REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #636 – POSTER GIRL DI VERONICA ROTH.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Per questa lettura debbo ringraziare sia Miriam di Me and Books per avermi permesso la lettura che, ovviamente, la Mondadori per la lettura in anteprima che spero possa interessarvi. Una nuova lettura distopica dalla scrittrice di Divergent, famosa serie che ho amato. Come potevo non leggere anche questa lettura? Ve ne parlo subito:

downloadTitolo: Poster Girl
Autore: Veronica Roth
Data di uscita: 4 aprile 2023
Pagine: 252
Link d’acquisto: https://amzn.to/3GOKwu1
Trama: Sonya Kantor conosce molto bene questo motto, visto che ha ispirato, meglio condizionato, gran parte della sua vita. In realtà queste parole hanno condizionato la vita di tutti gli abitanti della megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver. Per anni, infatti, hanno dovuto adattarsi a un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della Delegazione, resa possibile da una sofisticata tecnologia. Poi la rivolta ha cambiato tutto. La Delegazione è stata rovesciata e sostituita da un nuovo governo. Tutti coloro che avevano avuto un ruolo nel regime precedente sono stati rinchiusi insieme alle proprie famiglie nell’Apertura, una vera e propria prigione alla periferia della città. Gli altri, finalmente liberi, hanno potuto proseguire con le loro esistenze. Sonya, figlia di uno dei membri di spicco della Delegazione e diventata famosa per essere stata, da adolescente, il volto dei manifesti propagandistici affissi per tutta la città, è imprigionata da anni nell’Apertura. Un giorno, un vecchio nemico si presenta da lei con una proposta: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Per portare a termine la missione Sonya sarà obbligata a muoversi in un mondo che non riconosce, di cui ignora i meccanismi, estraneo (ed estremamente corrotto). E, soprattutto, a scavare a fondo nel passato, compreso quello della propria famiglia, anche più di quanto vorrebbe, portando alla luce verità dolorose e difficili da accettare. A più di dieci anni dal suo esordio con Divergent, Veronica Roth torna alla distopia con un mystery che esplora il ruolo sempre più pervasivo della tecnologia nella nostra società.

RECENSIONE

homem andando de bicicletaLa storia ha inizio all’interno di una sezione chiamata Apertura. Dopo lo scioglimento e la dismissione del vecchio Governo chiamata Delegazione, che si trovava nella megalopoli di Seattle-Portland-Vancouver dove tutti vivevano con un codice morale molto rigido e a una costante sorveglianza da parte della stessa, Sonya che è stata l’unica superstite della sua famiglia è stata inserita in questa zona. L’Apertura, infatti è una prigione sotto la veste di piccola città, in cui sono racchiusi tutti coloro che avevano avuto un ruolo all’interno della delegazione. Lei essendo figlia di un membro della Delegazione oltre che, come la chiamano tutti “Ragazza-Poster” (colei che aveva il volto sugli slogan propagandistici) è anni che risiede al suo interno. Rimasta la più giovane tra tutti coloro che sono all’interno dell’Apertura, il Triumvirato le consente di ottenere una opportunità: se troverà Grace Ward, sottratta alla famiglia dalla Delegazione quando era ancora una bambina, sarà libera. Sonya Kantor sarà quindi costretta a muoversi in qualcosa che non ha chiesto, in un mondo che ora non conosce e che è molto peggio di quello che sembra.

Riuscirà a trovare ciò che le hanno chiesto e tornare finalmente libera? Cosa cambierà ora per lei? Riuscirà a trovare la pace agognata e a rendere giustizia alla sua famiglia? Chi si nasconde dietro il nuovo Governo e cosa vogliono davvero da lei?

Ha guardato tre amiche oltrepassare quel cancello: Ashley, Shona e  Nicole. Ashley e Shona avevano entrambe quattordici anni quando, dieci anni fa, sono state chiuse nell’Apertura, che era appena stata creata, subito dopo l’insurrezione. Erano di Portland, per cui non le conosceva prima, e non ha stretto amicizia con loro finché non sono diventate abbastanza grandi da lasciare gli appartamenti dei genitori e trasferirsi nel Palazzo 2. Non sa come sono stati i loro primi anni da prigioniere; non gliel’ha mai chiesto. Si deve stare attenti alle domande che si pongono in questo posto. Hanno tutti un passato disseminato di tragedie. Ora Sonya può aggiungerne un’altra al suo elenco: è la persona più giovane rimasta nell’Apertura.

Per quanto riguarda la trama è sicuramente veritiera e in linea con la storia trattata, niente da dire. E’ una trama ben composta che spiega l’Intrigo politico che nel volume ci verrà mostrato a pillole nel corso del volume in modo da fornirci un quadro completo strada facendo. La trovo ben strutturata e finisce per fornire un quadro centrato e dettagliato di ciò che andremo a leggere.

La copertina ammetto che non mi fa impazzire ma ho visto delle versioni simili, in originale che hanno anche delle colorazioni peggior, quindi debbo dire che – nonostante tutto – ce la siamo cavata abbastanza bene. Quella che vediamo in primo piano è Sonya e lo sappiamo visto che ci viene descritta così, con il capello corto e tutto il resto. Sul titolo non sono state fatte modifiche ma hanno ritenuto che tutto fosse rappresentativo ed esaustivo senza alcuna modifica. Anche perché chiamarlo Ragazza Poster si, ok che viene citato nel volume ma suonava forzato su una copertina. Non riesco a non pensare, però, che somigli molto all’autrice in qualche modo la rappresentazione di questa ragazza dal viso misterioso. Quindi bene così.

Per quanto riguarda l’ambientazione della storia ci troviamo tra dentro e fuori l’Apertura, all’interno di una megapoli che comprende Seattle-Portland-Vancouver e ciò che c’è all’esterno. Per quanto riguarda l’epoca, invece, ovviamente trattandosi di un distopico siamo in una situazione post apocalittica quindi sicuramente anni e anni lontani da noi ma non risulta comunque specificato all’interno del volume.

«Per molto tempo ho desiderato che fossi morto tu al posto suo.» Ridacchia. «Vi fantasticavo sopra ogni sera… Mi inventavo mondi in cui lui era vivo e tu no. In cui vivevamo insieme nell’Apertura, o lui in qualche modo era stato risparmiato ed era libero, sposato con un’altra donna, con due bambini, una casa…» Lei ricorda la luce dell’Impianto contro il soffitto crepato del suo primo appartamento nell’Apertura, una luce che non si spegneva mai, nonostante l’elettricità venisse staccata alle dieci di sera. Continua: «Ora, invece, spero che tu viva ancora a lungo. Spero che pensi a lui ogni minuto. Spero che ogni volta che inspiri tu senta il dolore della sua mancanza e ogni volta che espiri ti senta in colpa per averlo tradito».

una persona in piedi di fronte alle colonne in un edificioI personaggi di questa storia sono doversi e tutti doverosamente legati, per un modo o nell’altro alla nostra protagonista. E’ lei a condurre il filo del volume seppur attorno a lei girano importanti personalità: si veda Alexander che ha aiutato durante l’insurrezione della Delegazione ed è fratello di colui che era destinato a stare con Sonya, Aaron. C’è Emily Knox che è una personalità criminale ma allo stesso tempo arguta e interessante da conoscere e da tenere in considerazione per qualsiasi altra cosa. Altro personaggio di rilievo è quello che poi si rivela essere padre di Alexander e uno degli amici più stretti del padre di Sonya. In tutto questo, però, a tessere le fila di tutta la storia è Sonya Kantor.

Sonya Kantor è la secondogenita di una famiglia dell’Ex Delegazione. Suo padre era al vertice e sua sorella era sempre più brava un tutto o migliore di lei sotto diversi aspetti di cui persino Sonya se ne era convinta. In un mondo in cui lei era già l’eccezione come secondo figlio – visto che questi venivano riassegnati ad un’altra famiglia – finisce anche per essere conosciuta come la “Ragazza-Poster” per via del fatto che era messa sui poster di propaganda della Delegazione. E’ un personaggio sveglio, forte, intraprendente e che non ha mai dimenticato la sua famiglia e il dolore che l’attuale Governo le ha provocato. E’ una protagonista forte nonostante sia chiusa all’interno dell’Apertura e debba farsi strada tra le intemperie che la vita le pone davanti. Non si è mai impegnata troppo nelle cose, neanche nello studio eppure apprende in fretta e riesce a riparare e a fare cose che la aiuteranno molto lungo il percorso della sua sopravvivenza.

«Tu senti che queste persone hanno riavuto i loro figli e pensi: “Stanno bene ora, non è successo nulla”?» Si passa una mano tra i capelli con tanta violenza che ne strappa alcuni. «Ricevere indietro tuo figlio dopo che ti sei perso tutta la sua infanzia è meglio di niente, ma è anche peggio di niente. Ogni giorno ti ricorda ciò che non hai visto, il tempo che non hai avuto. Per cui no, non ho intenzione di imporre un altro trauma a quei genitori permettendo al dannato volto della Delegazione di interrogarli.» «Non chiamarmi così.»

Il perno centrale di questa storia si aggira attorno al ritrovamento di Grace Ward ma sotto il tutto nasconde un animo ancor più nero, politicamente scorretto e corrotto che nessuno osa immaginare. Nonostante si pensa che essere liberi dalla Delegazione sia stata una miglioria per la popolazione locale, tutto sfocia in verità nascoste e cose non celate che si nascondono nel retroscena di una città che tenta di sopravvivere ad un colpo dopo l’altro. Una trama che non è solo quella che si vede ma di cui sotto, si nota molto di più.

Lo stile utilizzato dall’autrice è in terza persona ma segue una focalizzazione su Sonya principalmente, non gettandosi in altri ambiti o sotto altre lenti. Vedremo tutto ciò che vede lei e non ci sposteremo su altri personaggi se non interagiranno strettamente con lei. E’ una storia di lettura piacevole, leggera e assolutamente scorrevole nonostante sia una storia quasi principalmente incentrata sull’aspetto politico e sociale del contesto in cui Sonya vive.

