BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi eccoci qui con un nuova recensione che spero possa incuriosirvi. Devo dire che avevo puntato questo libro già dalla sua uscita all’estero e speravo venisse portato in Italia. Quale migliore occasione per leggerlo, allora? Ringrazio fin da subito l’organizzatrice dell’evento per l’organizzazione e per avermi tenuto in considerazione e ringrazio la Fazi Editore con la collana Lainya per la lettura in anteprima. Ve ne parlo subito:
Titolo: Legendborn
Autore: Tracy Deonn
Pagine: 574
Data di uscita: 12 Luglio 2022
Prezzo: 17,10 euro
Link d’acquisto: https://amzn.to/3NYNbBX
Trama: Il primo capitolo di una nuova appassionante serie fantasy in cui l’intrigante mondo delle società segrete dei college americani fa da cornice a un’avventura che affonda le sue radici nella leggenda di re Artù. Dopo che sua madre ha perso la vita in un incidente, la sedicenne Bree Matthews vuole lasciarsi tutto alle spalle. Il programma per liceali promettenti organizzato dall’Università della Carolina del Nord sembra l’occasione perfetta. Proprio durante la sua prima festa al campus, però, Bree nota delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza fra gli studenti per nutrirsi della loro energia. Un ragazzo tenebroso e affascinante di nome Selwyn Kane interviene per cancellare nei testimoni qualsiasi memoria dell’attacco, ma la sua magia non ha effetto su Bree che, anzi, ricorda di colpo molti particolari riguardo alle circostanze in cui è scomparsa la madre: possibile che la sua morte nasconda dei segreti magici? L’occasione per approfondire il mistero arriva grazie a Nick, il ragazzo più popolare dell’università, che le confessa l’esistenza della società segreta dei Leggendari. Quando questi si rivelano essere i discendenti dei cavalieri di re Artù e annunciano che una guerra magica sta per scoppiare, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità: userà la sua magia per abbattere la società, o si unirà alla battaglia? Clamoroso successo di vendite e critica, Legendborn, in fase di pubblicazione in nove paesi e con una serie tv in corso di produzione, è l’inizio di una grande storia ricca di suspense: un’avventura imperdibile per tutti gli amanti del fantasy.
RECENSIONE
La storia ha inizio con un dolore. Bree perde sua madre improvvisamente ma tutto ciò che ne consegue non la ferma da andare via da Bentonville e andare finalmente all’Università della Carolina del Nord, dove va anche la sua migliore amica Alice. E’ nel primo giorno delle matricole, dove ci si tuffa da una scogliera come iniziazione all’anno scolastico, che cominciano ad accadere delle cose strane: ci sono delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza per nutrirsi dell’energia dei ragazzi presenti. Un ragazzo tra i più grandi, Selwyn Kane, combatte queste cose e cerca di far dimenticare a tutti i studenti ciò che è appena successo ma Bree sembra non poter essere colpita da questo tipo di magia. E’ così che Bree comincia a pensare che può essere accaduto qualcosa di simile a sua madre e vuole entrare a far parte della società segreta di cui Selwyn e il suo nuovo tutore scolastico Nick, sembrano far parte.
Cosa succederà all’interno dell’Università? Cosa scoprirà Bree sui Leggendari e su tutto ciò che li circonda? Effettivamente sua madre entra in tutta questa storia, oppure no? Quali consapevolezze deriveranno da tutto ciò?
Sì, mi sentivo pronta per andarmene da Bentonville, ma non perché avevo coraggio. All’inizio volevo rimanerci. Mi sembrava la cosa giusta da fare, dopo tutto quello che era successo, ma vivere con mio padre, noi due soli in quella casa, mi dava un senso di colpa intollerabile. Proviamo dolore per la stessa persona, ma non è uguale. È come accostare due magneti con la stessa polarità: si respingono. Non riesco a toccare il dolore che prova mio padre. Anzi, non voglio. Me ne sono andata perché avevo troppa paura.
La trama del volume è ricca, ben delineata e strutturata davvero bene. Ci consente di muoverci molto bene all’interno della storia, anche perché nelle prime battute – almeno per quel che succede nell’ambito scolastico – tutto sembra confondere un po’ il lettore che si trova davanti tutto come primo acchito. Insomma, in questo caso ho letto la trama non appena ho cominciato la lettura, altrimenti mi sarei sentita persa. E’ scritta molto bene ed è chiara, trasparente.
