BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE!
Sono arretrata con qualche recensione ma sto cercando di rimediare al più presto. La prossima sarà di This Savage Song che ho terminato due settimane fa, poi ci sarà la lettura di questa settimana. Ecco che vi parlerò di questo libro, edito Corbaccio, che ringrazio ancora per l’invio:
Titolo: Hotel delle Muse
Autore: Ann Kidd Taylor
Editore: Corbaccio
Collana: Narratori Corbaccio
Data di uscita: 06/07/2017
Pagine: 320
Prezzo: 17,90 euro
RECENSIONE:
La storia ha inizio a Bimini nelle ultime giornate di studio sui squali di Maeve, la donna che sussurra agli squali, sta nuotando in mare con Nicholas, studioso delle razze. La ragazza guarda Sylvia, uno dei suoi squali preferiti.
Maeve ha trent’anni, fa la biologa marina ed ama in particolar modo gli squali, sono la sua ossessione. Da bambina, la protagonista ha subito un attacco da parte di uno squalo e da quel giorno si è improvvisamente innamorata di queste creature e stare a contatto con loro la fa sentire completa. Quando dai suoi studi torna a casa, si ritrova a fare i conti con il suo passato. Daniel è l’uomo che Maeve non è mai riuscita a dimenticare e che l’ha fatta soffrire. A pochi giorni dal loro matrimonio ha messo incinta un’altra donna, Holly. Quindi, al rientro all’Hotel delle Muse della nonna di Maeve, Perri, non solo tornano i ricordi, che fanno male, ma assieme a loro c’è la presenza di Daniel che lavora proprio all’hotel in compagnia di sua figlia, Hazel.
Riuscirà a mettere da parte il rancore e l’orgoglio, perdonare ed amare di nuovo? Oppure capirà che finalmente deve mettere da parte Daniel e pensare di più alla sua vita?
Quando, in passato, avevo immaginato la mia vita a trent’anni, era così che mi vedevo: come ora, a studiare gli squali. Ma credevo sarei stata anche madre, e mi vedevo a insegnare a mio figlio a nuotare nel Golfo. Con il giubbino di salvataggio chiuso fino al mento, il mio bambino avrebbe scalciato come una rana sotto il pelo dell’acqua limpida, color menta. Qualche volta era una bambina, con le ciocche di capelli neri e bagnati appiccicati alle guance. (…) Avrei scosso i rami, per infilare il pollice nella parte superiore dell’arancia, coe faceva mio padre per me. Qualche volta usava un coltellino tascabile e intagliava una M, come Maeve, sul lato. Ho sempre pensato che avrei fatto lo stesso per mia figlia.
La trama è molto carina e invoglia la lettura. Mi ha messo subito curiosità, fin dal momento in cui mi hanno proposto di partecipare al BlogTour! Sicuramente è coinvolgente, su questo non c’è dubbio.
La copertina mi piace ma se devo dirla tutta, quella originale – che vedete qui di lato – non si batte. Quella italiana non ha riferimento ai squali in nessun modo e sembra essere quasi soltanto una storia d’amore. E’ vero, in parte può esserlo ma c’è anche tutto il contorno e gli squali sono parte integrante del libro in tutto e per tutto. Quindi perchè non utilizzarli e metterli da parte? Corbaccio, mi stai deludendo…non si fa, non si fa.
Il titolo originale era The Shark Club. Posso capire l’adattamento del titolo italiano anche perché “Il Club dello Squalo” mi sarebbe sembrato troppo per bambini ma poteva anche essere lasciato tale, senza essere tradotto, no? Mi sembra comprensibile da chiunque.
L’epoca è moderna, Maeve si trova in una situazione del tutto attuale. Maeve ha trent’anni ma si scava a ritroso nel suo passato, a come è diventata studiosa fino ai giorni d’oggi su cui la storia si incentra. L’ambientazione principale è proprio l’Hotel delle Muse in Florida.
Camminò verso il comò e si fermò di fronte al piccolo dipinto: Maeve, lo squalo. Lo fissai sperando che se ne andasse, e dal silenzio nacque un flusso di ricordi più personali dei compleanni. Ero improvvisamente traboccante di vecchi sentimenti, quel limpido, dolce primo amore.
I personaggi sono in numero piuttosto discreto ma mi soffermerò sulla protagonista e sui più importanti in questa storia:
Maeve è la protagonista principale ed è una ragazza dolce, insicura ma anche temeraria. Ama gli squali e li studia da tutta la vita tanto che diventano un vero credo per lei. E’ tenace ma anche orgogliosa. Ha un cuore d’oro e ama infinitamente.
Daniel è un uomo davvero ambiguo. Da come lo descrive Maeve sembra dapprima tenero e premuroso poi possessivo e geloso, a tratti anche immaturo. Quando lo incontreremo sarà un uomo diverso pieno di premure e maturo. Un papà modello per la sua piccola bimba.
