BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi sono in vostra compagnia per portarvi una nuova interessante lettura che uscirà nei prossimi giorni in libreria, quindi perchè non presentarvelo? Ecco a voi con la sua nuova cover:
LA COVER

Oggi sono in vostra compagnia per portarvi una nuova interessante lettura che uscirà nei prossimi giorni in libreria, quindi perchè non presentarvelo? Ecco a voi con la sua nuova cover:
Altro libro che sono riuscita ad acquistare in super offerta per il mio caro Kindle, è questa bella Graphic Novel edita Bao Publishing che consiglio sicuramente. Ovviamente se non sapete di cosa parla e se siete curiosi di scoprirlo potete leggere la mia recensione e ne saprete sicuramente di più. Ecco a voi:
La storia ha inizio con la giovane Alice che si sveglia nel cuore della notte per via dei sogni di suo fratello. Alice da quando non ha più una sua stanza ed è costretta a dormire con suo fratello, non riesce a dormire perchè lui fa dei sogni sempre inquietanti e lei, costantemente, ci finisce nel mezzo. Ebbene si, avete capito bene. Alice ha uno strano potere, riesce ad entrare nei sogni degli altri se ci dorme accanto. E’ un potere insolito e non sa neanche da cosa deriva ma per questo la rende speciale. Nonostante questo, ha un solo e unico amico, Jamie, e viene spesso bullizzata a scuola per cui vive una situazione difficile e stressante.
Cosa succederà ad Alice e a Jamie? Riuscirà a comprendere da cosa deriva questo suo particolare potere? Riuscirà, finalmente, a farsi valere nella vita e a dominare i suoi sogni?
La trama è semplice, ben descrittiva della storia e sicuramente curiosa. Ad attirarmi inizialmente era stata solo la copertina ma devo dire che la grafica, la storia e i disegni mi hanno letteralmente catturata. Una storia particolare ma ben costruita.
La copertina è fantastica e assolutamente in linea con la storia. Alice circondata dalle ombre dei suoi sogni e molto di più perchè quelle ombre rappresentano un passaggio molto importante per il suo potere e ciò che poi avviene all’interno della storia. Una copertina sicuramente azzeccata, su questo niente da dire. Scoprirete il suo significato solo leggendo la storia.
Il titolo mi piace anche se – forse – troppo articolato. Alice “di sogno in sogno“? Poteva sicuramente rendere diversamente in un altro modo ma non posso di certo non dire che non è inerente alla storia che viene raccontata. Alice passa letteralmente di sogno in sogno in base a chi si trova accanto o nei pressi, quando dorme. Quindi assolutamente, in questo senso è azzeccato.
L’epoca è moderna, in una piccola cittadina di periferia dei giorni nostri in cui possiamo anche vedere chat di facebook o simili. Quindi sicuramente attuale nonostante la particolarità della protagonista.
I personaggi con cui troveremo molta familiarità all’interno del volume non sono tantissimi ma sono tutti determinanti per poter creare una storia che effettivamente funzioni e sia accattivante. Ad avere un ruolo importante, oltre alla protagonista e a Jamie, il suo migliore amico, è la mamma di Alice, il suo Counselor (psicologo) scolastico e una delle bullette della scuola.
Alice è sicuramente la protagonista principale della storia che ci trasporterà sia nella sua vita sia reale, sia per quanto riguarda il suo segreto, ovvero i sogni. Come vi ho già detto Alice riesce ad entrare nei sogni degli altri e questo lei crede sia una vera e propria maledizione perchè, oltre a non farla dormire la fanno sentire strana e diversa dagli altri. Invece questa particolarità è un vero e proprio dono che le è stato dato per un motivo molto più grande.
Jamie è l’altro lato della medaglia. E’ il migliore amico di Alice ma anche la sua cotta più grande e non posso che concordare con lei – ebbene sì, Jamie è davvero un ragazzo dal cuore d’oro. Lui la difende, la conosce meglio di chiunque altro e sa come tirarla su di morale. Un personaggio chiave fondamentale per i risvolti che si avranno in questa storia.
Il perno centrale di questa storia oltre alla vita di Alice e la sua quotidianità, sono i suoi sogni. Alice ha un’abilità particolare quindi questo la rende unica, speciale. Questo potere di addentrarsi nei sogni degli altri è un potere che lei crede una maledizione ma che allo stesso tempo le permetterò di imparare una delle più grandi lezioni della sua vita.
Lo stile e la grafica utilizzata è assolutamente incredibile. Le tavole passano dai colori sgargianti della realtà ai colori scuri e lugubri dei sogni della stessa protagonista. Una storia incredibile dalle tavole sgargianti e ricche di colori.
L’unica cosa che non ho compreso è il risvolto che la bulletta e Alice avranno in seguito. Non posso dirvi molto ma è stato sia giustificato il comportamento della bulletta che tutto quello che succederà, poi, fra le due. Non so, non mi ha convinto pienamente questa parte ma probabilmente dipende anche da come ognuno di noi reagisce di fronte alle cose.
Nonostante questo, posso dirvi che la lettura è piacevole, scorrevole e assolutamente magica. Non potete perdervi la bellezza delle tavole di Macaione.
Il libro è davvero molto interessante sia per quanto riguarda le sue tavole, che credo siano davvero meravigliose, sia per la storia stessa. Consiglio la lettura a chi ama storie di realismo magico, che parlano del quotidiano con quel pizzico di magia e suspance che ci piace.
Giulio Macaione è un’artista sicuramente a tutto tondo. I colori e la bellezza di questa storia vi trascineranno all’interno della vita e nei sogni di Alice per cercare di scoprire il perchè di questa sua peculiarità oltre che molto, molto altro.