La copertina è fantastica e sono felice che sia stata mantenuta così come l’originale. Pensavo che subisse delle modifiche non indifferenti, invece ci regala la bellezza di Bree in primo piano nel pieno dei suoi poteri ed è sicuramente significativa della storia che andremo a leggere e che ci troveremo di fronte. Il titolo non è stato modificato dall’originale e il connubio estetico, fa il suo bel lavoro. Il titolo sicuramente sta a rappresentare di sicuro i “Leggendari” ma non avendo subito modifiche non lo sapremo con certezza – anche se sembra piuttosto ovvio. Apprezzo moltissimo il fatto che sia stato mantenuto tutto come l’originale e da sicuramente dei punti in più a livello generale.
L’ambientazione è americana: si va da Bentonville, dove Bree viveva fino all’Università del Nord Carolina; l’epoca sembra essere moderna ma non troppo e comunque si mantiene su una linea che riporta al passato e che ci mette in discussione l’esistenza persino di Re Artù.
«Come te la stai cavando? Posso aiutarti in qualche modo?». Ambo della sfiga. Volendo rispondere in modo sincero e realistico a queste due domande, dovrei dire: Non al meglio e No, invece dico: «Sto bene». Nessuno vuole sentire la risposta sincera. La gente che ti fa le condoglianze vuole soltanto sentirsi gratificata dal semplice fatto di farti le domande di rito. Che gioco del cavolo. «Non riesco a immaginare il dolore», mormora Charlotte, coprendo un altro numero della cartella. Sì che riesce a immaginarlo, vorrebbe solo non doverlo fare. Ci sono delle verità che solo le tragedie possono insegnarti. La prima che ho imparato è che quando le persone riconoscono il tuo dolore, vogliono che esso sia manifesto. Hanno bisogno di vederlo in diretta, altrimenti non stai recitando la tua parte. Charlotte mi fissa, i suoi occhi azzurri cercano lacrime, labbra che tremano, ma la barriera è attiva, quindi non troverà niente. Anche Evan fa la posta al mio dolore, ma io punto il mento in avanti in segno di sfida e lui distoglie lo sguardo.
I personaggi di questa storia sono diversi e tutti molto particolari e ben delineati. La persona che sicuramente seguiremo di più è la protagonista e voce narrante del volume: Brianna Matthews, detta Bree. Avremo comunque modo di conoscere al meglio anche il suo custode e protetto Nick, e Selwyn, così come tante altre persone che fanno parte dei Leggendari o di tutta la combriccola studentesca.
Bree è una ragazza afroamericana determinata e coraggiosa, che non si lascia passare la mosca sotto al naso e dice tutto ciò che pensa senza alcun tipo di problema. Dopo aver perso sua madre, si è chiusa ancor di più in se stessa sia per la sua perdita, sia per il fatto che aveva discusso con lei poco prima che lei morisse e non riesce a darsi pace per questo. E’ determinata a scoprire la verità circa la morte di sua madre che finisce per sembrare ancor più sospetta ora che conosce l’ordine dei Leggendari e tutto ciò che si nasconde tra i Merlini e quant’altro.
Nick è un ragazzo intelligente, forte e determinato nell’aiuto di Bree, nonostante all’inizio non ne sia tanto convinto. Non ama ciò che gli è stato lasciato da suo padre ma non può fare a meno di starne nel mezzo, anche perché vorrebbe vivere come un ragazzo normale per la sua età. Dall’altro lato c’è Selwyn, misterioso, imperscrutabile e distaccato, freddo. E’ un personaggio che nel corso della lettura conosceremo meglio ma che non amerete particolarmente per via del suo continuo gioco tra bene e male nel quale non si capisce mai troppo da che parte lui si trovi. Laddove Nick ha un passato e un’eredità non indifferente alle spalle, Selwyn è un Merlino dai poteri considerevoli, protettore anche di Nick. Due personaggi agli antipodi che mescoleranno le carte in tavola più e più volte; non mancheranno le sorprese.
Faccio per andare, ma Nick mi blocca. «Le leggende sono pericolose. Non sottovalutarle».
Il perno centrale di questa storia sta tutto nelle leggende. Non si tratta solo di una storia che parla di società segrete nelle università americane ma di antichi poteri che si tramandano di generazione in generazione e di antiche eredità che verranno fuori riportando a galla antiche Leggende del Regno Unito, come quella di Re Artù e della Tavola Rotonda. Una storia che non parla solo di dolore ma di riscatto, di risposte, di discendenze e di misteriosi poteri magici.
