RECENSIONE #631 – SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE DI PATRICK NESS, da un’idea di Siobhan Dowd.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io tutto bene, anche se questo periodo sono stanca e mi piacerebbe un po’ di tranquillità. E’ un periodo pieno di cose da fare e si fanno mano a mano. Un volume che fino ad ora avevo sempre voluto leggere ma non ci ero mai riuscita è questo di cui sto per parlarvi: ho visto il film più di una volta e lo adoro e sono davvero felice di aver avuto modo di leggerlo. Siete pronti a questo volume che spero avete sentito nominare? Ecco che ve ne parlo: 

81dgognrbzlTitolo: Sette minuti dopo la mezzanotte 
Autore: Patrick Ness, Siobhan Dowd.
Data di uscita: 22 giugno 2021 (la nuova edizione) ma il libro è del 2014
Pagine:  224
Casa editrice: Mondadori

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Trama:

Il mostro si presenta a Conor sette minuti dopo la mezzanotte. Puntuale. Ma non è il mostro che Conor si aspettava, l’orribile incubo fatto di vortici e urla che lo tormenta ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Questo mostro è diverso. È un albero. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.

TRAILER FILM TRATTO DAL LIBRO

RECENSIONE

Sette minuti dopo la mezzanotte - Film - RaiPlayLa storia ha inizio per Conor O’Malley una sera come tante altre. Sette minuti dopo la mezzanotte il mostro si presenta alla finestra della sua stanza. Il mostro chiamava il suo nome ma Conor pensa bene a un sogno ad occhi aperti, nulla di più quindi nonostante la sorpresa, sa che non può nulla. Eppure questo mostro a forma di albero di Tasso che risiede sulla collina poco lontana da casa sua è venuto proprio per lui e chiama il suo nome, più e più volte. Il mostro verrà per raccontare tre storie e si aspetta che la quarta venga da Conor: la verità. Conor è un ragazzo emarginato che è finito in un vortice doloroso come un incubo senza fine da quando sua madre si è ammalata e sta seguendo le cure mediche.

Cosa vorrà davvero il mostro da lui e perché si presenta, Sette minuti dopo la mezzanotte? Cosa vuole cercare di dire a Conor questa strana creatura? Perché racconta le storie e perchè Conor sembra averne bisogno? Cosa significherà per Conor tutto quello che sta avvenendo in questo periodo della sua vita e come lo affronterà, alla fine di tutto?

Il mostro si presentò poco dopo la mezzanotte. È così che fanno. Conor era sveglio quando arrivò. Aveva avuto un incubo. Be’, non un incubo: l’incubo. Quello con il buio e il vento e le urla. Quello con le mani che gli scivolavano dalla presa, per quanto cercasse di trattenerle. (…) E fu allora che il mostro parlò. Conor O’Malley, disse, mentre un poderoso alito caldo odoroso di terriccio entrava dalla finestra e gli soffiava indietro i capelli. La voce tuonava potente, gutturale, così forte che Conor la sentì vibrare nel petto. Sono venuto a prenderti, Conor O’Malley.

La trama è molto semplice ma, così come il trailer ci presenta il volume. E’ una storia commovente, per ragazzi, una di quelle che tutti dovrebbero intraprendere. E’ una trama godibile e ci presenta il volume senza troppi fronzoli, ovviamente.

La copertina di questo volume in particolare è un po’ spenta ma ne ho viste diverse in giro e, o viene utilizzata la copertina del film per il volume o ci sono diversi formati in cui questo volume viene sviluppato. Si veda anche il nuovo formato della Oscar Mondadori che ha il mostro in primo piano e sembra quasi un libro horror più che per ragazzi. Insomma, ce ne sono davvero di tutte le fogge. Questo da me utilizzato e messo qui nella recensione è la versione più leggera, anche se ce n’è pure un altra in cui si vede solo l’albero e la scritta è sull’albero con dei caratteri corsivi molto carini. Trovo che questa rispecchi meglio il volume visto che si vede Conor O’Malley, si vede l’albero di Tasso che si trasforma in mostro e il cimitero ove il tasso è collocato da secoli. Quind quale scelta migliore se non questa copertina? Sette minuti dopo la mezzanotte - Arte e Arti MagazineIl titolo, differisce particolarmente se si fanno paragoni con la versione del titolo in originale ovvero A monster calls, ovvero Le chiamate del mostro (se tradotto letteralmente). La nostra rivisitazione non mi dispiace e rende allo stesso modo visto che ad ogni modo il mostro tende a presentarsi a 12.07 e magari Le chiamate del mostro non avrebbero reso così tanto. Quindi il connubio che ne deriva è sicuramente buono e ben sviluppato. Lo trovo ben fatto se posso dire.

L’ambientazione è inglese, anche se non del tutto specificata. L’epoca anche qui non è specificata ma sembra essere abbastanza moderna, magari riferita a qualche anno fa, epoca nel quale è stato sviluppato e portato in stesura il volume.

-E’ solo un sogno? – ripeté. Ma che cos’è un sogno, Conor O’Malley? disse il mostro, chinandosi finché il suo viso non fu vicino a quello del ragazzo. Chi può dire che non sia un sogno tutto il resto?

I personaggi che si sviluppano all’interno di questo testo non sono molti, avremo modo di conoscere la madre di Conor, suo padre e la nonna che saranno ai margini a guidarlo e a cercare di trovare un modo per aiutarlo ad affrontare la realtà, in qualche modo giusto o sbagliato che sia. D’altro canto ci sono i compagni di scuola che non aiutano e oltre al fatto che il ragazzino già si sente in difetto, sentirsi sotto gli occhi di tutti finisce persino per peggiorare la situazione mentre le insegnanti cercano di sostenerlo ma non ci riescono più di tanto.

Gran parte della compagnia di Conor sarà il Mostro che viene da tutte le cose ma è reincarnato in un albero di tasso ed è così che lo vede Connor, comparire sette minuti dopo la mezzanotte come un sogno o un incubo. Il Mostro sarà cantore di storie ma fautore di aiuto per il giovane e mano a mano che si andrà avanti nel corso del volume si avrà modo di scoprire sia da dove deriva che a cosa erano associate le sue storie. E’ un personaggio complesso che dapprima sembra far paura ma finisce per essere quanto più vicino anche al lettore, che non vede l’ora di ritrovarlo la volta seguente.

Conor O’Malley sarà il nostro protagonista principale e conduttore di questa storia delicata, toccante, triste e malinconica. Conor è un ragazzo che ha a cuore la sua mamma che ha separato da suo padre diversi anni prima e che non c’è mai, visto che vive con la nuova famiglia in America. Conor ha avuto modo di legarsi tanto a sua madre e non vede di buon occhio sua nonna che, seppur moderna, ha attenzione per la casa e le cose e tratta le cose come se si fosse al museo. Conor è un ragazzino intelligente ma ha paura di perdere le cose che ama, non riesce a dire la verità perché ha paura si potrebbe realizzare, ed è proprio quello che il Mostro chiede lui. E’ un personaggio chiuso, introverso ma che ha tanto da dare e che ha tanta rabbia e tanto dolore verso il mondo e la vita che non sono stato clementi con lui.

No. Questo mostro è un po’ diverso. E un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.

Il perno centrale di questa storia è la malattia della mamma di Conor che crea un blocco emotivo da parte dello stesso protagonista. E’ una cosa che può accadere per traumi simili o per dolori che comportano la malattia degenerativa di un genitore che rischia di non poter rimanere in vita. Conor lo sa ma è difficile per lui accettare la profonda e triste verità che sta per cambiare drasticamente tutta la sua vita. E il mostro sarà il mezzo attraverso il quale O’Malley potrà farsi spazio attraverso il suo dolore, analizzarlo ed esprimerlo al meglio.

7 minuti dopo la mezzanotte, la recensione del film di J.A. BayonaLo stile utilizzato è in terza persona così da consentirci di capire al meglio tutto ciò che avviene all’interno del volume. La storia si concentra su Conor e sul suo dolore che da dentro lo sta disintegrando. Il Mostro infatti è la metafora della vita, dell’andare avanti e della forza che ci occorre per attraversare le difficoltà e il dolore, comprenderli e cercare di andare avanti. La questione si complica con l’età del giovane O’Malley che difficilmente riesce a generare forza sufficiente ad auto gestirsi e a contrastare tutto ciò che prova. E’ comunque un bambino/ragazzo ed è difficile alla sua età comprendere queste cose che sono più grandi d noi e che a volte anche noi adulti fatichiamo a comprendere e/o a dargli una spiegazione.

La cosa che amerete sono, non solo il rapporto di O’Malley con il Mostro ma le storie del Mostro stesso che ci insegnano molto più di quanto ci dice la storia stessa. Le sue storie sono difficili, dure, cruente e a volte quasi crudeli dette ad un giovane ragazzo ma lo aiuteranno a crescere, a maturare ciò che ha dentro e a buttarlo fuori prima che finisca per logorare anche se stesso. Ciò che Conor vede con il Mostro è grande e tutto ciò che si crea attorno a lui sembra ridotto al minimo indispensabile. Eppure, è qualcosa che lascerà il segno ad ogni lettore ed è quello che poi porta avanti tutta la storia. Ciò che si verrà a scoprire poi sul conto del Mostro e da cosa deriva lascia stupefatti seppur ci si arriva bene o male da dove possa essere ricondotto.

Tutto il volume, così come accade anche all’interno del film, ha un non so che di oscuro e tenebroso seppur porti con sé tanta malinconia, dolore, solitudine e tristezza. E’ una storia non facile ma con questo Mostro si riesce a creare un legame che condurrà il personaggio lungo un percorso difficile, duro, arduo. E’ una storia emozionante e toccante che colpirà le corde più profonde dell’animo umano e ne uscirete cambiati, dopo la lettura di questo libro. Apprezzata tantissimo la trasposizione cinematografica fatta ad HOC, che segue pezzo dopo pezzo e non tralascia nulla, neanche il minimo dettaglio. Uno dei pochi film che è esattamente identico al volume fatto. Bellissimi entrambi. Dopo la lettura vi consiglio assolutamente la visione del film se non lo avete già fatto.

La risposta è che non conta quello che pensi, disse il mostro, perché la tua mente si contraddirà cento volte al giorno. Tu volevi che lei andasse nello stesso momento in cui desideravi ardentemente che io la salvassi. La mente crede a bugie confortanti, mentre conosce le dolorose verità che rendono necessarie quelle bugie. E la tua mente ti punisce per il fatto che credi contemporaneamente a entrambe le cose.

Il volume nasconde una storia che ha dell’incedibile nella piccola quotidianità delle cose, nelle disgrazie che possono accadere e nei momenti di sconforto. E’ la storia di come un ragazzo accetta il dolore seppur faccia male e non lo si voglia accettare. Una storia che vi catturerà e che vi consiglio vivamente non solo come libro per ragazzi ma come libro per la vita, da tenere sul comodino.

Patrick Ness porta con sé l’idea di Dowd fino a portarla sul grande schermo che trasforma questo libro in qualcosa di unico e fenomenale, da non dimenticare. Viene scritta una storia toccante, ricca di cose importanti da non dimenticare, che ci toccano il cuore una pagina dopo l’altra. Un libro che non si dimentica tanto facilmente.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro questo volume? Che mi dite al riguardo di questa lettura? Avete visto il film? Lo leggerete? Io spero di si, ve lo consiglio vivamente.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: RECENSIONE in anteprima #627 – PROJECT HAIL MARY DI ANDY WEIR.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci di nuovo qui su questi schermi per una nuova recensione per voi. Sono sicura che questa possa fare al caso vostro, visto che è stata in fin dei conti una lettura interessante e illuminante oltre che piacevole. Siete pronti a navigare nello spazio? Per questo viaggio debbo ringraziare molto la Mondadori per avermi permesso la lettura e Miriam di Me and Books per aver organizzato l’evento. Ve ne parlo subito:

9788804737070_0_424_0_75Autore: Andy Weir
Titolo: Project Hail Mary
Genere: Fantascienza e Fantasy
ISBN: 9788804737070
Prezzo: 480
Prezzo: € 24,00
In vendita dal
7 febbraio 2023
Link d’acquisto:  https://amzn.to/3Y3v0jG
Trama: Quando Ryland Grace si risveglia, non ha assolutamente idea di dove si trovi né di chi sia. Vede solo che il suo corpo è collegato a decine di tubi, che gli oggetti intorno a lui cadono troppo velocemente e che i suoi due compagni di viaggio giacciono inermi nello spazio angusto che condividono. Poi, lentamente, la memoria riaffiora: Grace si trova a migliaia di chilometri dalla Terra, su una minuscola navicella spaziale lanciata a tutta velocità nelle profondità insondate dello spazio, unico sopravvissuto di una missione disperata per salvare il pianeta. Se fallisce, l’umanità è destinata a sparire a causa di misteriosi organismi che si nutrono dell’energia solare e che stanno rapidamente portando la Terra verso una nuova era glaciale. A bordo di Hail Mary, Grace è consapevole che ha pochissimo tempo a disposizione per neutralizzare il pericoloso nemico e che il destino della specie dipende unicamente da lui. O forse non è solo?

RECENSIONE

satellite volant dans l'espaceLa storia ha inizio con il risveglio di un uomo che non ricorda nulla. L’unica cosa che riesce a comprendere è che attaccato ad un macchinario, i suoi compagni sono morti e un macchinario continua a chiedergli quale sia il suo nome. Dovrebbe ricordarlo ma non è così. E’ in questo modo che ha inizio l’avventura di Ryland Grace, a bordo di un’astronave spaziale lontanissimo da casa, in missione di salvataggio della Terra. Lentamente, la memoria di Grace torna e si trova da solo, senza alcun modo di tornare indietro e con l’unica speranza di trovare una soluzione che aiuti se stesso e gli scienziati sulla Terra per salvare il pianeta.

Cosa succederà alla Terra se Grace dovesse fallire? Cosa prevedeva il Progetto Hail Mary e come può Ryland da solo sistemare tutto questo? Cosa ha per lui da offrire lo spazio e quali consapevolezze ne usciranno da questa missione, apparentemente senza ritorno?

Ecco perché mi sembra strano il modo in cui cadono gli oggetti; si muovono troppo in fretta. Ed ecco come mai sono così debole, nonostante i muscoli. Tutto pesa una volta e mezzo più di quanto dovrebbe. Il fatto è che nulla influenza la gravità, non si può aumentare o diminuire. L’accelerazione di gravità sulla Terra è pari a 9,8 metri al secondo quadrato. Punto. Eppure qui il valore è più alto, dunque c’è solo una possibile spiegazione.
Non sono sulla Terra.

La trama di questa storia è piuttosto semplice e lineare con ciò che il volume ci presenta. Grace è solo nello spazio, ci ricorda un po’ Mark Watney di The Martian – scritto dallo stesso autore – che si ritrova solo nello spazio. Vista sotto questo punto, la storia può sembrare similare ma c’è molta fantascienza ed è leggermente meno realistico di quanto invece poteva essere The Martian, mettiamola sotto questo punto di vista.

La copertina di questo volume segue la scia di quella originale – ce ne è più di una versione – ma trovo che quella scelta e utilizzata rispecchi molto il libro. Sullo sfondo vediamo ciò che può somigliare al sole o al nuovo sistema in cui Grace finisce ma di un colore caldo, che ricorda il calore e coloro che l’attirano rischiando di far perire il sole nel giro di diversi anni. Lo sfondo sembra essere l’unica cosa colorata e di rilievo se non Grace che viene messo in primo piano, con il cavo dell’astronave attaccato che vaga nello spazio. E’ così che si sente, in solitudine, ed è così che resterà (nonostante l’avventura che ne deriva e gli incredibili incontri o scoperte che affronterà) a cercare di salvaguardare il suo stesso pianeta da un grande e immenso problema che rischia di portare tutti alla morte. Il titolo non è stato variato, nemmeno nella traduzione del Progetto. E’ stato mantenuto come l’originale: Project Hail Mary ovvero la missione in cui è coinvolto l’astronauta e il nome dell’astronave. Niente di troppo particolare, ovviamente.

