RECENSIONE #646 – ONYEKA e L’ACCADEMIA DEL SOLE DI TOLA’ OKOGWU.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Nuova recensione per voi, di cui debbo ringraziare ancora una volta la Rizzoli per avermi permesso la lettura. Sto cercando di recuperare gli ultimi libri che mi sono rimasti da recuperare prima di leggerne altri nuovi e questo è uno di quello. E’ stata una lettura che mi ha fatto sentire una Solari e mi ha fatto scoprire cose nuove e ha dato un punto di vista differente alla Nigeria, che non vi aspettate. Ve ne parlo subito. Ecco a voi:

9788831809245_0_536_0_75Titolo: Onyeka e l’Accademia del Sole
Autore: Tolà Okogwu  
Data di uscita: 27 settembre 2022
Pagine: 336

Link d’acquisto: https://amzn.to/3Wrhebq
Trama: Onyeka ha la testa piena di capelli ricci e indomabili: sono i tipici capelli di una ragazza di origini nigeriane, ma a Londra, dove vive, tutti li notano e a scuola in molti li commentano sottovoce. Quando però Cheyenne, la sua migliore amica, rischia di annegare in piscina e sono proprio i suoi capelli a tirarla fuori dall’acqua, come se avessero volontà ed energia proprie, la vita di Onyeka viene completamente sconvolta. Scopre infatti che quella che lei crede essere la sua maggiore debolezza è in realtà un dono che fa di lei una Solari, una persona dotata di superpoteri. Sua madre non ha dubbi: è giunto il momento per Onyeka di tornare in Nigeria, per studiare all’Accademia del Sole – dove vengono educati e formati i giovani Solari – e soprattutto cercare suo padre, scomparso da anni. Sarà l’occasione per mettere alla prova se stessa e i suoi poteri, in rocambolesche avventure degne dei migliori supereroi e dalle suggestive atmosfere africane. Età di lettura: da 10 anni.

RECENSIONE

personne portant une chemise blanche à col rond avec des cheveux bouclés photoLa storia ha inizio con un invito ad un compleanno dalla migliore amica di Onyeka, Cheyenne. Lei l’ha invitata al suo compleanno e riesce a convincere sua madre a partecipare alla sua festa in piscina. Un incidente, però, mette a rischio la vita di Cheyenne che sta per affogare e Onyeka riesce a salvarla grazie ai suoi meravigliosi e lunghi capelli che lei odia tanto. E’ sempre stata presa in giro per i suoi lunghi capelli ricci e mossi che invadono ogni cosa e non si è mai sentita a suo agio, in più ha sempre sofferto la figura di suo padre. Ora che, Onyeka scopre di avere questo strano potere deve subito recarsi tra i Solari, visto che lei è una di loro e tentare di ritrovare suo padre.

Cosa succederà ora che lei è una Solari? Riuscirà a trovare suo padre? Cosa cambierà ora che ha finalmente uno scopo?  Onyeka riuscirà ad apprezzare se stessa e i suoi capelli?

Cheyenne ha rischiato di morire… e anch’io. Il pensiero è troppo orribile, troppo sbagliato. Devo concentrarmi su qualcos’altro. La mente mi riporta allo scudo di capelli che ci ha salvato. Ma non ha nessun senso. Non può essere successo… oppure si?

La trama è ben strutturata e cattura, questo è certo. Ci svela quanto abbiamo bisogno per conoscere di cosa parlerà questo volume e non spoilera grandi cose. Ovviamente ci lascia intendere che Onyeka andrà all’Accademia per via dei suoi poteri ma non cosa accadrà che è la cosa più importante visto che cambierà drasticamente il suo modo di essere e di relazionarsi con gli altri. Una trama ben composta, ci cattura: ottimo!

La copertina è molto carina, con l’illustrazione di Onyeka e i suoi capelli elettrici in primo piano. E’ la ragazza in fase di combattimento che cerca di difendere ci che ha imparato ad amare ed è una copertina che rispecchia a pieno la nostra protagonista così come la vediamo: forte, coraggiosa, determinata anche se dallo sguardo fragile e dalle mille paure. E’ una copertina rappresentativa e ben caratterizzata seppur non sia esattamente uguale all’originale ma sia stata utilizzata una versione originale e dai colori più belli del giallo originale. Il titolo è stato semplicemente una mera traduzione dell’originale, nessun cambiamento e nessuna scelta particolare. E’ anche questo rappresentativo della storia visto che Onyeka è la protagonista di questa storia e l’Accademia del Sole, anche detta AS, è dove si svolgerà buona parte della storia e dove lei e tutti noi ci sentiremo a casa.

L’ambientazione parte da un luogo reale spingendolo a diventare una location magica, fuori dalla realtà e dalle belle cose. Si finisce per arrivare in Nigeria dove Onyeka troverà l’Accademia del Sole ma sappiate che non è come la Nigeria dei nostri tempi ma ben più ricca e organizzata. Davvero un bel posto. L’epoca sembra attuale anche se non del tutto e non ha una vera e propria specifica dei fatti.

«Questi poteri mi fanno stare male e mamma dice che è molto pericoloso.» Cheyenne si fa tutta seria, e mi affretto a rassicurarla. «Però pensa che mi padre potrebbe aiutarmi.» Si risolleva, così continuo. «Ed è per questo che dobbiamo tornare in Nigeria a cercarlo.»

하늘에 흰 구름I personaggi di questa storia sono molti e tutti diversi fra loro. La nostra protagonista ovviamente sarà una sola eppure sarà circondata da tante persone e da tanti ragazzi che l’aiuteranno lungo il suo percorso d’inserimento all’interno dell’Accademia così come della storia. E’ un volume ricco di dettagli e di personaggi che si interfacceranno con la protagonista: la mamma di Onyeka, Cheyenne, Adanna e il Dottore e tutti gli altri amici della sua combriccola che si uniranno a lei.

Onyeka è una ragazzina che è da sempre fragile e insicura per via dei suoi capelli afro ricci e scompigliati, che le fanno sempre una testa voluminosa e che tutti si ritrovano ad osservare e a prendere in giro, per la maggiore. Non si è mai sentita accettata se non dalla sua migliore amica e quando capita la questione dei poteri e diventa una Solari tutto per lei cambia, anche la sua consapevolezza. I suoi capelli non saranno più il suo punto debole ma al contrario la sua forza anche se i poteri conferiscono comunque malessere dopo essere stati utilizzati. E’ un personaggio solare, dolce e ricco di cose da dare. Vuole ritrovare suo padre che non ha mai visto e adora la sua mamma anche se è molto rigida con lei. Un personaggio che piace.

«E’ sempre un piacere incontrare una nuova Solari» dice lui. Ci metto qualche secondo per rendermi conto che sta parlando di me, e un brivido di eccitazione mi corre lungo la schiena. Ora sono una Solari e tutto sta per cambiare.

donna in canotta nera in piedi accanto a un albero spoglio durante il giornoIl perno centrale di questa storia non è solo ritrovare il padre di Onyeka ma è di ristabilire l’ordine e l’Autenticità all’Accademia del Sole. I ragazzi hanno dei malesseri dopo aver utilizzato i propri poteri, come prezzo da pagare per farlo e Onyeka sembra risentirne più di tutti. Ma quale è il motivo? Cosa sta succedendo all’interno delle mura dell’accademia? 

Lo stile utilizzato per questo volume è  scorrevole e di piacevole lettura, che si riesce a portare a termine con qualche ora di lettura, non di più. E’ una narrazione in prima persona dal punto di vista di Onyeka che ci guiderà lungo le sue scoperte e avventure che finiremo per scoprire passo passo assieme a lei.

Le tematiche affrontate sono molte e sono tutte importanti, specialmente nel mondo dei ragazzi visto che offre loro un buon punto di vista e della speranza: nei confronti dei ragazzi nigeriani che sono in Nigeria ma che sono all’estero. Così come non solo il senso di identità in altri paesi o verso la propria pelle ma anche l’amore dei genitori e la scoperta riguardo se stessi che cambia totalmente il modo di essere e di fare e di porsi verso gli altri ma anche verso noi stessi. Il potere di Onyeka non è solo nel senso del potere pratico e dell’avventura che da questo si scaturisce ma dalla forza che questo concede al soggetto che li possiede e che nell’età in cui si trova Onyeka è importante per dare fiducia a se stessi e alle persone che li circondano.

Il word building che è stato creato e l’avventura di questa Accademia – e tutto ciò che ne deriva – è una cosa che è stata ben penata e ben strutturata oltre al fatto che viene resa talmente tanto bene da sentirsi parte del gruppo, dell’azione e di qualcosa di unico. Non è una storia – a livello di poteri – che brilla di originalità ma per il resto la trovo davvero ben fatta e coinvolgente sotto tanti aspetti. Onyeka è una ragazzina sagace e intelligente e cerca suo padre, la sua identità, la sua famiglia e il suo senso di appartenenza in tutto questo così come in gruppo e nel mondo stesso da farci sentire vicini a lei. Da farci sentire la piccola ragazza come una compagna e un’amica da custodire. Una storia che mi ha intrattenuto e di piacevole lettura.

