BUON PRIMO POMERIGGIO PARTICELLE!
Oggi continuiamo con il BlogTour di Un cattivo ragazzo come te di Huntley Fitzpatrick edito DeAgostini e abbiamo la recensione tutte quante assieme.
Eccovi la mia recensione:
Titolo: Un cattivo ragazzo come te
Autore: Huntley Fitzpatrick
Editore: De Agostini
Prezzo: € 6,99 (ebook) € 14,90 (cartaceo)
In uscita l’11 luglio 2017
Trama: L’ultima cosa di cui una maniaca del controllo come Alice Garrett ha bisogno è un tipo come Tim Mason. Tim che è il migliore amico di suo fratello minore. Tim che attira i guai come una calamita. Tim che fiuta l’alcol anche bendato. Ma si sa, le cose non vanno sempre come si vorrebbe. Così, quando Tim si trasferisce nell’appartamento sopra il garage dei Garrett, Alice comincia a conoscerlo meglio. E capisce che dietro quella maschera da bad boy si nasconde un ragazzo che, dopo aver toccato il fondo, è pronto a tutto pur di cambiare. Anche a prendersi finalmente la responsabilità per il guaio che ha combinato un anno prima. Un guaio che Tim non ricorda nemmeno ma le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Qualcosa di così scomodo che potrebbe mettere fine alla storia con Alice ancora prima che abbia inizio.
RECENSIONE:
La storia ha inizio a casa Mason. Timothy, per gli amici Tim, è convocato da suo padre in merito alla sua condotta. Tim ha tanti problemi di cui vi parlerò più avanti e suo padre gli lascia un ultimatum: entro dicembre deve maturare e cercare di diventare adulto altrimenti il suo fondo per l’università verrà girato a sua sorella Nan, la gemella perfetta e studiosa, e non avrebbe più ricevuto alcun aiuto finanziario.
Timothy non si perde d’animo e si trasferisce sopra al garage di Casa Garrett dove prima viveva il suo migliore amico Jase ed è lì che incontra Alice. I due si conoscono già per via dell’amicizia che lega Jase a Tim ma avranno modo di approfondire questa conoscenza. In più Tim riceverà una sgradita sorpresa che gli sconvolgerà la vita.
Cosa succederà ai due ragazzi? Riuscirà Tim a dimostrare di essere diverso da come il padre lo ha sempre considerato? Cosa sarà la sorpresa a cui si troverà vincolato Tim?
«Allora, cos’è successo di così grave? Stavi migliorando!» «Sì, be’, e ora sono peggiorato.» Ha quella voce roca e strozzata che viene ai ragazzi quando si sforzano di contenere le emozioni. Tiene gli occhi fissi sul fondo del vialetto, come se temesse di piangere se distoglie lo sguardo da lì. Sembra più piccolo, un ragazzino. Continua a stuzzicare quello strappo vicino alla tasca, e con un gesto di stizza gli prendo il polso e lo scuoto. «Proprio come ti aspettavi, vero, Alice? Volevo essere meglio di così.» Mi guarda per un momento. «Sei bellissima. Dio.» È chiaro che è successo qualcosa di grave, ma non capisco cosa, e lui non me lo vuole dire. Ma io ho tutta la mia famiglia. Lui ha molto di meno.
La trama è ben scritta e invoglia a leggere il libro. Mi aveva incuriosito molto e sono felice di aver partecipato a questo BlogTour.
La copertina è carina ed è stata lasciata come l’originale quindi è decisamente apprezzabile. Non mi fa impazzire perchè ci sta di meglio ma è completamente soggettivo: può piacere oppure no. Il titolo originale è The boy most likely to, ovvero il Ragazzo che ha più probabilità di. Non capisco questo arrangiamento italiano visto che tradurlo così com’era avrebbe avuto anche più senso anche per ciò che c’è all’interno del libro stesso.
L’epoca è senza dubbio moderna.
Quando apro l’acqua si irrigidisce per lo shock. Per favore, Cal, non ricominciare a strillare. «Va tutto bene. È una doccia. A noi uomini piacciono le docce. Dalle una possibilità.» Mi si aggrappa al petto come una scimmietta. Una scimmietta sporca coi capelli rossi. Gli lavo la schiena sotto l’acqua. Fa una smorfia: accidenti, l’acqua è un po’ caldina. La regolo fin quasi al freddo. Cal sembra ancora più spaventato. Gli insapono di nuovo la schiena e poi lo tiro su per guardarlo in faccia. «Va tutto bene, Cal. Sei al sicuro» mormoro in tono convinto. I suoi occhi blu e rotondi fissano i miei. China la testa, mi appoggia la bocca sul naso… E inizia a succhiarlo. Non resisto, scoppio a ridere. Lui continua a succhiare lo stesso. «Non otterrai quello che cerchi dal mio naso, ragazzino!» Probabilmente neanche dal resto di me. Ma qui, sotto questa doccia gelida, con lui scivoloso come una saponetta, ed entrambi reduci dal pannolino dell’orrore, sono felice. Per il momento, quantomeno, posso essere ciò di cui questo bambino ha bisogno. O almeno può esserlo il mio naso.
I personaggi principali sono due; poi ci sono anche altri che sono preponderanti per la storia che viene a crearsi:
Tim è un ragazzo scapestrato, ha avuto problemi con l’alcolismo, è stato espulso da diverse scuole e sta cercando di cambiare. E’ un ragazzo particolare, ironico sia verso se stesso che con gli altri, è un ragazzo sicuramente particolare ma da non sottovalutare.