L’ambientazione del volume è lo spazio che – alternato ai ricordi di Grace – ci riporta sulla terra; l’epoca è moderna, ovvero il problema degli astrofagi sembra sussistere sulla Terra che conosciamo, con studi e ricerche scientifiche come le nostre. Non è specificato un vero e proprio periodo o anno.

Science lessons in 'Project Hail Mary' - The Boston GlobeLei mi mise davanti un foglio. «Questo è ciò che ci ha portato a ideare il Project Hail Mary.» «Glielo mostra?» domandò Voigt. «Adesso? Senza procurargli un’autorizzazione…» Stratt mi appoggiò la mano sulla spalla. «Professor Ryland Grace, con il presente atto la autorizzo ad accedere a ogni informazione riguardante il Project Hail Mary.» «Non era ciò che intendevo» sottolineò Voigt. «Ci sono protocolli e verifiche da…» «Non c’è tempo per queste cose, ecco perché mi avete scelta come capo delle operazioni, per procedere velocemente» lo interruppe Stratt.

I personaggi di questa storia non sono poi molti anche perché al centro di tutti abbiamo quasi esclusivamente Ryland Grace. Assieme e attraverso lui, ovvero dai suoi ricordi, risaliamo ad una serie di altri personaggi che saranno fondamentali per comprendere a fondo tutto il progetto, la motivazione che ha spinto Ryland a partire e a prendere parte del progetto e tutti coloro che si muovono con lui. Avremo modo di conoscere Stratt, che è colui che smuove le pedine del progetto e la macchina burocratica per fare in modo che sia tutto il più veloce possibile, ci sono due compagni di viaggio di Grace, gli alunni dell’insegnante che sono la motivazione per cui decide di salvare il pianeta e Rocky (su di lui non vi aggiungerò altro, lo scoprirete strada facendo!). Ora vi parlo un po’ del professore e astronauta che seguiremo lungo la sua avventura alla ricerca di una spiegazione decisa per ciò che sta accadendo allo spazio ma che finirà per dirci molto, molto di più:

Ryland Grace nasce come professore delle medie o almeno è lì che vene ritrovato. Prima faceva parte di una comunità scientifica ma dopo aver pubblicato un articolo ed essere stato blasonato da tutti ha deciso di ritirarsi e di insegnare ai ragazzi la scienza, la fisica e quant’altro. E’ un insegnante davvero particolare che lascia un’impronta importante ai propri ragazzi, invogliandoli e incuriosendoli (li ho quasi invidiati, lo avrei voluto io come professore!). E’ un personaggio molto deciso, pragmatico che lo porta a fare calcoli e a trovare in fretta soluzioni a problemi, forse un tantino troppo schematico a volte ma interessante nel suo approccio con il lettore che lo porta a farcelo sentire vicino.

Okay, se dovrò morire sarà per un motivo valido. Scoprirò cosa possiamo fare per fermare gli astrofagi, invierò il risultato delle mie ricerche alla Terra. E poi… morirò. Ci sono molti modi per suicidarsi senza provare dolore… dall’overdose ai farmaci che riducono l’ossigeno finché non ci si addormenta e si muore. Che pensiero allegro.

luce al neon rossa e verdeIl perno centrale di questa storia è la missione di salvataggio della Terra: scoprire cosa sono gli astrofagi e come poter fermare questo continuo procrearsi di un essere che rischia di mettere a repentaglio l’intero sistema solare che tutti conosciamo. La missione della Hail Mary e il progetto che porta con sé ci pone davanti a tutto la speranza di poter continuare a vivere sulla Terra in serenità. Ci sono tanti anni ancora ma se non si parte in anticipo non si riuscirà a salvare tutto.

Lo stile utilizzato dall’autore è scorrevole e fluido seppur sia particolarmente pregno di dettagli, formule, definizioni o argomenti scientifici che ignoro e di cui non posso controbattere sull’effettiva veridicità. Anche perché, è talmente scritto bene che a mio avviso sembrano veritiere e ben strutturate. Il volume è scritto in prima persona dal punto di vista del nostro protagonista e ci alterna dei momenti in cui sta svolgendo le sue azioni a bordo della sua astronave e dai ricordi che sono quelli che l’hanno portato lì dov’è in quel momento. Quindi il volume si alterna tra ora e prima e sono ben delineati i momenti in cui accorre il ricordo al momento in cui la cosa accade (che spesso non è così, ammettiamolo, però aiuta nella lettura e a comprendere al meglio tutto ciò che accade).

Personalmente ho trovato migliore la struttura narrativa che si aggira dietro ai ricordi di Ryland perché ci permette di conoscerlo a tutto tondo, in interazione con altre persone che ha conosciuto, rispetto al Ryland solitario che troviamo in nave. Eil ricordo che fa marciare tutto il resto della storia, a mio parere e ci consente di avere una visione più chiara di tutto ciò che ci aspetta.

Per quanto riguarda la struttura del volume si concentra e diventa particolarmente prolissa di dettagli fisici o scientifici anche grazie al fatto che Grace sta principalmente quasi tutto il tempo in solitaria – a parte nei ricordi – e questo finisce per farlo diventare una specie di Robinson di altri tempi, o addirittura spaziale se vogliamo. Grace, nonostante abbia solitudine tutto attorno a sé se ne preoccupa relativamente molto poco e gli accenni a riferimenti di cosa può derivarne o di come si sente, diventa quasi secondario. Infatti, nonostante si parli dei ricordi, Grace è un personaggio molto solo e non sembra avere una famiglia neanche sulla Terra, anzi la sua famiglia sono i suoi studenti. La problematica sul personaggio viene esposta ma la solitudine e i sentimenti riguardo questo e riguardo come si sente lungo il suo percorso vengono messi in secondo piano rispetto alla missione. E’ ineccepibile il comportamento di Grace rispetto ciò che gli succede, si emoziona, ha paura o è preso dal panico ma i suoi calcoli e ciò che riguarda la scienza, gli astrofagi e tutto ciò che ne deriva sembrano venire prima di ogni altra cosa e sovrastare il resto. Persino i sentimenti del protagonista che, in alcuni momenti sembra anestetizzato. E’ un buon personaggio e una buona storia ma su questo punto manca un po’ di empatia con il personaggio principale, almeno per come l’ho percepita.

What Is Ryan Gosling's Project Hail Mary Movie About? | POPSUGAR  Entertainment UKGli Astrofagi non solo visti come una cellula aliena ma come stessa epidemia che può infestare l’universo ed arrivare in qualche modo fino alla Terra e distruggerla dall’esterno. Se è colpa del Covid o di altro, gli astrofagi sembrano ricordare un’epidemia – che differisce totalmente da questo per quanto riguarda la salute stessa dei personaggi o degli esseri umano – ma non so se l’autore per questo volume abbia voluto dare una sua interpretazione o sia un’idea che magari aveva da diverso tempo ma personalmente li ho ricollegati alla lontana a questa cosa. E’ una mia congettura – o fan fact mettiamola così – quindi discerne dalla valutazione che darò al volume eppure ho trovato interessante tutta la spiegazione logica, lo studio che vi è stato fatto per dare tutte le caratteristiche che occorrono a queste cellule, dargli un nome e portare su una cosa del tutto nuova e di invenzione dell’autore una spiegazione accurata e ben strutturata. L’ho trovato interessante e lo sviluppo che ne viene fatto specialmente per quanto riguarda i ricordi di Grace, finisce per renderli originali e nuovi a chi legge.

Ciò che gli astrofagi portano alla storia e il viaggio della Hail Mary finiscono per raccontare una storia originale e che ha quasi dell’incredibile. Siete pronti a lasciarvi trascinare nello spazio per scoprire nuove forme di vita e per cercare di salvare il pianeta in una missione di sola andata? Il finale sorprende, anche se avrei fatto direttamente un tipo di scelta del tutto differente per la storia ma incuriosisce e lascia spiazzati. Quindi funziona in qualche modo, non vi pare?

L’umanità non è sola nell’universo. E io ho appena incontrato i nostri vicini.
«Porca puttana!»

Il libro che ci troveremo a leggere è stata una lettura inaspettata ma del tutto piacevole. Nonostante i termini scientifici o i dettagli asfissianti in determinati momenti, la lettura risulta scorrevole e curiosa oltre che originale. Una lettura che mi trovo a consigliare se amate la fantascienza e lo spazio, non v’è dubbio.

Andy Weir , dopo The Martian e Artemis, ci porta nuovamente nello spazio più assoluto, stavolta alla ricerca della salvezza per il Pianeta Terra e delle persone che vi vivono. Un’avventura spaziale oltre i limiti possibili che metterà il mondo a repentaglio per via di un’epidemia di qualcosa che attacca lo spazio e non la Terra o l’uomo direttamente. Una storia che ha dell’incredibile e che spero leggiate.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potreste apprezzare questo volume da leggere? Io come sempre vi aspetto e vi mando un caro abbraccio.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: RECENSIONE in anteprima #624 – TUTTO QUESTO TEMPO DI RACHAEL LIPPINCOTT E MIKKI DAUGHTRY.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova recensione che spero possa interessarvi, ovviamente. Per questa lettura debbo ringraziare come sempre Miriam di Me And Books, per aver organizzato il tutto e per avermi invitato a partecipare e la Mondadori Editore, ovviamente, per avermi permesso la lettura in anticipo. E’ stata una storia non esattamente originale ma di piacevole lettura, una ventata di freschezza in tutto il resto, apprezzata sicuramente. Ve ne parlo subito:

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Autore: Rachael Lippincott, Mikki Daughtry
Titolo: Tutto questo tempo
ISBN: 9788804734482
Pagine: 288
Prezzo: € 18,50
In vendita dal 24 gennaio 2023
Link d’acquisto: https://amzn.to/3Xy9mDL
Trama: Kyle e Kimberly sono stati per tutto il tempo del liceo la coppia perfetta, quella che tutti immaginano vivrà per sempre felice e contenta, ma proprio la notte del party del diploma la ragazza decide di rompere con lui. Nel giro di pochi istanti, il mondo di Kyle va all’aria, letteralmente. L’auto sulla quale viaggiano, infatti, ha un terribile incidente, e quando il ragazzo si sveglia si ritrova con un trauma cranico, i sogni infranti e una realtà difficile da accettare. Quel che è peggio, nessuna delle persone che lo circondano sembra capire a pieno la sua sofferenza. Fino a che non incontra Marley. Anche Marley sta cercando di guarire una ferita profonda, di cui peraltro ritiene di essere l’unica responsabile. Quando le loro strade si incrociano, Kyle riconosce nella ragazza tutti i sentimenti che agitano il suo animo e che non è mai riuscito a rivelare a chi gli sta accanto. A mano a mano che i due si frequentano, scoprono di essere in grado di aiutarsi reciprocamente a superare il momento più doloroso della loro vita, e a rimetterne insieme i pezzi. Il loro legame si fa via via più forte e speciale, ma il destino forse ha in serbo per loro altre sorprese.

RECENSIONE

All This Time by Mikki Daughtry & Rachael Lippincott | Book quotes, All  about time, Book journal

La storia ha inizio la sera della festa della maturità per la giovane coppi formata da Kyle e Kimberly, innamorati e inseparabili ormai da anni. Quella sera stessa lui non riesce a trovare subito Kimberly e la trova assieme a Sam, il loro migliore amico, che parlano del futuro, venendo a scoprire che lei vuole intraprendere un college differente da quello che invece la coppia aveva progettato assieme. E’ così che i due finiscono per litigare, più tardi, in macchina e finiscono per avere un brutto incidente in cui Kimberly muore e Kyle deve affrontare l’assenza, accettare la perdita e imparare a vivere nuovamente senza di lei. E’ per via di Kimberly che Kyle incontra Marley, giovane ragazza chiusa, che ama le storie ma insicura e piena di segreti e per la quale non crede minimamente si crei qualcosa.

Cosa accadrà a Kyle? Riuscirà davvero ad accettare la morte della sua ragazza? Riesce a vivere senza di lei, nonostante il dolore che le provoca tutto questo? Come potrà andare avanti e scoprire chi è veramente, dopo aver incontrato Marley? In che modo questa persona può cambiare le carte in tavola per lui?

Ma lui continua a non rispondermi. Il viso sorridente di Kim mi balla davanti agli occhi e respiro a fatica. L’orrore e il senso di colpa mi attanagliano i polmoni e una fitta di dolore mi sferza la testa. Non può essere… Rivivo tutto quanto. A partire da Berkeley, dalla nostra litigata, per finire con i suoi occhi sgranati e terrorizzati fra il bagliore dei fari. All’impatto con il camion. Sento tutto il mio mondo che va in frantumi, il dolore alla testa che lavora e lavora fino a quando l’intero corpo non esplode in un milione di pezzi, pezzi che non potranno più essere ricomposti.

La trama è ben delineata e ci illustra effettivamente di cosa tratta la storia che andremo a leggere. C’è tutto e i presupposti sono molto buoni, sarei stata più vaga nell’ultima parte o l’avrei abolita direttamente fermandomi sul discorso che Marley ha un segreto, fine. Nonostante questo è una trama ben sviluppata e non ci sono spoiler, ne racconti più del necessario ecco.

La copertina trovo sia la cosa più bella del volume ed è la cosa migliore con cui si presenta. Non essendoci film, come invece è stato per A un metro da te e per la quale è stata portata quella copertina e non l’originale, devo dire di essere felice che sia stata mantenuta la versione originale di questa e non qualcosa di completamente differente dal solito, che magari avrebbe stravolto tutto. I colori sono meravigliosi, i dettagli anche e l’edizione flessibile viene resa spettacolare dalle alette più grandi del solito e funzionali oltre al fatto di essere carine esteticamente. C’è tutto: la clessidra che rappresenta il tempo, i due innamorati, il giallo che sarà un colore importante ai fini della storia, la ragazza giù in basso messa da una parte e quella nella clessidra mano nella mano. E’ uno spettacolo e ci racconta, in parte questa storia singolare. Il titolo è stato semplicemente tradotto dall’originale All this time. Niente di particolare ma capirete il significato solo una volta che vi addentrerete nella storia e non voglio spiegarvi più del dovuto e lasciarvi godere della lettura del volume. L’edizione visivamente è accattivante e sono davvero entusiasta del risultato che ne è derivato visto che è decisamente funzionale.

L’ambientazione è tutta americana e l’epoca è abbastanza moderna, ai giorni nostri seppur non ci sia una vera e propria indicazione di un anno in cui si sviluppa la storia stessa.

«Dimmi un po’, perché proprio da lumaca?» «Be’, sai com’è» mi risponde Marley la Lumaca allungando le braccia per toccarmi a tentoni la maglia da football sbrindellata in stile zombie. «Noi siamo timide e silenziose, e ci nascondiamo.» Mi avvicino e per poco non mi acceca con una delle lunghe antenne. «Tu non dovrai mai nasconderti con me, Marley» le sussurro. La guardo e vedo un milione di espressioni che le balenano sul viso, in una sequenza così rapida da non riuscire a starci dietro. Poi finalmente si ferma.

All This Time : Daughtry, Mikki, Lippincott, Rachael: Amazon.com.mx: Libros

I personaggi su cui si basa questo volume non sono poi molti e il protagonista sarà lo stesso narratore che ci porterà con sé alla scoperta di se stesso, dell’amore e della stessa verità su quanto accaduto a lui e alla sua compagna Kimberly. I personaggi che circonderanno il nostro protagonista e con cui ci andremo ad interfacciare saranno sua madre, una figura decisamente presente all’interno della sua vita e importante, il suo migliore amico Sam amico anche di Kimberly con cui avevano un trio formidabile e la new entry, Marley, una ragazza chiusa che ha un segreto ma dal cuore tenero e dolce. Una serie di personaggi che circonderanno il nostro protagonista e che renderanno il tutto molto più vivace e attivo, visto quanto accade a Kyle e visto il suo comportamento verso le cose negative, che lo spingono a buttarsi giù.

