spogliato fino al metallo e l’aveva aerografato con uno schema di colori mimetico-urbani. Adesso era scheletrico, tutto piastre di plastacciaio e sistemi idraulici. Le piaceva di più così. Sembrava più sincero di fingere che fosse un vero cane. Nonno diceva che  era sempre meglio ricevere un proiettile per chi eri che essere abbracciato per chi non eri. Tanto prima o poi nelle Scorie qualcuno ti avrebbe sparato comunque.

DEV1AT3 by Jay Kristoff - Sheaf & InkIl perno centrale di questo volume non si limita solo al contesto urban fantasy – fantascientifico ma a ciò che si nasconde dietro Eve e a ciò che ha passato un tempo, quando la sua vita era diversa, prima che venisse ripresa dalla morte e prima che parti di lei diventassero meccaniche e diventasse una Carpenter e fosse con suo Nonno Silas. Quando tutta la sua esistenza viene messa in discussione non può far altro che domandarsi se tutto ciò che ha vissuto fino a quel momento sia stata una bugia o se ci sia un modo per rendere tutto il più reale possibile. Una storia che apre tanti fronti, che scopriremo passo dopo passo, battaglia dopo battaglia.

Lo stile utilizzato dall’autore, nonostante la complessità di alcuni argomenti trattati quali la tecnologia utilizzata e la robotica ovvero tutto quello che riguarda l’ambientazione e la fantascienza relativa alla robotica e simili, trovo sia stata fluida e di piacevole lettura, adatta sia a giovani lettori che la troveranno ben composta e ben strutturata sia agli adulti che la troveranno un po’ più leggera se così vogliamo dire ma comunque interessante. Scritta in prima persona per quanto riguarda i ricordi di Eve e in terza persona per il resto tenendo come focalizzazione principale sempre la protagonista di cui vi ho parlato sopra. 

Rispetto all’altra trilogia solitaria dell’autore ho trovato che ha puntato più su una scrittura improntata, come ho detto anche poco fa, ad un pubblico di una fascia media rispettando anche i canoni per i più adulti e mantenendo un aurea più complessa per i dettagli specifici della robotica. Per dare una piccola chicca in più sarebbe stato interessante avere un piccolo glossario in cui includere spiegazioni ( anche se sono tecnologie inventate dall’autore stesso, spiegare piccole parti che finiscono per essere interessanti agli occhi del lettore curioso). Mi ha lasciato, questo cambio, da un lato colpita e dall’altro spiazzata perché mi aspettavo più grinta dal lato della protagonista principale che invece finisce per essere abbastanza ordinaria nello standard della narrativa fantasy/fantascientifica contemporanea. Mi aspettavo qualcosina in più, tutto qui.

La compagnia creata è davvero unica nel suo genere: un robot-cane, una ragazza con delle parti robotiche, un robot in tutto e per tutto che sembra non rispettare i canoni standard delle leggi della robotica e una ragazza umana, amica della nostra protagonista. E’ un gruppo che finisce per sorprendere nel suo modo di amalgamarsi e di distinguersi, cosa non scontata in questo genere di volumi e si finisce per apprezzare il lato droide così come mi è accaduto anche per gli altri volumi dei stessi autori: si veda AIDAN, che nonostante sia in buona parte cattivo, finisce per piacere più di altri personaggi. Qui, nonostante Ezekiel sia a tutti gli effetti una macchina non si può che sperare di vederlo cedere ai sentimenti e alle emozioni umane anche se molto spesso ci si avvicina e fa piacere vederlo più umano del solito e non solo una semplice macchina.

E’ stato un primo volume sia introduttivo che ricco di azione, anzi per quanto riguarda le prime pagine persino troppa da sembrare quasi troppo ad un certo punto. Per le prime settanta pagine è stato uno scontro continuo dopo l’altro prima di avere un attimo di tregua che è ben scritta a livello di movimentazione e struttura ma da seguire difficile dopo un po’ perché si cerca di capire la trama e i personaggi e finisce per essere tutto troppo ammucchiato. Nonostante questo il volume prende una bella piega e sono curiosa di scoprire cosa ci riservano i volumi seguenti di cui vi parlerò nelle prossime settimane, quindi tenetevi pronti.

