RECENSIONE SERIE TV # – RAGAZZE ELETTRICHE SU AMAZON PRIME.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Sono entusiasta di parlarvi di questa prima stagione della serie in questione. E’ stata una bella serie che spero venga riproposta del quale vorrei leggere presto il volume dal quale è tratto. Spero di leggerlo presto, subito dopo tante cose che sto cercando di recuperare. Intanto vi parlo della serie TV. Ecco a voi:

9791254800508_0_536_0_75Titolo: Ragazze elettriche
Stagione: Uno
Episodi: 9
Durata media: 54-60 min (episodio)
Piattaforma: Amazon Prime
Trama: In un tempo imprecisato ma molto vicino al nostro presente, nel mondo comincia all’improvviso a verificarsi uno strano fenomeno: prima le ragazze, e poi le donne in generale, sviluppano la capacità di infliggere dolore e morte tramite scariche elettriche emanate dalle loro mani e attivate da una misteriosa “matassa” collocata sulle clavicole. Si innesca così un’inedita gerarchia di potere – in cui gli uomini sono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi – che è anche un’imprevista evoluzione dei rapporti tra i sessi e l’impulso a un nuovo ordine globale, con esiti inarrestabili e catastrofici. “Ragazze elettriche” scompagina il racconto del futuro prossimo e penetra nelle vene della crudeltà che abita ineludibilmente, come uno stigma, la conquista e l’esercizio del potere. 

TRAILER

RECENSIONE

Ragazze Elettriche su Prime Video: prime impressioni...La stagione e la storia ha inizio con una ragazza che viene adottata da una famiglia. La ragazza è silenziosa e temeraria, coraggiosa e forte. La ragazza sente una voce femminile, sembra essere quella di Dio, come lei crede o quella di qualcun altro, chissà. La ragazza sta per essere stuprata dall’uomo che la tiene in casa solo perché non ha fatto ciò che dicevano loro e sua moglie ne è consapevole. E’ lì che nasce il potere, la scintilla dalle mani di Allie che è la prima di una scia di donne che cominciano ad avere il potere dell’elettricità dalle mani, come una scarica, potente e folgorante. Un potere che da sicurezza e che potrebbe ribaltare il mondo.

Ma cosa significa davvero avere questo potere? Quanto potrà cambiare il mondo? E cosa succederà adesso che è tutto diverso? Gli uomini avranno paura e si difenderanno? Cosa cambierà nel mondo?

Ragazze elettriche, la nostra intervista all'attore Toheeb Jimoh -  Movieplayer.it Insieme ad Allie avremo modo di conoscere una serie di personaggi che apprezzerete/amerete/odierete e di cui vi potrete fare la vostra opinione. C’è la Sindaca di Seattle, Margot, che con la sua famiglia cerca sempre di essere al top del top per rappresentare la città e mantenersi al pari dei suoi avversari uomini con cui occorre essere sempre un passo avanti. C’è sua figlia Jos che dapprima la detesta e poi comincia a vederla in maniera diversa e differente da ciò che pensa. C’è Tunde, un ragazzo amico di Ndudi e aspirante giornalista che finirà per essere un testimone del cambiamento delle donne e un loro sostenitore ed è l’unico protagonista maschile che avrà più voce rispetto agli altri; lui aiuterà le donne e cercherà di capire i motivi che le spingono a cambiare drasticamente muovendo un buon personaggio seppur agli albori non sembrava avere buoni punti di partenza. C’è Roxy Monke, figlia illegittima di un boss della malavita che tenta di farsi rispettare per entrare nelle grazie di suo padre. Vi è Tatiana Moskalev, grande campionessa olimpionica comprata brutalmente ai suoi genitori da un Governatore per soddisfare le sue richieste. Tutti questi personaggi sono collegati tra loro, accumunati da questo grande potere così come dal dolore, dalla forza e dalla scoperta della rinascita. Sono una serie di personaggi interessanti e completamente differenti l’uno dall’altro. I personaggi sono svariati fra loro e sono ben strutturati singolarmente perché ci consentono di entrare nelle loro storie, nelle loro vite e nella loro quotidianità nonostante tutto stia irrimediabilmente per cambiare. Trovo il cast interessante e ben distribuito di cui la più famosa è l’attrice che interpreta la Sindaca di Seattle, l’attrice Toni Colette che l’abbiamo vista in diversi film e serie TV. 

Ragazze elettriche, la nostra intervista a Edwina Findley, John Leguizamo e  Auli'i Cravalho - Movieplayer.itUno dei punti di forza di questa serie è senza ombra di dubbio il cast che così variegato tale da interpretare in un unica serie molte storie, è unico nel suo genere e davvero ben fatto. Anche gli attori e le attrici del cast sono state davvero brave ad interpretare questa parte complessa e sicuramente originale. Ma non è solo il cast a fare tutto ma le tematiche e la storia a fare da padrona per questa serie. Ve ne parlo a breve.

Tratto dall’omonimo libro uscito in Italia per Nottetempo, chiamato The Power all’estero così come il titolo originale anche della serie TV, tratta una storia in cui sono le donne a fare da padrone. Non avendo ancora letto il volume – seppur ne sia sempre rimasta particolarmente incuriosita – posso solo dire che i messaggi che vuole lasciare l’autrice sono molteplici ma il più importante è sicuramente il cambiamento del sistema che porta solo ad un ribaltamento della situazione creando un ciclo che effettivamente difficile cambia se non si mantiene una linea stabile. Ci sarà sempre prevaricazione se non si raggiunge il giusto equilibrio. La giusta domanda è: come?

Ragazze elettriche, la nostra intervista all'attore Toheeb Jimoh -  Movieplayer.itLa serie affronta, almeno per questa prima stagione il cambiamento, l’accettazione o meno da parte del sistema femminile e la rivoluzione maschile che si sente messa da parte e abusata anche, se la mettiamo sotto tutti gli aspetti. La parte del Come non so se verrà mai affrontata o presa in considerazione con una seconda stagione, anche perché si è già finiti in uno stallo da cui è difficile ora uscire. Un discorso che di questa serie mi ha toccato molto, anche personalmente, è la madre e figlia che parlano del sentirsi al sicuro, che con questo potere non si ha più paura quando si rientra al buio la sera, che ci si sente molto più a sicuro perché ci si sa difendere o perché si è semplicemente la parte “forte” tra le due. Chi è donna può comprendere benissimo questo discorso perché almeno una volta ha subito anche una piccola molestia, un disturbo o un disagio in varie situazioni che ti portano a camminare veloce di sera quando stai rientrando a casa o quando stai per raggiungere la macchina, ad essere sempre circospetti con ciò che ci circonda e di avere sempre quell’allert di paura instaurata e insidiata dentro di noi. E trovarsi dalla parte opposta della barricata con un potere così grande non può che creare scompiglio, paura, ripercussioni sull’uomo in generale.

Ragazze elettriche, serie tv Prime Video: Trama, cast - The WomIl potere dell’elettricità è solo un simbolo del cambiamento. Poteva essere il fuoco, l’acqua o qualsiasi altra cosa ma l’elettricità è quella che governa ogni cosa, persino noi che siamo mossi da piccoli impulsi elettrici. Il potere dell’Elettricità sembra essere qualcosa che viene da una matassa dal corpo delle donne e che le donne devono averne avuto bisogno, così come viene anche spiegato all’interno della serie. E nonostante tutto il potere acquisito esse vengono viste come una minaccia, come se abbiano un’arma con loro, come se volessero far del male agli uomini gratuitamente o solo per il fatto di essere più “forti”.

Non si è a conoscenza se ci sarà o meno una seconda stagione della serie TV, ne so su quali pieghe si basa il volume e su cosa possa continuare a marciare. Trovo che la storia abbia degli ottimi presupposti e ciò che ci continuiamo a domandare sia sulla voce di Eva, su cosa stia a significare e da cosa derivi, cosa la porterà a fare e se molte altre finiranno per seguirla. O su cosa ne sarà della Sindaca di Seattle e della sua famiglia o su come Roxy possa cambiare uscendo dal fulcro creato attorno a lei dalla sua stessa famiglia pericolosa e criminale. Le domande che ci spingono a voler vedere una prosecuzione sono molte e sono assolutamente favorevole ad una seconda stagione ma mi domando anche come possa emergere qualcosa che cambi a situazione di stallo dopo il cambio, dopo il potere, dopo la consapevolezza e il fatto che il mondo si sia, si ribaltato, ma non sia cambiato molto visto che poi passano ad essere le donne quelle che creano ciò che hanno sempre temuto.

Ragazze elettriche (The Power), il teaser della serie Prime Video

Consiglio la visione di questa serie TV perché ricca di tematiche sulle quali riflettere. Di sicuro le donne troveranno maggior conforto da questa serie ma posso assicurare che qualche maschietto si farà delle domande dopo aver visto la serie TV. E mi rivolgo a voi, donne: se aveste un potere come questo, in che modo lo sfruttereste? Vendetta o semplice difesa? Secondo voi è un’arma o meno? E’ una storia interessante di cui non vedo l’ora di leggere il libro, ovviamente e di cui spero arrivi presto un seguito.


Voi siete pronti per questa Serie? L’avete vista o la vedrete? Fatemi sapere le vostre considerazioni al riguardo, io come sempre vi aspetto qui.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #645 – COLORFUL DI ETO MORI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Sono qui per parlarvi di questo nuovo libro di cui ero immensamente curiosa. Amo molto le storie giapponesi, i manga e tutto ciò che ne deriva ed ancor meglio la tipologia di storie di questo tipo. Per questa opportunità debbo ringraziare la Dea Planeta per avermi permesso la lettura del volume. Ve ne parlo subito:

9791221204285_0_424_0_75Titolo: Colorful
Autore: Eto Mori
Data di uscita: 7 marzo 2023
Pagine: 205
Link d’acquisto: https://amzn.to/3ojOJ2m
Trama: Essere morti ha i suoi svantaggi: niente pomeriggi insieme agli amici, niente ramen, niente tramonti da ammirare abbracciati alla persona che si ama. Insomma, niente di niente. Si è solo un’anima senza corpo, in attesa della reincarnazione. A meno che… A meno che tu non abbia commesso un tremendo errore nella vita precedente. In tal caso, è tutta un’altra storia. Per te, il circolo delle rinascite è off limits, c’è solo il grande e oscuro vuoto. A volte, però, il Grande Capo ha voglia di giocare e indice la Prestigiosa Lotteria delle Anime. Perché non dare una seconda possibilità a quei disgraziati?, dice lui. Al vincitore della lotteria viene concessa la possibilità di tornare sulla Terra in un nuovo corpo e con una missione precisa: porre rimedio agli errori del passato prima che il tempo concesso scada. Nessuno vorrebbe sprecare la sua unica seconda possibilità, ma è più facile a dirsi che a farsi, ve lo assicuro. Lo sa bene l’anima vincitrice di questa tornata della lotteria, a cui è capitato in sorte il corpo ― e soprattutto la famiglia ― di Makoto Kobayashi, un timido quattordicenne che si è appena suicidato. L’anima non ha la più pallida idea di cosa fare, ma, forse, scoprire il motivo che ha spinto Makoto a togliersi la vita potrebbe aiutarla a scoprire qualcosa di più anche su se stessa…

RECENSIONE

Colorful: recensione del commovente film su Amazon Prime VideoLa storia ha inizio con un’anima. L’anima di una persona che è stata qualcuno in vita e che ha commesso dei grandi errori. Nonostante non accada quasi mai, e il ciclo delle rinascite finisce per essere fuori da ogni cosa a meno che non si ha una grande opportunità: la vincita di una lotteria per le anime alle quali viene consentito di rimediare – in qualche modo – agli errori del passato. E’ così che questa anima ottiene istruzioni e il corpo del ragazzo di nome Makoto Kobayashi. Sembra una vita semplice, di poche pretese con due genitori e un figlio, Mitsuru. Hiroka è la ragazza che da sempre gli piace e Shoko quella che corre dietro a lui, anche se lui non se ne è mai accorto. La vita è dura e conquistarsi un giro di rinascite anche, dovrà fare del suo meglio l’anima che è finita all’interno di Makoto Kobayashi. Prima che sia troppo tardi.