Alice è una ragazza esemplare. Si fa carico della famiglia e dei conti di casa perchè suo padre è in ospedale e sua madre è sempre impegnata con i figli. Con i ragazzi invece è fredda, calcolatrice, una sottospecie di sergente. Con Tim tutte le sue sicurezze vacilleranno. Riuscirà a irrompere nel suo cuore di ghiaccio?
Preponderante è Cal è il piccolo che entrerà a far parte del romanzo e sarà una parte davvero fondamentale per la crescita dei personaggi principali, sopratutto di Tim. Ho adorato Cal in ogni sua singola forma e il rapporto con Tim è stato davvero fantastico.
La famiglia Garrett è numerosa, chiassosa e generosa. Sono aperti nei confronti degli altri e sono disposti sempre ad aiutare. Ognuno con una propria caratteristica creano una famiglia allargata fantastica, che tutti vorrebbero.
«Anche il tuo appartamento era vuoto.» «Sì, be’. Accidenti, quanto traffico. Devo andare a prendere Nano prima di Cal, e Hester si agita sempre se arrivo in ritardo. Dio, quello lì è appena passato col rosso, hai visto?» «Tim, sei arrossito?» «No, io non arrossisco. Gli uomini non arrossiscono.» «Secondo me sei arrossito.» «Fa caldo qui dentro, Alice. Puoi aprire il finestrino?» Non fa affatto caldo, lì dentro. È un fresco e nuvoloso pomeriggio autunnale. E poi c’è l’aria condizionata, nonostante sia totalmente inutile. Apro lo stesso il finestrino. Anche lui apre il suo, e quando ci fermiamo a un semaforo tira fuori la testa per rinfrescarsi il viso. Che non è arrossito. Perché gli uomini non arrossiscono.
Il perno centrale più che Alice e la storia d’amore, per me, è stata la crescita di Tim, il diventare uomo, il cambiare e il rapporto che matura con se stesso dall’arrivo di Cal ed entrando anche a contatto con una famiglia vera, diversa dalla propria; quella dei Garrett.
Lo stile utilizzato è stato davvero minimal. La storia si divide in due punti di vista diversi che si alternano all’interno dei capitoli più volte: quello di Alice e quello di Tim.
[Apro e chiudo parentesi! Ammetto che ho preferito sicuramente Tim ad Alice ma è proprio un difetto mio. E’ difficile, se ci sono due punti di vista in una storia, che io ami il punto di vista femminile. Perchè? Perchè la parte maschile risulta quasi sempre migliore e somigliante alla realtà. La donna viene fatta come una mollacciona in stile oca giuliva. (Ma questo è un discorso a parte, ovviamente).]
In alcuni momenti l’ironia di Tim è stata sincera e pura. Ridevo di gusto e mi sono trovata nei suoi pensieri, veri e forti per un adolescente di soli diciassette anni.
Le tematiche affrontate non sono delle più semplici: si passa dall’alcolismo alla paternità e sono state decisamente bene affrontate. I personaggi sono maturati, in questo senso, sopratutto Tim.
Parlo della mamma, della sua inattesa accettazione di Cal, e dei Garrett, di come per loro l’accettazione sia scontata… e poi dico qualche parola su pa’. Dopo la riunione Jake si siede accanto a me in cima alla lunga scalinata di St. Jude. Apre con i denti un pacco di bottigliette di birra analcolica, me lo porge senza dire niente. Ne prendo una, me la porto alle labbra, resto seduto lì, gambe larghe e mani intrecciate tra le ginocchia. «Sto smettendo di fumare» dice Jake. «Di nuovo. Stavolta spero proprio che sia per sempre. Sei un ottimo esempio, ragazzo. E non avrei mai pensato di poterti dire questa frase.» Gli scocco un’occhiata, riesco a sorridere, torno a guardarmi le mani. «Il fatto è che…» continua. «Quando il mio compagno ha detto ai suoi genitori di essere gay, loro hanno chiamato il pediatra sperando che ci fosse un vaccino. I miei l’hanno chiamato per chiedergli cosa volesse per cena.» Mi lancia uno sguardo significativo. Poi sospira, sorride. «A volte… se abbiamo fortuna… troviamo una famiglia dove meno ce l’aspettiamo.»
La storia per quanto sia stata carina è risultata scontata. Avevo capito già come sarebbe andata a finire fra Tim e Alice ed ancora peggio fra Tim e Cal. Nessun effetto sorpresa, nessuna cosa che mi abbia coinvolto e sopratutto convinto pienamente.
Un vero peccato perchè la storia d’amore è passata in secondo piano rispetto al resto e ha perso molto. E’ stato comunque divertente e riflessivo.
Lo consiglio? Più agli adolescenti e a chi vuole affrontare una lettura leggera e spensierata in vista dell’estate ma non aspettatevi niente di particolare.
Il mio voto per questo libro è di: 3 pesciolini.
Ecco qui le altre tappe che potete leggere se ve le siete perse:
In più ci sono le altre recensioni da leggere, che aspettano soltanto voi!
Cosa ne pensate, vi piace questo libro? Lo leggerete? Io vi aspetto con un commento!
A presto,
Sara. ©