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene
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Che ne pensate? Vi piace? Beh, se amate le graphic novel non potete lasciarvelo sfuggire. Io, nel frattempo, vi aspetto!
A presto,
Sara ©
Finalmenteeeeeeeeee io e Silvia di Feeling Bookish vi parliamo di una nuova tappa, il secondo volume di Saga portandovi una delle tante cose che vi porteremo lungo queste prossime settimane tenendovi compagnia parlandovi di questa bella “Saga”. A voi:
Titolo: Saga (vol. 2)
Autori: Brian K. Vaughan, Fiona Staples
Editore: Bao Publishing
Prezzo: € 14.00 cartaceo
Link d’acquisto: https://amzn.to/2W0NaEI
Trama: Dallo sceneggiatore Brian K. Vaughan (L’orgoglio di Baghdad, Ex Machina, la serie televisiva Lost) e dall’artista Fiona Staples (Mystery Society, Done to Death), arriva la storia di una giovane famiglia che lotta per trovare il proprio posto nell’universo. Grazie ai genitori Marko e Alana, la neonata Hazel è già sopravvissuta a letali assassini, eserciti in guerra e orribili mostri, ma nella gelida vastità dello spazio profondo la bambina sta per affrontare la più strana delle esperienze della sua giovane vita… i nonni.
E vi parleremo assieme di un argomento che in questo secondo volume si fa strada sempre di più, ovvero,
Ogni volta che concludo un volume non vedo l’ora di potervene parlare e di poter condividere con voi qualche stralcio di questa storia e poter poi passare a leggere il volume successivo. In questo secondo volume la fuga dei due continua ma conosceremo anche altri personaggi nel corso della storia che porteranno questo secondo volume ad un libello successivo, strutturandolo – per buona parte – sulla famiglia.
Nel libro vedremo parecchi tipi di famiglia basato anche e non solo sul sangue che scorre nelle stesse vene. Infatti c’è Il Volere che si affeziona sempre più alla piccola Schiavetta o la famiglia che sta cercando di formare il Robot IV. Abbiamo sicuramente la famiglia principale, Alana e Marko assieme alla loro Hazel che affrontano le conseguenze della loro diversità combattendo fianco a fianco per la loro bellissima e meravigliosa famiglia che cerca soltanto un po’ di pace.
In questo volume, inoltre, avremo modo di conoscere i genitori di Marko che in questo volume faranno da padroni e ci mostreranno sia il loro lato da “nonni” che il lato da genitori nei confronti di Marko stesso. Quindi avremo modo di conoscere il punto di vista dell’autore e del disegnatore rispetto alla famiglia sotto più punti di vista: la storia narrata dalla piccola Hazel più tutti i punti famigliari d’incontro che ci sono all’interno del volume stesso.
La famiglia, specialmente in questo secondo volume, è un valore fondamentale che ci trascina nei ricordi, ci fa trovare vero-somiglianze con i personaggi in questione e ci pone davanti una storia davvero incredibile. Un volume in cui tutto sembra essere leggermente più tranquillo rispetto a quello di partenza ma che ci farà riscoprire i sentimenti, ci commuoverà e ci mostrerà un punto di vista differente oltre alle nuove scoperte sui vari personaggi in questione.
Cosa ne pensate? Vi piace questa “Saga”? La leggerete? Io ve la consiglio assolutamente.
A presto,
Sara ©
Oggi sono qui per portarvi una nuova uscita molto particolare e anche piuttosto attesa. Ringrazio innanzi tutto la Mondadori per avermi permesso la lettura in anteprima e ringrazio il Blog Divoratori di Libri per aver gestito quest’evento e avermi permesso questa lettura. Ecco a voi:
La storia è particolare ed ha inizio con Galaxy “Alex” Stern appena entrata a Yale. Dimenticatevi la Yale che tutti conoscete perché, qui, sarà sicuramente diverso da tutto ciò che avete sempre conosciuto fino ad ora. Qui ci sono confraternite e società segrete occulte che si occupano di magia oscura e pericolosa, un mondo in cui i Grigi (i fantasmi) sono in mezzo a noi ma solo alcuni prescelti possono vederli. Alex è una di questi e per quanto riguarda alcuni riesce anche a interagire con loro anche se apparentemente sembra impossibile. Alex è stata presa come matricola per entrare a far parte della Lethe proprio per la sua dote particolare che potrebbe rivelarsi utile per la società. Lei è una Dante e deve sopravvivere alla Lethe, alla Yale e ai Grigi.
Cosa scoprirà la giovane matricola? Cosa succederà all’interno della Lethe? Cosa vogliono i Grigi da lei? Perché qualcuno dovrebbe volerla morta?
Fu contenta di non vedere più quel corpo martoriato. Quella faccenda era sgradevole, orrenda, ma non significava che Tara fosse collegata alle società. La gente non aveva bisogno della magia per comportarsi in modo orribile con il prossimo.
La trama è abbastanza semplice e generica di cosa succede a Yale. Ammetto che, se non avessi letto la trama, questa volta, non avrei davvero capito il vero senso di questa storia perché l’inizio della storia è molto teorico e poco pratico e si cerca un costante motivo per cui la storia effettivamente si muova.
La copertina è molto molto bella e sono felice che sia stata mantenuta l’originale esattamente come all’estero. Trovo assolutamente originale il fatto del serpente che all’inizio non avevo compreso ma si spiega nel corso della lettura. Il titolo, è stato semplicemente tradotto dall’originale e non è stato variato, quindi sicuramente il connubio fra i due è interessante.