Kyle ama alla follia Kimberly, tanto da farla sentire quasi oppressa. Non sanno chi è l’uno e chi è l’altro senza l’altra persona accanto e a Kimberly la cosa sta stretta. Kyle è un tipo piuttosto dolce seppur si nasconda dietro un animo più chiuso e schivo ed è amico da tanti anni con Sam, di cui si fida come lo fa anche Kimberly. Kyle è molto legato a sua madre che si preoccupa per lui e dopo l’incidente in cui perde la vita la sua ragazza, vede tutto il suo mondo crollare in pezzi e non sa quale sia la strada giusta da affrontare realmente. E’ un personaggio strano e particolare, che non si lascia buttare giù e che una volta che conosce Marley non riesce a farne a meno vista la sua delicatezza e la pacatezza che ha verso l’universo.

Non ho mai pensato che l’amore potesse farmi sentire così.
Che potesse entrarmi così dentro da sentire due cuori che mi battono nel petto.
Il tuo e il mio.

LIBROS Y RISAS: RESEÑA: ALL THIS TIME - MIKKI DAUGHTRY & RACHAEL LIPPINCOTT

Il perno centrale di questa storia sta tutta nel tempo, come dice il titolo stesso. Tutto il tempo per amare, tutto il tempo per essere se stessi, tutto il tempo per ritrovarsi, tutto il tempo per stare vicino alle persone che ci amano. E’ un fulcro strano detto così ma dirvelo con altre parole sarebbe sia fuorviante che finirebbe per svelarvi troppo di questo volume. E’ una storia che parla d’amore ma anche di riscoprirsi, di trovare la strada giusta, di amicizia, …

Lo stile utilizzato per questo volume è decisamente di veloce lettura, scorrevolissimo e scritto anche piuttosto largo rispetto ad altri volumi, quindi potrete impiegare davvero poco per leggerlo. Oltretutto è scritto in prima persona dal punto di vista di Kyle.

La storia, se si parla di originalità ed è quello che cercate, di sicuro non la troverete e non è quello che fa per voi. A livello generale è una storia che abbiamo già sentito, ovviamente non sto dicendo che sia copiata o altro ma storie di questo tipo ne sono capitate tra film e libri davvero molto spesso. Questo, però, non toglie che la storia sia godibile e molto carina da leggere. Infatti sono stata davvero felice di imbattermi in questo libro vista la sua semplicità e scrittura piuttosto basic, non trattandosi di qualcosa di particolarmente articolato o troppo prolisso visto anche il target di età su cui essa si basa. Quindi non brilla di originalità ma è una storia che sa il fatto suo e la trovo ben strutturata.

Marley è un personaggio che, con Kyle si compensa molto bene e si somiglia. Kyle, infatti, cambia drasticamente rispetto a come lo vediamo alle prime battute e per come si presenta. Marley è una ragazza dolce e tenera, che ama gli animali, il giallo e non ama stravolgersi conoscendo nuove persone, le piace stare chiusa in se stessa ed ha subito un grosso trauma che porta dietro di sé un grande segreto. Un personaggio che, rispetto a Kimberly, vi sembrerà quasi fiabesco o poco reale ma è una presenza che scardina diversi canoni e che vi regalerà sorprese.

Una volta subito l’incidente mi sembrava evidente che nella vita di Kyle ci fosse qualcosa che fosse strano e ho pensato spesso a cosa potesse esserci dietro, e non ci sono andata neanche troppo lontano poi devo dire. Questo è quello che vi dico quando vi parlo di originalità o di struttura innovativa del volume stesso. Nonostante questo consiglio il volume a chi cerca una storia d’amore senza troppe pretese e che ci riporti al primo amore, quello dolce e adolescenziale che tutti noi abbiamo avuto, almeno una volta.

Resto per un po’ in veranda dopo che se n’è andata, sentendomi ancora quell’energia addosso, anche se lei è sparita dal mio campo visivo. Il fresco di questa serata d’autunno mi fa venire la pelle d’oca sulle braccia e rabbrividisco. Non ho voglia di muovermi, però. Non voglio che quella sensazione se ne vada. Dopo un po’ vedo dei fari nel vialetto. La macchina della mamma che si ferma e il rumore della portiera che si apre. Lei scende e mi dà una bella squadrata prima di rientrare in auto per recuperare la borsa. «Sembri felice» mi dice quando arriva sui gradini. E ha ragione. Sono proprio felice.

E’ stata in fin dei conti una lettura leggera e piacevole, che rifarei vista la velocità di lettura impiegata e visto il fatto che alla fine i personaggi mi hanno fatto sperare in qualcosa di migliore verso i sentimenti e verso gli altri. Una storia che vi consiglio se cercate una lettura per staccare la spina, leggera e piacevole, romantica ma con tanti altri sentimenti, che vi riporti al primo amore, quello del liceo.

Rachael Lippincott e Mikki Daughtry scrivono una storia che ci fa sperare nell’amore e nelle persone, che ci fa credere che dopo il dolore si può andare avanti e si può cambiare da giovani così da adulti. Una storia romantica e sentimentale.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni che trovate nei blog che vi elenco qui sotto, nell’immagine. Siete pronti a scoprirle e a leggerle? Ecco a voi:

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Io spero possa allietare le vostre giornate, questo volume, quindi perché non sceglierlo? Come sempre vi aspetto qui ovviamente.
A presto,
Sara ©

REVIEW PARTY: RECENSIONE in anteprima #623 – LE GUERRIERE CHE SFIDARONO L’OSCURITA’ DI NAMINA FORNA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa. Sono di nuovo qui per voi e stavolta, sono qui a parlarvi di un nuovo libro che spero possa incuriosirvi. Secondo di una serie, preceduto da Le guerriere dal sangue d’oro, viene pubblicato da Mondadori editore – che ringrazio per avermi permesso la lettura in anteprima. Ringrazio anche Miriam, per aver organizzato l’evento in questione. Ecco a voi che ve ne parlo:

Trama: Sono passati ormai sei mesi da quando Deka ha liberato da un sonno secolare le antiche divinità di Otera, scoprendo al contempo la verità su di sé e il proprio scopo nel mondo. Ora nel regno imperversa la guerra, ma la battaglia è soltanto all’inizio. Esiste infatti una forza oscura, sinistra e senza pietà, che minaccia l’umanità intera e Deka e le sue sorelle di sangue devono fermarla a tutti i costi. Ma, a mano a mano che sviluppa nuove abilità, la ragazza è costretta a fare i conti con una verità scomoda: lei potrebbe essere al contempo la chiave per la salvezza di Otera ma anche la sua più grande minaccia. E questo non è l’unico segreto che le dee le hanno tenuto nascosto.

RECENSIONE

The Merciless Ones Book Trailer - UnderlinedLa storia riprende poco dopo dove l’abbiamo lasciata con il primo volume, precisamente sei mesi dopo. Deka aveva liberato da un sonno di secoli le divinità di Otera, imprigionando l’imperatore, potendo scoprire verità antiche su se stessa e sulle persone che la circondano. La guerra imperversa e le alaki, nonostante in pericolo costante, se la cavano meglio di quanto pensano almeno fino a quando una forza oscura non si abbatte sul continente e minaccia ogni singola creatura, impossessandosi degli uomini e rendendoli simili alle alaki. E’ tutto piuttosto difficile e i segreti su Deka, così come su tutte le altre cose che lo circondano e le sue stesse madri finiscono per cambiare tutto quello in cui lei ha sempre creduto.

Cosa succederà ad Otera? Cosa cambierà nel corso delle varie battaglie per la libertà? Cosa scoprirà Deka, assieme alle sue sorelle? Cosa le stano nascondendo e cosa sanno le madri? E’ vero tutto ciò che si dice e ciò che accade nel Regno? Come possono sconfiggere davvero la loro minaccia?

«C’è un detto, Deka: quando gli dèi danzano, l’umanità trema. E in questi giorni si sta ballando molto. Per fortuna, come Nuru, puoi dire la tua riguardo alla direzione della danza.» Si avvicina con una luce determinata negli occhi. «Voglio che tu ricordi una cosa mentre prosegui questo viaggio, Deka: sappi sempre per chi stai combattendo. Le tue sorelle di sangue sono la tua famiglia, la tua casa.

La trama della storia si mantiene molto sul vago, regalando molti punti di domanda che ci attenderanno nel corso della lettura. La vaghezza ci sta e l’apprezzo – anche perché ci sono tante trame che praticamente ci illustrano mezzo volume – ma per delle piccolezze si poteva rendere leggermente più chiaro su cosa differisce dal primo volume e per cosa le donne Alaki si trovano a combattere, ancor più forti e determinate di prima, nonostante tutte le certezze sembrano sgretolarsi un movimento dopo l’altro.

La copertina che viene utilizzata per il volume italiano e scelta da Mondadori si mantiene sulla scia del primo volume ma posso ben dire e confermare che , rispetto all’originale, sono davvero inquietanti se non orribili. Senza offesa cara Mondadori, ma l’avete vista la copertina originale? E’ davvero uno spettacolo e rende esattamente come uno si aspetta Deka, sotto ogni aspetto possibile. E’ una cosa che ormai non si può ravvedere, per cui ci accontentiamo del risultato pervenuto e dal giudizio sulla copertina italiana mi astengo. Per quanto riguarda il titolo si tratta di una traduzione che, anche qui differisce totalmente da ciò che viene mostrato dall’originale: The Merciless Ones che la traduzione sta per “Gli/Le spietati/e”. Non so come ne sia uscito il lungo titolo che ne è fuoriuscito però si mantiene, come per quanto riguarda il discorso della copertina, sulla scia della stessa.

L’ambientazione è la medesima del volume precedente e ci muoviamo nel regno di Oera, nulla di più nulla di meno, tra città e lande in cui avverranno combattimenti; l’epoca essendo un fantasy non è determinata espressamente ma si prospetta, per questo secondo volume, sei mesi dopo del precedente volume.

Le dee sono vasti corpi eterei fatti di energia e luce di stelle, ognuno così grande da poter contenere un intero universo, eppure così piccolo da stare sul suo trono dorato. Sono illimitate, contraddittorie. E sono le mie madri.

Le guerriere che sfidarono l'oscurità: 2 : Forna, Namina: Amazon.it: LibriI personaggi di questa storia, come per quanto riguardava il primo volume, sono differenti fra loro e bene o male conosciamo già tutti quelli che incontreremo. Difficilmente ci sarà qualcuno di nuovo fra i ranghi sia delle alai sia degli jatu. Ci sono sempre Britta, migliore amica di Deka, Belcalis compagna d’armi al Watu Bera, Ixa l’animale mutaforma di Deka, Keita l’uruni di Deka e ormai anche ragazzo che tende a proteggerla seppur sappia difendersi da sola, Mani Bianche e chi più ne ha più ne metta.

Deka, in questo secondo volume della trilogia, è molto più consapevole di cosa ha davanti a sé e di cosa è diventata oltre a tutto ciò che diventerà visto che è in continuo cambiamento. E’ un personaggio in continua evoluzione e si mostra molto più sicura di cosa, autoritaria e forte, coraggiosa e impavida seppur le sue insicurezze siano ancora ben insediate al suo interno. E’ un personaggio che non si lascia trasportare dalla corrente, anzi si pone tante domande e finisce per portare con sé i suoi più cari amici a combattere per la stessa causa. E’ un personaggio ben determinato e caratterizzato in maniera equilibrata e sono felice di aver letto di lei, di averla conosciuta. A volte non sembra una figlia delle dee e delle madri, non sembra e non è solo una Naru, ma una donna determinata a farsi valere e rispettare.

«È proprio lì, appena oltre il tempio. Potrei saltare in groppa a Ixa e arrivarci in meno di un’ora, se volessi. Ma ogni volta che mi ci avvicino mi sento soffocare, come se avessi un peso sul petto. Allora torno indietro» sussurra a fatica. «Torno sempre indietro…» C’è un tale dolore nella sua voce. «Oh, Keita, perché non me l’hai detto?» chiedo tristemente, guardandolo negli occhi. Non lo sapevo. Ci sono così tante cose di lui che non so. (…). «Non hai fatto niente. È solo che…» Distoglie lo sguardo, sospira. «Sei così forte, Deka. Non solo fisicamente, ma anche emotivamente. Tu, Belcalis, le altre… Avete sofferto tanto, eppure, quando arriva il dolore, semplicemente respirate e andate avanti. Sempre avanti. Anch’io volevo essere così.»

Il perno centrale di questa storia risiede tutto dietro la salvezza di Otera. Strane minacce incombono in città e nell’intero paese che continua a non vedere le donne di buon occhio, seppur il tutto sia cambiato molto dopo gli ultimi avvenimenti dati dal volume precedente. Eppure una nuova minaccia incombe e tutto sta nel cercare di capire dove risiede e dove si trova la verità, la giusta risposta a tutto questo. Quali consapevolezze raggiungeranno e cambieranno Deka ulteriormente, lungo il corso di questo volume?

Lo stile utilizzato dall’autrice è il medesimo del volume precedente, scritto in prima persona dal punto di vista della protagonista Deka. Ci troviamo in spedizione – quando tutto ha inizio – e qualcosa sta per cambiare sia dentro Deka, sia in ciò che sta accadendo all’interno del paese. Il libro è un crescendo di eventi, infatti per buona metà del volume il tutto risulta lento e poco godibile, visto che ci si sofferma molto sulle spiegazioni delle divinità, sul cosa sta accadendo di strano, sulle politiche interne delle Madri, delle Dee e di Oyomo stesso.

Namina Forna To Adapt Her Novel 'The Gilded Ones' For Makeready – DeadlineLe tematiche affrontate, continuano sulla scia del primo volume che ci riporta alla vecchia Otera e ai vecchi problemi che si erano già presentati: le donne denigrate che ora sono potenti e forti e che sembrano addirittura nascondere profondi segreti. La medaglia sembra quasi essersi rovesciata e ora sono gli uomini, jatu o meno, ad avere un qualcosa di diverso, di strano, di magico. Questo tema è ancora presente seppur in maniera del tutto marginale in questo volume che porta alla scoperta di nuove abilità, nuovi avvenimenti all’interno della regione e terribili problemi.

Ho apprezzato molto i temi e il world building che l’autrice sviluppa in maniera egregia e immersivi, tanto da permetterci di immaginare benissimo le scene e dove ci si trovi, con scene nitide e ben composte che difficilmente non si riesce ad immaginare. In ogni scena mi sono sentita parte del tutto e mi sono dentita immersa nel mondo costruito dall’autrice, che trovo davvero un punto a favore enorme, visto che nei fantasy a volte non accade che il mondo finisca per essere così coinvolgente.