Cosa capirà l’anima che ha vinto la famosa Lotteria? Perché prendere il corpo di Makoto Kobayashi? E  cosa cambierà mano a mano che l’anima prenderà il via all’interno della vita di Makoto? Cambierà la sua vita e capirà come poter finalmente rendere una vita, migliore?

Non ho ancora capito niente della faccenda, non so di preciso nemmeno chi sono, ma sento tutte le parti di questo mio nuovo corpo pesarmi addosso. Sembra che ogni mia cellula stia urlando.

La trama mi piace, dolce e ricca di ciò che il libro ci presenterà, dall’inizio alla fine. E’ la tipica trama che viene adottata per i volumi giapponesi o di questo tipo: spesso vedo utilizzare questa tipologia di trame per queste storie introspettive e assolutamente delicate. Ho apprezzato molto questa trama che non è niente meno ciò che ci troveremo a leggere nel corso del volume stesso. Magari è leggermente troppo corposa visto la lunghezza del volume, eppure la trovo coerente e ben strutturata.

La copertina la adoro. Nonostante non riprenda l’originale e non si affaccia neanche lontanamente a quanto è il manga, trovo che sia luminosa, illuminante e attiri l’attenzione. Amo molto questo tipo di illustrazioni che si rifanno a degli illustratori che apprezzo molto anche sul web, quindi non mi posso che trovare soddisfatta della chiave che viene data al volume: il cielo esteso e incontaminato e un piccolo uomo che lo guarda come si guarda l’avvenire, la rinascita, il cambiamento. Una copertina assolutamente azzeccata con la storia. Per quanto riguarda il titolo, esso non ha subito modifiche anzi è stato traslato così come lo vedete dall’originale. Trovo che sia stata la scelta migliore se qualcuno cerchi di identificare e ritrovare il manga al quale fa capo la storia. La traduzione poi starebbe a significare “Colorato”, quindi trovo che la scelta di mantenere tutto così sia stata giusta e ben ponderata.

L’ambientazione è Giapponese, ci troveremo fra le strade del Paese dove vive Makoto Kobayashi. L’epoca sembra essere recente anche se non del tutto contemporanea e moderna.

«Il Makoto Kobayashi che conoscevo io sapevo guardare in profondità.» Shoko sorride incantata. «Anche nel bel mezzo di una lezione rumorosa, o sul campo da gioco, tutto polvere e corsa, mentre tutti gli altri ragazzi urlavano e si divertivano come bambini, Kobayashi sapeva stare in silenzio, sapeva concentrarsi e cogliere gli aspetti più profondi di ogni cosa. I suoi occhi erano gli unici a catturare un sacco di particolari che nessun altro sapeva notare. L’ho capito la prima volta che ho ammirato la sua tele. Non te lo ricordi? Ecco che tipo di ragazzo era Makoto Kobayashi. Era puro e limpido, completamente diverso dai suoi coetanei, infantili e volgari. Si caricava di tutta la tristezza di questo mondo e ne sopportava il peso. Da solo.»

I personaggi che si muoveranno all’interno di questa storia sono pochi ed equilibrati. Inizialmente ci troveremo con l’anima protagonista di questa storia e il suo angelo guida, Prapura. Più avanti ci troveremo ad avere a che fare con Makoto Kobayashi e con la scoperta di cosa può aver fatto nella sua vita, cosa può averlo spinto ad uccidersi e alle relazioni con i componenti della sua famiglia così come con i suoi amici che saranno parte integrante della storia e ci permetteranno di conoscere al meglio tutto ciò che è successo al protagonista principale della storia.

Makoto Kobayashi è un ragazzo che ha deciso di uccidersi perché la vita è troppo difficile da gestire: l’amore andato a male, il dolore per sua madre e suo padre, lo sconforto nei confronti di suo fratello che sembra detestarlo. Ogni cosa sembrava essere andata nel declino e lui si è lasciato trasportare da esso. Ma Makoto non è solo questo: nonostante l’anima che torna per lui non sembra inizialmente dedicarsi molto al cambiamento e si accontenta di sopravvivere, tutti i suoi amici notano che c’è qualcosa in lui di diverso dal solito, che è cambiato, che è diverso. L’anima di Makoto vuole scoprire cosa e chi era Makoto e lo scopre una persona buona, sensibile e ricca di significato.

Sto per pronunciare l’ennesima cattiveria, quando incrocio i suoi occhi. E di colpo la voce mi muore in gola. E’ l’espressione sul suo volto ad ammutolirmi. E’ molto determinata, addirittura coraggiosa, niente a che vedere con il suo solito sguardo timido. Non dice una parola, se ne va senza nemmeno salutare. Quando resto solo, avvicino la busta al naso. Emana un profumo straordinario. Quello del segreto di una madre.

Un uomo che tiene una lanterna nel buioIl perno centrale di questa storia è la riscoperta della vita, è la rinascita, è una seconda possibilità. Tutti dovremmo avere una possibilità nella vita e a quest’anima è stata data una delle più grandi possibilità che si possa avere: scoprire le atrocità passate di un essere umano e cercare di ripararle e di cambiare una volta per tutte.

Lo stile utilizzato dall’autrice è delicato, leggero e piacevole. La struttura narrativa è improntata sul punto di vista in prima persona dell’anima che prenderà il corpo di Makoto e vivrà i suoi panni dal momento della sua ripresa alla vita, in poi. E’ un po’ strano seguire i passi di un’anima che non sa nulla del corpo di cui ha preso parte e di cui non conosce le relazioni e quant’altro. E’ stata una buona scelta consentire al lettore di scoprire le cose assieme a Makoto e permettersi di farsi ognuno la propria opinione al riguardo della situazione e delle cose che accadono.

La cosa che si capisce, andando avanti nel corso della lettura è il fine della storia e la storia dietro l’anima che prende il corpo di Makoto. Tutto appare decisamente un po’ scontato seppur la lettura risulti al tempo stesso unica e originale con un messaggio di fondo davvero molto bello e toccante. Il messaggio che ci lascia l’autrice così come ci donerà il personaggio principale stesso è quello della seconda possibilità, quello di poter essere migliori, quello di trovare il punto positivo in quanto c’è di negativo nel mondo. Le famiglie non sono perfette, gli amici non sono perfetti e noi stessi non siamo perfetti, eppure dobbiamo cercare di esserlo perché il mondo là fuori sembra richiedercelo ed è dura, sempre più dura. 

La morte di Makoto. Questa è l’unica cosa che non cambierà mai, per quanti anni o decenni possano passare. Resterà per sempre così.

Il libro è stata una lettura che emoziona, una lettura introspettiva come solo i giapponesi sanno essere. Volume tratto da un manga e da un relativo film animato che recupererò sicuramente. Una lettura che consiglio di intraprendere se amate i manga, gli anime e le storie giapponesi o se volete cercare di scoprire un nuovo volume che magari vi coinvolgerà positivamente.

Eto Mori scrive un volume che tocca le corde della vita, che ci regala speranza di una rinascita e la positività per la propria esistenza. Colorful ci consente di comprendere quanto la vita sia preziosa nei pochi attimi di cui neanche ci accorgiamo, a volte. 

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ve ne pare? Potrebbe piacervi questo volume? Io spero come sempre che possa incuriosirvi abbastanza da leggerlo. Io come ogni volta, vi aspetto qui!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #644 – VOCI DALL’OLTRETOMBA DI KATHERINE ARDEN.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui, una recensione che spero faccia il caso vostro. Ho letto il primo volume di questa serie diverso tempo fa, ormai, di cui avevo persino gestito un evento per promuovere l’uscita del volume. Il secondo purtroppo ho sempre voluto leggerlo ma non avendone avuto modo è passato sempre in cavalleria. Finalmente sono riuscita a dedicarci il tempo necessario e posso finalmente parlarvi del mio acquistino tenebrino. Pronti per sentir parlare di questo volume?

9788804742258_0_536_0_75-2Titolo: Voci dall’oltretomba
Autore: Katherine Arden
Data di uscita:  5 ottobre 2021
Pagine: 192
Editore: Mondado
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Secondo volume de La Gita del Terrore
Trama: «Non ascoltare le voci. Le voci dall’oltretomba.» Un consiglio sensato, se non fosse che a darlo è proprio uno spettro. Ollie, Coco e Brian sono infatti arrivati in un resort di montagna e, nell’isolamento di una bufera di neve, hanno subito iniziato a notare inquietanti stranezze che sfuggono alla logica degli adulti. Come un corridoio che si allunga all’infinito, specchi che riflettono persone inesistenti o un pianto disperato che esce da uno sgabuzzino vuoto. Poi è la volta dei fantasmi, che chiedono aiuto, minacciano, ingannano. E mentre le apparizioni si moltiplicano, sempre più terrificanti, infestando i loro sogni e facendo riaffiorare dal passato l’orfanotrofio che prima era ospitato lì, i tre ragazzi devono chiedersi dove stia la verità nel labirinto di parole che quelle voci stanno alzando attorno a loro e trovare dentro di sé gli strumenti per combattere il Male, in tutte le sue forme…

RECENSIONE

homem e mulher de mãos dadasLa storia ha inizio un giorno come tanti altri per i tre amici con un’avventura pericolosa e misteriosa che non si aspettano totalmente. Coco e sua madre sono state invitate a partire in settimana bianca con il padre di Ollie e hanno portato con loro Brian. I tre ormai dopo aver rafforzato la loro amicizia dopo gli avvenimenti de La gita del terrore e dopo aver avuto a che fare con L’Uomo che sorride si trovano in sintonia e sono vicini l’uno all’altro. E’ nel momento in cui i i tre si dirigono tra le montagne del Vermont tra la neve che blocca tutto, persino i spostamenti che tutti si ritrovano isolati nel resort di montagna dove, solo con i generatori, strani incubi e fantasmi si aggirano per il resort. Strane storie si aggirano su quel posto.