L’ambientazione è la Yale, una delle scuole più famose al mondo, nel Connecticut. L’epoca sembra essere moderna anche se all’interno della scuola stessa tutto sembra essere completamente diverso da ciò che c’è all’esterno. Tutto ruota intorno a strane congreghe, particolarità magiche e pratiche assolutamente fuori dal normale.
“Se me lo permetterai.” Allora Alex sorrise, un piccolo accenno, un’immagine fugace della bambina che si nascondeva dentro di lei, una bambina felice, meno tormentata. Questo faceva la magia. Svelava il cuore della persona che eri prima che la vita ti portasse via la capacità di credere nel possibile. Restituiva il mondo che tutti i bambini solitari avevano desiderato. Questo aveva fatto la Lethe per lui. Forse l’avrebbe fatto anche per Alex. Mesi dopo, si sarebbe ricordato del peso delle falene nel suo palmo. Avrebbe ripensato a quel momento, e a quanto era stato stupido ad aver creduto di conoscerla.
I personaggi di questa storia sono diversi ma quelli con cui avremo maggior contatto non sono molti.
Alex è un personaggio all’apparenza abbastanza enigmatico. Dal passato poco felice, è sempre stata presa per pazza o con problemi per il solo fatti di vedere i Grigi. Nonostante non sia il classico personaggio che si vede in questi romanzi, è proprio questo che ho apprezzato di lei: il fatto che si distingua da altri tipi di personaggi e che il suo passato complicato la rendano misteriosa, ma anche umana con fragilità annesse e connesse. Un personaggio che fin dal primo momento appare interessante e che resterà tale perché scopriremo sempre più cose su di lei che ci permetteranno di apprezzarla ancor di più.
Darlington è quello che fin dal primo momento appare leggermente più cristallino degli altri. Di buona famiglia di discendenza molto promettente, è un ragazzo che ha molto a cuore la società e la Lethe stessa. È un ragazzo studioso, disciplinato che allo stesso tempo cerca di fare da Virgilio alla sua nuova Dante, Alex.
Lei aveva ragione. Non gli era importato. Per la Lethe lei era stata una persona da studiare e osservare da lontano. Lui si era convinto di essere generoso a relazionarsi correttamente con quella ragazza che la corrente aveva gettato sulla sua sponda. Ma aveva pensato a lei come una persona che aveva sbagliato tutte le sue scelte e che incespicava su una cattiva strada. Non gli era venuto in mente che potesse essere inseguita.
Il perno centrale di questa storia è la Lethe, congrega particolare di Yale in cui Alex viene assegnata al ruolo di Dante, la matricola a cui vengono impartiti gli insegnamenti che la porteranno ad avanzare di grado nel cercare di aiutare la Lethe nei suoi affari oscuri e occulti.
Lo stile è sicuramente particolare, prolisso e poco fluido anche particolarmente incentrato molto più sulla descrizione sia generale della storia sia della stessa Yale, la Lethe e di tutto quello che concerne l’ambiente.
Nello stile mi ha ricordato vagamente Nevernight, sia per come è scritto sia per come la storia sia particolarmente oscura anche se siamo su due livelli completamente differenti. Non amo molto quando ci sono fasi concentrate e molto descritte di cui il succo è veramente poco ma se dovessi continuare a fare un paragone fra i due libri, Nevernight vince a occhi chiusi. Sia per la storia che è coinvolgente e interessante sia per il semplice fatto che ha uno scopo, una bellezza particolare che qui ho stentato a trovare se non nell’utilizzo dei personaggi.
La magia, l’occulto e i Grigi sono sicuramente il punto centrale su cui verte la società anche se la società stessa finisce irrimediabilmente per annoiare il lettore.
Ho trovato interessanti, invece, i personaggi e la loro caratterizzazione particolare e originale. Sicuramente la preferita è Alex che si svela pagina dopo pagina portando con sé anche tutto il suo passato e ciò che si è lasciata alle spalle. Altro pezzo forte è Darlington che si fa strada anche lui all’interno della storia e se ne scopre il suo passato, riuscendo a farsi amare come la stessa protagonista, Alex.
Un libro interessante che non è riuscito a coinvolgermi come avrei sperato. Per quanto riguarda i volumi successivi, spero riescano a coinvolgermi molto più di questo.
“Quando li hai visti per la prima volta?” Alex gli aveva detto la verità. Non ricordava la prima volta in cui aveva visto i morti. Non li aveva neanche chiamati così nella sua testa. La ragazza in bikini con le labbra livide in piscina; l’uomo nudo dietro la recinzione metallica del cortile della scuola, che giocava pigramente con se stesso mentre la sua classe si allenava nella corsa a scatti; i due bambini con le magliette sporche di sangue seduti a un tavolo di In-N-Out che non ordinavano mai. Per lei erano solo i Silenziosi e, se non vi prestava troppa attenzione, la lasciavano in pace.
Il libro è stato interessante e sicuramente ben fatto dal punto di vista della struttura dell’ambiente e della società. Consiglio la lettura di questa storia se siete amanti di libri oscuri, pericolosi e particolarmente intensi a livello narrativo, altrimenti sappiate che non fa per voi.
Leigh Bardugo scrive una storia sicuramente originale dal punto di vista della creazione di un ambiente unico, particolare, occulto, misterioso di cui spero avremo un coinvolgimento maggiore nel secondo volume. Preparatevi ad evitare i Grigi, perché la Lethe vi coinvolgerà.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.
Seguite le altre recensioni oggi e nei prossimi giorni, mi raccomando! Ecco a voi la lista dei partecipanti:
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Che ve ne pare? Pensate possa fare per voi? Fatemi sapere, io, nel frattempo, vi aspetto!