IL TUO CORPO NON TI APPARTIENE
LA TUA MENTE NON TI APPARTIENE
LA TUA VITA NON TI APPARTIENE

Il libro in questione è stato un buon inizio di serie che di sicuro voglio cercare di approfondire. Conoscendo il buon vecchio Jay mi aspettavo qualcosa di molto più forte e crudo a livello di personaggi e struttura narrativa e il cambiamento ha spiazzato un pò visto che sembra più incentrarsi su uno stile riconducibile a Illuminae e/o Aurora Rising in cui la scrittura era a quattro mani, piuttosto che a Nevernight in cui ha lavorato da solo e la scrittura era più intraprendente, dura, forte. Ha puntato per un pubblico giovanile e ha dato libero sfogo più sulle descrizioni delle macchine e quant’altro di genere che gli riesce molto bene devo dire.

Jay Kristoff ci porta all’interno di un mondo post-apocalittico, di piena fantascienza, robot e simili in cui ci permetterà non solo di scoprire le dinamiche legate alle macchine e alla fine potrebbe fare il nostro mondo nel futuro ma ci permette di conoscere il futuro di una giovane ragazza che ha scoperto che tutto ciò in cui credeva non era corrispondente al vero. Siete pronti per essere catapultati nella vita di Eve in mezzo a robot, simbionti e macchine potenzialmente pericolose, in un mondo che metterà a repentaglio ogni qualsivoglia tipo di sopravvivenza? Lifel1k3 vi sta aspettando.

Il mio voto per questo libro è di: 4 Balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Ecco qui le altre recensioni che spero possiate apprezzare ovviamente. Ecco a voi:

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere cosa ne pensate, io intanto sono curiosa e continuo a leggere anche i seguenti visto che a breve dovrò parlarvene. Come sempre vi aspetto!

A presto,

Sara ©

COVER REVEAL # – ORA APRI GLI OCCHI DI NICOLE FIORINA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io bene e siamo nel bel mezzo di una nuova settimana di settembre che sta per terminare. Siete pronti a scoprire questa nuova copertina? Ecco a voi:

Titolo: ORA APRI GLI OCCHI 
Autrice: NICOLE FIORINA 
Editore: HEARTBEAT EDIZIONI 
Genere: NEW ADULT/PSICOLOGICO 
Serie: STAY WITH ME #3
Finale: CONCLUSIVO
Pagine: 345 
Formato: EBOOK – CARTACEO
Prezzo: 3.99€ – 15.00€ 
Data di pubblicazione: 15 OTTOBRE 2022
Disponibilità: DISPONIBILE IN TUTTI GLI STORE

COPERTINA

ebook libro tre

Trama:

Mia 
Era così vicina, l’avevo persino assaporata: la libertà. 
Ma l’unica cosa che potevo assaporare adesso era la fine. 
Negli ultimi due anni, avevo lasciato che fossero le forze esterne a dettare la mia vita, i miei sentimenti, la mia testa. 
Avevo permesso a tutti di decretare la punizione per le mie azioni sbagliate.
Ero stata messa alla prova e avevo imparato la lezione. Avevo pagato i miei debiti e sofferto abbastanza a lungo. Perché, alla fine, anche il cattivo della storia meritava di essere felice.
 
Ollie 
Fino a che punto sei disposto a spingerti? 
Mi ero posto la stessa domanda innumerevoli volte. 
Ma mai nei miei sogni più sfrenati avrei pensato che sarei tornato indietro nel tempo, inseguendo i fantasmi del mio passato per avere la possibilità di salvare il nostro futuro. 
Non c’erano limiti o confini che non avrei superato per noi. Avrei sfidato il tempo, il mondo, la mia morale. Quindi, quanto ero disposto a spingermi oltre? La risposta era sempre stata semplice. Non esistevano limiti quando si trattava di Mia.  

