RECENSIONE #711 – HO SCRITTO UN LIBRO PER TE (MA NON E’ QUESTO) DI ANGELO MOZZILLO E SILVIA GARIGLIO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

La festa della mamma è domani ed io sono qui per parlarvi di un libro per bambini edito Camelozampa, che ringrazio per la lettura, e del quale vi consiglio la lettura. Sarebbe sicuramente un regalo dolce per le mamme e nel quale i piccoli possono trovare un rifugio sicuro. Ecco che ve ne parlo:

ho-scritto-un-libro-per-te-cover-webTitolo: Ho scritto un libro per te (ma non è questo)
Scritto da Angelo Mozzillo
Illustrato da Silvia Gariglio
età 4+
Collana Le Piume
Pagine: 36 illustrate a colori
Copertina cartonata
Prezzo: euro 17,90
ISBN 9791254641118
Link d’acquisto: https://amzn.to/4dqU7G7
Trama: A volte ci vuole un intero libro per dire a una persona quanto le si vuole bene. E se questa persona è la mamma, dovrà essere un libro bellissimo: pieno di figure, di parole difficili, di cose belle per farla sorridere, di musica. E tutto perfettamente in ordine. Era un libro proprio così, ma è andato perduto (forse l’ha preso il gatto): resta questo libro qui, e forse alla mamma piacerà lo stesso.

RECENSIONE

Il libro è un piccolo volume cartonato colorato e ricco di significato. Spesso per dire ad una persona quando gli si vuole bene non bastano poche parole, anzi a volte dire alla mamma quanto bene ci vuole molto, molto di più e allora perché non farlo con un buon libro? Solo che, per fare questo, sembra che servano tante più immagini, colori, i fiori, le case e le colline e molto altro… e questo è solo un libro che un piccolo bambino tenta di regalare a sua madre mettendoci dentro tutto se stesso, tutto l’amore che può dare e tutto ciò che le può regalare, con pochi semplici gesti. Ma alla mamma, di sicuro, piacerà lo stesso.

Cosa vuole dire il bambino che è stato racchiuso in queste pagine? Cosa vuole dire alla sua mamma e perchè pensa che questo libro non sia sufficiente per lei?  

Ho scritto un libro per te (ma non è questo)

La trama è rappresentativa del volume e non si può chiedere di meglio, penso che descriva tutto ciò che il volume vuole dirci, con poche parole. E sono le parole più azzeccate, visto il titolo, visto ciò di cui parla il volume e di come è strutturato il tutto. Ottimo lavoro!

La copertina di questo volume è delicata così come il libro stesso e sembra rappresentare una scrivania in cui una mamma può prendere i propri appunti, studiare oppure dipingere o segnare una nuova ricetta. Vi è del caffè, un libro e dei fiori e il fatto che la colorazione utilizzata sia così leggera e delicata con gli acquerelli, trovo che sia rappresentativo e ben sviluppato, soprattutto visivamente che finisce per essere impattante.

Il titolo è ricco di significato se si prende il volume e si decide di portarlo a termine. Perché per la mamma noi vorremmo scrivere il migliore libro del mondo e nonostante questo sia molto carino sembra non essere quello giusto, sembra che possa esserci qualcosa di meglio. Ma per il cuore di una mamma, questo è davvero, davvero tanto.

E allora ti ho scritto questo qui, che è un po’ meno bello ma secondo me ti piacerà lo stesso.
Così quando la prossima volta mi dirai «Se mi vuoi bene fai questo» o «Se mi vuoi bene fai quello», tu leggerai questo libro e capirai una volta per tutte che sì, ti voglio bene!
E che non c’è bisogno di farmi fare le cose per dimostrartelo.

Non potevano raccontare meglio l’amore di un figlio per la propria madre e viceversa, che apprezzerà sicuramente tutto ciò che le viene lasciato all’interno del libro. E’ questo il perno centrale, la mamma che nella sua Festa, domani, non potrà che rimanere colpita e sorpresa da un volume simile.

Lo stile utilizzato è ben strutturato, un vero e proprio albo coloratissimo in cui le illustrazioni colpiscono quanto le parole. Angelo Mozzillo è vincitore del Premio Andersen, si unisce al magico tocco ad acquerelli di Silvia Gariglio che esordisce con questo volume e rende tutto magico, poetico, talvolta ironico e commovente. A colpire, in primis, è proprio la scelta e l’accostamento dei colori che, accesi, ci invitano a sfogliare questo volume ricordandoci quanto il mondo dei bambini sia ricco di colori, di vita, di aspettative e sogni. E questi, in questo piccolo volume, sono tutti dedicati alla propria mamma che unisce grandi e piccini sotto un unico legame comune.

La mamma è la persona più importante, assieme al papà, nella vita di un bambino ed è una delle guide, quella che ha portato in grembo, quella che mette le raccomandazioni, pone le paure e crea aspettative. E’ quella dalla quale noi desideriamo di fuggire quando siamo grandi abbastanza da poterlo fare per pentircene di non esserci stati abbastanza poi. In questo libro, quindi, ci si possono rivedere anche i grandi e non solo i piccini e ritrovare una vivace rappresentazione del cuore puro di un bambino che si sente di regalare ogni cosa alla sua mamma: una casa, una collina, un fiore o un drago… perché no? 

E questo bambino, in questa storia, si concentra talmente tanto sul raccontare cosa avrebbe o ha messo in un altro libro – a sua detta molto più bello di questo – che non si accorge che sta donando il migliore regalo che potesse mai fare e può andare benissimo anche così. E i due autori ci sorprendono creando un volume che sembra essere stato creato da un bambino visto tutto l’amore che vi è stato racchiuso tra testo e illustrazioni.

Ho scritto un libro per te (ma non è questo)

Il libro è un tenero inno alla mamma e all’immaginazione che solo i bambini sanno regalare scritta e illustrata in maniera delicata e brillante dalla prima all’ultima pagina. E’ un piccolo gioiello che sembra davvero un regalo di un bambino alla propria madre ed è davvero incredibile. Consiglio il libro ai più piccoli e alle proprie madri, un regalo unico.

Angelo Mozzillo con il testo e Silvia Gariglio con le illustrazioni, ci regalano una piccola poesia per grandi e piccini. Un volume che sembra confezionato per essere un libro per la mamma, un vero e proprio inno all’amore delle mamme per i propri figli che apprezzerebbero in ogni caso il loro lavoro, che sia stato mangiato dal gatto o meno! I due hanno scritto questo libro per te e se era o meno questo, siamo pur certi che questo è già una grandissima cosa. 

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

Senza titolo-1

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ve ne pare di questo volume? Potrebbe fare al caso vostro ed essere un regalo per mamme e piccole creaturine? Io come sempre vi aspetto qui con tante belle cose e… auguri ancora a tutte le mamme!

A presto,
Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #711 – I MUSICANTI DI ROMA DI MASSIMO RICCIARDI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi vi porto tra la musica e le strade di Roma con una storia che parla di un sogno, di un cambiamento importante e per la quale ringrazio tantissimo Saper Scrivere, l’agenzia letteraria, che ha organizzato l’evento e gentilmente mi ha inclusa nello stesso. Vi parlo subito di questo volume:

71h1z-v-e-l._sy425_Titolo: I musicanti di Roma
Autore: Massimo Ricciardi
Data di uscita: 25 luglio 2020
Pagine: 228
Link d’acquisto: https://amzn.to/4b7NwhP
Trama: I Musicanti di Roma tratta il tema della musica underground romana. È ambientato a Roma nel 2018. Giulio Bambucci, un ragazzo che guadagna quel che può con il mestiere di liutaio, sogna di mettere in piedi un’etichetta musicale indipendente. Riesce ad acquistare un locale dove poter registrare e produrre musica. Insieme al suo fedele aiutante tuttofare (Emilio Renetta), cercherà di convincere un cantautore completamente schizzato (Malandrino), ma di sicuro talento, a lavorare con la sua etichetta. Nel frattempo il suo antagonista (Francesco Diamante) e la sua ragazza (Miriam) gli procurano non pochi problemi, chi in un modo, chi in un altro. La fama di Malandrino è destinata a crescere di giorno in giorno, ma quattro animali irrompono nella vita del Bambucci: il gatto Pongo, il cane Birba, il Gallo Chicco e l’asino Ahio.

RECENSIONE

persona che suona chitarre acustiche marroni e biancheLa storia ha inizio tra le strade di Roma. Giulio Bambucci ha intenzione di dare vita al suo sogno, quello di aprire uno studio di registrazione e divenire la migliore etichetta sulla piazza di Roma e oltre. E’ lì che Giulio conosce Emilio Renetta che cerca di vendergli il locale e alla fine finirà per essere la sua spalla e amico maggiore dopo aver perso il lavoro. E’ da quel momento in poi che il tutto comincia a muoversi ed il primo artista che riescono a reclutare, Malandrino, è un ragazzino che si fa ancora aiutare da mamma. E assieme a queste vicende, Giulio rimarrà invischiato in una serie di eventi che lo porteranno a tenere in casa tanti animali che la sua ragazza Zoe, assieme a Miguel di Wildpeace stanno cercando di salvare.

Come nascono i Musicanti di Roma? Riuscirà il caro Bambucci a portare avanti il suo sogno? Chi è Diamante e come cercherà di mettere i bastoni fra le ruote a tutto ciò che Giulio sta cercando di costruire? Cosa succederà lungo il suo percorso emotivo e di crescita?

Quella sera aveva in mente di svagarsi un po’ e decise di fare un salto al Buco Sonoro. Era un piccolo locale di periferia dove birre alla spina dozzinali accompagnate da snack industriali facevano da contorno alle serate di musica live più underground della Capitale.

La trama è piuttosto semplice e descrive brevemente su cosa verterà la storia che abbiamo fra le mani: la musica underground, il sogno del Bambucci, gli animali e i vari artisti e antagonisti che si incontreranno lungo il cammino. E’ una trama leggera, piacevole e posso dire che non va tanto lontano da ciò che il volume stesso ci narrerà, pagina dopo pagina.

La copertina di questo volume è particolare, forse un tantino troppo gialla e il colore risulta essere fin troppo sgargiante. A parte questo, sulla copertina vedremo davvero i Musicanti di Roma, ovvero il gatto Pongo, il cane Birba, il Gallo Chicco e l’asino Ahio. E questi si vedono in rilievo all’interno della copertina uno sopra l’altro e questi saranno fondamentali, ricordandoci i vecchi Musicanti di Brema che conosciamo nella vecchia fiaba dei tempi. Il titolo ci riporta sempre alla vecchia fiaba e questo nome viene utilizzato per descrivere questi animali nell’ambito di questa storia musicale. E non vi spiegherò il perché altrimenti finisco per spoilerare la magia che si cela dietro questo volume.

L’ambientazione della storia è tutta romana e l’epoca si svolge in una Roma moderna, precisamente del 2018.

«Ah, quindi sei un artista?» «Mah, un mediocre chitarrista. Ma non è per questo che ho comprato lo studio. Ho un sogno più grande: voglio mettere su un’etichetta discografica, e voglio che sia la più prestigiosa fra le etichette indipendenti nella scena della musica romana. Cioè, solo all’inizio. Poi ovviamente dovrà diventare una delle migliori in Italia.» Per la seconda volta Renetta tacque. «Che c’è, ho detto qualcosa di strano?» «No, no…» Il Bambucci capì che il ragazzo mentiva. Ne era consapevole.

Sentiero tra case beigeI personaggi di questa storia sono diversi seppur il protagonista indiscusso è Giulio Bambucci. Assieme a lui, di cui vi parlerò fra poco, ci sarà Renetta Emilio che lo accompagnerà come assistente fin dall’inizio del suo sogno che segnerà un percorso tortuoso ma realizzabile. Renetta sembra rivelarsi un ottimo mix di forza e conoscenza che finirà per rendersi piuttosto utile per lo studio del Bambucci; c’è Malandrino, un giovane talento emergente a cui il Bambucci offre un lavoro e si vede che è ancora un ragazzino in erba che deve essere guidato ma con del talento musicale; c’è Diamante e la sua ragazza Miriam che fanno parte della casa discografica più grande della città e farsi un nome con loro diventa difficile, essendo un “antagonista” – in questa storia, a tutto tondo.

Giulio Bambucci è un trentenne alla mano, schietto e deciso. Ama fare il liutaio ma il suo più grande sogno, dopo aver ricevuto in eredità dei soldi da sua madre, è quello di comprare un locale e creare uno studio di registrazione per farlo diventare il più grande in assoluto. L’idea è bizzarra e poco probabile visto che sul mercato di grandi ce ne sono e anche poco competitivi, eppure non demorde e trova un modo per tentare di scalare le vette. E’ un personaggio determinato e sagace.

