RECENSIONE #703 – MOSTRI DI STEPHANE SERVANT E NICOLAS ZOULIAMIS.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui a parlarvi di un libro che ho ricevuto da Rizzoli e che, ringrazio molto per la lettura. E’ un libro che colpisce, un libro per ragazzi che spero possa colpire grandi e piccini visto il messaggio che questo porta con sé. Siete pronti a scoprire di ciò di cui sto per parlarvi? Ecco a voi:

9788817184182_0_536_0_75Titolo: Mostri
Autore: Stéphane Servant, Nicolas Zouliamis
Pagine: 112
Data di uscita: 26 marzo 2024
Età di lettura: da 9 anni
Link d’acquisto: https://amzn.to/4asoH0f
Trama: «Signore e signori, cari e teneri bambini, avvicinatevi, avvicinatevi! Dopo aver fatto il giro del mondo, il Circo de’ Isogni è arrivato da voi. Ecco i giocolieri con i coltelli! I mangiafuoco! Gli acrobati della morte! E infine, sotto questa stoffa, in questa gabbia, il pezzo forte dello spettacolo. Ecco colui che il mondo intero ci invidia. Colui che tutti temono. Il solo e l’unico Mostro de’ Isogni!»

RECENSIONE

Illustrissimo :: Nicolas Zouliamis / MonstresLa storia ha inizio in un piccolo paese nascosto, nel quale vi si può accedere solo tramite una grotta e nel quale, chiunque tenti di avvicinarsi viene spaventato o finisce per ritornare da dove è venuto. E lì, in quel posto, vivono tantissime creature ed una tra queste è Otto, un bambino che spesso viene bullizzato dai compagni della stessa età. Un giorno in città si presenta il Circo de’ Isogni ed è un circo magico, particolare, misterioso. Tanto misterioso da portare con sé una creatura che nessuno di loro dovrebbe aver mai visto, l’essere più mostruoso che potrebbe cambiare e spaventare chiunque ma Otto ne resta particolarmente sorpreso.

Cosa succederà in città con l’arrivo del Circo? Cosa scoprirà Otto e cosa si nasconde dietro il pezzo forte dello spettacolo? Che significato avrà per il bambino e quali consapevolezze riuscirà a raggiungere ora che sta scoprendo che i mostri non sono poi tanto spaventosi, se li guardiamo da vicino?

«Signore e signori, cari e teneri bambini, avvicinatevi, avvicinatevi! Dopo aver fatto il giro del mondo, il Circo de’ Isogni è arrivato da voi. Ecco i giocolieri con i coltelli! I mangiafuoco! Gli acrobati della morte! E infine, sotto questa stoffa, in questa gabbia, il pezzo forte dello spettacolo. Ecco colui che il mondo intero ci invidia. Colui che tutti temono. Il solo e l’unico… Mostro de’ Isogni!»

La trama si rifà ad un pezzo del volume, quello in cui il Circo arriva in città e finisce per cambiare tutta la prospettiva degli abitanti, uno più di tutti. Non viene specificato di cosa possa trattare benissimo il libro e così messa può sembrare che sia un circo di Mostri e basta ma assicuro che la storia lascia un messaggio che seppur possa essere scontato di primo acchito, posso dire che non è così banale come sembra. E’ comunque una trama alternativa.

La copertina del volume è davvero molto particolare, originale e ben realizzata se si pensa all’insieme, specialmente avendo davanti la versione cartacea del volume (che rende decisamente di più). Il libro sembra essere realizzato quasi come un libro di antiche fiabe  e le venature dorate regalano colore lucente sotto l’oscuro e macabro bianco e nero che si cela nella copertina e può spaventare. Ma l’oro può stare a indicare la luce in fondo al tunnel, quella che non vediamo, quello che rende speciale il messaggio di questo volume. In primo piano vediamo il “Mostro” di spalle che scappa o va verso qualcosa… fugge? Chissà. Lo scoprirete presto! Il titolo è un vero e proprio portale su questo volume, visto che si parla di Mostri e ciò che porta il circo sembra contraddistinguerlo maggiormente. Quello che non ci si aspetta è che i protagonisti di questa storia sono proprio i Mostri che per noi possono sembrare tali ma non sono poi tanto diversi da noi se non per il loro aspetto singolare e talvolta sinistro.

Pages jeunes : peur de rien, pas des «Monstres» – LibérationL’ambientazione della storia è proprio il piccolo paesino misterioso che sappiamo trovarsi alla fine del mondo, non di più; l’epoca non è specificata ma sembra essere sviluppato quasi ai tempi della guerra o nel mezzo ma non è comunque specificato quindi non si può dare un anno o una data precisa alla storia anche se assicuro che non è la cosa importante della storia.