La cosa che non mi ha fatto impazzire, purtroppo, è stata la lentezza con cui il volume e la storia si sviluppa. Per non parlare delle abilità di Deka e delle altre ragazze che sono in continua evoluzione e sembrano non avere una fine. Possibile che sia così ricca di poteri? Che abbia tutte queste abilità? Che si rivelino, casualmente, nel momento in cui se ne ha bisogno? La cosa mi lascia del tutto perplessa e la cosa mi ha colpito, entro certi limiti, debbo essere onesta. La lentezza del volume, poi, non aiuta perché tutte queste informazioni, – nomi, razze, eventi e divinità, così come la serie di informazioni descritte nel volume, finiscono per confondere quasi il lettore ad un certo punto. O almeno io mi sono sentita soverchiata di tante nozioni, tante cose che mi hanno lasciato un po’ basita e non del tutto convinta come avrei sperato. Quindi un buon secondo volume, una lotta in preparazione e tanti avvenimenti ma tanta carne suo fuoco che ad un certo punto non si riesce a snodare come dovrebbe e apre le porte per l’ultimo volume che spero faccia i fuochi d’artificio e non finisca per essere ripetitivo, come in alcuni casi ha finito per essere questo (tipo spedizioni e simili e ricongiungimenti o sempre con amicizia e simili). Non so se il fatto che queste alaki difficilmente riescano a morire, non sia una parata dell’autrice per far sì che i personaggi principali e coloro che li circondano non muoiano mai. Cosa che nei combattimenti e in cosa stanno facendo, risulta quasi assurdo, quindi staremo a vedere cosa accadrà…

«Un’ultima cosa, Deka: assicurati di dare un nome alle cose.» Mentre la guardo, confusa, mi spiega: «I nomi sono ciò che dà potere alle cose. Anche agli dèi». Si avvicina. «Per esempio, se ti chiamo dea, allora lo sei. Non dimenticarlo mai.» Deglutisco, turbata anche solo dalla parola. «Ci proverò, karmoko.» Mani Bianche annuisce. «Ora vado. Come sai, usare i miei guanti richiede energia. Parleremo di nuovo, Deka. Resta in vita fino a quel momento.» «Cercherò di non morire» dico, con i pensieri ancora nel caos. «Tu fai lo stesso.» «Lo farò» assicura Mani Bianche.

Questo secondo volume è stata una lettura piacevole ma lenta, non scorrevole come credevo. Spero che il volume finale sia uno sprint forte e determinato che spinga i lettori a voler scoprire come Deka affronti il tutto. Una serie che, sommariamente, mi sento di consigliare e spero che il volume conclusivo non si faccia attendere e non deluda le aspettative create con questi due.

Namina Forna ci porta di nuovo ad Otera, tra Oyomo e le madri, con la Nuru Deka che ha in pugno la forza necessaria per essere quasi l’arma di sé stessa. Una storia ricca di pathos, azione e combattimenti che vedranno in lotta uomini e donne, per un mondo decisamente migliore di ciò che c’era originariamente. Siete pronti a volare su Ixa e a far parte del gruppo della Nuru?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni che hanno pubblicato come me, oggi, parlando sui loro siti di questo volume. Vi aspettiamo tutte assieme, ovviamente. Ecco a voi:

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Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi questo secondo volume? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto qui ovviamente.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #619 – HELL BENT, PORTALE PER L’INFERNO LEIGH BARDUGO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io sono qui, questo venerdì per portarvi e parlarvi di questo secondo volume della sedie di Leigh Bardugo. Debbo ringraziare per questa lettura la casa editrice Mondadori editore e l’organizzatrice dell’evento che ha preso cura di organizzare il tutto. Vi parlo subito della lettura in questione:

9788804770428_0_536_0_75Titolo: Hell Bent, portale per l’inferno
Autore
: Leigh Bardugo

Data di uscita: 10 gennaio 2023
Pagine 456
Secondo volume della serie La nona casa
Link d’acquisto: https://amzn.to/3VEmUNn
Trama: Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università. Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.

RECENSIONE

Recensione "La nona casa" di Leigh Bardugo (REVIEW PARTY)La storia ha inizio dove l’abbiamo lasciata, o almeno al secondo anno per la nostra Alex Stern. Lei è convinta, dopo tutto ciò che le è successo e tutto ciò che è successo a lei e a Darlinton, che lui non sia morto ma vivo ed è finito in un portale dell’inferno. Lei e Pamela Dawes devono cercare di riportarlo a casa, sempre se è lì che si trova ovviamente. La sfida è difficile e Alex rischia l’espulsione dalla scuola sia per il poco studio sia per tutto ciò che sta accadendo che finisce per metterla ancor di più sotto i riflettori: vengono trovati dei morti e Turner si rivolge nuovamente a lei per cercare di capire se la questione si avvicina alla Lethe e a tutta la scuola stessa o se sono dei casi isolati. Ma quando queste continuano ad avvenire e sono anche persone che non passano inosservate, le domande diventano tante e sia Alex che la Dawes sono costrette ad agire in fretta e contro le regole prima che Darlington svanisca del tutto.

Riusciranno nell’intento? Chi finirà assieme a loro per poter svolgere il rito e aprile il portale per l’inferno? Cos’altro succederà che metterà a rischio la vita della nostra protagonista così come delle persone che la circondano?

C’era così tanto sangue. Nuovo sangue. Sangue fresco. I Grigi non avevano abbandonato i loro corpi. Nonostante il panico, Alex sapeva che era anomalo. «Chi è stato?» chiese, e la donna gemette. L’uomo si premette un dito sulle labbra, gli occhi pieni di terrore, mentre entrambi sfrecciavano da una parte all’altra della cantina. Il buio le portò il suo sussurro. «Non siamo soli.»

La trama di questa storia è piuttosto basilare seppur lunga. Ebbene si, perché ciò di cui leggiamo al su interno è quello che troveremo all’interno del volume e sulla quale la storia si basa, quasi esclusivamente. E’ una trama ricca di dettagli, vista la sua lunghezza ma comunque importante per comprendere ciò che la storia ci trasmette in tutto e per tutto. Non avrei aggiunto, magari, troppi dettagli, ma alla fin fine è una trama ben fatta.

La copertina segue la versione originale proposta per questo volume, così com’è stato per il primo. E’ stato solo posto l’animale in risalto nel mezzo delle scritte ed è stato schiarito leggermente nella tonalità del grigio, nulla di particolare. L’animale in questione, posto come immagine principale, è piuttosto macabro e inquietante, forse peggio del serpente che ho trovato molto bello nella sua composizione eppure rende un pochino ciò che vuole comunicare il libro, seppur l’animale stesso non sembri avere una rilevanza così impattante nella storia, anzi, si fatica anche a capire a cosa si riferisca. E’ una copertina che sicuramente cattura e che pone in evidenza che si tratta di un volume dai risvolti gotici, macabri, quasi esoterici e – nonostante non invogli a primo acchito all’acquisto, è un’immagine impattante. Il titolo di questo volume è stato mantenuto così come l’originale senza venire tradotto ma ponendo un sottotitolo che ci mostra, bene o male, il significato di questo titolo e di questo volume. La scelta non è stata fatta male, anzi, trovo che abbia avuto la migliore soluzione possibile – cosa che accade praticamente di rado, lo so. Non posso non ritenermi soddisfatta del connubio fra copertina e titolo seppur – personalmente – non mi attiri ma proprio dall’originale, per il singolo volume e basta.

L’ambientazione è sempre la Yale, una delle scuole più famose al mondo, nel Connecticut e le sue Società segrete; L’epoca sembra essere moderna anche se non è del tutto specificata e la storia di questo secondo volume si muove un anno dopo gli avvenimenti dell’anno prima.

Alex ripensò alle teste velate e chine dei Book, allo scriba. “Fate bene a nascondere le vostre facce” disse loro mentalmente. “Quando arriverà la vostra ora, ci sarà qualcuno sull’altro lato ad aspettarvi per chiedervi il conto.”

Leigh Bardugo | La nona casa – Tegamini, il blog di Francesca CrescentiniI personaggi di questa storia sono diversi anche se essenzialmente il vertice a cui gira attorno tutto è Alex Stern. Attorno a lei c’è Pamela Dawes, l’Oculus, che era molto legata ache a Darlington ed è una persona molto diligente e poco incline a cambi repentini e radicali; c’è Turner, il poliziotto che scopre i casi di omicidi e con cui Alex ha già avuto a che fare in precedenza. E’ un uomo non particolarmente duro ma che si fida, nonostante tutto ciò che succede, di ciò che gli viene detto da Alex, visti i suoi precedenti. Altre ragazze all’interno della loro struttura abitativa faranno il resto e saranno importanti nella storia perché circonderanno Alex di tutto ciò che gli serve o meno ai fini della missione principale.

In tutto questo, Alex Stern, è una ragazza che sembra non aver imparato molto dai danni fatti e subiti in precedenza, vista la sua testardaggine e la sua impulsività nel fare le cose, ma è sicuramente cresciuta e maturata e cresciuta sia nella storia sia nel contesto generale dell’Accademia. E’ un Virgilio ed è una ragazza imperturbabile, coraggiosa ma non tanto studiosa, visto che non ama molto informarsi e leggere quando c’è qualcuno magari a farlo per lei, che le spiega le varie cose. Nonostante questo è piuttosto intuitiva e riesce a risolvere i casi anche più difficili, mettendo anche a rischio la su vita, senza alcun problema e lo finisce per fare direttamente e con determinazione.

Le bugie venivano facili ad Alex. Era sempre stato così. Mentiva da quando aveva scoperto di vedere cose che gli altri non vedevano, da quando aveva capito quanto era facile appiccicare etichette come “pazza” o “instabile” addosso a una bambina. Si sentiva tutte quelle bugie amiche sulla lingua, pronte a srotolarsi, fazzoletti di un mago di basso livello. Questo esigevano la Lethe e le società. Segretezza. Lealtà. Be’, al diavolo tutte quante.

Il perno centrale di questa storia si concentra tutto su Darligton. Alex si sente in debito nei suoi confronti, visto che lui sembra essere finito imprigionato all’inferno e lei si sia salvata e sente che deve cercare di riportarlo indietro, vivo e vegeto alla sua vita. Il tutto non è semplice visto che tutti lo danno per morto e i pochi che le credono sono a rischio esattamente quanto lei, però non demorde e il tutto si concentra su questa misteriosa e difficile sparizione da risolvere. Ovviamente il contorno delle morti che si consumano nei dintorni della struttura cominciano a far sorgere numerosi dubbi e Alex rischia di dover lasciare l’istituto.

We Found Wonderland In Books: RECENSIONE: "La Nona Casa" di Leigh Bardugo

Lo stile utilizzato dall’autrice è il medesimo del volume precedente: non in prima persona ma in terza che segue le vicende della protagonista che si muove, un luogo dopo l’altro alla ricerca della verità e della soluzione per salvare Darlington. Nel messo di questo vi sono dei spezzoni dei volumi della Lethe di ricerche, modifiche e articoli che serviranno per comprendere al meglio delle dinamiche all’interno dell’istituto e di come funziona il tutto. Rispetto al primo volume, poco è cambiato per quanto riguarda la pesantezza di alcune scene o parti che finiscono per essere fin troppo descrittive, poco fluide e questo non aiuta lungo il percorso di lettura della storia che già di per sé non è né facile né tantomeno leggera.

Per il resto, però, trovo che la storia sia migliore per via della trama, nonostante questo problema che vi ho appena descritto. La trama e il salvataggio di Darlington pongono tutto sotto un piano totalmente diverso e inaspettato anche del personaggio principale, che è costretto a sbottonarsi un po’ e a tirare fuori tutto di sé, anche ciò che la lega ad altre persone e che la rende parte della comunità, seppur sia difficile gestire se stessa e chi le sta attorno. Il personaggio di Alex emerge in primis sopra ogni cosa e si modella sia sulla trama  – e la storia quindi – sia sugli altri personaggi che la circondano diventando molto più vicina e affine agli altri e non troppo solitaria come invece quasi sempre tende ad agire. Trovo che il lato della storia abbia tirato fuori un lato di lei molto differente rispetto al precedente volume e si mette in gioco senza alcun dubbio, seppur la missione sembri impossibile.

La cosa che più affascina di questo volume è lo stile gotico del volume e le descrizioni dei luoghi in cui Alex stessa si addentra. Ci trascinano all’interno della Yale, della Lethe, della Skull and Bones e quant’altro rendendoci partecipe di riti, magie, sangue e di questo stile oscuro e arcano, quasi ai limiti con il genere esoterico, seppur sia una lettura comunque media per ragazzi, mettiamola così, anche se per lo stile e la scrittura lo metterei su una fascia di lettura più alta o almeno per ragazzi più grandi, non so.

La cosa che, invece, disarma è il fatto che la lettura sia ricca di dettagli e descrizioni di concetti, casate, eventi e legami famigliari, antichi rituali e simil discorrendo (non legati quindi al world-building) che finiscano per annoiare in alcuni punti rendendo la lettura pesante. In questo volume è stata più contenuta rispetto al precedente ma trovo che alcuni passaggi sulla scuola, sugli antenati e su tutti questi indovinelli collegati fra loro finiscano a volte solo per confondere il lettore se non rimandano a un ricordo magari preciso di qualcosa di Alex, per esempio (e come qui a volte è accaduto per fortuna).

Quindi la lettura di certo non risulta particolarmente agevole seppur non mi dispiaccia aver letto questo secondo volume, e di esservi entrata con uno spirito decisamente migliore visto che la storia ti accoglie e ti prende in maniera del tutto differente da quanto mi è accaduto con il primo. La Bardugo, ad ogni modo, con questi due volumi sembra essersi superata e ha creato una storia che va fuori dall’ordinario ma ben strutturata, decisa e determinata nella struttura dei personaggi e nella storia stessa che finisce per essere interessante e coinvolgente seppur rallenti ogni tanto.

Quindi non posso che ritenermi soddisfatta della lettura fatta e vi spingo a leggere il primo volume per poter leggere poi il successivo, questo. Per chi ama l’esoterismo, la magia arcana, le società segrete e quant’altro questa è la serie che fa per voi.

Le diede una seconda pacca sulla spalla, come se stesse incoraggiando un bambino. «Finisci questo lavoro e ci diremo addio, sì?» «Sì.» «È onesto. Fai ammenda. Tutti sono contenti.» Lei dubitava che avesse ragione su questo, ma disse soltanto: «Certo».
«Brava ragazza.» Anche qui si sbagliava.

Il libro è un buon secondo volume e l’ho apprezzato molto più di quanto invece fosse stato il primo. Non so per quale oscuro motivo, questo secondo volume l’ho trovato molto più significativo, forse anche per Alex che si svela e si mette a rischio per amicizia e per lealtà e crea così dei legami, diventa molto più parte di qualcosa e sembri molto più umana di prima. Consiglio la lettura di questo secondo volume, ovviamente se avete letto il primo, chiaro!

Leigh Bardugo scrive un secondo volume che ci immerge ancor di più dentro Yale e ci inserisce in un contesto difficile, misterioso e oscuro dove si devono fare delle scelte, salvare delle vite e cambiare per sempre ciò che si è. Siete pronti ad entrare nel Portale dell’inferno per recuperare un vecchio amico, finendo per rischiare la tua stessa vita, rischiando di non tornare indietro? Alex e Pamela vi guideranno lungo un viaggio pericoloso e pieno di insidie, tenetevi pronti!

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe interessarvi questa lettura? Avete letto il primo volume della serie? Io vi aspetto come sempre, qui.

A presto,

Sara ©

PROSSIME USCITE PER QUEEN EDIZIONI, BLUEBERRY EDIZIONI, CAMELOZAMPA, NEWTON COMPTON, MONDADORI LIBRI E MONDADORI OSCAR VAULT.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Siete pronti per una nuova pioggia di uscite che inonderanno le nostre librerie? Spero di si e che siete curiosi di scoprirli assieme a me. Come sempre, ve le suddivido per editore e spero che possiate apprezzare questi volumi. A voi le prossime uscite online e cartacee in libreria e in tutti gli store online:

NEWTON COMPTON

Titolo: Sangue freddo
Autore: Robert Bryndza
Pagine: 352
In uscita il: 06/01/2023
Dall’autore del bestseller La donna di ghiaccio
Un’indagine della detective Erika Foster
Trama: La valigia è logora, la zip arrugginita. Quando riesce a forzare la cerniera, Erika Foster si trova davanti qualcosa di inaspettato…
Sulle rive del Tamigi viene ritrovato il corpo martoriato di un ragazzo. La detective Erika Foster è scioccata dalla macabra scoperta, tanto più che c’è un precedente, un omicidio altrettanto brutale… Due settimane prima, infatti, in una valigia identica era stato rinvenuto il corpo di una ragazza. Che cosa collega le due vittime? Erika e la sua squadra si mettono al lavoro e i loro peggiori timori trovano presto conferma: c’è uno spietato serial killer in circolazione. E va fermato al più presto. Ma proprio quando l’indagine comincia a fare emergere una pista promettente, Erika subisce una violenta aggressione che la costringe a un riposo forzato. Un inconveniente che, insieme ai problemi della sua disastrosa vita privata, rischia di distoglierla dalla caccia all’uomo. La conta delle vittime non si ferma, ed Erika non ha scelta: deve tornare al lavoro e trovare l’assassino il prima possibile. Perché qualcuno che è molto vicino a lei potrebbe essere in pericolo. Riuscirà a salvare la vita di altri innocenti prima che sia troppo tardi?