Stay with me trilogy:

#1 Resta con me (15 Luglio 2022)
#2 Quando non sono con te (15 Settembre 2022)
#3 Ora apri gli occhi (15 Ottobre 2022)

L’autrice

La maggior parte del tempo vivo nei miei mondi immaginari, creando storie e mettendo insieme le parole fin dalla giovane età. Altre volte, vivo su un’isola, da qualche parte in Florida con il mio amorevole marito, due bambini e un alano pigro di nome Winston. Il mio stile di scrittura è impenetrabile ed emotivo, cerco di far battere i cuori e di superare limiti all’interno del romance. Direi che i miei libri rientrano in tutti i sottogeneri, dal gothic romance, al suspense, al fantasy. Voglio scrivere di tutto.
Sono amante della musica, soprattutto di un buon assolo di chitarra elettrica, posso rappare la maggior parte delle canzoni di Eminem, ballare, dilettarmi con il pianoforte, però mi piace anche usare strumenti elettrici e il pennello. Quando non sto scrivendo, mi godo le serate film/giochi in famiglia, dormendo (probabilmente dormendo), viaggiando o pianificando la mia prossima avventura narrativa… con una mano sul mio portatile e l’altra che tiene una lattina di Red Bull.


Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi? Fatemi sapere ovviamente, che ne pensate. Io sono sempre qui ovviamente.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE IN ANTEPRIMA #575 – CITTA’ IN FIAMME DI DON WISLOW.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi di nuovo su questi schermi per una nuova recensione, stavolta misteriosa e oscura, che ci porta e ci consente di immergerci in piccoli racconti horror di cui ringrazio l’autore per la lettura. Ecco che ve ne parlo subito:

9788869059667_0_536_0_75Titolo: Città in fiamme
Autore: Don Wislow
Data di uscita: 26 aprile 2022
Pagine: 400
Primo romanzo di una trilogia
Link d’acquisto: https://amzn.to/3kAD7Ts
Trama: Due imperi criminali si spartiscono il controllo del New England. Finché una bellissima Elena di Troia dei giorni nostri non si mette in mezzo tra irlandesi e italiani, scatenando una guerra che li spingerà a uccidersi a vicenda, distruggerà un’alleanza e metterà a ferro e fuoco l’intera città. Se potesse scegliere, Danny Ryan vorrebbe una vita senza crimine e un posto al sole tutto per sé. Ma quando quel sanguinoso conflitto si inasprisce, mettendo i fratelli l’uno contro l’altro, la conta dei morti sale vertiginosamente e lui si ritrova costretto a mettere da parte i suoi desideri e a prendere una decisione che cambierà per sempre la sua esistenza: per salvare gli amici a cui è legato da sempre e la famiglia che ha giurato di proteggere assume il comando, diventa uno stratega spietato, l’eroe di un gioco insidioso in cui chi vince vive e chi perde muore. E forgerà una dinastia che dalle strade polverose di Providence arriverà fino agli studios di Hollywood e agli scintillanti casinò di Las Vegas.

RECENSIONE

red and black basketball hoopLa storia ha inizio a bordo piscina. Danny è con sua moglie Terry quando improvvisamente una donna bellissima entra in scena in una piscina. Ha un fisico statuario e tutto il suo corpo dice una sola cosa: sesso. Danny lo nota subito ma anche sua moglie non è da meno e capiranno molto presto che è proprio questa donna a portare i guai a Providence. Questa donna infatti, sta con i noto figlio dei Moretti con cui Danny e tutta la famiglia di Terry, i Murphy, sono in combutta. E’ anche noto che Liam, fratello di Terry e famoso per rompere le uova nel paniere al figlio dei Moretti, non riesca a tenere a freno le mani ed è da qui che tra le due famiglie si riapriranno vecchie faglie mai del tutto sanate.

Cosa succederà a Danny? Cosa scopriranno sul conto dei Moretti e cosa vogliono dai Murphy? Da quanto tempo questa guerra va avanti e a cosa serve tutto questo? Riuscirà Liam e la bella donna di nome Pam a portare scompiglio e a scatenare una nuova guerra fra clan?

E’ vero, pensa Danny. Liam ama i propri scherzi e se la cava sempre senza un graffio. Gli piace soprattutto far incazzare Paulie, probabilmente perché riuscirci è facile. E Danny si sente come quando ha visto Pam per la prima volta mentre usciva dall’acqua. Lei porterà guai. Le donne così belle di solito li portano.

La trama è abbastanza lunghina e devo ammettere che nel leggerla non ero riuscita a focalizzare bene di cosa avrebbe trattato questa storia se non una disputa fra clan mafiosi in cui al centro sembra esserci una bella donna, come Elena fu a Troia. La trama ci mostra un punto di vista differente, ben composto e strutturato in maniera da porre molte curiosità al lettore.