Adanna si volta verso di me, e muove le labbra formando una parola che non riesco a sentire in tutto quel chiasso. Grazie. Sollevo il petto e le sorrido. Per la prima volta da quando ho saputo tutto, capisco cosa significa essere una Solari, fare parte di qualcosa di incredibile. Sentirsi a casa.

Il libro è un primo volume di una serie che non so esattamente se sarà composta di due o tre libri, visto che il secondo è uscito all’estero solo di recente, un paio di mese fa. Consiglio la lettura di questo volume a chi ama i libri per ragazzi con del fantastico e della magia in un’accademia quasi simil X-Man e a chi vuole scoprire un nuovo volto della Nigeria che sarebbe bello esistesse, perché no. Ha un target mirato ai più giovani ma possono decidere di leggerlo anche i più grandi.

Tolà Okogwu ci regala un volume che dona speranza a tutte le bambine nigeriane, africane e nere che si sentono insicure, indifese e sbagliate. Permette di dare speranza a tante di loro regalandole la magia, la forza oltre al diritto e il dovere di non mollare per nessun motivo al mondo. Una lettura che regala tante emozioni diverse e che tocca tematiche importanti oltre a consentirci di scoprire delle cose inaspettate.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate di questo volume? Lo leggerete? Vi piacciono i volumi per bambini? Spero possa fare al caso vostro ovviamente. Io come sempre vi aspetto qui!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #645 – COLORFUL DI ETO MORI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Sono qui per parlarvi di questo nuovo libro di cui ero immensamente curiosa. Amo molto le storie giapponesi, i manga e tutto ciò che ne deriva ed ancor meglio la tipologia di storie di questo tipo. Per questa opportunità debbo ringraziare la Dea Planeta per avermi permesso la lettura del volume. Ve ne parlo subito:

9791221204285_0_424_0_75Titolo: Colorful
Autore: Eto Mori
Data di uscita: 7 marzo 2023
Pagine: 205
Link d’acquisto: https://amzn.to/3ojOJ2m
Trama: Essere morti ha i suoi svantaggi: niente pomeriggi insieme agli amici, niente ramen, niente tramonti da ammirare abbracciati alla persona che si ama. Insomma, niente di niente. Si è solo un’anima senza corpo, in attesa della reincarnazione. A meno che… A meno che tu non abbia commesso un tremendo errore nella vita precedente. In tal caso, è tutta un’altra storia. Per te, il circolo delle rinascite è off limits, c’è solo il grande e oscuro vuoto. A volte, però, il Grande Capo ha voglia di giocare e indice la Prestigiosa Lotteria delle Anime. Perché non dare una seconda possibilità a quei disgraziati?, dice lui. Al vincitore della lotteria viene concessa la possibilità di tornare sulla Terra in un nuovo corpo e con una missione precisa: porre rimedio agli errori del passato prima che il tempo concesso scada. Nessuno vorrebbe sprecare la sua unica seconda possibilità, ma è più facile a dirsi che a farsi, ve lo assicuro. Lo sa bene l’anima vincitrice di questa tornata della lotteria, a cui è capitato in sorte il corpo ― e soprattutto la famiglia ― di Makoto Kobayashi, un timido quattordicenne che si è appena suicidato. L’anima non ha la più pallida idea di cosa fare, ma, forse, scoprire il motivo che ha spinto Makoto a togliersi la vita potrebbe aiutarla a scoprire qualcosa di più anche su se stessa…

RECENSIONE

Colorful: recensione del commovente film su Amazon Prime VideoLa storia ha inizio con un’anima. L’anima di una persona che è stata qualcuno in vita e che ha commesso dei grandi errori. Nonostante non accada quasi mai, e il ciclo delle rinascite finisce per essere fuori da ogni cosa a meno che non si ha una grande opportunità: la vincita di una lotteria per le anime alle quali viene consentito di rimediare – in qualche modo – agli errori del passato. E’ così che questa anima ottiene istruzioni e il corpo del ragazzo di nome Makoto Kobayashi. Sembra una vita semplice, di poche pretese con due genitori e un figlio, Mitsuru. Hiroka è la ragazza che da sempre gli piace e Shoko quella che corre dietro a lui, anche se lui non se ne è mai accorto. La vita è dura e conquistarsi un giro di rinascite anche, dovrà fare del suo meglio l’anima che è finita all’interno di Makoto Kobayashi. Prima che sia troppo tardi.

Cosa capirà l’anima che ha vinto la famosa Lotteria? Perché prendere il corpo di Makoto Kobayashi? E  cosa cambierà mano a mano che l’anima prenderà il via all’interno della vita di Makoto? Cambierà la sua vita e capirà come poter finalmente rendere una vita, migliore?

Non ho ancora capito niente della faccenda, non so di preciso nemmeno chi sono, ma sento tutte le parti di questo mio nuovo corpo pesarmi addosso. Sembra che ogni mia cellula stia urlando.

La trama mi piace, dolce e ricca di ciò che il libro ci presenterà, dall’inizio alla fine. E’ la tipica trama che viene adottata per i volumi giapponesi o di questo tipo: spesso vedo utilizzare questa tipologia di trame per queste storie introspettive e assolutamente delicate. Ho apprezzato molto questa trama che non è niente meno ciò che ci troveremo a leggere nel corso del volume stesso. Magari è leggermente troppo corposa visto la lunghezza del volume, eppure la trovo coerente e ben strutturata.

La copertina la adoro. Nonostante non riprenda l’originale e non si affaccia neanche lontanamente a quanto è il manga, trovo che sia luminosa, illuminante e attiri l’attenzione. Amo molto questo tipo di illustrazioni che si rifanno a degli illustratori che apprezzo molto anche sul web, quindi non mi posso che trovare soddisfatta della chiave che viene data al volume: il cielo esteso e incontaminato e un piccolo uomo che lo guarda come si guarda l’avvenire, la rinascita, il cambiamento. Una copertina assolutamente azzeccata con la storia. Per quanto riguarda il titolo, esso non ha subito modifiche anzi è stato traslato così come lo vedete dall’originale. Trovo che sia stata la scelta migliore se qualcuno cerchi di identificare e ritrovare il manga al quale fa capo la storia. La traduzione poi starebbe a significare “Colorato”, quindi trovo che la scelta di mantenere tutto così sia stata giusta e ben ponderata.

L’ambientazione è Giapponese, ci troveremo fra le strade del Paese dove vive Makoto Kobayashi. L’epoca sembra essere recente anche se non del tutto contemporanea e moderna.

«Il Makoto Kobayashi che conoscevo io sapevo guardare in profondità.» Shoko sorride incantata. «Anche nel bel mezzo di una lezione rumorosa, o sul campo da gioco, tutto polvere e corsa, mentre tutti gli altri ragazzi urlavano e si divertivano come bambini, Kobayashi sapeva stare in silenzio, sapeva concentrarsi e cogliere gli aspetti più profondi di ogni cosa. I suoi occhi erano gli unici a catturare un sacco di particolari che nessun altro sapeva notare. L’ho capito la prima volta che ho ammirato la sua tele. Non te lo ricordi? Ecco che tipo di ragazzo era Makoto Kobayashi. Era puro e limpido, completamente diverso dai suoi coetanei, infantili e volgari. Si caricava di tutta la tristezza di questo mondo e ne sopportava il peso. Da solo.»

I personaggi che si muoveranno all’interno di questa storia sono pochi ed equilibrati. Inizialmente ci troveremo con l’anima protagonista di questa storia e il suo angelo guida, Prapura. Più avanti ci troveremo ad avere a che fare con Makoto Kobayashi e con la scoperta di cosa può aver fatto nella sua vita, cosa può averlo spinto ad uccidersi e alle relazioni con i componenti della sua famiglia così come con i suoi amici che saranno parte integrante della storia e ci permetteranno di conoscere al meglio tutto ciò che è successo al protagonista principale della storia.

Makoto Kobayashi è un ragazzo che ha deciso di uccidersi perché la vita è troppo difficile da gestire: l’amore andato a male, il dolore per sua madre e suo padre, lo sconforto nei confronti di suo fratello che sembra detestarlo. Ogni cosa sembrava essere andata nel declino e lui si è lasciato trasportare da esso. Ma Makoto non è solo questo: nonostante l’anima che torna per lui non sembra inizialmente dedicarsi molto al cambiamento e si accontenta di sopravvivere, tutti i suoi amici notano che c’è qualcosa in lui di diverso dal solito, che è cambiato, che è diverso. L’anima di Makoto vuole scoprire cosa e chi era Makoto e lo scopre una persona buona, sensibile e ricca di significato.