Titolo: Una vita quasi perfetta
Autore: Catherynne M. Valente
Pagine: 128
In uscita il: 06/01/2023
Prezzo: € 4,99
Un thriller psicologico inquietante e coinvolgente che ribalterà ogni sicurezza
Trama: Sophia vive insieme al marito nel lussuoso complesso di Arcadia Gardens, una comunità isolata da tutto. Perfette sono le sfavillanti case dotate di sofisticati sistemi di sicurezza, perfetto è il vicinato e perfetta è anche la vita di Sophia. Suo marito è dolce e premuroso, e lei sente che sono fatti per stare insieme. Certo, il suo lavoro lo tiene lontano da casa un po’ troppo spesso, ma è un piccolo prezzo da pagare per una vita così impeccabile. Eppure, pian piano dei dubbi si insinuano nell’idillio di Sophia. Il seminterrato chiuso a chiave è la prima cosa a metterla in allarme: perché le è stato categoricamente proibito di scendere laggiù? Perché a volte suo marito torna a casa con uno sguardo strano? E perché, quando parla con i vicini, questi sono schivi e sembrano non sostenere il suo sguardo? Presto quelle che sembravano piccole crepe si allargano fino a diventare una voragine che inghiotte la scatola d’oro in cui viveva Sophia. Quale segreto nasconde suo marito? E cosa c’è dietro il lusso e l’apparente tranquillità che ammantano Arcadia Gardens?


Titolo: La ragazza sbagliata
Autore: C.D. Major
Pagine: 320
In uscita il: 06/01/2023
Un grande thriller
Trama: Nuova Zelanda, 1942. Edith ha passato gli ultimi quindici anni in manicomio. Aveva solo cinque anni quando è stata rinchiusa nell’Istituto Seacliff e, anche se ricorda ben poco della sua vita precedente, non ha perso la speranza di poter tornare un giorno alla normalità. Quando un devastante incendio distrugge il reparto, Edith viene interrogata dalla polizia e dal giovane medico Declan Harris. Affascinato dalla sua bellissima paziente, Declan comincia a dubitare delle ragioni ufficiali che hanno portato al suo internamento. È davvero pazza? O la storia folle che ha raccontato da bambina corrispondeva al vero? Il tempo sta per scadere: mentre Edith è in attesa di essere sottoposta a un nuovo e definitivo trat­tamento, che lascerebbe ben poco di lei da salvare, Declan cerca di scoprire la verità. Ma il mistero si sta trasformando in ossessione, e il dottore rischia di perdere tutto ciò che ha: per salvare la mente di Edith, sarà disposto a sacrificare la sua?


Titolo: Un amore da dimenticare
Autore: L.A. Casey
In uscita il: 06/01/2023
Pagine: 320
Il cuore sa sempre indicarti la strada
Trama:
Quando Noah Ainsley si sveglia in una stanza di ospedale senza ricordare come ci è arrivata, sa solo che ha bisogno di vedere Elliot, l’amore della sua vita. Ma poco dopo scopre l’orribile verità: la sua memoria a breve termine è stata compromessa a causa di un incidente d’auto. Lei ed Elliot si sono lasciati cinque anni fa. E ora è sposata con Anderson, un uomo che non riconosce nemmeno. In un istante il mondo di Noah si capovolge. Tutto ciò che desidera è avere Elliot al suo fianco, ma è chiaro che Anderson è ferito dal suo rifiuto. Possibile che si sia davvero innamorata di questo sconosciuto? Noah si sente completamente perduta. Ma quando i suoi ricordi cominciano lentamente a riaffiorare, Noah si domanda se Elliot meriti davvero la sua fiducia. L’ex che ama e il marito di cui non si ricorda sono le chiavi del suo passato. E quando finalmente la nebbia si diraderà, quale sarà la sua scelta?


Titolo: La libreria di piazza delle Erbe
Autore: Éric De Kermel
Pagine: 288
In uscita il: 06/01/2023
Trama: Appena Nathalie ha messo piede a Uzès, un piccolo borgo turistico nel Sud della Francia, si è subito innamorata del luogo. La vecchia cattedrale, il castello, le piazze inondate di sole e soprattutto la gente, accogliente e ospitale. E quando ha visto il cartello “vendesi” sulla libreria della piazza centrale, non ha resistito e ha deciso di cambiare vita trasferendosi lì. Così, in breve tempo, la sua libreria è diventata un punto di riferimento per gli abitanti, e Nathalie ha assunto il ruolo di confidente, guida e mediatrice per tutti coloro che vanno a trovarla per una chiacchiera o un consiglio. Da Cloé, un’adolescente in conflitto con la madre, a Bastien, che è alla ricerca del padre, passando per Tarik, il soldato rimasto cieco in guerra, e molti altri ancora. Un buon libro è un rimedio per molti mali, e per ciascuno di loro Nathalie conosce il libro giusto…


Titolo: L’incredibile viaggio della novantenne salvata dai pinguini
Autore: Hazel Prior
Pagine: 352
In uscita il: 06/01/2023
Trama: Veronica McCreedy ha quasi novant’anni e vive da sola da molti anni in una grande casa affacciata sul mare. Durante il giorno è facile incontrarla mentre raccoglie rifiuti sulla spiaggia, imprecando contro chi li ha abbandonati. Dice sempre di avere una memoria di ferro, ma a volte le capita di passare ore a cercare gli occhiali, sicura che qualcuno glieli abbia spostati. Ma qualcuno chi? Forse la povera Eileen, la donna che si occupa della casa e che ogni tanto deve sopportare i suoi rimproveri. Veronica non frequenta molta gente, anzi, da quando ha divorziato da un marito fedifrago seriale, è spesso sola e proprio mentre sta pensando che vorrebbe impegnarsi di più per gli altri incappa in un documentario in TV dove si racconta dei problemi che affrontano i ricercatori a salvare i pinguini di Adelia. Veronica alza il telefono, chiama il remoto centro di ricerca e, dopo essersi accertata delle difficoltà che devono affrontare, parte alla volta del Polo Sud decisa ad aiutarli in tutti i modi. Ma sarà Veronica a salvare i pinguini o avverrà il contrario?


MONDADORI LIBRI E MONDADORI OSCAR VAULT

Hell Bent. Portale per l'inferno - Leigh Bardugo - Libro - Mondadori -  Fantastica | IBSTitolo: Hell Bent, portale per l’inferno
Autore
: Leigh Bardugo

Data di uscita: 10 gennaio 2023
Pagine 456
Secondo volume della serie La nona casa
Trama: Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università. Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.



Little, BigAutore: John Crowley
Titolo: Little, Big
Collana: Fantastica
ISBN: 9788804752363
Pagine: 612
Prezzo€ 18,00

In vendita dal 24 gennaio 2023
Trama: «IN UNA CERTA GIORNATA di giugno del 19…, un giovane stava camminando verso nord allontanandosi dalla grande Città diretto al villaggio, o località, chiamato Edgewood, di cui aveva sentito parlare, ma che non aveva mai visitato. Il suo nome era Smoky Barnable e stava andando a Edgewood per sposarsi.» Così inizia questo romanzo, un classico della letteratura fantastica ammirato da generazioni di lettori entusiasti. Smoky è un ragazzo razionale, con i piedi per terra, sembra l’opposto della famiglia Drinkwater, di cui sta per sposare la figlia Daily Alice. Eppure presto anche attorno a lui iniziano a succedere eventi fuori dal normale. Che tipo di mondo è quello in cui sta per entrare Smoky? Saga familiare, favola, racconto segreto, Little, Big mescola Shakespeare, Lewis Carroll, il folclore persiano e molto altro ancora per regalarci la storia di un amore splendido e di una perdita struggente, di cose impossibili e di destini ineluttabili. La storia di individui minuscoli persi in un universo immenso, ma capaci di contenere quell’universo dentro di sé. La storia, soprattutto, della Fiaba che tutti ci avvolge.



CAMELOZAMPA

Il nonno bugiardo - Alki Zei - copertinaTitolo: Il nonno bugiardo
Scritto da Alki Zei
Illustrato da Andrea Antinori
Traduzione di Tiziana Cavasino
SECONDA EDIZIONE

Collana: I Peli di gatto
Età: 9+
Pagine: 184
copertina cartonata
ISBN: 9791280014993
Prezzo: euro 14,90
Stampato su carta ecologica certificata FSC®
Edizione ad alta leggibilità
In libreria dal 10 gennaio 2022

Vincitore del Prix Chronos, premio assegnato dai lettori ai migliori titoli sul tema delle relazioni tra diverse generazioni.
Prima selezione Premio Strega Ragazze e Ragazzi

Trama: Ogni volta che va a prenderlo in ritardo, il nonno di Andonis tira fuori le scuse più strampalate, come essersi unito a un corteo di studenti ed essere finito manganellato dalla polizia. Il nipote gli crede poco, eppure un po’ alla volta scoprirà che il nonno, ex attore di teatro esiliato durante la dittatura, non si inventa nulla e ha davvero vissuto una vita straordinaria. Così come straordinario è il segreto che la sua famiglia nasconde: perché, infatti, nessuno parla mai della nonna? Nello stile ironico e delicato di Alki Zei, un romanzo pieno di tenerezza che tocca temi come l’impegno civile, la democrazia, il razzismo, la guerra, l’affetto tra nonno e nipote e la testimonianza di chi si è battuto per un mondo più giusto.


BLUEBERRY EDIZIONI

Cover reveal: "Neves" di Josy F. Roas. Blueberry Edizioni -Titolo: Neves
Autrice: Josy F. Roas
Genere: Contemporary Romance
Tipologia: Autoconclusivo
Uscita: 5 gennaio 2023
Prezzo: promo a 0,99 poi 2,69 euro
Pagine: 260 circa
Trama: James è un uomo che sembra essersi smarrito. Forte, sprezzante e fiero, era solito riversare la sua rabbia sui circuiti della Nascar, sfrecciando davanti ai suoi avversari, ma tutto questo sembra appartenere a un tempo lontano. Adesso vive avvolto nell’oscurità, schiacciato dal rancore verso colei che gli ha spezzato il cuore e cercando conforto altrove per alleviare quel male che sente dentro. Erin è una ragazza che sta provando a rinascere. Ferita come donna, illusa e poi sminuita, ha deciso di fare della sua passione per il canto un lavoro, pronta a ogni cosa pur di superare le difficoltà che la sorte le ha posto davanti. Il suo unico rimpianto? La sua testardaggine, che l’ha portata a scappare da colui che, tra luci e ombre, poteva essere l’amore della sua vita. Ma si sa, chi muove i fili di tutto non è solo il destino, a volte si può mescolare le carte del mazzo e, come nel poker, vincere anche con un bluff, a patto che si riesca a mettere da parte vecchi rancori, incomprensioni e sensi di colpa. Tra nuovi incontri, folli corse, passioni sfrenate e bugie ricorrenti, Erin e James percorreranno l’ultima “gara” della loro storia con il piede ben saldo sull’acceleratore ma saranno capaci di ricostruire il loro rapporto dalle macerie? E se la passione bussasse di nuovo alla porta, saranno in grado di separare testa e cuore? Solo la bandierina del traguardo ci svelerà chi trionferà. Sarà amore oppure inganno?


Titolo: Il respiro delle Stelle
Autrice: Mary Rood
Genere: Historical Romance
Tipologia: Autoconclusivo
Uscita: 13 gennaio 2023
Prezzo: prom a 0,99 poi 2,69 euro
Pagine: 150 circa
Trama: Arles 1888. Sophie è una ragazza orfana di padre, semplice, insicura, che nasconde le sue forme sotto abiti maschili. In cerca di se stessa, di cosa voglia dire essere una donna, decide di partire per la città in cerca di lavoro. E qualcosa cambia…
Perché Arles è in fermento, vivace e proiettata verso il futuro. E poi c’è Vincent, pittore ancora sconosciuto ma dalla straordinaria personalità con cui sta per nascere un legame speciale, e Jérôme, suo amico da sempre che, per la prima volta, sembra guardarla con occhi diversi. Sta per iniziare una nuova stagione per Sophie, all’alba di un’estate che porterà con sé desiderio, scoperta, nuove amicizie, esperienze e, perché no, amore. Sarà facile, allora, scoprire che è bello perdersi tra sguardi complici, carezze, corse a perdifiato sulla spiaggia e vestiti bagnati. Nel viaggio alla ricerca della terra dell’ocra, il suo cuore batterà sempre più forte e il suo mondo cambierà per sempre, tra le lettere di Vincent, le cavalcate con Jérôme, il faro, i campi di lavanda e le notti stellate…


QUEEN EDIZIONI

TITOLO: Una complicata storia d’amore
AUTORE: Rachel Van Dyken
SERIE: Covet # 1
GENERE: Contemporary romance
PAGINE: 350
FORMATO: Ebook – cartaceo
PREZZO: Ebook € 4,90 – cartaceo 15,90
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 gennaio 2023
*romanzo autoconclusivo
Disponibile in libreria e in tutti gli store.

Trama: I gemelli Julian e Bridge Tennyson hanno tutto quello che si può desiderare: sono belli, ricchi e potenti. Ma, con la separazione dei genitori, le loro strade sembrano dividersi per sempre. Fino a che, anni dopo, a causa di un terribile incidente, il padre affida a Bridge il ruolo del fratello: dovrà occuparsi di gestire l’azienda al posto suo. Nessuno, però, deve sapere dello scambio di persona, soprattutto Isobel, la fidanzata di Julian. Tuttavia, la ragazza sospetta sin da subito qualcosa… L’uomo che voleva lasciare le appare d’un tratto diverso: sensibile, protettivo e appassionato, in grado di darle ciò che ha sempre
desiderato. Ma può una persona cambiare così all’improvviso? Bridge dal canto suo prova fin da subito un’irresistibile attrazione per la fidanzata del fratello, e si scatena in lui un conflitto interiore che vede coinvolti lealtà, sincerità, desiderio e affari di famiglia. Ma una volta trovato il vero amore è difficile rinunciarvi, e lottare per esso diventa l’unica ragione di vita.


Cosa ne pensate di queste uscite? C’è qualcosa tra questi volumi che vi piacerebbe leggere? Io come sempre vi aspetto e vi mando un grande abbraccio.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #616 – QUESTO INVERNO DI ALICE OSEMAN.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa con una nuova recensione per voi, che spero possa interessarvi e/o incuriosirvi. Io ho voluto acquistare questo volume assieme all’altro che è uscito sempre della Oseman per continuare a leggere la saga di HEARTSTOPPER che adoro. Spero questo volume possa piacervi, visto che è una chicca aggiuntiva ad altri volumi:

978880477124higTitolo: Questo inverno
Autore: Alice Oseman
Data di uscita: 15 novembre 2022
Pagine: 120 
Link d’acquisto: https://amzn.to/3j95yKE
Trama: Il Natale in genere è una festa tranquilla in casa Spring. Ma quest’anno non è proprio un Natale normale: è stato un inverno difficile per Tori, suo fratello Charlie e anche per il piccolo Oliver. Per cui, questo 25 dicembre, il piano è quello di sopravvivere alla giornata uscendone indenni. E se per Oliver ciò significa giocare a Mario Kart con suo fratello e sua sorella, per Tori e Charlie implica necessariamente lasciarsi alle spalle il passato.

