BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
E buon martedì! Sono qui per portarvi una nuova lettura che spero possa incuriosirvi e interessarvi. Ringrazio la Mondadori Oscar Vault per avermi permesso la lettura in anteprima e l’organizzatrice dell’evento che si è occupata di tutto. Ecco a voi che ve ne parlo:
Titolo: Le ragazze immortali
Autore: Kiran Millwood Hargrave
Data di uscita: 22 marzo 2022
Pagine: 348
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Trama: Le gemelle Lil e Kizzy stanno per compiere diciassette anni, ed entro poche ore arriverà per loro il giorno della divinazione: l’Anziana Charani svelerà alle ragazze quale destino le aspetta. Ma non faranno in tempo a partecipare alla cerimonia perché il crudele Boier Valcar le fa rapire per farne le sue schiave. Costretta a lavorare nelle cucine del castello, un luogo tutt’altro che accogliente, Lil trova conforto nell’incontro con Mira, una compagna di sventura verso cui si sente attratta in un modo mai provato prima. E lì sente parlare del Drago, che ricorda la terribile figura mitologica di cui raccontano le antiche leggende, un mostro a cui si portano in offerta giovani ragazze… Forse Lil e Kizzy non avranno la loro cerimonia di divinazione, ma le gemelle stanno per scoprire comunque il loro destino…
Per la mia tappa del BLOGTOUR vi parlo de
L’AMBIENTAZIONE
Nel volume non è data una vera e propria spiegazione sul luogo in cui è ambientata ma abbiamo delle tracce che ci consentono di risalire sul dove e come viene sviluppata questa storia. Siamo nella nella Valacchia del XV secolo governata da Boieri e Voievod che fanno razzie e rendono schiavi i Viaggiatori, ovvero i Nomadi dell’epoca. (Ovviamente ci basiamo su questa ricostruzione dell’epoca, essendo la storia un retelling delle Mogli di Dracula e quindi basandosi sulle date in cui è ambientato Dracula)
Come cita anche la famosa Wikipedia:
La Valacchia è una regione storico-geografica della Romania, delimitata a sud e a est dal Danubio, a nord dalle Alpi Transilvaniche, a ovest dalle gole delle Porte di ferro. A nordest i fiumi Siret e Milcov la separano dalla Moldavia. Il fiume Olt la divide inoltre in due subregioni: l’Oltenia a ovest e la Muntenia a est. Corrisponde alla regione occupata anticamente dai Valacchi. La Valacchia divenne uno stato di fatto indipendente nel 1330 sotto Basarab I (1310 – 1352).
Attualmente, la Valacchia, è una regione della Romania.
RECENSIONE
La storia ha inizio nelle lande boschive della Valacchia, dove due sorelle gemelle Lillai e Kizzy stanno per compiere il loro diciassettesimo compleanno e, con questo arriverà il giorno della divinazione ovvero il momento in cui l’Anziana del villaggio dirà loro cosa le aspetta nel futuro e a cosa sono destinate. Peccato che per loro, quel giorno non arriverà mai. I soldati di Boier Valcar vanno a fare razzia nel loro villaggio e tengono solo qualche ragazzo come schiavo da utilizzare a palazzo. Le due gemelle, più uniche che rare oltre che Viaggiatrici (quindi la loro reputazione le precede) vengono portate a palazzo dove sta per arrivare un ospite importante, il Drago, somigliante alla terribile figura mitologica di cui raccontano le antiche leggende.
Cosa ha in serbo per loro, il destino? Cosa vuole da loro il Voievod e il Drago? Riusciranno a liberarsi e a trovare ciò che cercano? Cosa scopriranno del mondo che le circonda, una volta che entrano a contatto con una realtà diversa dalla loro?
Quando lo sciogliersi della neve mette in moto un altro anno, successivamente a tutto questo, viene “il dopo”. I primi verdi istanti del nuovo raccolto, l’emergere della lenta attività sotto il terreno dopo il disgelo. Per gli Stanziali è l’annuncio del lavoro a venire, sempre lo stesso, sicuro come le stagioni. Per noi, è il momento di partire. “Il dopo” era appena cominciato quell’anno, quando i soldati vennero dall’angusto passo tra le montagne, salirono attraverso gli alberi del colore del rame e fino a quella terra dove noi abitavamo senza pretese di possesso. Era un inizio quello in cui arrivarono, e fu una fine quella che portarono.
