RECENSIONE #545 – REBEL, LA NUOVA ALBA DI ALWYN HAMILTON.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova recensione di cui voglio parlarvi. E’ diverso tempo che avevo in libreria questo volume e che volevo recuperare avendo letto i due libri precedenti. Quindi vi parlerò di quest’ultimo libro della trilogia, sperando che possiate dare un’opportunità a questa storia. Per le recensioni degli altri due volumi, trovate QUI il primo e QUI il secondo. A voi:

51qter4et4lTitolo: Rebel, La nuova alba
Autore: Alwyn Hamilton
Pagine: 314
Data di uscita: 15 novembre 2017
Editore: Giunti
Link d’acquisto: https://amzn.to/3D3An8R
Trama: Terzo libro della serie Rebel, un romanzo esotico, sensuale, affascinante e pieno di colpi di scena. Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta. Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni. Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.

RECENSIONE

Rebel il deserto in fiammeLa storia ha inizio esattamente dove l’avevamo lasciata con il secondo volume. Siamo nella città del sultano e Imin è stata uccisa dal Sultano, sacrificatasi con il volto di Amed, il Principe Ribelle, grazie ad un’illusione. Il dolore è tanto e il gruppo è sempre meno numeroso e più sfaldato che mai. Nonostante questo, nessuno ha intenzione di arrendersi, tantomeno il Bandito dagli occhi Blu, Amani, nonostante le difficoltà siano sempre maggiori. Jin e pochi altri sembrano essere rimasti al suo fianco ma sono troppo pochi per poter tentare una qualsiasi azione anche che sia suicida. Il Sultano li tiene costretti in città e il gruppo deve trovare un modo per uscire e trovare Amed o per ribaltare il Sultano e cercare una soluzione alternativa per sconfiggere una volta per tutta la tirannia che governa questo posto.

Riusciranno Amani, Jin e il gruppo di Demdji a riportare Amed al suo posto? Riuscirà a vincere la ribellione o il Sultano avrà la meglio su i suoi figli? Cosa succederà in questo finale di serie? 

«Era tra il sonno e la veglia quando avvertii la mano di Jin che mi sfiorava dolcemente il volto. Lo sentii parlare, a voce bassissima, quasi non volesse farsi sentire. Ti sbagli, sai. Io non sto con te per quello che sei diventata. Io mi sono innamorato di te quando sanguinavo sotto un bancone, in un angolo sperduto del deserto, e tu mi hai salvato la vita. Quando noi eravamo ancora quelli che eravamo». Mi svegliai con la testa tra il suo mento e il tatuaggio, il suo braccio mi avvolgeva, la sua mano stringeva la stoffa della mia camicia.

La trama della storia è ricca e fa in modo che il lettore si ponga ancora più domande di quelle che avevamo all’inizio. Cosa succederà ci è dato saperlo solo se si decide di leggere e di dare un’opportunità a questo volume. Trovo che sia coinvolgente, ben scritta e senza spoiler di alcun tipo, fortunatamente.

La copertina segue la linea principale degli altri volumi quindi seguiremo sia una delle versioni originali in cui troviamo sempre Amani a rubare la scena. Questa volta sembra quasi volare sopra la città ed anche qui sarà spiegato da ciò che accadrà all’interno del volume. Il titolo, come la copertina, segue la scia dei volumi precedenti e non delude. Una nuova alba è proprio quello che si aspetta di trovare la nostra ribelle dagli occhi blu, alla guida di un gruppo misto e sgangherato che crede in dei forti ideali, tanto da mettere a rischio la propria vita. L’unica pecca di questa edizione è il fatto che per i primi due volumi è stata fatta l’edizione flessibile, che possiedo e per questo non è mai stata prodotta così da costringermi ad avere un’edizione di due libri flessibili e uno in rigida. Dovevo finirla, per cui l’ho comprato ma penso che sarebbe necessario fare una versione economica anche per questo terzo volume.

Con l’ambientazione ci muoviamo sempre all’interno del Miraj. Partiamo dalla Città dove risiede il Sultano, Izman, e ci muoveremo all’interno di diversi territori, fino a raggiungerne di pericolosi e tornando addirittura dove tutto è iniziato, a Dustwalk. Sarà molto bello ripercorrere alcune tappe e diversi luoghi che l’autrice con maestria ci mostrerà più di tutto. L’epoca della storia è indefinita, come per i precedenti ovviamente.

