BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Per la lettura di questo volume sono a dover ringraziare la Queen Edizioni che mi ha regalato davvero una grande opportunità. Avevo adocchiato fin da quando era uscito in lingua originale questo volume e lo avevo già ricevuto su Netgalley ma non ho mai avuto modo di soffermarmici sopra. Ora che ho visto la versione italiana mi sono detta, forse è il momento di recuperare questa splendida lettura che poi è stata. Ve ne parlo subito:
Titolo: The first girl child
Serie: The Chronicles Of Saylok #1
Autore: Amy Harmon
Categorie: Fantasy
Pagine: 365
Data di pubblicazione: 26/06/2023
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Trama: Bayr di Saylok è perseguitato da una maledizione scagliata dalla madre morente. Disdegnata, abbandonata e mai amata, la donna maledisse la sua terra con queste parole: da oggi in poi, Saylok non avrà più figlie. Cresciuto tra i Guardiani sulla Collina del Tempio, Bayr possiede una forza sovrumana. Ma è anche provvisto di un cuore che batte per un solo scopo: proteggere Alba, la prima bambina femmina nata dopo quasi due decadi, salvezza di un paese in pericolo. Adesso il destino di Saylok è nelle mani di Alba e Bayr, il cui legame diventa più profondo man mano che il caos si avvicina. Con il compito di combattere i nemici del loro popolo, sia dentro che fuori la loro terra, l’animo di Bayr è alimentato ulteriormente dall’amore di una ragazza che ha sfidato il flagello di Saylok. Quello che Bayr e Alba non sanno è che entrambi costituiscono una minaccia per il re, un uomo avido che ha costruito il suo regno su bugie, omicidi e tradimenti. C’è solo un modo per difendere la loro terra dalla corruzione che ha preso il sopravvento. Spezzando la maledizione, potrebbero sconfiggere il re… ma potrebbero anche distruggere sé stessi.
RECENSIONE
La storia ha inizio con due fratelli in attesa del ritorno del proprio padre. Desdemona e Dagmar sono molto legati ma terribilmente diversi: lui diventerà Guardiano sulla Collina del Tempio mentre lei una donna combattente, forte e coraggiosa. Due caratteri che i portano ad una scoperta sotto la collina che li terrà uniti fin nel momento in cui – dopo che le loro strade sono state divise per via dei loro sogni – si ritrova. Desdemona morente lascia suo figlio Bayr alle cure di Dagmar e lancia una maledizione su tutto il paese: non nascerà più alcuna figlia femmina e così accade. Nel corso della sua crescita tutti si rendono conto delle straordinarie capacità di forza che ha il piccolo Bayr, il Ragazzo del tempio, ma al tempo stesso c’è preoccupazione che non nasca alcuna bambina. Dopo tanti anni il futuro re da alla luce una bambina, Alba, di cui Bayr ne subirà la protezione immediata. Quello che loro non sanno è che sono legati e il Re sta tentando di distruggere le sue stesse terre.
Cosa succederà ai due ragazzini? Come riusciranno a rimanere uniti per salvaguardare il loro regno? E’ stata realmente spezzata la maledizione lanciata da Desdemona in punto di morte? Riusciranno i due a cambiare le cose veramente? Cosa succederà a tutta Saylok?
La sua voce era un mero sussurro, ma continuava a parlare e a incidere con il coltello delle linee nel terreno zuppo. «Siamo abusate , usate , veniamo barattate di continuo e abbandonate. Ma mai amate. E così sia. A partire da questo giorno, Saylok non avrà più figlie che voi uomini potrete amare.»
La trama è coinvolgente e ben disposta, sono davvero entusiasta di come sia il risultato di questo volume. Magari su qualche punto mi sarei mantenuta più vaga ed avrei lasciato maggiore suspance ma se non nelle ultime righe che ci dicono un po’ di più sul proseguimento della storia, non ci sono spoiler o evidenti cose che ci lasciano già con tutto ciò che accade all’interno del volume stesso, insomma. Trovo che sia una bella trama, coinvolgente soprattutto.
La copertina, rispetto alla versione originale è l’unica cosa che, oggettivamente, non si può guardare più di tanto. Mi sembra di star leggendo un libro sui cavalieri dello zodiaco o simili e non un Hystorical Fantasy come questo si presenta. La copertina utilizzata per la versione italiana da spiegazione alla funzione delle divinità del volume mentre quella originale finisce per coinvolgere visivamente rendendo anche di più la tipologia di storia che andremo a leggere, quindi trovo che sia qualcosa che funziona meglio a livello visivo sia di ciò che la storia tratta, come vi ho detto poco fa. Il titolo è stato mantenuto come l’originale non subendo quindi cambiamenti. Trovo che altrimenti nella versione italiana si sarebbe creato un titolo illeggibile o brutto foneticamente. Quindi trovo che la scelta di mantenere la versione originale sia stata saggia e ben mantenuta. Anche perché è proprio su questa Prima figlia femmina che si mantiene tutto il volume e che cambia le sorti di tutti quelli che li circondano.
