RECENSIONE #604 – CENTO POESIE D’AMORE A LADYHAWKE DI MICHELE MARI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Eccoci qui con un nuovo libro che spero possa fare al caso vostro, che era davvero tanto che volevo leggerlo. Quindi non posso che parlarvi di questo volume che spero alleggerisca questo inizio di settimana ovviamente. Ecco a voi:

51qg-rtahfl-1Titolo: Cento poesie d’amore a Ladyhawke
Autore: Michele Mari
Data di uscita: 27 febbraio 2007
Pagine: 111
Editore: Giulio Einaudi editore

Link d’acquisto: https://amzn.to/3eyew2k
Trama: Colto e citazionistico, ma immediato alla lettura, autobiografico e “vero” nei contenuti. Romantico e sentimentale nella tonalità di fondo, ma attraversato da un’ironia che si incastona negli snodi strutturali del libro, oltre che nelle sue pieghe più visibili. Testimonianza di un’ossessione privata, ma anche lucida analisi dei mostri che possono dominare la mente dell’uomo.

RECENSIONE

shallow focus photo of white daisy flowersLa raccolta di poesie di Michele Mari è una raccolta controversa e contraddittoria che non si limita solo a citare piccole parti a antichi poeti o poesie che conosciamo perché davvero famose nello specchio sociale e culturale. E’ una raccolta ricca di dettagli, dai tratti autobiografici e che tratta un tema ormai quasi ridondante che finisce per non essere de tutto scontato come sembra. 

Cosa vuole comunicarci Mari con questa raccolta? Quali sono le cose che lo hanno cambiato dentro e quali poesie ci porterà con le quali si mette a nudo? 

Verrà la morte e avrà i miei occhi
ma dentro
ci troverà i tuoi

La trama ci mostra ciò che la raccolta rappresenta anche con la sua stessa copertina. Non ci dice grandi cose ma ci mostra l’autore e di cosa andrà a trattare tutta la poesia, cosa che renderà davvero di più una volta che andrà letta, ovviamente. 

La copertina è un classico che Giulio Einaudi Editore ha imposto alle raccolte di poesie, non solo per lui ma per quanto riguarda tutta la categoria della sezione delle poesie. Questo in ogni caso accade alla categoria in generale delle poesie che molto spesso si ritrova un volume all’apparenza anonimo con su scritta una poesia che tende a catturare il lettore già dalla copertina e per la maggior parte delle volte ci riesce. Trovo che la poesia in copertina attiri particolarmente il lettore incuriosito e quindi fa il suo lavoro, sicuramente.

Il titolo è la cosa più bella, a mio parere, di tutta la raccolta. Le poesie all’interno sono Cento, sono d’amore e ha voluto “dedicarle” in qualche modo a Ladyhawke film must davvero dolce oltre che una delle storie d’amore cinematografiche più belle fatte all’epoca. 

Come un serial killer
faccio pagare alle altre donne
la colpa
di non essere te

maps lying on the floorIndubbiamente non c’è un ambientazione né un’epoca visto che il volume tratta di una raccolta di poesie e non di un romanzo o di un libro di narrativa. E’ comunque messo in conto che l’epoca di sviluppo di queste poesie è decisamente moderno rispetto a quelle dei grandi poeti del passato che ci precedono e elevando anche un lato citazionistico della situazione.

Il perno centrale di questa raccolta è l’amore, tema trattato ormai in tutte le salse e quello più popolare quando si finisce a parlare di libri. Ed oltre ad essere il tema più usurato è anche un tema in cui l’autore si ritrova piuttosto bene, gettando non solo le basi per qualcosa di autobiografico ma per qualcosa che ci consente di conoscere al meglio l’autore. Il tema è centrale e focalizzato e sulla scorta di questo, Mari fornisce un arguta selezione delle poesie dell’epoca latina, moderna e medioevale e finisce quasi per canzonarle.

Centoundici
giorni
sono passati dalla tua nascita alla mia
cento
perché si lambiccasse il maleficio
dieci
per organizzare il nostro incontro
uno
perché ti amassi

person holding glass jarLo stile utilizzato all’interno della raccolta è semplice, lineare e longilineo. Le poesie non sono mai particolarmente lunghe e l’autore finisce per colpire maggiormente sul tratto e sulla struttura della poesia breve. Quando va più per le lunghe finisce per rendere troppo sciapa la poesia, “ridicolizzandola” (dico proprio per estremo perché non riesco a trovare un altra parola per rendere meglio ciò che intendo).

La raccolta di poesie riprende delle poesie del passato, le cita e cambia drasticamente, le banalizza quasi rendendole ancor più semplici. Non amo molto questo genere di discorso sulle poesie e qui parte la questione: allora cosa lo hai letto a fare? Vi rispondo subito: Ero curiosa di come fosse stato strutturato il tutto e poi la poesia in copertina così come altre poesie che girano per il web mi incuriosivano, quindi perché no provare? Per le più brevi che vi ho anche citato nella recensione posso dire di esserne anche abbastanza soddisfatta e mi colpiscono nella giusta misura. Per quanto invece riguarda il resto non le ho amate particolarmente e non apprezzo questo tipo d’ironia nella poesia che trovo una cosa quasi sacra da leggere. Le poesie (a mio parere estremamente soggettivo) devono comunicare diversamente dalla narrativa e comunicano dei sentimenti in maniera articolata seppur leggera e delicata, devastante e sorprendente tutto nello stesso momento assieme. Ho apprezzato quindi la raccolta nella sua interezza perché è ben strutturata e ben composta, così come determinate poesie all’interno ma qualcosa non mi ha convinto pienamente rispetto a come invece speravo. 

Nella mia testa
c’è sempre stata una stanza vuota per te
quante volte ci ho portato dei fiori
quante volte l’ho difesa dai mostri

Adesso ci abito io
e i mostri sono entrati con me

Il libro è una raccolta di poesie non particolarmente originale a livello di poesie ma sicuramente unica nel suo genere per la linea generale che la raccolta tende ad assumere. Una raccolta da leggere se si ha la curiosità di leggere delle poesie rivisitate in chiave canzonatoria, moderna, molto più semplice di come queste siano effettivamente.

Michele Mari con questa raccolta rende ancor più inimitabile quello che già era. Scrive una raccolta che nel suo tema e nella sua rappresentazione dell’amore difficile e tormentato ma che alla fine ci regala delle emozioni e delle sensazioni uniche e lui le esprime sia per questo che per tutto il resto che ne deriva.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Libro acquistato

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una raccolta che leggerete? Fatemi sapere che ne pensate ovviamente, io come sempre vi aspetto.