«Sì l’ho sentita… niente di straordinario.» «Niente di straordinario? Ma che dici, è un capolavoro! Tu devi capire una cosa, una cosa molto importante: la gente vuole questo, e noi questo dobbiamo dargli. Se non impari a stare al passo coi tempi rimani nel passato, e il nostro obbiettivo qual è? Quello di creare l’etichetta indipendente più grande di tutte.» «È bello sognare… ma la realtà è che adesso non siamo niente.» «Hai detto bene: adesso» dichiarò il Bambucci risolutamente. (…) Ora aveva la possibilità di creare qualcosa di bello ed essere là in primo piano. La cosa lo eccitava. Ma d’altro canto c’era anche la consapevolezza che il sogno del Bambucci fosse effimero, destinato a fallire: la IRL era troppo potente, Diamante non avrebbe mai permesso ad una piccola etichetta neonata di mettergli i bastoni fra le ruote.

Il perno centrale di questa storia si basa sul sogno di Giulio Bambucci, sulla musica e sugli animali muovendosi quasi a ritmo di una fiaba con dei contenuti studiati e precisi. E’ una storia che mixa più cose, come lo studio di registrazione e Giulio dovrà imparare a destreggiarsi in ognuna di queste cose.

uomo in maglietta nera che suona la chitarra sul palcoLo stile utilizzato per questo volume è in terza persona, dettagliato, articolato e ben composto così come ci si aspetta da Massimo Ricciardi che colpisce ancora una volta. Infatti l’autore, con il suo stile narrativo completamente scorrevole ma ricco di minuzie, particolari e sensazioni riesce ad arrivare al lettore puntando sia sul punto di vista musicale per cui si denota uno studio sul panorama musicale.

La storia si suddivide su diversi fronti in cui quello musicale sembra essere il predominante. C’è il lato dell’amore di Bambucci con le relative questioni di cuore, c’è il discorso del lavoro e del sogno che si spera di portare avanti e c’è la questione di Wildpeace con tutti gli animali da salvare che faranno seguito al vecchio protagonista. Insieme, questi creano una storia che gioca ai limiti del realismo magico seppur ce ne fosse molto poco e pone la questione morale dello sfruttamento degli animali per determinati scopi, seppur sembrino “benefici”. 

La cosa che mi ha colpito è il fatto che sia riuscito a riportare la vecchia favola che tutti conosciamo, all’interno di questa storia, rivisitando ogni piccolo aspetto e riportandola in auge. E’ una cosa sicuramente non scontata e originale, anche perchè non mi sembra di averla mai vista fino ad ora.

Il fatto che mi ha lasciato un po’ perplessa è che la storia si interrompe bruscamente dopo un flop che accade al protagonista – che lo aiuta, certamente – però che non risolve e non ci spiega come termina e se termina il suo sogno. Avendo la storia narrato molto e parlato del panorama musicale non vedo perché la questione debba interrompersi così e non dare le giuste spiegazioni al lettore che si aspetta di sapere come va a finire. Spero a questo punto che l’autore continui questa storia donandoci qualcosa di ulteriore, magari un racconto correlato o qualcosa che ci faccia capire come ha deciso di proseguire il Bambucci riguardo al suo sogno e riguardo al panorama musicale seppur si è capito bene o male come potrebbe essere andato a finire.

Trovo che questa storia sia ben scritta e che l’autore abbia una dote narrativa non indifferente ma questa volta, a livello di storia è stata si piacevole ma non abbia colpito come mi aspettavo, essendo partita carica di aspettative.

Il gruppo continuò lo show per un’altra ora e poco più. Alla fine il Bambucci si sentiva abbastanza impressionato dalla loro performance. Durante il concerto aveva smesso di tormentarsi con il pensiero di essere circondato da bambini travestiti da radical chic. Ma nell’esatto momento in cui i Gulz abbandonarono il palco vi ripiombò con tutte le scarpe.

Il libro in questione è un vero rimando al classico e alla vecchia fiaba di una volta trascinando il lettore in un vortice in cui realtà e fantasia si fondono e regalano qualcosa di unico e originale. Consiglio agli amanti della favola I musicanti di Brema così come chi apprezza la musica e il panorama romano.

Massimo Ricciardi ci riporta quasi una rivisitazione della vecchia fiaba in chiave moderna lasciandoci avvolti in un aura di misticismo e sogni che si spera possano essere fruttuosi per il futuro del protagonista. Volete anche voi andare a registrare della musica assieme ai Musicanti di Roma? Giulio vi aspetta allora nel suo studio assieme a tutti i suoi amici!

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni relative all’evento in questione, vi aspettiamo:

29 aprile: Paper Purrr
30 aprile: Chicchi di pensieri
2 maggio: Lilith Hendrix
3 maggio: AnnaEsposito68
10 maggio : Milioni di particelle

25


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Cosa ne pensate? Potrebbe essere un libro che fa al caso vostro? Io come sempre vi aspetto qui, ovviamente, come sempre!

A presto,
Sara ©

RECENSIONE #710 – QUANDO PIZZICA IL CUORE DI MARIA GRAZIA DISTEFANO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io bene e finalmente sono qui per parlarvi di un volume per cui devo ringraziare l’autrice per avermi permesso, gentilmente, la lettura. E’ un volume per ragazzi che parla di tematiche importanti, non da sottovalutare. Ecco a voi:

9788893416962_0_424_0_75Titolo: Quando pizzica il cuore
Autrice: Maria Grazia Distefano
Pagine: 264
Collana: Young Adult
Cover Graphic: Maurizio La Malfa
1° edizione: gennaio 2024
Età consigliata: 14 +
Categorie: Algra Editore/Young Adult
Prezzo: euro 17,00
Link d’acquisto: https://amzn.to/3U4jcO9
Trama: Lara ha sedici anni, è imbranata e non molto popolare a scuola. Lo diventerà, suo malgrado, quando vincerà il contest “La miglior figuraccia”, bandito su Instagram da un profilo anonimo. A differenza di altri, lei si rialza a testa alta grazie alle persone che le vogliono bene e che le indicano la via da seguire. “Quando pizzica il cuore” vuole essere un inno al coraggio per adolescenti e adulti, oltre che un mezzo di denuncia verso una delle questioni che affligge il mondo della scuola: il bullismo nelle sue varie forme, fino a quelle più attuali di cyberstalking.

RECENSIONE

donna sdraiata sui fiori durante il giornoLa storia ha inizio con un nuovo inizio per Lara, un nuovo anno scolastico in cui tutto sta per cambiare. Si prepara come sempre ad andare a scuola con il suo motorino andando insieme a Stefy, la sua migliore amica e si prepara a rivedere Tommy, un ragazzo più grande che fa il rappresentante d’istituto e sembra non vederla neanche da lontano. Improvvisamente, cominciano a capitare una serie di cose che cambiano completamente la routine e l’equilibrio di Lara, cambiando ogni cosa: Tommy comincia a notarla viste le sue figuracce continue, Stefy che si allontana e comincia a seguire l’arpia di nome Vicki, un Anonimo Cretino che comincia a scrivere messaggi che minano lo stolking. E una strana ragazza alla sua porta complica ancora di più le cose, o forse.

Cosa succederà nella vita di Lara?  Come cambieranno le cose lungo il suo anno scolastico? Riuscirà a conquistare Tommy e a smascherare chi si cela dietro questi stupidi scherzi che la perseguitano? Come prenderà tutto ciò che le sta accadendo?

La vita è fatta di inizi. A volte vorremmo prenderci delle pause, ma a sedici anni non sono ammesse fermate. Così oggi vivo un altro inizio. Lo faccio con un nuovo taglio di capelli e un rossetto color ciliegia comprato in saldo al supermercato.

La trama è ben strutturata, semplice e decisa che ci mostra sin da subito la forza e la determinazione di Lara che sta vicino a chi subisce ingiustizie e non si tira indietro davanti a qualcosa che la mortifica, che la butta giù, così come accade ad altre persone. E questo spesso avviene anche da persone che ci sono potenzialmente vicine. Lara ha una coraggio incredibile e lo noterete solo leggendo il volume.

La copertina è carina e significativa per la storia in sé. In primo piano vediamo il gigantesco cuore, quello di Lara che contiene tutte le cose belle, l’amore per Tommy e tutte le altre cose che cambiano, cambiando a sua volta anche la ragazza che è stata, la dolcezza e tutto ciò che prova. Intorno al cuore vediamo parole che contraddistinguono questa storia: amore, coraggio, amicizia, paura, solidarietà e molto, molto altro. Ai lati vediamo Lara e, d’altra parte un ragazzo, che ruberà il cuore della giovane ragazza… Una copertina semplice ma d’effetto se si pensa a ciò che vuole comunicarci. Il titolo del volume fa riferimento alla storia e a ciò che dice spesso la giovane protagonista quando le accade qualcosa, che sia negativo o positivo. Le cose le fanno pizzicare il cuore e quando accade, ecco lì che cambia ogni cosa. Un connubio buono e ben sviluppato.

L‘epoca in cui è ambientato il volume risulta essere contemporanea e moderna, ai nostri giorni in cui questi ragazzi sono vittime della tecnologia che li circonda e la storia è ambientata a Catania anche se non sembra, se devo dirla tutta.

«Nonno perchè tutto va a rovescio?»  Lui ride in mezzo ai miei capelli. «E tu prova a guardare sottosopra, magari ciò che ti sfugge riesci ad acchiapparlo una volta per tutte».

donna che indossa giacca di jeans blu che tiene il libroI personaggi che interverranno in questa storia sono ben strutturati: in primo piano vedremo sicuramente Lara ma avremo modo di conoscere bene anche molte persone che la circondano; c’è Stefy, la migliore amica di sempre e l’ancora di salvataggio che finisce per voltare le spalle e prendere una direzione che Lara non apprezza, c’è Ludovica, la giovane vicina dalla quale tutti tentano di metterla in guardia ma in cui lei vede una possibile amica, c’è Luca, il ragazzo che viene bullizzato a scuola per le figuracce proprio come è accaduto a Lara stessa e a cui lei si sente vicina si sente di volerlo aiutare proprio viste le sue difficoltà, c’è sua zia Lilli che non smette mai di darle dei consigli preziosi e con la quale può parlare liberamente, c’è Marta compagna di classe spesso ignorata  e presa in giro per il suo peso che ora Lara sente più vicina per le cose che le sono accadute, c’è sua madre e suo fratello e c’è Tommy, il ragazzo che sogna da una vita e che le piace da sempre. Questi e altri, saranno i personaggi che faranno da contorno a Lara e che la seguiranno lungo un percorso difficile e in salita che sta a lei decidere come andrà.

Lara è una ragazzina imbranata, dolce e fragile. Non cade vittima dei bulli anche se, spesso, ciò che fanno la ferisce. E’ coraggiosa e determinata e si sente di consigliarsi spesso con sua Zia piuttosto che con sua madre, perchè con lei può parlare liberamente e sa di non essere giudicata. E’ da sempre innamorata di Tommy ma sente vicino Luca e i suoi compagni che vengono spesso presi in giro e sono vittime di Sangue Ribelle, il gruppo che bullizza su internet, così come Lara stessa viene presa di mira da Anonimo Cretino che le scrive dei messaggi minatori.

Afferro il telefono e vado nella mia stanza, lei continua a parlare ma io ormai non la sento più. Le orecchie fischiano, le labbra tremano, il cuore pizzica. La mia vita è un disastro.

Il perno centrale di questa storia è un invito per adulti e ragazzi al coraggio oltre che ad uno strumento che permetta di comprendere la denuncia del bullismo e del cyberstalking che sono tematiche importanti e decisamente attuali. In tutto questo non mancherà la dolcezza, l’innamoramento, la delusione per le amicizie e quanto possa accadere a dei giovani adolescenti.

photo of two women facing each other sitting in front of table near glass wallLo stile utilizzato dall’autrice è scorrevole e il libro si finisce tranquillamente in una manciata di ore, non per la sua mole ma per il fatto che sia scritto “formato adolescenti” ovvero una struttura narrativa che coinvolga in primis i giovani lettori delle medie e delle superiori e che li coinvolga in primo piano. Non perchè non possa essere letto dagli adulti, anzi, visto che comunque non sono più un’adolescente e mi sia trovata a mio agio fra le pagine di questo volume e mi sia ritrovata a capire bene quei giovani ragazzi avendo subito anche io all’epoca delle angherie da parte dei miei compagni. E la cosa è positiva da un lato, perchè i giovani lettori possono trovare, non solo un volume che fa il caso loro, ma nell’autrice stessa, un’amica. E questo rafforza da un lato ma penalizza in un altro visto che lo stile narrativo è altalenante e ci sono dei momenti in cui questa giovane ragazza è una semplice ragazza che va a scuola e vive gli eventi che la circondano e dall’altra sembra essere molto più grande della sua età, solo sotto alcuni aspetti che – a quell’età – sono davvero molto difficili.

Il messaggio che viene trasmesso all’interno del volume è forte e determinante. Come vi ho già annunciato in precedenza il volume parla di cyberstolking e di bullismo che fra i ragazzi, specialmente con l’avanzare della tecnologia, finisce per essere devastante. E’ un volume che racconta questo e il coraggio di una giovane di affrontare a pie pari tutto ciò che accade lei e ai suoi compagni.

