BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Finalmenteeeeeeeeeeeeeeeeee vi parlo di questo volume. Per questa lettura abbiamo dovuto attendere un po’ perché ogni volta che lo iniziavo dovevo poi riprenderlo e mi dovevo decidere a finirlo. Ringrazio la Fazi editore per avermi permesso la lettura innanzitutto e ve ne parlo subito con dettagli nella recensione, non temete. A voi:
Titolo: Cinque martedì d’inverno
Autore: Lily King
Pagine: 214
Collana: Le Strade
Data di uscita: 11-10-2022
Link d’acquisto: https://amzn.to/40JyPO5
Trama: Una ragazza di quattordici anni scopre cosa vuol dire sentirsi attratta da un uomo, ma l’uomo è quello sbagliato; un libraio scontroso, dopo aver vissuto molto tempo in solitudine, affronta l’imbarazzo dell’avvicinarsi a una donna e ritrova l’amore grazie all’aiuto della figlia adolescente; un ragazzino sensibile tocca con mano la libertà quando per la prima volta trascorre una vacanza senza i genitori; due vecchi compagni di stanza al college, che non si parlano più in seguito al coming out di uno di loro, si rivedono dopo anni, ma troppe cose sono cambiate. Quelli dipinti in queste pagine sono rapporti tenuti insieme da fili sottili che però si rivelano indistruttibili, incontri dall’esito sempre imprevedibile, dove vengono sostenute conversazioni difficili, smascherate grandi insicurezze – soprattutto maschili –, compiuti sconvolgenti atti di violenza da vecchi e nuovi amici. In Cinque martedì d’inverno, una serie di splendide storie raccontate dalle voci intime di personaggi complessi, Lily King esplora con eleganza il desiderio, la perdita e l’inesorabile spinta verso l’amore. Romantica, piena di speranza, brutalmente onesta e capace di costruire interi mondi in pochi tocchi, l’autrice si conferma una delle più grandi narratrici del nostro tempo.
RECENSIONE
Tanti piccoli racconti che racchiusi in questa raccolta formano un insieme bizzarro e alternativo che ci mostrano ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e ciò che tentiamo di reprimere o ciò che non riusciamo ad esprimere o ciò che desideriamo e rischiamo tutto per ottenerlo. Cosa succederà a questi personaggi?
«Tuo papà è buono con la mamma?». «Eh sì». «E tua mamma è buona con tuo papà». «Eh sì». «Li senti quando parlano? Non con te e tua sorella, ma tra loro due, di cose da grandi». «Eh sì. Tanto». «E parlano con una voce simpatica?». «Mmm». «Quand’è che li senti parlare?». «Sempre. La mattina». «Li senti dalla tua cameretta?». Stevie respirò a fondo preparandosi a un grande pensiero. «Per me guardano la TV, però quando entro non la guardano, stanno solo sdraiati a guardare in su e ridono. Per me sono strani». «Non sono strani, Stevie, sono felici. Mi prometti che te lo ricorderai?». «Cosa mi corderò?». «Tua mamma e tuo papà che ridono. Me lo prometti? Che te lo ricorderai anche quando sarai vecchio come il tuo papà?». «Eh sì. Va bene. Buonanotte».
La trama ci racconta generalmente tutta una sorta di elenco dei racconti e di cosa ci parla il volume stesso. E’ una trama lunghina e ci lascia delle porte aperte ma non fa impazzire se presa così alla larga. La cosa che più di tutte attira è sicuramente la copertina con il titolo che fanno il loro effetto assieme.
La copertina del volume è davvero soddisfacente e mi ha catturato sin dal primo momento seppur poi non c’entri molto con la raccolta di racconti ma sembra più riferirsi ad un titolo generale e basta. Nonostante non entri nulla con la storia, sommariamente è una copertina interessante e coinvolgente. Vediamo una finestra con due coppe di vino, una bottiglia rovesciata e la neve di fuori, proprio come una sera di un giorno qualunque – in questo caso di martedì – d’inverno. E’ una copertina delicata che sembra riportarci un po’ al racconto dei due amanti dal college o riferito qualcosa al libraio ma nulla che dia troppe specifiche significative. La copertina sembra più una sorta di segnale per dirci quando e come leggere questo libro più che in riferimento alle storie al suo interno. Il titolo è molto blando ed anche qui non sembra esattamente riferirsi alla storia in sé non essendo espressamente inverno o martedì all’interno dei volumi. E’ un titolo profondo e molto carino ma non lo trovo completamente in linea con le storie seppur sia fatto molto bene.