A presto,
Sara ©
Sono qui per portarvi una recensione di un libro che avrei dovuto leggere molto tempo addietro e che era rimasto da parte per un bel po’ di tempo. Ora finalmente riesco a parlarvene – ringrazio la casa di editrice Newton Compton per avermi permesso la lettura – e spero possa incuriosirvi ed interessarvi. Che ne pensate?
La storia ha inizio una sera come tante altre per una coppia di giovani amici. Una sera che, cambierà le loro vite irrimediabilmente. Noah è un ragazzo un poco viziato che ha un profondo segreto oltre che un unico e solo migliore amico: Abdi. Quest’ultimo è un ragazzino che viene dalla Somalia, intelligente e assolutamente generoso. Quella sera, i due, dopo la mostra dei genitori di Noah si allontanano misteriosamente da casa nel cuore della notte. Una notte fresca, strana, in cui i due non dovrebbero essere in giro a scorrazzare come se nulla fosse. Qualcosa di irreparabile accade quella sera e tutto diventa più difficile sia per la vita dei due migliori amici, sia per la polizia che per le persone che li circondano.
Cosa è successo veramente ai due amici? Cosa comporta per la polizia questo caso? Riuscirà Clemo a non farsi invischiare fra vecchi “nemici” che cercano di affossarlo e le questioni sociali che ne derivano dal caso? Cosa si nasconde dietro l’amicizia dei due giovani?
«E’ fuori di sé per il dolore.» «Lo saresti anche tu, no?» Annuisco. Guardo le persone in strada che cominciano ad aprire gli ombrelli e la pioggia che picchia contro il vetro come grandine. (…) Certe volte è difficile impedire all’infelicità altrui di infiltrartisi nelle ossa.
La trama è ben scritta e mette curiosità almeno per quanto si pensa possa essere successo ai due amici. Per il resto, mi sarei aspettata molta più suspance di quanto invece viene lasciata all’interno del volume ma, di questo, vi parlerò più avanti. La trama incuriosisce ma se vi aspettate parecchia suspance, non è questo il libro adatto a voi.
La copertina che c’è in questa recensione è quella che è stata utilizzata i primi tempi di uscita del libro e devo dire che non è che mi abbia mai fatto particolarmente impazzire. Non rappresenta molto la storia ne cosa succede quindi non riesco proprio a capire il nesso se non per il fatto della farfalla che da un senso di fragilità. Altrimenti nient’altro mi sovviene alla mente. Per quanto riguarda il titolo, vale lo stesso discorso della copertina e non mi fa impazzire proprio come per quanto riguarda la copertina. Non si avvicina neanche lontanamente all’originale ne a quello che c’è e trovate oggi nelle librerie. Ebbene si, ad oggi il libro si intitola Cattivi Amici (Perché alla casa editrice piace cambiare a quanto pare) e la copertina è questa che vedete accanto all’originale.
L’ambientazione è la città di Bristol e l’epoca è moderna, ambientata ai giorni nostri, in cui è presente anche il razzismo poichè i due protagonisti sono due ragazzi provenienti da due luoghi diversi, da realtà diverse ed essendo appartenenti a due etnie diverse.
Ho cercato di ricordare com’era la mia vita prima della mia diagnosi ed è da lì che ho trovato la mia risposta: «Normale». La “normalità” non esiste, ha detto Abdi. «Sai cosa voglio dire».
I personaggi di questa storia sono diversi ed il punto di vista si divide su vari personaggi che interagiranno con la storia in questione.
Quello che ritengo sia particolarmente degno di nota è l’ispettore Clemo. E’ un personaggio intrigante che cela un passato difficile e tormentato ed infatti troveremo uno strascico all’interno di questo volume, ovvero Emma Zangh. Non conoscendo il passato di quest’autore posso dedurre da qualcosa ciò che è stato ma non posso sapere con precisione cosa sia successo veramente. Interessante è il suo modo di approcciare con gli altri e con il suo collega, è una persona scaltra e intelligente oltre che intuitivo e sveglio.
Per quanto riguarda Noah ed Abdi sono due ragazzini completamente diversi se pur qualche punto sia abbastanza comune fra i due. Noah è viziato e figlio di genitori ricchi di cui suo padre è un fotografo e “reporter” – se così vogliamo definirlo – delle realtà più difficili come le comunità somale nei loro posti di origine. Per quanto riguarda Abdi è un ragazzino intelligente, che aiuta la sua comunità ed e che si impegna in tutto ciò che fa con passione e dedizione.
Penso al ragazzo scomparso e spero che sia scaltro e sano e salvo e recito una preghiera a un dio in cui non credo, chiedendogli di far sì che (…) non abbia le mani sporche di sangue.
Il perno centrale è la storia di un’amicizia e di quanto questa non sia quella tutti hanno sempre visto. Parecchie cose non dette sono state nascoste dai due l’un l’altro e questo ha portato – oltre a tanti segreti – anche a delle ingiustizie e a elle cose che entrambi hanno sempre represso. Cosa nasconde Noah e cosa Abdi?
Lo stile utilizzato per questa lettura è prolisso e non particolarmente scorrevole. La storia si suddivide nei giorni in cui accadono le varie cose e, all’interno dei giorni si passa ai vari punti di vista analizzandoli uno ad uno. Si passa da Noah ad Abdi, a Sophia la sorella di Abdi, alla teste, al poliziotto Clemo la cui vita sembra essere tornata in carreggiata dopo uno scivolone precedente (e forse i volumi precedenti su di lui erano interessanti. Infatti la storia merita una lettura quasi esclusivamente per lui, altrimenti è secca e particolarmente scontata. E’ più interessante la sua vita, e vi ho detto tutto). E’ stata una lettura che mi ha veramente affaticato, nel senso che è stata lenta e ho impiegato un’infinità per finirlo solo per il semplice fatto che non riusciva a coinvolgermi davvero.