A presto,

Sara ©

COMUNICAZIONE EVENTO: INCHIOSTRO DI GIORGIA LEURATTI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Spero che possa fare al caso vostro e che riusciate a partecipare all’evento in questione ovviamente. La casa editrice Robin Edizioni, in collaborazione con la Mondadori del posto, vi presenta questo volume e vi invita alla partecipazione. Qui sotto tutti i dettagli:

Presentazione di
“INCHIOSTRO”

Di
Giorgia Leuratti

Mediatore: Giovanni Leuratti
Letture di: Giada Zacchia

Inchiostro - Giorgia Leuratti - Libro Robin 2022, Libri per tutte le tasche  | Libraccio.it

Venerdì 22 luglio dalle 18.oo presso Le Tre Porte in Via della Verdura 21/25 (Rieti)

avrà luogo la presentazione di “Inchiostro” primo libro di poesie di Giorgia Leuratti
edito da Robin Edizioni, con la collaborazione della libreria Mondadori Bookstore.
L’evento sarà mediato da Giovanni Leuratti con letture di Giada Zacchia.
La silloge poetica, opera prima della giovane autrice, reca in sé l’urgenza viscerale di
essere “esistenza”. L’inchiostro diviene per Giorgia impronta di vita in grado di
scavare nelle sfumature degli eventi e scoprire nuove e antiche suggestioni.
“Tutto il fermento che vi era all’origine della mia scrittura, attraverso Inchiostro ha
preso forma: dapprima vi era solo una confusionaria urgenza espressiva, ora il
movimento dentro di me si sta incanalando in una sua più reale traiettoria, in una
sua ricerca, in un suo linguaggio”. Giorgia Leuratti
“Inchiostro” è il mezzo stesso della sovrimpressione, materia nera e liquida che,
come il sangue, reca in sé l’urgenza di trasportare in superficie una componente
viscerale traboccante.
Concepito come materia originaria, unico mezzo che permetta alla visione di farsi
linguaggio e oggetto di trasmissione, l’inchiostro attraversa le pagine della raccolta
assegnando alle poesie- oggetto del suo imprimersi- il ruolo di organismi vitali,
agenti in una struttura che richiama quella della tragedia greca.
Cosi come tragedia restituisce l’inesauribile tentativo dell’uomo di afferrare l’origine
del proprio dolore, la raccolta muove dalla stessa urgenza: quella di scavare nelle
sfumature degli eventi e di esplorarne le suggestioni, per trovare nell’epifania
poetica, ciò che risolva la loro intermittenza.

“Aspetto
lo sgranchirsi dell’alba
il lento flettersi
delle giunture
l’afflato tremulo
degli spifferi”

Ingresso libero


Spero che chi riesce, partecipi all’evento. Sembra un libro davvero interessante. Cosa ne pensate?

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #530 – UN FILM CHE ODIO A MORTE DI COSTANTINO POMPA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui per portarvi una nuova raccolta di poesie, che spero possa piacervi. E’ un autore che vorrebbe essere conosciuto e spero che le sue poesie possano avvicinarsi a voi come è successo a me e che possiate ritrovarvi un po’ in lui. Ecco a voi che ve ne parlo subito:

71bnqh358wlTitolo: Un film che odio a morte
Autore: Costantino Pompa
Editore: Augh!
Data di uscita: 7 marzo 2018
Link d’acquisto: https://www.ibs.it/film-che-odio-a-morte-libro-costantino-pompa/e/9788893432016
Trama: Se sei arrivato fin qui, con un libro aperto, un libro di poesie, sei una creatura affamata. Non di solo pane. Come il nostro poeta, come Costantino Pompa. Forse hai gli occhi pieni di speranze, di ricordi del passato, e ti arrampichi per trattenere e raccontare voci altrimenti dimenticate. Forse combatti perché non si perdano le memorie, non si cancellino le macchie d’inchiostro dalla punta delle dita. Forse sei capitato qui per caso e poi, per un gesto d’amore, hai deciso di restare. Di una sola cosa sei sicuro. Malgrado tutto, siamo ancora tra i vivi.

RECENSIONE

person raishing his handLa raccolta di Costantino ci trascina in un piccolo mondo di una persona affamata di scrittura, di trovare il proprio posto nel mondo e di essere accettati per ciò che si è. 

Una raccolta sulla speranza, sul modo di vedere il mondo e sul fatto di viverlo continuamente affondando le unghie nel terreno e sul fatto che niente può cancellare ciò che siamo stati, magari basta solo scrivere qualche altra riga per diventare qualcos’altro.

Siete pronti ad ascoltare ciò che Costantino ha da dire al mondo? Riuscirete a ritrovarvi nelle sue parole? 

Lamenti notturni
Ho fame e non ho voglia
di crepare. Per questo
non scenderò a patti
col mio stomaco e
soffrirò nel buio
di una stanza orrenda
e che vorrei far saltare
in aria. E questo film
lo odio a morte.

La trama è incoraggiante ed incuriosisce subito. Si parla della vita, della speranza e della fame di qualcosa che dobbiamo continuare ad avere costantemente nella vita.

La copertina è molto semplice, si adatta agli standard della collana Augh! Edizioni mantenendo il loro stile, adattandoci comunque il riferimento a ciò che viene esposto nel titolo, ovvero i film. Quindi è la pellicola cinematografica a fare da sfondo a questo piccolo volume di poesie.

Il titolo è coinvolgente e attira il lettore che si chiederà di cosa effettivamente parli questa raccolta di poesie. Sembra da questo che si andrà a parlare di qualcosa relativo a film con la vita stessa ed effettivamente è proprio di questo che andremo a trattare e a leggere.

Valere la pena
Vorrei essere importante e decisivo
e non mi importerebbe di esserlo
per il potere di ricavarne.
Fosse anche soltanto per l’amore
di un pugno di persone.
Vorrei essere uno
che valga la pena
ricordare di aver amato:
l’esempio che io
vidi negli eroi,
che un bambino sogna di essere.

Il perno centrale di questa storia verte sulla forza di andare sempre avanti, oltre tutto ciò che la vita di difficile ci pone davanti. Ed è nell’insieme della raccolta che questo viene fuori, così come la voglia di essere guardato, non solo visto. Una raccolta forte e al contempo semplice che potrebbe colpirvi se condividete anche voi tutto questo.

person standing on brown wooden dock during daytimeLo stile utilizzato dall’autore è molto semplice. Le poesie non sono mai particolarmente brevi e concise ma ogni poesia colpisce e mette a nudo una parte dell’autore.

Le poesie – o parte di esse – che vedete all’interno della recensione sono quelle che mi hanno colpito maggiormente e che spero possano colpire anche voi. La cosa che magari mi sarei aspettata di più è una divisione in parti in cui c’è un crescendo o una specie di cambiamento relativo all’animo umano così come alla poesia stessa. L’ho trovato, su questo punto di vista, lasciato un po’ al caso e nonostante le poesie siano belle e colpiscano nel profondo. Così come mi sarebbe piaciuto che  la raccolta fosse poco più lunga, tutto qui.

(…)
E quando ve ne andrete via
a mostrare il bottino della famelica sentenza
io avrò ancora versi, pensieri, cuori che battono col mio.