La copertina italiana, devo dire, non mi fa particolarmente impazzire. La versione estera, seppur più semplice ha dei colori che tengono maggiormente e nel quadro generale almeno visivamente attira di più. La versione italiana è stata scelta un po’ per la continuità delle copertine con i vecchi volumi dello stesso autore, un po’ per l’imprinting della casa editrice che ha in Italia e che fornisce un quadro definitivo. Vediamo il protagonista di questa storia, o almeno così sembra – Danny – che corre verso un molo o un ponte, non è ben chiaro. E’ chiara però la fuga del personaggio e il rosso che ci pone in evidenza il fuoco emanato dello stesso titolo. Quest’ultimo, invece, non ha subito modifiche dall’originale se non la mera traduzione letterale del testo. Trovo che sia azzeccato visto che la città viene messa a ferro e fuoco in base alle necessità che hanno i vari clan. Essendo il primo di una trilogia si presenta piuttosto bene e sono curiosa di sapere come si sviluppano gli altri volumi, specialmente a livello di copertina.

L’ambientazione è una città, attualmente a capo del Rhode Island, in America; dico attualmente perché si sviluppa in un’epoca differente visto che ci troviamo nel 1986 e i tempi sia in America, come nel resto del mondo erano decisamente differenti, cosa che noteremo molto all’interno del volume stesso, nel corso della lettura.

Nessuno, dalla Stip di Las Vegas, a Sunset Boulevard, a Pennsylvania Avenue, voleva che Madeline McKay scrivesse le sue memorie. Intorno a Danny Ryan fu stesa una rete di protezione. Intorno a suo figlio, che la odiava.

bridge over water under cloudy sky during daytimeI personaggi all’interno del volume sono davvero molteplici che, almeno all’inizio della lettura, finiscono per confondere un pochino. Infatti c’è una pressoché infinita lista di nomi che vengono menzionati almeno inizialmente e si fa fatica ad incasellare ma poi si riesce ad avere un quadro abbastanza chiaro della situazione.

Danny è il personaggio principale di questa storia che lo vede marito di Terry, figlia del potente Murphy. Nonostante sia il marito di un potente clan della zona, non viene visto molto bene e fa fatica a farsi un nome, così come a farsi semplicemente rispettare. E’ stato abbandonato fin da piccolo a suo padre e non ha conosciuto sua madre finché non è diventato grande ma che odia perché è stato abbandonato. Madeline infatti è un personaggio forte e determinato, devoto molto più ai soldi e a venere il proprio corpo che a ciò che ha davanti ma fa di tutto per aiutare suo figlio che ora sembra essere in difficoltà. Danny ama sua moglie e farebbe di tutto per lei, ma sa che per stare nella famiglia deve dare molto di più, mettersi in gioco e prendere le redini di tutto ciò che potrebbe capitare da un momento all’altro. Un personaggio circondato da altri che sono degni di nota e che ci trascineranno in una storia pericolosa.

D’inverno lì non c’è nessuno. Nessuno lo vede. L’acqua è gelida, il mare lo avvolge e lo prende. Sal lotta tra le onde, perché ha cambiato ida e ora vuol vivere, ma ora la decisione spetta all’oceano, non a lui. Il mare restituisce solo quello che non vuole tenersi. Lo getta sulla riva e Sal si afferra agli scogli scivolosi, fin quando raccoglie abbastanza forze per tirarsi su. Decide che vale la pena vivere per uccidere Pat Murphy.

Il perno centrale di questo primo volume è la guerra tra clan che viene a strutturarsi all’interno del volume. Niente all’inizio lascia presagire i sotterfugi e la politica che si nasconde dietro ai Murphy e dietro ai Moretti, così come l’astio che c’è fra le due famiglie e i due gruppi. E’ una storia che lascia 

Lo stile utilizzato è scorrevole, fluido e altamente leggibile, scritto in terza persona e incentrato dal punto di vista di Danny seppur ci mostri diverse storie e diversi personaggi, nel corso della lettura. Nonostante mi piacciano thriller – specialmente psicologici – e gialli e, nonostante questo tipo di storie con mafia e quant’altro non sia esattamente il mio genere preferito, posso dire che alla fine si è lasciato leggere e i personaggi diventano coinvolgenti abbastanza da gettare nel tritacarne anche il lettore, tanto da farlo sentire parte integrante di ciò che sta succedendo a Providence e ai due clan che si fronteggiano. In special modo, per quanto riguarda determinati personaggi che riescono a rendere scorrevole la lettura e a consentire l’immedesimazione. Un po’ meno per quanto riguarda la struttura della storia e di quanto ci si aspettava dalla trama ed ora vi spiego perché.