L’ambientazione e l’epoca non sono specificate anche perché i racconti sono ubicati in varie postazioni in più epoche ovviamente.
«Da quanto sapevi che non era felice?», sentii che gli chiedeva Kay. Mrs Pike era fuori per il bridge e quindi non c’era possibilità che ascoltasse. «Felice». Hugh lo pronunciò come fosse un termine scurrile. «Tuo marito è felice? Tutti i giorni? Solo alcuni? Cosa vuol dire felice? Cos’è essere felici in una relazione? Tu sei felice? Che parola cretina. Che cazzo vuol dire felice?». «Non è così complicato. O ti piace vivere con qualcuno oppure no. O ti piace la faccenda del vincolo o non ti piace. Magari a te non piace il vincolo come non piace a lei, ma lei è stata la prima a dirlo esplicitamente e adesso fai l’indignato, mentre in realtà è la stessa cosa che vuoi anche tu». «Gesundheit, Herr Doktor. Non credo». «Con Thea non è andata così?». «Thea? Non stiamo parlando di Thea» «Io sto parlando di schemi che si ripetono». «Mia moglie, con la quale ci siamo detti di sì su quello spiazzo verde laggiù meno di un anno fa, vuole lasciarmi. Non è uno schema che si ripete, Kay. È la mia vita che sta franando, cazzo».
Poi avremo il libraio scontroso che si avvicina con una donna grazie ad un piccolo aiutino. E’ una storia un po’ scontatina e il personaggio non aiuta ad ingranare, c’è l’uomo che ritrova il suo vecchio compagno di college che non ha mai dimenticato e scoprono che le cose fra di loro, nonostante siano passati tanti anni, si erano solo assopite. Una serie di personaggi che ingranano la marcia e chi più, chi meno riescono a colpire il lettore. Personalmente, a parte le due storie che vi ho citato non sono riuscita a rimanere troppo coinvolta dalle altre storie e me ne dispiace.
Accesero la TV. Ed e Grant si misero a ridere e quindi ridemmo anche noi. Dalle finestrelle del corridoio entrava una luce blu. Non so se ero mai stato così felice. «Sai di cane bagnato», disse lei. «Tu di mangusta bagnata». E ridemmo e ci baciammo, con l’impressione di fare qualcosa di sporco parlando mentre ci baciavamo, parlando di cose bagnate. Poi andammo giù a mangiare i popcorn e lei aveva le guance accese, le labbra rosse, e fuori stava piovendo forte e io sapevo che Ed e Grant sapevano tutto, e tutto – tutto – mi rendeva felice.
Lo stile utilizzato per i racconti è diversa di racconto in racconto. Ci sono racconti in prima persona e racconti in terza e alcuni sono più fluidi di altri a livello di scorrevolezza. I preferiti ho trovato che siano questi due: Visto che sono in Dorgogna, ovvero il primo racconto in cui una ragazza fa da babysitter a dei bambini e si innamora del padre dei ragazzi e Creatura in cui un ragazzino resta a passare l’estate con due ragazzi più grandi che gli permettono di divertirsi e di passare una bella estate.
Quello che non ho apprezzato molto del volume in questione è il finale che viene dato ad ogni racconto che viene lasciato molto al caso e in alcuni casi il racconto è talmente breve che non vi è nemmeno modo di empatizzare o di capire cosa accade per poter prendere parte della storia e di tutto ciò che accade. E ci sono alcuni racconti che, nonostante la trama cerchi di convincerci che questa sia una serie di bellissime storie, trovo che ci siano dei racconti più lunghi di altri che sono molto carini, altri che al contrario non raccontano molto e non arrivano come dovrebbero.
Il fatto delle relazioni è corretto e giusto, le storie di questo volume si basano su questo, si basano sul mostrarci che le relazioni d’amore e di amicizia siano a volte non necessariamente come le sognavamo ma siano tormentate o difficili. Questo è uno degli aspetti sicuramente importanti e la tematica che determina il volume. Nonostante questo mi aspettavo che il volume fosse più forte e determinante, più autoritario e che lasciasse un segno che non ha lasciato. Tutto qui.