La protagonista è una ragazza che è da prendere come esempio per tanti giovani che cadono in queste provocazioni e finiscono vittime di queste persone, non parlano, si chiudono e finiscono per fare del male a se stessi o altro. E’ sempre bene denunciare l’accaduto agli adulti, anche a più di qualcuno se si pensa di non essere ascoltati come si dovrebbe e ci dovrebbe essere, dall’altro lato, qualcuno che li ascolti. E’ bello ciò che ci vuole dire ma, c’è un piccolo ma. La ragazza comunica il tutto a sua zia e lei gli da dei consigli di prenderla in un altro modo… Uno, può essere bello ricevere consigli ma sembra improbabile che la protagonista riesca a metterli in pratica con così poco tempo visto che la situazione è sia difficile che il fatto che non si è troppo maturi per queste cose e non si è elastici neanche da più grandi, figurarsi a quell’età. Secondo, succedono determinate cose a tua nipote e prendi sotto gamba il tutto? Dirle di denunciare il tutto e poi non spingerla a farlo davvero o di aiutarla a farlo in maniera seria potrebbe essere un pericolo per i ragazzi che non sono così forti. E’ vero, è forte già il fatto che lei ne abbia parlato con un adulto è coraggioso e da persone forti ma, forse, la zia avrebbe dovuto fare di più, in quel momento esatto.

Alla fine, nelle ultime ottanta pagine si chiude il cerchio e l’autrice riesce a dare il giusto spazio ad ogni cosa accaduta anche se, avrei dato una punizione molto più determinante a questi ragazzi. Capisco però che, sia per la professione che la stessa autrice detiene sia per una scelta che nel libro alla fine risulta corretta e ben impostata e determinante ai fini dello sviluppo della stessa Lara, di ciò che pensa, di come si confronta con altre persone e di come può risolvere le piccole cose, seppur difficili. E a questo unisce anche altre persone ed anche queste riescono nello stesso intento seppur con qualche difficoltà maggiore.

Ridono, lo spintonano, gli intimano di recuperarla e di indossarla, altrimenti tornerà a casa nudo. Luca resta di spalle, il capo è chino e io piango, piango in silenzio nel buio della mia stanza. Vorrei telefonare al medico del pronto soccorso e dirgli che adesso è uno di quei momenti, pizzica e anche tanto.

Il libro è un monito e da prendere in considerazione anche per una lettura nelle scuole. Non solo per le tematiche trattate ma proprio per la reazione e per l’aiuto morale che la protagonista può dare a questi ragazzi, sotto certi aspetti. Consiglio la lettura del volume ai giovani e ai ragazzi che rischiano di perdere di vista le cose belle della loro adolescenza per qualche cretino che ha voglia di rovinargliela!

Maria Grazia Distefano ha una penna soffice e delicata e affronta la tematica e l’amore di questo volume in maniera velata, semplice e pura come dovrebbe essere a quell’età. E’ un volume che pizzica il cuore, proprio come accade a Lara.
Spero di leggere presto, altri volumi dell’autrice.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere qualcosa di vostro gradimento? Io spero che possiate prendere in considerazione il volume, specialmente per quanto riguarda i lettori più giovani. Come sempre vi aspetto qui.

A presto,
Sara ©

RECENSIONE #709 – FATTI UNA VITA, CHLOE BROWN DI TALIA HIBBERT.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Apriamo una nuova settimana con un’uscita abbastanza recente. Ero curiosa del libro e di sapere come fosse ma ammetto che le aspettative sono state leggermente deluse. Forse perchè mi aspettavo qualcosa di diverso sotto alcuni aspetti. Vi dirò maggiormente più avanti:

61rxkzacyl._sy425_Titolo: Fatti una vita, Chloe Brown
Serie: The Brown sisters #1
Autore: Talia Hibbert
Editore: Mondadori
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 356
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Trama: Chloe Brown, affetta da una malattia cronica, è una super nerd dalla vita noiosa e prevedibile, fatta di obiettivi, progetti e liste. Dopo essere quasi morta (quasi!), ha deciso che è giunto il momento di una svolta, e così – ovviamente – compila una lista di cose da fare: ubriacarsi, guidare una moto, andare in campeggio… e fare qualcosa di brutto. Passare dalle intenzioni ai fatti non è però così facile; le servirebbe una guida, un maestro… uno come Red Morgan, il suo misterioso, attraente e apparentemente pericoloso vicino di casa, tutto muscoli e tatuaggi. Ma le cose non vanno proprio come si sarebbe aspettata.

RECENSIONE

carta bianca per stampante accanto a tazza di ceramica biancaLa storia ha inizio con Chloe Brown che torna a casa dopo aver quasi evitato un incidente che l’ha vista – quasi – coinvolta. Una volta presa consapevolezza di quanto le sta accadendo, della famiglia invadente che continua a circondarla e dalla quale si sente oppressa, pensa che sia ora di trasferirsi da sola in un posto tutto suo. Finalmente nel suo appartamento da sola, Chloe può spuntare una delle sue cose dalla sua lista e concedersi alle piccole gioie quotidiane anche se interrotte dalla sua malattia cronica che la rende debole e bisognosa di attenzioni: con la fibromialgia non si scherza. Eppure Chloe sembra essere imperturbabile e scontrosa, forte e determinata davanti agli altri, specialmente davanti a Red, il custode che ogni volta finisce per disarmarla e finisce per fare figuracce. Tutto cambia quando la ragazza tenta di salvare un gatto dall’albero ed è proprio Red a soccorrere entrambi e i due finiscono per conoscere lati dell’altro che ignoravano completamente.

Cosa succederà tra Chloe e Red? Riuscirà Chloe a spuntare altre voci dalla sua vita? Cosa scoprirà Red di lei e cosa Chloe di lui? Cosa farà avvicinare i due giovani ragazzi desiderosi di qualcuno che li ascolti e che li comprenda? Riusciranno ad aprirsi l’un l’altro?

Con quella menzogna bella e buona, da bugiarda patentata, Chloe iniziò a defilarsi. Fu una fuga lenta ma caparbia, forse poco dignitosa e piena di dolore, che però traboccava ferrea determinazione. Va bene essere salvata dalle grinfie di un albero, ma non aveva bisogno di essere salvata da se stessa.

La trama è interessante e devo dire che è proprio mentre scrivo questa recensione che mi accorgo che è la prima volta che la leggo. In linea generale ci evidenzia il volume per i suoi punti salienti e su ciò che ci si può aspettare dal volume, quello che non ci dice sono piccole cose che non hanno colpito come invece questa trama – letta e così impostata – speravo facesse. Ma dei dettagli di ciò che sto parlando ci saranno più avanti.

La copertina è carina e piuttosto dolce anche se finisce per essere minimal. E’ stata mantenuta così come l’originale e sappiate che – nonostante questo volume è autoconclusivo – fa parte di una serie di romance in cui conosceremo meglio anche le sorelle di Chloe, se dovessero venire pubblicati in Italia. Vediamo in primo piano il titolo che sembra essere il riassunto della lista di Chloe e in basso Red, la stessa Chloe e il piccolo gatto, Sbaffo. Il titolo di questa storia è una semplice e mera traduzione dell’originale, mantenendo l’essenza di ciò che porta con sé il libro stesso. Chloe Brown con la sua lista cerca di farsi una vita e di riprendere in mano le redini di ciò che si è lasciata alle spalle, un po’ per il suo passato, un po’ per la sua malattia. Assieme, titolo e copertina una volta letto il libro, assumono molto più significato eppure donano al volume il giusto.

La storia sembra essere contemporanea e moderna, ai nostri giorni mentre l’ambientazione sembra essere inglese.

Perché una donna che praticamente lo odiava avrebbe dovuto passare la serata a guardarlo dalla finestra? Red non lo sapeva. Non esisteva una buona ragione. C’erano quelle cattive, però. Motivi che coinvolgevano perversioni e classi sociali e cose che certe persone consideravano degradanti. Ma lui non le associava a Chloe Brown. Non perché la ritenesse superiore al desiderio per un uomo che disprezzava, bensì perché non sembrava proprio il tipo di donna che desiderava… in generale. Il desiderio non poteva esistere senza vulnerabilità. E Chloe, sotto il suo grazioso aspetto esteriore, era vulnerabile quanto uno squalo assetato di sangue.

Un uomo con tatuaggi sulle braccia e sulle bracciaI personaggi di questa storia sono diversi seppure sono due quelli sul quale ci si concentra di più e sul quale ruoterà la storia. Conosceremo la famiglia di Chloe e la famiglia di Red eppure i più importanti sembrano proprio essere loro due anche se Chloe sembra predominare su entrambi.

Chloe Brown è una ragazza forte, determinata e sagace. Nonostante la sua fibromialgia la renda più debole fisicamente e le renda la vita difficile, stila una lista di cose che vuole fare per tornare a vivere e a fare la vita che aveva prima che la malattia si palesasse e cambiasse ogni cosa: le sue amicizie, il fatto di avere una vita normale, il suo ragazzo. Questo ha cambiato anche il modo di vedere le cose, l’amore e ciò che la circonda ma non smette di sognare e tenta di gettare nuovamente a fare qualcosa di normale come tutti gli altri. 

Red sogna di vedere esposti i suoi dipinti anche se sa che è difficile e sogna di vedere New York. Nonostante non abbia l’aspetto del classico ragazzo per bene e i suoi tatuaggi non aiutino è una persona ben disposta ad aiutare gli altri nel condominio dove lavora così come nella vita e tutti sanno che è gentile, educato e sempre disponibile. E’ un ragazzo che ha avuto un’esperienza da non ripetere esattamente come Chloe e fa fatica a fidarsi dal punto di vista sentimentale.

Sono due personaggi che si completano bene a vicenda e che, assieme, creano un mix piuttosto buono, ironico e pungente al punto giusto.

«Sai, per qualcuno che ammette felicemente di essere scortese, sembra che tu ti preoccupi molto di ferire i miei sentimenti.» Lei sbuffò di scherno e lo fece in automatico, era lo scudo di sempre. «Non sentirti lusingato. Mi interessano i sentimenti di tutti.» «Sì? E i tuoi?» Inspirò, pronta a tirar fuori qualcosa di tagliente, spiritoso o quantomeno capace di sviarlo, però ogni frase rimase intrappolata in un groviglio in fondo alla gola. «Dimmi cos’è successo» la incalzò Red. La sua vicinanza le faceva pulsare il sangue come se avesse una tempesta nelle vene. «Parlami del tuo prima.»

Il perno centrale ruota attorno a Chloe Brown, bellissima ma con una malattia cronica che la spinge a fare una lista di cose da fare per recuperare il controllo della propria vita. Ed è nel mezzo della lista che irrompe nella sua vita il giovane Red e porta cambiamenti che neanche lei avrebbe immaginato.

Lo stile utilizzato dall’autrice pone il volume in terza persona da punti di vista alternati: a volte si segue Chloe – per la maggior parte del tempo – e talvolta Red. La struttura del romanzo e la narrazione procedono spedite e veloci con una struttura fluida che contraddistingue spesso i romanzi romance e rosa. Vi approfondisco cosa si apprezza e cosa meno di questo volume così da farvi un quadro completo della situazione nella quali vi ritroverete:

Il punto a favore è sicuramente quello della composizione dei personaggi. Sono ben sviluppati e caratterizzati nei giusti dettagli sia per come si pongono, sia per ciò che hanno subito sia per le loro famiglie e ciò che li porta ad essere nel modo in cui vengono rappresentati. Chloe è una protagonista forte, con una personalità vivace e un senso dell’umorismo irresistibile. Red è romantico e premuroso, con un passato complicato che lo pone diffidente.

Altro punto che trovo assolutamente a favore sono le tematiche importanti che vengono trattate. Il volume tocca tematiche importanti quali la lotta e l’accettazione di se stessi e della propria condizione fisica legata alla malattia, alla crescita personale e agli abusi subiti in passato.  Ad aiutare tutto ciò è di sicuro la narrazione sensibile e realistica contribuisce a rendere il libro coinvolgente e toccante. E unire questa cosa ai personaggi di prima pone il tutto ad un altro livello sotto questo aspetto e trovo che non sia lasciato nulla al caso e sia stato trattato con garbo e sensibilità da parte dell’autrice.

Ciò che non riesco a mandare giù sono diversi aspetti del volume e che non rendono giustizia alla storia rendendola ridicola in alcuni punti e forzata oltre ogni misura.

Prima di tutto le parolacce, non perchè non le abbia mai lette nei romanzi ma trovo che siano buttate a caso qua e là giusto per dare un tono ai personaggi, cosa che non occorre minimamente visto che la storia filerebbe liscia anche senza.