La trama è ben scritta, non ci sono spoiler evidenti e sembra essere costruita finemente per dare un’apertura e una chiusura al cerchio di cui questa storia andrà a trattare. Ero senz’altro curiosa del volume conoscendo l’autrice e avendo letto già un altro volume per Mondadori, qualche anno fa. La rama rispecchia ciò che viene narrato, ben fatto.
La copertina del volume non è stata modificata, per fortuna, ed è stata mantenuta la versione originale della medesima. Trovo che sia molto carina e ricorda altre copertine di storie simili che vanno su un genere simile o comunque con una storia al femminile strutturata tra castelli e boschi, per capirci. Un po’ come Oltre il bosco di Melissa Albert o Cuore Oscuro di Naomi Novik. Nel complesso si vedono le mani delle due sorelle che convergono nella stessa direzione, l’orso bianco che le due avevano a casa e il serpente relativo al vino al veleno. Si notano anche i funghi in basso, cosa che verrà nominata abbastanza spesso e si vedono le torrette del castello, in rosso. E’ una copertina ricca di significato se si vanno a vedere i dettagli e ci dice molto più di quello che sembra. Il titolo è la mera traduzione del volume e, fortunatamente anche qui, non ha subito mutamenti importanti. Per quanto riguarda il significato che si cela dietro questo, ricordo che essendo un retelling de Le mogli di Dracula, riusciate già a immaginare il significato del volume in questione.
Per l’ambientazione e l’epoca non lo menziono nuovamente avendone già parlato prima.
«Ah, ma allora parli!» Malovski alzò le mani e applaudì sarcastica. «Cominciavo a pensare che fossi la sua ombra. Kisaiya, dunque. E tu sei?» Non volevo sentire il mio nome storpiato dalla sua lingua di Stanziale, ma avevo già rivelato quello di Kizzy: non era giusto proteggere il mio. «Lillai.» «Che nomi strani.» Malovski storse il naso. «Comunque al castello non vi serviranno.» «Cosa faremo al castello?» azzardò Kizzy. «Ti ho autorizzato a parlare?» sbottò Malovski indispettita. «Ho in mente di farvi cominciare come cameriere.» «Non riesco a portare i vassoi» disse Kizzy. Malovski rise brevemente e si portò una mano alle labbra. «Le tue mani guariranno. Inoltre, ci sono molti altri modi di servire.» «Altri modi?» chiesi, ritrovando la voce. «Ogni modo in cui il boier vorrà.»
I personaggi di questa storia non sono tantissimi e il volume tenderà a concentrare il tutto sulle due gemelle, protagoniste principali della storia stessa. Le due gemelle Viaggiatrici, o anche comunemente dette Nomadi, vivono libere in dei carri e amano la natura, in attesa intrepida di ciò che ne sarà di loro nel futuro. Sono apparentemente in simbiosi fra di loro ma non possono essere più diverse di così:
Kisaya, detta Kizzy è la più carina fra le due sorelle, dai lineamenti fini e delicati ma dalla personalità forte, decisa e determinata, che non si lascia scalfire o abbattere tanto facilmente – e nonostante sia tutto ciò è quella che ho sopportato meno; Lillai è la gemella narrante, quella più calma e riflessiva, che tenta di mostrarsi invisibile e di fare tutto pur di cercare di sopravvivere. Infatti le due sono gemelle quasi perlopiù per l’aspetto che per quanto riguarda invece il carattere, che è agli antipodi.
«Lascia pure che lo credano» dissi, allungando improvvisamente una mano e posandogliela sulla guancia. «Loro non possono sapere cosa penso davvero. Io voglio sopravvivere a tutto questo, Kizzy, voglio rivedere Kem e Albu.» I suoi occhi bruciarono dentro ai miei, il loro bel marrone trasformato in un abisso di furia cieca. «Sopravvivere non è abbastanza per me.» Con uno scatto si sottrasse al mio tocco, scuotendo il capo. «Io non lo accetto questo destino.»
Il perno centrale di questa storia sta tutto nel destino delle due gemelle. Non sembra essere sostanzialmente chiaro a livello generale, ma se dovessi dare una chiara spiegazione, l’unica cosa che mi verrebbe da dire è quella che vi ho appena detto, anche perché ci sono delle cose fondamentali che l’autrice sembra aver tralasciato. Ve ne parlo fra poco.