Pin em ➸ Art stuffCasa. Se casa era Dustwalk, e non la Valle del Diavolo, allora era l’ultimo posto nel quale avevo voglia di tornare.

I personaggi della storia sono come sempre diversi e ci muoviamo su un’ampia gamma di questi, nonostante la protagonista principale sia soltanto una, Amani. I personaggi che saranno più vicini in questo volume sono stati più inaspettati del solito: avremo modo di conoscere meglio Sam, Hala, e la figlia prediletta del Sultano oltre a conoscere un personaggio nuovo che sarà utile a definire alcune cose all’interno della storia stessa. Jin c’è sempre ma non è un personaggio che questa volta si tiene vicino ad Amani. Preferisce starsene per i fatti propri, arrivando solo in determinati momenti in cui è più richiesto di altri e la cosa è stata un bene da una parte e un male dall’altra. Anche Amed in questa storia ha un ruolo più marginale e sarà utile solo una volta che ci si addentrerà nel vivo della storia.

Amani è insicura nonostante la sua forza sia immensa e il suo potere possa cambiare diverse cose, specialmente se si conta sull’aiuto di tanti altri come lei. Nonostante questo, in quest’ultimo volume l’ho trovata più spenta, un pelo più indecisa e meno forte rispetto al solito e nelle scelte più difficili si trova a farne di assurde seppur ponderate. E’ un personaggio che ho sempre apprezzato, fin dagli arbori, per via della sua personalità impulsiva e che mette sempre al primo posto gli altri piuttosto che sé stessa.

Ricordai l’ondata di sollievo, gioia e speranza che avevo provato la sera precedente, quando avevo creduto di poter sopravvivere. Ricordai la certezza che avrei visto  molte altre albe quando ero andata da Jin. Mi chiedevo se mi avrebbe mai perdonata per essere morta dopo avergli detto che non sarebbe successo. Avrei dovuto saperlo, entrambi avremmo dovuto saperlo. Era una guerra. Se sopravvivi a una battaglia puoi sempre morire nella successiva.

Il perno centrale della storia è la democrazia, una vita senza un impero tirannico e in cui il popolo può scegliere e avere la persona giusta alla propria guida. Una storia di riscatto, di rivincita e di ribalta, oltre ad essere una storia di amicizia e di forza.

Inktober 2017 : Amani by Tiphs on DeviantArtLo stile utilizzato all’interno del volume segue la scia dei precedenti, essendo fluido, scorrevole e di piacevole lettura. La scrittrice ci porta nel cuore di Amani sempre di più permettendoci di conoscere in prima persona tutti i suoi pensieri, da quelli più dolci a quelli più forti, che le permettono di mettere al primo piano le persone che ama e anteporle persino a se stessa. Un personaggio che potrete amare o odiare, per via della sua impulsività e per le sue scelte ma che noon passerà di certo inosservato.

Il finale, forse, è la cosa che – per come è stata impostata – ho gradito meno nonostante sia un finale ben costruito almeno dal punto di vista sentimentale. Il fatto di ciò che ha voluto costruire Amed non mi ha fatto impazzire, specialmente per alcune cose che poi aggiunge lungo il percorso Amani, traendo le sue considerazioni.

Nonostante questo, è un finale di una trilogia degna di nota, che, pagina dopo pagina dispiega una storia nel deserto fatta di amicizie, intrighi politici, poteri magici e strane creature oltre ad una buona dose di lealtà per una causa forte, che tenta di ribaltare quanto più possibile quanto di più marcio si è addentrato nei margini della società partendo dall’alto dei poteri del Sultano.

«Vuoi salvare le persone a cui vuoi bene. E non c’è nessuno a cui vuoi più bene del ragazzo che ti aspetta dall’altra parte del muro, vero?» Non capii come faceva a sapere di Jin, e non mi piacque per niente. «Tu moriresti per loro, pur di evitare che mettano a rischio a loro vita per te. Vuoi fare tutto questo da sola, vero? Perché loro siano al sicuro». Era inutile dirgli che si sbagliava.