Continuai a vestirmi. Qualsiasi movimento mi provocava dolore. Voleva che lo consolassi, che ricompensassi la sua strana e prematura crisi di uomo etero di mezza età. Forse voleva persino fare di nuovo sesso. Tolsi la catena e il chiavistello dalla porta e me ne andai. In corridoio c’era silenzio. L’ascensore salì, si aprì, accolse il mio peso con un unico, debole cedimento. Scese nell’atrio con un sospiro istantaneo e delicato. In una poltrona di cuoio rosso vicina alle porte girevoli dormiva Steve. Gli toccai il ginocchio con il mio: i suoi occhi si aprirono e li vidi leggermi in faccia tutta la storia. Era più vecchio di me e molto più saggio. Camminò al mio fianco molto lentamente, il più lentamente possibile, uscimmo in strada, ci avviammo verso Pike e tornammo a casa.
Una raccolta di racconti che ha del potenziale. Personalmente l’ho apprezzata entro certi limiti visto che alcuni racconti trascinavano il lettore molto più di altri e la differenza che ho notato finisce per essere tanta. E’ un libro che mi sento di consigliare a chi ama le relazioni sociali e le raccolte di racconti che parlano di vita quotidiana e di storie brevi che parlano di un pezzo della nostra vita di tutti i giorni, ecco tutto.
Lily King in questa raccolta di racconti s’impegna a raccontarci una serie di storie che finiscono per colpire il lettore – storia più, storia meno. E’ un volume che può piacere e non piacere e ci sono storie che colpiscono molto che sono anche ben narrate.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
Vuoi acquistare Cinque martedì d’inverno e sostenere il Blog? Acquista da Qui:
Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!
Cosa ne pensate? E’ una lettura che potrebbe fare al caso vostro? Io come sempre vi aspetto e spero che possa interessarvi e piacervi. Fatemi sapere.
A presto,
Sara ©
Titolo: La maledizione di Fossosecco
Titolo: Guarda chi si vede! Hello Stranger
La storia ha inizio cinquecento anni prima dell’inizio delle vicende de Il priorato dell’albero di arance, sotto tre differenti punti del mondo: ad Oriente c’è Dumai che è stata tutta la vita reclusa in una vita al tempio sulla montagna di Seikii, felice di ciò che avesse nonostante ci fosse un mondo fuori vasto ad attenderla; ad Occidente troviamo Glorian erede al trono di Inys dopo sua madre Sabran e non ne ha molta intenzione; mentre a Meridione Tunuva è una sorella del Priorato affezionata alla giovane Siyu che vive nel Priorato assieme a quella che è sua madre e alle sue sorelle ma non ha la tempra e la devozione delle altre, anzi è ribelle e alternativa. Tutte e tre hanno in comune la ribellione, la voglia di cambiamento e il fatto che sono eredi di qualcosa che cambierà loro la vita. E quando la minaccia avanza, è lì che le giovani ragazze, le madri e coloro che le accompagnano dovranno tirare fuori la tempra necessaria per liberarsi dal pericolo.
I personaggi di questa storia sono diversi e, come per la storia precedente ci troveremo di fronte a più personaggi che creano un cast non indifferente per questa storia di proporzioni davvero massicce. La storia sostanzialmente prevede tre/quattro punti di vista che si alternano e creano un’intricata storia ricca di dettagli geo-politici ma che finiscono per tessere una tela più ampia e grande del quale vi parlerò.
Lo stile utilizzato è di sicuro particolare, molto prolisso e suddiviso di capitolo in capitolo da un personaggio all’altro. I punti di vista sono tutti in terza persona con focalizzazione su i vari personaggi che scopriremo mano a mano, capitolo dopo capitolo. Vi parlo dei punti di forza e di debolezza di questo romanzo che dovete sapere.