Sto per pronunciare l’ennesima cattiveria, quando incrocio i suoi occhi. E di colpo la voce mi muore in gola. E’ l’espressione sul suo volto ad ammutolirmi. E’ molto determinata, addirittura coraggiosa, niente a che vedere con il suo solito sguardo timido. Non dice una parola, se ne va senza nemmeno salutare. Quando resto solo, avvicino la busta al naso. Emana un profumo straordinario. Quello del segreto di una madre.

Un uomo che tiene una lanterna nel buioIl perno centrale di questa storia è la riscoperta della vita, è la rinascita, è una seconda possibilità. Tutti dovremmo avere una possibilità nella vita e a quest’anima è stata data una delle più grandi possibilità che si possa avere: scoprire le atrocità passate di un essere umano e cercare di ripararle e di cambiare una volta per tutte.

Lo stile utilizzato dall’autrice è delicato, leggero e piacevole. La struttura narrativa è improntata sul punto di vista in prima persona dell’anima che prenderà il corpo di Makoto e vivrà i suoi panni dal momento della sua ripresa alla vita, in poi. E’ un po’ strano seguire i passi di un’anima che non sa nulla del corpo di cui ha preso parte e di cui non conosce le relazioni e quant’altro. E’ stata una buona scelta consentire al lettore di scoprire le cose assieme a Makoto e permettersi di farsi ognuno la propria opinione al riguardo della situazione e delle cose che accadono.

La cosa che si capisce, andando avanti nel corso della lettura è il fine della storia e la storia dietro l’anima che prende il corpo di Makoto. Tutto appare decisamente un po’ scontato seppur la lettura risulti al tempo stesso unica e originale con un messaggio di fondo davvero molto bello e toccante. Il messaggio che ci lascia l’autrice così come ci donerà il personaggio principale stesso è quello della seconda possibilità, quello di poter essere migliori, quello di trovare il punto positivo in quanto c’è di negativo nel mondo. Le famiglie non sono perfette, gli amici non sono perfetti e noi stessi non siamo perfetti, eppure dobbiamo cercare di esserlo perché il mondo là fuori sembra richiedercelo ed è dura, sempre più dura. 

La morte di Makoto. Questa è l’unica cosa che non cambierà mai, per quanti anni o decenni possano passare. Resterà per sempre così.

Il libro è stata una lettura che emoziona, una lettura introspettiva come solo i giapponesi sanno essere. Volume tratto da un manga e da un relativo film animato che recupererò sicuramente. Una lettura che consiglio di intraprendere se amate i manga, gli anime e le storie giapponesi o se volete cercare di scoprire un nuovo volume che magari vi coinvolgerà positivamente.

Eto Mori scrive un volume che tocca le corde della vita, che ci regala speranza di una rinascita e la positività per la propria esistenza. Colorful ci consente di comprendere quanto la vita sia preziosa nei pochi attimi di cui neanche ci accorgiamo, a volte. 

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ve ne pare? Potrebbe piacervi questo volume? Io spero come sempre che possa incuriosirvi abbastanza da leggerlo. Io come ogni volta, vi aspetto qui!

A presto,

Sara ©

SEGNALAZIONE #307 – MI VENNE IL FREGOLO DI ANTONIO DEL GAUDIO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi qui con una nuova uscita per voi per parlarvi di un volume che spero possa suscitare il vostro interesse, ovviamente. Siete pronti a scoprire di cosa si tratta? Eccovi qui che ve ne parlo: 

Titolo: Mi venne il fregolo
Autore: Antonio Del Gaudio
Casa Editrice: Lupi editore
Prezzo: 18,00 Euro
Pagine: 200
Copertina: (di lato)
Video:
Le pagine social dell’autore:
Segnalazione: "Mi venne il fregolo" di Antonio Del Gaudio, Self Publishing -Trama: “Mi venne il fregolo” è un romanzo storico che narra le vicende dell’eroe della resistenza, il “Capitano” Filippo Maria Beltrami, e di suo figlio, l’ultimo genito, Michele Beltrami che si è visto portare via la vita del padre quando aveva solo 8 mesi.
Michele, il 18 giugno 1973 compie trent’anni e proprio nel giorno del suo compleanno decide di partire per un cammino di tre giorni, attraversando la Val Strona e la Val d’Ossola, per rivivere il luoghi che, tra il 1943 e il 1944, hanno eretto suo padre a glorioso “Capitano”.
Filippo Maria Beltrami, noto architetto di Milano, è costretto ad abbandonare il lavoro e prendere le armi a causa dei bandi di arruolamento forzato del regime fascista. Il giorno dell’armistizio di Cassibile, l’8 settembre, fugge dalla caserma di Baggio dove era stato destinato e si rifugia a Cireggio (frazione di Omegna nel Vco), nella casa di vacanza della famiglia Beltrami, dove già la moglie e i suoi tre figli (tra cui Michele di appena 3 mesi) lo attendevano.
Pochi giorni dopo il suo arrivo, un gruppo di fuggiaschi, rintanati sulle colline del lago d’Orta, conoscendo di fama, lo incontrano e lo convincono a fargli da comandante per aiutarli a battersi contro i nazi-fascisti.
Michele si pone delle domande, mentre ripercorre i luoghi che fecero del padre uno dei comandanti più noti, rispettati e temuti dell’Alto Piemonte, ma che lo portarono anche ad una tragica fine: come può suo padre averlo abbandonato in fasce per un senso alto e strano dell’onore che sentì crescergli dentro? Può un uomo abbandonare la propria amata famiglia per seguire un così forte ideale? Cosa animò quel suo sentimento di rivalsa, di fraternità e di giustizia?

BIOGRAFIA

Raccolgo e racconto storie di vite reali: viaggi, riscoperte, ritorni al passato, rinascite.  Storie di donne e uomini che ho incontrato, conosciuto, apprezzato, amato. Testimonianze di persone che mi hanno aperto il loro cuore liberandosi, non senza difficoltà, dei propri ricordi e che spero di riuscire a trascrivere nei miei romanzi ripagandoli della fiducia affidatami.
Ho scritto molti racconti brevi, premiati in diversi concorsi letterari e inseriti in alcuni spettacoli teatrali e, nel 2019, con la casa editrice “Il Babi Editore”, ho pubblicato il mio romanzo d’esordio: “Traguardi”, una biografia romanzata di un ex ciabattino giramondo.


Cosa ne pensate di questo volume? Fa al caso vostro? Spero davvero di si. Vi aspetto come sempre qui per idee, commenti e quant’altro.
A presto,
Sara ©

SEGNALAZIONE #304 – DEVIL’S TEMPTATION DI SABRIEL D.C.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa per oggi in cui è pronta per voi una nuova uscita, da poco nelle librerie che spero possa interessarvi. Se amate i romance, questa è una storia che fa per voi. Ecco qui sotto tutti i dettagli:

Devil's TemptationTitolo: Devil’s Temptation
Autore: SabriEl D.C
Sottotitolo: Devil Saga vol. I
Casa editrice: Brè edizioni
Genere: Romance, primo di una saga (non autoconclusivo)
Pubblicato: 09/11/2022
Pagine: 589
Lingua: Italiano
Isbn o codice: id9791259702753

Profilo Instagram: sabriel _author 

Profilo TikTok: sabriel_09

Trama: Quando nasciamo ci viene consegnato un biglietto d’oro per una qualsiasi
giostra del Lunapark della vita. Possiamo decidere di metterci comodi su una ruota panoramica, gustandoci l’aria fresca che ci accarezza il viso, mentre osserviamo passivamente tutto quello che ci circonda, oppure salire sulle tazze e decidere se e a quanto farle girare… oppure possiamo semplicemente strapparlo in piccoli pezzi e buttarlo via. Profilo basso e gentilezza sono le regole di vita che Penelope si è imposta ormai da anni. Da quando si è trasferita a New York e ha finalmente aperto il suo negozio di tatuaggi, la sua vita sembra procedere senza intoppi. L’unica cosa che però non ha messo in conto è l’arrivo improvviso di uno straniero in città, che in soli tre giorni riuscirà a stravolgerle la vita, riportando a galla una parte di lei che ha sempre cercato di tenere nascosta, relegata a fondo nei meandri più bui della sua anima. Devil. Un nome una garanzia… di scompiglio e di morte, per chiunque provi ad intralciare il suo cammino. Vive senza regole, se non quelle che si crea da solo. Il loro incontro sarà un mix di tutto quello che Penny mai si sarebbe aspettata di poter provare: brividi, adrenalina, attrazione così prepotente da sovrastare il buonsenso. Lei deciderà di usare quel famoso biglietto nel momento stesso in cui lo conoscerà, senza sapere che, in realtà, si siederà in prima fila per un interminabile giro sulle montagne russe. Saprà resistere alla tentazione del Diavolo fatto a persona, o si farà travolgere fino a perdere se stessa, danzando con lui nelle fiamme dell’Inferno?