Secondo, il punto in cui la storia crea il momento di tensione, il punto negativo ciò che crea attrito. Beh, nonostante sia difficile per i protagonisti affrontare una situazione del genere la vedo davvero poco matura e sciocca per dei ragazzi della loro età. Trovo che il punto di rottura che viene a crearsi sia banale e poco credibile e ci sta, può esserci in una coppia ma non per un romanzo… una storia deve creare una giusta suspance e volere che il tutto si risolva e quando è accaduto il tutto mi sono detta: tutto qui? Davvero è questo il punto di rottura? Davvero è questo ciò che ha pensato l’autrice? Può essere così scontato? Sono rimasta stupita e non in senso positivo.

Le scene di sesso sono davvero troppo esplicite per il genere di storia trattata. Partiamo dal fatto che io non amo gli erotici che finiscono per esprimere una relazione sessuale in maniera volgare (ed è una parentesi personale) e ok, ma trovo che queste scene interrompano tutto ciò che è stato creato di bello su questi personaggi e che crei dei veri e propri buchi neri nel quale la storia si perde per dare spazio a queste parentesi in cui credo che sarebbe stato più opportuno porre tutto sotto un punto di vista delicato e semplice, senza andare troppo nello specifico creando delle parentesi che trovo inopportune e poco in linea con la storia stessa e con ciò che l’autrice voleva comunicare. Ok creare un romance ma alla fine sembra che il fulcro di tutto non sia neanche più la lista e ricrearsi una vita ma fare sesso con Red… Non ci siamo, no no.

Gli si avvicinò, stringendo una borsetta dorata. «È adatto?» Adatto? Si schiarì la gola.(…) «Be’, è senza bottoncini. Ma andrà bene lo stesso.» Lei rise e lo colpì sulla spalla con la borsa. Red si chiese distrattamente se sarebbe sopravvissuto alla serata.

Il libro è un buon passatempo se si cerca una lettura non troppo impegnativa, di rinascita e romance di due ragazzi che si scoprono per la prima volta. Una storia non pretenziosa e non particolarmente originale.

Talia Hibbert scrive una storia romantica, divertente e al contempo ricca di tematiche da non sottovalutare. E’ una storia semplice, un romance che può essere benissimo sorpassato da altri. Carino ma non arriva come dovrebbe. Spero di leggere qualcosa che mi colpisca maggiormente, dell’autrice.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.

Senza titolo-3 (2)

Libro acquistato

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Cosa ne pensate? Voi l’avete letto? Aspetto vostri pareri per sapere se solo io l’ho visto in questo modo. Come sempre vi aspetto qui.

A presto,
Sara ©

RECENSIONE #707 – D COME DAVIDE. Storie di plurali al singolare DI DAVIDE ROCCO COLACRAI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa per questa recensione che stava aspettando solo voi! Innanzitutto, come state? Io bene e sono entusiasta di portarvi una nuova raccolta di poesie di quest’autore di cui vi avevo già parlato in precedenza. Per i più curiosi può andare QUI e scoprire di cosa sto parlando. Per tutti gli altri, vi parlo subito di questa lettura:

9791222434650_0_536_0_75Titolo: D come Davide. Storie di plurali al singolare
Autore: Davide Rocco Colacrai
ISBN 9788833287140
Prezzo 13,00 euro
Formato 12×17 con alette e segnalibro ritagliabile
Pagine 92
Link d’acquisto: https://amzn.to/49K5Zja
Trama: “La Poesia e la Musica / non sono cose terrestri / appartengono al Mondo Superiore.” Così scriveva il Maestro Peter Deunov. Sono anni che mi faccio perseguitare da questa idea, tanto precisa quanto instancabile, di realizzare attraverso i miei versi una forma di confessione, che dalla sua dimensione strettamente personale possa con naturalezza trasformarsi in una storia del mondo alla quale chi ha il coraggio di accostarsi possa ascoltarsi, e persino riconoscersi. Ed è arrivato il momento oggi di affidarvi i suoi frammenti, le sue “storie di plurali al singolare”, in modo che ciascuno possa ricomporli nella più bella delle orchestre che i versi sanno creare: quella del cuore. (Davide Rocco Colacrai)

RECENSIONE

un vaso e uno specchio in una stanzaLa raccolta di poesie in questione raccoglie ventisei poesie suddivise fra di loro in sei parti in base a temi o questioni che vengono trattate. Più di ogni altra cosa l’autore riesce a trasportare al lettore avvenimenti, personaggi e stragi realmente accadute facendo permeare per ognuna di esse gli stati d’animo e ciò che più ha finito per colpire il poeta, con un linguaggio delicato e ricco di significato. E l’autore decide di racchiudere i suoi sentimenti riguardo ad eventi, cose e persone e fatti che sono realmente accaduti sentendoci ancor più vicini a ciò che ci ha colpito ma sulle quali, magari non ci eravamo soffermati abbastanza.

Cosa ci aspetterà una volta che ci addentreremo nell’animo e nel cuore dell’autore? Cosa ci vuole comunicare e cosa finirà per colpirci più di ogni altra cosa? Quali emozioni e sensazioni vuole condividere con il lettore?

Ci dicono che siamo uomini e nient’altro,
nomi verticali arati nella linea dell’orizzonte,
l’imitazione della carne, la solitudine precisa dell’ora.
(…)

La trama della silloge non ce la spiega e si capisce fino ad un certo punto su cosa verterà la raccolta sia di cosa andrà a parlare. Posso però dire che l’autore ha messo tutto se stesso per cercare di consentirci di capire cosa ci stava donando con tutto se stesso: come ha percepito cose, persone ed eventi in maniera del tutto quasi magica, se si può dire. Una raccolta che racchiude dei sentimenti che accomunano tutti noi.

La copertina si rifà ad una delle illustrazioni all’interno della raccolta e che suddivide una parte dall’altra. L’immagine la vediamo a colori, rispetto a come la troviamo all’interno del volume che finisce per essere più delicata e tenue. Nonostante non sia un disegno che mi fa impazzire personalmente, trovo che sia di un significato impattante. Perchè l’albero vive e nelle sue radici – e sotto la terra stessa – c’è ancora il bambino che spesso ci dimentichiamo di tenere al nostro interno, che nascondiamo o che ci contraddistingue ancor oggi. Una copertina che funziona tutto sommato.

un dipinto di un vaso con fioriIl titolo è un po’ pretenzioso se si pensa globalmente a ciò che abbiamo a primo acchito ovvero l’iniziale e il nome dell’autore ma se si prende tutto assieme il significato assume tutt’altro valore, specialmente se si aggiunge ciò che c’è dopo. Perché questo volume è una raccolta di poesie che parla di molti – che siano essi eventi, persone o cose – da una persona sola, al singolare. E trovo che non ci sia titolo più azzeccato per questa raccolta di poesie. Calza a pennello apposta per questo volume.

ci sono troppi ricordi a farsi strada
in questo silenzio,
fanno orbitare il mio cuore
in un valzer di vendemmia affinché non scordi niente,
resiste un solo desiderio
nella striatura grigia del pelo,
la favola più bella prima di concludere
il mio addio.

Il perno centrale di questa raccolta è proprio quello di accogliere un qualcosa di corale, che unisce e che accomuna più persone sotto il punto di vista di un unico. Il fatto è che questo singolo ci consente di carpire tutti i sentimenti e le emozioni esternate come nostre e consentendo di unire lettore e scrittore in maniera unica e singolare.

Lo stile utilizzato dall’autore è descrittivo, sentimentale, articolato seppur sia fluido e di piacevole lettura. Ad ogni poesia, questa volta, ha aggiunto delle relative spiegazioni o dei riferimenti che ci aiutano a comprendere meglio il periodo storico o da dove deriva ciò che ha aggiunto. Le poesie non sono molte ma sono lunghe e commoventi, ricche di significato che colpiscono il lettore verso dopo verso. La lettura è leggera e piacevole ma questo non intacca sulla profondità dei temi trattati che colpiscono come un pugno allo stomaco.

Un campo di margherite su una scogliera a picco sull'oceanoLe poesie si rifanno a diversi temi e cose accadute, così come a cose personali per l’autore che si mescolano ai sentimenti provati per degli eventi che hanno colpito tutti, indistintamente; c’è la poesia su Falcone e su Borsellino, la strage del ponte Morandi a Genova, quella dell’Hotel Rigopiano, quella verso suo nonno o il suo cane che mi hanno emozionato molto visto che mi hanno ricordato il mio, su dei cantanti così come qualcosa sul Cile. Non voglio lasciarvi troppi dettagli per non rovinare l’esperienza di lettura, infatti, questi sono sono alcuni dei temi che vengono trattati… una richiesta al non dimenticare, come dice lui stesso nel titolo di una sua poesia. In teoria su troppe cose si dovrebbe scrivere per non dimenticare ma spesso l’uomo lo fa ugualmente e tentare di recuperare è pressoché impossibile; non bisogna perdere mai la speranza che è quella che ci manda avanti passo dopo passo e ci fa sperare in un mondo migliore.

La raccolta, nonostante unisca molte persone ed eventi diversi fra loro, mantiene un’andatura leggera e mai scontata creando, in punta di piedi dei ricordi rilasciando delle emozioni che non sono così difficili da dimenticare. Non sono ad impatto diretto ed ogni poesia ha bisogno di essere analizzata e digerita dal lettore singolarmente, con pacatezza e calma. Io preferisco le poesie brevi e concise, lo ammetto, ma queste colpiscono e rendono bene ciò che l’autore vuole dirci nonostante non riesca a rendere bene sul breve.

Ci sono uomini i cui c’era una volta,
come cerchi di rondine che preannunciano la terra,
li rendono nonni.

Globalmente trovo che sia una raccolta di poesie che tutti, prima o poi dovrebbero leggere. Non perché sia meglio o speciale rispetto ad altre ma perché contiene l’essenza di molte cose che abbiamo vissuto e di cose che l’autore voleva raccontare e condividere con il lettore stesso alla quale sentiva l’esigenza di comunicare.

Davide Rocco Colacrai ci immerge nel suo mondo offrendoci una finestra su emozioni e ricordi che non passano inosservati e sulle quali, spesso, finiamo per non soffermarci. Gioca con i sentimenti e ci appallottola lo stomaco mostrandoci come dice il suo stesso titolo la pluralità da un singolo. Siete pronti a seguirlo?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia l’autore e la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere di vostro gradimento questa raccolta di poesie? Io spero di si e vi lascio alle vostre cose. Come sempre vi aspetto qui!

A presto,
Sara ©

REVIEW PARTY – Recensione in anteprima: #706 UNA PROMESSA IN RIVA AL LAGO DI CARLEY FORTUNE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con le nuove recensioni della settimana che sono pronta a condividere con voi. Nella settimana scorsa mi sono impegnata con le letture e ho delle recensioni delle quali voglio parlarvi. Per questa devo ringraziare la Newton Compton editore che mi ha permesso la lettura e della quale mi ha coinvolto all’evento per l’uscita del volume. Ve ne parlo subito, subito… pronti? A voi tutti i dettagli: 

71nmmhck5jl._ac_uf10001000_ql80_Titolo: Una promessa in riva al lago
Autore: Carley Fortune
ISBN: 9788822780218
Collana: Anagramma n. 1193
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Link d’acquisto: https://amzn.to/3UgwtmV
Trama: Fern Brookbanks è stanca di pensare a Will Baxter. L’ha conosciuto per caso nove anni prima e ha trascorso con lui una giornata indimenticabile. Il tempismo dell’incontro non è stato dei migliori, eppure tra i due c’è stata una sintonia immediata: si sono confessati ogni segreto, ogni sogno e si sono ripromessi di rivedersi l’anno successivo. Fern si è presentata all’appuntamento, Will, però, no. Malgrado ciò, Fern non riesce proprio a toglierselo dalla testa, soprattutto ora che è tornata a vivere nella cittadina in cui è nata e cresciuta, e gestisce il resort in riva al lago di sua madre, cosa che aveva giurato che non avrebbe fatto mai. Fern ha bisogno di un piano e di un’ancora di salvezza. Con sua grande sorpresa, è proprio Will a venirle in aiuto, con quasi un decennio di ritardo. È lui l’unico a capire davvero cosa passa per la mente di Fern, che, tuttavia, proprio non riesce a fidarsi di un miraggio che non assomiglia per nulla al ragazzo che l’aveva tanto affascinata. Nonostante i segreti tra loro, riusciranno a darsi finalmente un’occasione?

RECENSIONE

Specchio d'acquaLa storia ha inizio con il rientro a casa della ormai adulta Fern Brookbanks. Quando si è allontanata dalla sua infanzia non pensava altro che a scappare lontano da sua madre e dall’hotel nel quale è cresciuta e che pensa che le abbia rubato il tempo con sua madre. Ora che sua madre è scomparsa prematuramente non può che tornare a casa e prendere le redini della situazione che sembra degenerare giorno dopo giorno visto che occorrono ristrutturazioni e quant’altro e gli affari sembrano non andare come dovrebbero. Tutto è confuso, ancora avvolto nel dolore, fino al momento in cui alla reception si presenta un uomo che lei stenta a riconoscere ma che ha nel cuore da molto tempo, il quale l’aveva lasciata con una promessa nove anni prima: Will Baxter

Cosa ci fa quell’uomo del quale si era innamorata da ragazza? Come mai si trova proprio al suo hotel? Può una persona aver sconvolto tutto, in una sola giornata meravigliosa di nove anni prima, a far riemergere tutti i ricordi? Cosa è successo allora e cosa cambierà adesso?