Onestamente non sapevo cosa aspettarmi quando ho iniziato a leggere questo volume, anzi, credevo facesse parte di una serie, come per i precedenti libri dell’autrice. Invece ho scoperto che si tratta di un volume autoconclusivo che inizia e finisce con questo e che l’autrice potrebbe riprendere in futuro (spero magari) per altri personaggi – che sia in passato che in futuro – con un’altra storia sotto un altro punto di vista.

E’ stata una storia del tutto inaspettata che si basa sulla distopia del world building costruito che – come sempre – Veronica Roth riesce a fare in maniera del tutto impeccabile che dal punto di vista della vena mistery completamente nuova all’autrice diciamo. A primo impatto, infatti, il mondo che è stato costruito ci viene fornito in informazioni diluite in pillole sparse qua e là che finiscono per comporre uno schema più grande e articolato costruendo qualcosa che finisce per coinvolgere in primo piano il lettore mettendolo nelle condizioni di scegliere e di valutare tutto ciò che accade, che è accaduto e che accadrà nel mondo attuale e per le quali le scelte di Sonya possono influenzarne l’andamento. Inevitabilmente ci si sentirà molto vicini a Sonya comprendendo le sue decisioni e il suo modo di porsi oltre al fatto che ho adorato le risposte intelligenti e argute che lei stessa pone quando cercano di metterla sotto scacco. Molto spesso è lei, invece, a ribaltare la situazione ponendo la domanda giusta.

L’unica cosa che di tutto mi ha disturbato è che ha finito per somigliare nella struttura del mondo, molto simile a Divergent. Chiusi in una sorta di piccola cittadina all’interno di qualcosa di più grande un po’ come Chicago. Che poi lo scopo fosse diverso si può apprezzare o meno ma avrei preferito scoprire e vedere qualcosa di completamente nuovo o diverso dal solito. Infatti Carve The Mark ha esplorato lo spazio ed è stata una vera e propria rivincita e novità per l’autrice stessa oltre che per il lettore.

Ho apprezzato l’impegno per quanto riguarda il mistery perché ha permesso all’autrice di esplorare qualcosa di nuovo anche per lei e vedere se al pubblico poteva interessare e/o funzionare una cosa simile. Come vi dicevo anche prima, non avevo un’idea precisa di dove volesse andare a parare il libro visto che ho deciso di leggerlo più per il nome dell’autrice che per tutto il resto. Infatti non avevo letto la trama prima di averlo cominciato a leggere. Devo dire che, partendo dal presupposto che la storia è stata iniziata così a scatola chiusa mi ha sorpreso l’unione del mistero della scomparsa di Grace unito alla vena distopica che contraddistingue l’autrice. Non è un libro articolato, prolisso o particolare anzi si mantiene su un range di lettura young adult ma può essere apprezzato anche da lettori più grandi prendendo il volume non in maniera esigente ma un’evasione di lettura esattamente per come è stata un’evasione per Sonya uscire dall’Apertura e indagare su ciò che succede all’esterno.

Scopri chi sei quando nessuno ti guarda.

Il libro è un distopico mistery stavolta autoconclusivo che potete leggere senza dover attendere il seguito. Una storia che funziona e che si concentra sul lato mistery non solo sul lato distopico e politico che si aggira all’interno della stretta cittadina. Un volume che non mi è dispiaciuto leggere visto il fatto che è rimasto scorrevole e di piacevole lettura. Se cercate una storia leggera ma al tempo stesso di fantascienza, distopia unito a un po’ di mistero, questo è il volume che fa per voi, nulla di troppo artificioso all’orizzonte!

Veronica Roth  torna e ci porta in una storia completamente nuova facendoci sentire di nuovo a Chicago di Divergent in qualche modo. Mi sono sentita trascinata da un’ondata piacevole mista tra passato e qualcosa che sa di futuro. Ero davvero entusiasta di leggere il suo nuovo volume non appena ho scoperto che si trattava di questa autrice. Un volume autoconclusivo che non vi deluderà se non siete troppo pretenziosi!

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni inerenti all’evento medesimo! I nomi dei loro blog li trovate nel banner qui sotto:

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere un libro che fa per voi e che possa piacervi? Io come sempre vi aspetto qui!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE SERIE TV # – MR ROBOT (Stagione 4) SU NETFLIX.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Spero bene dai! Io sono qui a parlarvi di una stagione che stavolta abbiamo divorato rispetto alle precedenti e di cui intendo parlarvi proprio oggi. Stiamo giungendo verso la fine di questi episodi, avendo già cominciato la quarta stagione effettivamente ed io vi parlo di ciò che ci aspetta in questa con la consapevolezza che la prossima chiuderà l’intera serie. Ecco che ve ne parlo:

1503_4Titolo: Mr Robot
Quarta e ultima stagione
Attore principale: Rami Malek

Puntate: 13
Durata media episodi: 50 min circa
Piattaforma: Netflix
Anno di uscita: 201
Trama: Price offre ad Angela la possibilità di fuggire e ricominciare una nuova vita. Di fronte alla tenacia della ragazza, determinata a rimediare ai propri errori, Price è costretto a lasciare che la figlia venga uccisa dalla DarkArmy. Whiterose è informato che, dopo l’hackeraggio di Elliot, l’autorizzazione alla spedizione arriverà di lì a due mesi, dopodiché Elliot potrà essere eliminato. Natale si avvicina ed Elliot contatta Freddy Lomax, l’avvocato di Zhi Zang (alias Whiterose), che conosce gli affari della DarkArmy con la Cyprus National Bank.

TRAILER (con possibilità di sottotitoli in italiano)


RECENSIONE

Latest Mr Robot GIFs | Gfycat

Questa quarta stagione ha inizio esattamente dove l’abbiamo lasciato con le puntate delle serie precedenti. Ha inizio tutto tra Price ed Angela, che le fa delle grandi rivelazioni cerca di farla ragionare per non farla uccidere dalla DarkArmy. Whiterose sa che la sua merce in Congo arriverà da lì a due mesi e sa che, sotto Natale che lentamente si avvicina, Elliott rischia di morire per via dei suoi attacchi informatici.

Cosa succederà a Witherose? Riuscirà a portare a termine il tutto e a fermare Whiterose riportando il tutto al prima del 9 Maggio? Riuscirà a portare a galla i problemi che lo hanno inseguito per tanti anni nascondendone la causa? Cosa scoprirà Elliott e sua sorella così come le persone che li circondano?

Mr. Robot: i 12 momenti in cui la Serie ci ha distrutto il cuoreIl cast, come per i volumi e le stagioni precedenti, non sbaglia e l’interpretazione va salendo di una tacca più si va avanti nel corso della storia stessa; l’interpretazione migliore di sicuro l’abbiamo nel momento in cui fuoriescono i problemi che Elliott ha sempre tenuto a freno e nascosti. Non sono stati aggiunti altri personaggi se non uno che comunque abbiamo visto solo nella prima stagione – se non erro – e che verrà utilizzato in questa stagione per cercare di spiegare delle cose, ma non vi dirò di chi si tratta. Rami Malek ha sicuramente superato sé stesso in questa stagione, interpretando nel migliore dei modi il suo personaggio principale.

Latest Mr Robot GIFs | GfycatLa storia, complessivamente, mi piace ed è stata ben composta ma ci sono alcune cose che non rendono e gli espedienti utilizzati dai produttori per far accadere alcune cose davvero ai limiti dell’inverosimile. Talmente assurdi e poco realisti che ci si domanda addirittura se tutto quello che sia accaduto in questa serie sia accaduto realmente al protagonista. E’ ben fatta su alcune domande che si pongono, è esposta male invece su queste soluzioni che lasciano perplesso chi guarda, che si pone domande su domande. Ad esempio, avrei voluto sapere che fine fa Dominique, visto tutto ciò che accade all’interno della stagione, finale compreso.

Sommariamente, per l’intera serie il voto è altalenante almeno per quanto riguarda la lentezza in special modo delle prime due stagioni che – grande rivelazione a parte – si risveglia più nelle due stagioni finali, specialmente nella terza che devo dire mi ha colpito maggiormente. Questa è riuscita a colpirmi per delle singole cose che sono accadute ma delle quali avevo già un vago sentore. Latest Mr Robot GIFs | GfycatLa cosa che ho apprezzato particolarmente di questa ultima stagione è il fatto che finalmente Elliott sembra umano, molto più umano del solito: dotato di sentimenti, di ragione, di pensiero che – seppur a volte scostante – ha dato segnali importanti anche nei confronti di sua sorella che sembra essere una figura importante per lui e che gli resta accanto in ogni momento, seppur diventi sempre tutto più pericoloso.

Mr. Robot è un viaggio attraverso e all’interno della psiche umana che utilizza come mezzo la DarkArmy e l’informatica come pretesto per una parentesi molta più ampia. Avrei preferito che si concentrasse il giusto sulla psiche dando un finale dignitoso e con tutti i crismi, che spiegasse ogni cosa nel dettaglio che avremo voluto sapere. Il problema è che finisce per toccare chi guarda sotto l’aspetto mentale – ma vi assicuro fino ad un certo punto perché la puntata migliore della stagione non è di certo l’ultima – e finisce per spiegare entro certi limiti tutto, senza troppe spiegazioni, che invece una come me avrebbe desiderato sentire / vedere. Una serie molto lenta, che ci fa riflettere sulle cose importanti della vita e che ci permette di comprendere almeno un pochino il personaggio principale, sentendolo vicino fin dal primo momento.

Best Mr Robot Season 4 Ending GIFs | Gfycat


Cosa ne pensate? Avete visto questa serie? Potrebbe piacervi? Fatemi sapere ovviamente, io come sempre vi aspetto!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #541 – POLVERE Z DI ROBERTO RISSO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova recensione per voi. Non siete curiosi di sapere di cosa parla questo volume? Io ringrazio tantissimo sia l’autore che la Delos Digital per avermi permesso la lettura del volume del quale sto per parlarvi.