Per quanto riguarda a storia su cui investigare è veramente triste se non per il fatto che si parla anche un po’ di razzismo – anche se in maniera quasi del tutto decentrata – e, questo, porta a creare delle faide all’interno del posto in cui c’è una comunità Somala molto concentrata e ben avviata. Su questo tema non ho nulla da dire, la comunità Somala è ben descritta anche se non ne conoscevo le radici profonde ed è stato interessante scoprirlo. La storia comunque e questo ultimo dettaglio poteva rendere molto di più se fosse stata la storia più accattivante. Per il resto, a parte questo piccolo dettaglio, la storia fra i due amici è fiacca e mi aspettavo che il thriller si incentrasse molto di più su un qualcosa di estremamente coinvolgente, che ci fossero dei misteri e che la storia risultasse più dinamica e coinvolgente. Fino alla prima metà del libro non succede quasi niente ed il finale è assolutamente scontato, e prevedibile.
Quindi, non so se darò una vera e propria opportunità a quest’autore la prossima volta. Sicuramente mi ha incuriosito Clemo e la sua caratterizzazione che mi spingono a leggere i volumi precedenti ma se la caratterizzazione del thriller è così debole, dubito che faccia il caso mio.
Penso a mia sorella, al fatto che il mio lavoro consista nell’aiutare le persone come lei, ma non so se me lo lascerà fare.
Il libro è stata una lettura che, purtroppo non ha saputo coinvolgermi come avrei sperato. Ci ho messo davvero tanto a finire di leggerlo proprio per questo, quindi non so quanto sia un bene consigliarvelo.
Gilly MacMillan scrive un thriller intrigato, pieno di segreti ma che non sa destreggiarsi abbastanza nella storia soffermandosi fin troppo sui singoli personaggi e sulle loro vite più che su ciò che succede davvero.
Il mio voto per questo libro è di: 2 balene e mezzo
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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, come sempre vi aspetto qui per opinioni, idee e letture.
A presto,
Sara ©
Eccoci qui con una nuova uscita per voi con la sua presentazione e la sua cover in super anteprima in questo cover reveal. La copertina è particolare, originale e assolutamente FIAMMANTE. Quindi, come non parlarvi di questo libro? Eccolo a voi:
Titolo: Portami nel tuo inferno
Autore: Diletta Brizzi
Sinossi: Eoni dopo la sconfitta del perfido Crono, i suoi tre figli maschi, Zeus, Poseidone e Ade si spartirono i tre regni del creato, divenendo rappresentanti di ognuno di essi. Così, a Zeus toccò in sorte il Cielo, a Poseidone i sette mari, mentre a Ade, ingannato dai suoi fratelli, spettò il tenebroso Erebo dei defunti. Per mantenere l’equilibrio del creato Zeus legittimò che i tre regni non sarebbero mai dovuti venire a contatto gli uni con gli altri, per nessuna ragione. Il sovrano dell’Olimpo, tuttavia, non aveva messo in conto tra quelle ragioni la più nobile, e al contempo pericolosa, capace da sola di far vacillare le basi stesse su cui l’equilibrio si fondava: l’amore. E quando il Signore dell’Oltretomba si innamorerà della figlia prediletta del Dio del Cielo decidendo, contro volere di quest’ultimo, di prenderla in sposa, l’equilibrio del cosmo sarà messo a dura prova da quella che in seguito sarebbe diventata la storia d’amore più famosa e tormentata di tutti i tempi. Questo era il preludio della storia d’amore di Ade e Persefone: una realtà camuffata da mito, sopravvissuta nel tempo ai mutamenti del mondo, così come a quelli dei Divini che tra intrighi e subdoli giochi di potere giocavano con il destino dell’umanità, coinvolgendo e stravolgendo a più riprese la tormentata coppia, fino allo straordinario e inaspettato colpo di scena finale. Questo è il mito di Persefone, la favola di un cuore innamorato disposto a rinunciare alla Luce per amore: questo è “Portami nel tuo Inferno”.
Pagine: circa 400
Disponibile in ebook e in cartaceo in tutti gli store online a partire da MAGGIO 2020
Fin da piccola ha sviluppato la sua passione per la scrittura e per la lettura soprattutto di Urban Fantasy e di Young Adult a sfondo mitologico, tema di cui si è sempre interessata, approfondendo in particolar modo il pantheon greco, quello egizio e quello celtico. Pubblica col compagno il romanzo fantasy mitologico Portami nel tuo Inferno e il racconto folkloristico Il Fascino del Male. In solitaria si dedica alla saga She is my Sin dedicata agli angeli caduti, divenuti principi dell’Inferno. Attualmente sta scrivendo due romanzi dedicati ai vampiri. Formata alla New Line Academy di Firenze, ottiene l’attestato del corso di Make-up Artist a novembre 2018. Attualmente lavora nel settore della moda, delle cerimonie, del beauty e degli effetti speciali.
Da sempre appassionato di storia antica e miti, ha iniziato a scrivere storie fortemente influenzato dalla sua compagna Diletta Brizzi, con la quale ha scritto a quattro mani il romanzo fantasy/mitologico Portami nel tuo Inferno, narrante la leggenda greca di Ade e Persefone e un racconto storico/folkloristico (Il Fascino del Male) dedicato alla contessa vampira Bathory. Negli anni seguenti, dopo una parentesi nel genere erotico, in quello poetico e spirituale, si è dedicato prevalentemente al genere storico (la serie Spartan, La Prima Battaglia di Alessandro, La Regina della Guerra, L’Odissea di Alessandro e Xerxes)
Cosa ve ne pare? Vi piace questa storia? Cosa ne pensate di questa copertina? Aspetto opinioni, mi raccomando.
