BUONASERA CARI LETTORI!
Scusate la mia assenza ma essendo in vacanza tendo a perdere il senso dei giorni e ho alcune difficoltà di linea internet quindi mi devo adattare con il cellulare.
Bene, non cincischiamo.
Quest’ oggi vi farò la recensione del libro che ho terminato da qualche giorno.
Autore: David Mitchell
Titolo: Le ore invisibili.
Editore : Frassinelli
Pagine: 600
Sinossi: «Perché un nuovo viaggio cominci, un vecchio viaggio deve finire, più o meno.» Il viaggio di Holly Sykes comincia a Gravesend nel 1984, in pieno thatcherismo, quando lei ha quindici anni, strane visioni notturne, una madre insopportabile e un ragazzo che pochissimi defi nirebbero bravo. E finisce, più o meno, sessant’anni dopo, quando Holly si trova sulla costa atlantica dell’Irlanda, insieme alla nipotina, sull’orlo della catastrofe climatica, ancora una volta messa di fronte a un decisione epocale contro forze ultraterrene. Nel frattempo, la vita di Holly si dipana tra i luoghi più diversi e i personaggi più inaspettati, attraversando un conflitto invisibile nel quale potrebbe essere l’arma decisiva. Nell’arco di sei decenni e fino all’ultimo respiro Holly dovrà trovare la forza di sopravvivere e salvare chi ama, muovendosi sempre in quel precario, misterioso, fuggevole e struggente equilibrio tra volontà e caos, tra devozione e disperazione, tra amore e distruzione, che è la vita umana.
RECENSIONE :
Il libro narra la vita di Holly Skyes e varia in epoche a se stanti e diverse fra loro.
Dal 1984 in cui ha inizio la storia al 2043 in cui termina.
Il punto forte di questo libro è l’estremo dinamismo dei personaggi e dei punti di vista che si intrecciano nella vita della protagonista. Tutti si intrecciano, s’ incontrano, e conoscono Holly in varie fasi della sua vita ognuno con il suo modo di essere, di vivere e di approcciare alla vita.
Ho preferito in ogni caso la parte di Holly stessa essendo il personaggio che più ho preferito rispetto agli altri. Ad esempio ho fatto molta difficoltà a leggere la parte di Hugo Lamb perché lenta ed, oltretutto, il personaggio faticava nel farsi amare.
Sotto le mie scarpe le foglie cadute scricchiolano o fanno cic ciac, mentre dall’alto scendono goccioline atomizzate dai germogli rigonfi, e il bosco è in collegamento Bluetooth con il canto degli uccelli. Alla base di un tronco che ha la circonferenza di un brontosauro vedo una tomba.
Le epoche effettivamente esistenti, quindi dal 1984 al 2015, sono effettivamente consistenti e reali nei fatti narrati. Il tutto è trascinato poi nel futuro che – probabilmente – immagina lo scrittore. Ma non si scosta molto dalla mia visione del mondo fra molti anni.
La trama è molto blanda e poco costruita. Dice poco quasi a voler dire: “Prendi e leggi per scoprirlo.” E potrebbe essere una cosa a vantaggio ma anche a svantaggio. Invoglia molto poco il lettore.
La copertina è davvero magnifica, me ne sono innamorata sin da subito. Il problema è che non capisco a cosa possa essere ricondotta. Probabilmente ad Holly ancora bambina o quella bambina è soltanto un simbolo dell’animo puro e buono della protagonista.
< Io… > lo yeti batte le palpebre, spaventato < …non ho fatto nessun colpo. > I tormentatori si guardano ridendo: non è un suono gradevole. < Domando… Domando solo qualche monetina. L’ostello ne costa tredici a notte. >
I personaggi che incontreremo saranno molti ma vi parlerò dei personaggi che incontreranno Holly e che la incontreranno nell’arco della sua vita, suddividendo il libro in 5 parti:
Holly Skyes è speranza, emozioni e scoperta. Una donna forte e coraggiosa, determinata nelle sue scelte.
Hugo Lamb è egoismo, malvagità e ipocrisia. Ho detestato il suo punto di vista ed ho fatto difficoltà a comprenderlo. Ed è strano per me che in genere preferisco sempre personaggi maschili a quelli femminili. Questo non mi è andato proprio giù.
Ed Brubeck è coraggio, amore e dedizione. Ho amato questo personaggio specialmente nella prima parte. In questa parte sembra diventato leggermente più incentrato sulla sua carriera che sulla sua famiglia.
Crispin Hershey è fallimento, vendetta e scrittura. Un uomo difficile ma non troppo. Una volta entrati nella sua ottica è difficile non navigarci dentro abbastanza bene.
Iris Fenby è mistero, magia e devozione. Un personaggio davvero misterioso, posso dirlo forte.
Lo stile è stato difficile da digerire. Il passaggio da un personaggio all’altro destabilizza al momento iniziale ma poi una volta ingranata la marcia, va da se. Però ho comunque trovato ridondanti alcuni tipi di fatti descritti, estremamente pesanti, ed ho fatto seriamente fatica a continuare. Non perché fosse particolarmente difficile ma perché i termini utilizzati erano minuziosi e troppo approfonditi.
Alcuni dettagli erano trascurabili insomma. Il lavoro minuzioso si è sentito ed è stato ben costruito ma troppo può portare ad annoiare il lettore.
Però nelle ultime due/tre fasi, il tutto prende una piega più veloce.
Se dovessi definire questo libro con una sola parola direi assolutamente Pragmatico.
Pesco una moneta da due sterline dalla collezione di valuta internazionale che abita dentro il mio portafogli. Holly la tiene nel palmo sinistro, poi si tocca un punto sulla fronte con la punta del medio della mano destra. « A cosa serve ? »
Ho apprezzato il fatto che fosse tutto suddiviso in più punti di vista, non solo da quello del protagonista principale. Anche da chi lo vede insomma. Perché è stato vissuto e sentito da più personaggi con diverse caratteristiche, che puoi amare o odiare. Amo queste caratteristiche nei libri perché costruisce ed identifica il modo di narrazione in più punti. Lo suddivide e lo rende condivisibile o meno a seconda nei panni di quale personaggio uno si trova.
Nel complesso bello e ben scritto, minuzioso e preciso. Il mio giudizio è tuttavia positivo e consiglio vivamente la lettura.
Il mio voto per questo libro è di : 4 Conchiglie.

Con questo vi saluto.
Alla prossima,
Sara. ©