413A2vQhMLLTitolo: Polvere Z
Autore: Roberto Risso
Pagine: 80
Prezzo: 2,99 euro
Data di uscita: 13 aprile 2021
Link d’acquisto: https://amzn.to/2XnnRBp
Trama: Torino, 2032. Le autorità predispongono un piano per sopperire ai crescenti disordini legati alla crisi economica e alla conseguente malnutrizione dei cittadini. Una polvere sintetica, in grado di integrare la dieta degli abitanti, potrebbe essere la soluzione. Viene scelto un quartiere come luogo per una prima sperimentazione su larga scala, su cavie inconsapevoli che non hanno più nulla da perdere. I risultati sono catastrofici, il sangue dei civili inonda le strade ammantate di follia. I superstiti dovranno unirsi per fuggire e combattere chi è determinato a cancellare tutte le prove dell’accaduto.

RECENSIONE

man leaning on frosted glass panel doorLa storia ha inizio a Torino, nell’anno 2032. La crisi economica divampa e non c’è più né troppo cibo né i soldi per acquistarlo. Le persone hanno fame e non ci sono i soldi per potersi mantenere o mantenere le proprie famiglie. E’ così che in Italia cominciano i disordini e ci sono diversi attacchi in diverse città. A Torino la situazione ancora sembra essere sotto controllo ma la città è al limite, così come i suoi abitanti. Così un consiglio di autorità prospetta l’eventualità di evitare qualsiasi tipo di ribellione e di rivolta, cercando di utilizzare una strana polvere, la Polvere Z, che permette di far assumere dosi alimentari e da sedare allo stesso tempo gli animi.

Cosa contiene davvero, questa Polvere Z? Quali sono i suoi effetti? Riuscirà davvero a calmare gli animi e a permettere di poterla utilizzare anche in altre città per tenere sotto controllo la popolazione o peggiorerà ulteriormente le cose?

Pensò a sua figlia, l’aveva guardata mentre dormiva nella sua tutina rosa, aveva i capelli della madre, color miele, lunghi, lisci. Si chiese in che mondo sarebbe cresciuta. No, piuttosto… scosse il capo, infuriato che il pensiero fosse tornato, quel pensiero assurdo e atroce. Basta.

La trama è lunga ed esplicativa, ci espone la storia in linea generale anche in maniera troppo lunga, trattandosi comunque di un libro di lunghezza breve, che si legge in davvero pochissimo tempo. Infatti, nonostante non ci siano spoiler pressoché evidenti, avrei evitato di allungare e spiegare troppo, abbreviando il tutto e lasciando al lettore la scoperta di ciò che può provocare o meno la polvere in questione.

La copertina è particolare, dai toni e colori scuri che si addicono ad una storia distopica o di fantascienza come in questo caso. Vediamo un uomo correre inseguito dalle autorità con le armi puntate o da altre persone, difficile dirlo con esattezza. Una copertina ricca di dettagli significativi su questa storia a chi ha un occhio attento. Il titolo si limita a rappresentare la storia stessa, ovvero il fatto della Polvere, in questo caso Z. Più azzeccato di così era veramente difficile, e il connubio con la copertina funziona e rende.

L’ambientazione della storia è Torino, non proprio quella che conosciamo seppur non ci siano tanti riferimenti o rimandi che facciano comprendere che città sia. Viene menzionata a differenza di altre città ma basta questo. Per quanto riguarda l’epoca invece, ci troviamo avanti di qualche anno, nel 2032.

– Molto bene. – Il Dottore era soddisfatto. Molto bene un corno! Il Generale digrignò i denti. – In questo quadro così ben congegnato qual è la funzione dell’Esercito, perché è l’Esercito che io qui rappresento, giusto? – L’Esercito, con estrema discrezione, deve monitorare la situazione, nel caso qualcosa andasse… non andasse per il verso giusto

man with respirator on train trackI personaggi di questa storia non si focalizzano esclusivamente su uno o due personaggi che restano fissi e che possono essere chiamai protagonisti. Ci sono diversi personaggi su diversi punti di vista che conosceremo mano a mano che la storia prenderà piede scoprendo la storia da più fronti.

Infatti avremo modo di conoscere Fabio, un uomo che vede sua moglie e suo figlio assumere la Polvere e lui stesso però ne prende una piccola dose non particolarmente significativa. E’ un uomo disperato, che ha ucciso già per portare del cibo a casa e che continua a sentirsi in colpa nonostante abbia fatto tutto pe salvaguardar suo figlio.

Allo stesso modo avremo modo di conoscere la vicina di casa con sua figlia, la cui quest’ultima assume la Polvere e la madre no. Due persone particolari che si trovano su due linee di pensiero diverse sul fatto dell’assunzione di questa sostanza.

Dall’altra parte anche le autorità, così come ad esempio la Deputata o dei semplici militari dell’Esercito. La storia viene vista su più fronti e vista da diversi punti di vista, sia da chi assume la sostanza ed è costretto per non morire di fame a chi cerca di fare e sperimentare qualcosa per la popolazione cercando di evitare il peggio, che non è detto siano per forza delle rivolte, anche lecite tra l’altro.

– Non pensa che suo figlio e mia figlia dovrebbero prendere la polvere come i figli di tanti disgraziati che abitano là fuori? La Deputata vide che il militare aveva le lacrime agli occhi. Si sentì ancora più sola. – I nostri figli sono dei privilegiati, Generale. Forse non è giusto, ma così va il mondo. – Sussurrò con una nota di rammarico. – Se dovessimo scegliere fra la fame e la polvere sceglieremmo la polvere anche per i nostri figli, Signora. – Speriamo non sia necessario.

Il perno centrale di questa storia è la Polvere Z ovviamente. E’ con questa Polvere sperimentale e messa a disposizione dei cittadini di una zona di Torino, che sperano vengano a crearsi dei riscontri positivi. Ma ci sarà qualcosa di positivo in tutto questo, oppure la cosa finirà per peggiorare la situazione?

Lo stile utilizzato dall’autore è fluido, scorrevole e ben composto. La storia si prospetta in terza persona e ci racconta sotto diversi punti di vista la storia post-apocalittica o comunque distopica / fantascientifica che andremo a leggere. E’ molto breve e di sicuro sarebbe stato più interessante scoprire molto di più, e leggere un libro più lungo di questo.

La storia ci pone diverse tematiche che si pongono sotto un aspetto quasi veritiero o che potrebbero succedere. Le risorse sono da sempre limitate e arriverà il punto che potrebbero non esserci più moneta o risorse disponibili da cui attingere. Quindi in Polvere Z, Roberto Risso pone un problema comune e che potrebbe fuoriuscire da qui a diversi anni. Altro punto importante è la questione della sopravvivenza: cosa si è disposti a fare per la propria sopravvivenza e quella delle persone che amiamo? Sareste disposti anche ad uccidere? Altro punto importante è il punto di vista delle autorità che, per calmare gli animi e salvarsi, cercano di trovare soluzioni alternative a discapito della popolazione stessa.

L’unica cosa che non è esattamente chiara e lascia dei dubbi si trova sul finale e sul sottosuolo, sotto l’ospedale e simili, di cui non vi voglio spoilerare ma di cui la situazione non resta chiara e cristallina e instilla dei dubbi che non sono del tutto chiari al lettore. Infatti inizialmente la storia sembra mantenersi comunque in un ambito reale, nonostante tutto quello che succederà, quando invece il finale lascia un po’ con il naso storto, sia per quanto riguarda uno dei personaggi, sia per la linea generale di comportamento. E’ pur vero che la Polvere dimostra diverse cose ma non dice cosa succederà di conseguenza a tutto questo. Ci sarà un seguito? Vedremo, chi lo sa.

Il ricordo di sé stesso che ammazzava i proprietari del minimarket di via Ormea ritornò come una mazzata. Sono già un mostro, ho assassinato due persone a sangue freddo per un po’ di cibo. Sono già il mostro che ho paura di diventare, si disse mentre guardava come in ipnosi la polvere che si scioglieva.

Il libro è un piccolo volume che ci pone diverse domande e ci mostra un possibile futuro. Una storia distopica che vi colpirà e di cui vi consiglio la lettura.

Roberto Risso ci mette a disposizione una città che conosciamo bene ponendo una situazione non troppo inverosimile. Una storia cruenta, violenta, triste ma forte per ciò che vuole trasmetterci. Un libro che consiglio di leggere, non vi deluderà.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Vuoi acquistare Polvere Z e sostenere il Blog? Acquista da Qui: Polvere Z o dal generico Link Amazon: Amazon.

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Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto ovviamente. Vi abbraccio!

A presto,

Sara ©

SEGNALAZIONE #227 – POLVERE Z DI ROBERTO RISSO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come va? In questo giovedì di fine ottobre, andiamo sempre più verso il freddo. Oggi un libro particolare, che ho letto e di cui vi parlerò, per gli amanti del distopico e della fantascienza. Siete curiosi? Ecco cosa vi lascio:

413A2vQhMLLTitolo: Polvere Z
Autore: Roberto Risso
Genere: Fantascienza – Romanzo breve
Collana a cura di Delos Veronesi

Trama: C’è un piano per combattere la fame, ma si rivelerà un completo disastro. Torino, 2032. Le autorità predispongono un piano per sopperire ai crescenti disordini legati alla crisi economica e alla conseguente malnutrizione dei cittadini. Una polvere sintetica, in grado di integrare la dieta degli abitanti, potrebbe essere la soluzione. Viene scelto un quartiere come luogo per una prima sperimentazione su larga scala, su cavie inconsapevoli che non hanno più nulla da perdere. I risultati sono catastrofici, il sangue dei civili inonda le strade ammantate di follia. I superstiti dovranno unirsi per fuggire e combattere chi è determinato a cancellare tutte le prove dell’accaduto.