«Will Baxter», dice senza staccarmi gli occhi di dosso, e fa scivolare sul bancone la carta di credito e un documento d’identità. Ho passato con lui una sola giornata, e mi ha cambiato la vita. Un tempo pensavo che fosse la mia anima gemella. Un tempo pensavo che io e lui saremmo stati insieme qui, ma in circostanze del tutto diverse. Un tempo pensavo un mucchio di cose riguardo a Will.

La trama ci presenta il volume in tutta la sua franchezza e ci mostra ciò che andremo a leggere senza fronzoli. E’ semplice e concisa ma se devo essere onesta, il volume colpisce molto più per via della sua copertina che per il resto. Non so chi ha realizzato tutti quelli dell’autrice ma catturano e sono davvero belle, quindi nonostante la trama sia carina e tratti una storia romantica, sono felice sia stata mantenuta tale.

La copertina è la cosa di cui sono più grata alla casa editrice. Il fatto che non abbia subito modifiche, come per quanto riguarda il precedente volume (e spero arrivi presto anche il prossimo dell’autrice!) da un punto in più al volume e li rende magici sotto tanti punti di vista. Non so per quale motivo ma i colori pastello utilizzati, lo stile della pittura e della struttura del titolo funziona e coinvolge. Insomma, sembra anche a me di essere su quel pontile innamorandomi ancora una volta. Il titolo originale è Meet me at the lake e sarebbe stato” Incontriamoci al lago”. Stavolta devo dire che il cambio nella traduzione e nella struttura del volume, alla casa editrice, gliela perdono perchè sta cento volte meglio così e suona molto più coinvolgente. Finalmente un titolo differente dal solito e bello a vedersi, coinvolgente. Dal punto di vista visivo finalmente ci siamo e così come per il volume precedente dell’autrice, devo dire che è stato fatto un ottimo lavoro.

L’ambientazione della storia è quasi tutta all’albergo fuori la città di Huntsville, vicino alle sponde sassose dello Smoke Lake mentre altri punti si sviluppano a Toronto ma tutto si svolge in Canada; e l’epoca è contemporanea. La storia si svolge oggi ma si smuove fino a dieci anni prima in cui ci mostra come Fern e Will si sono conosciuti e come si è svolta la loro giornata nel quale sono rimasti colpiti l’uno dall’altra.

«Sei qui». Lo dice come se non avesse appena pronunciato le due parole più banali del mondo. Sono qui? Sono qui?, vorrei gridare. E chiedergli dove diavolo è stato lui. Era stata sua l’idea di vederci in riva al lago. E quel giorno io c’ero. Lui invece è in ritardo di nove anni.

couple sitting near trees during golden hourI personaggi che dominano in questa storia sono relativamente molto pochi e ci sono coloro che completano la storia nel contorno che finiscono per chiudere il cerchio delle persone ristrette che abbiamo all’interno di questa storia. C’è la madre di Fern che, nonostante non sia presente all’interno del volume se non per i suoi ricordi spezzettati all’interno del diario che sembra essere una donna dedita al lavoro e che vuole bene a sua figlia e a Peter; quest’ultimo è l’uomo dalla quale Fern ha imparato ad apprezzare le piccole cose e la musica e con il quale si sentiva affine, quasi come fosse suo padre anche se lei un padre sembra non averlo avuto. C’è Jamie, un ragazzo semplice e primo amore di Fern, che ha colpito il suo cuore e che ama l’hotel Brookbanks più di ogni altra cosa ma dal quale lei si è allontanata e che vedremo molto poco. C’è Whitney e suo marito Cam, la migliore amica della nostra protagonista e suo marito che sono un punto di appiglio e sfogo per lei così come un punto dal quale a volte lei si sente lontano e distante. E poi c’è Will Baxter. Will è un uomo

Ma più importante di tutti è la protagonista di questa storia è Fern. Fern non è più la bambina di dieci anni prima che stava per tornare a casa da sua madre, al resort, dalla sua migliore amica e dal suo ragazzo con cui ormai si aveva una storia a distanza una volta partita. Ed è lontano da casa che trova in Will – che conosce in una giornata per puro caso e al quale riesce a raccontare tutto e con il quale si sente in sintonia – qualcosa che la colpisce e che la fa sentire viva, diversa da come è, unica. Fern è insicura come la fine che potrebbe fare il suo stesso resort sul lago dopo la morte di sua madre, è fragile come le acque del lago che la circondano ed è colpita da un vulcano di sentimenti ed emozioni e dal dolore dato dalla morte di sua madre all’amore dato dall’apparizione del ragazzo del quale si era innamorata e con il quale avevano una promessa rubata, dieci anni prima. E Fern si trova in bilico su una fune e si sente sconvolta e sola, come se nessuno capisse cosa ha al suo interno. Cosa riuscirà a darle le sicurezze che cerca? Cos’è che vuole davvero? 

Will si avvicinò, rubando tutto l’ossigeno che c’era tra noi, con lo sguardo agganciato ai miei occhi. «Una delle cose davvero fantastiche di incontrare qualcuno che probabilmente non rivedrai mai più è che puoi parlargli di te senza che ci siano conseguenze». Scossi la testa. «Tutto ha delle conseguenze». L’avevo imparato a diciassette anni.

Il perno centrale della storia sta nel punto d’incontro tra due persone dopo tanti anni e ancora una volta restano colpiti l’uno dall’altra, come allora. Ma dietro tutto questo vi è anche il destino di un albergo lasciato in eredità e ciò che Fern desidera davvero nella sua vita. Quindi la storia non è solo una storia d’amore ma qualcosa che colpisce da differenti lati che contribuisce a smuovere tutto ciò che gli ruota attorno non solo dal punto di vista romantico ma sentimentale ed emotivo sotto più fronti.

donna in piedi sullo specchio d'acquaLo stile utilizzato dall’autrice è piacevole, scorrevole e leggero. Impostato in prima persona dal punto di vista della protagonista Fern, viene intervallato da pezzi di diario della madre che lei legge e da ricordi che provengono da dieci anni prima, giorno nel quale Fern e Will si sono conosciuti e si sono colpiti a vicenda. E’ una lettura da portare con voi in vacanza e che riuscirete a divorare nel giro di pochissimo tempo vista la sua scrittura coinvolgente e dinamica nonostante non accada poi molto all’interno del volume e tutto si sviluppi nel giro di poco e ci racconti una piccola parentesi all’interno della vita di una persona.

Nonostante il volume sia veloce e punti molto alle emozioni e ai sentimenti che abbiamo nascosti anche noi, al nostro interno, trovo che rispetto al primo sia più carente. E’ un volume che ha un Instant Love almeno per quanto riguarda Fern e Will nei dieci anni prima. E – togliendo dal fatto che questo non sia una cosa che ami particolarmente – posso dire che avviene anche in funzione del fatto che Fern è sola, si sente annoiata dalla storia con Jamie (ce lo fa capire e ce lo dice che la storia era arrivata ad un “punto morto”) oltre al fatto che non stesse bene al resort porta a vedere Will come la prospettiva di qualcosa di magico, di differente dal solito fuori dalla routine/confort zone. E questo rimanere affascinato da qualcosa che brilla è un qualcosa che bene o male è capitato a tutti ma quanto di questo, spesso è davvero reale e autentico? Non è tutto oro ciò che luccica, lo dice anche il proverbio e questo mi lascia perplessa almeno per quanto poi, nel futuro lei resta ammaliata ancora una volta dall’uomo che l’aveva colpita tempo addietro nonostante potrebbe ferirla come ha fatto anni orsono. E trovo che questo sia rappresentato solo in senso lato, non sviluppato sotto una prospettiva realistica ma estremamente positiva, che possa andare la realtà in sogni di quando si è ragazzi. Quante volte però, nella vita reale, questo accade? Non è impossibile certo ma anche improbabile. E’ ovvio che si tratta di una storia e di un libro ma a volte la realtà dovrebbe emergere e metterci con i piedi a terra.

In più trovo assurdo inseguire qualcosa che è avvenuta un giorno di dieci anni prima che dovrebbe essere stata dimenticata e seppellita dagli eventi che l’hanno soverchiata negli anni a seguire. Possibile che tutto questo, condizioni ancora la vita di una persona così tanto? Sembra quasi assurdo. Non è così strano che una giornata sia sviluppata in più capitoli visto che ci sono romanzi che descrivono poche ore e riescano molto bene ma trovo che un solo giorno, per quanto possa colpire l’animo e le corde di una persona, non può condizionare dieci anni in cui una persona continua ad andare avanti nella sua vita. Dieci anni a rimuginare su un giorno di dieci anni prima? Non può tornare in primo piano così tanto ponendo anche il proprio ragazzo a qualcosa di inutile, no? Il finale, inoltre, lascia un po’ a desiderare sia per via del fatto che è contraddittorio e poi perché frettoloso sotto alcuni aspetti.

E’ un romanzo rosa quindi ci si aspetta tanto amore e vi sarà, ci sarà anche qualche scena erotica e ci sarà anche il futuro della protagonista viste le decisioni che dovrà prendere sul suo futuro e su quello delle persone che lavorano da anni al resort e credono che debba essere rinnovato o essere valorizzato al meglio. E’ una storia non solo romantica ma sulle prospettive future personali e sul del dolore di una donna per sua madre e per ciò che si è perso – e questi sono i pezzi migliori all’interno del volume, autentici e forti. Probabilmente se si fosse concentrato su questo, il volume, sarebbe stato sicuramente meglio. Punto a favore sono le descrizioni di luoghi e scenari che vengono resi vividi e, almeno per il suo tipo di scrittura, mi è sembrato di essere immerso lì tra il lago e i cottage.

«Sì, lo sapevo». Sento che il labbro inferiore mi trema, e lo mordo per tenerlo fermo. Forte. Devo andar via di qui. Cerco di passargli accanto, ma Will mi afferra il braccio e mi fa voltare. Si china su di me, e i suoi occhi fanno avanti e indietro tra i miei. «Avevo paura di essere diventato una persona diversa da quella che tu ricordavi, e temevo di deluderti». «Certo che mi hai delusa», sussurro. «Mi hai fatto pensare che era tutto solo nella mia testa». «Non lo era. Credimi, il problema non stava affatto nella tua testa». Vorrei chiedergli cosa vuol dire, ma lui intercetta una lacrima sulla mia guancia, mi nasconde una ciocca di capelli dietro l’orecchio e mi tira contro di sé.

Il libro, almeno per quanto concerne l’amore, lo trovo artificioso e strano. Non dico che non sia possibile ma poco probabile. E’ una storia che fa sognare se si prende alla leggera e con le pinze ma risulta un libro senza dubbio scorrevole e di piacevole lettura. Consiglio? Si se cercate una storia senza troppe pretese. No se cercate una storia d’amore differente, originale che colpisca gli animi e li scuota.

 Carley Fortune ci regala un nuovo romantico romanzo sulle sponde di un lago e ci consente di sognare ancora una volta tra dei bei scenari da sogno. Un illusione durata dieci anni che potrà essere verità o finzione. Dovrete solo leggere per scoprirlo veramente.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite e scoprite le altre recensioni sul volume di oggi, che trovate con lo stesso banner che vi porto qui sotto:

Fortune


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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una lettura che vorreste fare? Avete letto l’altro dell’autrice? Io vi consiglio le letture ovviamente se amate il genere. Vi aspetto come sempre.

A presto,
Sara ©

RECENSIONE #705 – LA LEONESSA DI DORDONA DI ENRICO ORLANDI E GAIA CARDINALI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Dopo molto tempo che avevo notato questo libro in libreria e alle fiere, posso parlarvene! Ho acquistato il volume da poco ed ero assolutamente curiosa di parlarvene praticamente subito. Quindi l’ho letto e vi lascio tutti i dettagli qui sotto, nella speranza che possa piacervi! Amanti dell’Orlando furioso, fatevi sotto:

9788867904129_0_536_0_75Titolo: La leonessa di Dordona
Autore: Enrico Orlandi, Gaia Cardinali
Pagine: 152
Editore: Tunué
Data di uscita: 15 aprile 2021
Link d’acquisto: https://amzn.to/3Q7KjXD
Trama: Una storia d’amore che scioglie le catene sociali, una donna coraggiosa che prende in mano il suo destino. Bradamante, erede dei conti di Dordona, paladina dell’imperatore Carlo Magno, è innamorata di Ruggero, comandante dell’esercito di Agramante e tra i più valorosi cavalieri del mondo arabo. L’amore tra la guerriera cristiana e il prode saraceno è al centro del graphic novel che riadatta uno degli episodi più noti dell’Orlando Furioso di Ariosto.