L’ambientazione è Fantasy ovviamente: ci troviamo a Saylok un regno in cui ci si basa su divinità. C’è il Dio e padre Saylok, figlio di Odino e padre della loro terra che stava al centro di una stella a sei punte e i suoi figli animali equidistanti ognuno dietro le estremità che è quello su cui si regge tutta la filosofia della storia e sono i padri di tutto e poi ci sono i riferimenti ai vari altri dei che sono quelli sui quali sono fondati anche i Regni e i Re che a giro si intercambiano da clan a clan seguendo una scia precisa. I dei sono Adyar l’aquila, Berne l’orso, Dolphys il lupo, Ebba il cinghiale, Joran il cavallo, e Leok il leone. Infatti la copertina si rifà a questo anche se preferisco ad ogni modo la versione originale. L’epoca non risulta propriamente specificata seppur ci siano dei riferimenti alla cultura norrena e medioevale.
«Q-quando sarò g-grande n-non avrò p-paura», mormorò Bayr pieno di speranza. «Ne avrai ancora. Ma dovrai fare ciò che è giusto, quello che va fatto, nonostante il timore.» «Tu hai p-paura?» «Sì. Ogni giorno», rispose Dagmar, e rise quando il bambino si accigliò incredulo; ma il suo riso svanì presto in un ricordo. «Quando tua madre ti portò da me, Bayr, e mi chiese di prenderti, di crescerti, ero terrorizzato. Non volevo essere padre. Non avevo idea di come ci si prendesse cura di un bambino. Ma l’ho fatto lo stesso, perché tu avevi bisogno di me, perché era la cosa giusta da fare. E tu sei stato la mia gioia più grande.» Le lacrime gli si raccolsero in gola, e per qualche secondo non riuscì a continuare. Il labbro di Bayr tremò; mise da parte il sottile lenzuolo, scivolò sulle gambe dello zio e lo strinse forte, appoggiando la testa nell’incavo del suo collo. «Quando sei nato», sussurrò Dagmar, combattendo la commozione, «tua madre mi ha detto che saresti stato incredibilmente forte. Ti ha anche dato un nome, e ha detto che saresti stato la salvezza di Saylok.»
I personaggi di questa storia sono molti ma ben equilibrati. In primo piano avremo modo di conoscere Bayr e Dagmar anche se incontreremo anche la madre del ragazzo del Tempio, Desdemona. Conosceremo più avanti Alba, la prima ragazzina femmina che nascerà dopo anni di assenza di nascite femminili e che porterà speranza nel regno, Banruud il Re del clan di Berne che è il padre della ragazzina e dello stesso Bayr, conosceremo la Fantasma, la donna diafana che sembra spaventare il regno, Ivo del Tempio e tutti i personaggi secondari che circonderanno i protagonisti di questa storia.
Il protagonista principale sarà comunque Bayr, il ragazzo del Tempio, forte e determinato seppur non parli molto vista la sua balbuzie. Tanto forte nella struttura fisica fin da bambino cosa che lo porta ad affrontare orsi ed animali pericolosi e molto più grandi di lui, così come a sollevare pesi immensi senza troppa fatica ma meno forte nel linguaggio che lo rende molto più comune di quanto non sembri. Vicino a lui a guidarlo ci sarà suo Zio Dagmar, uomo del tempio, che si immola per sua sorella e aiutarlo a crescere tant’è che il piccolo lo reputa suo padre in tutto e per tutto. Bayr dal momento esatto in cui vede Alba, sa che dovrà proteggerla e si fa carico dell’onere divenendo così suo stretto protettore.
Alba dal canto suo è una bambina dolce e delicata. Non possiede alcun talento particolare ma si sente particolarmente legata a Bayr vista sia la protezione sia il fatto che si passino pochi anni e che siano cresciuti assieme mano a mano. E’ un personaggio buono che verrà reso forte dalla vita e dalle cose che vedrà accadere all’interno delle sue stesse stanze, in special modo da suo padre, uomo avido e crudele.
«Ti prego, guardami, Dagmar.» Lui serrò la mascella e chiuse gli occhi, sfuggente. «Tu mi fai venire voglia di essere vista», ammise, e lui le lanciò uno sguardo bruciante, indagatore. «Io ti ho sempre vista, Fantasma.» Per un attimo tra loro ci fu solo silenzio, un silenzio pesante e pieno di domande che lasciava presagire qualcosa di grosso. «Sì. È vero. E io… ti ho amato per questo. Nessuno mi ha raccomandato di non farlo.» «Sono un guardiano di Saylok. Non posso amarti – non lo farò.»