BIOGRAFIA SabriEl D.C.

Classi 1994 e 1980. Una piemontese e l’altra veneta. Sebbene le loro vite siano completamente differenti, una studentessa, l’altra mamma, il destino le ha fatte incontrare due volte. La prima come Eleonora e Sabrina, la seconda come i protagonisti della loro storia. In tempi e modi differenti, tra le due autrici è stato amore a prima vista. Questa unione, nata come un’amicizia profonda e sincera, si è trasformata in un modo che nessuna delle due aveva previsto. I personaggi di questo romanzo erano già lì, nelle loro menti; forse stavano solo aspettando che Eleonora e Sabrina permettessero loro di incontrarsi davvero.


Cosa ne pensate di questa nuova uscita? Fatemi sapere, io come al solito, vi aspetto qui!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #632 – I RACCONTI DEI VICOLETTI DI JUN NIE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Eccoci con un’uscita che è da diverso tempo che ormai è online ma della qule volevo parlarvi, visto che mi ha incuriosito parecchio e alla fine mi è piaciuta. Una lettura Bao Publishing, che ho acquistato diverso tempo fa:

9788865438480_0_424_0_75Titolo: I racconti dei vicoletti
Autore: Jun Nie 
Data di uscita: 22 giugno 2017
Pagine: 119
Link d’acquisto: https://amzn.to/3DC15ry

Trama: In una Pechino permeata dalla magia delle piccole cose e dei piccoli gesti di tutti i giorni, Yu’er e Nonno Doubao imparano a guardare il mondo con gli occhi sognanti di chi non ha mai smesso di credere alle favole.

RECENSIONE

La storia ha inizio in un piccolo angolo della Pechino di una volta, in un quartiere in cui il mondo si limita alle piccole cose della piccola Yu’er e di suo nonno Doubao che con delle piccole storie o con dell’inventiva, cerca di trasmettere alla piccola la possibilità di continuare a sognare seppur la vita a volte non sia così semplice. Nonno Doubao insegna a sua nipote a credere alle favole, alle cose belle, agli amici e nelle persone, che possano cambiare. Una piccola raccolta di racconti a fumetti di un nonno e sua nipote che vi faranno tanta, tanta dolcezza.

Cosa succederà a Yu’er? Riuscirà a farsi accettare nel suo quartiere nonostante i suoi problemi? Come farà a risolvere ogni cosa, suo nonno e a farla sentire accettata dalle persone che la circondano e rimanere sempre il suo dolce e imbattibile nonnino?

I racconti dei vicoletti (Jun) – Lo Spazio Bianco

La trama è breve e molto sempliciotta, se così vogliamo metterla, seppur ci mostri in poche parole di cosa andrà a trattare questo volume. Non c’è descrizione o trama migliore per questa graphic novel se non queste poche parole che servono a inquadrare tutta la situazione. E questo non accade spesso, quindi di sicuro è un punto a favore.

La copertina è dolcissima e riporta uno dei quadri che si trovano all’interno del volume con la stessa colorazione e delicatezza su cui si muove tutto il volume. I colori pastello acquerellati donano leggerezza, bellezza e semplicità a questo piccolo volume che saprà incantare i lettori. Vediamo entrambi in primo piano, seduti fuori da casa loro, nel cortile. Yu’er con la sua cuffia da nuotatrice sulla testa e suo nonno che la supporta in ogni cosa per non farla sentire da meno, vista la sua malformazione. Il titolo ci trasmette come è composto questo volume: una raccolta di piccoli racconti della vita dei due protagonisti di questo volume nel loro quartiere di Pechino. Nulla di più, nulla di meno, questa volta.

L’ambientazione, come avrete capito è cinese, ci troviamo a Pechino, per quanto riguarda l’epoca, invece, non sembra essere stata specificata anche se di sicuro non sembra essere del tutto moderna ma di diversi anni fa.

Il nuovo fumetto cinese arriva in libreria con BAO Publishing

I personaggi di questa storia non sono poi molti vista anche la brevità della storia stessa che si concentra su poche pagine ed anche illustrate, oltretutto. I due personaggi principali, Doubao e Yu’er si circondano di piccole comparse che si susseguono ma che non creano una linea completamente lineare. Sono loro due a creare una linea fra di loro, che li porterà a interagire assieme alle difficoltà della vita. Vi parlo nello specifico di loro:

Doubao è un nonno premuroso e buono. Nonostante i suoi acciacchi dell’età e il suo peso, tiene particolarmente a sua nipote e non riesce a fare a meno di aiutarla con racconti o strani marchingegni per non permetterle di annoiarsi e farla sognare come tutti gli altri bambini. E’ un signore di quartiere che farebbe di tutto per la sua amata nipote e che si mette a completa disposizione per lei.

Yu’er è una bambina molto dolce e tenera che non smette mai di sognare. Indossa da sempre la sua cuffia colorata per il nuoto anche se lei non può nuotare vista la sua malformazione che la tiene costretta a rimanere sempre seduta. Nonostante questo non si arrende e sogna spesso di poter nuotare in acqua esattamente come tutti gli altri, anche se non gliene danno la possibilità come lei vorrebbe. Nonostante le prese in giro, suo nonno e dei compagni che la difendono, non potrete non innamorarvi della piccola e dolce ragazzina pesce – come dice il suo stesso nome.

I racconti dei vicoletti – Nie Jun | Gli Amanti dei Libri

Il perno centrale di questa storia si concentra sia sul rapporto nonno-nipote che in questo volume è qualcosa di incredibilmente delicato e tenero e la malformazione di Yu’er che la porta a mettersi in gioco in maniera differente e il nonno cerca di non farla sentire da meno, vista la sua problematica. Quest’ultimo porta con sé anche tanta speranza per le persone che hanno a che fare con i due protagonisti, che possano cambiare alcune cose e diversi pregiudizi.

Lo stile e la grafica utilizzate sono molto semplici, leggere, dai tratti delicati sia per quanto riguarda lo stile del disegno, che per quanto riguarda la colorazione allegra, ad acquerelli e dalle tonalità che scaldano il cuore e ci ricordano quasi i fumetti di una volta. Lo stile dei disegni è particolare, specialmente per quanto riguarda il nonno che ha degli occhi piuttosto strani, quasi come fosse un grande peluche, cosa che non è lo stesso per la piccola ragazzina. Per il resto le illustrazioni e le composizioni sono realistiche e sembra di essere a tutti gli effetti dentro un vecchio quartiere cinese.

Ci sono quattro racconti: Il sogno di Yu’er, Il paradiso degli insetti, La lettera e Vecchi bambini dove, ognuno con le proprie peculiarità stendono le fila per una storia di fondo che racchiude l’intero legame dei due protagonisti. Le storie sono diverse fra loro, si passa da sogni in cui la protagonista principale è proprio Yu’er e il suo sogno di nuotare come tutti gli altri, alla storia in cui lei conosce un ragazzino che si chiama come suo nonno e assieme cercano degli insetti, alla storia più carina di tutte in cui Doubao racconta come ha conosciuto la sua compagna e che lavoro svolgeva e infine una divertente, in cui si raccontano storie per il quartiere tra Doubao e Zucca e si creano rivalità quasi ridicole. Ognuna di queste storie ha una peculiarità che la rende differente dagli altri ma che permette al lettore di costruire una storia a tutto tondo, un background ai personaggi e un finale più o meno aperto che ci permette di sognare come possa andare avanti sia per Yu’er che per Doubao, che spero rivedremo in un nuovo volume, prima o poi – chissà.

L’unica pecca sta nel raccontare il tutto attraverso una serie di racconti, si, con uno scopo comune ma non fini a se stesse e che – quindi – non raccontano una vera e propria storia lineare ma solo una serie di piccole vicende e avventure quotidiane che sarebbe stato bello approfondire. Ho apprezzato molto la storia dal lato umano perché arriva al lettore, però sarebbe stato diverso sicuramente se fosse stata strutturata in modo da creare una storia lineare nei piccoli episodi raccontati.

I racconti dei vicoletti | Nie Jun | Bao Publishing | Galline Volanti

Questa raccolta di brevi racconti vi stupirà e vi porterà indietro nel tempo pagina dopo pagina e vi farà sentire a casa. Una raccolta fine, soave, che si lascia amare pagina dopo pagina per la sua leggerezza e il suo modo di entrare così facilmente nel cuore di chi legge.

Jun Nie crea una piccola raccolta di racconti cinesi da colori teneri e delicati così come le storie stesse che portano con sé. Una graphic novel che vi riempirà il cuore e che vi farà tornare bambini con poche e semplici pagine e riuscirete a  sentirvi a casa anche a mille mila chilometri da qui.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Vuoi acquistare I racconti dei vicoletti e sostenere il Blog? Acquista da Qui: I racconti dei vicoletti o dal generico Link Amazon: Amazon.