A presto,
Sara ©
In questo periodo esce in ebook questo libro della Camelozampa, che ringrazio innanzitutto per avermi permesso la lettura, ed io non potevo non parlarvene. Quindi tutti attenti e pronti per questa nuova recensione per voi. Ecco che ve ne parlo:
Titolo: La famiglia X
Autore: Matteo Grimaldi
Editore: Camelozampa
Prezzo: 11,00
Pagine: 143
Link d’acquisto: https://amzn.to/3ezvF6T
Trama: Michael ha 13 anni e ama la matematica, perché ha delle regole chiare. Di chiaro c’è ben poco nella sua vita, in cui, dopo l’arresto dei suoi genitori, irrompono assistenti sociali, un’anziana signora, l’affascinante e ribelle figlia del sindaco e infine i suoi genitori affidatari, una coppia di papà.
La famiglia X è un romanzo sui tesori nascosti intorno a noi, nelle persone che ci vivono accanto e nemmeno conosciamo, nelle persone che ad un certo momento incontriamo per caso e che diventeranno la nostra vita.
Noto una piccola macchia sul muro dalla forma di segno meno. Una specie di sottrazione, non di numeri ma di intonaco. Sembra lo strappo che lascia lo scotch quando porta via una strisciolina di vernice. Rimango a fissarla senza chiudere gli occhi. È utile quando non vuoi pensare a niente, mi diceva la mamma. Quando guardi così intensamente le cose, quelle si allargano ogni istante di più, diventano liquide, e ti ci ritrovi immerso. A quel punto mi sono addormentato.
Facchinei mi ha chiesto scusa con un bigliettino unto di pizza rossa. In questi tre anni sono certo di non aver mai visto sulla sua faccia nemmeno una punta di dispiacere dopo i suoi agguati. Invece, quando mi sono voltato, mi guardava con due occhi da fare pena. E poi la professoressa Smith che stranamente ci ripensa e mi manda a posto. Sono impazziti tutti. Buon per me.
«Si, Girone è il posto giusto» rispondo convinto, perché io di nuovi problemi non ne voglio sapere. Cos’è che fa di un luogo quello giusto per restare? Gli amici? La famiglia? La casa? Il clima? Esiste un luogo giusto senza ombra di dubbio, come la matematica? Non m’importa se sarà difficile, io resto, ed Enea la deve smettere di pensare che Michael sia fragile come un bicchiere di cristallo. Io sono una matita, di quelle spesse e dure, che in bocca resistono anche alle strette di denti sovrumane.
Ci sono loro, e ci saranno sempre. Una specie di famiglia. La chiamerei la famiglia X, come l’incognita di un’equazione, che non sai quanto vale finché non la risolvi. E io quanto vale l’ho capito eccome: infinito all’infinitesima potenza.
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Cosa ve ne pare? Vi piace? Un libro davvero carino sia per gli adulti che per i vostri figli.
A presto,
Sara ©
Sono qui per portarvi un nuovo bel libro che spero possiate apprezzare. Non siete curiosi di scoprire un altro libro? Io spero di si e quindi vi lascio tutti i dettagli che spero possano rivelarsi utili per voi. Ecco che ve ne parlo:
Autore: Ninetta Pierangeli
Titolo: Il castello di Baux
Editore: Scatole Parlanti
Pagine: 205
ISBN: 878-88-3281-242-8
Costo: euro 15
Trama: Il castello di Baux di Ninetta Pierangeli, Scatole Parlanti, Viterbo 2019, (pagine 205), è un romanzo con più trame, più tempi, più linguaggi. Nel 2015, nel castello di Baux, in Provenza, viene allestita una mostra in cui, tramite l’audioguida, gli oggetti parlano e raccontano dei loro antichi proprietari e delle loro storie leggendarie. Il protagonista del romanzo è, Bertrand Beçancourt, un nerd disoccupato, solitario e balbuziente. Tutto inizia con i Pink Floyd alla radiosveglia:“How I wish, how I wish you were here”… ma… ma you chi? Perché aveva messo la radiosveglia? Recandosi due volte a visitare la mostra del castello, tra corazze, bandiere, armi e strumenti musicali medievali, Bertrand scoprirà la riposta all’incipit del romanzo, sarà investito da una missione da compiere e ritroverà un
antico amore.
Ninetta Pierangeli è un’insegnante di lettere e una scrittrice. Ha pubblicato diverse opere per bambini e ragazzi: Il tempo degli animali felici (Nicola Calabria Editore, 2006), Le avventure di Agostino il millepiedi (Edigiò, 2007), Il bar del porcospino (Edigiò, 2009), I colori del Natale (Nicodemo edizioni, 2009), Fiabe al personal computer (Edilet, 2011), Le pantere colorate (Edigiò, 2011), Lo zainetto (Bastogi, 2012), Il piccolo Gaio. Storia fantastica di Giulio Cesare (Edigiò, 2013), La laguna incantata (Edigiò, 2017). Negli ultimi anni sono usciti anche tre romanzi per un pubblico “grande”: Asperger (Lepisma, 2015), L’immagine misteriosa (Alter Ego, 2016), Bella ciao (Alter Ego, 2017).
Il castello di Baux è disponibile su:
https://www.scatoleparlanti.it/prodotto/il-castello-di-baux/
https://www.ibs.it/castello-di-baux-libro-ninetta-pierangeli/e/9788832812428
Cosa ne pensate di questo nuovo libro? Vi piacerebbe poterlo leggere? Fatemi sapere.