RECENSIONE

La storia è molto breve e si riferisce a un’unica giornata per Nick e Charlie, otto mesi dopo l’inizio della loro relazione, proprio il giorno di Natale. Charlie esce da un periodo in cui è stato chiuso in un istituto psichiatrico per via del suo problema alimentare e il disturbo con il cibo e tutti sembrano di saperla lunga su come si sente o su come dovrebbe essere osa la sua vita, che dovrebbe mangiare e questa giornata sembra così lunga da uscirne completamente indenni. 

Riuscirà Charlie assieme all’aiuto di sua sorella Tori, di suo fratello Oliver e del suo Nick a uscirne e a riscoprire la magia del Natale? Cosa succederà nel corso della giornata di Natale? Cosa cambierà per Charlie e per Tori, dopo questa giornata?

Mi rifiuto di pensare ai mesi scorsi, a me e Charlie, a tutta la tristezza. Metterò un muro fra me e tutta questa roba. Solo per oggi. «Buon Natale» dico. Cerco di non riaddormentarmi, ma è inutile, e scivolo nel sonno con la risata di Oliver che mi risuona nelle orecchie.

La trama di questa storia è piuttosto breve anche per via del volume che è piuttosto ridotto visto che si tratta di un centinaio di pagine o poco più e la storia si compone di un misto fra narrazione e illustrazioni. Nonostante questo, però, non è una trama fuori contesto e ci mostra ciò di cui ci andrà a parlare la storia e ciò che succede a Charlie e a Tori ha molto da dire.

La copertina di questa storia è piuttosto semplice e si mantiene sia sulla linea della collana originale utilizzata dall’autrice per questi libri unici e che con i loro colori sgargianti e cromatici finiscono per colorare la nostra libreria con tanto di allegria e buon umore. Con questo rosso si vede all’interno di una lampadina la piccola dimora dei Spring circondata dalla neve e viene racchiusa proprio all’interno di quella struttura per commisurare il fatto che la storia viene racchiusa all’interno della singola struttura e lì cresce, si dipana e muore – per così dire. Il titolo si rifà precisamente all’inverno e più precisamente al Natale sotto cui la storia si struttura ed è una semplice traduzione letterale della storia, niente di particolare al riguardo.

L’ambientazione del piccolo volume si riduce tra Casa Spring e casa di Nick, quindi si mantiene tutto in un micro cosmo controllato e piccolo; l’epoca si riferisce a otto mesi dopo che Nick e Charlie si sono messi assieme, ovvero qualche mese dopo gli ultimi avvenimenti del quarto volume di Heartstopper.

A Heartstopper novella — THIS WINTER: TikTok made me buy it! From the YA  Prize winning author and creator of Netflix series HEARTSTOPPER : Oseman,  Alice: Amazon.it: Libri

I personaggi della storia, stavolta, sono diversi e non si concentra solo sul punto di vista di Nick o Charlie cosa che avviene nelle graphic novel di riferimento e precedenti a questa pubblicazione. Avremo un punto di vista del tutto inedito che ci lascerà sicuramente sorpresi e che non ci deluderà.

Sto parlando dei fratelli di Charlie, in particolar modo Tori, sorella maggiore di Charlie che tiene ai suoi piccoli fratelli ma che è sempre sulle sue, si mantiene distaccata nel modo di fare, nel vestirsi sempre di scuro e simili ma che ha un cuore grande per quei due monellacci dei fratelli. In particolar modo è preoccupata per Charlie e che non si lascia avvicinare tanto facilmente da lei, prendendola come se non gli importasse di lui. Dall’altro lato abbiamo Oliver, il piccolo casinista di casa che vorrebbe tutte le attenzioni per sé anche se sono tutte sugli altri e vuole un mondo di bene ai suoi fratelli maggiori che lo trattano come una piccola mascotte.

Poi, c’è chi conosce Charlie e chi mente. Se avete letto i libri passati – ovvero la serie di Heartstopper – non potrete non apprezzare e amare il giovane Spring e la sua love story con Nick che sembra un tenero orsacchiottone dolce. Qui avremo modo di conoscere un lato diverso di Charlie, più spigoloso e duro, chiuso dovuto dall’uscita dall’istituto che si è occupato di lui per il suo disturbo alimentare e per via dei commenti dei vari parenti – ignoranti aggiungerei e me lo passerete questa volta perché: a chi non è mai capitato di essere nella situazione di Charlie nel corso delle feste e di voler rispondere a quel parente scortese? O di ricevere domande scomode? E’ difficile e Charlie fa già fatica a tenersi in piedi con le sue gambe, figurarsi a ricevere trattamenti simili che finiscono per colpire anche Tori e anche lei si trova in condizioni difficili e che la fanno sentire a disagio.

«Ma è Natale» replico. «Tanto lo sappiamo tutti» continua come se non mi avesse sentito «che sono lo zimbello della famiglia». «Non è vero». Lui si affaccia all’ingresso per afferrare la giacca e la busta di regali per Nick. Questo inverno è stato una merda. Prende le chiavi e apre la porta. Sta piovendo Il freddo si insinua dentro. Voglio piangere.

Il perno centrale di questa storia si concentra su un’unica giornata – il Natale – e ci mostra come può essere difficile una giornata tipo di questo genere per degli adolescenti e ci mostra sia le loro difficoltà e i disagi, il loro punto di vista e la visione del mondo vista dai loro occhi, come ci si sente se ci vengono poste domande scomode da persone che ci conoscono poco e che credono di sapere tutto di noi.

Lo stile utilizzato utilizzato ripiega su più punti di vista: inizieremo con Tori per poi passare ad altri personaggi con la differenza – rispetto agli altri volumi della serie – che qui la storia è in forma scritta con qualche illustrazione e non solo in forma illustrata come avviene per i precedenti volumi che ci parlano di Charlie e Nick. La struttura della storia si svolge unicamente in poche ore di un unico giorno, quindi il tutto risulta abbastanza veloce, breve e conciso ma pieno di significati e messaggi che non passano inosservati al lettore.

Il Natale diventa una festa ostica quando si comincia a perdere la magia di quando si è bambini e riunire dei parenti che non si vedono quasi mai, può risultare difficile e ci pone sotto l’obiettivo soprattutto se succedono delle cose nella vita che finiscono facilmente per essere di dominio pubblico. Charlie, per Natale, è già scosso di quanto gli è accaduto e finisce per sentirsi lo zimbello della famiglia per via delle domande che gli fanno, per il fatto di essere gay e per il suo disturbo alimentare di cui non si sente compreso e, chi non sa porre le giuste domande e non sa avere il giusto buon senso e il tatto, finisce per metterti solo che in difficoltà.

Immaginate cosa può essere poi per un adolescente che magari non ha neanche tanto spirito di risposta pronta o non si sente compreso già dall’origine cosa si può causare. Nonostante questo e i messaggi che l’autrice cerca di porci, c’è anche una soluzione che va trovata nelle persone vicine, che ci vogliono bene e che veramente ci comprendono.

Una lettura che ho sentito vicina – perché a chi non è mai capitato il parente rompipalle che non sa stare con gli altri, diciamocelo! Per cui se avete amato la serie precedente e se volete leggere una piccola storia e sentirvi anche se solo per una piccola parte, vicini a Charlie per ciò di cui vi ho parlato, allora la storia fa per voi. Lo apprezzerete.

«Stai bene?» e io iniziato a piangere, come succede spesso quando mi fanno questa domanda. Non voglio che mi veda piangere, perché è già successo abbastanza negli ultimi tempi ed è pure Natale, per cui cerco di rimanere immobile il più possibile sulla sua spalla, ma questo non gli impedisce di accorgersene.

Il libro che, per chi ha seguito Heartstopper, è d’obbligo e che troverà interessante e ben costruito per sottolineare ulteriori disagi, problematiche e quant’altro e come è possibile bypassarle se non risolverle del tutto. Una storia che consiglio se avete amato Nick e Charlie, non potete non leggerla.

Non solo Alice Oseman riesce a portarci dei temi importanti a galla e ci pone quesiti seri che spingono il lettore a riflettere a tutti quei momenti in cui ci trovavamo in una situazione scomoda o di difficoltà ma ci permette di scoprire quel punto di vista, analizzarlo e comprenderlo, sperando di non trovarsi mai in quelle circostanze. Questa piccola storia ci insegna a non mollare, ad essere forti e determinati sempre e, nei momenti difficili, saper riconoscere chi ci è accanto per sorreggerci ed aiutarci veramente.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Spero prima di questo leggiate le graphic novel legate al mondo di Nick e Charlie. Potete trovare su Netflix anche la serie TV dedicata a loro due. Vi stiamo aspettando tutti! Siete pronti per una nuova storia d’amore dolce, tenera e adorabile?

A presto,

Sara ©

RECENSIONE IN ANTEPRIMA #615 – PIU’ FELICE CHE NO DI ADAM SILVERA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova uscita per cui ringrazio Camilla del Tandem Collective Global e la Oscar Vault per avermi permesso di leggere in anteprima e con entusiasmo questo romanzo di Silvera. Ringrazio anche tutte le altre ragazze che hanno partecipato con me e di cui vi invito ad andare a vedere i loro post, stories e recensioni (le trovate anche sul mio Instagram: @milionidiparticelle) sotto l’hastag #piùfelicechenoreadalong! Spero che a voi possa fare piacere anche a voi se vi parlo del primo romanzo in assoluto scritto da lui e di cui sono felice di parlarvi. Ecco che ve lo racconto:

978880475634higTitolo: Più felice che no
Autore: Adam Silvera
Editore: Mondadori Oscar Vault
Genere: narrativa LGBT
Target: +16
Data di pubblicazione: 15 novembre 2022
Link d’acquisto: https://amzn.to/3F16k3R
Trama: 
DA QUANDO SUO PADRE si è suicidato, è dura per Aaron Soto, sedici anni, immaginarsi di nuovo felice. E la cicatrice a forma di sorriso che ha sul polso non fa che rinnovare il dolore, ma anche la sua determinazione a farcela: riconquisterà la felicità, anche con l’aiuto della fidanzata Genevieve e dell’indaffaratissima mamma. Quando Genevieve parte per tre settimane, Aaron inizia a passare sempre più tempo con il suo nuovo amico Thomas. Piano piano, Thomas diventa sempre più importante, e Aaron non può negare i sentimenti che prova per lui, anche se tutto questo crea tensioni con la sua ragazza e con i vecchi amici. Per riavere indietro la sua vecchia vita, Aaron arriva a prendere in considerazione ogni strada, compresa la rivoluzionaria procedura per cancellare la memoria proposta dall’Istituto Leteo. Ma vale davvero la pena dimenticare chi sei pur di essere felice?

RECENSIONE

uomo in giacca blu e jeans in denim nero seduto sulla scatola giallaLa storia ha inizio nella Giornata delle Famiglie in cui Aaron Soto e i suoi amici del Bronx sono lì per festeggiare e parlano della nuova procedura Leteo che consente di cancellare dei ricordi – anche specifici – per tentare di essere felici. Infatti, uno dei loro più cari amici hanno deciso di sottoporsi alla procedura per la morte del fratello gemello, anch’esso parte del gruppo e di conseguenza si sono tutti allontanati dal quartiere. Intanto Aaron condivide i suoi momenti e le sue cose con Genevieve, la sua ragazza con cui sembra essere abbastanza felice. E’ non appena incontra Thomas lungo un gioco in strada che le cose cambiano e non appena Genevieve parte per una ventina di giorni i sentimenti di Aaron subiscono i più atroci dubbi sulla sua attuale relazione e sul fatto che non sia minimamente felice, sul fatto che lui sia gay e che Thomas possa essere la persona che stava cercando nella vita. Ma questo cambia irrimediabilmente ogni cosa con Genevieve e con i suoi amici della comitiva, così come nella vita di sempre per Aaron.

Cosa succederà ad Aaron ora che tutto ciò che c’è da affrontare sembra essere così difficile? Cosa cambierà nella sua vita? Gli amici accetteranno con lui, i cambiamenti e tutto ciò che ne deriva? Si sottoporrà alla procedura Leteo o, visti gli effetti collaterali, decide di guardarsene bene? Quali consapevolezze raggiungerà Aaron e tutta la famiglia Soto, compresi i suoi amici più stretti?

Appoggio la testa contro la parete, l’acqua mi scorre tra i capelli e lungo la schiena, e penso a tutti i ricordi che farei sparire grazie a Leteo. Hanno tutti a che fare con il vivere in questo mondo dopo papà.

La trama che viene trascritta e riportata rappresenta appieno la storia che ci viene presentata all’interno del volume stesso. E’ ben strutturata e ci mostra il corso degli eventi che scaturirà quanto avverrà per il nostro giovane protagonista che è alla ricerca della felicità, dell’amore, di se stesso e molto di più. Coinvolgente a prima vista, ma sotto nasconde molto, molto di più perché c’è questo ma sotto c’è molto altro che non vi aspettate minimamente, questo è poco ma sicuro.

La copertina che viene utilizzata per il volume non è tra le migliori che siano state sfornate, soprattutto per quanto riguarda Silvera. Nonostante questa piccola premessa, essendo il primo volume dell’autore e pubblicato successivamente agli altri qui in Italia, siamo abituati bene ma io do una spiegazione molto semplice alla copertina e al disegno utilizzato che rappresenta – sembrerebbe il protagonista della storia. Aaron somiglia molto a Silvera stesso e c’è un non so che di autobiografico in questa storia, seppur sia edulcorata e ci sia molto altro all’interno. Quindi non posso non immaginarmi che sia un po’ lui quello in copertina. Il titolo di questa storia è la mera traduzione dell’originale ma è ciò su cui poi si fonda lo spirito e le linee guida della storia: la felicità. Non credo ci potesse essere titolo più rappresentativo di questo, quindi va bene così.

escalier bleu sarcelle et vert près de l'usineL’ambientazione della storia è il Bronx, distretto di New York e l’epoca si riferisce a qualche anno fa, non troppo indietro con i tempi ovviamente anche perché la storia risulta essere abbastanza moderna.

Ma c’è un buco anche dentro di me, e ho la testa piena di domande che non riesco a ignorare. Mi manca l’uomo che manca a mia mamma, che rideva quando io e i miei amici facevamo finta che la sua macchina fosse una nave spaziale inseguita dagli alieni, che guardava i cartoni animati con me quando avevo gli incubi, che mi faceva sentire al sicuro quando mi metteva a letto la sera, prima di uscire per il suo turno di notte all’ufficio postale. Non mi piace pensare all’uomo che era diventato quando lo abbiamo perso.

I personaggi di questo volume sono diversi ma alla fin fine il solo ed esclusivo principale narratore della storia è Aaron, il diciottenne che è nel pieno della tempesta emotiva che nessuno può cambiare, soltanto lui. Genevieve e Thomas sono, inizialmente e  rispettivamente, la ragazza di Aaron e quello che diventerà il suo migliore amico e saranno delle colonne portanti per lui all’interno della storia non solo per dolori e gioie che questi possono provocargli ma per la vicinanza e per tutto ciò che loro rappresentano e come restano accanto a lui, qualsiasi cosa accade. Genevieve è una ragazza buona, dolce e che ama Aaron fin nel profondo anche se riconosce e sa bene di non essere ricambiata e trattata nello stesso modo. Riconosce di essere ferita ma prosegue lungo il suo percorso, si comporta anche egoisticamente ad un certo punto non allontanandosi almeno per un po’ ma trovo che sia uno dei pochi personaggi che è rimasto vicino ad Aaron senza chiedere nulla in cambio, anche quando aveva perso i sentimenti di lui per lei definitivamente. Thomas, dall’altro lato è un personaggio inizialmente molto chiuso e misterioso seppur si faccia voler bene fin dalle prime pagine in cui verrà introdotto. Si mette a disposizione, resta in momenti di difficoltà e seppur Aaron sia convinto di alcune cose, lui non si lascia intimorire e si mantiene stoico e determinato a proteggere il suo migliore amico dalle difficoltà in cui sta finendo, rispettando anche le tempistiche richieste.