«Ehi, Otto, tu non hai mica paura del Mostro, vero?» ha chiesto una voce dietro di me. (…) «Tu non hai mica paura del Mostro perchè ti assomiglia ha rilanciato Max, con una smorfia».

I personaggi di questa storia non sono poi molti seppur Otto sia circondato da creature e persone singolari, che noi non definiremo umani, sicuramente. Troveremo gli acrobati e le persone che compongono il circo, i genitori di Otto, Max il ragazzino che prende spesso in giro Otto per il suo aspetto diverso da tutti gli altri e la misteriosa creatura che si annida dietro la gabbia del Circo, l’attrazione principale di tutto il volume.

Il protagonista principale che ci coinvolge emotivamente oltre che ciò che vede e/o subisce è proprio Otto. Lui è un ragazzino curioso, diverso dagli altri. E’ un personaggio che non si lascia intimidire che si spinge oltre il confine, che cerca un amico laddove lui stesso non ne ha e si sente emarginato, proprio come il “mostro”. E’ un personaggio singolare e piuttosto dolce, devo ammettere, vi conquisterà.

“Non eri ancora nato e io riposavo vicino al lago nel bosco. Un uccello mi si è posato sulla pancia mentre dormivo. H scambiato il suo cuore con il tuo. Per questo sei speciale. Perchè hai un pezzetto di cielo nel petto.”

Illustrissimo :: Nicolas Zouliamis / MonstresIl perno centrale di questa storia si annida tutto all’interno del Circo e alla sua creatura misteriosa. E’ proprio ciò che gli abitanti vedranno dopo e quello che Otto scoprirà a cambiare ciò in cui ha sempre creduto e ciò in cui tutti crediamo. A volte i mostri ci assomigliano e tutto dipende da come vediamo le cose noi per primi, a cambiare ogni cosa.

Lo stile utilizzato dagli autori è piuttosto semplice e scorrevole, adattato quasi ad una fiaba per bambini seppur non sia così scontato e banale come si crede, anzi. E’ scorrevole e di piacevole lettura e trovo che sia un volume più per bambini ma alla fin fine può essere ben godibile anche dagli adulti.

Il messaggio e ciò che viene trasmesso attraverso questa storia è il punto più importante sul quale si fonda il volume stesso e sul quale ritengo ci sia da soffermarsi. La storia ci parla di Mostri che, seppur sono i protagonisti di questa storia, vedono nell’estraneo e nell’umano il Mostro benché questo sia completamente differente da loro. E questo ci fa capire molto sul mondo, sul modo di vedere le cose e sul modo in cui le percepiamo, sul come viene percepito ed etichettato il diverso che avrebbe i nostri stessi identici problemi (vedi il bullismo nei confronti di Otto) eppure catapultiamo su ciò che non conosciamo tutte le nostre paure e afflizioni, tutte le nostre angosce e fobie. E’ una tematica forte, che fa riflettere grandi e piccini e che ci deve far pensare che le catene e le barriere che a volte ci poniamo possono essere facilmente superate, basta un po’ di impegno o sforzo in più da parte nostra. Molto bello anche il legame che viene a crearsi tra Mostro e Umano e l’amicizia che fra i due nasce, le canzoni che esso canta e le storie, il legame che fra questi si crea; una ottima storia.

Le illustrazioni della storia sono ciò che rende il tutto infinitamente più magico, oscuro e “quasi” macabro per tutto ciò che riguarda la storia. Il fatto che non siano utilizzati i colori è un punto a favore e il tutto, grazie anche alla copertina del libro nera, al titolo e a ciò che la storia stessa contiene, ritengo sia una cosa importante, forte e decisa.

La canzone diceva che i mostri ci assomigliano, a volte. E che le gabbie sono fatte per essere spezzate.

Il libro in questione è una vera chicca per i più piccoli o per qualunque adulto che voglia fare un regalo ad un ragazzino, ad un bambino o simile, insomma. E’ una storia che si presta bene visto il messaggio che porta con sé e spero possiate apprezzarlo nella sua “mostruosità” – in senso buono ovviamente. Consiglio.

Stéphane Servant, Nicolas Zouliamis scrivono e illustrano una storia che parla di mostri, quelli che molto spesso ci portiamo dentro e che non riusciamo a buttare via, che non riusciamo a superare. A volte basterebbe guardarci dentro un po’ di più per comprenderci e comprendere chi ci sta attorno. Benvenuti al Circo de’ Isogni e dei suoi Mostri.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate di questa storia? Ne siete rimasti colpiti? Potrebbe essere un libro che fa al caso vostro? Io come sempre vi aspetto qui e spero che possa piacervi, ovviamente.

A presto,
Sara ©