BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Eccoci qui con le nuove recensioni della settimana che sono pronta a condividere con voi. Nella settimana scorsa mi sono impegnata con le letture e ho delle recensioni delle quali voglio parlarvi. Per questa devo ringraziare la Newton Compton editore che mi ha permesso la lettura e della quale mi ha coinvolto all’evento per l’uscita del volume. Ve ne parlo subito, subito… pronti? A voi tutti i dettagli:
Titolo: Una promessa in riva al lago
Autore: Carley Fortune
ISBN: 9788822780218
Collana: Anagramma n. 1193
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Link d’acquisto: https://amzn.to/3UgwtmV
Trama: Fern Brookbanks è stanca di pensare a Will Baxter. L’ha conosciuto per caso nove anni prima e ha trascorso con lui una giornata indimenticabile. Il tempismo dell’incontro non è stato dei migliori, eppure tra i due c’è stata una sintonia immediata: si sono confessati ogni segreto, ogni sogno e si sono ripromessi di rivedersi l’anno successivo. Fern si è presentata all’appuntamento, Will, però, no. Malgrado ciò, Fern non riesce proprio a toglierselo dalla testa, soprattutto ora che è tornata a vivere nella cittadina in cui è nata e cresciuta, e gestisce il resort in riva al lago di sua madre, cosa che aveva giurato che non avrebbe fatto mai. Fern ha bisogno di un piano e di un’ancora di salvezza. Con sua grande sorpresa, è proprio Will a venirle in aiuto, con quasi un decennio di ritardo. È lui l’unico a capire davvero cosa passa per la mente di Fern, che, tuttavia, proprio non riesce a fidarsi di un miraggio che non assomiglia per nulla al ragazzo che l’aveva tanto affascinata. Nonostante i segreti tra loro, riusciranno a darsi finalmente un’occasione?
RECENSIONE
La storia ha inizio con il rientro a casa della ormai adulta Fern Brookbanks. Quando si è allontanata dalla sua infanzia non pensava altro che a scappare lontano da sua madre e dall’hotel nel quale è cresciuta e che pensa che le abbia rubato il tempo con sua madre. Ora che sua madre è scomparsa prematuramente non può che tornare a casa e prendere le redini della situazione che sembra degenerare giorno dopo giorno visto che occorrono ristrutturazioni e quant’altro e gli affari sembrano non andare come dovrebbero. Tutto è confuso, ancora avvolto nel dolore, fino al momento in cui alla reception si presenta un uomo che lei stenta a riconoscere ma che ha nel cuore da molto tempo, il quale l’aveva lasciata con una promessa nove anni prima: Will Baxter.
Cosa ci fa quell’uomo del quale si era innamorata da ragazza? Come mai si trova proprio al suo hotel? Può una persona aver sconvolto tutto, in una sola giornata meravigliosa di nove anni prima, a far riemergere tutti i ricordi? Cosa è successo allora e cosa cambierà adesso?
«Will Baxter», dice senza staccarmi gli occhi di dosso, e fa scivolare sul bancone la carta di credito e un documento d’identità. Ho passato con lui una sola giornata, e mi ha cambiato la vita. Un tempo pensavo che fosse la mia anima gemella. Un tempo pensavo che io e lui saremmo stati insieme qui, ma in circostanze del tutto diverse. Un tempo pensavo un mucchio di cose riguardo a Will.
La trama ci presenta il volume in tutta la sua franchezza e ci mostra ciò che andremo a leggere senza fronzoli. E’ semplice e concisa ma se devo essere onesta, il volume colpisce molto più per via della sua copertina che per il resto. Non so chi ha realizzato tutti quelli dell’autrice ma catturano e sono davvero belle, quindi nonostante la trama sia carina e tratti una storia romantica, sono felice sia stata mantenuta tale.
La copertina è la cosa di cui sono più grata alla casa editrice. Il fatto che non abbia subito modifiche, come per quanto riguarda il precedente volume (e spero arrivi presto anche il prossimo dell’autrice!) da un punto in più al volume e li rende magici sotto tanti punti di vista. Non so per quale motivo ma i colori pastello utilizzati, lo stile della pittura e della struttura del titolo funziona e coinvolge. Insomma, sembra anche a me di essere su quel pontile innamorandomi ancora una volta. Il titolo originale è Meet me at the lake e sarebbe stato” Incontriamoci al lago”. Stavolta devo dire che il cambio nella traduzione e nella struttura del volume, alla casa editrice, gliela perdono perchè sta cento volte meglio così e suona molto più coinvolgente. Finalmente un titolo differente dal solito e bello a vedersi, coinvolgente. Dal punto di vista visivo finalmente ci siamo e così come per il volume precedente dell’autrice, devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro.