Aaron non è felice però ha tatuato uno smile sul suo braccio ed è una persona fragile, indecisa, che ha tanto da dare al mondo. E’ un personaggio tendenzialmente anche molto duro con sé stesso che non riesce ad accettare ciò che gli succede, i suoi stessi sentimenti e la sua natura oltre a tutte le conseguenze che ne derivano visto che si sente giudicato e in colpa. Nonostante questo è un personaggio che ha molto da dare e che si lascia apprezzare pagina dopo pagina seppur non condivida, in alcuni casi estremi, le sue scelte.

Thomas non è Genevieve e Genevieve non è Thomas, e questo assurdo ping-pong tra loro due nella mia testa è una stronzata. Hanno dei ruoli molto diversi nella mia vita. Lo so, giuro che lo so.

Il perno centrale di questa lettura si concentra sul concetto di felicità e da come e cosa o chi (e se) venga influenzata; ma non è solo questo, il tema è decisamente molto più ampio e si snoda in tante piccole sotto trame importanti che delineano la felicità stessa: si veda l’accettazione di se stessi e l’insicurezza che ne deriva, la sessualità e il fatto di sentirsi in colpa per la “diversità” che poi tale non è ma nella società di oggi ci sono ancora molti pregiudizi al riguardo.

Lo stile utilizzato utilizzato è piuttosto semplice e delineato in prima persona dal punto di vista di Aaron Soto. Sotto diversi aspetti ho trovato questo libro piuttosto lento rispetto a come si evolvono invece le altre storie di Silvera. Si nota soprattutto su questo che è ancora acerbo e è il suo primo libro di cui parla, oltre al fatto che la lentezza e la pesantezza credo derivino anche dalle tematiche importanti su cui occorre soffermarsi, giustamente, e il tutto lo rende ancor più particolare. La storia, così come anche scritto nelle note finali ha un qualcosa di autobiografico o comunque dei riferimenti che giostrano molto sulla vita dell’autore e che hanno impattato significativamente per lui, quindi non è da sottovalutare, anzi è da tenere in considerazione.

Ciò che rende originale i volumi di Silvera è la sua profonda capacità di inserire in un contesto ordinario e reale un qualcosa fuori dal comune, di differente e di quasi magico a mio parere. Io parlerei quasi di realismo magico ma non gli si addice in tutto e per tutto ma associare la realtà a delle APP come il caso del Death Cast o come questa procedura Leteo che consente di poter dimenticare ricordi dolorosi, difficili o chicchessia. E’ una cosa che nei volumi e nelle storie apprezzo davvero molto e che sono felice di  aver ritrovato anche in questo volume, visto che rendono la lettura ancor più interessante di quello che potrebbe essere una storia semplice, d’amore o quant’altro.

Le tematiche affrontate sono davvero differenti fra loro e tutte decisamente importanti che non passano di certo inosservate: il fatto della felicità come concetto assoluto e il fatto che la felicità possa essere influenzata da chi ci circonda o possiamo costruirla e determinarla e decidere di dare il giusto peso alle cose, seppur siano difficili da digerire; i fatti che ci accadono nella vita di tutti i giorni che poi diventano ricordi – dolorosi o meno che siano – o ciò che decidiamo di essere, la gestione degli eventi oltre all’impatto che questi hanno sulla nostra vita. Come dice anche la trama stessa: vale la pena dimenticare chi sei pur di essere felice?; il concetto della sessualità e dell’accettazione dell’amore non tanto degli altri verso di noi ma di se stessi, guardandoci allo specchio e amandoci per ciò che siamo prima di ogni cosa; le tematiche sociali ovvero l’accettazione e/o il rifiuto della comunità e l’omofobia che deriva da determinate situazioni che tutt’ora si presenta e che lascia sconvolti – che ognuno possa amare chi voglia, vivete la vostra vita!; il fatto del suicidio che ricorre sia attraverso il gesto del padre di Aaron che la sua comunità critica e la sua stessa esperienza. Come potete vedere non mancano le tematiche e trovo che sia un volume ricco e pieno di significato, in tutte le sue piccole sfaccettature.

Mi sono ritrovata anche in disaccordo con Aaron per alcune scelte fatte e per alcuni modi di affrontare la questione ma si comprende anche facilmente che – non essendo tutti uguali a questo mondo – le reazioni sono differenti da persona a persona ed è questo che poi rende bello tutto ciò che avviene e che muta con noi. Non è una storia che lascia indifferenti e potrete farvi la vostra idea intraprendendo la lettura.

Ricordi: alcuni possono mozzarti il fiato, altri ti permettono di andare avanti, alcuni restano con te per sempre, altri ancora spariscono da soli. Non puoi davvero sapere a quali sopravvivrai se non rimani sul campo di battaglia mentre ti sparano proiettili di infelicità. Ma se sei fortunato, avrai felicità in abbondanza a farti da scudo.

Il libro, nonostante ne siano passati diversi dell’autore sotto le mie grinfie ed abbia già saggiato la scrittura dell’autore, ritengo che sia un libro da non perdere e da tenere assolutamente in considerazione nonostante non sia un libro semplice a livello di storia come di trama né di facile lettura. Consiglio la lettura del volume a chi spera di trovare la felicità e non pensa di essere abbastanza e garantisco agli amanti di Silvera che anche questo, vi piacerà.

Adam Silvera si conferma ancora una volta un autore che stupisce, questo è poco ma sicuro. Una storia toccante, difficile e dura da digerire che però ci lascia tanti messaggi da cui possiamo solo che imparare. La felicità nasce da dentro di noi, dall’accettazione di se stessi prima di ogni cosa e poi tutto il resto. Una storia che vi colpirà.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi questo volume? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto e vi abbraccio.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #610 – TRUELIFE DI JAY KRISTOFF.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Con questo libro chiudiamo un cerchio di una saga robotica, fantascientifica, nel bel mezzo di un mondo del futuro un tantino devastato e sul filo del rasoio che oscilla tra le Leggi della Robotica e la ribellione e/o anarchia totale se così vogliamo chiamarla. Ma cosa siamo disposti a dare in pasto agli altri pur di ottenere ciò che vogliamo? Kristoff chiude la saga con questo volume di cui ringrazio per la lettura Graziella per avermi coinvolto nell’evento ma soprattutto la Mondadori per avermi permesso la lettura in anteprima. Ecco a voi che ve ne parlo:
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Titolo: Truelife
Autore: Jay Kristoff
Lifel1k3 series. Volume tre

Data di uscita: 25 ottobre 2022
Pagine: 444
Link d’acquisto: https://amzn.to/3DIiHRP
Trama: Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

RECENSIONE

LIFEL1K3 / DEVIAT3 / TRUEL1F3 book cover art — Chris Malbon

La storia ha inizio esattamente dove l’avevamo lasciata. Sta per cadere un missile sulla città di New Bethlem e Cricket è lì che cerca di salvaguardare i suoi nuovi compagni di avventure: Abraham figlio di Sorella Emme che ha dei poteri inspiegabili e Solomon, un robottino da compagnia. I tre cercano di savarsi quando in città subentrano dei nuovi ragazzini che tentano di salvarli con dei poteri simili a quelli di Abraham e a quelli di Lemon e Cricket comincia a chiedersi che fine abbia fatto la sua migliore amica. Eve finisce sotto il Predicatore che ha fregato Ezekiel che finisce per sentirsi persino più sciocco del normale nonostante abbia capacità cognitive e logiche più sviluppate di chiunque altro essendo un sembiante. Lemon se n’è rimasta nel rifugio dove ha visto scomparire i suoi amici e il suo nuovo amato ma non riesce a smettere di pensare a tutti coloro che sono stati accanto a lei. Il tutto è sull’orlo di una guerra e nonostante le due amiche non sembrino più così legate devono cercare di combattere – come tutti gli altri – per cercare di fermare quanto sta accadendo tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies.

Riusciranno i nostri eroi a mettere da parte le divergenze e da porre fine a tutto ciò che sta accadendo nel loro mondo? Cosa cambierà e quali consapevolezze riusciranno a maturare ancora da tutto ciò che sta accadendo? Riusciranno a riavvicinarsi nonostante le divergenze e a tornare parte del tutto che erano?

E la ragazza? Quella che le aveva insegnato che non tutti cercano un tornaconto? Che non tutti danno senza volere qualcosa in cambio? Be’, Lemon la chiamava la sua “amica per la pelle”. Ma naturalmente quello che intendeva era “sorella”.

La trama di questo volume, anche qui, finisce per essere ben fatta e incuriosisce dalla prima all’ultima frase. Non ci sono spoiler per il volume in sé ma è ovvio che non è consigliato leggere le trame in anticipo se non si sono letti i volumi precedenti della serie. A parte questo, trovo che sommariamente sia stato fatto un buon lavoro e la curiosità ci spinge nel voler sapere cosa accadrà ai nostri personaggi.
La copertina segue le precedenti e anche qui troviamo la versione double-face con cui possiamo divertirci e mettere al volume la copertina che preferiamo di più rispetto all’altra: quella americana o quella inglese. Si differenziano nei colori il tipo che vedete qui, utilizzata nella recensione e si differenziano nel disegno per la copertina double-face che vediamo dall’altro lato in cui nel primo volume vediamo solo Eve e poi Lemon e le vediamo assieme. Il titolo di questa serie sembra riferirsi non più a una dei protagonisti ma alla vita vera che ci aspetta una volta che tutto è finito e una volta che la guerra avrà fine. Ha davvero senso questa guerra? A cosa porterà per tutti coloro che la subiscono oltre che viverla? E’ la vita vera quella che resta ed è quello su cui poi spera ogni personaggio all’interno della storia ovvero di vivere una vita che voleva e che ha sognato. E un po’ come il programma della Daedalus che cambierà il modo di vedere il mondo. Chissà. Il connubio e la struttura di tutti i volumi è stata ben fatta visivamente e graficamente, ben studiata e interessante nello sviluppo anche delle pagine colorate.
L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi del primo e del secondo volume. Il mondo è completamente inventato dall’autore e stavolta avremo modo di vedere diverse città che ci vengono anche illustrate sulla mappa principale all’inizio del volume così avremo modo anche di capire come il tutto è strutturato e i personaggi come e dove si spostano lungo il loro percorso.

Ma, sopra gli imperativi della sua programmazione, gli allarmi acutissimi che gli squillavano nella testa e la necessità di salvare gli umani che urlavano, pregavano ed erano in preda al panico tutt’attorno a lui, un unico pensiero gli risuonava nella mente. “Non voglio morire.” Il logika era consapevole di non essere “vivo” in senso stretto. Aveva impianti idraulici, non muscoli. Corazza, non pelle. Non esisteva nessun aldilà elettronico dove tostapane e microonde se ne stavano a oziare su nuvole sintetiche ascoltando arpe digitali. Cricket era felice della certezza che, una volta che si fosse fermato, tutto sarebbe semplicemente… finito. Ma, perfino se le Leggi della robotica non avessero reso l’autoconservazione il terzo imperativo più importante nella sua gerarchia di bisogni, la verità era che Cricket aveva deciso che gli piaceva esistere.

LIFEL1K3 / DEVIAT3 / TRUEL1F3 book cover art — Chris Malbon

I personaggi della storia sono i medesimi dei volumi precedenti e vengono approfonditi, evoluti e maturano lungo il loro percorso. Ho apprezzato molto il cambio di Cricket che avviene fin dal primo volume: da macchina che è riesce a far fuoriuscire un qualcosa di completamente umano nonostante i suoi comportamenti sono assoggettati comunque alle Tre Leggi della Robotica e cerchi sempre di mantenersi sul binario. Si mette in discussione e nonostante non sia un personaggio cardine come Eve o Lemon è comunque un personaggio che ha il suo perché e trascina lungo il suo pensiero e si finisce per empatizzare persino con una macchina.

Molto apprezzato è il gruppo in cui resa coinvolta Lemon fin dal secondo volume e che finisce per creare una nuova schiera di umani con strani e potenti poteri che si dispiegano al servizio degli altri , non solo per sé stessi seppur ci siano umani della Fratellanza che finiscono per ucciderli brutalmente.

Quello che invece non mi ha coinvolto pienamente è il cambio drastico che è avvenuto in Eve dal primo al secondo volume vedendola completamente differente da come l’abbiamo vista e conosciuta lungo tutto il primo volume. Durante questo percorso cambia e si evolve e porta a galla nuove emozioni e nuove sensazioni che però non rendono comunque giustizia a come era inizialmente.

Ezekiel è quello che più di tutti, alla fin fine, sembra essere quasi un umano ma potenziato. Fa errori come tutti gli altri, si fida di persone o fa scelte sbagliate e viene reso più umano di quanto invece si crede. E’ un personaggio che nonostante la decantata bellezza degli albori del primo volume – e che viene fortunatamente accantonata – è ben delineato e strutturato in modo da renderlo pieno a tutto tondo. L’unica pecca è il fatto che a volte si nota davvero poco. A volte, però, l’unica cosa che lo rende ridondante è il fatto che ha sempre Ana Monrova e decanta il suo amore per lei, il suo muoversi solo per lei e tutto ciò che ne consegue che finisce per diventare pesante. Ok che è un sembiante e a volte si può finire nell’ossessione come specificato anche all’interno dei libri precedenti e come vale anche per Gabriel, ma la cosa a volte doveva essere smorzata.

Non padroneggiava affatto il suo dono. Stava imparando a usarlo sulle cose viventi. Ma, più tempo passava lì, più si rendeva conto che l’intero edificio, anzi tutta la città, era, in qualche modo bizzarro, realmente viva. Anche la prima volta che aveva usato il suo potere era arrabbiata e quella furia l’avrebbe aiutata di nuovo. Perché una ragazza cresciuta tra le avversità e la sporcizia come Lemon non era certo una damigella che poteva starsene seduta in una torre ad aspettare un bel principe che la liberasse.