RECENSIONE

La storia è liberamente ispirata all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto ed in primis le viene data una voce oltre che una veste completamente differente visto che si tratta di una graphic novel. La storia d’amore tra Bradamante, la Leonessa di Dordona, guerriera cristiana per l’imperatore Carlo Magno, è innamorata di Ruggero, un saraceno, cavaliere valoroso del mondo arabo comandante dell’esercito di Agramante. Ovunque Bradamante vada, non c’è uomo che conosca la sua forza, la determinazione e il suo nome ma il destino le mette in mano una scelta difficile: la sua terra o il suo cuore e, a volte, questo può creare sorprese inaspettate alle quali nemmeno lei credeva a pieno.

Cosa succederà lungo il cammino della Leonessa di Dordona? Riuscirà a trovare il suo amato Ruggero? Dove sarà finito e come farà a salvarlo? Ma cosa più importante, lui vuole davvero essere salvato? Amarla è quello che desidera anche lui?

La Leonessa di Dordona: il fantasy di Ariosto - Lorenzo Barberis

La trama è dettagliata e ci mostra in cosa ci imbatteremo lungo questo volume. Ovviamente la storia riporta come vi ho detto in precedenza, liberamente ispirato uno delle parti più famose dell’Orlando furioso ma non vi sarà soltanto questo e sarà proprio l’esperienza grafica a regalarvi ogni cosa in più. La trama ci apre solo un poco a ciò che ci aspetta nel corso della lettura del volume che incuriosisce gli animi dei più curiosi…

La copertina è davvero meravigliosa, vale solo quella tutto il volume. In primo piano vediamo Bradamante, visibilmente scossa, con la sua spada in mano che cerca di dare voce al dolore che l’attanaglia per la sparizione di Ruggiero, per il fatto di trovarlo o di chissà solo cosa. Ai suoi piedi vi sono dei teschi e dietro, alle sue spalle sembra trattenerla l’ombra rosa di Ruggero seppur quella somigli ancora una volta a lei stessa e a ciò che porta dentro di sé e del quale si nutre, del peso del quale vorrebbe liberarsi. E’ una copertina molto sgargiante, dai colori inusuali ma che rende tutto ciò che troverete al contempo all’interno del volume stesso. Il titolo della storia è il soprannome che viene affibbiato a Bradamante visto che lei stessa era erede dei conti di Dordona, paladina dell’imperatore Carlo Magno. Vista che la sua fama la precede, quello è il nome che le viene affidato e che lei custodisce gelosamente. Un connubio ben equilibrato tra copertina e titolo.

L’ambientazione della storia riporta, dunque, ai tempi della guerra tra cristiani e saraceni, come trascritto anche all’interno dell’Orlando furioso. Quindi il tutto si aggira attorno al 770 D.C. nell’epoca in cui Carlo Magno era in guerra con quei popoli o in cui la guerra risale.

La leonessa di Dordona

I personaggi di questa storia sono diversi e li conosceremo sotto gli aspetti più particolari. La protagonista è senza alcun dubbio la Leonessa di Dordona ma, molto, lo fanno anche coloro che l’aiutano e la supportano lungo la sua impresa: abbiamo Melissa una maga che appare nei momenti di bisogno e che diventa amica e confidente di Bradamante nei momenti più difficili e si dimostra utile. Ci sono i parenti di Bradamante, c’è Ruggero che ci viene mostrato sotto molti aspetti e non avremo certezza – se non forse all’ultimo – di cosa ci si possa aspettare da lui. Vi sarà anche la figlia di Agramante, dei saraceni, il potente Atlante e la fata Alcina che sono tutti personaggi e punti in cui è il cuore di Bradamante a farsi avanti e a sgretolare ogni incertezza.

La protagonista indiscussa è lei, Bradamante, la famosa Leonessa di Dordona. Bradamante è forte, determinata, coraggiosa e di certo non è una principessa delle fiabe. Nonostante non desideri altro che affermare sé stessa e non sentirsi costretta dai legami che la famiglia le impone – non volendo sposare un uomo che non conosce – è piena di fragilità che si annidano dentro di lei e la corrodono. Ruggero che l’ha folgorata, però, è un guerriero della fazione opposta e l’unica arma che le resta sembra essere quella di combattere con le proprie armi al limite delle proprie possibilità sfidando tempo, forza, amore e destino. E nonostante non se ne dica è un’eroina che già ai tempi, era molto attuale e moderna.

La leonessa di Dordona - Recensione della graphic novel su Bradamante |  Nerdevil

Il perno centrale di questa storia sta tutto nel ritrovare l’amore perduto tra le fila nemiche e riportarlo a sé e oltre questo avere il coraggio di affrontare le conseguenze del suo gesto, di non volersi piegare alle regole della famiglia e a voler seguire un amore proibito che le consente di spezzare ogni regola possibile che fino ad ora le hanno sempre imposto. Ora l’unico modo che le resta è combattere per ciò in cui crede.

Lo stile utilizzato e la grafica sono davvero molto bello e colpisce a vista d’occhio in special modo nei colori, così come vi ho delineato e fatto presente per la copertina. La storia si concentra quasi esclusivamente su Bradamante anche se ci permette di conoscere dei sprazzi di Ruggero che colpiscono meno, rispetto a ciò che tenta di comunicare lei – anche con i pezzi in cui il suo corpo si ricompone e sembra riunire tutti i tasselli, le viscere e le membra tentando un percorso di risalita dall’amore, dal dolore e dalla consapevolezza di se stesse.

[Premetto che non ho letto l’Orlando Furioso ma i nomi di questi personaggi non mi erano sconosciuti tra e fila delle cose studiate ai tempi della scuola. Quindi tutto ciò che dirò potrà essere usato contro di me ahahah.]

La storia riprende e si ispira ad un’opera piuttosto famosa, ma, ci sono dei passaggi all’interno che  sono abbastanza sfuggevoli. I due autori hanno inserito Melissa all’interno che in alcuni punti – totalmente a caso – sembra facilitare la situazione. Ma una spiegazione che si focalizza su di lei e ci permette di conoscerla meglio non è contemplata, è data per scontata. E il fatto che essa appaia e scompaia rende tutto strano e poco chiaro. O è presente, bene o male all’interno della storia o non si mette affatto e il viaggio Bradamante lo fa da sola.

Il lato fantasy della storia si mescola al poema cavalleresco in modo quasi del tutto naturale e ci ritroviamo tra  battaglie con creature magiche ed alate, castelli misteriosi e strane figure mitologiche o demoniache, maghi e streghe. Nonostante non credo nasca così, il duo creato si mescola bene seppur in alcuni casi – nonostante i colori e le immagini rendano molto – il tutto finisca per confondere e perdere di vista l’obiettivo principale per Bradamante che è quello di ritrovare la persona amata e voler fare della sua vita ciò che vuole. E questo esula da ogni magia possibile e immaginabile.

Le prove che Bradamante dovrà affrontare sono difficili come il palazzo di Atlante cela i dubbi che lei porta con se ma per il quale non demorde; o l’isola che mette davanti a Bradamante ciò che agli occhi degli altri lei sta facendo. Ma andando avanti e facendo un gesto irreparabile per la donna si cela la domanda più grande di tutte: chi è lei e come fa a credere in se stessa? E può l’amore cancellare la famiglia e il suo popolo? Può anche per Ruggero, essere più importante il tradimento della propria terra alla donna che ha incontrato lungo il suo cammino? Nonostante la storia ponga tanti punto importanti e le immagini e i colori della storia siano completamente accattivanti, trovo che questa sia semplicistica e per chi cerca una graphic novel più corposa o significativa, questa perda un po’ rispetto altre. E non ne faccio dei paragoni perchè non saprei a cosa paragonarla eppure – forse – creare una specie di omaggio / dedica ad un’opera tanto famosa non vorrei che abbia posto delle aspettative che rischiano di non essere state tali, altrimenti. Nonostante l’originalità non sia dalla loro parte, trovo che l’opera funzioni e sia ben strutturata.

La leonessa di Dordona

Questa graphic novel non è solo l’ispirazione che ne deriva dall’Orlando furioso ma è una lettura moderna, combattiva e determinata di un amore, della forza del combattere per ciò in cui si crede. Il tutto ricorda grandi amori storici, opere letterarie o opere artistiche in cui si sono cimentati i più grandi e che hanno lasciato un segno scolpito nella storia. Una graphic novel che consiglio agli amanti dell’amore e della storia, di storie di forza e resilienza dalle quali le donne tentano ancor’oggi di uscirne vincitrici.

Enrico Orlandi e Gaia Cardinali scrivono e illustrano un passo importante e al tempo stesso ne creano qualcosa di magico, contemporaneo che colpisce in special modo per le sue illustrazioni e colori che creano un arcobaleno di determinazione, coraggio e forza per affrontare ciò che ci aspetta. Siete pronti ad unirvi a Bradamante alla ricerca di Ruggero?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Libro acquistato

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Cosa ne pensate?
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #704 – TU NON SAI CHI SONO DI JESSE Q. SUTANTO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi vi porto questa lettura intrigante per la quale devo ringraziare la casa editrice Newton Compton per avermi consentito di leggere questo thriller. Dopo questo volume, vi fiderete ancora così tanto delle persone che avete vicino? Chi è la vittima e chi il carnefice? Ecco a voi la lettura:

61c9qlgo2l._ac_uf10001000_ql80_-1Titolo: Tu non sai chi sono
Autore: Jesse Q. Sutanto
Pagine: 256
Data di uscita: 20 febbraio 2024
Link d’acquisto: https://amzn.to/3vd3O9X
Trama: Logan è convinto che nessuno conosca la sua compagna di scuola Delilah bene quanto lui. Nessuno. È lui stesso ad assicurarsene, studiando scrupolosamente i suoi social media e spiandola attraverso una telecamera nascosta. Ma Delilah non ha idea di chi sia lui. E non immagina di certo che qualcuno possa venire a conoscenza del suo segreto più pericoloso, che qualcuno possa scoprire che è molto diversa da come appare in realtà. Invece Logan è lì, appostato nell’ombra, ad alimentare un’ossessione che cresce giorno dopo giorno, e vede tutto ciò che lei nasconde. Peccato che a Delilah i panni della vittima vadano stretti. Quando Logan, ormai sicuro di avere in pugno la ragazza che desidera, prova a ricattarla, Delilah non si piega al suo gioco perverso. E all’improvviso la situazione si ribalta e il carnefice rischia di diventare la vittima… Lei ha un segreto. Lui la ricatta. Ma chi dei due è la vera minaccia?

RECENSIONE

persona che tiene il manichino di legno marroneLa storia porta con sé un nuovo inizio per Logan, dopo la morte della sua amata Sophie. Ciò che non si aspetta è quello di incontrare Delilah, una ragazza che somiglia incredibilmente a Sophie e da rimanerne completamente folgorato. Talmente tanto da cominciare a documentarsi su di lei, a trovare informazioni che la riguardano e a fare in modo che la giovane ragazza possa cominciare a parlare con lui, conoscerlo e magari innamorarsi di lui. E’ nel momento in cui i due si avvicinano che Delilah scopre che anche Logan conosce un suo profondo segreto e con questo può ricattarla per ricevere il suo amore in cambio. E Delilah non è ancora consapevole di tutto ciò del quale è capace, pur di uscire dalla situazione nel quale è rimasta coinvolta.

Cosa unisce i due giovani ragazzi? Cosa nasconde Delilah e quali verità rischiano di venire a galla con Logan? Perchè Logan vuole a tutti i costi la giovane ragazza tutta per sé? Qual è il prezzo che si è disposti a pagare per la libertà?

Ecco la ragione per cui ci siamo incontrati, Delilah. È questo il motivo per cui ci siamo imbattuti l’uno nell’altra in questo mondo sconfinato, dove stando alle leggi della probabilità le nostre vite avrebbero facilmente potuto non sfiorarsi mai. È successo, Delilah, perché io ti devo salvare. E non sono il tipo che volta le spalle al proprio destino.

La trama è subdola, in senso completamente positivo. Fin dalle prime battute mi aveva incuriosito per come si pone ed i misteri così come i thriller psicologici sono ciò che mi attira più di qualunque altra cosa. Quindi, come lasciarselo sfuggire? Devo dire che questa è stata impostata talmente bene da non lasciar traspirare informazioni sufficienti a capire ciò che accadrà nel libro, a mantenere il tutto il più vago possibile e a snodare una storia più intricata di quanto ci si aspetta realmente. E’ una trama fatta ad hoc, finalmente! Ottimo.