Il libro è una degna conclusione di una serie nel pieno del deserto che abbiamo seguito con passione e coinvolgimento. Una trilogia che vi consiglio con tutto il cuore di leggere, sono sicura che non ve ne pentirete, potete starne certi!

Alwyn Hamilton ci porta per l’ultima volta nel Miraj, tra poteri sconvolgenti, Principi ribelli e Sultani pericolosi e creature che vi spaventeranno. Mettete uno sheema e fate attenzione a coprirvi per bene, prima che la sabbia del deserto possa travolgervi e portarvi via.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Volume acquistato

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Cosa ne pensate?

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #272 – REBEL IL TRADIMENTO DI ALWYN HAMILTON.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI! 

Finalmente, eccoci qui che riesco a parlarvi del secondo libro della serie Rebel. Non voglio farvi spoiler per cui non vi conviene leggere la recensione o la trama di questo libro se non avete letto il primo volume. Io vi consiglio la serie. Per i temerari  per chi ha letto la saga, benvenuti, accomodatevi. Ecco qui:
7419677feae84f25ab27a5c5687c483264388j-4z96mknpTitolo: Rebel –  Il tradimento
Autore: Alwyn Hamilton
Editore: Giunti
Genere: Fantasy
Link d’acquisto: https://amzn.to/2STZZCd
TramaAmani, ormai consapevole dei poteri sovrannaturali ereditati dal padre, si è unita alle forze della resistenza in lotta contro il Sultano. Gli scontri stanno sfuggendo al controllo del principe Ahmed per evolvere verso una guerra che i ribelli non sono ancora pronti a vincere: quando in una remota città del deserto la filosofia della ribellione viene usata per giustificare un massacro, anche tra i seguaci di Ahmed scoppiano i primi profondi contrasti. Segreti e antichi rancori familiari, agguati, tradimenti, un susseguirsi di colpi di scena in un mondo in cui nulla è ciò che sembra: Amani arriverà a chiedersi se davvero il Sultano è un tiranno, come lo dipingono i ribelli, e non invece un sovrano che cerca disperatamente di difendere il paese che ama dall’invasione di un nemico straniero. Un mondo di passioni intense dove i padri sono pronti a uccidere i propri figli, ma anche dove l’amore è ardente come il deserto.

RECENSIONE

Risultati immagini per TRAITOR Alwyn Hamilton fanartLa storia ha inizio esattamente dove l’abbiamo lasciata nel primo volume. 

Amari si è schierata con Jin dalla parte del Principe Ribelle Ahmed e, dopo aver scoperto di possedere dei poteri ereditati dal padre, decide di prendere parte alle operazioni quando ogni tipo di attacco viene utilizzato come scusa passando da un semplice attacco giustificato a un semplice massacro. Tutti si mobilitano e mettono a repentaglio la propria vita.

Amari e Jin ce la faranno? Cosa succederà ai due giovani amanti? E Ahmed riuscirà a prendere il potere e spodestare suo padre?

«Sei una di loro?» Una voce si innalzò acuta sopra il mormorio della folla. Una donna con uno sheema giallo si fece largo fino alla prima fila. (…) Nel modo in cui aveva pronunciato la parola «loro» c’era qualcosa di strano. Come se avesse voluto dire «Demdji».

La trama è ben scritta e non porta con se spoiler (ovviamente contiene spoiler come secondo volume di una saga! Non leggetela se non avete letto o avete intenzione di leggere il primo volume). Curiosità, tanta curiosità!

Risultati immagini per traitor of the throneLa copertina è simile alla precedente e sono state fatte tutte con lo stesso stampo ed è una versione che viene utilizzata anche all’estero. Prediligo più l’altro tipo tra quelle originali ma alla fine non è malaccio come soluzione dopotutto. Qui di lato vi lascio comunque l’altra versione così che vi rendiate conto della differenza e magari mi diciate quale vi piace di più fra le due. Il titolo è stato un po’ modificato come vi avevo detto anche per il volume precedente. Non so per quale motivo sia stata adottata la tecnica del sottotitolo invece di dargli un vero e proprio titolo come l’originale ma va bene. Il tradimento c’è, “del trono” no ma potete comunque intuirlo di cosa si parla se avete letto il primo volume.