Il paragone dell’Iliade moderna, è ricorrente sia all’interno della trama così come all’interno dei paragrafi nel volume anche se il riferimento sembra essere meramente iniziale e poi continuo sul punto di vista della guerra fra clan, niente di più. Pam, la bella donna che dovrebbe fungere da punto di rottura e di caos, fa il suo lavoro solo all’inizio e poi sparisce quasi del tutto di scena, lasciando che siano gli uomini a gestire la scena completa. E’ giusto in parte che sia così visto la tematica e visto come è stata incentrata la storia. Un po’ meno visto che sembrava essere lei il vero fulcro intorno al quale si aggirava tutto e attorno al quale si poteva pensare che la storia potesse girare. Invece, la delusione sotto questo punto di vista ha influito abbastanza, viste le precedenti diciture e visto quanto fosse decantato all’inizio.

Ho trovato, invece, egregio – anche se un pochino superato con i tempi di oggi ma in linea con quello in cui è ambientato il volume – le tematiche utilizzate, il rispetto dei tempi utilizzati in cui c’era razzismo, omofobia e la versione della donna come ancora un oggetto o un trofeo da conquistare. Anche l’ambientazione e i luoghi citati sembravano così ben curati, reali e sembrava di poterci camminare bene, tanto erano ben realizzati, così come le singole storie dei personaggi che vengono citati e menzionati all’interno della lettura: si guardi Danny che riesce a trascinare il lettore lungo tutto il libro e la storia di sua madre Madeline oppure Sal. Questa è stata senza dubbio la cosa che ho apprezzato molto più della guerra fra clan, molto più di diverse dinamiche. Infatti, come ho già detto e ribadisco: la struttura dell’ambiente così come le tematiche e le singole storie dei personaggi catturavano molto più di altre cose.

La storia nasce e si struttura in maniera interessante, anche se non riesce a coinvolgermi mai completamente. Mi sono sentita molto vicina al personaggio di Danny e alle sue scelte ma ho sentito, lungo il corso della lettura, come se mi mancasse qualcosa, come se mancasse qualcosa nella storia, come se ci fosse qualcosa che crea una buca che non viene, poi, completamente coperta. Infatti, nonostante il complesso di cose e vite dei rispettivi personaggi che compongono questa storia, la storia è abbastanza fine a sé stessa, una guerra di luoghi da conquistare, di droga e di guerra fra clan che finiscono quasi per essere simile a tante altre – o almeno è l’impressione che mi ha suscitato.

Poi è gennaio, il 1988, cazzo, e ricomincia la guerra.

Il libro è stato un buon primo volume, con il mix necessario che serve a stimolare il lettore a proseguire con i volumi successivi e questo è di certo un punto a favore. Mi sento però di consigliare questa lettura solo agli amanti del genere, magari chi non ama particolarmente storie di mafia e/o simili, non so quanto possa addentrarsi in una storia simile, seppur i personaggi facciano il loro egregio lavoro e coinvolgano tantissimo il lettore.

Don Wislow è stata una scoperta, almeno personalmente parlando, non conoscendo l’autore ed essendomi approcciata ad una sua lettura per la prima volta in assoluto. E’ un autore che spicca nel panorama e di cui spero prendiate in considerazione la lettura di questo libro come punto di partenza verso il suo piccolo mondo fatto di corruzione, clan pericolosi e famiglie che cercano un disperato equilibrio.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Vi piacerebbe leggerlo? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #545 – REBEL, LA NUOVA ALBA DI ALWYN HAMILTON.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova recensione di cui voglio parlarvi. E’ diverso tempo che avevo in libreria questo volume e che volevo recuperare avendo letto i due libri precedenti. Quindi vi parlerò di quest’ultimo libro della trilogia, sperando che possiate dare un’opportunità a questa storia. Per le recensioni degli altri due volumi, trovate QUI il primo e QUI il secondo. A voi:

51qter4et4lTitolo: Rebel, La nuova alba
Autore: Alwyn Hamilton
Pagine: 314
Data di uscita: 15 novembre 2017
Editore: Giunti
Link d’acquisto: https://amzn.to/3D3An8R
Trama: Terzo libro della serie Rebel, un romanzo esotico, sensuale, affascinante e pieno di colpi di scena. Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta. Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni. Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.