Il libro è una piccola raccolta di una piccola bestia selvatica che cerca di sgomitare e farsi spazio, famelica in un mondo che cerca di seppellirci sempre di più, angosciandoci di insicurezze e dolore. Ma c’è sempre un modo per uscirne, e a volte anche scriverlo può salvarci, proprio come ha fatto l’autore di questa raccolta.

Costantino Pompa ci mostra la vita come fosse un film per ognuno di noi e delle difficoltà che ne derivano. Nonostante la vita possa sembrarlo, sta a noi viverla senza finire per odiarla (o almeno non troppo). Una lettura che consiglio vivamente.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Libro acquistato

Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi questo volume? Fatemi sapere ovviamente, io vi aspetto come sempre.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #527 – THE SUN AND HER FLOWERS DI RAPY KAUR.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io ho ripreso il lavoro da una settimana e sono davvero a pezzi per la stanchezza che il cambio ha sviluppato. Ovviamente a breve che si rientra nel pieno regime del ritmo non si farà più caso a questo ma mi sento comunque un po’ spaesata. Sono qui per portarvi una nuova recensione che spero possiate apprezzare. 41qfuusb1cl._sy264_bo1204203200_ql40_ml2_Rientriamo nella normalità con una lettura leggera ma al tempo stesso potente. Ecco qui la raccolta di poesia che ho letto durante le vacanze:

Titolo: The sun and her flowers – Il sole e i suoi fiori
Autore: Rapi Kaur
Data di uscita: 13 settembre 2018
Pagine: 255
Link d’acquisto: https://amzn.to/2WxuSzh
Trama: The sun and her flowers. Il sole e i suoi fiori è una raccolta di poesie di dolore abbandono celebrazione delle radici amore e legittimazione di sé è divisa in cinque capitoli l’appassire. il cadere. il radicare. il crescere. il fiorire.

RECENSIONE

selective photography of purple petaled flowersQuesta raccolta di poesie è quanto di più dolce, suggestivo e originale. E’ una raccolta che celebra diverse emozioni e le mette completamente in gioco, su un piatto dove li serve al lettore che può divorarli o sentirsi vicino a quanto l’autrice trasmette con i suoi sentimenti. La raccolta, composta da cinque parti s’insinua fin nel profondo del nostro essere e riesce a colpire ognuno di noi, almeno con una di queste poesie. C’è chi si è sentito almeno una volta come in una di queste poesie e chi mente. Ed io ho trovato queste poesie incredibilmente vicine a me per diverse cose, uniche e magiche.

Siete pronti per entrare nel mondo di Rapi Kaur e sentirlo come fosse vostro? 

l’amore è capire
che abbiamo il potere di ferirci a vicenda
ma che faremo tutto ciò che è in nostro potere
pur di non farlo

La trama ovviamente è semplice, diretta e arriva dritta così come colpiscono le poesie stesse dell’autrice. Una trama dolce e leggera che ci mostra così come la raccolta viene suddivisa sia per come si presenta.

La copertina è molto semplice, lineare e poco impattante visivamente. Laddove il primo volume dell’autrice si muove sul nero e incanala l’oscurità che sembra esserci dentro, questo volume riporta la luce, dando uno spiraglio quasi etereo, di purezza e singolarità. Il titolo utilizzato per questa raccolta si rifà all’originale che viene sottotitolato con il tradotto. Il titolo non può essere più azzeccato visto che in questo volume si racchiude sia i punti d’ombra in cui la luce del sole non arriva, sia la rinascita, il calore con cui i fiori, nel loro ciclo vitale si nutrono. E’ un titolo originale e ben composto e sono davvero entusiasta del fatto che sia stato mantenuto come l’originale.

Cosa m’importa
se mi ami
o ti manco
o hai bisogno di me
se non agisci di conseguenza
se non sono l’amore della tua vita
vorrà dire che sarò la tua più grave perdita.

Il perno centrale di questa raccolta è l’autrice stessa che si racconta e mette a nudo la propria anima e il proprio cuore, mettendolo a disposizione di ogni lettore che deciderà di prendere in mano questa raccolta.

Lo stile utilizzato per questa raccolta è leggero e semplice. Le poesie sono per la maggior parte molto brevi ed evocativi. Aggiungendo anche le immagini e i disegni, la struttura del volume sale di un livello e si amplifica, rendendo tutto ancor più emozionante.

blooming orange petaled flowers at daytimeLa raccolta è suddivisa in cinque capitoli: l’appassire, il cadere, il radicare, il crescere, il fiorire. Ognuno di questi, così come il percorso partendo però dalla fase più oscura, ovvero dall’appassire fino al rifiorire, laddove ci sarà nuova vita e si tornerà a splendere.

Laddove alcuni versi possano sembrare scontati e banali, c’è un qualcosa che arriva dritto al cuore e colpisce, proprio perché almeno una volta un’emozione riportata è stata sicuramente vissuta. I versi riportati sono quelli dell’amore per se stessi, l’amore verso l’altro sesso che sia fisico, mentale, viscerale e/o platonico. 

Cosa c’è di più forte
del cuore umano
che si schianta di continuo
e ancora vive

Questa piccola raccolta di poesie unisce diversi punti con la vita di un fiore come la vita stessa dell’essere umano e della donna, dell’autrice e tanto altro. Un piccolo libricino da leggere e da tenere sul comodino, così che possa ricordarci ogni tanto che non siamo soli a provare determinate emozioni.

Rapi Kaur scrive una raccolta di poesie che lega tutti noi per la passione con cui i sentimenti ci legano e ci sfiorano o ci trascinano nel turbine potente che è la vita. Una lettura toccante, ancestrale, lirica, romantica.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

Senza titolo-1

Libro acquistato

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Cosa ve ne pare? Lo avete letto? Pensate che possa fare al caso vostro? Fatemi sapere ovviamente, io vi aspetto come sempre!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #517 – IL MARTELLO NELLA TESTA DI STEFANO FORTELLI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui per parlarvi di un nuovo libro di poesie nel frattempo che si va avanti e si leggono nuovi volumetti che sto recuperando per voi. Devo anche recuperare su Instagram ma mi sto rimettendo in careggiata piano piano quindi presto novità per voi. Spero che questo volume, comunque possa piacervi. A voi:

il-martello-nella-testaTitoloIl martello nella testa: Dark poetry
AutoreStefano Fortelli
GenerePoesia
Casa editriceHelios Edizioni
Data di Pubblicazione15 gennaio 2021
FormatoCartaceo, Ebook
Pagine71
Link d’acquisto: https://amzn.to/3fIey5j
Trama: Arriva la stagione in cui si perde la leggerezza. Quando resta poco asfalto da poter divorare e ci si rassegna all’idea che le cose, fuori e dentro di noi, non possano cambiare. Ci osserviamo e osserviamo il mondo con le sue brutture, inermi, dal braccio della morte, mentre batte incessante nella testa un martello. E arriva il momento in cui rischi di impazzire, quello in cui l’unica salvezza è gettare su un foglio bianco le frequenze di quel battere.