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una lettura di vostro interesse? Io ve lo consiglio come dolce e bella lettura. Vi aspetto come sempre.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE SERIE TV # – LA LEGGE DI LIDIA POET SU NETFLIX.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io sono pronta qui con una nuova recensione che spero possa incuriosirvi. Abbiamo iniziato, io e il mio compagno, questa serie in maniera piuttosto blanda e alla fine è stata una visione simpatica. Una storia che prende spunto da un personaggio realmente esistito, la prima avvocata in Italia, e ne crea una storia a sé stante che potrebbe colpirvi. Ve ne parlo subito, ecco a voi:

la-legge-di-lidia-poet-poster-731x1024-1Titolo serie TV: La legge di Lidia Poët
Anno2023 – in produzione
Stagione: Uno
Episodi: 6
Durata
52 min (episodio)
Generegiudiziario, in costume, commedia, giallo
Lingua originale: italiano
Trama: Determinata a ribaltare la sentenza della Corte d’Appello di Torino che le impedisce di praticare come avvocato, Lidia Poët, la prima avvocatessa d’Italia, trova lavoro presso lo studio legale del fratello Enrico, mentre prepara il ricorso.

TRAILER


RECENSIONE

dario aita gifs | Explore Tumblr Posts and Blogs | TumgikLa storia ha inizio con l’amante di Lidia Poet, in una stanza in cui la donna risiede in affitto che paga con piccole commissioni da avvocata donna. Corre l’anno 1883 e nel momento in cui Lidia accetta un caso che sembra essere tutto fuorché facile, si ritrova ad essere chiamata in commissione e a ricevere la revoca visto che il mestiere di avvocato non si addice di certo al suo genere. La storia è liberamente ispirata a questa donna che nonostante tutto non si è fermata ed ha continuato a perseverare nella sua vita combattendo per i propri diritti e per quelli delle donne ma nella serie non ci sono fatti veritieri se non quelli del nome, dell’avvocatura e della revoca. I casi e le relazioni che avvengono all’interno della serie sono completamente inventati.

FilmTVCentral — Matilda De Angelis as Lidia Poët The Law...Riuscirà Lidia Poet a ritornare all’interno dell’avvocatura? Cosa combinerà pur di continuare a esercitare la professione per la quale ha studiato anni e che ama molto? Cosa la rende così sagace e quali relazioni la circonderanno una volta tornata a casa con la famiglia di suo fratello e il misterioso giornalista che risiede nella loro abitazione?

Il cast è misto e ci sono volti nuovi e poco conosciuti e volti più conosciuti. Si veda Matilda De Angelis nei panni di Lidia che ha avuto dei ruoli importanti avendo lavorato anche all’interno della serie The undoing, le verità non dette (serie del 2020) con Nicole Kidman e Hugh Grant o con il film Veloce come il vento. E’ un’attrice sicuramente poliedrica e mi piace come ha impostato caratterialmente la Dottoressa Poet, però sarebbe stato meglio se la voce fosse stata leggermente più alta e più impostata ai fini
di questa serie perché capirla a volte è difficile visto che finisce quasi per sussurrare le frasi o le parole. Assieme a lei ci sono altri attori come Sara Lazzaro che abbiamo trovato anche in DOC, ovviamente o Eduardo Scarpetta che abbiamo visto in qualche altro film più o meno conosciuto o attori che abbiamo visto davvero poco all’interno del panorama italiano o cinematografico come ad esempio Dario Aita (che ha fatto una comparsa in Noi – remake della serie This is us di cui vi dico guardate l’originale su Prime
italianstream.tumblr.com - Tumbexe lasciate stare il remake) e Pier Luigi Pasino che interpreterà il fratello di Lidia. Insomma, il cast è più che vario e ci sono volti noti e volti poco conosciuti che finiranno per emergere con questa serie che trovo singolare e simpatica da vedere, leggermente sopra lo standard di ciò che mi aspetto dal panorama italiano – che in genere non vedo perché non amo molto ciò che partoriamo ed è difficile che esca un buon prodotto.

La serie si ambienta nell’anno in cui Lidia Poet riceve la revoca dall’avvocatura di Torino, anno in cui le donne ancora non avevano diritto al voto e ancora non avevano scelta di nulla, nemmeno di amare chi volevano o l’accompagnatore uomo per uscire di casa o andare ai locali. Lidia Poet sembra essere un precursore dei tempi, buttandosi alla rivalsa dei diritti delle donne e al fatto che queste possano studiare, avere un lavoro pari ad un uomo e si ironizza molto anche su questo tratto all’interno della serie con battute del tipo: “Pensa che ridere, se le donne domani potessero votare” o simil. matilda gif Tumblr posts - Tumbig.comL’emancipazione femminile, in questa serie TV è il tema che di sicuro spicca fra tutti e rende la serie molto più accattivante di quanto sarebbe potuta sembrare senza trattandosi di piccoli crime risolvibili uno per ogni puntata. Non solo Lidia Poet è stata il primo avvocato donna in Italia ma ha rivoluzionato diverse cose importanti come i contributi per la realizzazione dell’attuale diritto penitenziario e la partecipazione attiva alla realizzazione del programma del primo congresso delle donne italiane tenutosi a Roma nel 1908. E’ stata un personaggio di rilievo all’interno del panorama italiano e del panorama femminile, contribuendo a cambiare diverse cose. All’interno della serie viene messa in evidenza ogni cosa: il fatto che lei vada a bere ai locali da sola e senza accompagnatore, che nonostante abbia ricevuto la revoca dell’ordine continui ad esercitare sotto le veci di suo fratello ma facendo comunque di testa propria e tanto tanto altro che la pone sotto i riflettori di giornali e dei concittadini così come viene vista male da uomini e male da alcune donne che perlopiù hanno paura del cambiamento e di cosa possa portare. Per questo è stato preso il personaggio di Lidia Poet seppur la storia sia liberamente ispirata e non particolarmente in linea con quanto accadutole veramente.matilda gif Tumblr posts - Tumbig.com

Le puntate si susseguono una dopo l’altra veloci e scorrevoli infatti nonostante la trama principale sia l’avvocatura di Lidia e le sue relazioni sentimentali costernate, ci sono dei piccoli casi che vengono risolti uno per ogni puntata. Sono dei casi semplici, non troppo articolati e complessi, di cui si trova soluzione nel tempo stesso della puntata senza andare oltre. A volte i casi finiscono per sembrare fin troppo semplici nella risoluzione e lasciano un po’ meh sotto questo punto di vista… eppure trovo che funzionano e rendono partecipe chi guarda a voler sapere come prosegue la vita di Lidia, cosa avverrà lungo i suoi casi e come si riapproprierà della sua avvocatura.

matilda gif Tumblr posts - Tumbig.comUna serie leggera, con poche puntate, che finisce con uno spiraglio aperto che ci lascia presupporre che ci sarà una nuova stagione per questa serie. Se poi ci sarà per davvero è ancora presto, ma vi consiglio di vederla se cercate un prodotto leggero, leggermente crime, di emancipazione e che porta con sé delle tematiche importanti nel panorama italiano, seppur siano state limate. Quindi di sicuro consiglio la visione. Siete pronti ad entrare nel mondo di Lidia Poet?


Che ne pensate di questa serie? Può fare al caso vostro? Spero di si, e che gli diate una possibilità. Vi aspetto come sempre, ovviamente.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #628 – LE RAGAZZE DEL PILLAR V.2 DI TERESA RADICE E STEFANO TURCONI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io sono qui nel pieno del lavoro e sono strapiena di cose da fare ma non dimentico mai di lasciarvi degli articoli che spero possano interessarvi. Ricordate Il porto proibito (QUI) e il primo volume de Le ragazze del Pillar (QUI)? Il secondo volume del Pillar ci porta di nuovo nel mondo delle giovani ragazze e ci racconta delle storie inedite che ci riportano di nuovo lì. Siete pronti a tornarci?

fumragpil0002-1-750x1024-1Titolo: Le ragazze del Pillar V2
Autore:  Stefano Turconi e Teresa Radice
Data di uscita:  21 ottobre 2021
Editore: Bao Publishing

Pagine: 152
Link d’acquisto: https://amzn.to/3YmQ3Oh
Trama: Quando i lettori si sono trovati per la prima volta Il porto proibito, graphic novel d’esordio di Teresa Radice e Stefano Turconi per BAO, hanno capito subito che quella storia nascondeva un mondo più variegato e sfaccettato di quanto non fosse raccontato tra quelle pagine. E lo sapevano benissimo anche i due autori, che attraverso “Le ragazze del Pillar” ci fanno scoprire qualcosa in più di quel mondo attraverso lo sguardo traboccante di umanità delle prostitute del Pillar to Post. Un secondo volume che contiene due nuove storie ciascuna dedicata a una diversa ragazza, per una serie che è già valso a Teresa Radice il Premio come “Miglior sceneggiatrice” al Lucca Comics & Games 2020.