Lo stile utilizzato è semplice, fluido e scorrevole, importato in prima persona dal punto di vista di una delle due gemelle, Lillai. L’ambientazione è ricca di dettagli e ci lascia sognare sia a livello di luoghi in cui le due gemelle vivevano, sia dove finiscono successivamente. La Hargrave su questo è molto brava, riesce a rendere il world building e la costruzione dell’ambientazione perfino magica e su questo non posso che ritenermi soddisfatta.
Le protagoniste stesse si confermano per il loro legame ma in fin dei conti è anche il carattere a farle divergere e a portarle in una direzione non troppo chiara al lettore. Lillai continua a combattere per tenere unite lei e la sorella e sua sorella Kizzy sembra fregarsene e andare nella direzione opposta. Ok il non voler sopperire al destino ingrato a cui stai andando incontro, ma non hai neanche paura di perdere tua sorella? Il legame fra le due, almeno inizialmente, piace e riesce a rendere bene anche a livello di storia, pensando che il tutto prendesse una piega diversa laddove anche il resto potesse prendere vita. Peccato che la storia non si smuove molto da questo e il tutto finisce per essere ripetitivo e fine a se stesso.
Nonostante la struttura della storia si basi su Dracula e questo, visto così senza lettura, può sembrare qualcosa di apparentemente affascinante dal punto di vista dei vampiri. Nonostante questo, però, sotto quest’aspetto il volume non tocca praticamente quasi per nulla i vampiri o simili. Vengono citati solo nella parte finale del volume ma non sono il punto focale ne nulla che lasci troppo spazio alla figura stessa. E, almeno per quanto mi riguarda, trovo che sia assolutamente un pregio.
Nel complesso non l’ho trovato un brutto volume, anche perché risulta scorrevole e la storia delle due gemelle finisce per incuriosire il lettore; il lato negativo è che la storia finisce per non avere una piega ben precisa, almeno rispetto a come, invece, ha inizio. Si concentra molto sul cambiamento che le due sorelle subiscono, sullo sradicamento famigliare ma il contorno, finisce per essere banale, quasi alla deriva, senza una direzione giusta da seguire. Ho trovato che il volume, si, volesse portare un tocco di femminilità, toccare tematiche importanti – si veda il fatto che la verginità viene vista come punto a favore, che le donne siano viste come trofeo dagli uomini e che la donna venisse schiavizzata, utilizzata come oggetto e quant’altro. Queste tematiche sono serie, importanti e ben valorizzate dall’autrice che non lascia spazio a gentilezze e ci descrive cosa accade così come accade e questo sicuramente è un punto a favore. Peccato però, che in fin dei conti la storia sembra non avere pesci a cui appigliarsi e finisce per essere fine a se stessa, banale e poco entusiasmante.
Come spesso accade con i peggiori mostri, aveva l’aspetto di un uomo normale. Sul capo portava una fascia di seta rossa attorcigliata in una foggia che non avevo mai visto. Era avvolto da diversi strati di pelliccia nonostante il caldo e ora che gli stavo così vicino, e che non riuscivo a distogliere gli occhi da lui, mi accorsi che sembrava grande e grosso, ma non lo era. Era magro come me, o come Malovski, e come lei emanava lo stesso fulgore febbricitante, anche se, per quanto potevo vedere, non era truccato. «Gemelle» disse il suo amico con la bocca piena di carne.
Il libro ha una buona struttura, è uno stand-alone di piacevole lettura ma che non “spiega” quasi nulla, lasciando più sospeso che altro. Vi consiglio la lettura aspettandovi qualcosa per nulla pretenzioso e leggero, un libro per ragazzi che spero comunque possa piacervi, sommariamente.
Kiran Millwood Hargrave ci porta nella Valacchia di Dracula, e ci parla del destino di giovani donne sradicate dalla propria terra che finiscono per cambiare drasticamente sia nei modi di essere, sia cambiando incontrovertibilmente il modo di vivere; e il futuro diverso da quello che le aspetta finisce per essere soltanto un sogno. La storia di due gemelle che si metteranno in gioco finendo fra le grinfie del potente Drago. Sarete capaci di cambiare le sorti o finirete anche voi ammaliate dal mostro che, apparentemente, non sembra essere?
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.
Si ringrazia l’editore per la copia omaggio
Seguite le altre recensioni qui, mi raccomando! Noi vi aspettiamo:
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A presto,
Sara ©