RECENSIONE

Questa raccolta di poesie è qualcosa che ho sentito subito dentro, subito mia, perché anch’io ho avuto quel martello nella testa per fin troppo tempo. E’ una raccolta di poesie oscure, emozionanti, coraggiose. Delle poesie che si scrivono nei momenti duri e difficili, in cui si rischia di impazzire e in cui l’unica cosa che sembra salvarci è gettare su carta tutte le emozioni che sembra ci stiano divorando. Una raccolta di poesie strazianti, che ci permettono di entrare nella testa e nelle paure più intime dell’autore così come possiamo ritrovare una parte di noi, che almeno una volta, magari abbiamo passato o attraversato.

Cosa riuscirà a trasmetterci l’autore con queste poesie? Cosa vuole dirci davvero e quanto ha da dire?

Inganni del cuore
Quante storie andate,
dentro le poesie
Rianimiamo le nostre verità
con l’afflato di un respiro
Ci inchiodiamo alla croce
lasciando libera una mano
Le scriviamo in bilico
tra la vita e la morte
per chi non leggerà.

La trama della raccolta sembra muoversi in punta di piedi, così come la raccolta stessa seppur sia di tutt’altro colore, di tutt’altro avviso e potenza. La trama è spontanea, genuina e penso sinceramente che poteva essere davvero difficile fare di meglio su questo punto di vista.

La copertina, detta francamente, non mi fa impazzire. Non per l’accostamento del soggetto utilizzato al titolo ma proprio la composizione generale dell’impostazione tra immagine, colori e font utilizzato. Probabilmente mi sarei aspettata un immagine di un uomo tormentato, uno sfondo bianco o addirittura un disegno minimal di un uomo seduto con la testa fra le mani. Non so, probabilmente c’era molto su come impostare visivamente la raccolta nel modo migliore ma immagino ci sia anche la scelta dell’autore – probabilmente – dietro al risultato attuale, quindi avrà i suoi buoni motivi al riguardo. Trovo che, personalmente, poteva essere sfruttato diversamente ma nel complesso, il titolo compensa il resto.

Il titolo della raccolta non poteva essere più azzeccato di così. Le poesie sono un vero e proprio martello nella testa, così come viene posto nel titolo, quindi quale scelta poteva essere migliore? Nessuna probabilmente. Trovo sia un titolo giusto, equilibrato e pensato nei minimi dettagli per ciò che l’autore voleva esprimere per la sua raccolta. Questo titolo porta alla mente il rumore di un martello che batte, come un qualcosa che entra dentro l’animo e s’insinua nelle pieghe della mente distruggendo ogni cosa buona, trapassando e abbattendo ogni cosa.

Ultima notte
Ho lasciato una lettera
sul frigo spento e il mazzo
di chiavi sotto lo zerbino
Ho gettato l’immondizia
nel bidone in fondo al viale
in quest’aria cha sa ancora di notte
e senza voltarmi ho proseguito
Poco importa se la leggerai,
poco, se sarai lì al mio ritorno
Dopo tutto, poco importa ora
se un giorno mi vorrai capire

Il perno centrale di questa silloge parla di tutto quello che un dubbio, un pensiero negativo o dei tarli nella testa, proprio come un martello si ritrovano a colpire l’animo di una persona fino a penetrare nelle ossa, distruggendo ogni cosa possibile. E nel momento stesso in cui il martello sembra distruggere ogni cosa c’è la parte che cerca di sopravvivere cercando di mantenere il tutto in equilibrio nonostante non sia affatto semplice.

Lo stile utilizzato dall’autore è al tempo stesso leggero nel suo modo di scrivere e dello scorrere del testo, così come è potente ciò che cerca di comunicarci. Una scrittura originale, di piacevole lettura ma che allo stesso tempo si mantiene sul dark, dando quel tocco di oscuro, di emozione dura, cruenta, che colpisce il lettore riga dopo riga, pagina dopo pagina. Le due parti, separate dallo scritto degli Scheletri nell’armadio, colpisce e, nonostante la sua stranezza complessiva del testo, il tutto completa la parte successiva alla precedente. E le due parti collimano perfettamente assieme.

Rispetto alla raccolta precedente, L’Ultimo Giorno – Versi dell’Aldilà, di cui trovate la recensione online, ho trovato questa raccolta ancor più forte ed emozionante. Fra le due ho preferito questa, sia per la maturità che per la struttura della raccolta oltre al semplice fatto che in questi versi ci si può ritrovare molto più facilmente, visto che ad ognuno di noi è capitato almeno una volta di avere come un martello nella testa. Con frasi brevi e concise e con poesie che arrivano dritte al cuore del lettore, le poesie diventano qualcosa che si vive oltre che si legge.

Due anni
Dicono, che a credere di essere
infermo, ci si ammali per davvero
Ma io non volevo ammalarmi:
questo stesso giorno di
due anni fa, volevo morire
Da allora non c’è stato giorno
in cui non lo abbia sperato
Sono ancora qui che aspetto
e solo mi consola il fatto
che di questi anni, non
mi resti alcun ricordo

Con questo libro, c’è un salto di qualità di un’autore che mi era piaciuto ma che non mi aveva colpito a pieno con la sua opera precedente. Ho trovato questa raccolta forte, diretta e ricca di coinvolgimento emotivo.

Stefano Fortelli s’insinua, s’insedia e colpisce il lettore, come il suo stesso martello che sembra averlo turbato tanto, con una raccolta originale, empatica. Un insieme Una lettura che mi sento di consigliarvi.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Si ringrazia l’autore per la copia omaggio

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Cosa ne dite? Fatemi sapere se lo leggerete e se pensate possa piacervi, mi raccomando! Io vi aspetto come sempre.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #514 – DELLA STESSA SOSTANZA DEI PADRI – POESIE AL MASCHILE DI DAVIDE ROCCO COLACRAI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi qui con una nuova recensione per voi che spero possa coinvolgervi e piacervi. E’ una raccolta molto intensa e sono davvero felice di aver avuto l’opportunità di leggerla. Ve ne parlo subito e ringrazio molto l’autore per avermi permesso la lettura. Ecco qui:

9788833285382_0_0_626_75Titolo: “Della stessa sostanza dei padri – Poesie al maschile”
Autore: Davide Rocco Colacrai
Pagine: 72
Prezzo: Euro 11,00
Link d’acquisto: https://amzn.to/3tZH1Yg
Trama: Ogni componimento ha un preciso rimando ad un uomo, un amico, un personaggio pubblico; questi uomini ispirano, con la propria vita e le proprie opere, versi eleganti che cristallizzano e fissano su carta tematiche potenti e attuali, spesso difficili da affrontare.