Cosa succederà all’interno del resort? Cosa cambierà per i tre e cosa vogliono i fantasmi da loro? Che siano le voci dall’oltretomba o c’entra ancora una volta l’Uomo che sorride? Cosa scopriranno i tre amici di tutto questo e come potranno risolvere tutto ciò che succede?

Quella notte fece un sogno. Qualcuno la tirava per la manica. «Vattene» mormorò Ollie. Anche nel sogno voleva dormire. Ma continuò a sentire qualcuno che le tirava la manica. Una vocina sussurrò: «Ti prego, aiutami.» Nel sogno, Ollie aprì gli altri e vide una bambina in piedi vicino al suo letto. Indossava una lunga camicia da notte bianca. Il suo viso era in ombra. 

tessuto bianco con macchia rossaLa trama è piuttosto limpida e lineare con quanto poi accadrà all’interno del volume anche se, in fin dei conti, si poteva raccontare meno di ciò che accade mantenendo un’aura più vaga e meno definita. Ad un certo punto sembra persino dire troppo ed ammassare dettagli che finiscono per confondere quando il volume si muove liscio come l’olio.

La copertina è la cosa che mi piace di più, sopra ogni altra cosa. E’ stata mantenuta esattamente come l’originale e segue la linea del volume precedente, ovviamente. Ha dei tratti e dei colori distintivi che attirano il lettore e piacciono. Adoro l’illustrazione e i colori utilizzati per questa copertina oltre al fatto che è assolutamente giusta per questa storia. C’è il resort in montagna, in mezzo alla neve e una macchina che arriva: che sia quella dei ragazzi o quella di chi arriverà successivamente. Non si sa, si sa solo che ispira la lettura alla vista. Così come il fumo sopra la casa che diventa un teschio o un fantasma, mettiamola così. Epica e bellissima. Il titolo di questa storia si ispira ed è stato scelto per una frase che viene detta da Gretel, un personaggio che conosceremo all’interno di questo volume, che cerca di mettere in guardia Coco e Ollie. E’ un titolo azzeccato anche per via dei fantasmi con i quali ci troveremo a condividere questa storia.

L’ambientazione è pressoché vicina al Vermont e alle sue montagne, in un resort sperso e l’epoca è abbastanza recente, anche se non è determinata ovviamente.

La bambina lanciò un’occhiata terrorizzata verso la porta. Poi si chinò verso Ollie e con una voce diversa, quasi impercettibile, disse: «Non importa. Non ascoltare le voci». «Cosa?» disse Ollie in un sussurro tremolante. «Quali voci?» «Le voci dell’oltretomba» disse la bambina. «Tutte quelle voci morte…»

I personaggi di questa storia sono i medesimi del volume precedente, con qualche aggiunta. Avremo modo di conoscere meglio il padre di Ollie e la madre di Coco così come Seth di cui non vi parlerò altrimenti doveri raccontare troppo anche del volume stesso. E’ una storia con dei personaggi giovani, freschi e uniti come fratelli oltre che amici. Cambia il punto di vista che questa volta non si concentra esclusivamente sul personaggio di Ollie ma si butta anche sul personaggio di Coco. Vi parlo un po’ di loro.

Ollie sa che sua madre ormai è morta e non può fare nulla per farla tornare indietro. Ma parlare con i fantasmi e parlare con lei è possibile? Di sicuro le fa bene stare vicino a suo padre e ai suoi amici ed è un personaggio che nonostante le difficoltà non dimentica il suo dolore e sa che questo può perfino fortificarla. Un personaggio che si scopre ancora più forte di prima.

Brian in questa storia se ne sta da parte, defilato e si vede davvero poco. Conosceremo meglio il legame con le due ragazzine ma si destreggia tra Ollie e Coco in maniera del tutto imparziale e decisamente libera, semplice e poco connessa. Nonostante faccia parte del trio, in questo volume viene anteposto e vengono messe in primo piano le altre due amiche che cercheranno il suo aiuto, per quanto possibile – anche se è Brian che ad un certo punto oltre a tentare di fermarle inizialmente a non fare pazzie, è quello che non aiuterà particolarmente nel tutto. Probabilmente lo vedremo primeggiare nell’ultimo volume della trilogia (spero!).

Coco è una ragazzina coraggiosa e geniale. Nonostante tutto sembra metterla in difficoltà ed essere la più piccola del gruppo non aiuta, deve mettersi ancor di più alla prova rispetto a tutti gli altri. E’ molto legata ad Ollie ed è disposta a sacrificarsi per lei, anche ad occhi chiusi. E’ legata alla sua mamma e ai suoi amici e sarà intelligente ed intuitiva nel trovare le giuste soluzioni ai problemi che accadranno.

Primo di perdere il coraggio lei girò la maniglia e aprì la porta. Non era chiusa a chiave. Fecero tutti e due un balzo all’indietro. Coco sentiva il respiro affannato di Brian. Guardarono dentro il ripostiglio: era vuoto.

Il perno centrale di questa storia è di vincere ancora una volta la partita contro l’Uomo che sorride che non si lascia sconfiggere e prendere in giro tanto come la prima volta. E’ pronto a giocare nuovamente e a vendicarsi, saranno pronti tutti anche a questo nuovo attacco? Una storia di amicizia e mistero, che ci riporteranno ancora una volta assieme alle nostre amate protagoniste.

casa coberta de neveLo stile utilizzato per questa storia è semplice e piuttosto fluida, adoro le storie per ragazzi che hanno un retroscena quasi macabro e oscuro. Da piccola leggevo qualche volume che aveva dei retroscena simili e ne sono sempre rimasta affascinata e incuriosita. L’autrice riesce a coinvolgere i più piccoli ma anche i più grandi sia per il legame tra i vari personaggi che per le atmosfere, i luoghi e gli avvenimenti che crea. Le sue parole scivolano veloci e questa storia si legge davvero in poco tempo. Ve ne parlo più approfonditamente. 

La peculiarità di questa storia, oltre l’Uomo che sorride che ritroveremo anche in  questo secondo volume è che la trilogia si sviluppa su tre libri da storie completamente differenti fra loro in stagioni differenti. Mentre ne La gita del Terrore ci troviamo in pieno autunno, coi campi di grano e cose che ricordano quasi Halloween visto tutto ciò che accade, in Voci dall’Oltretomba ci troviamo nel bel mezzo dell’Inverno, con la neve in uno chalet di montagna. Immagino che il terzo verrà ambientato in Primavera o ancora meglio in Estate… chissà.

Altra peculiarità della storia è quella di essere completamente autoconclusivo per ogni volume che può essere letto in sequenza o in singolo. Infatti la storia inizia e finisce in questo volume e riprende solo alcune cose come i personaggi e la loro amicizia mantenendo il legame solo nel personaggio de l’Uomo che Sorride come personaggio antagonista che si ripresenta più e più volte con nuove sfide e nuovi pericoli tra fantasmi, specchi, un vecchio orfanotrofio e morti misteriose.

Come vi dicevo prima, Coco diventa protagonista assieme ad Ollie ed avremo modo di conoscerla meglio non consentendo di primeggiare solo ad Ollie. Infatti spero che, avendo messo molto da parte Brian in questo volume, che si vedrà come protagonista nel terzo volume conclusivo della trilogia. Infatti avremo modo di conoscere e vedere in azione sia Ollie, protagonista del primo volume della trilogia e di affiancarci la sagacia e la dolcezza della piccola Coco che si metterà persino a rischio per salvare se stessa e i suoi amici.

«Papà, hai mai creduto ai fantasmi?» gli chiese di colpo. (…) Rispose in tono serio: «Credo nei ricordi. Credo nel ricordare così bene le persone che abbiamo amato da farle diventare delle presenze, quasi dei fantasmi. Quando si pensa molto intensamente a qualcuno che non c’è più  si ha l’impressione che sia nella stanza accanto, proprio dietro l’angolo, pronto a entrare in qualsiasi momento. …»

Il libro finisce per essere una lettura leggera, entusiasmante e misteriosa. Un libro che mi sento di consigliare per grandi e piccini e che tutti gli amanti dell’horror leggero e per bambini così come storie di fantasmi quasi alla Piccoli Brividi (ma molto più sciallo ovviamente ). Una trilogia che consiglio, così come la singola lettura di questa storia, ovviamente.

Katherine Arden torna con un nuovo volume sorprendente ed avventuroso. Tra ossa e voci dell’oltretomba vi sentirete immersi in una storia pericolosa, ricca di misteri in un vecchio chalet di montagna dove si doveva trascorrere una semplice vacanza in famiglia. Questo diventerà molto altro… e voi, sarete pronti ad affrontarlo?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia l’autore per la copia in omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Spero di si, ovviamente, come sempre. Io sono qui e vi aspetto mandandovi un abbraccio!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #643 – CALIPSO DI ALICE BERTI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Ho letto questo libro settimana scorsa e sono davvero entusiasta di parlarvene. Tutto mi immaginavo, tranne di restare colpita da questo volume, non so perché. Acquistato e iniziato per semplice curiosità, senza nemmeno conoscere la trama, devo ammettere di non esserne rimasta delusa. Ve ne parlo subito:

downloadTitolo: Calipso
Autore: Alice Berti
Pagine: 200
Data di uscita:  19 maggio 2022
Editore: Bao Publishing
Link d’acquisto: https://amzn.to/3LMOvZO
Trama: Alice Berti torna, a due anni dal suo debutto con “Neon Brothers”, con una storia sfaccettata che usa gli stilemi della spy story per esplorare i sentimenti umani. Calipso è un’agente segreta che dà la caccia ai predatori sessuali, ma è frustrata dalla scarsa efficacia del suo lavoro. Quando conosce Alessandro, che da preda diviene alleato, decide di scomparire e continuare di nascosto a dare la caccia ai mostri, ma per ucciderli, non per assicurarli a una giustizia in cui non crede più. L’arrivo di un altro uomo misterioso nella sua vita manderà in frantumi tutte le sue certezze, e metterà in pericolo la sua stessa vita. Ne uscirà diversa, più consapevole, meno sicura di sé. Uno young adult diverso dal solito…

RECENSIONE

La storia ha inizio con un una nuova missione per Calipso. Deve cercare di fermare Alessandro Tirabassi, un caso che potrebbe mettere a rischio un po’ tutto. E’ dura e difficile per lei lavorare nella WHH, è un agente spia segreta ma, quando Alessandro non solo non sembra essere quello che gli hanno descritto ma le propone ciò che vuole fare, lei non se lo lascia ripetere due volte: si mette a cercare di provare a fare vendetta per tutti quegli uomini che maltrattano le donne dandole la giusta punizione. Per Calipso però, le sorprese non finiscono e quando scopre che donare il cuore ha un prezzo molto alto, sarà disposta a fare qualsiasi cosa sia possibile?