L’AUTORE

Roberto Risso (1978) torinese, laureato e addottorato in letteratura italiana, ha pubblicato numerosi saggi accademici e un racconto su Granta Italia nel 2012. Fra il 2006 e il 2013 è stato due volte finalista al Premio Italo Calvino con una raccolta di racconti e un romanzo. Dall’inizio del 2010 vive e lavora negli Stati Uniti dove è docente universitario. Si occupa prevalentemente di prosa narrativa italiana dal Cinquecento al Duemila. Appassionato di letteratura del disastro, ha ideato il progetto Universo Torino 2050, un luogo virtuale di storie e immagini ambientate nella Torino e nel mondo del
futuro prossimo e remoto. Dal 2015 risiede a Clemson, nella Carolina del Sud (USA) e sta scrivendo romanzi e racconti autoconclusivi e indipendenti, ambientati nel futuro (e nel passato) della sua città e dell’ Italia. Un modo efficace per colmare le distanze.

EDIZIONE EBOOK
Data di uscita: 13 aprile 2021
Editore: Delos Digital srl
Collana: Dystopica n. 6
Pagine (stimate): 61
Formati: epub, kindle
Prezzo: Euro 2,99
Tutte le informazioni: https://delos.digital/9788825414844/polvere-z

Amazon: https://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?url=search-alias%3Ddigital-text&field-keywords=9788825414844&tag=fantascienzac-21

ISBN: 9788825414844

ESTRATTO POLVERE Z

– No, Dottore. No. Non ci siamo. – Il Generale esitò, pallido, le occhiaie scure di un uomo che ha perso troppe ore di sonno. La voce era ferma ma gli occhi lo tradivano. Arrossati, mobili. Incerti. – Ha idee migliori, Generale? – La voce del Dottore sembrava una sfida. Lievemente curvo, con la barba e i capelli ricci spolverati di grigio, sorrideva senza traccia di allegria. – Calmatevi. Temo che non si tratti di avere idee migliori. – La Deputata era intervenuta per evitare
uno scontro di potere – dobbiamo risolvere un problema la cui gravità è oltre ogni possibilità di speranza.  – La soluzione proposta è peggiore del problema! – La voce del militare aveva riacquistato durezza. – Non possiamo combattere questa minaccia aggrappandoci alla follia. La donna fece una smorfia. Il sorriso del Dottore si allargò. Divenne provocante. La stanza era stretta, senza finestre, uno sgabuzzino riadattato. I tre erano seduti attorno a un tavolo scheggiato, davanti a loro c’erano tre cartelline con dei fogli scritti a mano, calligrafia fitta, inchiostro nero. C’era un forte odore di disinfettante, pungente ma non sgradevole. Il profumo dolce della donna aveva abbandonato l’idea di prevalere e si era accontentato degli angoli. Il Generale scosse il capo, l’uniforme era fresca di lavanderia, le piastrine erano state lucidate a dovere, ma si vedevano ai gomiti dei punti usurati. – Dottore, non possiamo fare quanto ci ha proposto. – Se la proposta del mio gruppo di ricerca le pare peggiore del problema, aspetti di avere novecentomila torinesi affamati che assaltano i depositi. Quale soluzione proporrà, allora? Mi auguro nulla di simile al suo collega Bava Beccaris centoquarant’anni fa. La stoccata era dura e colse nel segno. – Siamo nel 2032, non nel 1898 – la Deputata si stropicciava nervosamente l’orlo della giacca – è passato più di un secolo e mezzo, i tempi sono cambiati. – Lo dica ai suoi colleghi giù a Napoli, o a Palermo, o a Roma.


Cosa ve ne pare? Potrebbe essere il caso vostro? Fatemi sapere ovviamente, io ve ne parlo prossima settimana con una recensione.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione #446 – THUNDERHEAD DI NEAL SHSTERMAN

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci di nuovo qui con una serie di nuove recensioni in settimana che partono con questo secondo volume della serie che ha avuto inizio con Falce. Ringrazio la Mondadori Oscar Vault per la lettura in anteprima e Beatrice per aver organizzato questo grande e bellissimo evento. Trovate se siete curiosi QUI la recensione del primo volume. A voi:

Titolo: Thunderhead
Autori: Neal Shusterman
Collana: Oscar Fantastica
Genere: Fantasy YA
Uscita: 13 ottobre
Pagine: 360
Serie: La Trilogia della Falce #2
Link d’acquisto: https://amzn.to/2FqaUhq
Trama: In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?

RECENSIONE

Citra Terranova (Scythe Anastasia) | Arc of a Scythe Wiki | Fandom
La
storia ha inizio quasi un anno dopo rispetto a dove l’avevamo lasciata. Citra è assieme a Madame Curie e con la sua veste da falce turchese, dona un mese di tempo alle persone che deve spigolare per dare modo loro di poter fare le ultime cose e salutare i propri cari. Un motivo, quello della compassione, che porta scompiglio nel consiglio e che la rende pericolosa perché porta idee innovative ma allo stesso tempo pericolose che mettono in pericolo la sua stessa vita. Rowan dall’altra parte è diventato ciò che tutti soprannominano Mastro Lucifero. Non essendo falce gode dell’immunità donatole da Citra ma al tempo stesso si dedica alla rimozione in via definitiva delle falci corrotte come Mastro Goddard, colui che lo ha istruito lungo il suo percorso da apprendista Falce. Nel frattempo una nuova figura si fa largo in mezzo a loro, il Thunderhead che vede e sente tutto.

Cosa farà il Thunderhead? Starà ancora una volta a guardare o deciderà di intervenire per cercare di riportare l’ordine laddove tutto si sta miseramente disgregando? Cosa succederà a Citra e Rowan?

Rowan sapeva che doveva lasciare quel posto. Anche se nessuno aveva seguito Tyger, la Compagnia sarebbe presto riuscita a risalire al suo nascondiglio. Molto probabilmente, una squadra era già sulle sue tracce, con il compito di eliminarlo. I due si salutarono, e Rowan mise alla porta il suo vecchio amico in tutta fretta. Un minuto dopo che Tyger fu uscito, anche Rowan se ne andò, portando con sé solo uno zaino pieno zeppo di armi e la sua veste nera.

La trama del volume è intricata ed interessante sotto differenti aspetti. Io come semrpe mi riservo di leggerla dopo aver letto il volume per non incappare in spoiler che potrebbero anddensarvisi. Non ci sono spoiler evidenti ma per chi ancora non ha avuto modo di leggere il primo volume è bene non leggere di cosa si parla in questa trama.

La copertina segue la linea del volume precedente e segue la versione originale. Mentre nella prima i colori vertevano sul rosso e predominava la scena, in questo volume il turchese si fa spazio e rappresenta il colore della tunica che veste Citra. Sullo sfondo, si vede anche la veste da falce nera che contraddistingue il colore in cui si nasconde Rowan. Entrambi rappresentati in questo volume si fanno spazio sempre più nel volume. Il titolo di questa storia è stato mantenuto così come l’originale e ci trascina nel mondo del Thunderhead in tutti i sensi.

L’ambientazione è la MidAmerica, una specie di America del Nord, in chiave differente da come l’abbiamo sempre vista. L’epoca è moderna, in un futuro post apocalittico in cui lo stesso Thunderhead ha rimesso in ordine le leggi del mondo e ha riportato gli equilibri nel mondo.

Prima che assumessi il comando del mondo, la Terra aveva una
capacità massima di dieci miliardi di abitanti. Oltre quel limite, avrebbe raggiunto la saturazione, che avrebbe portato carestia e sofferenza, fino alla totale disgregazione della società. Io ho cambiato quella crudele realtà. È sorprendente vedere quanta vita umana può sopportare
un ecosistema ben gestito. (…) Tremo al pensiero della sofferenza che una tale implosione planetaria potrebbe provocare. Grazie al cielo, sono qui per impedirlo. – Il Thunderhead

I personaggi di questa storia sono gli stessi dei volumi precedenti, con qualche aggiunta. Scordatevi Citra e Rowan che conoscevate dal primo volume perché sono maturi, più sicuri di loro stessi e differenti in tutto e per tutto. Quello che resta loro è l’umiltà e la correttezza nel portare a termine i loro compiti.

Citra o con il suo nome da falce Anastasia, ormai vive assieme a Madame Curie e si trova bene con lei. Ha iniziato a spigolare ma da sempre un mese alle persone selezionate per sistemare le priore cose e salutare i suoi cari. In breve si lascia commuovere dalle persone e prova compassione per loro anche se compie ugualmente il suo lavoro con la sua veste turchese. A casa non si sente più come si sentiva prima e rischia comportandosi così per spigolare di mettersi contro anche gli altri dle cosniglio delle falci. È una ragazza determinata, divenuta più forte nel corso del tempo anche se molto più enigmatica di prima.

Rowan si spaccia ormai per Mastro Lucifero uccidendo e bruciando i corpi delle falci corrotte nel mondo, riportando tutto nel giusto. O almeno così crede. Non è una falce vera e propria ma gode ancora dell’immunità anche se non gli spettava. È un ragazzo forte e coraggioso oltre che sveglio e particolarmente audace per la sua età.

Greyson è stato cresciuto dal Thunderhead ed è un ragazzo abbastanza semplice. Spera sempre che la sua famiglia lo prenda in considerazione ma non è mai stato così. Un personaggio che si farà avanti, che si mostrerà determinato a sovrastare anche Il Thunderhead se necessario. Un introduzione molto interessante quella di questo personaggio.