L’ambientazione è fantastica, nel pieno del deserto. Stavolta ci troviamo più vicini al palazzo del Sultano. L’epoca, come per il libro precedente,è indefinita.

«Sai che non si deve chiedere a una Demdji di fare promesse.» Avrebbe potuto essere l’ultima volta che la vedevo. Questo valeva sempre, ogni volta che ci separavamo, ma quella volta più che mai. Ero in territorio nemico. «E sai altrettanto bene che per me è impossibile stare lontana dai guai.»

Risultati immagini per TRAITOR Alwyn Hamilton fanartI personaggi, come per il libro precedente sono ben costruiti e si mantengono ben stabili nel tempo nonostante i cambiamenti che ruotano loro attorno.

Jin e Amari sono sempre ben presenti, visto che Amari è la protagnonista principale di questa trilogia. Conosceremo però nuovi personaggi e ne approfondiremo di vecchi. Conosceremo meglio il Principe Ribelle, Ahmed, un principe giusto e ponderato. Un personaggio serio e composto che prende delle decisioni difficili ma necessarie. Incontreremo anche Shazad e tanti altri, come ritroveremo Tamid. E’ una storia ricca di sorprese… tenetevi pronti!

Tamid era di certo uno dei primi ragazzi della nostra età che avesse mai incontrato, uno che non fosse suo fratello. Non mi sorprendeva che pensasse di amarlo. Ed era intelligente e gentile. Forse lo amava davvero. Aveva ragione. Non potevo abbandonarlo una seconda volta.

Il perno centrale di questo libro risiede tutto nel titolo. Il tradimento del trono, lo schieramento di Amani con il Principe Ribelle e suo fratello. Tutto risiede lì e in tutto quello che il sultano non fa, per tutto ciò che accade e per tutto ciò che viene mascherato. Una storia piena di mistero che non si può semplicemente riassumere in un punto. Assolutamente da leggere.

Risultati immagini per TRAITOR Alwyn HamiltonLo stile utilizzato è il medesimo del volume precedente: scorrevole e fluido oltre che estremamente coinvolgente. L’autrice non lascia scampo e ama donare ai suoi lettori continui colpi di scena che trasformeranno tutto in un’avventura misteriosa e magica dal ritmo incalzante.

Vi consiglio assolutamente questa storia, come la precedente (e spero) la successiva. E’ una serie che incanta e lascia con gli occhi incollati alle pagine dalla prima all’ultima pagina. Vi assicuro che è un fantasy nel deserto ben costruito, con un world building mozzafiato ed colpi di scena che si susseguono l’un l’altro.

«Non sono bravo a perdere le persone, Amani, e sai bene che non me ne importa niente di questo paese». Mi fece scivolare le dita fra i capelli, facendomi rabbrividire. «Non come Ahmed, non come Shazad. Sono venuto qui perchè mi importa di lui, mi importa di Delila, e loro amano questo posto. Mi importa di te, e tu sei questo posto. Pensavo che avrei dovuto cavarmela da solo, visto che eri così decisa a lasciare questo mondo. Ma poi sei sparita e avrei rivoltato il deserto pur di ritrovarti». Volevo dire qualcosa di appropriato. Volevo dirgli che non doveva aver paura che morissi. Ma sarebbe stata una bugia.

Un secondo libro davvero sorprendente. In genere il secondo delle trilogie è quello che rallenta un po’ di più, invece è andato persino meglio del primo. Tenete questa trilogia in considerazione perchè ne vale davvero la pena.

Alwyn Hamilton scrive una trilogia davvero incredibile e questo secondo volume rispecchia le aspettative se non le migliora addirittura. Una storia di tradimento, magia e mistero che vi avvolgerà e vi scalderà lungo le dune del deserto. Perdetevi assieme ad Amari e Jin, non ve ne pentirete!

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

Senza titolo-1


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Cosa ne pensate? Fatemi sapere con un commentino se leggerete questo libro. Vi piace?

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #256 – REBEL, IL DESERTO IN FIAMME DI ALWYN HAMILTON.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI! 

