BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Altro giro altro evento. La storia che so per presentarvi è una storia pubblicata in self-publishing e ringrazio l’autrice per avermi dato la possibilità di leggere il suo libro in anteprima. Non è esattamente il genere di storia che prediligo, ne mi aspettavo che fosse più erotico che altro ma non voglio dirvi cosa ne penso tutto subito quindi vi lascio leggere la recensione. Ecco qui:
Titolo: Il filo rosso del destino
Autore: Mia Another
Editore: Self-publishing
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Trama: Secondo un’antica leggenda, ogni persona è legata alla propria anima gemella attraverso un invisibile filo rosso. Non importa dove e quando, se è giusto o sbagliato, se lo vogliano o no: esse sono destinate a incontrarsi. Quando Isabel è partita per Tokyo, si è portata dietro una valigia piena di determinazione e di fogli bianchi da riempire con i suoi disegni. Con le mani sporche di grafite e la testa fra i libri, ha iniziato a studiare arte in una delle accademie più prestigiose del mondo. Nello schematico caos della sua nuova routine da studentessa, non avrebbe mai immaginato di poter trovare l’amore. Ty è dolce, premuroso e passionale, un fidanzato modello. Sarebbe una follia rischiare di perderlo. Sarebbe come squarciare la tela di un quadro perfetto. Ma se ci fosse qualcosa di tremendamente affascinante, dietro a quella tela? Ryuu porta con sé il buio e la calma di un lago ghiacciato. Nei suoi occhi neri c’è un abisso impenetrabile, è solitario, cupo, inflessibile, non sorride mai. Ma Ryuu possiede qualcosa che Isabel desidera ardentemente. Padroneggia un’arte antica che la ossessiona, che non la fa dormire la notte, che cerca di riprodurre nei suoi disegni e che risveglia il lato più intenso della sua ispirazione. Quello che sta per fare è sbagliato, immorale, inaccettabile. È crudele.
Tre persone, tre vite, tre fili rossi si intrecciano nella corda tesa del destino.
RECENSIONE
La storia ha inizio a Tokyo. Isa è una studentessa di arte ed è eccezionale nel disegno. Quando incontra Tyler, scatta la passione ed i due diventano presto inseparabili. Ty è un ragazzo che si fa notare ma che allo stesso tempo è dolce e attento nei confronti di Isa. Tutto comincia a cambiare quando Isa incontra per la prima volta il migliore amico e coinquilino di Tyler, Ryuu. E’ un tipo chiuso e riservato oltre che impertinente.
Isa e Ryuu fin da subito non riescono ad andare d’accordo e per i due sembra non esserci proprio speranza di instaurare un legame pacifico e amichevole. Quando però Isa riceve un compito da un suo professore e mostra un disegno a Ryuu in entrambi scatta qualcosa e Ryuu accetta di aiutarla per il suo disegno.
Cosa succederà ai tre protagonisti? Tyler scoprirà cosa stanno combinando la sua ragazza ed il suo migliore amico? Chi è legato indissolubilmente dal filo rosso?
«La tua mente è offuscata, Ryuu. Non puoi capire.» afferma, sembrando quasi lucido, per un secondo. «Un giorno troverai anche tu la tua Saya. E niente sarà più come prima. Niente.» ripete. (…) «Ti sbagli. Non permetterò mai a una donna di rovinarmi corpo e mente.» Koji si sveglia solo per ridacchiare, irritandomi ancora di più. «Cos’hai da ridere?!» «Anche le scimmie cadono dagli alberi. Se dici certe cose ad alta voce, inviti il destino a giocare con te.»
La trama è molto buona e sicuramente mette curiosità. In parte è stata la trama a deviare ciò di cui parlavo all’inizio. Non mi aspettavo una storia particolarmente erotica ma che girasse tutto molto di più sulla leggenda del filo rosso come ricorda anche la trama stessa. Invece la storia si, adotta il filo rosso del destino come – diciamo – un “motivo” per far avvicinare i due personaggi.
La copertina è spettacolare. Nonostante ora sappia che cosa il tutto sta a significare – ed è abbastanza raccapricciante a dir la verità – la trovo davvero pazzesca. Complimenti vivissimi al disegnatore perchè ha creato veramente un’opera d’arte. Quando l’ho vista mi ha colpito subito, è davvero un bel disegno e un’ottima rappresentazione. Il titolo è molto carino, in parte rappresentativo della storia, e crea un quadro decisamente completo con la copertina. Trovo che insieme stiano particolarmente bene e che sia bellissimo il risultato ottenuto.
L’ambientazione è tutta orientale. Siamo a Tokyo e sono felice che finalmente un’autrice si sia cimentato in qualcosa di diverso dal solito ed abbia portato qualcosa di innovativo. Io amo l’oriente, in special modo il Giappone e l’autrice è riuscita a trasportarmi proprio in quei luoghi. L’epoca è moderna, ambientato ai giorni d’oggi.
«Sai… piace anche a me.» mormora a un certo punto Ryuu, dopo aver preso un lungo respiro. «Cosa?» «L’inverno.» risponde, abbassando le palpebre. «Siamo più simili di quanto credessi.» Non posso permettergli di guardarmi e intuire quello che sto provando. Devo andarmene, prima che si volti verso di me.
I personaggi di questa storia sono i narratori stessi, ovvero Ryuu ed Isa sono i caratteri principali di questa storia. Tutti e due avranno un loro personale punto di vista così da poter comprendere al meglio la loro storia ed i motivi che li spingono a fare determinate scelte.