REVIEW: Dev1at3 by Jay KristoffThe Booktopian

Il perno centrale di questa storia si sviluppa intorno alla guerra in cui tutti si stanno addentrando sempre di più. C’è chi vuole liberare un virus in rado di liberare robot, sembianti e macchine dalle Tre Leggi e di poter prendere il sopravvento del mondo che li circonda e l’altra parte vorrebbe che questi non lo facessero e che anzi, scomparissero. Una guerra che sta portando tutti sull’orlo del baratro e si deve cercare di risalire e di porre fine a tutto ciò che si sta distruggendo.
Lo stile utilizzato si mantiene sulla linea fino ad ora seguita, proseguendo il volume successivo da quello precedente solo dall’edizione differente e dal titolo e così via, visto che si trova a mantenersi su una linea esattamente identica alla precedente o almeno per quello che riguarda il secondo volume benché nel primo volume è stata mantenuta una direzione leggermente differente. Ebbene si, prima avevamo bene o male un’unica focalizzazione su Eve che poi si è estesa a tutti gli altri personaggi dividendo i vari capitoli in base a colui con il quale interagiremo. Il che può essere anche stata una scelta logistica ai fini dello sviluppo della trama ma l’avrei posta sin dall’inizio oppure se non possibile, avrei mantenuto i volumi seguenti senza troppi sbalzi. Era anche difficile a lungo andare mantenere tutto sulle spalle di Eve anche perché non aveva troppo da raccontare rispetto ad alcune scoperte fatte da altri, quindi viene lasciata un po’ da parte. La cosa c’è a chi piace e a chi no, a me non cambia molto ma avrei preferito si seguisse una linea comune per tutti e tre i volumi.
La dinamicità e il word building finiscono per essere le cose migliori dell’intera storia. Non c’è un attimo in cui si può pensare di riposare, neanche per i personaggi stessi perché il dinamismo che viene a crearsi nelle scene è unico nel suo genere ed è anche stato difficile crearlo a mio parere. Il movimento è giusto, alcune sorprese sono inaspettate, altre meno ma alla fine si crea una storia ben pensata, senza dubbio. Il mondo costruito attorno è un altro punto cardine visto che le scene descritte e ciò in cui i personaggi si muovono risulta determinato e deciso. Questi due punti sono di certo la cosa migliore di tutto il resto.
Il romance e la caratterizzazione di alcuni personaggi non è particolarmente decisa. Mi sarei aspettata molto di più da questi due punti dopo aver letto almeno il primo volume di Nevernight (cosa che finirò assolutamente visto che questa serie è stata sì, carina ma poteva dare molto di più) cosa che lo piazza automaticamente sul podio dei libri di Kristoff. Il romance è piuttosto ridondante e poco deciso e finisce per annoiare quasi perché ci si aspetta ciò che viene mostrato quindi quasi scontato. I personaggi mi sarei aspettato molto di più visto ciò che li precede: Mia Corvere sembra essere imbattibile al confronto e me lo sarei aspettato molto più deciso rispetto a ciò che li precede. Dall’altro lato posso spezzare una lancia a favore di Kristoff che comunque colloca questa serie sia per lo stile che per la dinamica a una fascia di lettura per più giovani rispetto a come invece potrebbe essere inserita Mia con Nevernight.
Si gioca molto sul livello religioso all’interno della serie. Si prendano i nomi, che inizialmente sembrano essere casuali ma poi con l’evolversi del tutto finiscono per non esserlo o il fatto di chiamare una intera città New Bethlem e metterci all’interno la Fratellanza che crocifigge chi è diverso, le aberrazioni e devianti. Non vi ricorda l’Inquisizione spagnola? Kristoff, hai qualcosa da dirci verso la chiesa o gli ordini religiosi? Non è un caso che questa venga menzionata a mio parere anche perché – non per lettura espressa perché non mi interessa la tematica – ma in L’impero del Vampiro si parla del Sacro Graal, di preti che uccidono vampiri e simili e si rimanda ad un Ordine e così come avviene per qualche circostanza fortuita in Nevernight che sono assassini nella Chiesa rossa. Proseguendo nel corso della lettura il tutto ha creato una pesantezza che poteva essere evitata creando un altro tipo di gruppo invece che di fanatici religiosi visto che comunque trattandosi di un post apocalittico poteva trattarsi di tutt’altro, evitando riferimenti al culto e alla chiesa che sembrano essere ridondanti nelle tematiche utilizzate dall’autore.
Nonostante questo, la lettura mi ha comunque intrattenuto, è stata una trilogia piacevole che mi ha permesso di immergermi in una realtà differente dalle solite letture e che mi ha entusiasmato per via dei robot, delle dinamiche sempre fresche e per il semplice fatto che mi sono sentita perennemente in viaggio, alla scoperta di qualcosa e in mezzo a combattimenti o pericolose macchine distruttrici. Bene o male soddisfatta se si prende la lettura a livello generico e nella sua interezza e meno se si ricercano i cavilli e i dettagli che si sperava di ottenere.

L’ultimo pezzo di lei che era stato umano le era stato portato via. L’ultima àncora a legarla alla cosa che sarebbe dovuta essere.
«È tutto a posto» sussurrò. Eve si sporse verso il basso e baciò Ezekiel sulla fronte. «Sono qui.» E ora cosa sarebbe stata?

Il libro è un’ottima chiusura di trilogia che chiude il cerchio e permette al lettore di uscire dal mondo in cui ci troviamo in punta di piedi e in maniera ben delineata. Una trilogia da leggere senza troppe aspettative e con tanta leggerezza, così da godersi a pieno le avventure di Eve, Lemon e tutti i loro compagni di avventura.

Jay Kristoff si conferma un buon autore ma ho preferito altre letture a questa trilogia, debbo esserne sincera. Un capitolo finale che conclude le avventurose vicende di un gruppo, come vi ho già detto anche in precedenza, mal assortito ma che finisce per rendere la lettura ricca di avvenimenti che difficilmente una volta letti riuscirete a dimenticare.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite qui le altre recensioni, vi stiamo aspettando ovviamente:
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Cosa ve ne pare di questa chiusura della serie? Io vi aspetto come sempre, vi mando un abbraccio grande e vi aspetto.
A presto,
Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #608 – DEVIATE DI JAY KRISTOFF.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa per la nostra trilogia che prosegue mano a mano la sua strada e io ho continuato a seguirla per me e per voi ovviamente. Ringrazio la Mondadori Oscar Vault per la lettura in anteprima e l’organizzatrice dell’evento per avermi permesso di partecipare. Vi parlo subito di questo secondo volume ma NB: Se non hai letto il primo volume potrebbero esserci dei piccoli spoiler dovuti dal fatto che questo sia un secondo volume di una trilogia. (Leggi QUI la recensione del primo volume!)

41rb4ljqful._sx345_bo1204203200_Titolo: Deviate
Autore: Jay Kristoff
Lifel1k3 series. Volume due

Data di uscita: 25 ottobre 2022
Pagine: 420
Link d’acquisto: https://amzn.to/3DOzxOM
Trama: È l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti. Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore. Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.

RECENSIONE

DEV1AT3 by Jay Kristoff - Sheaf & InkLa storia ha inizio dove l’abbiamo lasciata con il volume precedente. Eve è rimasta in città, a Babel, tradita dai suoi stessi amici che credeva insostituibili e veri. Lemon, Ezekiel e Cricket stanno andando via da Babel quando improvvisamente Cricket si scarica e i due sono costretti per forza di cose a dividersi e a cercare un modo per ricaricarlo. Quello che Lemon non si aspetta è quella di essere catturata dalla Cacciatrice per raggiungere la BioMass che ha scoperto il suo potente potere e vuole sfruttarlo per vincere la guerra e disfarsi di tutte le macchine. Lemon viene così vista come una divinità mentre Cricket viene ripristinato e sfruttato per il Palaguerra ed Ezekiel finisce per inseguire tutti per cercare di rimettere insieme i pezzi di una vita che non è mai stata particolarmente clemente con lui. Il tutto mentre la guerra continua ad imperversare e lo scontro sembra essere sempre più alle porte.

Riusciranno a fermare la BioMass? Ritornerà Eve da loro e riusciranno a collaborare assieme? Ezekiel riuscirà a ritrovare la sua amata Ana, forse viva e dispersa da qualche parte? Cosa farà Lemon ora che scopre di poter essere molto più potente e amata di quanto abbia mai sperato e non solo un Aberrazione? Cosa cambierà nel gruppo e cosa li riporterà sulla retta via?

Lei ne aveva agguantate alcune ed era fuggita. Più veloce e più lontano che poteva prima che le Giubbe grigie o la Fratellanza la vedessero. Aveva capito già in quel primo momento che avrebbe dovuto nasconderlo, negarlo, reprimerlo e non mostrare o dire mai a nessuno ciò che era davvero.
Immonda.
“Aberrazione.
“Deviante.”

La trama di questo secondo volume è ben fatto e ben strutturato. Ci rappresenta in tutto e per tutto cosa andremo a leggere anche se la storia comincia da prima dell’alba della guerra e da come sia Lemon che Eve si allontanano per ritrovarsi su due fronti completamente opposti l’uno dall’altra. Nonostante questo la trama è dettagliata e ben composta per mostrare tutto quello che accade all’interno della lettura.

La copertina segue le copertine precedenti e anche qui troviamo la versione double-face con cui possiamo divertirci e mettere al volume la copertina che preferiamo di più rispetto all’altra. Come vi ho già detto, preferisco di gran lunga quella che vedete qui sulla recensione sia per gli interni che richiamano a questo più che all’altra e perché secondo i miei gusti non rende come dovrebbe. E’ interessante solo perché ci sono i protagonisti su cumuli di macerie e rottami che finisce per essere più rappresentativa quella di questa qui. Il titolo di questa serie è davvero ben composto e si rifà alla protagonista che concentra questo volume maggiormente ovvero Lemon. Lei si sente una Deviata, un’aberrazione e un’immonda ed è per questo – secondo la mia interpretazione – che il titolo assume una connotazione in linea con la storia narrata. Un titolo funzionale e ben composto che rende giustizia ala storia trattata all’interno.

L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi del primo volume. l mondo è completamente inventato dall’autore e stavolta avremo modo di vedere diverse città che ci vengono anche illustrate sulla mappa principale all’inizio del volume così avremo modo anche di capire come il tutto è strutturato e i personaggi come e dove si spostano lungo il loro percorso.

«Sei mai stata innamorata, Lemon?» chiese lui. «Nah.» Lemon tirò su col naso, poi se lo pulì sulla manica sudicia. «Ho baciato un ragazzo che si chiamava Chopper un paio di volte. Viveva nei bassifondi delle Scorie come me. Era carino. Ma poi ha cominciato a palpare un po’ troppo e io gli ho tipo rotto un po’ il naso.» Ezekiel le rivolse quel sorriso sghembo, con tanto di splendida fossetta, e Lemon avvertì un involontario formicolio alla pancia. «Un giorno lo sarai» promise lui. «Lo so. E allora capirai.» «… Tu sei innamorato di Ana, eh? Ci stai sotto di brutto.» «Già» rispose il sembiante con il fervore negli occhi. «Ma di brutto in senso buono.» «Però amavi anche Eve.»

DEV1AT3 by Jay Kristoff - Sheaf & InkI personaggi di questa storia sono i medesimi del volume precedente. Non ci sono particolari cambiamenti visto che comunque la storia tratta consequenzialmente gli eventi di poco prima, legate a cose successe pochi attimi prima della chiusura del volume precedente. Infatti l’evoluzione dei personaggi carbura molto poco o comunque si adatta su un range di tempo che è maggiore che da un volume e l’altro ma si evolve e matura all’interno della struttura narrativa stessa.

In questo volume più che concentrarci su Eve avremo modo di vedere e conoscere sempre di più Lemon che finisce per essere quasi una protagonista a tutto tondo molto più di come il primo volume ci aveva presentato Eve. E’ un personaggio che inizialmente viene assoldato dalla BioMaas e viene trasportata dalla Cacciatrice come se fosse una specie di divinità intoccabile o di persona da proteggere e lei comincia a sentirsi meno insicura e più determinata visto che c’è finalmente qualcuno che crede in ciò che è e non la giudica come Aberrazione o come Deviante. E’ questo che la porterà a stare dall’altra parte della barricata rispetto a Eve che è un sembiante e scoperto questo e i vari tradimenti degli amici si sente di proteggere la sua integrità in quanto robotica e non umana come la sua vecchia migliore amica.

Ezekiel finisce per essere quello di sempre: un sembiante forte e determinato ma pur sempre in alcuni momenti più frivolo rispetto quanto programmato. In cuor suo spera di ritrovare sempre la sua Ana e di amare ancora e ancora anche se non era affatto programmato per quello.

Un ruolo importante in questo volume finisce per averlo Cricket che, scarico, finisce per essere catturato e portato a lottare al PalaGuerra e si trova a doversi risentire delle stesse regole che tanto lui decantava. Si abbassa alle leggi della robotica però si rende conto di quanto queste poi lo portano anche ad auto-ferirsi pur di non colpire gli umani e di fare ciò che le leggi richiedono.
E’ un personaggio che cambia molto, matura e finisce per piacermi molto più degli altri., devo essere sincera.

Qualcosa là fuori si stava muovendo.
Verso di lui.

Il perno centrale della storia si concentra, differentemente dal primo nella battaglia fra le due fazioni: quelli che sono i robot e tutto ciò che ha a che fare con le macchine e la BioMaas che le macchine non vogliono sapere neanche cosa siano e si crede siano il male. Questo fa da sfondo alla ricerca di Ana Monrova che cambierebbe per i sembianti le sorti della guerra, non solo per quanto riguarda loro stessi che gli consentirebbe di replicarsi ma gli umani e tuti quelli dal lato opposto devono cercare di fermare la cosa per non far scoppiare una guerra insensata e creare numerose nuove macchine potenzialmente pericolose.

Lo stile utilizzato è il medesimo del volume precedente e ci mostra a tutto tondo il punto di vista dei personaggi all’interno del volume utilizzando sempre la terza persona ma concentrandosi su ciò che conta ai fini della storia stessa. Visto come si suddivide a livello di personaggi non mi aspettavo un tale accantonamento di Eve per dedicarsi al resto ma pensavo che il personaggio principale su cui si sarebbe mantenuto sarebbe stato quello con delle modifiche a livello di struttura magari della storia sbalzando da Ezekiel a Eve e non un cambio così radicale facendoci sembrare che il protagonista non sia mai stata Eve. A meno che la cosa non è ancora più sottile e il terzo volume si concentrerà su un ulteriore personaggio rispetto ad altri e tutto spiega questi change se siano voluti o meno.

Colpi di scena e dinamismo sono, come si può dire, all’ordine del giorno ovvero sono sempre presenti, costanti e difficilmente riuscirete ad annoiarvi con questa struttura narrativa, con i flashback che vengono apportati e l’azione oltre differenti POV e tanta avventura. Insomma, difficilmente vi annoierete visto che i colpi di scena non mancano ma ho avuto l’impressione lungo tutto questo secondo volume che l’autore abbia perso qualcosa, la verve o l’effettiva trasmissione dell’entusiasmo che invece mi aspettavo. Non mi sono annoiata però sento che emozionalmente e a livello di imprinting il volume avrebbe potuto fare molto di più conoscendo lo stile e il modo di narrare dell’autore. Un po’ banalotto ciò che avviene tra Lemon, i ragazzi e l’uomo che li tiene assieme. Il tutto mi era sembrato sospetto fin dagli arbori, avevo qualche riserbo ma poi si è confermato il mio primo pensiero e la cosa non mi ha particolarmente lasciato di stucco, ecco. Mi aspettavo più sorpresa stavolta.

Già nel primo volume avevo notato questa cosa e mi era mancata la verve e l’attaccamento ad un personaggio e tutto ciò che ne deriva e ho trovato che sia tutto un po’ distaccato, come se anche gli stessi personaggi mantenessero una sorta di velo su cui è difficile scavare. E in questo volume speravo che mitigasse un po’ visto che ormai il primo volume era andato, invece ha continuato a mantenersi almeno per qualche personaggio. Infatti come vi dicevo Cricket viene visto sotto una prospettiva completamente differente e finisce per piacere più di quanto mi aspettassi.

Cricket guardò verso il PalaGuerra sopra la sua testa.
Voleva parlare.
Voleva scappare.
Voleva vivere.
Ma non riusciva a escogitare un modo per riuscire a fare nessuna di quelle cose.

Il libro è un buon secondo volume ma finisce per scendere qualche gradino rispetto al primo che mi aveva coinvolto maggiormente. La cosa che entusiasma di più è cercare di ritrovare Ana che il lettore finisce per sperare soltanto per Ezekiel e non come si dovrebbe per tutto il resto della storia. Consiglio la lettura della serie agli amanti di letture per ragazzi ma non per chi ama il vero Sci-fi e la robotica perché sotto quel piano ha ricca ambientazione e dettagli ma a livello generale l’ho sentito carente.

Jay Kristoff ci trascina ancora una volta in questo mondo urban fantasy che sa di robot, sembianti e misteriosi poteri per fermare le macchine. Ma ritrovare Ana è l’obiettivo principale di tutto; siete disposti a schierarvi per scegliere da che parte stare? Riuscirà il vecchio gruppo a ripristinarsi e a cercare di collaborare per raggiungere un obiettivo comune? Riuscirete a far parte del tutto?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni che vi stanno decisamente aspettando. Spero possa incuriosirvi anche perchè troverete tutte recensioni interessanti. A voi:

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A presto,

Sara ©