L’ambientazione della storia è quasi tutta all’albergo fuori la città di Huntsville, vicino alle sponde sassose dello Smoke Lake mentre altri punti si sviluppano a Toronto ma tutto si svolge in Canada; e l’epoca è contemporanea. La storia si svolge oggi ma si smuove fino a dieci anni prima in cui ci mostra come Fern e Will si sono conosciuti e come si è svolta la loro giornata nel quale sono rimasti colpiti l’uno dall’altra.
«Sei qui». Lo dice come se non avesse appena pronunciato le due parole più banali del mondo. Sono qui? Sono qui?, vorrei gridare. E chiedergli dove diavolo è stato lui. Era stata sua l’idea di vederci in riva al lago. E quel giorno io c’ero. Lui invece è in ritardo di nove anni.
I personaggi che dominano in questa storia sono relativamente molto pochi e ci sono coloro che completano la storia nel contorno che finiscono per chiudere il cerchio delle persone ristrette che abbiamo all’interno di questa storia. C’è la madre di Fern che, nonostante non sia presente all’interno del volume se non per i suoi ricordi spezzettati all’interno del diario che sembra essere una donna dedita al lavoro e che vuole bene a sua figlia e a Peter; quest’ultimo è l’uomo dalla quale Fern ha imparato ad apprezzare le piccole cose e la musica e con il quale si sentiva affine, quasi come fosse suo padre anche se lei un padre sembra non averlo avuto. C’è Jamie, un ragazzo semplice e primo amore di Fern, che ha colpito il suo cuore e che ama l’hotel Brookbanks più di ogni altra cosa ma dal quale lei si è allontanata e che vedremo molto poco. C’è Whitney e suo marito Cam, la migliore amica della nostra protagonista e suo marito che sono un punto di appiglio e sfogo per lei così come un punto dal quale a volte lei si sente lontano e distante. E poi c’è Will Baxter. Will è un uomo
Ma più importante di tutti è la protagonista di questa storia è Fern. Fern non è più la bambina di dieci anni prima che stava per tornare a casa da sua madre, al resort, dalla sua migliore amica e dal suo ragazzo con cui ormai si aveva una storia a distanza una volta partita. Ed è lontano da casa che trova in Will – che conosce in una giornata per puro caso e al quale riesce a raccontare tutto e con il quale si sente in sintonia – qualcosa che la colpisce e che la fa sentire viva, diversa da come è, unica. Fern è insicura come la fine che potrebbe fare il suo stesso resort sul lago dopo la morte di sua madre, è fragile come le acque del lago che la circondano ed è colpita da un vulcano di sentimenti ed emozioni e dal dolore dato dalla morte di sua madre all’amore dato dall’apparizione del ragazzo del quale si era innamorata e con il quale avevano una promessa rubata, dieci anni prima. E Fern si trova in bilico su una fune e si sente sconvolta e sola, come se nessuno capisse cosa ha al suo interno. Cosa riuscirà a darle le sicurezze che cerca? Cos’è che vuole davvero?
Will si avvicinò, rubando tutto l’ossigeno che c’era tra noi, con lo sguardo agganciato ai miei occhi. «Una delle cose davvero fantastiche di incontrare qualcuno che probabilmente non rivedrai mai più è che puoi parlargli di te senza che ci siano conseguenze». Scossi la testa. «Tutto ha delle conseguenze». L’avevo imparato a diciassette anni.
Il perno centrale della storia sta nel punto d’incontro tra due persone dopo tanti anni e ancora una volta restano colpiti l’uno dall’altra, come allora. Ma dietro tutto questo vi è anche il destino di un albergo lasciato in eredità e ciò che Fern desidera davvero nella sua vita. Quindi la storia non è solo una storia d’amore ma qualcosa che colpisce da differenti lati che contribuisce a smuovere tutto ciò che gli ruota attorno non solo dal punto di vista romantico ma sentimentale ed emotivo sotto più fronti.
Lo stile utilizzato dall’autrice è piacevole, scorrevole e leggero. Impostato in prima persona dal punto di vista della protagonista Fern, viene intervallato da pezzi di diario della madre che lei legge e da ricordi che provengono da dieci anni prima, giorno nel quale Fern e Will si sono conosciuti e si sono colpiti a vicenda. E’ una lettura da portare con voi in vacanza e che riuscirete a divorare nel giro di pochissimo tempo vista la sua scrittura coinvolgente e dinamica nonostante non accada poi molto all’interno del volume e tutto si sviluppi nel giro di poco e ci racconti una piccola parentesi all’interno della vita di una persona.