RECENSIONE

Le due storie sulla quale ci basiamo, questa volta, ci racconta la storia di Tess, un’avventuriera come la definisce qualcuno che è orfana di entrambi i genitori ed ha solo il fratello sul quale contare ma che si trova lontano ed ha bisogno di un passaggio per raggiungerlo, in nave, ma è senza denaro. Quindi si ritrova costretta ad accedere alle porte del bordello di Playmouth, in Inghilterra, di cui noi conosciamo le ragazze che ci vivono. L’unica cosa che le resta è tentare di sedurre il capitano Yasser Allali, per cercare di ottenere un passaggio sulla sua nave, la Last Chance. Tane, una volta all’interno della struttura sarà un piccolo punto fermo per la giovane donna ed anche lei ha una storia con George Everett, sempre in marina e dove anche loro avranno le loro problematiche e una simpatica ma impicciona scimmietta, darà del filo da torcere al tutto.

Cosa succederà alle due giovani donne? Riusciranno nei loro intenti oltre a cedere all’amore? Cosa cambierà per entrambe questa esperienza e come cambierà la loro vita dopo tutto quello che sta per succederle?

Le ragazze del Pillar (Vol. 2) : Radice, Teresa, Turconi, Stefano:  Amazon.it: Libri

La trama non dice praticamente nulla e non lascia presagire molto su ciò sul quale si andrà a leggere se non che sono delle nuove storie su delle nuove ragazze al Pillar. Nulla di particolare e alcun indizio in merito. La scelta non la condivido pienamente ma anche il bello della scoperta ha i suoi punti di vista.

La copertina mi piace davvero molto. Rispetto al primo volume delle ragazze, che si concentra all’interno del bordello delle donne e la storia le rappresenta abbastanza perché si circonda in quel frangente e si mantiene all’interno della cittadina, in questo volume troviamo il mare sullo sfondo. Siamo sugli scogli e la storia di entrambe le ragazze si concentra sulle navi, al porto o comunque con dei generali e dei personaggi che hanno a che fare con il mare. Quindi l’ambientazione sulla quale viene sviluppata la copertina è in tema e in tinta, ottimo lavoro. Il titolo si rifà al primo volume e segue la scia, lasciando di differente la numerazione del volume, nulla di particolare. Questa scelta di creare delle mini storie collegate alle precedenti non la condivido a pieno, magari sarebbe stato preferibile creare un unico volume contente queste storie e non separati ma sono scelte, ovviamente.

L’ambientazione e l’epoca si aggirano, come per i volumi precedenti, sempre a Playmouth, in Inghilterra, una città di mare in cui grandi vascelli cercano un porto sicuro sul quale approdare. L’epoca si aggira dopo il 1810 sulla scia del volume precedente e de Il porto Proibito.

Le ragazze del Pillar" di Radice e Turconi

I personaggi di questa storia non sono tantissimi visto che la storia si concentra quasi esclusivamente su due donne del Pillar e due uomini che queste incontrano. Sia le due donne che i due uomini sembrano somigliarsi nei tratti, in special modo gli uomini e la cosa mi ha lasciato perplessa perché in alcune cose era difficile distinguerli e avrei preferito dei tratti distintivi differenti per questo, sarebbe di certo stato molto più interessante e migliore a livello di impatto visivo.

Tra le sue storie, ho preferito sicuramente Tess, una donna forte e intraprendente visto i tempi che corrono. Alla ricerca di un passaggio si getta nel lavoro tra le ragazze del Pillar per agganciare un famoso ammiraglio, Yasser Allali, capitano della Last Chance. Sono due personaggi interessanti che si beccano, si pizzicano e si cercano coltivando il loro interesse un poco alla volta e risultando interessanti agli occhi anche del lettore. 

George Everett e Tane sono piuttosto similare ai due sopra. La differenza si lambisce dalla provenienza di Tane e su come si sviluppa il loro incontro e la loro prosecuzione nella storia. E’ piuttosto similare, quindi, anche se leggermente più nascosta e messa da parte rispetto i primi due che sono coinvolgenti e ricchi di entusiasmo, di emozioni e di tanto altro. 

Fumetti Bao, in uscita Le ragazze del Pillar 2 – Lo Spazio Bianco

Il perno centrale si sviluppa su nuove storie che riguardano le prostitute del Pillar to Post, a Playmouth. Due nuove storie inedite e ricche di sentimenti, emozioni e personaggi misteriosi che si spiegheranno delicatamente pagina dopo pagina rivelandosi per quello che sono. Un volume che racchiude due nuove storie inedite che seguono la scia di quanto accaduto ne Il porto Proibito e il primo volume de Le ragazze del Pillar.

Lo stile e la grafica utilizzati sono ciò che contraddistingue, più di ogni altra cosa, i due autori che ci troveremo a leggere. Ovviamente vi invito a leggere questo volume laddove abbiate già letto anche il primo, anche se le storie sono abbastanza a sé stanti seppur ci siano dei riferimenti che, chi non ha letto il libro, finirebbe per non comprendere e sembrerebbero persino fuorvianti e fuori dal contesto (insomma, che si potevano evitare) laddove non è così.

In particolar modo è la grafica, lo stile del disegno e il colore che contraddistinguono i tratti di Turcone che è l’illustratore tra i due. Mentre ne Il porto proibito i colori non ci sono ed è una cosa che, con alta probabilità è stata scelta in fase successiva quella dell’utilizzo di colore per queste storie accessorie. La scenografia delle storie non è da meno e qui si vede l’impronta femminile di Teresa Radice che ci insinua in tematiche particolari e di cui difficilmente si tratta e ci mostra queste donne nelle loro attività quotidiane, lavorative e sentimentali – che non mancheranno. La scenografia, la trama e il background delle storie è quindi importante e di impatto. Infatti non ho potuto fare a meno, in questa storia, di Tess e Yasser che finiscono per colpire al cuore una pagina dopo l’altra.

L’unica pecca di questo volume è che le storie inserite sono poche, sarebbe stato carino ci fossero inserite più storie che magari avrebbero giovato di più sia sulla lunghezza del volume, sia per quanto riguarda le storie stesse che trovandosi in un contesto piccolo sarebbe stato preferibile inserirle in un unico volume, piuttosto che suddividerlo così. Anche perché la spesa per due volumi singoli è esosa mentre investire in un volume più grande in cui la spesa magari è maggiore ma non così come acquistarne due, ha il suo peso.

Le ragazze del Pillar: racconti che si intrecciano – Lo Spazio Bianco

Il libro è una piccola raccolta di racconti di due giovani prostitute appartenenti alla struttura del Pillar che sono alla ricerca di famiglia, di soldi, di casa, di amore e molto molto altro, tra cui la felicità, che è quello in cui speriamo tutti. Un volume che consiglio, come tutti gli altri dei due autori.

Stefano Turconi e Teresa Radice ci immergono nuovamente nel mondo de il Pillar e de Il Porto Proibito con la magia che contraddistingue le strade di quell’epoca e con una scia di speranza per delle ragazze che ai tempi ne avevano davvero poca, potevano solo sognare e venivano utilizzate come oggetti. Una rivincita sociale e ben strutturata in cui i due autori sono bravissimi a immergerci in un mondo e in delle brevi storie di persone comuni ma che hanno tanto da dare. Io più leggo i loro libri e più ne resto estasiata. Resta il mio preferito Non stancarti di andare ma consiglio caldamente i loro volumi. Epici!

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Avete letto il primo volume e il porto proibito? Se non l’avete fatto, ve lo consiglio!