A presto,
Sara ©
Eccomi con una nuova recensione per voi che spero possa davvero interessarvi. In questi giorni ne ho approfittato per leggere graphic novel e portarmi avanti tanti di quei nuovi acquisti che ho fatto quindi ve ne parlerò nei prossimi giorni, recuperando anche qualche bella lettura e leggendo qualche libro in arretrato. Ecco che vi parlo di:
Titolo: Quando tutto diventò blu
Autore: Alessandro Baronciani
Casa editrice: Bao publishing
Pagine: 128
Prezzo: 17 euro
Link d’acquisto: https://amzn.to/2xAsefC
Trama: Chiara, la protagonista di questo libro, ha paura di tante cose, ma soprattutto di ammettere di avere un problema. Desidera fortemente che qualcuno dia un nome alla sua malattia per non dover ammettere di avere paura di avere paura. Alessandro Baronciani sviscera il processo emotivo che porta Chiara sempre più nell’abisso della rimozione della realtà, per non sentirsi costretta ad affrontare la propria condizione, e poi mostra al lettore uno spiraglio, sperando che anche Chiara lo veda, e decida di agire. Una storia di paura e di coraggio, e di come debbano coesistere, perché la guarigione sia possibile. Un racconto così intimo da sembrare il diario di una persona vera, e non un racconto di invenzione.
La storia ha inizio con un’immersione o è semplicemente quello che sembra a Chiara. La protagonista di questa storia si sente come nella fase di decompressione che è costretto a fare chi fa sub. Ci servono quei lunghi 20 minuti fermi ad aspettare nel silenzio e nell’immobilità più totale che tutto passi. Ed è in quei venti minuti di silenzio che i pensieri si fanno più intensi, più forti e si aggrovigliano. Quindi star fermi in quel limbo è difficile e sembra persino difficile uscirne. E’ l’inizio di tutto ciò che Chiara non credeva possibile o a cui, probabilmente, non aveva pensato, l’inizio del momento in cui c’è bisogno di rendersi conto di un problema, di accettarlo e di trovare un modo per risolverlo.
Cosa succederà a Chiara? Come si renderà conto del suo problema? Come rimediare? E come uscirne? Qual’è la strada giusta e quali sono le criticità? Riuscirà Chiara ad uscire da tutto questo?
La trama è semplice e dritta al cuore della storia. Ovviamente non spiega nulla di ciò che succede all’interno del volume ne di cosa soffre Chiara e sono felice che non sia stato fatto perchè sicuramente è migliore il fatto che il lettore debba scoprirlo da solo.
La copertina è assolutamente meravigliosa e ammetto di aver comprato il libro completamente a scatola chiusa. Nel senso che mi ispirava tantissimo la copertina e il titolo. In genere non capita quasi mai ma, in questo caso, sono sempre stata attirata dalla pubblicità che è stata fatta al volume dalla pagina della casa editrice che ho deciso di acquistarlo e di provare solo per il semplice fatto che mi aveva attirato. La copertina scelta è meravigliosa e credo che rappresenti tutto il volume. La felicità della protagonista assieme al suo animale ma nonostante questo si può notare nei bordi vicino al titolo come il suo corpo sfuma e sembra annegare lentamente nell’abisso. Una copertina potente e significativa. Per il titolo vale lo stesso discorso della copertina, inerente alla storia, colpisce e rende tutto vero, forte e intenso. Quando tutto diventò blu è l’esatto momento in cui tutto per Chiara cambia, cambia colore e diventa difficile, in cui entra in un vortice di emozioni difficili e complicate da gestire. Un titolo e una copertina perfetti.
L’epoca è moderna, ambientata ai giorni nostri ed è assolutamente comprensibile da cosa circonda Chiara nella sua normalità e nelle sue cose, nei suoi gesti e nei suoi movimenti.
I personaggi di questa storia non sono molti, anzi. La malattia prende la scena di tutto, per qualche momento persino di Chiara.
Chiara è sia l’epicentro di tutto che il mistero su cui tutto si svolge. Chiara è la protagonista ma viene presentata molto più per il problema che ha che per quello che effettivamente è. Chiara è forte ma allo stesso tempo fragile, vulnerabile e la sua malattia sembra caratterizzarla molto più di quanto non voglia sembrare. Chiara è una protagonista in cui ognuno si può rispecchiare, in cui io mi sono rivista molto più del normale visti i suoi problemi e le sue difficoltà che sono appartenute anche a me, in passato. Un personaggio chiave fondamentale per questa storia.
Il perno centrale di questa storia, come vi dicevo anche in precedenza, è la malattia di Chiara che in un momento della sua vita prende il sopravvento e lei deve cercare di combattere per se stessa e per la sua vita per cercare di stare meglio. Chiara dovrebbe accettare di avere un problema e affrontarlo a testa alta oppure lasciarsi trascinare dalla corrente e vedere dove può portarla. Cosa deciderà per se stessa?
Lo stile dell’autore è semplice, di poche parole ma incisive che trasmettono potenza ed ogni pagina rappresenta la fase successiva ed ogni step che Chiara supera, ogni piccola cosa positiva o negativa con cui essa essa si ritrova a convivere.
[Voglio aprire una piccola parentesi ed è, in genere, una cosa che non faccio mai e mi limito alla recensione del volume. Ho sofferto anche io dei stessi problemi di Chiara e ne sono uscita proprio come lei. Ho assunto solo una parte dei medicinali che ha assunto lei ma so cosa vuol dire e so come ci si sente in ogni singolo momento di questo volume. Nelle domande che Chiara si pone, nelle sue “crisi” e in ciò che accade mi ci sono rivista e dentro di me mi sono detta “Cavolo, Baronciani non poteva descriverlo meglio”].