Ci sono versi dedicati alla pazzia e ai manicomi, alla droga, al suicidio, all’omosessualità nei campi di concentramento e l’onta familiare di scoprire un parente gay, ai migranti e alla loro terribile fine, alle lotte politiche anti-dittatoriali.

Molte poesie sono ispirate a personaggi afferenti alla sfera personale dell’autore ma tanti altri sono personaggi famosi; ci sono infatti versi ispirati e dedicati a Rudolf Nureyev, al giovane calciatore calabrese Nunzio Lo Cascio, allo scrittore anti castrista Reinaldo Arenas, a Stefano Cucchi e allo scienziato Stephen Hawking.

Davide Rocco Colacrai riesce con disinvoltura ad affrontare tante tematiche forti e dolorose grazie all’uso sapiente degli aggettivi e delle figure retoriche che si contaminano continuamente con altri “media” letterari e non (narrativa, film, canzoni).

Questa silloge, come molto bene descrive lo stesso autore, si può considerare come una risposta a “Istantanee Donna – Poesie al femminile” ma anche “un importante punto di evoluzione nella mia vita, contemporaneamente un nuovo punto di arrivo e un nuovo punto di partenza; è una presa di coscienza, umana ma anche spirituale, che prima mi mancava”.

RECENSIONE

silhouette of man and woman kissing on beach during sunsetLa raccolta di poesie è un insieme di poesie dedicate a persone vicine e lontane all’autore, tutti personaggi e persone di sesso maschile, che sono stati padri, bambini, amici, professori o personaggi storici. E’ una raccolta che fin dalle prime battute risulta potente, che lascia riflettere il lettore su tematiche importanti.

Da Rudolf Nureyev a Wonder, da Stefano Cucchi al professore scolastico, all’amico suicida, la raccolta racchiude una forza dirompente che si snoda poesia dopo poesia racchiudendo l’anima dell’autore così come l’essenza che lui stesso ha cercato di racchiudere per ogni persona che, delicatamente, ha descritto.

Riusciranno queste poesie a colpire il lettore con tutta la loro forza?

Creo il senso alla vita con il corpo
da quando ho capito che è il mio strumento
per parlare al mondo,
per temperare la solitudine
a cui mi ha destinato il mio sogno
e dare voce all’urgenza di essere libero
e liberare quel canto
che brucia come lava e moltiplica la girandola del mio cuore
nell’infinito bianco di rosa
dove riconosco Dio.

La trama è articolata ma racchiude con tutta la forza ciò che la raccolta e le poesie cercano di comunicare. Personalmente, quando leggo le poesie mi lascio molto guidare dal titolo dell’opera e poi passo alla lettura del volume senza troppe cerimonie perché voglio gustare l’essenza della poesia stessa. E qui è stato proprio così. Il libro è davvero molto bello e la trama utilizzata racchiude l’essenza della raccolta, anche se per comprenderla a pieno dovrete leggerlo.

La copertina è piuttosto semplice anche se non capisco l’accostamento del disegno in bianco e nero sotto e l’accostamento di ciò che ne deriva, sopra. Una viola e la schiena di un uomo che come musica si accosta alla poesia che melodiosa l’accompagna. E’ una copertina sicuramente originale ma sarebbe stato di certo preferibile che fosse utilizzata solo la versione che si vede al centro senza il bordo esterno. 

Il titolo racchiude tutta la raccolta senza ombra di dubbio. Non sono tutti padri quelli di cui si ritroverà a parlare l’autore ma sono uomini che hanno colpito e hanno scolpito qualcosa nel cuore dell’autore, tanto da sentire l’esigenza di voler parlare e trasmettere ciò che loro hanno trasmesso lui. Un titolo che completa e ci indica la completezza di questa particolare e originale raccolta.

Scivolava attraverso i giorni Wonder,
leggero come un assolo di grano
quando il cielo è un immenso cuscino azzurro
che dà riposo ai sogni.

E le ricordo ancora le sembianze di Wonder,
imperfette come l’amore,
quello vero.

black white and red textileLo stile è semplice, melodioso e lineare, che racchiude una grande ricchezza al proprio interno, non solo l’emozione e le tematiche trattate.

Le poesie dedicate tutte a persone e personaggi diversi  l’uno dall’altro racchiudono una chiave della poesia al maschile non solo in senso lato, ovvero come genere che li identifica in quanto tali ma come quadro, come emozioni che essi stessi provano, o che comunque l’autore ha provato ad immaginare e a fare proprie.

Nonostante la società si stia evolvendo e molte storie, molte poesie e molti libri vertono verso uno spirito differente, qui l’autore ci porta in una confort zone che si potrebbe conoscere ma che non è del tutto scontata come sembra. In effetti si parla di sentimenti oltre che di persone quindi mi trovo a dover dire che ho trovato la raccolta davvero molto toccante e innovativa.

Le tematiche trattate sono le più varie e cambiano in base al soggetto che viene evidenziato all’inizio della poesia, nel suo titolo, cogliendo sia la persona che aggiungendo una citazione – a volte – e mostrando di chi si andrà a parlare. Personalmente le prime due sono le poesie che mi hanno colpito l’anima ma ognuna di queste ha colpito modo proprio in base a ciò che l’autore voleva dire al lettore, quasi volesse parlare con quella persona stessa.

Sarà il mio corpo al tramonto di gelso
a parlare di me,
con il mio nome allungato verso l’infinito
dove l’ombra del sudario
tace la sua assenza,
a rilevare la cura che ha infranto il mio asse
in un macello
dove Dio è una virgola d’uomo, (…)

Un piccolo volume di cui sicuramente vi consiglio la lettura, ad amanti di poesie e non. E’ una raccolta che sa cogliere l’essenza delle cose e trasmetterla a chi legge. Siete curiosi di scoprire questa raccolta di poesie al maschile?

Davide Rocco Colacrai arricchisce l’animo di ciascuno di cui si è ritrovato a scrivere, sia quello del lettore che si sente parte integrante, colpito dalle emozioni che si vogliono lasciare al lettore. Un libro che sa toccare le corde dell’animo e che saprà impressionare e colpire nel profondo.

Il mio voto per questo volume è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia l’autore e la casa editrice per copia omaggio

Vuoi acquistare Della stessa sostanza dei padri e sostenere il Blog? Acquista da Qui: Della stessa sostanza dei padri o dal generico Link Amazon: Amazon.

Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!


Cosa ne pensate? Pensate di dare un’opportunità a questo volume? Fatemi sapere, ovviamente. Io vi aspetto!

A presto,

Sara ©

WWW WEDNESDAY #80

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Questo periodo sto facendo un po’ fatica a proseguire con la lettura quindi mi sto dedicando a letture ultra leggere perché ho bisogno di un momento sereno e più tranquillo almeno sotto questo aspetto. Non vi preoccupate se non vedete troppe recensioni, sto recuperando a rilento ma piano piano finirò. Spero di sapere anche le vostre letture, se volete parlarmene. Spero di conoscere anche le vostre e che, questa rubrica, – ideata da Should Be Reading – vi piaccia e mi diciate anche voi quali sono le vostre letture. Ecco qui:

What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?