Lo stile utilizzato dall’autrice è molto semplice, fluido e scorrevole, scritto in prima persona dal punto di vista di Bree. Nonostante la fluidità e il fatto che il libro sia massiccio e consistente a livello di lettura ci sono dei punti di forza e di debolezza che vorrei analizzare con voi e ve ne parlo subito.
Punto di forza è la caratterizzazione del personaggio e la sua etnia. Apprezzo molto il fatto del personaggio afroamericano e che, nel contesto delle società segrete e quant’altro sia l’unica nera in mezzo a tanti bianchi. Oltre al fatto che questo viene rimarcato più volte, con questo romanzo si porta una voce forte, che non si lascia intimorire, all’interno di una struttura gerarchica e di eredità che funziona non da anni ma addirittura secoli. Infatti è la stessa Bree a parlare di figli di schiavisti dei neri delle stesse persone con il quale condivide la tavola.
Ho apprezzato molto la resilienza e la forza con cui Bree si impegna per andare oltre perfino ai suoi stessi limiti. E’ difficile trovare un protagonista che non si arrende e Bree non demorde, ha sempre la risposta pronta e cerca di trovare una soluzione per la sua situazione analizzando anche le piccole cose e valutando quante più cose possibile. E’ un personaggio istintivo ma forte e coraggioso, sicuramente da non sottovalutare.
Altro punto a favore è sicuramente il world building e la struttura narrativa in fatto di descrizione di luoghi. Nonostante non ci sia uno scenario particolare, almeno all’inizio, la struttura e tutto ciò con cui Bree andrà a contatto quindi luoghi, abitazioni o le sedi dei Leggendari e simil, sono evocativi e rendono particolarmente. Infatti, sembra di essere finiti all’interno del volume per come queste vengono portate avanti e spiegate.
Non ho apprezzato molto lo stile di scrittura utilizzato. Premetto che ho trovato la storia coinvolgente e spero arrivi presto il seguito del volume ma c’è qualcosa che nel corso della lettura ha stonato un po’ con tutto il resto. Non so se sia il fatto della traduzione o se sia dall’origine il problema, ma la scrittura e la storia in alcuni punti (ripeto e sottolineo, in alcuni punti!) suonano quasi come infantili, quasi sempliciotti, visto come invece finisce per svolgersi la storia. Ok che è comunque una lettura per ragazzi, la protagonista è comunque una sedicenne ed è un fantasy alla fin fine anche piuttosto leggero ma devo essere onesta: mi aspettavo molto di più da tutto questo. Ci sono fantasy che bene o male presentano lo stesso target di età del personaggio e riescono a rendere il personaggio persino migliore. Quindi ottime le descrizioni dei luoghi ma non ha coinvolto troppo a livello di narrativa generale del volume.
L’inizio di come Bree si accorge della magia e di tutto ciò che sta accadendo attorno a lei risulta confuso e un po’ fiacco. Non si pone troppe domande a livello di “Cosa sta succedendo?” ma finisce per sembrare quasi tutto normale – cosa che non dovrebbe succedere. Sotto quest’aspetto sono rimasta anche interdetta, ho riletto due volte il primo capitolo e ho riletto anche la trama per cercare di capire se fossi io il problema. Nonostante poi le spiegazioni nel corso del volume sopraggiungano e siano anche chiare e le domande di Bree diventano un vulcano esplosivo, ho visto una reazione iniziale troppo distaccata e poco umana. Non so se riesco a rendere il concetto, spero di sì.
Gli altri escono dalla biblioteca al seguito della guida, ma io rimango ancora un po’ davanti alla teca. Sono sconvolta da ciò che è rimasto taciuto: perché venivano usate le manette? Perché sono in mostra adesso? Ma soprattutto: qual è il loro ruolo nelle missioni dei merlini? I merlini non vanno semplicemente a caccia di demoni. Cacciano anche le persone.
Questo primo volume ci regala una ventata di leggerezza non indifferente vista comunque la mole. Nonostante ciò che ho appena detto, ho trovato la lettura interessante e il libro piacevole, tant’è che sono curiosa di sapere come procede e spero che possa interessare anche a voi, se cercate un fantasy moderno ma che evoca personaggi antichi e leggendari.
Tracy Deonn scrive un primo volume di una trilogia fantasy che ci permette di sognare la magia della Tavola rotonda, di Re Artù e di tutti quei gruppi segreti ed esclusivi che ci sono nel college e di cui tutti abbiamo sognato almeno una volta di far parte. Un fantasy che ci porta con la mente al medioevo tra Merlini e Oscuri, mantenendoci con i piedi ancorati – in parte – al presente.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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Sara ©