Cosa succederà lungo il suo percorso? Quali consapevolezze raggiungerà? Cosa scoprirà lungo le sue missioni segrete? La scopriranno, visto che non è più autorizzata come spia?

I fumetti annunciati da Bao Publishing per maggio 2022 - Fumettologica

La trama di questa storia è lunghetta ma non in maniera particolare per parlare della storia in sé. E’ una trama modesta che fa parlare di sé e dell’autrice ed è una trama interessante che ci consente di conoscere ciò che succederà, bene o male all’interno del volume. Una spy story young adult che ci farà sognare.

La copertina della storia è davvero molto bella, mi piace ed è rappresentativa di Calipso sia nella sua bellezza sia come metodo per procacciare gli uomini che adesca, attraverso la sua bellezza, per poter completare il suo lavoro. Calipso è consapevole del suo corpo che attrae gli uomini e lei lo usa per fare la spia al meglio delle sue possibilità e conoscenze. Una copertina non del tutto rappresentativa se la si vede senza leggere almeno la trama ma ben strutturata per l’idea che vuole dare, ovvero attrarre alla lettura esattamente come fa con gli uomini, no? Il titolo è interessante  ed è il nome in codice che la migliore amica della nostra protagonista ha dato lei. E Calipso sia, non sapremo mai come si chiama veramente la nostra cara protagonista se non Calipso. Un bel nome, non lo nego e deriva dalla mitologia: la bellissima Calypso che domava il mare sull’isola di Ogigia e tutti i naviganti la amavano e la onoravano.

L’ambientazione è tutta Italiana, ovviamente e l’epoca è assolutamente moderna, contemporanea, ai giorni d’oggi.

Calipso: con BAO il graphic novel di Alice Berti - Nerdface.it

I personaggi di questa storia non sono poi molti ma si concentra quasi esclusivamente su Calipso e su tutto ciò che le ruota attorno. Le figure più importanti per lei sono la sua migliore amica – anche lei all’interno della WHH – Alessandro che da preda passa a complice e Matteo. Matteo è l’incontro per caso e nonostante Calipso provi qualcosa per Alessandro che vuole bene alla ragazza ma si è dichiarato asessuale e non vuole relazioni sentimentali, vuole provare a stare con lui e ad amarlo veramente, visto che ha trovato qualcuno di interessante, nonostante tutto.

Calipso è una ragazza che, come vi dicevo anche prima, è consapevole del suo corpo. E’ una ragazza avvenente, sensuale e vendicativa. Nonostante lavori tanti anni come spia dei servizi segreti, non può non essere al centro di tutto e – una volta fuori dalla WHH perchè non le consentiva di lavorare come avrebbe voluto e/o preferito, si getta a capofitto nel lavoro. Nell’ambito sentimentale non è molto avvezza ne molto capace a gestire le cose ma si trova subito in sintonia con Alessandro anche se sa bene che non avrà mai una relazione amorosa con lui e non avrà mai del sesso. Matteo è l’altro lato della medaglia: anche lui avvenente, interessante e intrigante. E così Calipso si scopre in una relazione poliamorosa, una ragazza esplosiva ma che sogna la tranquillità del mare e la dolcezza di un abbraccio.

Calipso: fiamme che si alzano nella notte

Il perno centrale della storia non è solo la vendetta di Calipso nei confronti degli uomini che finisce per essere lo sfondo su cui si muove questa storia, ma l’amore, i sentimenti e la relazione che decide di intraprendere assieme ai suoi due amanti: Matteo e Alessandro. Calipso non è mai stata brava con queste cose, eppure si trova mischiata in un vortice di sentimenti che per lei sono nuovi e che dovrà decidere come gestire al meglio delle sue possibilità.

Lo stile utilizzato è piuttosto semplice e la grafica fa letteralmente il suo degno lavoro. Nonostante non abbia una struttura lineare nei disegni e a volte le forme sembrano essere strane, trovo che i colori e lo stile di disegno utilizzato rappresentino al meglio la storia nel suo modo di presentarsi e di essere. Strano il modo di fare le gambe o alcune parti del corpo che non vengono delineate dal nero ma dal rosa più scuro e danno una forma diversa al corpo e alle linee delle strutture e delle persone. Calipso è avvenente e meravigliosa, attira l’invidia e gli sguardi anche delle donne e non si lascia intimorire da nessuno.

Le tematiche trattate sono interessanti e ben strutturate. Abbiamo la storia poliamorosa e il tema dell’asessualità che nei libri sono sempre trattati molto poco e, in questo volume, l’LGBTQ+ domina su tutta la linea. E’ un volume che finalmente ci porta qualcosa di nuovo e non lo mette in mostra, anzi, ce lo lascia scoprire. Non è qualcosa di totalmente nuovo per me però chi non conosce bene potrà scoprire nuove cose e documentarsi al meglio anche per capire le persone che ci circondano, senza giudicarle ovviamente.

Altra tematica interessante è il fatto che Calipso vendichi e faccia giustizia per le donne che hanno sofferto per amore, che abbiano subito soprusi o che li subiscano a tutto tondo, di ogni genere. E’ onorevole provare ad aiutare per queste cose, anche se non è il metodo del tutto corretto di gestire la situazione e le cose. Anche questo avrà una conclusione e una spiegazione finale che riporterà tutto in linea ma non smetteremo mai di seguire con attenzione le vicende di Calipso sia per quanto riguarda il suo lavoro, sia per quanto riguarda la sua situazione sentimentale. Riusciamo a connetterci molto bene con la protagonista di questa storia e la comprendiamo, riusciamo a sentirci come lei, fragili nonostante non sembri aver nulla da dover temere vista la sua bellezza e la sua apparente sicurezza di se stessa.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

Questa graphic novel saprà conquistarvi dalla prima all’ultima pagina. Non sapevo bene cosa aspettarmi quando ho deciso di leggere il volume ma, lasciandomi trascinare dal volume ho potuto trovare qualcosa di unico, originale e ben strutturato che fa capo a più generi letterari oltre a mantenere tale il fatto di essere un albo illustrato ed affronta temi attuali. Consiglio la lettura a chi ama le spy stories mantenendo un aura young adult,  oltre a tutto quello che vi ho appena detto ovviamente.

Alice Berti ci illustra come una giovane donna possa farsi valere non solo per il proprio corpo ma per la propria mente, a come si ama veramente una o più persone e a come la vendetta non sia esattamente il modo corretto di agire. In questo mondo in cui difficilmente si riesce ad avere la giustizia corretta e in cui, a volte, occorre farsi giustizia da soli, Calipso è un eroina delle donne seppur in maniera del tutto fuori dal comune e del tutto anti convenzionale.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ve ne pare di questa graphic novel? Potrebbe piacervi, no? Io come sempre vi aspetto, ovviamente!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #642 – INCUBUS DI GABRIELE LEVANTINI

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro altra corsa per questo nuovo volume di cui vi parlo. Per questa lettura debbo ringraziare l’autore del volume che mi ha permesso di leggere la sua opera, ovviamente. Siete pronti a scoprire di cosa si tratta? Io come sempre vi aspetto:

41whx9ucjil._sx322_bo1204203200_Titolo: Incubus
Autore: Gabriele Levantini
Data di uscita: 22 febbraio 2022
Pagine: 81 
Link d’acquisto: https://amzn.to/41hJQ8B
Trama: “Ansia. Questo è alla fine ciò che mi circonda, ciò che mi inghiotte. Al di là delle forme, delle impressioni.
Terribile nella sua semplicità. Come la nera oscurità.”

RECENSIONE

Questo volume non è una vera e propria storia che ha un inizio e una fine, anzi, tutt’altro. E’ una raccolta di racconti che incarna la paura, l’ansia, l’oscurità e la terribile convinzione che da essa non se ne uscirà mai veramente. Invece l’ansia è come tutte le altre emozioni che conosciamo e dobbiamo gestirla, domarla e lasciarsi trascinare da essa solo nei momenti in cui è giusto che faccia parte di noi. Una raccolta di racconti che si muove tra verità e fantasia ma con una base che ci trascina sempre più a fondo.

Cosa è per voi l’Ansia? Come fate a cercare di combatterla? Come e in quali occasioni vi è capitato di averla avuta accanto a voi e con voi? Siete pronti a scoprire il percorso di Gabriele Levantini?

Paura di annegare? Forse sono già annegato, forse sono anch’io un fantasma e chi mi incontra vede solo il ricordo di ciò che era. Orribile come questi esseri indefiniti che mi inseguono. Frammenti. Solo frammenti. L’eco di voci che non esistono più.

La trama della storia è molto semplice, niente di particolare, anzi ripercorre ciò che c’è all’interno di uno dei suoi racconti. E’ senza troppe pretese e ci mostra ciò che andremo a leggere seppur non ci dica poi molto, in buona sostanza ne ci mostri il fatto che la storia sia composta di racconti stessi.

La copertina di questa storia è piuttosto minimal, una crepa nera sul rosso. Non so se effettivamente rappresenti qualcosa ma la guardo e non riesce a dirmi granché, neanche a trasmettermi ansia. Avrei scelto qualcos’altro per cercare di rappresentare un emozione così grande ma so anche quanto è difficile dare un immagine o un volto a qualcosa del genere. E’ difficile, ovviamente ma non impossibile e trovo che – ad ogni caso – non rappresenta bene il volume. 

Cerco con tutte le mie forze di oppormi alla corrente, ma continuo a rimanere fermo. La grotta ormai mi sovrasta. È
immensa, è mostruosa. L’acqua si piega verso il basso. Ansia. Ansia. Questo è alla fine ciò che mi circonda, ciò che mi
inghiotte. Al di là delle forme, delle impressioni. Terribile nella sua semplicità. Come la nera oscurità.

Il titolo di questa raccolta di racconti, al contrario, è abbastanza rappresentativa di ciò che andremo a leggere. L’ansia vissuta come un incubo, come una tortura, una paura repressa e mai affrontata. Chi non ha paura degli incubi? E come si fa a non essere preoccupati o impauriti dalla stessa ansia che vi si presenta? 

Il perno centrale di questa racconta, lo abbiamo già capito, no? L’ansia fa da padrona e viene rappresentata sotto molti aspetti possibili: l’uomo che lascia un messaggio al giornalista, la razza aliena, la paura di annegare, la paura della morte, la solitudine, e molto molto altro. Queste sono tutte cose che ci pongono nella condizione di essere in ansia, quasi fossimo in pericolo e il corpo decidesse di difenderci da qualcosa attivando questa modalità. Lo so perché ne ho sofferto e so cosa vuol dire avere attacchi di panico, ansia e quant’altro. Quindi so anche che, tutte le storie che troverete all’interno di questo volume ci mostrano un lato oscuro di qualcosa che a volte non vogliamo vedere ma che esiste e che ci rende più vulnerabili di altri.