The Obsession : Sutanto, Jesse Q.: Amazon.it: LibriLa copertina è stata modificata poco, devo essere sincera. La vedete qui di lato e cattura, colpisce ed è stata mantenuta bene o male come l’originale. Ciò che non amo molto nelle copertine thriller della newton sono i colori troppo sgargianti utilizzati così come il fatto che non sappiano utilizzarli come si deve. Perché utilizzare il titolo giallo? Perché accendere ancor di più il colore del filo? L’unica cosa che è stata fatta per bene, stavolta, sono i sottotitoli che si trovano in basso che magari se utilizzati quelli originali avrebbero lasciato comprendere di più della storia rispetto a quelli utilizzati. Preferisco i nostri, sinceramente. Per quanto riguarda il titolo del volume, trovo che sia abbastanza carente. Ok, riporta alla storia e al fatto che non si sa mai chi ci si trova davanti, però trovo, allo stesso tempo che la traduzione dell’originale sarebbe andata benissimo e avrebbe svolto il suo lavoro egregiamente. Non capisco questa riluttanza e anzi che non sono stati utilizzati i soliti titoli, altrimenti si finiva nel banale ancor peggio.

L’ambientazione sembra ruotare attorno alla Draycott, un istituto della California settentrionale che i giovani protagonisti frequentano e le loro abitazioni private; l’epoca è sicuramente moderna anche se non è specificato un anno specifico nel quale la storia è collocata.

C’era una nuova energia nei miei passi mentre camminavo. Continuavo a ripensare alla nostra conversazione, riesaminando ogni singola parola, ogni frase. Cercavo di ricordare i momenti precisi in cui Delilah aveva riso o sorriso. Disegnavo il suo volto nella mia mente in ogni minuscolo dettaglio: l’inclinazione della sua testa quando rideva, il modo in cui si inumidiva le labbra con la punta della lingua e si sistemava i capelli scuri dietro le orecchie. Tra di noi esisteva una connessione e sicuramente l’aveva sentita anche lei.

donna che tiene il suo viso in camera oscuraI personaggi di questa storia sono i stessi protagonisti che ci porteranno lungo la storia da un punto di vista all’altro. Nonostante attorno a loro viaggiano diversi personaggi come Aisha la migliore amica di Delilah o Josh, amico di Logan; la madre di Dee, la Mendez, la bibliotecaria, Brandon o con chiunque essi abbiano a che fare… a tessere le fila sono proprio Logan e Delilah, due ragazzi apparentemente normali, due studenti, che invece hanno molto da nascondere e che si riveleranno pagina dopo pagina, scavando sempre più dentro il loro animo oscuro e pericoloso.

Delilah è una ragazza che ha amato suo padre tanto da voler andare a studiare nei suoi stessi luoghi e cercare di renderlo fiero, anche se non c’è più. Ora si sente soffocare, proprio come sua madre, da Brandon il nuovo compagno che sembrava rose e fiori ma si è trasformato in un vero e proprio incubo. Ama la musica, si circonda sempre della sua migliore amica Aisha e vorrebbe essere libera di frequentare dei ragazzi, se ne sentisse la necessità. Invece continua a vivere in un mondo di paura fino ad un momento in cui si dice basta a tutto questo ma non immagina che qualcosa è dietro l’angolo sempre di più. Un personaggio pericoloso ma al contempo che viene compreso con fin troppa facilità viste le sue problematiche e visto come viene trattata. Mi sono sentita vicino alla sua situazione quindi posso immaginare la difficoltà ma arrivare a quei livelli è preoccupante.

Logan è un ragazzo all’apparenza normale, semplice, un ragazzo alla mano. Ha perso la ragazza che amava l’anno prima ed ora rivede in Delilah tutto ciò che c’era in Sophie. E l’ossessione e il disturbo che Logan già ha, continua a peggiorare non rendendosi conto che un ricatto e la costrizione non è amore e cercare ossessivamente una persona, seguirla e perseguitarla non fa di lui il proprietario o l’amore della sua vita. Non si possono manipolare i sentimenti e Logan continuerà a giocare a questo gioco rischiando di non capire dove sta andando a finire. E’ un personaggio dal quale vi sentirete disturbati e vi darà fastidio sentire il suo punto di vista in cui tutto ciò che vede è completamente distorto. Ammetto che sarà quasi facile comprendere e capire che per lui non c’è niente di più puro di quello che sta facendo, seppur non sia assolutamente normale.

Ci misi un po’ a addormentarmi e quando lo feci caddi in un sonno agitato, una foresta buia piena di ombre e segreti pericolosi che mi laceravano la pelle e mi succhiavano il sangue. Forse urlai un paio di volte. Sognavo di mordere e graffiare qualcosa di oscuro, solo per scoprire che l’essere contro cui stavo lottando ero io stessa, e allora piansi disgustata e mi accanii di nuovo con tutte le mie forze. Ero io il mostro peggiore di tutti.

Il perno centrale di questa storia si divide sotto due punti ovvero ciò che vuole Logan che si riduce esclusivamente ad un’ossessione per Delilah anche se non ha mai superato la morte della sua “ex” Sophie; e quello che vuole Delilah ovvero un po’ di pace, una vita normale e senza intoppi e non essere più manipolata o sentire la paura come ormai è costretta a vivere giorno dopo giorno. I due, viste le loro problematiche, non possono essere nulla di più lontano ma finiscono per essere più vicini di quello che credevano e il destino, infausto, sembra diventare sempre più oscuro e profondo. Riusciranno ad uscire da questo buco nero nel quale entrambi si sono infilati?

coppia che cammina sul lato del lago guardando la foto ravvicinata del tramontoLo stile utilizzato dall’autrice è fluido, scorrevole e di piacevole lettura tant’è che vi dico che il libro si porta a termine in una manciata di ore visto che è scritto bene e tutto è piuttosto fluido e legato bene. I punti di vista e i capitoli si alternano fra di loro, in prima persona dal punto di vista dei due personaggi principali, di cui vi ho parlato poco fa. Quindi conoscerete nel profondo sia Delilah che Logan riuscendo a comprendere i loro stati d’animo analizzando le problematiche, i temi e le emozioni recluse e pericolose che si annidano nelle loro teste.

Questo è un thriller psicologico piuttosto buono che affronta e tocca temi quali la droga, lo stolking, la violenza domestica e delle relazioni anche moderne oltre a quelle che sono anni che si nascondono all’interno delle case delle persone. Una storia che affronta delle tematiche assolutamente attuali e riesce a districarsi nella mente di entrambi i personaggi in maniera leggera e non particolarmente pesante sfruttando dei personaggi adolescenti e non adulti per mantenere una linearità e una struttura più leggera ma comunque determinata, forte e strategica. Ovviamente se vi aspettate un thriller per adulti o qualcosa di descrittivo, prolisso e “più adulto”, questo di sicuro non fa per voi. Per la fascia per la quale è pensata, posso dirvi che è un buon libro visto che anche l’ambientazione è a livello scolastico come funziona per il libro Uno di noi sta mentendo di Karen McManus.

Nonostante la storia mi sia piaciuta e trovo che sia stata elaborata sagacemente per il pubblico al quale è stata impostata e rivolta, trovo che sia eccessivo il fatto che una giovane pur di non parlare con qualcuno di determinate problematiche con adulti o chiunque altro sia, abbia preferito agire in determinati modi mettendo a rischio il suo futuro, la sua vita e diventando una persona pericolosa per gli altri e per se stessa. E questo è una cosa che non aiuta specialmente se si pensa a come un giovane possa interpretare una cosa simile. Laddove Logan si fa capire che sta facendo una cosa sbagliata e – bene o male – c’è qualcuno che se ne rende conto (e dico bene o male perché anche lì è piuttosto lasciato a se stesso viste le frasi della madre e visto che è seguito da un terapeuta), per Delilah non è lo stesso e passa quasi che sia giusto che abbia risolto la sua vita in questo modo e l’abbia pure scontata in maniera “facilitata”, senza che nessuno se ne renda conto. A parte questo è logico che il finale e ciò che avviene è aperto e nessuno saprà cosa poi succederà in futuro però fa pensare questa cosa. Nonostante questa parentesi che è assolutamente una percezione soggettiva e personale, trovo che sia un thriller ben strutturato.

Avrei preferito vedere un finale chiaro sia dal lato dell’indagine, sia dal lato della droga che quant’altro permettendo all’interno dei personaggi anche il punto di vista della Mendez avrebbe reso il quadro completo dando una chiusura maggiore sia al caso, sia a tutta la storia. Capisco che l’autrice, invece, abbia preferito lasciare la suspance lasciando il lettore a intraprendere cosa sia giusto o sbagliato immaginando come la vita poteva andare per i personaggi. Non sempre questa cosa è un punto a favore ma l’ha giocata bene, al punto giusto.

Parlare con mamma mi aveva rinfrescato la memoria. Mi ero dimenticata del modo subdolo in cui Brandon si era insinuato nelle nostre menti e nei nostri cuori. Adesso ripensavo con amarezza a quanto il detective Brandon Jackson mi fosse sembrato affascinante, in un primo momento. Torsi le labbra in una smorfia di disgusto ripensando a quando ci ritrovavamo a ridere tutti e tre insieme, a Brandon che mi metteva un braccio sulle spalle con fare paterno, a quanto era stato bello vedere gli occhi di mamma brillare di nuovo dopo la morte di papà. E stavo permettendo a (…) di fare la stessa identica cosa, di strisciare nella mia vita come aveva fatto Brandon.

Una storia pericolosa, dura, sofferta che mi trovo a consigliare bene o male agli amanti del thriller. Era un bel po’ che non ne leggevo uno che mi coinvolgesse alla stessa maniera e mi invogliasse ad arrivare fino alla fine con decisione e determinazione. Consiglio, decisamente.

Jesse Q. Sutanto ha scritto un volume ricco di suspance e azione giocando su temi e storie particolari, anche attuali e decisamente difficili da affrontare. Una storia che ci farà sentire controllati giocando sulle sensibilità odierne dei social media, delle droghe e della realtà giovanile odierna. Volete conoscere Logan e Delilah?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ve ne pare di questo thriller? E’ un buon libro, spero possa piacervi e possa regalarvi dei momenti oscuri dall’inizio fino alla fine. Io come sempre vi aspetto qui.

A presto,
Sara ©

RECENSIONE #703 – MOSTRI DI STEPHANE SERVANT E NICOLAS ZOULIAMIS.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui a parlarvi di un libro che ho ricevuto da Rizzoli e che, ringrazio molto per la lettura. E’ un libro che colpisce, un libro per ragazzi che spero possa colpire grandi e piccini visto il messaggio che questo porta con sé. Siete pronti a scoprire di ciò di cui sto per parlarvi? Ecco a voi:

9788817184182_0_536_0_75Titolo: Mostri
Autore: Stéphane Servant, Nicolas Zouliamis
Pagine: 112
Data di uscita: 26 marzo 2024
Età di lettura: da 9 anni
Link d’acquisto: https://amzn.to/4asoH0f
Trama: «Signore e signori, cari e teneri bambini, avvicinatevi, avvicinatevi! Dopo aver fatto il giro del mondo, il Circo de’ Isogni è arrivato da voi. Ecco i giocolieri con i coltelli! I mangiafuoco! Gli acrobati della morte! E infine, sotto questa stoffa, in questa gabbia, il pezzo forte dello spettacolo. Ecco colui che il mondo intero ci invidia. Colui che tutti temono. Il solo e l’unico Mostro de’ Isogni!»

RECENSIONE

Illustrissimo :: Nicolas Zouliamis / MonstresLa storia ha inizio in un piccolo paese nascosto, nel quale vi si può accedere solo tramite una grotta e nel quale, chiunque tenti di avvicinarsi viene spaventato o finisce per ritornare da dove è venuto. E lì, in quel posto, vivono tantissime creature ed una tra queste è Otto, un bambino che spesso viene bullizzato dai compagni della stessa età. Un giorno in città si presenta il Circo de’ Isogni ed è un circo magico, particolare, misterioso. Tanto misterioso da portare con sé una creatura che nessuno di loro dovrebbe aver mai visto, l’essere più mostruoso che potrebbe cambiare e spaventare chiunque ma Otto ne resta particolarmente sorpreso.

Cosa succederà in città con l’arrivo del Circo? Cosa scoprirà Otto e cosa si nasconde dietro il pezzo forte dello spettacolo? Che significato avrà per il bambino e quali consapevolezze riuscirà a raggiungere ora che sta scoprendo che i mostri non sono poi tanto spaventosi, se li guardiamo da vicino?

«Signore e signori, cari e teneri bambini, avvicinatevi, avvicinatevi! Dopo aver fatto il giro del mondo, il Circo de’ Isogni è arrivato da voi. Ecco i giocolieri con i coltelli! I mangiafuoco! Gli acrobati della morte! E infine, sotto questa stoffa, in questa gabbia, il pezzo forte dello spettacolo. Ecco colui che il mondo intero ci invidia. Colui che tutti temono. Il solo e l’unico… Mostro de’ Isogni!»

La trama si rifà ad un pezzo del volume, quello in cui il Circo arriva in città e finisce per cambiare tutta la prospettiva degli abitanti, uno più di tutti. Non viene specificato di cosa possa trattare benissimo il libro e così messa può sembrare che sia un circo di Mostri e basta ma assicuro che la storia lascia un messaggio che seppur possa essere scontato di primo acchito, posso dire che non è così banale come sembra. E’ comunque una trama alternativa.