Fu allora che le venne in mente una frase che le aveva detto una volta Maestro Faraday. “Quando si diventa falce, la famiglia è la prima vittima.” Non parlarono più per il resto del pranzo e, dopo aver sparecchiato e messo i piatti in lavastoviglie, Citra annunciò: «Ora devo andare». I genitori non cercarono di trattenerla. Il momento era imbarazzante tanto per loro quanto per lei. La madre non aveva più l’aria risentita, semplicemente rassegnata. Gli occhi le si riempirono di lacrime, ma tentò di nasconderle abbracciandola stretta. Citra se ne accorse lo stesso. «Torna presto, tesoro. Questa è sempre casa tua.»
Ma non lo era più, e lo sapevano tutti.

Rowan Damisch (Scythe Lucifer) | Arc of a Scythe Wiki | Fandom

Il perno centrale di questa storia risiede tutto nel titolo: il Thunderhead. Quest’ultimo è colui che controlla tutto, una potente intelligenza artificiale che controlla ogni cosa senza interferire. Tutto deve andare nel modo corretto, tutto deve esserlo per far funzionare le cose nel migliore dei modi eppure è difficile non intervenire quando qualcuno o qualcosa minaccia molto più delle falci ma il mondo è l’equilibrio stesso.

Lo stile utilizzato è il medesimo del volume precedente. I punti di vista questa volta sbalzano da Citra a Rowan con l’inserimento di Greyson. La differenza principale nella caratterizzazione del volume sta nell’utilizzo di frasi e pezzi di ciò che dice e pensa il Thunderhead. Mentre nei primi volumi trovavamo le pagine di diario di Madame Curie, Mastro Faraday o Mastro Goddard, questa volta ci si concentra sul Thunderhead. Per quanto fosse interessante il punto di vista di chi tutto controlla, risulta ripetitivo ed avrei preferito leggere seriamente punti di vista effettivi di Rowan e Citra, di cosa fanno e cosa dicono.

La struttura delle morti non cambia, solo la misericordia di Citra comincia a colpire il sistema delle Falci nel profondo e comincerà a minacciarne il funzionamento. Interessante ma piuttosto scontatello su questo piano. In effetti, a questo punto diventa interessante il punto di vista di Rowan che avrei voluto fosse più approfondito specialmente all’inizio.

L’introduzione di un nuovo personaggio cala all’interno della storia un nuovo spunto per ripartire e per dar modo a questo secondo volume di muoversi e svilupparsi. Infatti dubito che senza Greyson ci sarebbe stato lo stesso risultato. La cosa di maggior interesse è il fatto che questi viene dal Thunderhead ed ha visto il funzionamento delle cose all’interno, che ha visto il mondo che lo circonda e che cerca di essere imparziale anche se a volte non sempre sembra essere possibile.

Il tema della morte è il più ricorrente ed è interessante come è stato sviluppato. Un po’ meno per la storia generale e per lo sviluppo distopico che ne è venuto fuori, leggermente banalotto e semplicistico. L’amore lo avrei sinceramente evitato concentrandomi più sulla brutalità e sulla riflessione ma sono scelte. Nel complesso non posso dire che la storia sia una brutta storia perché non è così. È fluida, scorrevole e godibile.

Citra non poté fare a meno di notare le macchie di sangue sull’asfalto, proprio sul ciglio del cratere, nel punto in cui era caduto il giovane che aveva salvato loro la vita. Madame Curie, che riusciva a leggere nell’animo della ragazza più di quanto lei volesse, si accorse del suo sguardo. «Dimenticalo, Anastasia, quel poveretto non è un nostro problema.» «Lo so» ammise Citra. Ma non era disposta a lasciar correre. Non era proprio nella sua natura.

Il libro è un secondo volume interessante seppur in genere i secondi volumi siano di passaggio. Colpi di scena interessanti anche se la struttura generale della storia lascia a desiderare. Per chi ha letto il primo volume, sicuramente consiglio.

Neal Shusterman ci porta di nuovo in un mondo popolato da falci che spigolano e portano la morte. Un mondo che ora si regge su un equilibrio precario e su cui bisogna stare attenti. Riuscirete a non finire spigolati?

Il mio voto per questo libro: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni di oggi e dei prossimi giorni. Ecco a voi:

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Cosa ne dite? Che ve ne pare di questo secondo volume? Fatemi sapere se volete leggerlo e se seguirete le vicende di questi due personaggi.
A presto,
Sara ©

COVER REVEAL # – COLLISIONE, LA PRINCIPESSA DEI MONDI #3 DI MONICA BRIZZI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Sono qui per portarvi una nuova uscita che spero possa interessarvi, visto che è in arrivo per noi questa nuova lettura che sono anche io curiosa di intraprendere visto che ho letto i volumi precedenti. Ve ne parlo subito, siete pronti?

Titolo: Collisione – La Principessa dei Mondi #3 
Autore: Monica Brizzi
Genere: romance distopico
Editore: Genesis Publishing 
Uscita: giugno 
Formato: ebook e cartaceo 

Il dolore si era trasformato in collera e rivalsa. La mia mente urlava una sola cosa: vendetta. Vendetta. Vendetta. E lo sputai, come un drago con il fuoco. Sputai ciò che desideravo e che bramavo con una nuova forza. «Se siete stati voi… beh, sto venendo a prendervi.

Sinossi/quarta di copertina:  Maxilimilian Davis Hall e Niristilia Nerol della famiglia Neraides sono due leggende, tuttavia i popoli preferiscono acclamarli come Max, colonnello e capo dei ribelli terrestri, e Niris, principessa e futura regina di Mirika. E nessuno sa cosa il futuro ha in serbo per loro. Il pianeta rosa ha bisogno di una guida, quello blu di risposte. Perché le domande si affollano intorno a H e Mirikantes e le spiegazioni sembrano sempre più confuse e oscure. Nuove città, scoperte sconcertanti, perdite e addii. Tra una rivelazione e l’altra, Max e Niris dovranno cercare di tenere insieme i pezzi dell’universo e di loro stessi. Perché tutto sta per cambiare. E questa volta, sarà per sempre.

LA COPERTINA

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La serie è composta da:

La Terra – La Principessa dei Mondi #1
Mirika La Principessa dei Mondi #2
Collisione – La Principessa dei Mondi #3

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L’autrice:

Autrice. Moglie. Mamma. Lettrice. Docente. Adora inventare storie e scriverle. Ha sempre sonno e lo dice con frequenza. Per sopperire alla mancanza di argomenti riguardo a se stessa finisce spesso per parlare di cibo. O del tempo. Oltre che della trilogia La Principessa dei Mondi, è autrice di Ogni singola cosaAmore, libri e piccole follieÈ qui che volevo stare e Innamorarsi ai tempi della crisi.

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere, io vi aspetto come sempre, mi raccomando.

A presto,

Sara ©

 

 

 

 


 

REVIEW PARTY: Recensione #398 – HUNGER GAMES DI SUZANNE COLLINS.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con un nuovo libro per voi di cui vi parlerò. Ho già letto questa saga diversi anni fa, ho visto i film e questa è la mia saga preferita in assoluto quindi non potevo non partecipare a quest’evento e rileggerli è stato sicuramente emozionante. Ringrazio Beatrice di Eynys Paolini Books per averci permesso di prendere parte a quest’evento. Ecco a voi che ve ne parlo:

71jagxetc9lTitolo: Hunger Games
Autore: Suzanne Collins
Editore: Mondadori (Oscar Fantastica)
Pagine: 420
Link d’acquisto: https://amzn.to/2Wi0hSg
Trama:
Quando Katniss urla “Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!” sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell’estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell’Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l’audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta.

RECENSIONE

Happy Elizabeth Banks GIF by The Hunger Games - Find & Share on GIPHYLa storia ha inizio al Distretto 12, il giorno della Mietitura. Katniss sa dall’inizio che quel giorno è particolare per ogni ragazzo al di sotto dei 18 anni benché tutti rischino di essere estratti per gli Hunger Games, un reality brutale in cui i concorrenti devono uccidersi a vicenda. Sua sorella Prim rientra per il primo anno nella possibilità di essere selezionata per i giochi con cui ogni anno Capitol City mantiene l’ordine nei distretti. Dopo aver passato del tempo assieme a Gale, il suo migliore amico, Katniss si prepara per la mietitura e, quando viene fatto il nome della sua piccola e indifesa sorellina, non può far altro che offrirsi volontaria come tributo. Assieme a lei vi finirà Peeta, il ragazzo del pane, figlio del fornaio che lei conosce a malapena. Sa che la strada sarà difficile ed ha ben poche speranze di uscirne davvero viva ma non le resta che promettere a Prim di cercare di vincere.

Cosa succederà una volta giunti a Capitol e prepararsi, dunque, agli Hunger Games? Cosa succederà fra lei e il ragazzo del pane? Riuscirà Katniss a mantenere la promessa fatta a sua sorella?

«È il tuo primo anno Prim, il tuo nome è lì dentro per la prima volta, non sceglieranno te!»

La trama è persino troppo dettagliata. Capisco che la storia è conosciuta anche dai muri ma, a mio parere, ci sarà sempre un lettore che quella storia o non la conosce o non l’ha mai letta, quindi perchè spoilerare mezzo libro sulla trama?

The Hunger Games 10th Anniversary Hunger Games Trilogy: Amazon.it ...La copertina del mio volume è una delle edizioni più vecchie presenti sul mercato, similare a quella che vi ho postato in alto ma ne sono state fatte di nuove e sicuramente più belle successivamente. Le trovate qui di lato e sono sicuramente molto belle anche se, dopo aver capito che ci sono anche delle differenze di traduzione fra una e l’altra, preferisco senza alcun dubbio la mia versione nonostante la copertina sia più bella. Il titolo è uguale all’originale, quindi non credo ci sia molto altro da dire al riguardo. E’ il fulcro centrale della storia, come tutti voi sapete, quindi sicuramente è tutto ben strutturato.

