REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #711 – I MUSICANTI DI ROMA DI MASSIMO RICCIARDI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi vi porto tra la musica e le strade di Roma con una storia che parla di un sogno, di un cambiamento importante e per la quale ringrazio tantissimo Saper Scrivere, l’agenzia letteraria, che ha organizzato l’evento e gentilmente mi ha inclusa nello stesso. Vi parlo subito di questo volume:

71h1z-v-e-l._sy425_Titolo: I musicanti di Roma
Autore: Massimo Ricciardi
Data di uscita: 25 luglio 2020
Pagine: 228
Link d’acquisto: https://amzn.to/4b7NwhP
Trama: I Musicanti di Roma tratta il tema della musica underground romana. È ambientato a Roma nel 2018. Giulio Bambucci, un ragazzo che guadagna quel che può con il mestiere di liutaio, sogna di mettere in piedi un’etichetta musicale indipendente. Riesce ad acquistare un locale dove poter registrare e produrre musica. Insieme al suo fedele aiutante tuttofare (Emilio Renetta), cercherà di convincere un cantautore completamente schizzato (Malandrino), ma di sicuro talento, a lavorare con la sua etichetta. Nel frattempo il suo antagonista (Francesco Diamante) e la sua ragazza (Miriam) gli procurano non pochi problemi, chi in un modo, chi in un altro. La fama di Malandrino è destinata a crescere di giorno in giorno, ma quattro animali irrompono nella vita del Bambucci: il gatto Pongo, il cane Birba, il Gallo Chicco e l’asino Ahio.

RECENSIONE

persona che suona chitarre acustiche marroni e biancheLa storia ha inizio tra le strade di Roma. Giulio Bambucci ha intenzione di dare vita al suo sogno, quello di aprire uno studio di registrazione e divenire la migliore etichetta sulla piazza di Roma e oltre. E’ lì che Giulio conosce Emilio Renetta che cerca di vendergli il locale e alla fine finirà per essere la sua spalla e amico maggiore dopo aver perso il lavoro. E’ da quel momento in poi che il tutto comincia a muoversi ed il primo artista che riescono a reclutare, Malandrino, è un ragazzino che si fa ancora aiutare da mamma. E assieme a queste vicende, Giulio rimarrà invischiato in una serie di eventi che lo porteranno a tenere in casa tanti animali che la sua ragazza Zoe, assieme a Miguel di Wildpeace stanno cercando di salvare.

Come nascono i Musicanti di Roma? Riuscirà il caro Bambucci a portare avanti il suo sogno? Chi è Diamante e come cercherà di mettere i bastoni fra le ruote a tutto ciò che Giulio sta cercando di costruire? Cosa succederà lungo il suo percorso emotivo e di crescita?

Quella sera aveva in mente di svagarsi un po’ e decise di fare un salto al Buco Sonoro. Era un piccolo locale di periferia dove birre alla spina dozzinali accompagnate da snack industriali facevano da contorno alle serate di musica live più underground della Capitale.

La trama è piuttosto semplice e descrive brevemente su cosa verterà la storia che abbiamo fra le mani: la musica underground, il sogno del Bambucci, gli animali e i vari artisti e antagonisti che si incontreranno lungo il cammino. E’ una trama leggera, piacevole e posso dire che non va tanto lontano da ciò che il volume stesso ci narrerà, pagina dopo pagina.

La copertina di questo volume è particolare, forse un tantino troppo gialla e il colore risulta essere fin troppo sgargiante. A parte questo, sulla copertina vedremo davvero i Musicanti di Roma, ovvero il gatto Pongo, il cane Birba, il Gallo Chicco e l’asino Ahio. E questi si vedono in rilievo all’interno della copertina uno sopra l’altro e questi saranno fondamentali, ricordandoci i vecchi Musicanti di Brema che conosciamo nella vecchia fiaba dei tempi. Il titolo ci riporta sempre alla vecchia fiaba e questo nome viene utilizzato per descrivere questi animali nell’ambito di questa storia musicale. E non vi spiegherò il perché altrimenti finisco per spoilerare la magia che si cela dietro questo volume.

L’ambientazione della storia è tutta romana e l’epoca si svolge in una Roma moderna, precisamente del 2018.

«Ah, quindi sei un artista?» «Mah, un mediocre chitarrista. Ma non è per questo che ho comprato lo studio. Ho un sogno più grande: voglio mettere su un’etichetta discografica, e voglio che sia la più prestigiosa fra le etichette indipendenti nella scena della musica romana. Cioè, solo all’inizio. Poi ovviamente dovrà diventare una delle migliori in Italia.» Per la seconda volta Renetta tacque. «Che c’è, ho detto qualcosa di strano?» «No, no…» Il Bambucci capì che il ragazzo mentiva. Ne era consapevole.

Sentiero tra case beigeI personaggi di questa storia sono diversi seppur il protagonista indiscusso è Giulio Bambucci. Assieme a lui, di cui vi parlerò fra poco, ci sarà Renetta Emilio che lo accompagnerà come assistente fin dall’inizio del suo sogno che segnerà un percorso tortuoso ma realizzabile. Renetta sembra rivelarsi un ottimo mix di forza e conoscenza che finirà per rendersi piuttosto utile per lo studio del Bambucci; c’è Malandrino, un giovane talento emergente a cui il Bambucci offre un lavoro e si vede che è ancora un ragazzino in erba che deve essere guidato ma con del talento musicale; c’è Diamante e la sua ragazza Miriam che fanno parte della casa discografica più grande della città e farsi un nome con loro diventa difficile, essendo un “antagonista” – in questa storia, a tutto tondo.