La cosa che non mi ha convinto pienamente però, alla fine del libro è che credevo che tutto avesse un’incisività diversa e che fosse rappresentato anche qualcosa DOPO. Qualcosa che rappresentasse Chiara, qualcosa che dimostrasse il cambiamento e che le permettesse il cambio radicale delle cose, non solo a livello della malattia ma anche livello personale. Infatti alla fine della storia, nonostante sia assolutamente rappresentativa e mi ci sia ritrovata in con tutte le scarpe, mi sarei aspettata qualcosa di più. Probabilmente è soltanto una questione di gusto personale.
Per quanto riguarda la grafica utilizzata dall’autore è sicuramente bizzarra e particolare, soprattutto nei suoi colori che restano nel blu e nelle sue sfumature. Devo essere sincera, mi sarei aspettata un cambio di colore che invece non è avvenuto. Credevo che l’utilizzo del blu fosse utilizzato per la parte in cui Chiara è dentro il problema e non riesce ad affrontarlo e che cambiasse nelle fasi della sua malattia, che variasse in base al fatto che come tutto può cambiare, anche i colori potessero rappresentare questa fase. Invece il colore è stato mantenuto dall’inizio alla fine e, a questo punto non so se sia stato mantenuto invariato per il semplice gusto estetico o perchè da quello che ha Chiara se ne esce ma può ripresentarsi in ogni momento della vita. Mi piacerebbe tanto saperne di più su questo punto, è una curiosità che mi ha colpito molto.
Il libro è un piccolo volume che parla di un problema, e di come la protagonista di questo volume lo abbia accettato, affrontato e reso suo muovendosi nelle difficoltà che questo porta con sé. Un volume che consiglio a tutti coloro che hanno difficoltà ad affrontare o ad ammettere di avere un problema. Sappiate che non c’è niente di sbagliato in voi e ne uscirete, anche se è difficile, anche se a volte sembra che sia impossibile.
Alessandro Baronciani è sicuramente un illustratore originale sia nella sua storia che nei suoi disegni. Una storia che non può passare inosservata, una storia semplice, difficile ma necessaria.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.
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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, come sempre vi aspetto qui per opinioni, idee e letture.
A presto,
Sara ©
Eccoci qui con una serie di nuove uscite che prossimamente arriveranno nelle nostre librerie. Sono curiosa di leggere alcune di queste letture come tante altre che arriveranno successivamente e di cui vi farò sapere assolutamente. Ecco qui le prossime uscite per alcune delle nostre case editrici:
Titolo: Appuntamento in terrazzo
Autore: Felicia Kingsley
ISBN: 9788822746337
Pagine: 100
Prezzo: € 2,99
Trama: È il caso di Alex che, nel momento in cui il Governo annuncia la quarantena nazionale, si ritrova in isolamento con quella che da poche ore è diventata la sua ex, l’ultima persona con cui vorrebbe condividere l’aria. A distanza di una parete, nell’appartamento accanto al suo, c’è Didi, tornata a casa dei suoi per una breve visita, rimasta ostaggio della sua chiassosa famiglia: una madre complottista dipendente dai social, un padre drogato di lavoro che ha trasformato la casa in un ufficio, una sorella diciottenne aspirante influencer con cui è costretta a dividere la camera e un nonno nostalgico. Per Alex e Didi la situazione è soffocante e, privati dei propri spazi, non resta loro che un posto per trovare un attimo di pace: il terrazzo. Le vite di Alex e Didi s’incrociano in un momento di emergenza e, quello che nasce come un incontro inaspettato, diventa un piacevole appuntamento quotidiano. È possibile che un’amicizia nata in una situazione ai limiti del reale possa trasformarsi in qualcosa di più?
Autore: Tim Bruno
Titolo: FACTORY
Pagine: 256
Prezzo: € 16,00
Dai 9 anni
Una storia di grande forza simbolica, una moderna Fattoria degli animali di Orwell scritta in un contesto quanto mai attuale che ci invita a riflettere sulle nostre scelte
Trama: La Factory è uno stabilimento di animali sottoposti alla più grigia routine produttiva. Da molte stagioni Scorza, un ratto solitario, ha scoperto il modo di entrarvi, aprendosi un varco in una grata di ferro arrugginito. È così che riesce a rubare il foraggio destinato agli animali d’allevamento. La Factory è diventata la sua dispensa privata: cibo a volontà e tepore anche in inverno. Ma un giorno il ratto cade sul tapis roulant che riempie i trogoli e si ritrova muso a muso con A550, un vitello chiazzato da una macchia bianca proprio al centro della fronte. Scorza scopre così che quel corpo fumante di vapore è in grado di parlare e di prova- re emozioni. È l’inizio di un’amicizia e l’amicizia, si sa, fa la rivoluzione.
Titolo: Sono solo vittime
Autore: Diego Matteucci
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: Giallo, Thriller
Pagine: 280
Sinossi: La stampa lo ha soprannominato il Mostro. Sulla sua testa pendono gli omicidi a sangue freddo di numerosi bambini. L’ispettore di Polizia Luca Giatti sta seguendo il caso. È un padre di famiglia, ancora sconvolto dalla perdita del genitore, scomparso poco tempo prima. Anche il Mostro era un padre di famiglia, sconvolto a sua volta dalla perdita del figlio a causa di un male terribile. Entrambi combattono contro i propri demoni interiori e i sensi di colpa, trovando il primo nel male e il secondo nell’abnegazione al lavoro una sorta di catarsi che li vedrà sempre più vicini.