Oggi finalmente riesco a fare la recensione del primo volume di questa serie che ho letto la scorsa estate ma che è andata a scalare fra le tante cose che erano in programma. Ovviamente spero che possa piacervi visto che entrambi i primi due libri della trilogia li ho adorati. Spero anche il terzo sia bello come i primi due.

9788809810747_0_0_1524_75Titolo: Rebel – Il deserto in fiamme
Autore: Alwyn Hamilton
Editore: Giunti
Genere: Fantasy

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TramaAmani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento. Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, il misterioso e affascinante Serpente dell’Est. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano del Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Ormai nota come il Bandito dagli Occhi Blu, Amani dovrà scappare con Jin attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l’ardire di domarli; i Djinni, capaci di evocare straordinarie illusioni; e ancora, indomite donne guerriere dalla pelle color oro e spietati skinwalker che divorano gli umani per assumerne le sembianze… Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta del loro destino. E il Bandito dagli Occhi Blu dovrà decidere se fidarsi del Serpente dell’Est e unirsi alla rivoluzione del Principe Ribelle… 

RECENSIONE

Immagine correlataLa storia ha inizio a Deadshot. Amani partecipa ad una gara di tiro travestendosi da uomo. Lei è molto brava con le pistole e non vede l’ora di poter vincere per trovare un buon pretesto per andarsene finalmente da casa. Amani è conosciuta come il Bandito dagli occhi blu e nessuno sa chi sia lei veramente mentre fra gli avversari avrà Jin, il forte e pericoloso Serpente dell’Est. 

Amani voleva soltanto un pretesto per fuggire da casa e quando Jin gliene offre uno si ritrovano fianco a fianco uniti nella lotta tra Sultanato del Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Si dice che nessuno lo abbia mai visto ma che lotta contro tutti per riportare tutto agli antichi splendori. Una storia che nasce nel deserto e ci porta alla scoperta di essere incredibili: i Buraqi, fatti di sabbia e vento che si trasformano in incredibili destrieri, i skinwalker che divorano gli uomini e i Djinni, capaci di evocare straordinarie illusioni, e tanto altro. 

Cosa succederà ad Amani e Jin? Riuscirà Amani a fidarsi di Jin? Quali consapevolezze otterrà dal suo lungo viaggio? Quali creature si metteranno nel bel mezzo del loro cammino?

Alzai lo sguardo di scatto. «Non mi stai mentendo?» Mi sorrise. «Mentire è peccato, non lo sai?» «Così pare». Lasciò vagare lo sguardo sul mio volto in un modo che mi rese nervosa. Senza il tuo aiuto a quest’ora sarei morto. Anch’io.  Ma non lo dissi. Non scherzai dicendogli di chiamarmi Oman, o il Bandito dagli Occhi Blu, come avrei voluto. «Amani» dissi. «Mi chiamo Amani. Amani Al’Hiza».

Risultati immagini per rebel alwyn hamilton booksLa trama mi piace anche se avrei evitato l’ultima frase. Se Jin fosse rimasto più misterioso anche nella trama sarebbe stato unico per il lettore che si ritrova a scoprire la storia per la prima volta.

La copertina è una delle due versioni utilizzate all’estero ed, anche se sono felice che non sia stata storpiata, è sicuramente migliore la versione che vedete qui di lato dal lato sinistro, non trovate? E’ particolare e sicuramente molto bella. Cioè, è molto bella anche la versione che è stata utilizzata in Italia ma l’altra è sicuramente particolare e originale. Il titolo è stato cambiato rispetto all’originale. Per tutti e tre i libri è stato mantenuto Rebel e sono stati introdotti dei sottotitoli. La scelta originale era sicuramente la migliore visto che non ho mai sopportato i sottotitoli nei libri. Ma è comunque soggettivo, può piacere o meno.

L’ambientazione è il deserto e si partirà da Dustwalk. Sarà un continuo crescendo e ve ne innamorerete, amerete il mondo che è stato costruito in questo libro, ve lo assicuro. L’epoca è indefinita.

Fuori dal finestrino non si vedeva altro che il fumo nero. Poi all’improvviso uscimmo all’aperto. Il fumo si liberò e salì verso il cielo bianco del deserto. La visuale si schiarì. Appoggiai la fronte al finestrino. Per una volta il deserto non sembrava sconfinato. L’orizzonte era vicino. Un sorriso stirò dolorosamente la pelle del livido sulla mia guancia. Ero in viaggio verso Izman.

