BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi di nuovo su questi schermi per una nuova recensione, stavolta misteriosa e oscura, che ci porta e ci consente di immergerci in piccoli racconti horror di cui ringrazio l’autore per la lettura. Ecco che ve ne parlo subito:
Titolo: Città in fiamme
Autore: Don Wislow
Data di uscita: 26 aprile 2022
Pagine: 400
Primo romanzo di una trilogia
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Trama: Due imperi criminali si spartiscono il controllo del New England. Finché una bellissima Elena di Troia dei giorni nostri non si mette in mezzo tra irlandesi e italiani, scatenando una guerra che li spingerà a uccidersi a vicenda, distruggerà un’alleanza e metterà a ferro e fuoco l’intera città. Se potesse scegliere, Danny Ryan vorrebbe una vita senza crimine e un posto al sole tutto per sé. Ma quando quel sanguinoso conflitto si inasprisce, mettendo i fratelli l’uno contro l’altro, la conta dei morti sale vertiginosamente e lui si ritrova costretto a mettere da parte i suoi desideri e a prendere una decisione che cambierà per sempre la sua esistenza: per salvare gli amici a cui è legato da sempre e la famiglia che ha giurato di proteggere assume il comando, diventa uno stratega spietato, l’eroe di un gioco insidioso in cui chi vince vive e chi perde muore. E forgerà una dinastia che dalle strade polverose di Providence arriverà fino agli studios di Hollywood e agli scintillanti casinò di Las Vegas.
RECENSIONE
La storia ha inizio a bordo piscina. Danny è con sua moglie Terry quando improvvisamente una donna bellissima entra in scena in una piscina. Ha un fisico statuario e tutto il suo corpo dice una sola cosa: sesso. Danny lo nota subito ma anche sua moglie non è da meno e capiranno molto presto che è proprio questa donna a portare i guai a Providence. Questa donna infatti, sta con i noto figlio dei Moretti con cui Danny e tutta la famiglia di Terry, i Murphy, sono in combutta. E’ anche noto che Liam, fratello di Terry e famoso per rompere le uova nel paniere al figlio dei Moretti, non riesca a tenere a freno le mani ed è da qui che tra le due famiglie si riapriranno vecchie faglie mai del tutto sanate.
Cosa succederà a Danny? Cosa scopriranno sul conto dei Moretti e cosa vogliono dai Murphy? Da quanto tempo questa guerra va avanti e a cosa serve tutto questo? Riuscirà Liam e la bella donna di nome Pam a portare scompiglio e a scatenare una nuova guerra fra clan?
E’ vero, pensa Danny. Liam ama i propri scherzi e se la cava sempre senza un graffio. Gli piace soprattutto far incazzare Paulie, probabilmente perché riuscirci è facile. E Danny si sente come quando ha visto Pam per la prima volta mentre usciva dall’acqua. Lei porterà guai. Le donne così belle di solito li portano.
La trama è abbastanza lunghina e devo ammettere che nel leggerla non ero riuscita a focalizzare bene di cosa avrebbe trattato questa storia se non una disputa fra clan mafiosi in cui al centro sembra esserci una bella donna, come Elena fu a Troia. La trama ci mostra un punto di vista differente, ben composto e strutturato in maniera da porre molte curiosità al lettore.
La copertina italiana, devo dire, non mi fa particolarmente impazzire. La versione estera, seppur più semplice ha dei colori che tengono maggiormente e nel quadro generale almeno visivamente attira di più. La versione italiana è stata scelta un po’ per la continuità delle copertine con i vecchi volumi dello stesso autore, un po’ per l’imprinting della casa editrice che ha in Italia e che fornisce un quadro definitivo. Vediamo il protagonista di questa storia, o almeno così sembra – Danny – che corre verso un molo o un ponte, non è ben chiaro. E’ chiara però la fuga del personaggio e il rosso che ci pone in evidenza il fuoco emanato dello stesso titolo. Quest’ultimo, invece, non ha subito modifiche dall’originale se non la mera traduzione letterale del testo. Trovo che sia azzeccato visto che la città viene messa a ferro e fuoco in base alle necessità che hanno i vari clan. Essendo il primo di una trilogia si presenta piuttosto bene e sono curiosa di sapere come si sviluppano gli altri volumi, specialmente a livello di copertina.
L’ambientazione è una città, attualmente a capo del Rhode Island, in America; dico attualmente perché si sviluppa in un’epoca differente visto che ci troviamo nel 1986 e i tempi sia in America, come nel resto del mondo erano decisamente differenti, cosa che noteremo molto all’interno del volume stesso, nel corso della lettura.
Nessuno, dalla Stip di Las Vegas, a Sunset Boulevard, a Pennsylvania Avenue, voleva che Madeline McKay scrivesse le sue memorie. Intorno a Danny Ryan fu stesa una rete di protezione. Intorno a suo figlio, che la odiava.
I personaggi all’interno del volume sono davvero molteplici che, almeno all’inizio della lettura, finiscono per confondere un pochino. Infatti c’è una pressoché infinita lista di nomi che vengono menzionati almeno inizialmente e si fa fatica ad incasellare ma poi si riesce ad avere un quadro abbastanza chiaro della situazione.