9788833285382_0_0_626_755179845-9788817155267-285x424-1Attualmente sto leggendo Nuvole Zero, felicità Ventitrè di Stefano Tofani. E’ un piccolo libricino per cui sto impiegando più tempo del solito perché ultimamente sto facendo seria difficoltà nella lettura. Ma in questi giorni conto di rimettermi in careggiata e di riprendere per non restare troppo indietro. E’ un libro di cui ringrazio la casa editrice Rizzoli per avermi permesso di leggere questo volume.

Altro volume che sto leggendo è una raccolta di poesie Della stessa sostanza dei padri – Poesie al maschile di Davide Rocco Colacrai. Una raccolta che personalmente mi incuriosisce e che spero di terminare a breve. Vi terrò aggiornati sulla lettura di questo volume, non vi preoccupate.


What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?

41jfdmjdl._sx304_bo1204203200_nonostante-tuttoHo finito di leggere Il tempo perso in aeroporto di Lorenzo Foltran, una raccolta di poesie in cui il tempo viene messo al centro di tutto e viene modellato, articolato e preso come spunto. Un nuovo modo di vedere il tempo e le cose che ci circondano in maniera più lenta o veloce, in base a come il tempo tende a dilatarsi. Trovate la recensione QUI

Altro volume che ho finito di recente è Nonostante tutto di Jordi Lafebre, edito Bao Publishing, una storia d’amore oltre il tempo che parte dalla fine e finisce all’inizio. Una graphic novel davvero molto carina che sa emozionare. Ve ne parlerò domani qui sul blog, non voglio spoilerarvi molto.


What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?

Ancora non ho idea di cosa leggerò nella prossima settimana perchè ho avuto le ultime due settimane davvero a rilento e non so dirvi cosa leggerò prima. Ho un libricino per ragazzi della Rizzoli, sempre da leggere  quindi spero di iniziare da lì. Detto questo, vi terrò aggiornati, non so ancora.


Che ne pensate di queste letture? Voi cosa state leggendo? Cosa leggerete? Rispondete alle domande se volete, che io vi aspetto!
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #454 – UN GIOCO CHE NON SONO IO DI ELISA CORDOVANI E ALICE WALCZER BALDINAZZO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui per parlarvi di un nuovo volume che spero possa interessarvi e incuriosirvi. E’ una piccola raccolta di poesie edita NPS Edizioni che ringrazio per la lettura e per l’invio. Sono davvero felice di parlarvene. A voi:

71lajahtvzlTitolo: Un gioco che non sono io
Autore: Elisa Cordovani
Illustrazioni: Alice Walczer Baldinazzo
Curatore: Romina Lombardi
Genere: poesia
Formato: cartaceo
Prezzo: 10 euro
Pagine: 64
Uscita: 1 ottobre 2020
Link d’acquisto: https://amzn.to/3nvCJ9j
Trama: “Un gioco che non sono io” è una silloge poetica contro la violenza di genere. Una presa di posizione, per ricordarci quanto siamo fragili, vittime o carnefici dei nostri chiaroscuri e di quelli degli altri. Un invito a comprendere di quale “gioco”, psicologico e fisico, siamo succubi. E a tirarcene fuori. A dire NO, scegliendo l’amore per se stessi e per gli altri. Le poesie di Elisa Cordovani raccontano in modo lucido, profondo, straziante e lenitivo insieme, lo stupro non di un corpo, non di una mente, ma di una vita intera. Le donne ritratte nei versi vanno fino in fondo al proprio dolore, per capirlo, ma soprattutto per essere consapevoli di potergli sopravvivere. Sono donne che si trasformano nella vergogna che provano, nelle lacrime che pensano di non aver diritto a versare, negli occhi feriti dei loro padri e madri. Donne, i cui volti e pose, ritratti da Alice Walczer Baldinazzo, sono figure magnifiche che si fanno amare e ripudiare al medesimo tempo, senza che si riesca a dimenticarle.

RECENSIONE

selective focus photo of pink petaled flowersQuesta raccolta di poesie racchiude il Gioco. Come descritto nella prefazione di questo volumino davvero interessante, il gioco nasce come una cosa che da bambini è caratteristica e mano a mano che si cresce questo termine prende – a volte – delle pieghe sbagliate, come il famoso “prendersi gioco di qualcuno”. Ecco, questa raccolta è una silloge sulla violenza ma anche su quel gioco che nessuno (in questo caso direi nessunA) è più disposta a giocare. Non si è più disposti a stare alle regole di questo gioco che talvolta finisce per diventare triste, malinconico, persino violento e brutale. Le donne descritte nel loro sbocciare lento e bellissimo come un fiore e a tutti i percorsi difficili che sono costrette ad affrontare, in un mondo in cui ci vuole sempre più deboli, e noi dobbiamo cercare di mantenerci più forte. E dimostrarlo costantemente.

Vorrei mi ricordassi,
andandomi a cercare
nella bellezza mia perduta,
cadendo all’indietro,
in voci chiuse, memorie e illusioni di un’ora.

La trama è particolare e invita il lettore ad aprire il cuore a questa raccolta e ad abbandonarsi alla lettura di questo piccolo volume. Trovo che sia una trama autentica, sincera che spinge a raccogliere questo libro fra le mani, ad acquistarlo e ad accudirlo. Un libro da tenere sul comodino come monito, come forza. Una trama forte e autentica.

La copertina è davvero bellissima e visivamente, e rende l’idea di ciò che il volume rappresenta. La donna con quelle due mani in più che si muovono intorno a lei mentre le altre le coprono il volto. Assieme al titolo attirano davvero l’attenzione e questo racconta tanto. Il gioco, un gioco che non fa la persona, che non fa la donna e che non la rende cartapesta e un qualcosa di friabile, che si può calpestare.

Ho combattuto 
fino a essere
sapore della sconfitta.

Che a diventare 
uomini
si lascia segni,
senza mai darci un
nome.

person holding quartsIl perno centrale di questa raccolta di 

Lo stile utilizzato dall’autrice è melodioso, articolato e riesce a rendere intensamente la tematica trattata. Ho apprezzato tantissimo la prefazione e la spiegazione con cui l’autrice da significato ancor maggiore alla sua raccolta di poesie ivi raccolte.

Le poesie portano diverse tematiche importanti come Lo stupro ma anche diverse poesie dedicate ai genitori di Elisa Amato, ammazzata nel 2019, vittima di Femminicidio a Prato. Delle poesie che toccano nel profondo e che possono essere indirizzate a qualunque genitore abbia visto morire le proprie figlie di questa brutale barbarie ingiustificata e violenta. Una raccolta importante, forte e necessaria. 