Nonostante il volume sia veloce e punti molto alle emozioni e ai sentimenti che abbiamo nascosti anche noi, al nostro interno, trovo che rispetto al primo sia più carente. E’ un volume che ha un Instant Love almeno per quanto riguarda Fern e Will nei dieci anni prima. E – togliendo dal fatto che questo non sia una cosa che ami particolarmente – posso dire che avviene anche in funzione del fatto che Fern è sola, si sente annoiata dalla storia con Jamie (ce lo fa capire e ce lo dice che la storia era arrivata ad un “punto morto”) oltre al fatto che non stesse bene al resort porta a vedere Will come la prospettiva di qualcosa di magico, di differente dal solito fuori dalla routine/confort zone. E questo rimanere affascinato da qualcosa che brilla è un qualcosa che bene o male è capitato a tutti ma quanto di questo, spesso è davvero reale e autentico? Non è tutto oro ciò che luccica, lo dice anche il proverbio e questo mi lascia perplessa almeno per quanto poi, nel futuro lei resta ammaliata ancora una volta dall’uomo che l’aveva colpita tempo addietro nonostante potrebbe ferirla come ha fatto anni orsono. E trovo che questo sia rappresentato solo in senso lato, non sviluppato sotto una prospettiva realistica ma estremamente positiva, che possa andare la realtà in sogni di quando si è ragazzi. Quante volte però, nella vita reale, questo accade? Non è impossibile certo ma anche improbabile. E’ ovvio che si tratta di una storia e di un libro ma a volte la realtà dovrebbe emergere e metterci con i piedi a terra.
In più trovo assurdo inseguire qualcosa che è avvenuta un giorno di dieci anni prima che dovrebbe essere stata dimenticata e seppellita dagli eventi che l’hanno soverchiata negli anni a seguire. Possibile che tutto questo, condizioni ancora la vita di una persona così tanto? Sembra quasi assurdo. Non è così strano che una giornata sia sviluppata in più capitoli visto che ci sono romanzi che descrivono poche ore e riescano molto bene ma trovo che un solo giorno, per quanto possa colpire l’animo e le corde di una persona, non può condizionare dieci anni in cui una persona continua ad andare avanti nella sua vita. Dieci anni a rimuginare su un giorno di dieci anni prima? Non può tornare in primo piano così tanto ponendo anche il proprio ragazzo a qualcosa di inutile, no? Il finale, inoltre, lascia un po’ a desiderare sia per via del fatto che è contraddittorio e poi perché frettoloso sotto alcuni aspetti.
E’ un romanzo rosa quindi ci si aspetta tanto amore e vi sarà, ci sarà anche qualche scena erotica e ci sarà anche il futuro della protagonista viste le decisioni che dovrà prendere sul suo futuro e su quello delle persone che lavorano da anni al resort e credono che debba essere rinnovato o essere valorizzato al meglio. E’ una storia non solo romantica ma sulle prospettive future personali e sul del dolore di una donna per sua madre e per ciò che si è perso – e questi sono i pezzi migliori all’interno del volume, autentici e forti. Probabilmente se si fosse concentrato su questo, il volume, sarebbe stato sicuramente meglio. Punto a favore sono le descrizioni di luoghi e scenari che vengono resi vividi e, almeno per il suo tipo di scrittura, mi è sembrato di essere immerso lì tra il lago e i cottage.
«Sì, lo sapevo». Sento che il labbro inferiore mi trema, e lo mordo per tenerlo fermo. Forte. Devo andar via di qui. Cerco di passargli accanto, ma Will mi afferra il braccio e mi fa voltare. Si china su di me, e i suoi occhi fanno avanti e indietro tra i miei. «Avevo paura di essere diventato una persona diversa da quella che tu ricordavi, e temevo di deluderti». «Certo che mi hai delusa», sussurro. «Mi hai fatto pensare che era tutto solo nella mia testa». «Non lo era. Credimi, il problema non stava affatto nella tua testa». Vorrei chiedergli cosa vuol dire, ma lui intercetta una lacrima sulla mia guancia, mi nasconde una ciocca di capelli dietro l’orecchio e mi tira contro di sé.
Il libro, almeno per quanto concerne l’amore, lo trovo artificioso e strano. Non dico che non sia possibile ma poco probabile. E’ una storia che fa sognare se si prende alla leggera e con le pinze ma risulta un libro senza dubbio scorrevole e di piacevole lettura. Consiglio? Si se cercate una storia senza troppe pretese. No se cercate una storia d’amore differente, originale che colpisca gli animi e li scuota.
Carley Fortune ci regala un nuovo romantico romanzo sulle sponde di un lago e ci consente di sognare ancora una volta tra dei bei scenari da sogno. Un illusione durata dieci anni che potrà essere verità o finzione. Dovrete solo leggere per scoprirlo veramente.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
Seguite e scoprite le altre recensioni sul volume di oggi, che trovate con lo stesso banner che vi porto qui sotto:
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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una lettura che vorreste fare? Avete letto l’altro dell’autrice? Io vi consiglio le letture ovviamente se amate il genere. Vi aspetto come sempre.
A presto,
Sara ©