RECENSIONE

Rebel il deserto in fiammeLa storia ha inizio esattamente dove l’avevamo lasciata con il secondo volume. Siamo nella città del sultano e Imin è stata uccisa dal Sultano, sacrificatasi con il volto di Amed, il Principe Ribelle, grazie ad un’illusione. Il dolore è tanto e il gruppo è sempre meno numeroso e più sfaldato che mai. Nonostante questo, nessuno ha intenzione di arrendersi, tantomeno il Bandito dagli occhi Blu, Amani, nonostante le difficoltà siano sempre maggiori. Jin e pochi altri sembrano essere rimasti al suo fianco ma sono troppo pochi per poter tentare una qualsiasi azione anche che sia suicida. Il Sultano li tiene costretti in città e il gruppo deve trovare un modo per uscire e trovare Amed o per ribaltare il Sultano e cercare una soluzione alternativa per sconfiggere una volta per tutta la tirannia che governa questo posto.

Riusciranno Amani, Jin e il gruppo di Demdji a riportare Amed al suo posto? Riuscirà a vincere la ribellione o il Sultano avrà la meglio su i suoi figli? Cosa succederà in questo finale di serie? 

«Era tra il sonno e la veglia quando avvertii la mano di Jin che mi sfiorava dolcemente il volto. Lo sentii parlare, a voce bassissima, quasi non volesse farsi sentire. Ti sbagli, sai. Io non sto con te per quello che sei diventata. Io mi sono innamorato di te quando sanguinavo sotto un bancone, in un angolo sperduto del deserto, e tu mi hai salvato la vita. Quando noi eravamo ancora quelli che eravamo». Mi svegliai con la testa tra il suo mento e il tatuaggio, il suo braccio mi avvolgeva, la sua mano stringeva la stoffa della mia camicia.

La trama della storia è ricca e fa in modo che il lettore si ponga ancora più domande di quelle che avevamo all’inizio. Cosa succederà ci è dato saperlo solo se si decide di leggere e di dare un’opportunità a questo volume. Trovo che sia coinvolgente, ben scritta e senza spoiler di alcun tipo, fortunatamente.

La copertina segue la linea principale degli altri volumi quindi seguiremo sia una delle versioni originali in cui troviamo sempre Amani a rubare la scena. Questa volta sembra quasi volare sopra la città ed anche qui sarà spiegato da ciò che accadrà all’interno del volume. Il titolo, come la copertina, segue la scia dei volumi precedenti e non delude. Una nuova alba è proprio quello che si aspetta di trovare la nostra ribelle dagli occhi blu, alla guida di un gruppo misto e sgangherato che crede in dei forti ideali, tanto da mettere a rischio la propria vita. L’unica pecca di questa edizione è il fatto che per i primi due volumi è stata fatta l’edizione flessibile, che possiedo e per questo non è mai stata prodotta così da costringermi ad avere un’edizione di due libri flessibili e uno in rigida. Dovevo finirla, per cui l’ho comprato ma penso che sarebbe necessario fare una versione economica anche per questo terzo volume.

Con l’ambientazione ci muoviamo sempre all’interno del Miraj. Partiamo dalla Città dove risiede il Sultano, Izman, e ci muoveremo all’interno di diversi territori, fino a raggiungerne di pericolosi e tornando addirittura dove tutto è iniziato, a Dustwalk. Sarà molto bello ripercorrere alcune tappe e diversi luoghi che l’autrice con maestria ci mostrerà più di tutto. L’epoca della storia è indefinita, come per i precedenti ovviamente.

Pin em ➸ Art stuffCasa. Se casa era Dustwalk, e non la Valle del Diavolo, allora era l’ultimo posto nel quale avevo voglia di tornare.