Non ho amato alcuni passaggi nelle poesie che risultano forzati e non chiudono la poesia in modo leggero e veritiero ma quasi come se non si sapesse come chiudere. E’ capitato solo poche volte ma ho apprezzato molto i versi racchiusi dall’autrice in questa raccolta.

Le illustrazioni all’interno del volume sono uniche e stupende. L’illustratrice rende le poesie nella raccolta uniche e speciali.

Certe ore credute eterne
mi guardano i tuoi occhi,
mi mormorano come l’estate passata al mare
avvampa il tuo nome
dentro i miei occhi, di sale
e bruciore narra una notte,
l’ultima, la tua.

Consiglio questo piccolo volume agli amanti di poesie e non. E alle donne, a tutte le donne forti, coraggiose e a tutte coloro che hanno bisogno di una voce. Un libro dolce, intenso, forte.

Elisa Cordovani scrive una raccolta di poesie ricche di coscienza, di forza, dolore ed emancipazione. Poesie che portano ricordi, consapevolezze, rendendo questa raccolta di poesie toccante e indispensabile.

Il mio voto per questo libro: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne dite? Fatemi sapere che ne pensate e se lo leggerete. Mi raccomando!

A presto,

Sara ©

LIEBSTER AWARD 2020

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi vi porto una cosa diversa dal solito che non facevo davvero da tantissimo tempo: il LIEBSTER AWARD 2020. Ringrazio La siepe di More per avermi nominato, mi fa piacere e ti ringrazio tantissimo. Mi hai fatto tornare ai primi tempi del blog! 🙂 Bei ricordi ^^

Le regole

  • Ringraziare il blogger che ti ha nominato, fornendo anche il link al suo blog
  • Rispondere alle 11 domande ricevute
  • Nominare altri 5-11 blogger
  • Chiedere 11 domande ai blogger nominati
  • Avvisare i blogger che sono stati nominati

Le mie risposte

Qual è la vostra opening/ending preferita di anime?

Credo mi sia impossibile sceglierne una sola perchè ne amo un’infinità. Primo fra tutti forse Hotaru no mori e. Terribile ma meraviglioso allo stesso tempo. Poi amato tantissimo Your Name, Il giardino delle Parole e Come dopo la Pioggia. Mi ha emozionato tantissimo Flavours of Youth e ho apprezzato tantissimo Violet Evergarden anche se all’inizio era difficile da digerire per via dei suoi comportamenti. (Di ognuna di questi citati trovate la recensione proprio qui sul blog). Non ce n’è una che preferisco più di tutte ma se posso dire quella con cui ho cominciato ad apprezzarle è stata La città incantata. Stupendo.

Avete una poesia preferita? Se sì, quale?

Assolutamente si, ed anche più di una. Quella che porto nel cuore è questa ma ne ho una anche di Walt Withman di cui vi citerò una parte sempre qui sotto. Sono un’amante delle poesie.

Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

E. E. Cummings


Se tardi a trovarmi, insisti.
Se non ci sono in nessun posto,
cerca in un altro, perchè io sono
seduto da qualche parte,
ad aspettare te…
e se non mi trovi piú, in fondo ai tuoi occhi,
allora vuol dire che sono dentro di te.
– Walt Withman.

Qual è il vostro modo preferito di affrontare la canicola estiva (scappare non vale)?

Mare, sole e riposo. Spero nelle mie ferie e che arrivino presto che quest’anno non ce la faccio proprio più.

Qual è il vostro personaggio mitologico preferito?

Matriarcato & Matriarchy: IL MITO DI MEDUSAMedusa. Ho i capelli ricci e, da piccola quando vedevo i film mi affascinava vedere i film o le cose in cui le si vedevano questi capelli fatti di serpenti. Successivamente, crescendo  rimasta lei perchè avrei voluto tanto avere i suoi poteri. Con determinate persone ammetto che sarebbe sicuramente utile pietrificare.

Avete anche voi la sensazione che il gatto di Schrödinger abbia finito per aprire la scatola e togliersi di torno perché non ne può più di essere citato ovunque, più o meno a sproposito?

Potrebbe anche non esserci alcun gatto di Schrödinger nella scatola. Quindi come fai a dire che può aver finito di uscire dalla scatola? E’ una specie di loop. Non ne usciremo più mi sa ma la battuta ci stava ahahhah

La matematica è bella? Se no, date un’occhiata ai frattali e poi ditemi.

A scuola non andavo male e combatto con i numeri tutti i giorni. Per fortuna non con numeri algebrici o cose come i frattali. Credo sarebbe qualcosa di impossibile, per me, capire. Non ne avrei neanche la voglia se devo essere sincera.

Avete una fotografia astronomica che vi ha fatto davvero rimanere a bocca aperta?

Le foto astronomiche più belle dell'anno, i finalisti selezionati  dall'osservatorio di Greenwich | Nebulosa di orione, Astronomia, Foto

Ne adoro sia i colori che tutto il resto. C’è stato un periodo della mia vita che ero fissata con lo spazio, poi è andata un po’ a morire come cosa ma resto comunque affascinata dalle stelle, dal cielo e dalle notizie astronomiche, quando ne sento.

Un film/serie tv che consigliate a chiunque perchè secondo voi non ha avuto abbastanza attenzioni?

Sense8. Ho amato infinitamente quella serie TV e credo sia stata messa abbastanza da parte sia all’epoca sia ultimamente. Ha avuto molto seguito ma, secondo il mio modesto parere, non abbastanza. Tratta tematiche molto importanti oltre al semplice fatto che il legame fra i sensate è unico e meraviglioso.

Farfalle o falene?

Farfalle decisamente. Nonostante io sia una creatura molto più notturna e amo la luna e il cielo stellato, le farfalle esteticamente mettono allegria. Non so perchè. Mi piace soffermarmi ad osservarle.

Avete un’enciclopedia cartacea in casa?

Si, ne ho più di qualcuna. Mia nonna invece in casa ne ha tantissime, anche una con piccolo cd che con uno strano marchingegno si può sentire l’audio che custodisce. Un discorso ai tempi della guerra se non sbaglio. Non amo la storia in particolare ma le enciclopedie cartacee nonostante siano superate, ritengo

Anche secondo voi l’ASMR l’hanno inventato per primi i gatti con le fusa?

Se devo essere sincera, ho scoperto questa cosa con la tua domanda e non ne avevo la minima idea di chi avesse inventato prima questa cosa o meno. Sinceramente? Non ne ho la più pallida idea ed eludo la domanda non volendo dire baggianate.

LE MIE DOMANDE PER I NOMINATI

  1. Una citazione / una frase che ti rappresenta e una che porti nel cuore (se ce l’avete).
  2. Quale pensi sia il tuo animale guida e perchè?
  3. La figuraccia più imbarazzante che avete fatto davanti a qualcuno?
  4. Un oggetto a cui tenete particolarmente e la sua storia, se vi va di raccontarla.
  5. Stagione preferita e perchè?
  6. Un film che vi ha fatto piangere.
  7. Porti sempre a termine quello che inizi o sei arrendevole e ti stanchi presto?
  8. Siete per gli eroi o per i cattivi?
  9. Parlami della tua più grande paura.
  10. Temi la solitudine?
  11. Se potessi, quale super potere vorresti avere?