The Hunger Games GIF - Find & Share on GIPHY

L’ambientazione è Panem, una regione costituita da Capitol City, la città ricca e potente e i suoi Dodici distretti, un tempo tredici, in cui la povertà regna ma ognuno di essi è specializzato in qualcosa che rifornisce Capitol. Esattamente come il cuore e le sue arterie, indispensabili per la sopravvivenza. L’epoca è indefinita ma siamo in un mondo inventato, in un periodo quasi post-apocalittico quindi non esattamente classificabile.

Prima uno, poi un altro, poi quasi tutti i componenti del pubblico portano le tre dita di mezzo della mano sinistra alle labbra e le tendono verso di me, è un antico gesto del nostro distretto, un gesto che si usa di rado e si vede qualche volta ai funerali, significa grazie, significa ammirazione, significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.

Hunger Games: 10 curiosità sulla saga con Jennifer Lawrence - Pagina 4I personaggi di questa storia, seppur incontreremo diverse persone ed avremo a che fare con parecchi tributi, i principali restano Katniss e Peeta. Posso aggiungere anch Haymitch perchè è uno dei personaggi che vedremo maggiormente o di cui si sentirà più parlare dopo i protagonisti principali.

Katniss, cresciuta nel Giacimento del Distretto 12, è un personaggio perlopiù enigmatico sopratutto per come si mostra al lettore. Nonostante la storia sia in prima persona e sarà la sua voce a guidarci lungo il tortuoso percorso, Katniss risulta una persona misteriosa, scontrosa, che sta bene nel suo mondo e che non le piace chi invade i suoi spazi. E’ una ragazza forte, intelligente, che sa cacciare e si prende cura della sua famiglia dopo la morte di suo padre. Come dice lei stessa ha imparato a trasformare il suo volto in una maschera d’indifferenza per non mostrare i suoi sentimenti ed è abbastanza malfidata di natura, diffidando di ogni qualsivoglia tipo di favore o di aiuto. E’ diffidente anche del suo stesso compagno di squadra come dei suoi stessi preparatore. L’unico di cui sembra fidarsi e che sembra stimolarla è il suo caro mentore Haymitch, essendo di carattere molto simile alla sottoscritta oltre ad essere l’unico che sa come trattarla.

Peeta è, invece, un tipo molto più trasparente. Nonostante i dubbi di Katniss su di lui, non nasconde fin dal primo momento i suoi sentimenti per lei. E’ un ragazzo semplice, il ragazzo del pane, che sa decorare le torte e sollevare chili e chili di farina. Peeta è un ragazzo d’oro, un ragazzo che fin dal primo momento Katniss sa di temere e che sarà difficile uccidere. In cuor suo, invece, Peeta sa che non ha alcuna speranza di vincere contro Katniss, persino i suoi stessi genitori favoriscono lei. E’ un ragazzo dolce, e tenero come il tenue arancione del sole al tramonto.

«Io non voglio che mi cambino. Che mi trasformino in quello che non sono.
Non voglio essere solo un’altra pedina del loro gioco. Vorrei solo trovare
un modo per dimostrargli che non sono una loro proprietà.
Se proprio devo morire, voglio rimanere me stesso »

Hunger Games GIFs - Get the best GIF on GIPHYIl perno centrale sono proprio gli Hunger Games. Si chiamano così, I giochi della fame perchè vi è costretto a partecipare un ragazzo e una ragazza di ognuno dei dodici distretti. Ventiquattro tributi che si combattono per cercare di tornare a casa da vincitori. Uno solo di questi partecipanti può vincere, quindi non resterà, a Katniss, altra possibilità che impegnarsi il più possibile per riuscirci.

Lo stile utilizzato dall’autrice è piuttosto semplice e scorrevole, al cui lettore basta una qualche manciata di ore per leggerlo tutto. La storia, come vi ho già detto, è scritta in prima persona dal punto di vista di Katniss e credo sia assolutamente il punto forte di questa storia. Sicuramente se fosse stato in terza persona non avrebbe avuto la stessa forza e l’impatto emotivo che trasmette.

Nonostante i film siano fatti molto bene, rispecchiando almeno la buona parte di questa storia, non si riesce davvero a comprendere la freddezza di Katniss in certe occasioni, mentre sul libro è assolutamente cristallina e tutto appare molto più semplice sia da comprendere sia sulle scelte che la nostra eroina si ritrova a dover affrontare.

Come storia è brutale, persino crudele ma l’autrice riesce a portare un filo di speranza sia ai giovani protagonisti che agli occhi del lettore. Ma questo è solo l’inizio di una lunga e pericolosa scalata, perché basta spostare un singolo tassello per mettere a rischio un intero sistema e Katniss ne sarà la causa. Che gli Hunger Games abbiano inizio.

«Siamo perdutamente innamorati, quindi va bene se mi baci in qualunque momento tu ne abbia voglia»

Il libro è l’inizio di una trilogia insidiosa e accattivante. Non riuscirete a smettere di leggerlo ed io vi consiglio, se non avete mai letto questa trilogia, di dargli un’opportunità. Non ve ne pentirete.

Suzanne Collins ci porta in un mondo pericoloso, pieno di insidie e pericoli dove il rischio di ribellione è dietro l’angolo e nessuno è effettivamente al sicuro. L’arena è pronta, i spettatori di Capitol fremono in attesa di vedervi uccidere a vicenda. Tutto sembra macabro, persino crudele e sai che molto probabilmente se non sei così bravo a sopravvivere, morirai. E tu, caro lettore, potresti essere uno dei tanti partecipanti. Sarai in grado di uscirne vincitore?

Il mio voto per questo libro è di:  5 balene.

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Seguite le altre recensioni di oggi e dei giorni a seguire, mi raccomando. Vi parleremo anche del nuovo volume in arrivo. Ecco a voi dove troverete le altre recensioni oggi:

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere cosa ne pensate voi e se siete curiosi di leggere il nuovo volume in arrivo. Mi piacerebbe avere vostre opinioni.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #344 – LA TERRA, LA PRINCIPESSA DEI MONDI #1 DI MONICA BRIZZI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io molto bene e spero che a voi stiate bene altrettanto. Oggi vi parlo di questo libro per cui ringrazio l’autrice in primis per avermi permesso la lettura, sia la casa editrice Genesis Publishing per la lettura. Ecco che vi parlo di questo libro che finalmente sono riuscita a recuperare:

c12f29_59853a89d9894e1884fe14a40b698b48mv2_d_1500_1941_s_2Titolo: La Terra – La Principessa dei Mondi #1
AutoreMonica Brizzi
Genere: romanzo distopico
Uscita: 10 maggio 2019
Formatoebook e cartaceo
Prezzo: € 3,99
Prezzo cartaceo:€ 10,60
Pagine: 266
Link d’acquisto: https://amzn.to/2pS18MV
SinossiÈ il 2320 quando Niristilia parte per una missione. Direzione Terra. Ma all’arrivo le cose non vanno come dovrebbero e Niristilia viene fatta prigioniera dagli umani. Lei è la Principessa di Mirika, sorella dell’attuale Re, che ha bombardato e invaso la Terra, già decadente, con un unico scopo: conquistarla. Tuttavia, a Max, il capo dei ribelli, e ai suoi compagni sorgono molte domande: perché la Principessa racconta tutto il contrario di ciò che si aspettavano? Perché non sembra avere a cuore il fratello e il suo regno? Ma anche un’altra guerra si fa spazio giorno dopo giorno nel cuore dei due giovani… Lotteranno per uscirne vincitori o alla fine cederanno? La Principessa dei Mondi- La Terra è il primo volume di una trilogia sulla guerra tra Mirika e la Terra. Un distopico potente, emozionante, che lascia col fiato sospeso fino all’ultima riga.

RECENSIONE

photo of outer spaceLa storia ha inizio sulla Terra. La Principessa Niristilia è stata mandata sulla Terra dal suo pianeta Mirinka per ordine di suo fratello e viene catturata assieme ai suoi soldati. Niristilia è una principessa forte, che non si lascia piegare dal ricatto e dal dolore che le provocano gli umani fino a che non racconta tutta la verità. Una verità difficile in cui credere per qualsiasi umano che sperava e contava sulle informazioni della giovane principessa. Ebbene sì, lei comincia a raccontare di non contare nulla a palazzo e che suo fratello la teneva segregata esattamente come facevano loro.

Perchè Niristilia ha sempre subito questo trattamento? Riusciranno gli umani a crederle davvero? Cosa riuscirà a convincerli davvero? Cosa scoprirà Niristilia su se stessa che fino a quel momento le è stato tenuto nascosto?

«Perché quando siete arrivati avevi solo una guardia come protezione?» A quel punto lo studiai e mi sforzai di comprendere. «Sei una principessa. Perché non erano tutti intorno a te per proteggerti?» Oh, ma dai. Sul serio? Qualcuno a proteggere me? «La loro priorità non è proteggermi» risposi dopo qualche istante. Il ragazzo sorrise in modo sprezzante e scosse il capo, incredulo. «La priorità del tuo esercito non è proteggere la discendente al trono?» «Non lo è mai stata.»

La trama è ben scritta e mette di sicuro curiosità al lettore amante di genere e non. Non ci sono spoiler quindi potete stare tranquilli e introduce semplicemente il volume  a tutto quello che poi ci aspetta nei prossimi che riguarderanno questa storia.

La copertina è molto carina a vederla così, d’impatto ma non indirizza esattamente sul tipo di storia di cui, poi, andremo a leggere. Comunque la trovo originale e sono ancor più curiosa, ora, di scoprire come sarà quella del secondo volume che sta per uscire a breve. Il titolo è sostanzialmente La Terra, perchè possiamo dire che La principessa dei mondi sia quasi il nome della serie stessa. Comunque è sicuramente particolare e apprezzo molto che assieme alla copertina dia al libro un’estetica sicuramente ben fatta.

woman walking down stair under clear blue sky during daytimeL’ambientazione è la Terra, come dice anche il titolo e ci troviamo nel 2320, in un futuro avanzato, post-apocalittico. 