I personaggi della storia sono come sempre diversi e ci muoviamo su un’ampia gamma di questi, nonostante la protagonista principale sia soltanto una, Amani. I personaggi che saranno più vicini in questo volume sono stati più inaspettati del solito: avremo modo di conoscere meglio Sam, Hala, e la figlia prediletta del Sultano oltre a conoscere un personaggio nuovo che sarà utile a definire alcune cose all’interno della storia stessa. Jin c’è sempre ma non è un personaggio che questa volta si tiene vicino ad Amani. Preferisce starsene per i fatti propri, arrivando solo in determinati momenti in cui è più richiesto di altri e la cosa è stata un bene da una parte e un male dall’altra. Anche Amed in questa storia ha un ruolo più marginale e sarà utile solo una volta che ci si addentrerà nel vivo della storia.

Amani è insicura nonostante la sua forza sia immensa e il suo potere possa cambiare diverse cose, specialmente se si conta sull’aiuto di tanti altri come lei. Nonostante questo, in quest’ultimo volume l’ho trovata più spenta, un pelo più indecisa e meno forte rispetto al solito e nelle scelte più difficili si trova a farne di assurde seppur ponderate. E’ un personaggio che ho sempre apprezzato, fin dagli arbori, per via della sua personalità impulsiva e che mette sempre al primo posto gli altri piuttosto che sé stessa.

Ricordai l’ondata di sollievo, gioia e speranza che avevo provato la sera precedente, quando avevo creduto di poter sopravvivere. Ricordai la certezza che avrei visto  molte altre albe quando ero andata da Jin. Mi chiedevo se mi avrebbe mai perdonata per essere morta dopo avergli detto che non sarebbe successo. Avrei dovuto saperlo, entrambi avremmo dovuto saperlo. Era una guerra. Se sopravvivi a una battaglia puoi sempre morire nella successiva.

Il perno centrale della storia è la democrazia, una vita senza un impero tirannico e in cui il popolo può scegliere e avere la persona giusta alla propria guida. Una storia di riscatto, di rivincita e di ribalta, oltre ad essere una storia di amicizia e di forza.

Inktober 2017 : Amani by Tiphs on DeviantArtLo stile utilizzato all’interno del volume segue la scia dei precedenti, essendo fluido, scorrevole e di piacevole lettura. La scrittrice ci porta nel cuore di Amani sempre di più permettendoci di conoscere in prima persona tutti i suoi pensieri, da quelli più dolci a quelli più forti, che le permettono di mettere al primo piano le persone che ama e anteporle persino a se stessa. Un personaggio che potrete amare o odiare, per via della sua impulsività e per le sue scelte ma che noon passerà di certo inosservato.

Il finale, forse, è la cosa che – per come è stata impostata – ho gradito meno nonostante sia un finale ben costruito almeno dal punto di vista sentimentale. Il fatto di ciò che ha voluto costruire Amed non mi ha fatto impazzire, specialmente per alcune cose che poi aggiunge lungo il percorso Amani, traendo le sue considerazioni.

Nonostante questo, è un finale di una trilogia degna di nota, che, pagina dopo pagina dispiega una storia nel deserto fatta di amicizie, intrighi politici, poteri magici e strane creature oltre ad una buona dose di lealtà per una causa forte, che tenta di ribaltare quanto più possibile quanto di più marcio si è addentrato nei margini della società partendo dall’alto dei poteri del Sultano.

«Vuoi salvare le persone a cui vuoi bene. E non c’è nessuno a cui vuoi più bene del ragazzo che ti aspetta dall’altra parte del muro, vero?» Non capii come faceva a sapere di Jin, e non mi piacque per niente. «Tu moriresti per loro, pur di evitare che mettano a rischio a loro vita per te. Vuoi fare tutto questo da sola, vero? Perché loro siano al sicuro». Era inutile dirgli che si sbagliava.

Il libro è una degna conclusione di una serie nel pieno del deserto che abbiamo seguito con passione e coinvolgimento. Una trilogia che vi consiglio con tutto il cuore di leggere, sono sicura che non ve ne pentirete, potete starne certi!

Alwyn Hamilton ci porta per l’ultima volta nel Miraj, tra poteri sconvolgenti, Principi ribelli e Sultani pericolosi e creature che vi spaventeranno. Mettete uno sheema e fate attenzione a coprirvi per bene, prima che la sabbia del deserto possa travolgervi e portarvi via.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

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A presto,

Sara ©