Hazel è una bambina molto grande per la sua età ed è figlia di Daniel. E’ intelligente e perspicace, vispa e furba. Non sono riuscita a fare a meno di innamorarmi di lei. E’ una bambina particolare che ama le creature marine e tutte le cose antiche.
Perri è la nonna di Maeve e Robin, il gemello di Maeve, che li prende in custodia e li fa vivere all’interno dell’Hotel delle Muse da quando i due hanno perso i genitori da bambini restando soli. Perri è una donna forte e intelligente e gestisce l’Hotel nel migliore dei modi.
Come non parlarvi dell‘Hotel delle Muse? Delle camere sono state adibite per far vivere i due gemelli assieme alla nonna e le altre stanze sono per gli ospiti. Vi posso assicurare che è tutto da scoprire. Ogni stanza è dedicata a un autore e c’è una citazione in ogni camera. Oltretutto ci sono libri e Perri organizza eventi letterari davvero fantastici. Un vero tesoro per i lettori e se devo dirla tutta sarebbe fantastico se esistesse davvero.
ma ne troveremo anche altri che scoprirete mano a mano che procederete al’interno della lettura.
Non ero come lui. Per lui il golfo era divertimento.Un grande parco acquatico. Io ero più come Nicholas. Una volta mi aveva detto che, quando guardava il mare, vedeva qualcosa di oscuro, instancabile e antico. E io percepivo quel mistero e i suoi pericoli ancora di più di notte. Non sottovalutavo la capacità che aveva di trascinarmi nelle sue profondità, o di afferrarmi il collo e sbattermi in spiaggia, ma, guardando Daniel e il suo corpo screziato d’ambra, e le dita che sfioravano l’acqua, iniziai a togliermi i vestiti. Rimasi solo con la biancheria intima, ed entrai, pensando alla tartaruga di mare che era uscita dall’oceano per rientrarvi.
Il perno centrale è proprio Maeve. Lei ama gli squali, suo fratello Robin e sua nonna Perri. Daniel è rimasto nel suo cuore da sempre e non è mai riuscito a dimenticarlo perchè il dolore è forte e le ha fatto troppo male. Quando però, all’Hotel delle Muse si troverà davanti il suo passato, riuscirà ad agire?
Lo stile utilizzato è semplice e scorrevole. La lettura intriga e la cosa sorprendente è che ti fa entrare nel suo vortice piano piano fino a coinvolgerti totalmente. Mi ha sorpreso il fatto che riesce a farti amare totalmente i squali, delle creature marine davvero spaventose e pericolose. Il racconto riesce a farti apprezzare il mare e quelle creature che tanto temiamo.
Nonostante questo, le cose che non mi ha del tutto convinto sono principalmente due. NB:(Potrebbe contenere SPOILER, quindi non leggete i due punti qui sotto se non volete!)
- Il fatto dello spinnamento si concentra tutto in un capitolo o poco più. Ovvio che ci sono delle avvisaglie precedenti ma niente di preoccupante ed il colpevole della cosa si trova subito (oltre che si era capito fin dall’epoca dei tempi)
- Nicholas. E’ un pezzo fondamentale e viene sminuito in poche righe all’inizio e poche alla fine. La sua utilità? Vi prego, parliamone! Doveva essere più presente.
«Vuoi cercare dei denti di squalo?» propose. «Cosa, Solo con la luce della luna? Okay.» Indicai il cielo. «Ma guarda là, se quella nuvola la copre, siamo nei guai». «Allora è meglio che ci sbrighiamo» disse. Salì sulla parte più elevata della spiaggia, dove era maggiormente illuminato. La seguii. Ci sedemmo sul gradino più basso della scala che portava all’albergo. «Questo conta come Club dello Squalo.» disse, agguantando un pugno di sabbia e ispezionandolo con l’indice. «Oh, decisamente» confermai. Per qualche istante lavorammo in silenzio.
Il libro è stato piuttosto carino e mi ha lasciato un’impressione decisamente positiva. Se non fosse stato per quei due fatti che ho specificato poco sopra, probabilmente lo avrei promosso a pieni voti.
Lo consiglio? Sicuramente. Non potete perdervi questa lettura. Vi immergerete in una storia importante che va dai fondali marini fra le creature più antiche e spaventose al mondo alla terraferma in cui l’Hotel farà da sfondo alla vicenda. La Taylor è stata una scoperta.
Questo libro mi ha lasciato molto e mi ha fatto amare il mare ancor di più di quanto io lo ami già. Leggetelo e non ve ne pentirete!
Il mio voto per questo libro è di: 4 conchiglie.
Cosa ne pensate? Vi intriga? Lo leggerete? Io vi aspetto con tanti bei commenti per sapere cosa ne pensate!
A presto,
Sara. ©