Il cacciatore di diari perduti questa volta ha trovato un diario davvero importante, un personaggio che tutti noi conosciamo bene! La storia ha inizio subito dopo uno dei tanti Natali per il mitico e conosciutissimo Babbo Natale. Solo che durante il corso della notte sono accadute tante di quelle cose che Babbo Natale finisce per essere stanco e perdersi perfino Capodanno. Quello che non si aspetta è di ricevere, il 2 Gennaio, una valanga di multe per aver parcheggiato la slitta in tutto il mondo. Tutti sembrano che lo stanno aspettando e cerca di escogitare un modo, con i suoi folletti, di togliere le multe. Uno strano ragazzo che vende aspirapolveri si presenta alla sua porta e i folletti continuano a fare il solito baccano così che Babbo Natale finisce per sentirsi stressato da tutto ciò che gli accade attorno.
Lo stile utilizzato dalla storia è semplice, fluido e scorrevole scritto in prima persona dal punto di vista di Babbo Natale. Ovviamente la storia è per bambini quindi potete immaginare che la stampa è con font grande e di lettura facilitata così che anche i bambini possano trovarsi bene nella lettura del volume. A rendere il tutto più bello e visivamente accattivante sono le illustrazioni di AntonGionata Ferrari che rende il tutto magico e ricco di emozioni. Le illustrazioni e i disegni all’interno del volume sono ciò che rende ancora più bella questa storia oltre al fatto di renderla dinamica e unica nel suo genere. Le illustrazioni sono in bianco e nero così come è stato per Lo strampalatissimo diario di Dracula il Vampiro e il formato del libro mantiene lo stampo del diario all’interno cosa che non delude le aspettative e rende il tutto il più magico possibile.
Ho appena finito di leggere L’ultima estate al cimitero di SantaMatita edita Bao Publishing. E’ una graphic novel strana, particolare e di sicuro originale. Una lettura che non mi aspettavo, tutta ambientata al cimitero per passare le vacanze estive ma devo dire alternativa e innovativa. Una lettura che di sicuro non mi aspettavo e della quale vi parlerò a breve.
In seguito leggerò il nuovo volume di Alessandro Ricci per Solferino editore, I racconti di Elmoni. La leggenda degli Unici, un volume per ragazzi che sta per raggiungerci in libreria e online e spero che apprezzerete così come spero di apprezzarlo anche io. Qui vi farò sapere perchè non appena arriverò avrò modo di farvi sapere come sarà, quindi tenetevi pronti! La copertina è molto bella e le aspettative ci sono, no?
Titolo: The Rookie
La serie è un poliziesco a puntate di cui vi parlerò delle prime 4 stagioni assieme ma che si compone attualmente di cinque (la quinta è uscita in Italia a puntate e la trovate su Rai Play) stagioni. Il tutto ha inizio con la recluta di nome John Nolan che viene arruolata all’interno del dipartimento di polizia di Los Angeles come recluta più vecchia in polizia essendo un quarantenne in cerca di riscatto dopo aver cambiato vita visto che prima faceva il carpentiere. Come lui ci sono altre due reclute, molto giovani ovviamente, Lucy Chen una ragazza di origini asiatiche della quale i genitori non approvano l’entrata in polizia e Jackson West, figlio del direttore del dipartimento più in alto nella polizia e nero. Vi specifico quest’ultimo punto perché ci imbatteremo anche in problemi razziali oltre a tutto ciò che succederà all’interno della serie.
Il cast è bene o male conosciuto e molti di loro li abbiamo visti in altri film o in altre serie, infatti anche il protagonista principale Nolan è famoso per Castle, I guardiani della Galassia o Salvate il soldato Ryan. E’ un cast interessante che verrà modificato anche nel corso delle stagioni visto che la prima Nolan avrà un istruttore e poi verrà sostituito o il fatto che non ci sarà Jackson per tutte le stagioni della serie. Insomma ci saranno uscite e new entry ma trovo che il cast sia ottimo sia per la struttura dei vari personaggi che devono interpretare, sia per come è stata pensata la storia stessa che finisce per essere ripetitiva nello standard delle puntate che iniziano e finiscono con i vari casi che la polizia deve risolvere ma seguono il corso della vita dei vari personaggi. Assieme alle tre reclute iniziali abbiamo Tim Bredford, Angela Lopez, Talia Bishop che verrà sostituita dalla seconda stagione da Nyla Harper che sono i tre istruttori che seguiranno le reclute e dei quali finiremo per innamorarci molto più dei protagonisti principali visto che si seguirà anche il corso delle loro vite essendo sempre a contatto con i protagonisti.