«Ho cercato di rimanere impassibile, di non piangere e di non gridargli che veniva male in foto» risposi, fredda. Il ciuffo mi scivolò ancora una volta sul viso ma non lo spostai. Copriva parte del fastidio che provavo nel raccontare cose che volevo dimenticare. Max non disse altro a riguardo. Mi guardò a lungo mentre cercavo di coprire il mio passato con i capelli, un po’ come facevo con il marchio. Come se bastasse. Come se nascondere facesse scomparire lo schifo che mi aveva accompagnata per tutta la vita.

I personaggi di questa storia sono molti e dei più diversi. Tutti ben caratterizzati, in questo caso l’autrice non lascia nulla al caso ed ognuno ha uno scopo ben preciso e definito. Dalla protagonista e voce narrante a coloro che la circonderanno il lettore potrà notare diversi tipi di personaggi anche se avrei preferito vedere di persona il caro e buon vecchio fratello di Niris.

In prima linea di sicuro troviamo la Principessa Niristilia, che in questo libro troveremo anche con il soprannome Niris. E’ una ragazza aliena del pianeta Mirinka che ha sempre vissuto a palazzo ed è la sorella del Re attuale in carica. Suo fratello è un pazzo e lei non smentisce nel dirlo, avendo subito le peggiori angherie e soprusi da parte sua. E’ una ragazza che nonostante tutto ciò che ha subito e le fragilità evidenti che mostra per via di tutto questo, è comunque una donna coraggiosa che non si scoraggia così facilmente utilizzando il sarcasmo come arma di difesa maggiore.

Max è l’altro lato della medaglia e sarà quello che vedremo più spesso all’interno di questa lettura, sia perchè sarà colui che si prenderà cura dell’interrogatorio e di Niristilia stessa, sia perchè mano a mano sembra provare sempre più qualcosa per lei. Max risulta enigmatico e confuso fin dai primi momenti in cui cerca di avvicinare Niristilia ma condivide la fragilità con la giovane. Forse è proprio questo che li accomuna un pochino, forse.

«Stai bene?» chiese dopo avermi medicata. Non risposi. «Ehi» mi richiamò in modo perentorio. «Stai bene o no?» Questa volta annuii e lo guardai negli occhi. Fu un tuffo in un mare nebuloso in cui avrei voluto nuotare. In cui probabilmente avrei nuotato, se solo me ne avesse dato la possibilità. Se solo mi avesse lasciata vivere.

woman in white and black pinstriped shirtIl perno centrale di questa storia è la principessa. Nonostante i Mirinkiani cerchino sempre più di raggiungere la Terra e attaccarla sotto ordine del fratello della Principessa, lei viene miseramente catturata e finisce per essere il fulcro di tutta la storia. Laddove gli umani cercano e sperano che lei sia fonte di preziose notizie, mano a mano scopriranno una verità incredibile in cui tutti hanno fatto difficoltà a credere.

Lo stile utilizzato dall’autrice è semplice, scorrevole e di facile lettura, infatti il libro si legge nel giro di poche ore ed è scritto bene per cui non troverete alcun tipo di difficoltà. La storia verrà narrata in prima persona dal punto di vista della principessa Niristilia quindi avrete modo di carpire sempre meglio i suoi pensieri e tutto ciò che le passa costantemente per la testa.

Nonostante la storia sia fluida e di piacevole lettura ho notato delle piccole cose che mi hanno lasciato un po’ l’amaro in bocca, se così vogliamo dire. 

La storia sembra preparare a ciò che avviene dopo e, in sostanza, per buona parte del libro, oltre le rivelazioni che riceve Niristilia, non succede nulla. Lei se ne sta lì per tutto il tempo con loro che mano a mano vedranno se credere o meno alla sua difficile storia ma nulla di più. In questo caso spero davvero che la storia migliori nel secondo volume e venga portata ad un livello successivo altrimenti non se ne esce per davvero. Dico questo perché la storia ha dei buoni presupposti di partenza ma si è persa un po’ per via del fatto che non succede sostanzialmente nulla, non ci sono plot twist di cui uno resta completamente a bocca aperta o scene di azione particolari. Quindi la storia ha inizio in punta di piedi e si mantiene tale per tutto il tempo, cercando un piccolo sbocco solo nel cambiamento sul finale.

Max. La sua storia è sostanzialmente ok e non ho nulla da ridire ne sul personaggio e la sua composizione ne sul suo carattere, quanto invece su ciò che si ritrova a provare per Niristilia. Non comprendo proprio i suoi sentimenti per Niristilia e come siano potuti emergere. Nonostante appaia come un personaggio forte si rivela fragile e pieno di dubbi ma ha dato quasi l’idea di un innamoramento per compassione. Non so, non riesco a spiegarvi bene a parole ma, almeno a me, è sembrato proprio così.

Dall’altro lato posso comprendere in piccola parte il lato della principessa che si trova piena di attenzioni che non ha mai avuto tutto questo. Ma perchè non preoccuparsi solo di tutte le notizie ricevute, della rabbia per tutti i soprusi che ha subìto e per la sua attuale condizione? Io al suo posto avrei voluto vendetta, avrei voluto pace per la mia vita e per tutti coloro che fino a quel momento non ce l’hanno avuta. Cioè bella mia, se non vuoi farlo per il tuo popolo perchè non te ne frega niente, almeno farlo per te. Possibile che non abbia un briciolo di senso di vendetta o una minima cattiveria verso colui che ha distrutto la tua vita per anni? Fra i due, quindi,  nascerà un QUALCOSA, che al momento resta un semplice e banale qualcosa che spero non aumenti nei prossimi volumi e finisca in una banale infatuazione (anche se credo non sarà così). 

[Ci tengo a sottolineare che non è una critica all’autrice ma un semplice discorso generale —>] Purtroppo nei libri di questo genere si tende quasi sempre ad inserire la classica storia  d’amore che accalappia il lettore più facilmente, ma ammetto e preferisco storie in cui il o la protagonista siano indipendenti e forti a prescindere da ciò che incontrano nel loro cammino. Che l’amore sia un appendice e non un motivo per creare fandom, come succede fin troppo spesso. [Fine discorso generale]

Dopo questa mia riflessione personale posso quindi affermare di non aver apprezzato particolarmente ciò che viene a crearsi fra i due nonostante non sia poi chissà che al momento. E spero non esca fuori ancor di più ma che invece Niristilia riesca a combattere e magari vincere con le proprie forze e ne esca più forte di prima valutando le sue priorità.

Nonostante tutto questo lungo discorso, la storia è stata molto carina e merita sicuramente la lettura. C’è del fantascientifico che sfiora il distopico e che incuriosisce il lettore in merito a questo nuovo pianeta ideato dall’autrice stessa. Spero che nel prossimo volume sia molto più presente Mirinka e che ne esca un world building ben fatto, sia per la struttura del pianeta stesso sia per come verrà visto o vissuto. Spero di vedere molto di più di Mirinka e, dopo aver letto questa storia, lo vorreste sapere anche voi.

Ero stranamente serena. Quel mondo sconosciuto stava diventando qualcosa di noto, di mio, proprio come le persone con cui trascorrevo il mio tempo. Tuttavia, c’era una cosa che continuava a girarmi per la testa, qualcosa che mi impediva di rilassarmi e vivere appieno ciò che stava succedendo. Io ero il nemico, ed essere il nemico significava una cosa sola.

Il libro è stata una lettura piacevole e quasi di “preparazione” per ciò che avverrà in seguito. Un primo romanzo che apre le porte ad una trilogia, che speriamo si riveli emozionante e combattuta.

Monica Brizzi è sicuramente un’autrice da non sottovalutare. Scrive un primo volume introduttivo che spero trasformi questa storia in una trilogia che non si dimentichi tanto facilmente. Una lettura che consiglio agli amanti del genere o a chi voglia approcciare al genere in maniera leggera e senza particolari pretese.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo


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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, nel frattempo, vi aspetto!

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione #329 – IRON FLOWERS, REGINA DI CENERE DI TRACY BANGHART.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Chi è pronto per questa nuova uscita? Il secondo ed ultimo volume conclusivo di questa duologia distopica è stato un finale davvero ricco di azione. Ringrazio la DeAgostini per avermi permesso la lettura in anteprima e Francesca per aver organizzato l’evento. NB: Se avete intenzione di leggere questa duologia ma ancora no avete letto il primo volume vi consiglio di leggere la recensione del primo che trovate QUI. Per i temerari e per chi ha letto il primo volume , potete proseguire senza problemi. Ecco a voi che ve ne parlo:

6d26480b-f6f4-43f9-8703-7b17bbc850b8Titolo: Iron Flowers – Regina di Cenere
Autore: Tracy Banghart
Genere: Distopico
Data di uscita: 10 Settembre 2019
Link d’acquisto: https://amzn.to/2HN5pHg
Trama: Se c’è una cosa che Nomi ha imparato durante i mesi trascorsi a corte è che non bisogna arrendersi mai. Nemmeno quando tutto sembra perduto. Nemmeno quando Malachi, l’uomo che ama più di se stessa e legittimo erede al trono, viene spodestato dal fratello minore e bandito dal regno. Disperata, Nomi sa che le rimane un’unica speranza: raggiungere la sorella Serina nella prigione di Monte Rovina. Ma al suo arrivo non trova ad aspettarla le donne vinte e ferite che ha sempre immaginato. Perché le prigioniere di Monte Rovina si sono ribellate: alle loro ingiuste condanne, al loro ingiusto destino di donne. E Serina, la dolce, remissiva Serina, è il capo della rivolta. Il dolore, la violenza e la sofferenza hanno cambiato sia Nomi che Serina, eppure le sorelle sono pronte a combattere l’una al fianco dell’altra. Per liberarsi dell’usurpatore e per ristabilire la giustizia – e l’uguaglianza – in tutto il regno. Perché, a volte, per costruire un mondo migliore bisogna prima ridurre tutto in cenere.