Io dormo con i fantasmi. Ma non li temo, non più. Anzi, ho imparato a parlarci, ad amarli perfino. Perché mi ricordano
dov’ero e mi fanno pensare a dove sto andando.

Lo stile utilizzato è molto lineare, fluido e scorrevole. Si passa da testi in prima persona a testi in terza e sono ognuno con storie che passano da realtà a fantasia mantenendoci in un viaggio che ci porta lungo luoghi e percorsi emotivi inesplorati ma che almeno una volta abbiamo provato nella vita, seppur magari non come in queste storie. Non è sembrato solo una raccolta ma un mettersi alla prova e a nudo dell’autore, esponendo anche se stesso a cosa significa ansia entrando nel vero e proprio Incubus.

I racconti sono davvero tanti, alcuni molto corti come una pagina e mezzo ed altri più lunghi ma tutti decisamente esaustivi e ricchi di dettagli seppur nella loro brevità non possono celare tutto. Altri ci lasciano uno spiraglio verso il bene, altri lasciano intendere, altri ancora ci mostrano il lato negativo di lasciare andare tutto alla deriva. I racconti sono tanti: Il buio, L’acqua salata, Il colpo di Grazia, La Bestia… . So che difficilmente esprimo le mie preferenze visto che bisogna rimanere piuttosto imparziali ma ci sono stati due o tre racconti che mi hanno catturata e mi hanno fatto percepire le emozioni e le sensazioni che l’autore voleva esprimere e credo che questo valga già solo la lettura di tutto il volume. La Bestia è decisamente il racconto che ho preferito.

Nessuno sapeva cosa si nascondesse là dentro, ed era proprio questo a terrorizzarlo. Perché niente è più spaventoso di ciò
che non si conosce.

Il libro è coinvolgente e interessante per chi ama i racconti e le storie che ci mostrano uno sfondo comune, che tutti noi abbiamo toccato con mano almeno una volta nella vita. Mi sento di consigliare se vi siete sentiti coinvolti dalle poche righe trascritte anche qui, che vi ho citato e per provare una lettura diversa dal solito.

Gabriele Levantini scrive una raccolta di racconti brillante, suggestiva, che ci permette sia di cogliere la sensazione e ciò che provano i vari personaggi all’interno del volume, sia di valutare ambienti, spazi e ciò che ci circonda. Un bel libro di racconti, decisamente interessanti. Non vedo l’ora di poter leggere un romanzo dell’autore, che spero abbia in mente di scrivere, prima o poi. Siete pronti ad esplorare voi stessi e ad accogliere i vostri stessi incubi?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia l’autore per la copia in omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Spero di si, ovviamente, come sempre. Io sono qui e vi aspetto mandandovi un abbraccio!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #641 – DA QUI SI VEDE IL MONDO INTERO DI ENNE KOENS.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io sono qui pronta per parlarvi di una nuova lettura che ho portato a termine in questi giorni. Una lettura per cui debbo ringraziare la Camelozampa, ovviamente. Sono davvero entusiasta di leggere questo volume visto che ho adorato Sono Vincent e non ho paura, della stessa autrice. Ve ne parlo subito:

61p-wv7gfolTitolo: Da qui si vede il mondo intero.
Ed. a colori
Autore:
Enne Koens

Pagine: 240
Data di uscita:  7 aprile 2023
Collana: I peli di gatto
Link d’acquisto: https://amzn.to/3LwabsT
Trama:  Tutto comincia quando Dee trova la lettera. L’indirizzo è illeggibile e c’è scritto “rispedire al mittente”. È la lettera di qualcuno che soffre molto per la mancanza di qualcun altro. Insieme ai suoi amici Vito e Kevin, dee comincia a cercare il destinatario, per fargli avere la lettera, ma non è una missione facile. La sua ricerca la conduce a incrociare le storie di tanti vicini, che abitano nello stesso grande condominio di un quartiere multiculturale. Senza rendersene conto, Dee sta cercando anche la risposta al grande punto di domanda che c’è nella sua vita. Gli indizi sono dappertutto, ma ogni risposta conduce a nuove domande. Alla fine, tutto la riporta al mistero delle sue origini… Un romanzo costruito come un giallo, che alterna l’umorismo alla riflessione su temi importanti. Enne Koens racconta la ricerca di una risposta alla domanda di tutte le domande: chi sono io? Testo ad Alta leggibilità. Età di lettura: da 9 anni.

RECENSIONE

fille qui marche sur l'herbe brune près des arbres pendant la journéeLa storia ha inizio quando Dee trova la lettera. Quella mattina Dee va dal macellaio che le offre del salame mentre sua mamma fa la spesa e quando esce incontra subito Bilal, il postino. Lui sta raccogliendo la posta da smistare e corre via poco dopo avendone lasciata una lì. Dee è curiosa della lettera rimasta a terra che decide di prenderla di nascosto da sua madre e la porta a casa. Presto scopre che sulla stessa vi è scritto: “Ritorno al mittente” e che la lettera deve essere stata rispedita, sicuramente, nei dintorni del palazzo. Così, parte la ricerca del proprietario della lettera e dei motivi per cui è stata restituita assieme ai suoi amici più cari: Vito e Kevin. Dee non si troverà solo a dover scoprire di chi sia la lettera ma si troverà a riscoprire una domanda che la tormenta da una vita e delle curiosità sulle persone che gli abitano attorno trattandosi di un quartiere multiculturale.

Cosa scoprirà Dee lungo la sua piccola avventura alla ricerca della verità sulla famosa lettera? Cosa scoprirà su se stessa nel frattempo e sulle persone che abitano nel suo stesso palazzo? Riuscirà ad essere intraprendente e a tirare fuori le domande da tempo taciute? Cosa cambierà nella sua vita?

Questa storia ha inizio un sabato qualunque. No, a dire il vero è iniziata molto prima. Deve essere cominciata nel momento in cui mia mamma ha visto mio papà. O è stato il papà che ha visto la mamma? Non lo so, io non c’ero. La mia storia, però, è iniziata proprio in quell’istante. Sì, perché se mia madre non avesse visto mio padre, o se mio padre non avesse visto mia madre, avrebbero visto qualcun altro e di conseguenza io sarei un’altra persona. Io non sarei io e non mi sarei nemmeno messa alla ricerca di… Basta, Dee, non divagare. Un sabato pomeriggio qualsiasi ho trovato una lettera. Non era indirizzata a me, ma è stata una bella cosa che l’abbia trovata io. Perché grazie a quella lettera ho cominciato a fare domande.

La trama è molto semplice e ben scritta. Non ci sono spoiler, anzi la storia è molto basic già di suo e trova con questa trama una sintesi ben riuscita che permette al lettore di farsi una giusta idea di ciò che andrà a leggere una volta che ci si addentrerà nel corso della lettura.

La copertina di questa storia è frutto di una illustrazione di Maartje Kuiper che troveremo anche all’interno stesso del volume. La rappresentazione non è nulla di particolare se non la raffigurazione del quartiere con Dee alla finestra che guarda tutto il quartiere come se fosse il suo mondo. La lettera in alto, che svolazza felice, azzurra come lo è nel volume stesso. Una copertina un po’ spenta ma sicuramente rappresentativa della storia, infatti mantiene anche l’originale ovviamente. Il titolo di questo volume è molto carino e si unisce bene alla copertina e all’illustrazione. Infatti per Dee il suo quartiere è quasi il mono intero quindi 

L’ambientazione non è apertamente specificata. Ci sono dei riferimenti al posto ma tutto viene racchiuso nel quartiere dove vive Dee in un epoca pressoché recente, seppur non attuale o moderna.

«Un attimo di pazienza » dice la mamma. «Tieni dritta la testa». Magari invece, farei meglio a cercare il destinatario della lettera? La persona che non ha mai ricevuto la lettera e di cui qualcuno sente così terribilmente la mancanza. Comincia girarmi la testa. Vedo infiniti punti di partenza, ma più mi sforzo di pensare e più mi rendo conto di non sapere niente. In quel momento mi viene in mente la cosa peggiore possibile. Come faccio ad andare avanti, se c’è qualcuno che non sa di mancare a qualcun altro, e c’è anche quel qualcun altro che non sa che le sue parole non sono mai arrivate a destinazione? È terribile. E allora capisco di aver trovato un documento importante. Devo scoprire chi ha scritto la lettera o chi doveva riceverla, per poterla consegnare alla persona giusta. In modo che tutto si sistemi.

I personaggi di questa storia nono sono poi molti, anzi la storia si concentra quasi esclusivamente su Dee, la nostra protagonista, che si circonda dei suoi migliori amici Vito e Kevin e che si fa carico del contrasto con sua madre. La madre inizialmente sembra schiva, chiusa e molto determinata nelle sue scelte però non riesce ad esprimersi con la propria figlia; Vito invece, è un amico sul quale possono contare, intelligente, sveglio e con una casa dalla quale esce una fornitura di biscotti al quale Dee non sa resistere; e a lei piace anche sua madre Veronica che è molto dolce e attenta ai piccoli.

Dee è una ragazzina alla quale piacciono molto i biscotti e le piace curiosare. E’ curiosa delle cose che avvengono nel suo quartiere così come è curiosa di scoprire chi ha scritto la lettera che ha ritrovato e a chi appartiene. E’ curiosa pure di sapere se quella è la sua vera madre e delle sue origini, da dove viene e chi è suo padre. Non è una brava investigatrice, questo è certo ma ci sarà il suo amico Vito che è molto importante per lei e viceversa. E’ una ragazzina molto dolce, determinata anche se impaurita dalle conseguenze che possono accadere.

«Quando avrò risparmiato abbastanza soldi, andrò a trovarlo. Fino a quel momento, devo conservare l’anello ». Si batte sul petto. Lancio uno sguardo a Vito. Non credo che la lettera sia stata scritta da Daris, perché Daris vive in Inghilterra, ma credo che la lettera sia altrettanto importante che l’anello per Daris. Tanto importante quanto la foto per me. A volte, qualcosa è la sola cosa rimasta.

Il perno centrale di questa storia è la verità. E’ la verità su Dee e sulle sue origini, la verità sulla misteriosa lettera di ritorno al mittente e tutto ciò che può girare attorno ad una piccola ragazzina che cerca se stessa oltre al mondo che cerca lei. Una storia che parla di riscatto e di conoscenza di se stessi e degli altri che si muovono tutt’attorno.

carta bianca e blu su tessuto marroneLo stile utilizzato dalla storia è decisamente molto semplice, scritto dal punto di vista di Dee, la protagonista di questo volume e voce narrante in prima persona. Lo sviluppo narrativo è decisamente molto semplice sia per l’aspetto grafico che ha il font ad alta leggibilità e delle piccole illustrazioni sparse qua e là per il volume che finiscono per renderlo interessante ed unico nel suo genere.

