BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Innanzitutto voglio ringraziare la mia banana che finalmente domani rivedo, Sara di Bookspedia per avermi invitato a partecipare e ringrazio la Fanucci per averci permesso la lettura in anteprima. Ecco qui che vi presento una nuova e interessante serie da leggere. A voi la recensione del primo volume:
Titolo: L’orso e l’usignolo
Autore: Katherine Arden
Editore: Fanucci editore
Data d’uscita: 3 aprile 2019
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Trama: In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l’inverno dura la maggior parte dell’anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alësa tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell’inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può “vedere” e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell’intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l’unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l’Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini. Nell’incantevole scenario della tundra russa, il primo capitolo di una nuova trilogia fantasy.
RECENSIONE
La storia ha inizio un gorno d’inverno. Dunja, la badante della famiglia Petrovna sta raccontando una storia e lì, Marina Petrovna dice di essere incinta di una nuova figlia, colei che sarà Vasilisa, che sarà forte, indomita, magica e piena di coraggio.
Ed è proprio così che sarà la giovane ragazza che vedremo dalla nascita lungo il suo percorso di crescita alla scoperta di se stessa e dei suoi poteri. Tutto nel villaggio sembra essere calmo e sereno, le creature e gli uomini vivono legati dalla tradizione e dai racconti ma quando arriva Anna, quella che sarà la matrigna di Vasilisa e il giovane parroco, tutto verrà messo in discussione.
Cosa succederà nel percorso di crescita di Vasilisa? Cosa scoprirà di se stessa e di chi la circonda? Le storie che le raccontava Dunja, sono vere? Cosa rischiano gli abitanti del posto?
«Molto bene, tienilo al sicuro per lei, allora, finché non sarà grande… ma non oltre. Non credo debba spiegarti cosa succederà se mi inganni. »

Le copertine della serie completa in inglese.
La trama è molto buona. A prescindere dal fatto che io avevo puntato questo libro da diverso tempo addietro, mette sicuramente curiosità anche per chi lo nota per la prima volta. Di sicuro, a chi piacciono le favole, le ambientazioni russe e le rivisitazioni, apprezzerà questa storia, non c’è che dire.
Per la copertina sono davvero entusiasta del fatto che sia stata utilizzata una delle due versioni originali. Personalmente preferivo l’altra versione ma anche questa è molto bella ed è da ringraziare per il solo fatto che sia stata lasciata così. Io la trovo molto veritiera con la storia e sicuramente rappresentativa.
Il titolo è stato semplicemente tradotto, quindi il mix tra i due è sicuramente vincente. Sono anche qui soddisfatta del risultato e che non ne sia uscito fuori qualcosa di strano o che non c’entrava nulla con il resto.
L’ambientazione è un piccolo villaggio poco fuori dalla capitale Mosca, in Russia. Un luogo fatato, in mezzo ai boschi. L’epoca è indefinita anche se sembra
«Non è colpa di Vasja se Madre è morta» aggiunse Saša, con tono più sommesso. Pëtr non disse nulla, Saša si alzò in piedi, fece un inchino al genitore e spense la candela con un soffio.
I personaggi di questa storia sono molti e sono tutti caratterizzati molto bene. L’autrice, nonostante abbia inserito nella storia molte comparse e molti personaggi fissi avrebbe potuto avere caos e somiglianze fra i vari personaggi, quando invece, è riuscita e destreggiarsi molto bene.
Ritengo di dovervi parlare di Vasilisa molto più che degli altri personaggi, essendo loei la vera protagonista di questa storia. Di Vasilisa Petrovna, sua madre non aveva dubbi fin prima della sua nascita. Sarebbe stata forte e coraggiosa oltre che avrebbe avuto i stessi poteri di sua nonna. E così è stato anche se con la sua nascita ha condotto sua madre alla morte.
Vasilisa essendo la più piccola di casa e quindi un po’ quella più viziata, ha sempre infranto le regole e non è mai stata agli ordini di nessuno. E’ selvaggia e temeraria e non si fa sottomettere. Ama la sua famiglia e i suoi fratelli, sopratutto suo padre Petr e la Dunja, la donna che si occupa di loro da quando sono nati. Vasilisa è una ragazzina che riesce a vedere le piccole creature che a circondano e riesce ad amarle e farsi amare da tutte per la sua gentilezza e per la sua sagacia. Ha un rapporto particolare con i cavalli e riuscirà persio a parlare con loro. Non c’è dubbio che Vasja, sia un personaggio davvero unico e inimitabile, non vi pare?
«Perché dovrei scegliere di morire?» «Tre nascite. Una morte» sintetizzò il Bannik.«Non è così? Non dimenticarmi, Vasilisa Petrovna.»
Il perno centrale della storia è Vasilisa stessa che, lungo il percorso che la porta dalla nascita all’adolescenza, si trova di fronte a situazioni diverse che la metteranno davanti a delle scelte, a volte anche difficili.
Lo stile utilizzato è stato molto raffinato e particolare. La storia, riprende una delle favole russe più famose, quella di Vasilisa La Bella e la plasma come meglio crede. Ne ho lette anche altre di questa rappresentazione e questa, a mio parere, si discosta molto per tante cose ma che sicuramente mantiene le ambientazioni magiche e misteriose.
L’autrice porta alla luce diverse favole russe raccontate da Dunja, che non so se siano effettivamente vere nella cultura russa, ma che funzionano e rendono la storia straordinariamente particolare e bella da leggere.
Nonostante poi, questo sia un libro “DI PRESENTAZIONE” diciamo, dei prossimi due che ne verranno – perchè racconta da prima della nascita e mano a mano tutto il percorso di crescita di Vasilisa e molto poco del fulcro dell’azione – è stato veramente un ottimo libro. L’autrice è riuscita a raccontare i primi quindici anni della giovane Vasilisa, della sua famiglia e del suo villaggio in maniera eccelsa, portando con se tutti i cambiamenti che sono derivati nel corso del tempo e plasmando la storia nel corso degli anni, cosa davvero molto difficile.
Nel corso della lettura non si riesce a capire dove voglia arrivare la storia e, sopratutto, non si capisce chi siano l’Orso e l’Usignolo che vengono poi citati all’interno del libro. Tutto sembra essere meravigliosamente incomprensibile e misterioso ma la storia si svela a mano a mano e capiremo percorrendo passo passo tutte le cose assieme a Vasilisa stessa. E’ sicuramente un libro innovativo e originale che spero si faccia ancora più interessante nei prossimi volumi.
«Il re dell’inverno ti aiuterà» disse. «Ha promesso. Lo abbiamo sentito tutti. È molto vecchio, ed è nemico del tuo nemico. Ma non devi fidarti di lui. » (…) «Ti credo» mormorò Vasja. «Tu sei mia amica.» «Che il tuo cuore sia puro, Vasilisa Petrovna»
Il libro è sicuramente un inizio di serie sorprendente. E’ originale, cupo e misterioso, ricco di informazioni che ci serviranno per i prossimi volumi. Non posso che consigliare questo volume di sicuro agli amanti del fantasy ma anche a chi piacciono le favole russe e le ambientazioni russe, magiche e ricche di meraviglie.
Katherine Arden mi ha colpito in ogni sua sfumatura.Una storia che vi trasporterà nel gelo dell’inverno, in un bosco infestato di creature magiche. Non riuscivo a staccare gli occhi dalla lettura. Un libro emozionante e raffinato.
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
Seguite le altre tappe, mi raccomando:

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Sara ©