Danny è il personaggio principale di questa storia che lo vede marito di Terry, figlia del potente Murphy. Nonostante sia il marito di un potente clan della zona, non viene visto molto bene e fa fatica a farsi un nome, così come a farsi semplicemente rispettare. E’ stato abbandonato fin da piccolo a suo padre e non ha conosciuto sua madre finché non è diventato grande ma che odia perché è stato abbandonato. Madeline infatti è un personaggio forte e determinato, devoto molto più ai soldi e a venere il proprio corpo che a ciò che ha davanti ma fa di tutto per aiutare suo figlio che ora sembra essere in difficoltà. Danny ama sua moglie e farebbe di tutto per lei, ma sa che per stare nella famiglia deve dare molto di più, mettersi in gioco e prendere le redini di tutto ciò che potrebbe capitare da un momento all’altro. Un personaggio circondato da altri che sono degni di nota e che ci trascineranno in una storia pericolosa.
D’inverno lì non c’è nessuno. Nessuno lo vede. L’acqua è gelida, il mare lo avvolge e lo prende. Sal lotta tra le onde, perché ha cambiato ida e ora vuol vivere, ma ora la decisione spetta all’oceano, non a lui. Il mare restituisce solo quello che non vuole tenersi. Lo getta sulla riva e Sal si afferra agli scogli scivolosi, fin quando raccoglie abbastanza forze per tirarsi su. Decide che vale la pena vivere per uccidere Pat Murphy.
Il perno centrale di questo primo volume è la guerra tra clan che viene a strutturarsi all’interno del volume. Niente all’inizio lascia presagire i sotterfugi e la politica che si nasconde dietro ai Murphy e dietro ai Moretti, così come l’astio che c’è fra le due famiglie e i due gruppi. E’ una storia che lascia
Lo stile utilizzato è scorrevole, fluido e altamente leggibile, scritto in terza persona e incentrato dal punto di vista di Danny seppur ci mostri diverse storie e diversi personaggi, nel corso della lettura. Nonostante mi piacciano thriller – specialmente psicologici – e gialli e, nonostante questo tipo di storie con mafia e quant’altro non sia esattamente il mio genere preferito, posso dire che alla fine si è lasciato leggere e i personaggi diventano coinvolgenti abbastanza da gettare nel tritacarne anche il lettore, tanto da farlo sentire parte integrante di ciò che sta succedendo a Providence e ai due clan che si fronteggiano. In special modo, per quanto riguarda determinati personaggi che riescono a rendere scorrevole la lettura e a consentire l’immedesimazione. Un po’ meno per quanto riguarda la struttura della storia e di quanto ci si aspettava dalla trama ed ora vi spiego perché.
Il paragone dell’Iliade moderna, è ricorrente sia all’interno della trama così come all’interno dei paragrafi nel volume anche se il riferimento sembra essere meramente iniziale e poi continuo sul punto di vista della guerra fra clan, niente di più. Pam, la bella donna che dovrebbe fungere da punto di rottura e di caos, fa il suo lavoro solo all’inizio e poi sparisce quasi del tutto di scena, lasciando che siano gli uomini a gestire la scena completa. E’ giusto in parte che sia così visto la tematica e visto come è stata incentrata la storia. Un po’ meno visto che sembrava essere lei il vero fulcro intorno al quale si aggirava tutto e attorno al quale si poteva pensare che la storia potesse girare. Invece, la delusione sotto questo punto di vista ha influito abbastanza, viste le precedenti diciture e visto quanto fosse decantato all’inizio.
Ho trovato, invece, egregio – anche se un pochino superato con i tempi di oggi ma in linea con quello in cui è ambientato il volume – le tematiche utilizzate, il rispetto dei tempi utilizzati in cui c’era razzismo, omofobia e la versione della donna come ancora un oggetto o un trofeo da conquistare. Anche l’ambientazione e i luoghi citati sembravano così ben curati, reali e sembrava di poterci camminare bene, tanto erano ben realizzati, così come le singole storie dei personaggi che vengono citati e menzionati all’interno della lettura: si guardi Danny che riesce a trascinare il lettore lungo tutto il libro e la storia di sua madre Madeline oppure Sal. Questa è stata senza dubbio la cosa che ho apprezzato molto più della guerra fra clan, molto più di diverse dinamiche. Infatti, come ho già detto e ribadisco: la struttura dell’ambiente così come le tematiche e le singole storie dei personaggi catturavano molto più di altre cose.
La storia nasce e si struttura in maniera interessante, anche se non riesce a coinvolgermi mai completamente. Mi sono sentita molto vicina al personaggio di Danny e alle sue scelte ma ho sentito, lungo il corso della lettura, come se mi mancasse qualcosa, come se mancasse qualcosa nella storia, come se ci fosse qualcosa che crea una buca che non viene, poi, completamente coperta. Infatti, nonostante il complesso di cose e vite dei rispettivi personaggi che compongono questa storia, la storia è abbastanza fine a sé stessa, una guerra di luoghi da conquistare, di droga e di guerra fra clan che finiscono quasi per essere simile a tante altre – o almeno è l’impressione che mi ha suscitato.
Poi è gennaio, il 1988, cazzo, e ricomincia la guerra.
Il libro è stato un buon primo volume, con il mix necessario che serve a stimolare il lettore a proseguire con i volumi successivi e questo è di certo un punto a favore. Mi sento però di consigliare questa lettura solo agli amanti del genere, magari chi non ama particolarmente storie di mafia e/o simili, non so quanto possa addentrarsi in una storia simile, seppur i personaggi facciano il loro egregio lavoro e coinvolgano tantissimo il lettore.
Don Wislow è stata una scoperta, almeno personalmente parlando, non conoscendo l’autore ed essendomi approcciata ad una sua lettura per la prima volta in assoluto. E’ un autore che spicca nel panorama e di cui spero prendiate in considerazione la lettura di questo libro come punto di partenza verso il suo piccolo mondo fatto di corruzione, clan pericolosi e famiglie che cercano un disperato equilibrio.
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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Sara ©