Il volume è strutturato quasi come un giallo che si cerca persona per persona per cercare di ricostruire il puzzle completo che sappiamo – o perlomeno abbiamo il dubbio – sia chiaro fin dall’inizio. Perché ebbene sì, il volume lascia intendere a chi ci si riferisce in merito alla lettera ma per un ragazzo o bambino che legge non sarà sicuramente così scontato. Anche se lo fosse, trovo che la storia non sia solo scoprire a chi appartiene la lettera ma il messaggio che essa porta e tutte le conseguenze e le scoperte che essa rivela o che farà rivelare ai vari componenti del quartiere. Quindi non brilla certo di originalità ma trovo che il messaggio che lascia sia importante per molti ragazzi che si sentono accantonati, che non si comprendono e che non riescono a comunicare con i propri genitori – e viceversa ovvio.

Ho amato particolarmente la multietnicità del volume e dei personaggi che lo compongono a partire da Dee stessa. Non si riconosce in sua madre, si vede diversa per tanti fattori, anche quello etnico ad esempio. Importante sono anche tutti i racconti delle persone che Dee conosce o che finirà per farlo e delle loro storie che finiranno per trascinarvi in vortici di emozioni incontrollate che vi faranno sentire vicino alla protagonista e ad ognuno delle persone con le quali lei avrà a che fare. E’ una storia che emoziona e che regala molti spunti differenti, che di sicuro saprete apprezzare.

Dee ci trascinerà, con la sua bontà d’animo e il suo impeto deciso e coinvolgente in una piccola avventura del quartiere che renderà la lettera qualcosa di magico da scovare con una storia in cui ogni bambino o ragazzo si può riconoscere visto che tratta una storia vicina a tutti, in un quartiere comune, una storia semplice e diretta a tutti.

Quando vivevo ancora a casa dai miei genitori, credevo che il nostro Dio fosse l’unico. L’unico vero. Il più forte, il migliore.  Adesso so che ognuno crede che il proprio Dio sia il migliore. E forse è così.

Il libro è un piccolo gioiellino per chi cerca un volume che ci esprima sicurezza e ci parli delle proprie origini. Un volume che ci consente di farci coraggio e forza sulle domande che la vita ci pone e di essere tanto coraggiosi da affrontarle. Nonostante Sono Vincent e non ho paura è un volume nettamente superiore a questo e mi ha lasciato un segno indelebile nel cuore non posso fare paragoni di questo tipo, posso solo dirvi che questa lettura è stata carina e molto dolce. Dee è entrata nel cuore, consiglio sicuramente la lettura.

Enne Koens ci regala un volume che ci permette di ritrovare la forza di scoprire chi siamo e da dove veniamo. Un volume che ci consente di conoscere un quartiere unico in cui una bambina si fa spazio per ritrovare il proprietario della lettera e se stessa. Un richiamo potente per riscoprire se stessi e ciò che ci circonda.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una lettura che vi interessa? Io come sempre vi aspetto qui e vi mando un caloroso abbraccio.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE SERIE TV # – CITTA’ INVISIBILE (Prima e seconda stagione) SU NETFLIX.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io non vedevo l’ora che fosse sabato questa settimana. Sto cercando di sbrigarmi con le scadenze lavorative ma sembra sempre ci sia dell’altro che continua ad arrivare e stare dietro a tutto diventa quasi insormontabile. Spero vada tutto bene, come al solito. Vi parlo di questa serie TV iniziata un po’ per gioco che è risultata del tutto particolare. A voi:

cittainvisibileTitolo: Città invisibile
Puntate totali (prima e seconda stagione): 12
Numero stagioni: 2
Generefantasy
Prima puntata: 5 febbraio 2021 (Brasile)
Anno2021 – in produzione
Durata30-40 min (episodio)
Trama: Mentre indaga su un omicidio, un investigatore si ritrova coinvolto in uno scontro tra il mondo visibile e un misterioso sotterraneo regno abitato da creature magiche.

TRAILER

Non sono riuscita a trovare un trailer italiano per la prima stagione e non vi sono neanche i sottotitoli. Spero riusciate a comprendere un pochino, c’è il trailer italiano solo della seconda stagione ma non voglio spoilerarvi cose.


RECENSIONE

Città Invisibile serie Netflix: uscita, cast e streamingLa storia ha inizio un giorno come tanti altri per Eric, poliziotto della forestale, e Gabriela sua moglie. Lei sta per andare al paese ad assistere alla festa della comunità del luogo sulla quale lei lavora costantemente e porta con se la sua bambina, Luna. Un brutto incidente finisce per uccidere Gabriela ed Eric si ritrova presto coinvolto nella stessa comunità nella quale andava Gabriela e sulla quale lavorava, con un fitto mistero. Nota uno strano e morto delfino rosa sulle sponde del mare e dopo averlo caricato in macchina questo diventa un umano. Strane creature magiche sembrano aggirarsi in città.

Cosa succede nella cittadina dove Eric e sua figlia Luna vivono? Chi sono queste creature magiche del folklore Brasiliano? Cosa è successo veramente a Gabriela e quali pericoli si nascondono dietro tutto questo?

Città Invisibile 1x03 - They Are Among Us - Recenserie - Solo Recensioni  SerieLa prima stagione della serie si concentra sulla morte di Gabriela e, oltre a comprenderne le motivazioni e cosa si cela dietro l’incidente che l’ha uccisa, ci presenta una serie di figure del folklore brasiliano e ci permette di comprendere le motivazioni che spingono a muoversi in una direzione piuttosto di un’altra e come cercano di restare defilati dalle altre persone nonostante anche loro abbiano un aspetto umano e possano morire come tutti. Ricostruire cosa è successo a sua moglie e cosa sta succedendo al paese così come alla sua stessa figlia e non rischiare di impazzire fra creature magiche e il dolore della perdita che lo divora.

Città invisibile (Serie TV) - streaming, stagioni, cast, tramaLa seconda stagione si concentra sul ritrovare Eric, ma tutto deriva dalle conseguenze della prima stagione di cui non vi parlerò. Posso dirvi che personalmente ho preferito la prima stagione perché la novità ha portato maggiore curiosità alla storia. Per questa seconda stagione non ho ricevuto particolare soddisfazione né da Eric che cambia drasticamente il suo modus operandi, sia da Luna che nonostante nella prima stagione risulti passiva e nella seconda ne diventi la protagonista sembra sempre moscia, in balia delle onde e non ha una definitiva scelta perché c’è sempre qualcuno che si muove per lei.

Città invisibile: recensione della serie TV Netflix - Cinematographe.itIl cast è nuovo e non conosciuto, almeno per quanto mi riguarda non sembra di aver notato queste facce in altre serie. Poi può essere ma la maggior parte mi sono sembrati in erba. Per quanto riguarda la prima stagione si nota la carenza di fondi e lo sviluppo precario che ha avuto rispetto a come è stata prodotta e portata la seconda stagione sullo schermo e sulla piattaforma Netflix – tant’è che della prima non si trova neanche un trailer decente mentre per la seconda sì. Ho apprezzato molto la Cuca, chiamata Inés, nella seconda stagione ma nella prima si è comunque fatta valere e il personaggio risulta ricco di pathos e piace. Altro personaggio che piace è il burlone, così come l’uomo del fuoco o la donna sirena o il bambino lupo nella seconda stagione. Piacciono molto le storie legate a questi personaggi e al fatto che siano diventati con questi poteri mentre i protagonisti principali risultano quasi pesanti. Eric nella prima stagione non dispiace, nella seconda va nel declino assieme a sua figlia e finiscono per piacere i personaggi di contorno piuttosto che la storia stessa.

Città invisibile recensione serie TV con Alessandra Negrini [Netflix]Diciamo che alla fin fine la seconda stagione funziona più come denuncia di ciò che succede e di riappropriazione delle proprie origini, di comprensione verso il dolore causato e della riscoperta del passato, di se stessi visto che la stagione si concentra molto sulla paesaggistica, sulla fotografia e su lasciare messaggi di questo tipo. Il tutto contorna ovviamente la storia principale ma in alcuni casi sembra essere più importante della storia stessa ed è per questo che ho apprezzato in qualche modo anche la seconda. Certo, non è una serie che rivedrei o che mi ha fatto particolarmente impazzire però debbo ammettere che i messaggi e ciò che cerca di comunicare non passa inosservato.

Città invisibile, come finiva la serie brasiliana Netflix (in attesa della  seconda stagione)Più di tutti, ho apprezzato il lato folkloristico brasiliano che, effettivamente non conoscevo. Ammetto che è stata la cosa che mi ha tenuta incollata alla serie più della storia e più di ogni altra cosa. E’ stata una scelta ingegnosa e sicuramente originale per attirare anche i curiosi. Effettivamente nella trama o altro non vi è scritto da nessuna parte che si fanno riferimenti a questo ma se si vede all’interno del libro si parla di mitologia, ci sono libri con queste creature e se si cerca i nomi che vengono citati delle creature si risale ad ognuna delle storie del folklore anche su internet. E’ stato interessante scoprire questa cosa che non conoscevo e originale inserirla in un contesto differente dal solito. Quindi questa da un punto a favore e spinge la storia su un gradino più in alto.

Consiglio la visione di questa serie se non avete altro da guardare. Non è una serie che mi ha colpito profondamente da consigliarla a tutti, però neanche da buttare via se volete dargli una possibilità. Io ho preferito di gran lunga la prima stagione e spero che il lato folkloristico possa interessarvi bene o male.

Città invisibile recensione serie TV con Alessandra Negrini [Netflix]


Cosa ne pensate di questa serie TV? L’avete vista? Potrebbe piacervi? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto qui!
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #640 – ROVINA E ASCESA, GRISHAVERSE DI LEIGH BARDUGO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Siete pronti per il gran finale di questa trilogia? Io ero davvero curiosa, lo ammetto ma ci ho messo diverso tempo a convincermi del tutto a finire di leggerla. Mi ha convinto la serie TV perché per il secondo volume ricordavo gli eventi diversamente e avevo bisogno di capire se effettivamente è così o meno. E così ho avuto le mie risposte. Un libro Mondadori di cui trovare le recensioni dei due volumi precedenti qui sul blog, ovviamente. Ecco che ve ne parlo:

51yzbwy0pcs._sx330_bo1204203200_Titolo: Rovina e Ascesa
Autore: Leigh Bardugo
Data di uscita: 30 marzo 2021
Pagine: 288

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Trama: “Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura. L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei. Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.