A presto,

Sara ©

COVER REVEAL # – IL SILENZIO CHE ALEGGIA IN NOI DI MEW NOTICE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui cari lettori, con una novità per voi. Siete pronti per questa nuova uscita? A voi, spero possa piacervi:

Titolo: Il silenzio che aleggia in noi
Autrice: Mew Notice
Genere: Contemporary Romance
Tipologia: Autoconclusivo
Uscita: 15 Marzo 2023
Prezzo: promo a 0,99 poi 2,69 euro
Casa Editrice: Blueberry Edizioni
Pagine: 220 circa

LA COPERTINA

Il silenzio che aleggia in noi

Trama: A Canvey Island, una minuscola isola nell’estuario del Tamigi, la vita sembra scorrere tranquilla, ma non per Tiffany Hayes, la protagonista di questa storia. Sua madre, infatti, malata terminale, riversa contro la figlia, appena diciassettenne, tutta la sua collera, il suo dolore e le sue paure più recondite. Tiffany vivrà attimo dopo attimo della sua adolescenza cercando una risposta a quest’astio, ma sarà solo dopo la morte della madre che ne comprenderà il motivo. Come i personaggi delle “Onde” di VirginiaWoolf, la ragazza sarà travolta da continue peripezie che la condurranno fino a Londra, in una realtà a lei del tutto estranea. Beau Miller, personaggio dai mille volti, spietato quanto affascinate, direttore di una galleria d’arte, illuderà Tiffany, ma la condurrà anche all’interno di un portentoso vortice di emozioni. Inizialmente fragile e ingenua, Tiffany si riscatterà diventando una donna decisa e determinata, e il suo rapporto con Beau cambierà. Beau e Tiffany, infatti, sono l’abracadabra dell’amore, quel bacio astratto ed etereo dipinto da Klimt, quel fiume impetuoso, il Tamigi, che ha visto i due innamorati crescere, amarsi ma anche odiarsi. Ma la vita riserva sempre dei colpi di scena inaspettati e delle scelte, a volte, abili a eludere il silenzio che aleggia in noi. Riusciranno i due protagonisti ad appianare le loro incomprensioni e a custodire tutti i ricordi belli e brutti all’interno di quel sacchetto rosso che Tiffany stringe sempre tra le sue mani?


Cosa ne pensate di questa nuova uscita? Spero che questa possa piacervi, ovviamente. Sono curiosa di sapere vostre opinioni.

A presto,
Sara ©

SEGNALAZIONE #294 – UNA ROSA BIANCA PER POLIFEMO DI NATALINA FRAGOMENI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Eccoci in un altro dei nostri amati venerdì che vi parlo di questo nuovo volume, che spero possa interessarvi. Siete pronti per una nuova lettura interessante? – spero per voi ovviamente! – Ve ne parlo qui:

TITOLO: UNA ROSA BIANCA PER POLIFEMO
AUTORE: Natalina Fragomeni
EDITORE: Edizioni Tripla E
GENERE: Giallo
DATA PUBBLICAZIONE: 17 novembre 2022
PAGINE: 146
TRAMA/SINOSSI
Che bisogno c’era di un altro commissario? Ce ne sono già tanti: alcuni vanno in televisione, altri rimangono confinati tra le pagine dei libri, ma tutti riescono sempre a risolvere casi complicati. Che cos’ha allora di diverso il commissario Rodrigo Guarneri? Nulla. Ma c’è posto anche per lui in un paesino immaginario dell’hinterland milanese che finisce dove iniziano le risaie del Pavese.
Non darà fastidio, tranne che ai criminali s’intende, non vuole fare l’eroe o essere ’na cusa ’randi, come gli rimprovera la madre. Fa solo il suo lavoro. Per farlo è venuto su dalla Calabria.
Un operatore ecologico, da sempre emarginato dalla comunità e che ha problemi anche solo a parlare con uno sconosciuto, viene trovato morto accanto a un accampamento nomadi.
Tutte le prove sembrano far pensare che fosse coinvolto in un traffico di droga, ma il commissario Guarneri non tralascia nulla: fantasmi del passato, colleghi di lavoro, eppure ogni volta si ritrova a dover ricominciare daccapo. L’unica cosa certa è che è scomparso il cellulare della vittima e che prima di morire voleva fare una buona azione.

 
Vincitore del premio della critica Gold 2020 al concorso nazionale Gold Crime di Carlo de Filippis.
BIOGRAFIA
Natalina Fragomeni nasce e vive a Milano. Laureata in Economia e Commercio lavora in una società finanziaria di livello internazionale.
Ha una passione per i gatti e per la scrittura. Ama cimentarsi con diversi generi letterari. Negli ultimi anni ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti in diversi concorsi letterari con racconti, fiabe, romanzi per bambini, poesie e romanzi gialli.
Ha esordito nel 2017 con il romanzo per bambini Carotino e la strega. 
Una rosa bianca per Polifemo è il suo primo romanzo giallo.
ESTRATTO
Il barista appoggiò la tazzina sul bancone senza dire nulla e si voltò a prendere l’ordinazione di una coppia appena entrata nel locale.
Era questo che piaceva a Guarneri, che aveva cercato andando via dal paesino in Calabria. Tre mesi che entrava in quel bar tutte le mattine a prendere il caffè e non sapeva come si chiamasse il barista. Il barista, dal canto suo, non sapeva come si chiamasse lui e tutte le mattine lo salutava e gli chiedeva che cosa prendeva come se fosse la prima volta che lo vedeva.
Giù al paese questo sarebbe stato impossibile: quando entrava nel bar di fronte al commissariato il barista e tutti i clienti presenti nel locale si sentivano in dovere di chiedergli notizie della sua persona, dei suoi parenti e talvolta persino di qualche vicino di casa. Poco importava se lui non contraccambiava la cortesia e rimaneva indifferente anche nel sentire le notizie che gli altri davano di propria iniziativa, senza che nessuno le avesse richieste. Nella stragrande maggioranza dei casi riguardavano disgrazie o malanni più o meno gravi capitati direttamente agli interlocutori o a conoscenti comuni. Guarneri non poneva mai domande, né per cortesia né per curiosità. Aveva cercato una città che non domandasse, non giudicasse, in altre parole, che non si impicciasse. E forse l’aveva trovata.

Cosa ve ne pare di questa nuova uscita? Spero per voi che possiate trovarne un bel libro da leggere. Come sempre vi aspetto qui.
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #617 – THE SKIN I’M IN. IL COLORE DELLA MIA PELLE DI SHARON G. FLAKE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui, a chiudere l’anno con una nuova recensione ovviamente, prima di Capodanno. Non temete che arriveranno ancora altre recensioni dei libri dell’anno in corso anche perché avendo meno giorni a disposizione per la pubblicazione e meno giorni per dedicarli alla scrittura delle recensioni, sono rimasta un pochino indietro e quindi almeno questa e la prossima settimana saranno di recupero di recensioni. Vi parlo di questa lettura, che spero possa interessarvi:

10fecedbed9949fabd0944ce0fe68df2Titolo: The skin I’m in – Il colore della mia pelle
Autore: Sharon G. Flake
Data di uscita: 7 aprile 2021
Pagine: 156
Link d’acquisto: https://amzn.to/3VX6Yqg
Trama: A tredici anni Maleeka sa già che non importa cosa indossi, come ti pettini, quanto ci provi: a scuola qualcuno troverà comunque il modo di farti sentire diversa e sbagliata. Ecco perché ormai si lascia comandare a bacchetta da Char, la bulletta peggiore dell’istituto. Fino all’arrivo della professoressa Sanders, con i suoi completi di marca e la voglia sul viso che la renderà subito oggetto di scherno. Sarà lei a vedere il potenziale di Maleeka, aiutandola ad affrontare i pregiudizi dei compagni e a scoprire la passione per la scrittura. Un romanzo – scritto in prima persona dalla protagonista tredicenne Maleeka – che affronta temi molto attuali come il razzismo, l’accettazione di se stessi, la violenza che si subisce a scuola, la forza di non piegarsi di fronte alle minacce.

RECENSIONE

ragazza in camicia bianca dietro foglie verdi durante il giornoLa storia ha inizio a scuola. Maaleka ha tredici anni e si sente in perenne difficoltà visto le difficoltà economiche in cui riversano lei e la madre che la costringe, ovviamente per questi motivi, a vestirsi con dei vestiti striminziti e ricamati a mano che lei stessa le prepara. Già Maaleka si vergogna del colore della sua pelle per la quale la prendono in giro, figurarsi per l’abbigliamento. E’ per questo motivo che si lascia comandare a bacchetta da Char la quale, in cambio, le presta a giornata i suoi vestiti da mettere, e lei si sente meno in imbarazzo seppur è costretta a farle i compiti e a sentirsi perennemente in debito con lei, a farle da schiavetta personale e a commettere le peggiori delle azioni scolastiche visto che Char è la peggior bulletta dell’intero istituto. E’ quando sopraggiunge a scuola una nuova insegnante, la professoressa Sanders – donnona dal viso con una voglia strana – che sembra voler rimettere le regole in pista e di rimettere tutti in riga, ognuno al proprio posto, comprendendo il vero valore di Maleeka che non è quello di sottostare ai bulli della sua classe e della scuola.

Cosa cambierà all’interno dell’istituto dopo l’arrivo della nuova professoressa? Riuscirà Maleeka a trovare un nuovo posto nel mondo e a farsi valere così com’è? Ci sarà almeno una persona che riuscirà a rimettere in riga la bulletta Char?

«Per me non ha nessun senso» dice, senza nascondere il suo fastidio. La Saunders dà l’impressione di doverci pensare, prima di trovare una buona ragione. Si porta le dita alle labbra e i suoi occhi esplorano il soffitto come se la risposta potesse nascondersi lì. «Voglio che sappiate come ci si sente a vivere nella pelle di qualcun altro e a vedere il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro»

La trama è piuttosto semplice e breve, concisa, leggera, Nonostante il volume sia breve e altrettanto leggero di lettura nasconde – come lo fa la trama – dei profondi significati che riusciremo a comprendere veramente soltanto leggendo il volume e scoprendo a cosa andremo incontro conoscendo davvero la piccola e dolce Maaleka.