Con loro, conosceremo anche Wade Grey che è il sergente capo dell’intero settore di poliziotti e Wesley Evers, inizialmente avvocato in erba presso la struttura dei poliziotti ai quali si affidano i criminali e che cambierà il corso della sua vita stando all’interno. Con loro ci saranno tutta una serie di personaggi che cambieranno nel corso delle stagioni – si vedano le varie amanti di Nolan (perché è discutibilmente un rubacuori), il figlio di quest’ultimo e vari personaggi secondari che vedremo e non vedremo.
Quindi se non siete amanti di puntate non particolarmente lunghe ma che siano tante (18 se non erro) per ogni stagione, sappiate che sarà impegnativa. A parte questo le puntate scorrono piuttosto veloci e seguono le vicende delle tre reclute e dei loro tre istruttori con i quali si instaurerà un’amicizia oltre che stima reciproca. Ci sono alcune puntate che nel corso delle stagioni sono state fatte in maniera del tutto differente, tipo intervista e non le ho apprezzate particolarmente ma ammetto che hanno cambiato un po’ i punti di vista e ciò che accade esponendo in modo diverso le cose ed è interessante oltre che sicuramente originale. Non amo, personalmente, il modus operandi di questo tipo di serie alla C.S.I però alla fine devo dire che il risultato generale della serie è soddisfacente e scorrevole, i personaggi e le loro storie sono carine quindi si finisce per empatizzare molto con loro e prenderli a cuore. Ovviamente con questo la serie piace e rende tutto umano – a livello di storie e di personaggi – e più vicino alla vita di tutti i giorni il che ci fa apprezzare i personaggi puntata dopo puntata.
Il protagonista principale, a mio parere, è il più moscio di tutti infatti se seguo la serie è per gli altri personaggi che ruotano attorno perché finiscono per essere decisamente più interessanti. Angela Lopez sogna di diventare detective, Bredford che ha la moglie con problemi di tossicodipendenza e riesce a trovare un equilibrio nella sua vita, c’è Lucy Chen che è una recluta buona, dolce e gentile – a volte anche troppo – che finisce per prendere costantemente batoste, l’Agente West che combatte per il suo status di nero che è già un problema nella vita quotidiana in America figuriamoci essendo anche poliziotto. Angela West ha origine sud americane e non riesce a creare un rapporto duraturo con una persona per via del suo lavoro fino a che non riesce a scontarsi con quello che diventerà il suo compagno e cambierà le sorti della sua vita. Nyla Harper si inserisce nella seconda stagione ma fa molto più effetto di Talia Bishop, con una figlia che gli è stata portata via dal marito per via della sua vita da persona infiltrata che la esponeva a periodi lunghi lontani da casa e l’instabilità del rapporto. Un personaggio che verrà fuori piano piano ma che si rivelerà buono e decisamente da apprezzare. Tutti assieme creano un quadro molto importante e sono curiosa di scoprire cosa succederà ad ognuno di loro nel corso della quinta stagione che sta uscendo puntata dopo puntata una a settimana attualmente.
Le tematiche trattate sono ovviamente importanti. Come vi ho già citato prima c’è il problema razziale che viene posto all’interno di una delle stagioni visto anche quanto successo con George Floyd che ha scosso tutto il panorama Americano e della polizia.![The Rookie Season 1 "Caught Stealing" Review: Shade Of Gray [Spoilers]](https://bleedingcool.com/wp-content/uploads/2019/02/The-Rookie-Caught-Stealing-3-1200x900.jpg)
Altro tema sul quale si basa un po’ tutta la serie è il fatto stesso delle telecamere che devono essere utilizzate lungo il corso di tutto il turno e che può modificare drasticamente della vita e delle cose per il poliziotto stesso. Le reclute stesse sono soggette a verifica esattamente come tutti gli altri e nonostante in questa serie venga trasmessa la voglia di voler diventare un poliziotto per i casi e per come vengono risolti, trovo che sia anche dura la vita del poliziotto a contatto con il cittadino stesso che molto spesso non ha fiducia nelle autorità.
T
Titolo: Il bambino del Blocco 66
Titolo: Aldrovandi e la penna della Fenice
Titolo: Peggy. Il viaggio in città di una gallina avventurosa
Titolo: LA TELA DI SVEVO
T
Titolo: Alma Libera. Lettera a mia figlia
Milioni di Particelle 