RECENSIONE

Wictorianart on Twitter: "Alina and the Darkling. I was a little sad Alina  didn't have white hair in the Netflix show, but oh well ☺️☺️ hope you like  it either way! #ShadowAndBone #La storia riprende le vicende della fine del secondo volume. Alina si trova con poche forze prigioniera dell’Apparat e tutti sono rimasti lì con lei, prigionieri pur di supportarla e di cercare di migliorare la sua ripresa per tentare di distruggere ancora una volta l’Oscuro. Mal sembra essere lontano anni luce da lei e serve tutta la collaborazione possibile per permettere ad Alina di liberarsi dalla costrizione a cui è assoggettata dall’Apparat e da tutto ciò che ne deriva. Una volta libera potrà finalmente prepararsi per ciò che l’aspetta da tutta la vita, nonostante debbano ancora raggiungere il terzo ed ultimo Amplificatore: L’uccello di fuoco.

Riusciranno nell’intento? Potranno finalmente prepararsi al meglio e distrugger e una volta per tutto la Faglia e l’Oscuro? Cosa si è disposti a sacrificare davvero per cercare di salvare le persone a cui si vuole bene? Qual è il prezzo da pagare per tutto questo? Alina sarà pronta ad affrontarlo?

«Non avevo paura di te, Alina. Avevo paura di perderti. La ragazza che stavi diventando non aveva più bisogno di me; ma è quella che sei destinata a diventare, da sempre». «Una ragazza assetata di potere? Spietata?» «Forte». Distolse lo sguardo. «Luminosa. E forse anche un po’ spietata. E’ quello che ci vuole per governare. Ravka è distrutta, Alina. Penso lo sia sempre stata. La ragazza che ho visto nella cappella potrebbe cambiare questo».

La trama è semplice e trattandosi di un terzo volume che conclude la storia di Alina Starkov, vi consiglio di non leggerla se siete indietro o se non avete ancora letto i volumi precedenti e volete leggerli. E’ una trama piuttosto lineare con la storia che andremo a leggere e non ci sono evidenti spoiler relativi al volume in sé se non quelli in riferimenti ai precedenti volumi che, arrivati a questo punto, sono inevitabili direi.

La copertina del volume segue la scia dei volumi precedenti così come quelli originali che hanno modificato poco prima dell’uscita della serie TV. Segue quindi la nuova linea di copertine che hanno creato e segue anche i colori relativi agli animali stessi: il blu per il cervo, il verde per il drago/serpe marina – secondo amplificatore – e il rosso per l’uccello di fuoco, in rappresentanza in qualche modo di questo. Non sono delle brutte copertine, le preferisco sicuramente a locandine dei film e/o serie TV che finiscono per sostituirle e in questo caso fortunatamente non è stato fatto ma preferivo la versione originale con gli animali perché più curata e con i colori era più accattivante. Il titolo, ovviamente è stato tradotto dall’originale e non ci sono particolarità che finiscono per emergere se non che vi è il sottotitolo Grishaverse che lo trovo ridondante e poco accattivante messo così in copertina, ecco tutto.

L’ambientazione è la medesima dei volumi precedenti: ci troviamo sempre a Ravka e la storia si addensa sempre di più nel mondo dei Grisha che l’autrice stessa ha creato. Ci muoveremo sempre attraverso quei luoghi che abbiamo conosciuto fino a questo momento e l’epoca, indefinita continua a rimanere tale.

Una bella ragazza. Una ragazza normale. Era ciò di cui aveva bisogno Mal. Prima o poi avrebbe cominciato a farsela con qualcun’altra, se non era già successo. E un giorno io sarei stata una persona abbastanza buona da augurargli il meglio. Ma non ancora.

Recensione ROVINA E ASCESA di Leigh BardugoI personaggi di questa storia non sono tanto differenti da quelli che abbiamo incontrato fino ad ora. Non essendoci particolari innovazioni o new entry – anzi ci sono personaggi che tenderanno a diminuire – mi trovo a riproporvi quelli che abbiamo trovato fino ad ora ma con maggiori consapevolezze rispetto al loro passato. L’unico che mi sento di nominare in più è il piccolo Misha che farà da aiutante per Baghra ma sarà qualcosa di molto più grande anche per i due protagonisti della nostra storia.

Alina Starkov ormai è una Santa. Molti la venerano, altri ne hanno paura ma i Grisha sanno che possono contare su di lei perché è l’unica che può portare la luce e la pace a Ravka. E’ molto più consapevole di cosa c’è in gioco ma le fragilità rimangono: quelle su Mal e il suo cuore che si ritrova sempre a rincorrerlo seppur lui sia un ots’izaya e lei una Grisha immortale; quelle sull’Oscuro e la paura che ha di non sconfiggerlo così come di sentirsi come lui visto la sua unicità. Ogni tanto finisce in qualche vortice particolare ma Alina è il personaggio portante di questa storia e non vi deluderà.

Nikolai e Mal saranno in alcuni momenti e per via della storia stessa, messi da parte e ripresi a sprazzi in base alle necessità. Il primo finirà in qualcosa di sinistro ma non vi dirò di più per non spoilerare e, nonostante questo sarà un punto fondamentale sul quale poter contare. L’ho sempre preferito a Mal nonostante sia stato più sbruffone in alcune cose. A parte questo, ha sempre finito per essere un personaggio fondamentale, dolce e innamorato del suo Regno e della Santa, in qualche modo. Mal molto spesso finisce per restare indecifrabile e duro sia con sé stesso che con Alina. E’ un personaggio misterioso ed enigmatico, a volte anche più chiuso dell’Oscuro a livello di comprensione di ciò che realmente vuole da se stesso e dagli altri e finisce per essere sempre più insopportabile e poco in linea con l’aiuto e il sostegno che dovrebbe ricevere Alina. Finisce come sempre per essere egoista anche quando non dovrebbe esserlo. Perchè?

«Quando sarai pronta» disse. Poi prese la mia mano nella sua e rimanemmo insieme a guardare le stelle cadenti che striavano il cielo. Avremmo potuto essere felici con il tempo. La gente si innamorava tutti i giorni. Genya e David. Tamar e Nadia. Ma erano felici? Sarebbero rimasti tali? Forse l’amore era una superstizione, una preghiera che recitavano per tenere lontana l’inesorabile solitudine. Inclinai indietro la testa. Le stelle sembravano vicine tra loro, ma in realtà erano a milioni di chilometri di distanza l’una dall’altra. Forse amare significava solo avere nostalgia di qualcosa di impassibilmente luminoso e per sempre inafferrabile.

Il perno centrale di quest’ultimo volume finisce per racchiudere tutto ciò che si è detto fino a questo momento, ovvero avremo modo di scoprire le sorti di Ravka e dei suoi stessi abitanti, compresi i protagonisti di questa storia. Un fulcro che si concentra principalmente sul liberare il popolo dell’Oscuro e dalla Faglia che divide il paese in due parti e si addensa di oscurità che mette sempre più in pericolo il mondo intero.

bookreview | Assedio e tempesta - Leigh Bardugo | Cats&ChatsLo stile utilizzato per questo volume è, bene o male, lo stesso utilizzato per i volumi precedenti. E’ Alina dal suo punto di vista che ci guiderà lungo l’ultimo volume della trilogia, le ultime battute di una guerra lunga tanto tempo che ha finito per oscurare il mondo che circonda l’universo Grisha. Dalle prime battute del primo volume ad ora, Alina  di certo ha fatto un salto di qualità e ci risulta matura, forte, intraprendente seppur ci sia sempre quel briciolo di insicurezza che la guida. Ma è pur sempre un essere umano che, per quanto immortale o forte ha sempre i suoi dubbi e le paure di tutti: il rischio di perdere i propri amici, di non farcela, di perdere l’amore della sua vita, di non essere all’altezza di quello in cui tutti sperano.

La storia non parte in maniera decisa fino alla prima metà del volume o un terzo abbondante. Non prende una piega decisa, il gruppo scappa e cerca di trovare la via per raggiungere un luogo sicuro e l’Uccello di Fuoco. Diventa una via di fuga l’intera parte di un libri che non mette neanche ansia e suspense in questi momenti, quindi non rende a pieno, non rende quello che avevo sperato per la prima parte del volume. Dopo passa ad un altro livello e tutto prende azione, si colorisce e sale la dinamicità, la forza, l’azione e la voglia di chiudere un capitolo importante per la storia dei Grisha, di Alina e di chiunque abbia intrapreso questa lettura.

Ed è lei che ci guida nel corso della storia lungo tortuosi pericoli alla ricerca dell’ultimo Amplificatore che potrebbe renderla definitivamente più forte di quanto siano gli altri, persino dell’Oscuro stesso: l’uccello di fuoco. Per quanto tutti abbiano cercato gli Amplificatori per anni e tutti li credevano delle leggende si scopre chi sono e cosa sono. Ovviamente l’ultimo amplificatore è quello più strano e la scoperta dello stesso pone tutto sotto un’altra luce. Non lo credevo scontato, poi sapevo di cosa si trattava visto che ho guardato la seconda stagione della serie prima di concludere il volume eppure non posso non pensare che la scelta utilizzata all’interno della serie è decisamente più saggia di come Alina lo abbia capito in questo volume. Sono rimasta dubbiosa e incerta e se avessi letto il libro prima di guardare la serie sarei rimasta del dubbio: ma come ci è riuscita a capirlo? La cosa risulta strana e lascia davvero con il dubbio e la sospensione delle cose. Per cui non posso dirmi soddisfatta della scelta fatta a livello di capire di chi/cosa si tratta e di dove trovarlo l’Uccello di fuoco. Infatti non lascia neanche troppa sorpresa poi lo spirito di sacrificio e tutto ciò che ne deriva, che lascia davvero un po’ meh… Non ne sono rimasta soddisfatta, debbo ammetterlo.

Per quanto, invece, riguarda il finale sono rimasta sorpresa dal punto di vista della Luce e del potere ma per quanto riguarda le scelte finali di Mal e Alina non sono rimasta particolarmente soddisfatta. Il sacrificio e l’amore, il dolore e tutte le altre emozioni che si provano all’interno del volume tra i vari personaggi poteva essere reso molto più incisivo, molto più forte e Alina avrebbe potuto piangere chi di dovere senza dover obbligatoriamente condividere il resto con una persona. Ora, non voglio parlare troppo per non fare spoiler, però il finale almeno personalmente non ha soddisfatto.

Sono ad ogni modo curiosa di scoprire sia King of Scars, Il re delle cicatrici per la Mondadori che segue la linea di Nikolai e Sei di Corvi che segue le vicende de i Sei di Ketterdam. Sono decisa a leggerli e scoprire cosa hanno da riservare per i personaggi. Ovviamente questa trilogia ha aperto le porte al mondo Grisha ed è decisamente migliorato il terzo volume da il primo e il secondo sia per la storia che per la trama e spero che questi volumi che sono ancora più nuovi dei precedenti risultino meno sciapi e più coinvolgenti, più decisi e ci portino dentro qualcosa di nuovo e inaspettato. Voi che ne pensate?