Il perno centrale di questa storia è quello di riportare la pace a Saylok visto che il Re Banruud sta creando una vera e propria scia di male e dolore attorno a sé a partire da Alba che non è propriamente quello che lui proclama a tutte le persone che lo circondano. Una storia che parla di un regno da salvare e di due ragazzi, prima bambini, uniti dalla crescita e dalla stessa sorte che si spera li porti alla salvezza anche per le persone attorno a loro.
Lo stile utilizzato è davvero coinvolgente. L’autrice ci espone la storia in terza persona mantenendo comunque il focus centrale su Bayr, il Ragazzo del Tempio, e la giovane e piccola Principessa Alba prima figlia femmina dopo anni di mancate nascite femminili. Lo stile contraddistingue l’autrice come poche e debbo leggere molto più i suoi libri visto il suo affascinante modo di seduzione del lettore trascinandolo nel mondo e nelle vicende in maniera del tutto coinvolgente. Infatti questo libro mi ha ricordato il suo precedente che ho letto, Hai cambiato la mia vita, e mi sono ripromessa dopo questo di leggere gli altri suoi volumi tradotti in Italia, in attesa dell’arrivo del secondo volume di questa serie.
Il world-building è una delle cose che più mi ha catturato della stessa struttura narrativa del volume. L’autrice ha costruito un mondo basato sulla mitologia norrena, infatti si cita Thor, Odino e quant’altro creando comunque un meccanismo di Rune e di selezione del Re davvero unica nel suo genere. Infatti sono rimasta colpita di come tutto girasse e funzionasse in maniera semplice ed efficace senza alcuna ripercussione fra uno e l’altro regno. E’ una struttura ben definita anche all’interno del mondo stesso che crea un vertice dei Guardiani del Tempio e i Re di vari regni che devono comunque passare per la benedizione e simili dal Tempio. Un sistema classico sotto certi aspetti e innovativo per altri.
Se cercate un volume romance questo non è di certo quello che fa per voi. E’ un volume che si concentra molto sul setting della storia quindi prende piede dopo la metà del volume e si riesce a capire veramente dove va a parare. Nonostante questo trovo che il coinvolgimento e la struttura del volume della storia sia davvero determinante per comprendere a pieno tutto ciò che anima la storia, tutto ciò che lega i personaggi e quanto ci sia dietro ad ognuno. Trovo che questo sia davvero un bel volume perché non c’è la sola azione che vedremo agli albori e poi alla fine e che per alcuni potrebbe risultare poco coinvolgente e piatto… In questo caso, trovo che sia uno di quei volumi che si riesce a godere dell’azione e di tutto ciò che accade leggendo i dettagli di ciò che muove politicamente anche tutto il sistema. E non è una cosa semplice muovere tutte queste situazioni allacciandole alla perfezione. Devo dire che l’autrice ha saputo muoversi egregiamente in questo settaggio e che la storia riesce a coinvolgere il lettore nonostante non sia particolarmente movimentato. Quindi se vi aspettate questo, sappiate fin da questo momento che non è così, anzi. Ma non vi annoierete se prenderete il libro con lo spirito giusto che lo contraddistingue.
«Di’ il mio nome», continuò lei. «Alba.» Lo disse lentamente per non balbettare. «Promettimi a parole che ci vedremo di nuovo.» Voleva assicurarsi che le stesse dicendo la verità. «C-ci v-vedremo di n-nuovo.» Alba emise un profondo sospiro, ma Bayr comprese che gli credeva. Lo aveva guardato negli occhi per troppo tempo, da tutta una vita. E ormai capiva sempre quando mentiva.
Il libro è un fantasy storico che coinvolge e ci trasporta lungo la scia degli anni di Bayr senza neanche accorgersene, trascinandoci in una storia di politica, forza e speranza per un cambiamento del Regno di Saylok in cui i protagonisti stanno vivendo. Aspetto con ansia l’arrivo del secondo volume e consiglio assolutamente la lettura del volume se amate i fantasy storici, se amate la mitologia norrena e se volete leggere un volume diverso dal solito.
Amy Harmon riesce a trascinarci in un misto di sentimenti, potere e divinità in cui la nascita di una femmina dopo anni potrebbe cambiare il destino di tutto assieme al ragazzo , unico erede di una stirpe rovinata dall’avidità e dal potere. L’autrice ci regala un primo volume coinvolgente e ricco di emozioni dal quale vi verrà difficile staccare gli occhi.
Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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Cosa ne pensate? Io spero che deciderete di leggere questo volume visto che di certo ne vale la pena. E’ stata un lettura che rifarei, adoro lo stile di questa scrittrice che coinvolge molto. Vi aspetto come sempre qui!
A presto,
Sara ©