Giulio Bambucci è un trentenne alla mano, schietto e deciso. Ama fare il liutaio ma il suo più grande sogno, dopo aver ricevuto in eredità dei soldi da sua madre, è quello di comprare un locale e creare uno studio di registrazione per farlo diventare il più grande in assoluto. L’idea è bizzarra e poco probabile visto che sul mercato di grandi ce ne sono e anche poco competitivi, eppure non demorde e trova un modo per tentare di scalare le vette. E’ un personaggio determinato e sagace.

«Sì l’ho sentita… niente di straordinario.» «Niente di straordinario? Ma che dici, è un capolavoro! Tu devi capire una cosa, una cosa molto importante: la gente vuole questo, e noi questo dobbiamo dargli. Se non impari a stare al passo coi tempi rimani nel passato, e il nostro obbiettivo qual è? Quello di creare l’etichetta indipendente più grande di tutte.» «È bello sognare… ma la realtà è che adesso non siamo niente.» «Hai detto bene: adesso» dichiarò il Bambucci risolutamente. (…) Ora aveva la possibilità di creare qualcosa di bello ed essere là in primo piano. La cosa lo eccitava. Ma d’altro canto c’era anche la consapevolezza che il sogno del Bambucci fosse effimero, destinato a fallire: la IRL era troppo potente, Diamante non avrebbe mai permesso ad una piccola etichetta neonata di mettergli i bastoni fra le ruote.

Il perno centrale di questa storia si basa sul sogno di Giulio Bambucci, sulla musica e sugli animali muovendosi quasi a ritmo di una fiaba con dei contenuti studiati e precisi. E’ una storia che mixa più cose, come lo studio di registrazione e Giulio dovrà imparare a destreggiarsi in ognuna di queste cose.

uomo in maglietta nera che suona la chitarra sul palcoLo stile utilizzato per questo volume è in terza persona, dettagliato, articolato e ben composto così come ci si aspetta da Massimo Ricciardi che colpisce ancora una volta. Infatti l’autore, con il suo stile narrativo completamente scorrevole ma ricco di minuzie, particolari e sensazioni riesce ad arrivare al lettore puntando sia sul punto di vista musicale per cui si denota uno studio sul panorama musicale.

La storia si suddivide su diversi fronti in cui quello musicale sembra essere il predominante. C’è il lato dell’amore di Bambucci con le relative questioni di cuore, c’è il discorso del lavoro e del sogno che si spera di portare avanti e c’è la questione di Wildpeace con tutti gli animali da salvare che faranno seguito al vecchio protagonista. Insieme, questi creano una storia che gioca ai limiti del realismo magico seppur ce ne fosse molto poco e pone la questione morale dello sfruttamento degli animali per determinati scopi, seppur sembrino “benefici”. 

La cosa che mi ha colpito è il fatto che sia riuscito a riportare la vecchia favola che tutti conosciamo, all’interno di questa storia, rivisitando ogni piccolo aspetto e riportandola in auge. E’ una cosa sicuramente non scontata e originale, anche perchè non mi sembra di averla mai vista fino ad ora.

Il fatto che mi ha lasciato un po’ perplessa è che la storia si interrompe bruscamente dopo un flop che accade al protagonista – che lo aiuta, certamente – però che non risolve e non ci spiega come termina e se termina il suo sogno. Avendo la storia narrato molto e parlato del panorama musicale non vedo perché la questione debba interrompersi così e non dare le giuste spiegazioni al lettore che si aspetta di sapere come va a finire. Spero a questo punto che l’autore continui questa storia donandoci qualcosa di ulteriore, magari un racconto correlato o qualcosa che ci faccia capire come ha deciso di proseguire il Bambucci riguardo al suo sogno e riguardo al panorama musicale seppur si è capito bene o male come potrebbe essere andato a finire.

Trovo che questa storia sia ben scritta e che l’autore abbia una dote narrativa non indifferente ma questa volta, a livello di storia è stata si piacevole ma non abbia colpito come mi aspettavo, essendo partita carica di aspettative.

Il gruppo continuò lo show per un’altra ora e poco più. Alla fine il Bambucci si sentiva abbastanza impressionato dalla loro performance. Durante il concerto aveva smesso di tormentarsi con il pensiero di essere circondato da bambini travestiti da radical chic. Ma nell’esatto momento in cui i Gulz abbandonarono il palco vi ripiombò con tutte le scarpe.

Il libro in questione è un vero rimando al classico e alla vecchia fiaba di una volta trascinando il lettore in un vortice in cui realtà e fantasia si fondono e regalano qualcosa di unico e originale. Consiglio agli amanti della favola I musicanti di Brema così come chi apprezza la musica e il panorama romano.

Massimo Ricciardi ci riporta quasi una rivisitazione della vecchia fiaba in chiave moderna lasciandoci avvolti in un aura di misticismo e sogni che si spera possano essere fruttuosi per il futuro del protagonista. Volete anche voi andare a registrare della musica assieme ai Musicanti di Roma? Giulio vi aspetta allora nel suo studio assieme a tutti i suoi amici!

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni relative all’evento in questione, vi aspettiamo:

29 aprile: Paper Purrr
30 aprile: Chicchi di pensieri
2 maggio: Lilith Hendrix
3 maggio: AnnaEsposito68
10 maggio : Milioni di particelle

25


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Cosa ne pensate? Potrebbe essere un libro che fa al caso vostro? Io come sempre vi aspetto qui, ovviamente, come sempre!

A presto,
Sara ©

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