Isa è una donna irlandese che non si piega. Non a caso viene paragonata ad una tigre, indomita e fiera. Ama il disegno ed è affascinata dal posto in cui vive nonostante sia fin troppo distante da casa. Condivide un piccolo appartamento con un amica con cui si imparano la lingua reciprocamente l’una dall’altra. E’ fidanzata con Tyler ma quando si lascia affascinare dalla pratica del kinbaku, si avvicina pericolosamente a Ryuu, tanto da sconvolgere tutti i suoi piani.
Ryuu è un completo mistero. Silenzioso, risoluto, enigmatico, è un tipo che non si lascia intimorire da niente e nessuno e che è pungente quanto basta. Nonostante ci sia anche il suo punto di vista è il più difficile da inquadrare perchè si sbottona molto lentamente e risulta riservato persino quando è lui stesso a raccontarsi e a raccontare. Studia medicina e per la maggior parte cerca di stare al dojo con suo zio, piuttosto che nel suo appartamento.
Tyler, assieme a Ryuu, è uno studente di medicina. Si sta specializzando in pediatria ed è un ragazzo semplice, occidentale. Infatti a predominare sono i suoi capelli biondi che di certo non passano inosservati. E’ un ragazzo che, nonostante il suo consapevole fascino, è dolce e gentile, sopratutto con la sua cara e amata Isa.
Come personaggio nella vita di tutti i giorni sicuramente preferirei Tyler. E’ quello che rispetto a tutti gli altri resta consapevole e coscienzioso. Quella che però ho trovato più forte e meglio strutturata a livello di emozioni e struttura complessiva è sicuramente Isa. Non so se l’autrice si ritrovi in lei ma è il personaggio che funziona di più.
«Conosci la leggenda del filo rosso del destino?» mi chiede mio zio, appoggiandosi allo stipite della porta. «È legato al mignolo della tua mano sinistra. Non puoi vederlo, questo è scontato. Dall’altro capo, c’è la persona che è destinata a te, la tua anima gemella, e non è detto che lei ti stia aspettando. Forse, per il momento, appartiene a un altro uomo. Forse ti ignora, o addirittura ti odia, ma non puoi farci niente. Nessuno può farci niente. Il filo si accorcerà e voi vi avvicinerete. Continuerete a incontrarvi, perché siete fatti l’uno per l’altra, e prima o poi…» «Va’ a dormire, Koji. Sei ubriaco.»
Il perno centrale di questa storia, più che essere il semplice filo rosso che collega le persone destinate a stare insieme, è il kinbaku, una specie di disciplina giapponese. Questa pratica consiste nel legare una persona con delle corde in circostanze chiaramente erotiche. Sinceramente, non ne avevo mai sentito parlare prima e qui di lato, nella foto, potete vedere una dimostrazione pratica di questa cosa. Da qui, si spiega poi, anche il significato della copertina ovviamente.
Lo stile utilizzato è semplice e diretto, che rendono il testo fluido e leggibile in pochissimo tempo. La storia è scritta sicuramente molto bene, infatti l’autrice riesce a coinvolgere emotivamente il lettore sotto tutti gli aspetti – persino quando Isa è legata dalle corde – sentendosi libera e particolarmente a suo agio nel descrivere le scene di sesso (che non sono così scontate da descrivere).
Il percorso evolutivo della storia è in crescendo. E’ curioso il fatto che sia ambientato in Giappone – che l’autrice riesce a rendere molto bene visto che sembra di essere lì – ed innovativo il fatto che la storia sia basata sulla leggenda del filo rosso e sul fatto del kinbaku. Ma, dove è originale da un lato, pecca dall’altro. Infatti, l’evoluzione sentimentale dei personaggi è sicuramente prevedibile. Infatti dal trio che si presenta agli inizi e da come Ryuu si pone nei confronti di Isa e viceversa, si comprende che c’è della chimica fra i due e che sicuramente scatterà qualcosa. Questa è l’unica cosa che ho riscontrato che non mi ha fatto impazzire perché usa il cliché che è di base per questo tipo di storie.
Di base è una storia piuttosto erotica. La trama è fuorviante in questo senso e voi sapete bene che non prediligo particolarmente questo genere di storie. Nonostante questo, però, la storia è stata complessivamente piacevole e molto carina.
Mi porge un carboncino, uno di quelli che lei usa spesso. (…) Sarà un lavoro lungo e tedioso, soprattutto quando dovrò dedicarmi ai dettagli, ma sarà perfetto. Un foglio troppo piccolo non potrebbe mai contenere tutto ciò che ho dentro. «Che cos’è, Isa-chan? Un albero?» mi chiede la mia amica, piegando la testa di lato, come fanno i cuccioli quando sentono un rumore insolito. «È inchiostro. E corde.» rispondo, con la voce che trema di fervore. Ripenso a quell’attimo, mentre guardavo il soffitto ligneo e sentivo il profumo nostalgico delle candele. Io sono l’inchiostro. E Ryuu… lui è tutto il resto.
Sommariamente è un buon libro. Le cose che ho trovato molto belle sono quelle riflessive o comunque i punti come quelli che ho inserito anche all’interno di questa recensione. Consiglio la lettura ad un pubblico sicuramente adulto e spero possa piacervi.
Mia Another è sicuramente un’autrice che riesce a sorprendere. Pagina dopo pagina travolge il lettore in una relazione torbida e passionale che si muove sospesa fra corde e sesso.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.
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Sara ©