I blog nominati

Le sfumature segrete delle parole

Piccole storie d’amore

L’arte nell’anima

Feeling bookish blog

Newwhitebear’s Blog

The Lark and the Plunge

Sylexlibris

Eynyspaolinibooks

Book a line

La libreria di beb

The choice is candy


 

Spero partecipiate ovviamente e sono curiosa di leggere le vostre risposte. 

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #402 – SE C’E’ UN POSTO BELLO DI GIO EVAN

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi con una nuova recensione per voi che spero possa interessarvi. Seguo la pagina di Gio Evan da secoli praticamente, fin dai suoi primi pezzi e siccome non ho mai avuto modo di leggere il suo volume nonostante ce ne siano anche di precedenti. Ringrazio la Rizzoli per avermi permesso la lettura e ve ne parlo subito:

41ifcicxxilTitolo: Se c’è un posto bello
Autore: Gio Evan
Pagine: 208
Data di uscita: 5 maggio 2020
Link d’acquisto: https://amzn.to/3dNwGqF
Trama: La poesia non può cambiare il mondo. Il mondo è troppo robusto per chinarsi di fronte a tanta tenerezza. Il mondo ha guerre nel sangue, fucili nei baci, ha porti chiusi, navi piene di amori nuovi che non trovano terra ferma, qui, nel mondo. Perciò la poesia non può cambiare il mondo, è vero, però può cambiare me, può cambiare noi. Può aiutarci in un periodo di merda, può consigliarci la prossima mossa, può farci venire un’idea buona, può aiutarci a realizzare i sogni, può cambiare l’approccio del cuore. La poesia, ecco, la poesia non può cambiare il mondo però può cambiare un bambino, una signora, un padre, un giardiniere, noi. E noi possiamo cambiare il mondo.

RECENSIONE

La raccolta di Gio Evan è un’inno poetico all’amore, alla vita e, come arte è vero, non può salvare il mondo. Però, allo stesso tempo, se alle parole ci si da peso, importanza o anche solo semplicemente il valore che meritano qualcosa dentro di noi può veramente cambiare, sopratutto se queste parole non restano semplicemente solo tali.

Cosa vuole comunicarci l’autore? Cosa con le poesie cerca di donare al lettore? Cosa troveremo in questa meravigliosa raccolta di Gio Evan?

fuori
era solo tempesta
bufera
tornado
cicloni
uragani
ma eravamo vicini
ed era questo
nonostante tutto
il nostro
momento giusto

La trama è ciò che l’autore si trova a scrivere alla fine del volume, una sorta di convinzione che lui aveva da bambino e che si è ritrovato a maturare nel corso del tempo. Caro Gio, probabilmente non leggerai mai queste parole e la poesia non salverà il mondo, ma la tua poesia è un dono che riesce a regalare emozioni e sensazioni comuni, quotidiane, che arrivano dritte al cuore.

La copertina, rispetto alle copertine dei suoi libri precedenti, devo essere sincera ma non mi fa impazzire. Però si collega molto bene alle illustrazioni che troveremo all’interno del volume quindi ce la facciamo piacere, mettiamola così. Il titolo è davvero carino ed incoraggiante sia per il lettore curioso che per la storia stessa perchè racchiude tutto ciò che l’autore cerca di includere in questo volume.

E siamo andati
a una mostra d’arte
ed io ho guardato te.

Il perno centrale di questa raccolta è l’arte. Parte dalla copertina e si propaga in tutto il volume lasciando al lettore i sentimenti mostrando sia la poesia come forma d’arte come per quanto vale con i sentimenti e tutto ciò che viene narrato. Anche i sentimenti, il fatto di mostrarli e di renderli autentici è una forma d’arte ed è proprio questo che l’autore cerca di comunicare.

Lo stile utilizzato è dolce e di lettura scorrevole. La raccolta si compone di tanti e diversi scritti di piccola o media lunghezza di cui, alcuni, si incastonano in vere e proprie cornici di quadri. Si mantiene, quindi, fedele alla rappresentazione che ci viene mostrata in copertina. La poesia non salverà il mondo, come dice anche l’autore ma è una forma d’arte e come tale va protetta, resa unica e mostrata a quante più persone per far si che la si ami per ciò che è.

Seguo la pagina Facebook di Gio Evan praticamente da secoli ma non avevo mai letto un suo libro, solo i scritti che vengono pubblicati sul social. Queste poesie, alcune già lette sui social da lui pubblicate, sono un piccolo ritrovo per chi cerca conforto, condivisione o una singola emozione che può aver provato in qualsiasi momento. Ebbene si, Gio Evan ci parla per la maggior parte di amore e della persona che ha al suo fianco o magari di una persona che vorrebbe – questo non lo so – ma sa parlarci anche di quotidianità, di amicizia, persino della nonna. L’autore riesce a mostrarci il quotidiano con leggerezza, semplicità e tanta passione per ciò che scrive.

Una lettura piacevole anche se a tratti piuttosto ripetitiva. Non so, ad un certo punto mi sembrava di essere entrata in un loop già visto ed avrei voluto leggere anche qualcosa di diverso, esattamente come quando ci parla della nonna. Sicuramente l’autore riesce bene nelle frasi brevi, intuitive, che arrivano dritte al cuore e di cui tutti possono fare tesoro. Nei testi lunghi, sopratutto quando sono tanti, sembra quasi perdersi nelle sue stesse righe elogiando il mondo, l’amore e quant’altro, tralasciando tutto il resto. Quindi, sicuramente preferisco leggere l’autore sui social in cui – ogni qual volta – mi imbatto. Perché i suoi scritti a volte, sembrano colpirmi proprio nel momento esatto, non so, non così tutto impacchettato e pre-confezionato. Ma ovviamente è solo l’impressione dovuta dal fatto che siano lette tutte assieme.

se ti senti giù
tu chiamami
che vengo a tirarti su
chiamami anche
se non hai voglia di tirarti su,
vengo uguale,
che è anche questo l’amore,
sprofondare insieme

La raccolta di poesie è una vera e propria opera d’arte come viene rappresentata dallo stesso autore all’interno del volume con i suoi brevi scritti incastonati nei quadri. Un piccolo gioiello che mi sento di consigliare.

Gio Evan ci mostra la bellezza dei sentimenti scritti su carta, ci ricorda la poesia autentica, quella che porta emozioni vere in cui tutti possono ritrovarsi. Una lettura che, nella maniera più assoluta possibile, consiglio.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Si ringrazia la casa editrice per la copia online

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere bei lettori se può piacervi e se lo leggerete. Mi piacerebbe avere vostre opinioni.

A presto,

Sara ©