La copertina di questo volume è davvero molto dolce dove in primo piano c’è Maleeka che sulla sua maglietta ha il titolo di questo volume. E il viso dolce della ragazzina tredicenne finisce per catturare molto più del resto, che è la persona principale di questa storia se la guardiamo sommariamente. Il bordo bianco permette di mettere in risalto il volto e la pelle di Maleeka che è meravigliosa così com’è. Il titolo di questa storia mantiene l’originale con l’aggiunta di un sottotitolo : “Il colore della mia pelle”. Ed è questo sia a porre una qualche traduzione al titolo e a porre i vertici su cui si svilupperà la storia e il colore della pelle di Maleeka, in questo volume, conta davvero molto.

L’ambientazione è una scuola americana e l’epoca non è specificata, almeno non direttamente. Non si sposta molto dalla scuola, quasi tutta la storia si concentra in questo spazio o a casa di Maleeka o casa di Char.

Quando le risate si esauriscono, varie mani si alzano. Alcuni dicono cose buffe e divertenti, altri no. John-John dichiara che la sua faccia dice al mondo che con lui non si scherza. Che conviene rispettarlo, altrimenti… Io non ho mai visto niente del genere sul viso di John-John. A guardarlo sembra più impaurito che cattivo. A quanto pare la gente vede quello che vuole, quando si guarda allo specchio.

photo en niveaux de gris d'une femme avec un collier en argentI personaggi della storia non sono poi moltissimi, anzi ci si concentra quasi esclusivamente su Maleeka seppur non manchino dei personaggi cardine che cambieranno e hanno influenzato il modo di vivere della protagonista in questi anni. Per Maleeka sua madre è una figura importante nonostante non se ne parli molto ma cerca sempre di gestire tutto in autonomia mentre Charleese – quella che lei reputa sua amica ma è solo una bulletta da quattro soldi in cerca di attenzioni – è quella che determina un po’ tutto ciò che succede nella sua vita: il suo modo di vestire ad esempio, che se non fosse per Char, Maleeka vestirebbe con i vestiti cuciti da sua madre e non In come vorrebbe essere; il suo rendimento scolastico che finisce per cambiarlo drasticamente visto che in cambio dei vestiti, Char vuole i compiti fatti ed essendo Maleeka studiosa e “secchiona” come non può on far comodo? Poi c’è la professoressa Saunders che prima non era tale ma lavorava dentro una grande azienda. Stanca di quel lavoro è entrata in questo istituto di qualche sobborgo e non ha mollato la presa, portando il cambiamento sia fra gli alunni che fra gli insegnanti che permettono che i ragazzi prendano il sopravvento sull’istituto e su loro stessi, piuttosto che tentare di riportarli in riga e di fermarli.

Ma torniamo a Maleeka. E’ una ragazzina di appena tredici anni, insicura. E’ soggiogata da Char che le permette di mettere i suoi vestiti e sentirsi più accettata dalla comunità ma è consapevole che è sempre tutto in bilico su un filo che può spezzarsi da un momento all’altro. E’ un personaggio chiuso ma che con la sua scrittura e la sua forza interiore dettata da qualcuno che crede in lei – in questo caso la professoressa Saunders – si sente accettata anche se pensa di essere diversa perché in primis è lei ad accettarsi così com’è. Questo è importante per non sentirsi demoliti e Maleeka ne ha proprio bisogno, così come di una direzione e di  una vera e propria scossa nella sua vita.

Salto giù dal lavandino e mi sporgo verso lo specchio, pensando a mio padre. «Maleeka» mi diceva, «devi imparare a guardarti con i tuoi occhi. È l’unico modo per sapere chi sei davvero.»

Il perno centrale della storia fa perno sulla resilienza e la forza della nostra protagonista sul capire che vale, come tutti gli altri, che ha uno scopo e che la sua pelle non la rende diversa da tutte le persone che la circondano. E’ una storia di forza, di maturità, di coraggio e di una tenerezza sconvolgente, di una ragazza che assieme all’aiuto di una persona adulta che credeva in lei, può credere in se stessa e cambiare radicalmente la vita e le persone che le stanno accanto e che non sono quelle che credeva.

donna in canotta nera in piedi accanto a un albero spoglio durante il giornoLo stile utilizzato dall’autrice è in prima persona dal punto di vista della nostra amata protagonista che conoscerete e apprezzerete pagina dopo pagina, comprendendo persino i suoi gesti estremi mossi dalla paura e dall’incapacità di gestire determinate situazioni. Il volume ha una struttura narrativa semplice e poco articolata, soprattutto di veloce lettura che potrete completare al massimo con un paio d’ore, forse anche meno.

Le tematiche affrontate, come avete capito dalla trama e da ciò che vi ho scritto in precedenza non mancheranno e saranno tutte molto importanti l’una con l’altra. Una delle tematiche più importanti è il colore della pelle di Maleeka che è spesso soggetto di derisione, di canzoncine stupide e di differenze fra compagni, fra relazioni instaurate e quant’altro. E’ anche per questo che la protagonista si sente esclusa o di poco conto, quando il colore della sua pelle non cambia nulla rispetto al resto. E così anche altri temi che spingono a mettere la Sanders in posizione di difesa nei confronti di Maleeka spingendola a fare dei lavoretti per la scuola o di dedicarsi alla scrittura – che poi le riesce incredibilmente bene e gioca un ruolo fondamentale all’interno del volume come ancora di salvezza ma anche per comprendere al meglio i sentimenti e le emozioni che giocano nel cuore della protagonista.

La cosa che ogni volta mi sconcerta è il fatto che i professori sembrano giocare un ruolo completamente passivo nella vita dei giovani ragazzi e molto spesso questo avviene per paura di ritorsioni coi genitori o con gli alunni stessi. Sempre più, specialmente negli ultimi tempi le figure dei professori si spengono e non riescono neanche ad arrivare ad accendere l fiamma dell’interesse verso una determinata materia per degli elementi che andrebbero isolati e che dovrebbero ricevere o cure adeguate o assistenza o qualsiasi tipo di bisogno occorre loro. Purtroppo lì ci si va a scontare anche con i genitori che molto spesso creano un muro e finiscono per dare ragione a loro stessi o ai figli precludendo un esistenza decorosa anche agli altri che, poi, subendo sempre finiscono per essere quelli che vanno in terapia per curare ciò che è stato causato dal male. In terapia oggi ci va il buono per imparare a difendersi e a tenere testa al cattivo e non il contrario per cercare di aiutare le difficoltà effettive he ci sono. E questo mi sconvolge e mi delude come donna e come futuro genitore e come colei che ha subito angherie ai tempi scolastici. Ed è un po’ quello che accade anche all’interno di questo volume e l’unica a cercare di cambiare le cose nel sistema malato è la professoressa Saunders che non ha paura, che combatte e lotta per ciò che è giusto senza fare del male a nessuno ma cercando di far emergere i deboli e di far smettere i forti di smontare e demolire i più fragili.

Lei si irrigidisce. Continuo a parlare. «Alcuni di noi sono del colore sbagliato. Altri hanno misure sbagliate. Qualcuno ha la faccia sbagliata. Ma questo non ci rende persone sbagliate, giusto?» Mi siedo sul mio banco e ci metto i piedi sopra, come lei prima. «Ok, spari, ma lo sa che non ho tutti i torti. Anch’io ho i miei lati buoni.»

Il libro è stata una lettura veloce e piacevole che, nonostante sulla fascia di età sulla quale si basa e il fatto che sembra riportare temi e argomenti pre-adolescenziali, ci dimostra molto più di questo e ci porta la forza di una giovane ragazza che diventerà un’adulta e che può essere monito e un punto su cui molti ragazzi possono cominciare a vivere una vita diversa da quella che hanno, in cui si sentono sottomessi  e deboli o insicuri di come si è. Consiglio la lettura agli adolescenti, ai ragazzi delle medie – dovrebbe essere letto in tutte le scuole – e agli adulti così che non smettano mai di imparare. Un libro che tutti dovrebbero leggere.

Sharon G. Flake è stata molto brava a rendere questo libro attuale sia ai tempi della sua uscita all’estero forse più di quanto lo sia ora. E’ stata una voce per tutte le ragazze che come Maleeka vedono la propria pelle come un motivo di vergogna e di frustrazione e si sentono ancor più fragili di quello che sono. Ricordate, non siete soli e non c’è solo gente orribile su questo pianeta e tutti insieme possiamo cambiare e migliorare e distruggere l’ignoranza di chi sminuisce gli altri per sentirsi migliore.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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