RECENSIONE

brown handle knifeLa storia ha inizio esattamente dove l’avevamo lasciata con il primo volume. Serina e le altre donne imprigionate su Monte Rovina si sono ribellate ed hanno avuto modo di conquistarsi almeno parte della loro libertà. Sua sorella Nomi, invece, è in viaggio con un’altra Grazia e il principe Malachi in fin di vita verso Monte Rovina stesso dopo l’attacco al Supremo da parte del figlio più piccolo, Asa. Mentre Nomi pensa che la sua vita sia finita lì, in quel momento, Serina sa che la sua è appena cominciata.

Cosa succederà alle due sorelle? Riusciranno a ritrovarsi? Combatteranno per cercare di costruire un nuovo regno in cui le donne hanno gli stessi diritti degli uomini?

«Combattete tutte da moltissimo tempo» disse Serina, le parole strozzate in gola. «È difficile credere che sia davvero finita. È difficile immaginare che le cose miglioreranno. Ma è così. Per i prossimi dieci giorni, questa sarà la nostra isola. Proprio come i nostri soprannomi, proprio come le nostre vite, ce la siamo guadagnata. Ci siamo guadagnate la nostra libertà. Qualunque cosa accada quando arriveremo ad Azura, questo sarà sempre vero. Non siamo più prigioniere.»

Risultati immagini per grace and fury 2La trama incuriosisce e sprona sempre di più alla lettura per chi ha letto il primo volume. Chi ha già letto il primo sa di cosa sto parlando e la storia adesso comincia a farsi sempre più interessante. Le due sorelle combatteranno vicino, fianco a fianco, per un mondo migliore.

La copertina italiana, se posso dire la mia in maniera piuttosto schietta e diretta, fa leggermente pena. Se fossi in libreria e lo vedessi lì, questo libro, farei davvero difficoltà a prenderlo in considerazione solo a guardarlo. Non che sia una che compra un libro dalla copertina ma anche l’occhio, converrete con me, vuole la sua parte e l’originale fa molto bene il suo lavoro. Non trovate? Voi quale preferite? Per il titolo è stata utilizzata la stessa versione del libro precedente, solo aggiungendo un sottotitolo. Non che mi faccia particolarmente impazzire anche questo, ma tant’è e ce lo facciamo bastare. L’originale di copertina e titolo lo trovate qui di lato. 

L’ambientazione è fantastica e semplicemente unica nel suo genere. Ci troveremo fra il regno di Viridia e Monte Rovina, una prigione per sole donne. L’epoca non è specificata.

«Non starò a guardare queste donne morire al servizio di un paese che le annienterebbe volentieri. Che le ha già annientate.» «Allora, non fatelo.» Nomi si alzò, il petto teso da una speranza che Asa non aveva mandato in cenere del tutto. «Non lottate per il mondo vecchio. Lottate per uno nuovo.»

grayscale photography of woman with sunflower field backgroundpersonaggi che troveremo all’interno di questa storia sono molti, sopratutto le donne di Monte Rovina, che ormai conosciamo già dal primo volume. Avremo modo di conoscere meglio alcuni personaggi e di conoscerne altri nuovi, sempre da vicino. Non vi parlerò degli altri personaggi aggiuntivi perché vorrei che li scopriste da soli, sperando che possano piacervi ma, vi parlerò delle due sorelle che condurranno questa storia ancora una volta.

NomiSerina non potevano essere una più diversa dall’altra ma in questa sfida saranno più unite e simili che mai. Serina è diventata una vera e propria ribelle, una guerriera a capo delle donne di Monte Rovina, la prigione in cui erano state mandate. E’ lì che Serina ha affilato i denti e messo il coraggio e la forza per combattere ed essere finalmente qualcuno. Adesso è libera. Nomi, è sempre più debole di sua sorella, innamorata dell’erede al trono Malachi, cerca di fare di tutto per aiutare sua sorella e le donne che si trova davanti. La vendetta è la sua idea più forte, anche a costo di farlo da sola. Asa deve pagare per quello che ha fatto.

Nessuno di noi è al sicuro. Nessuno sarebbe stato al sicuro finché Asa non fosse morto. Ma, comprese Nomi, con un peso che le attanagliava il petto, la morte di Asa era diventata più di una macabra necessità per lei. Era diventata un desiderio. Lo voleva morto. Voleva vederlo soffrire. E voleva essere lei a infliggergli quella sofferenza.

person sitting on soilIl perno centrale di questa storia sono le donne. Da sempre sono state sottomesse, venivano vendute, schiavizzate, non potevano leggere o ricevere istruzione, potevano soltanto essere graziose e accondiscendenti. Bene. Dimenticate tutto questo, perchè qui, adesso è finito.

Lo stile dell’autrice è il medesimo del libro precedente. E’ suddiviso nei classici due punti di vista delle sorelle, Nomi e Serina sempre mantenuti in terza persona. La storia mi è piaciuta anche se almeno all’inizio ha carburato poco per via del fatto che la storia era statica su Monte Rovina. Nonostante questo però, l’azione di certo non manca quindi sarà un susseguirsi di eventi che coinvolgeranno il lettore pagina dopo pagina. Una volta che tutto cambia, finalmente le cose si fanno interessanti e il lettore potrà perdersi fra combattimenti e lotte all’ultimo sangue.

Nonostante questo però, devo dire di aver preferito il primo volume a questo secondo. La vera e propria ribellione e il cambiamento avvengono dalla metà del libro in poi e si susseguono talmente tante cose che poteva essere riassunta un po’ la rima parte e resa più profonda e descrittiva la seconda.

La tematica delle donne è ricorrente anche in questo libro ed è la parte predominante. Niente più donne sottomesse o schiavizzate. Le donne devono essere libere e adesso sono pronte a combattere per questo, proprio come le leggende delle loro terre, proprio come la Regina Baccaro. Sicuramente un segnale forte sia per le donne che per la società odierna che, nonostante tutte le conquiste che queste hanno dovuto ottenere con forza e coraggio nel corso anni e anni di storia, non siamo riuscite a raggiungere mai la vera parità di diritti. Ed io penso che questa storia riassuma molto bene la lotta più grande per le donne, quella per la libertà.

Diede il segnale ai soldati. E Serina si mise a cantare.
Fuoco, respira
Acqua, brucia
Terrore, plàcati
Il tuo regno è finito
I colpi di fucile lacerarono l’aria.
Fuoco, respira
Acqua, brucia
Stelle, fate strada
Vostra sorella è qui.

Il libro è stata una lettura super scorrevole e piacevole, sicuramente una duologia che rileggerò, quando avrò tempo. Consiglio sicuramente questa duologia agli amanti del genere distopico e fantastico ma anche a tutti coloro che sono curiosi di scoprire una storia che parla di coraggio e forza delle donne.

Tracy Banghart scrive di donne che rinascono, di cambiamento e ribellione puntando il dito contro una società moderna che ancora fa distinzioni di sesso, anche se non gravi come in questo libro. Una storia che oltre a coinvolgere emoziona. Una voce forte per le donne di oggi.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

 Seguite le altre recensioni, mi raccomando! Ecco qui le partecipanti del review di oggi:

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Cosa ve ne pare? Vi piace? Fatemi sapere mi raccomando, io ci tengo e vi aspetto!

A presto,

Sara ©

 

 

 

 

SEGNALAZIONE #120 – LA TERRA, LA PRINCIPESSA DEI MONDI (v.1) DI MONICA BRIZZI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con un nuovo libro che è approdato da poco negli store online e a cui spero possiate dare un’occasione. Io ne sono curiosa e spero che rispecchi le mie più piene aspettative. Ecco qui che ve ne parlo:
c12f29_59853a89d9894e1884fe14a40b698b48mv2_d_1500_1941_s_2Titolo: La Terra – La Principessa dei Mondi #1
Autore:Monica Brizzi
Genere: romance distopico
Editore: Genesis Publishing 
Uscita: 10 maggio 
Formatoebook e cartaceo 
Prezzo: € 3,99
Prezzo cartaceo:€ 10,60
Pagine: 266 
Link d’acquisto Amazonhttps://amzn.to/2GOo30v
Link d’acquisto Kobo: https://bit.ly/2JdMBmT
Link d’acquisto Ibshttps://bit.ly/2Yq492Z
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In un mondo devastato dalla guerra, in cui umani e alieni combattono per la supremazia, lui ha una sola missione: riprendersi la Terra. Lei un solo scopo: sopravvivere.
SinossiÈ il 2320 quando Niristilia parte per una missione. Direzione Terra. Ma all’arrivo le cose non vanno come dovrebbero e Niristilia viene fatta prigioniera dagli umani.

Lei è la Principessa di Mirika, sorella dell’attuale Re, che ha bombardato e invaso la Terra, già decadente, con un unico scopo: conquistarla.

Tuttavia, a Max, il capo dei ribelli, e ai suoi compagni sorgono molte domande: perché la Principessa racconta tutto il contrario di ciò che si aspettavano? Perché non sembra avere a cuore il fratello e il suo regno?

Ma anche un’altra guerra si fa spazio giorno dopo giorno nel cuore dei due giovani… Lotteranno per uscirne vincitori o alla fine cederanno?

La Principessa dei Mondi- La Terra è il primo volume di una trilogia sulla guerra tra Mirika e la Terra. Un distopico potente, emozionante, che lascia col fiato sospeso fino all’ultima riga.

L’autrice:

Autrice. Moglie. Mamma. Lettrice. Docente. Adora inventare storie e scriverle. Ha sempre sonno e lo dice con frequenza. Per sopperire alla mancanza di argomenti riguardo a se stessa finisce spesso per parlare di cibo. O del tempo. È autrice di Ogni singola cosaAmore, libri e piccole follieÈ qui che volevo stare e Innamorarsi ai tempi della crisi.


Cosa ve ne pare? Presto ci sarà una recensione su questo libro. Spero possa incuriosirvi.

A presto,

Sara ©