La copertina del volume è davvero molto particolare, originale e ben realizzata se si pensa all’insieme, specialmente avendo davanti la versione cartacea del volume (che rende decisamente di più). Il libro sembra essere realizzato quasi come un libro di antiche fiabe  e le venature dorate regalano colore lucente sotto l’oscuro e macabro bianco e nero che si cela nella copertina e può spaventare. Ma l’oro può stare a indicare la luce in fondo al tunnel, quella che non vediamo, quello che rende speciale il messaggio di questo volume. In primo piano vediamo il “Mostro” di spalle che scappa o va verso qualcosa… fugge? Chissà. Lo scoprirete presto! Il titolo è un vero e proprio portale su questo volume, visto che si parla di Mostri e ciò che porta il circo sembra contraddistinguerlo maggiormente. Quello che non ci si aspetta è che i protagonisti di questa storia sono proprio i Mostri che per noi possono sembrare tali ma non sono poi tanto diversi da noi se non per il loro aspetto singolare e talvolta sinistro.

Pages jeunes : peur de rien, pas des «Monstres» – LibérationL’ambientazione della storia è proprio il piccolo paesino misterioso che sappiamo trovarsi alla fine del mondo, non di più; l’epoca non è specificata ma sembra essere sviluppato quasi ai tempi della guerra o nel mezzo ma non è comunque specificato quindi non si può dare un anno o una data precisa alla storia anche se assicuro che non è la cosa importante della storia.

«Ehi, Otto, tu non hai mica paura del Mostro, vero?» ha chiesto una voce dietro di me. (…) «Tu non hai mica paura del Mostro perchè ti assomiglia ha rilanciato Max, con una smorfia».

I personaggi di questa storia non sono poi molti seppur Otto sia circondato da creature e persone singolari, che noi non definiremo umani, sicuramente. Troveremo gli acrobati e le persone che compongono il circo, i genitori di Otto, Max il ragazzino che prende spesso in giro Otto per il suo aspetto diverso da tutti gli altri e la misteriosa creatura che si annida dietro la gabbia del Circo, l’attrazione principale di tutto il volume.

Il protagonista principale che ci coinvolge emotivamente oltre che ciò che vede e/o subisce è proprio Otto. Lui è un ragazzino curioso, diverso dagli altri. E’ un personaggio che non si lascia intimidire che si spinge oltre il confine, che cerca un amico laddove lui stesso non ne ha e si sente emarginato, proprio come il “mostro”. E’ un personaggio singolare e piuttosto dolce, devo ammettere, vi conquisterà.

“Non eri ancora nato e io riposavo vicino al lago nel bosco. Un uccello mi si è posato sulla pancia mentre dormivo. H scambiato il suo cuore con il tuo. Per questo sei speciale. Perchè hai un pezzetto di cielo nel petto.”

Illustrissimo :: Nicolas Zouliamis / MonstresIl perno centrale di questa storia si annida tutto all’interno del Circo e alla sua creatura misteriosa. E’ proprio ciò che gli abitanti vedranno dopo e quello che Otto scoprirà a cambiare ciò in cui ha sempre creduto e ciò in cui tutti crediamo. A volte i mostri ci assomigliano e tutto dipende da come vediamo le cose noi per primi, a cambiare ogni cosa.

Lo stile utilizzato dagli autori è piuttosto semplice e scorrevole, adattato quasi ad una fiaba per bambini seppur non sia così scontato e banale come si crede, anzi. E’ scorrevole e di piacevole lettura e trovo che sia un volume più per bambini ma alla fin fine può essere ben godibile anche dagli adulti.

Il messaggio e ciò che viene trasmesso attraverso questa storia è il punto più importante sul quale si fonda il volume stesso e sul quale ritengo ci sia da soffermarsi. La storia ci parla di Mostri che, seppur sono i protagonisti di questa storia, vedono nell’estraneo e nell’umano il Mostro benché questo sia completamente differente da loro. E questo ci fa capire molto sul mondo, sul modo di vedere le cose e sul modo in cui le percepiamo, sul come viene percepito ed etichettato il diverso che avrebbe i nostri stessi identici problemi (vedi il bullismo nei confronti di Otto) eppure catapultiamo su ciò che non conosciamo tutte le nostre paure e afflizioni, tutte le nostre angosce e fobie. E’ una tematica forte, che fa riflettere grandi e piccini e che ci deve far pensare che le catene e le barriere che a volte ci poniamo possono essere facilmente superate, basta un po’ di impegno o sforzo in più da parte nostra. Molto bello anche il legame che viene a crearsi tra Mostro e Umano e l’amicizia che fra i due nasce, le canzoni che esso canta e le storie, il legame che fra questi si crea; una ottima storia.

Le illustrazioni della storia sono ciò che rende il tutto infinitamente più magico, oscuro e “quasi” macabro per tutto ciò che riguarda la storia. Il fatto che non siano utilizzati i colori è un punto a favore e il tutto, grazie anche alla copertina del libro nera, al titolo e a ciò che la storia stessa contiene, ritengo sia una cosa importante, forte e decisa.

La canzone diceva che i mostri ci assomigliano, a volte. E che le gabbie sono fatte per essere spezzate.

Il libro in questione è una vera chicca per i più piccoli o per qualunque adulto che voglia fare un regalo ad un ragazzino, ad un bambino o simile, insomma. E’ una storia che si presta bene visto il messaggio che porta con sé e spero possiate apprezzarlo nella sua “mostruosità” – in senso buono ovviamente. Consiglio.

Stéphane Servant, Nicolas Zouliamis scrivono e illustrano una storia che parla di mostri, quelli che molto spesso ci portiamo dentro e che non riusciamo a buttare via, che non riusciamo a superare. A volte basterebbe guardarci dentro un po’ di più per comprenderci e comprendere chi ci sta attorno. Benvenuti al Circo de’ Isogni e dei suoi Mostri.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate di questa storia? Ne siete rimasti colpiti? Potrebbe essere un libro che fa al caso vostro? Io come sempre vi aspetto qui e spero che possa piacervi, ovviamente.

A presto,
Sara ©

RECENSIONE SERIE TV # – UNA SPECIE DI SCINTILLA SU RAI PLAY.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Quest’oggi cominciamo con una serie TV, soft ma ricca di tematiche importanti, di un libro che ho letto proprio di recente, la scorsa settimana. Ho saputo che la serie è uscita proprio in questi giorni e non potevo non guardarla, visto che ho apprezzato molto il volume. Voi siete curiosi di scoprirla? Ve la consiglio:

una-specie-di-scintillaTitolo: Un specie di scintilla
Puntate: 10
Durata media: 20-25 min l’uno
Piattaforma: Rai Play
Tratta dal volume di Elle McNicoll, Una specie di scintilla (Trovate QUI la recensione)
Trama: Protagonista della storia è Addie, un’adolescente nello spettro dell’autismo, che venuta a conoscenza dei processi alle streghe avvenuti secoli prima nella sua città natale, Juniper, inizia ad indagare. Il desiderio di essere se stessa di Addie si intreccia con il mistero storico di Maggie ed Elinor, due sorelle vissute nel XVI secolo. Maggie è stata accusata di stregoneria ed è misteriosamente scomparsa prima di poter essere processata mentre Elinor lottava con i suoi fantasmi.  Addie cerca di capire cosa può essere accaduto a Maggie e scopre un legame ancora più sorprendente con Elinor, intraprendendo un viaggio alla scoperta di se stessa. Riuscirà Addie a sfidare il modo in cui la vedono le persone nella sua città e a far sentire la sua voce?  Vincitore del Blue Peter Book Award e dell’Overall Waterstones Children’s Book Prize, Una specie di scintilla intreccia passato e presente in dieci episodi ricchi di azione, amicizia, sorellanza, mistero e magia.

TRAILER


RECENSIONE

Una specie di scintilla - RaiPlayLa serie TV ha inizio a Juniper ai tempi delle streghe. Margareth Freaser viveva nella Juniper di un tempo dove la caccia alle streghe è sempre più ricorrente all’interno del villaggio e ognuno tenta d’incolpare il vicino di stregoneria pur di stare al sicuro. E lei e sua sorella sono delle ragazze che, nonostante non vadano molto d’accordo, sembrano essere unite. Al contempo c’è Addy ragazzina undicenne autistica che, oggi, vive a Juniper con la sua famiglia. Sta per iniziare un nuovo anno scolastico e nessuno sembra capire la sua condizione anzi, viene spesso derisa e umiliata. A scuola iniziano a studiare le streghe e subito per lei diventa un motivo di interesse unico, vuole sapere tutto, vuole comprendere perché quelle donne venivano uccise solo per la loro diversità o peculiarità. 

Avrebbero ucciso anche lei? Cosa riesce a scoprire Addy? Cosa succederà nella sua scuola e cosa scoprirà della nobile Margareth Freaser? Quali segreti si nascondono nella vecchia Juniper? Riuscirà Addy a convincere il consiglio a installare un memoriale per le morte accusate di stregoneria?

La scintilla

Il cast non lo conosco e non so che produzione è stata investita per questo volume, anche se penso sia londinese. Molti di loro sono al loro primo ruolo, altri no, ma si nota per i primi… si vede che la serie ha una sceneggiatura e un cast acerbo seppur in questa serie sia stato di profondo impatto. Chi ha deluso un po’ è stata il personaggio di Keedie che, nonostante abbia mostrato anche parte del suo passato e le difficoltà non ha dato a vedere le cose del volume, non è riuscita a colpire come avrebbe dovuto e non sembrava potente e forte come Addie, non allo stesso modo del libro. Cosa importantissima, la serie porta con i personaggi principali di Addie, Keedie e Nina una rappresentazione forte e impattante visto che i personaggi sono interpretati da attrici ‘neuro divergenti’. Ha quasi preso piede più Nina, significativamente. Cosa che invece è successa per Addy che nell’interpretazione della serie TV è stata fenomenale. Quelle che hanno partecipato a ruoli un po’ più recenti più “grandi” sono le due sorelle Freaser  sono Ella Maisy Purvis che ha partecipato in Heartstopper e Malpractice e l’attrice che ha Hattie Gotobed che ha partecipato al Trono di spade. 

Nella Giornata dell'autismo Rai Play anticipa “Una specie di scintilla” -  MetroNewsVisto che ho letto sia il libro che vista la serie TV posso dire che i due differiscono per diverse cose che sono state strutturate per funzionare all’interno della serie anche perché mi sono chiesta come avessero fatto a far uscire dieci episodi – seppur piccoli, ok – da un libro così piccolo. E’ indubbio che ci sono state delle aggiunte nei personaggi: si vedano le due sorelle Freaser (che ci sono nel volume attenzione) ma la loro storia non viene ne seguita ne citata così a lungo. Non è stata citata Bonnie, importante punto nella vita di Keedie e nel circolo cittadino è stata inserita l’insegnante Miss Murphy, cosa che non ha avuto alcun senso, per quanto mi riguarda. Persino il memoriale, all’interno della serie stessa ha avuto alti e bassi e si notava e non il fatto che per Addy fosse così importante. E’ pur vero che è difficile far sentire qualcosa che era scritto in prima persona in film o serie TV ma ci sono alcune cose che, forse, non dovevano essere tralasciate. Ci si è concentrati molto sulla scoperta del mistero dei Freaser piuttosto che su tutto il resto e sull’attualità.

Sono fatta cosìLe tematiche affrontate sono le stesse che venivano esposte all’interno del volume: l’autismo, la diversità e su questa base le conseguenze che ne derivano, spesso negative. C’è chi tende a denigrare, offendere o ad allontanare il diverso ed è quello che accade alla protagonista di questa serie – ispirata dal libro di Elle McNicoll. E le tematiche sono forti, dirompenti e si nota quanto tutto ciò che Addy e sua sorella provano anche solo a fare venga incompreso o denigrato anche da persone adulte che dovrebbero ricoprire ruoli importanti e interessanti. Anche se ho preferito maggiormente come è stato impostato sul libro e come è stata sviluppata l’idea iniziale, devo dire che sono rimasta comunque colpita visto che non sapevo che uscisse la serie TV e l’ho scoperta tramite l’editore che ha inviato la notizia.

E’ passata molto in sordina questa serie TV e chi non conosce il libro è difficile che vada a cercarla per cui spero che decidiate di vedere la serie o quanto meno di leggere il libro dalla quale è stata ispirata e vi consiglio anche la visione della suddetta serie TV. E’ una storia interessante e si merita i premi che ha ricevuto, quindi consiglio vivamente sia la lettura che la visione della serie. La conoscevate? 


Cosa ve ne pare di questa serie TV? Spero che possiate darle una possibilità visto che è molto carina e rispecchia molto il volume anche se a modo suo. Vi abbraccio.

A presto,

Sara ©