Immagine correlataI personaggi sono tutti ben strutturati e resterete colpiti sia dal Bandito dagli occhi blu che dal Serpente dell’est.

In effetti Jin e Amari non possono essere più diversi l’uno dall’altra. Amari è forte, impulsiva ed una tiratrice esperta con la sua pistola. E’ determinata e nonostante tutto quello che ha passato quando era piccola è cresciuta forte e coraggiosa. Jin è un incredibile mistero fin dall’inizio. Affascinerà i lettori con quest’aura enigmatica e misteriosa ma scopriremo anche lui pronto a tutto pur di aiutare la causa.

Sono entrambi personaggi che si somigliano per certi aspetti ma sono totalmente differenti per altri. Non voglio spoilerarvi nulla quindi vi dico solo che resterete incantati da entrambi e da entrambi riceverete delle sorprese incredibili. Li amerete entrambi.

«Mio padre lo manterrebbe com’è, un luogo di violenza, di guerra, per metà nelle mani di un re gallan. E mio fratello Kadir è come lui. Con lui come Sultim, continueremo a vivere sotto imperi stranieri che prendono le nostre terre e sono capaci di prosciugare anche la sabbia. Oppure possiamo cambiare tutto». Il principe Ahmed si illuminava mentre parlava di tutte le cose che avrebbe fatto per migliorare la situazione. E più parlava più risultava difficile non credergli. Finalmente compresi il ragazzino impazzito all’arena dei pistoleri, la notte che avevo conosciuti Jin. Capii che quegli ideali potevano far gridare un uomo alla ribellione, anche se il rischio era l’impiccagione. Nel deserto avrei voluto che Jin mi chiedesse di restare con lui, di venire nel suo mondo con lui. Ma non l’aveva fatto. Lo stava facendo Ahmed.

Immagine correlataIl perno centrale di questa storia oltre alla fuga iniziale di Amani, tutto si concentra su un discorso di potere. Tutta la storia si incentra sul ribaltare il Sultanato tramite la ribellione del Principe Ribelle. Amani con chi si schiererà, quali posizioni prenderà e chi sosterrà? Cosa succederà a lei e a Jin?

Lo stile utilizzato è molto semplice ed assolutamente fluido oltre che in ogni modo originale. La storia è scritta in prima persona dal punto di vista di Amani e resterete incantati dai suoi occhi che dalla sua incredibile forza sia emotiva che fisica.

La storia si legge in maniera assolutamente veloce, io ho letto questo libro ed il successivo nel giro di poche ore visto il fatto che è assolutamente intrigante. Amani e Jin riescono a coinvolgere tantissimo ed in sole 250 pagine l’autrice riesce a rendere tantissimo. Avrei voluto che il libro fosse molto più lungo visto la sua brevità ma potete stare tranquilli perchè andando avanti nella trilogia tutto diventa incredibilmente corposo.

L’autrice è bravissima a mescolare una cultura quasi completamente sconosciuta, creando un mondo ed un World-building per questa trilogia mixando al contempo del il fantasy ad una piccola parte di romance. Non mancheranno continui colpi di scena che vi lasceranno col fiato sospeso nel corso di tutta la lettura.

«Posso farcela». insistetti. Ahmed mi fissò a lungo e per un momento nei suoi occhi non vidi il fratello, né l’amico di nessuno. Vidi solo un principe. Raddrizzai la schiena, cercando si apparire un valoroso soldato. Alla fine annuì. «Partirete all’alba».

Il libro, primo di una trilogia incredibile, che vi stupirà. Non riuscirete a separarvi da Amani e Jin. Verrete trascinati nel deserto e non vorrete più andare via. Vi consiglio questa trilogia e questa lettura, è davvero stupenda e fidatevi di me! Non ve ne pentirete.

Alwyn Hamilton è una scrittrice davvero sorpredente. La storia entra subito dentro e non si riesce a fare a meno sia di Amani che del mondo che le viene costruito attorno. Il deserto è affascinante e ricco di pericoli… quindi state in guardia!

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere con un commentino se leggerete questo libro. Vi piace?

A presto,

Sara ©