Ma Misha non mi ricordava soltanto Sergei. Rappresentava tutti i bambini i cui genitori partivano per la guerra. Ogni bambino e bambina di Keramzin. Baghra che implorava l’attenzione del padre. L’Oscuro che imparava la solitudine fin da piccolo. Questo faceva Ravka. Creava orfani. Creava infelicità. “Nessuna terra. Nessuna vita. Solo un’uniforme e un fucile.” Nikolai aveva creduto in qualcosa di migliore. Buttai fuori un pensiero tremante. Dovevo trovare un modo per spegnere la mente. Se avessi pensato a Nikolai, sarei andata in pezzi. O a Baghra. (…) O persino all’Oscuro, all’espressione sulla sua faccia quando sia madre era scomparsa sotto le nubi. Come poteva essere così crudele eppure così umano?

Il libro è una buona conclusione per questa trilogia seppur mi aspettavo qualcosa di meglio nella prima metà del volume. Il secondo non è stato così tanto di mio gusto e debbo ammettere, però, che almeno qui siamo decisamente tornati in pista seppur con qualche difficoltà. Ovviamente se avete letto i volumi precedenti, non potrete perdervi questo volume che finisce per chiudere il cerchio che è iniziato. Consiglio la trilogia a chi vuole leggere una storia fantastica ricca di azione, in un mondo magico e con dei cliché che ci portano indietro nel tempo, a quei fantasy con punte di romanticismo che creano un mix tra cuore e azione.

Leigh Bardugo chiude il cerchio e ci porta ancora una volta – non l’ultima visto che ci sono altri volumi ambientati in questi luoghi – a Ravka in una lotta tra Luce e Oscurità. Solo uno dei due può vincere nonostante i due già vivono e coesistono nel mondo costantemente, in ogni cosa. Una chiusura di trilogia interessante seppur non particolarmente originale e non del tutto coinvolgente.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo/ 4 balene.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere un libro che fa per voi? Potrebbe piacervi? Come sempre qui vi aspettiamo ovviamente.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #639 – UN’ESTATE DOPO L’ALTRA. EVERY SUMMER AFTER DI CARLEY FORTUNE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Per questa lettura debbo ringraziare Newton Compton che mi ha permesso di leggere questo volume in anteprima. E’ una lettura che mi ha portato dei bei ricordi dell’adolescenza e che mi ha fatto tornare indietro ai vecchi amori, alle vecchie amicizie e ai libri romantici letti in quel periodo sognando l’amore. E’ una storia che spero possa piacervi, ovviamente. Ve ne parlo:

71ijkwwyyjlTitolo: Un’estate dopo l’altra. Every Summer After
Autore: Carley Fortune
ISBN: 9788822773210
Collana: Anagramma n. 1081
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Link d’acquisto: https://amzn.to/44c96Pm
TramaSono passati dieci anni da quando Persephone Fraser si è lasciata alle spalle i ricordi felici dell’infanzia, le estati magiche in riva al lago… e il suo primo grande amore. Ora si è trasferita in città, dove ha costruito una carriera stabile e nel tempo libero si diverte a uscire con gli amici: nella sua vita c’è poco spazio per l’amore. Ma una telefonata inaspettata rimette in discussione ogni cosa: Percy deve tornare a Barry’s Bay, dove ha trascorso sei estati indimenticabili, e dove aveva giurato a sé stessa che non avrebbe mai più rimesso piede. I ricordi delle notti stellate, delle corse a perdifiato e soprattutto di lui, Sam Florek, riaffiorano come se il tempo si fosse fermato. È lì che tutto ha avuto inizio. E se questa fosse l’occasione per cambiare il corso del destino?

RECENSIONE

couple sous un arbre brun au coucher du soleilLa storia ha inizio con Persefone che tornando a casa dopo una sua normale routine tra lavoro stabile e qualche amica riceve una chiamata che non avrebbe voluto ricevere. Sue, madre di un amore adolescenziale di nome Sam oltre che amico di tanti anni è morta dopo anni di malattia. E’ Charlie, amico di Persy e fratello di Sam a darle la notizia. Persefone erano diversi anni che non tornava al lago, da quando aveva finito per lasciarsi con Sam e i suoi avevano venduto il cottage e Sam è sempre rimasto nel suo cuore, tant’è che non riesce ad avere lunghe relazioni con altre persone e non ha molti amici. Ma andare al funerale di Sue vuol dire tornare a Barry’s Bay e ritrovare il vecchio amore perduto e mai dimenticato.

Riuscirà a gestire la situazione dopo dodici anni di assenza da quel luogo? Come saranno ora Sam e Charlie? Sarà riuscito Sam a dimenticarla e a trovare una donna diversa da lei? Cosa è successo a Barry Bay, tanti anni prima e come ci sono arrivati da essere amici a degli amanti e poi dei perfetti sconosciuti?

«Lo so, lo so. Ne è passato di tempo. Dio, non so nemmeno quanto», dice lui, e in qualche modo suona come una scusa. Ma io sì. So esattamente quanto tempo è passato. Tengo il conto. Dodici anni dall’ultima volta che ho visto Charlie. Dodici anni da quel catastrofico fine settimana del Ringraziamento, quando io e Sam ci siamo lasciati. Quando ho mandato tutto a puttane. Un tempo contavo i giorni nell’attesa che i miei mi riportassero al cottage, dove avrei rivisto Sam. Ma ora lui è solo un ricordo doloroso che nascondo in profondità sotto le costole. Ormai gli anni trascorsi senza Sam sono più di quelli che ho passato con lui.

La trama è molto semplice e resta in linea con ciò che viene mostrato all’interno del volume. Non ci sono fronzoli anzi, è molto semplice e ci mostra ciò che troveremo nel corso del volume stesso, ovviamente. La trovo una trama in linea seppur Persefone parli di una distanza di dodici anni e non di dieci ma è un dettaglio bypassabile.

La copertina del volume è rappresentativa dello stesso ed è in linea anche con l’originale. Considerando il fatto che la casa editrice tende molto a cambiare copertina e titoli rendendoli propri e molto in serie – cosa a volte non poco irritante – trovo che questa sia stata una delle scelte più apprezzate di sempre. Anzi, il font del titolo è anche meno pacchiano dell’originale. Si vede in primo piano si vedono Persy e Sam che corrono sul pontile che porta al lago dove da piccoli facevano i tuffi e fin da grandi hanno continuato a fare passando amicizia e molto altro sulle coste di Barry’s Bay. Una copertina meravigliosa. Il titolo è stato mantenuto come l’originale ma semplicemente nel sottotitolo: Every Summer After che sta per Dopo ogni estate. Poteva essere tradotto anche sotto questi termini e non Un’estate dopo l’altra ma ci sono traduzioni/adattamenti peggiori quindi ritengo che non sia neanche troppo male come soluzione dopotutto. Il connubio fra i due funziona, quindi meglio così.

L’ambientazione è Canadese, ci troviamo per lo più a Barry’s Bay una piccola comunità che da sul Madawaska River e si trova in Canada, Ontario. E’ la meta delle estati di Persefone e dei genitori e dove vivono Sam e Charlie con la loro madre, Sue. L’epoca sembra essere abbastanza moderna, in linea con l’età che posso avere io per quanto riguarda la Persefone di oggi. Infatti dai dettagli che vengono mano a mano svelati sembrano che i due personaggi siano nati negli anni 90.

Appendo nell’armadio il tubino nero che ho comprato per il funerale e mi siedo sul bordo del letto, tamburellando con le dita su una coscia e guardando fuori dalla finestra. Si intravedono il lembo settentrionale del lago, il molo cittadino e la spiaggia pubblica. Sento prurito dappertutto . Mi sembra sbagliato essere tanto vicina all’acqua ma non al cottage. Ho messo in valigia anche il costume da bagno e l’asciugamano per andare in spiaggia, ma in realtà quello che vorrei fare davvero è tuffarmi dal mio pontile . Solo che c’è un problema: non è più mio.

una scatola di legno su un tavoloI personaggi sono diversi fra loro e non avremo solo modo di conoscere la protagonista narratrice del volume, anzi. Conosceremo bene Sam che si è insediato nel cuore della nostra protagonista ed è diventato non solo metro di paragone con altre persone ma un ragazzo che non cambierebbe per nulla al mondo con altre persone; conosceremo Charlie, il fratello maggiore di Sam scapestrato e con gli ormoni a mille che cerca di mandare avanti suo fratello con rispetto nei confronti della giovane Percy; conosceremo in qualche modo i genitori di Percy così come quelli di Sam o Taylor che non vi dirò di chi si tratta o della migliore amica di Persefone. Tutto fa da scenografia di una dolce storia d’amore che sa di bagni al fiume, di film horror e tanta dolcezza. Vi parlo di coloro che saranno il fulcro di questa storia:

Persefone, per gli amici Percy, è una donna carismatica, attiva e impegnata con la sua vita presso una struttura giornalistica. Nonostante si sia impegnata particolarmente ha smesso di scrivere e non ha portato a frutto il suo corso di scrittura fatto da ragazza sotto incoraggiamento di genitori e di Sam. Ama i film horror, non sa relazionarsi troppo bene con le persone e, per questo, non ha tanti amici. Le sue vecchie compagne non sono più con lei ed ora ha solo una migliore amica e quel che resta del ricordo di Sam e Charlie che torna a riaffiorare nel corso della telefonata e nei giorni a venire. E’ una ragazza che ama nuotare, che le piace sfidare e sfidarsi. Sam è sempre stato il suo migliore amico, il suo confidente, quasi un fratello oltre che una cotta adolescenziale che ha coltivato e portato avanti finché le è stato possibile. E’ un personaggio delicato ma ho preferito senza alcun dubbio quello di Sam.

Sam è un ragazzo d’oro. Fin dal primo momento in cui posa gli occhi su Persefone sa già di essersi innamorato, lo si percepisce. E’ un ragazzo intelligente, paziente e interessante così come si ritrova ad essere un uomo dalle mille sorprese che non dimentica il suo amore più grande tanto facilmente. Ama fare i tuffi dal molo, ama i piergoi di sua madre e sogna di poter fare tante cose seppur ami tantissimo la sua vita a Barry’s Bay. E’ un personaggio che si lascia amare pagina dopo pagina e che, nonostante suo fratello cerchi di metterlo in difficoltà non si lascia scoraggiare, è sicuro e determinato in ciò che vuole.

«Guarda che i pazzi mi piacciono». Quell’estate avrei ringraziato il cielo per qualsiasi amico che avessi trovato, ma incontrare Sam fu un po’ come vincere alla lotteria. Era uno sfigato nel senso buono della parola, era divertentissimo e leggere gli piaceva quasi quanto a me, anche se lui preferiva i fantasy e le riviste di scienza e natura. Nel suo seminterrato c’era uno scaffale pieno di «National Geographic» e penso che li avesse letti tutti. Ben presto Sam divenne la mia persona preferita in assoluto. E sono abbastanza sicura che per lui fosse lo stesso – perché non si toglieva mai il mio braccialetto.

uomo in acqua durante il giorno

Per quanto riguarda il perno centrale la storia si sviluppa su un amore del passato che torna forte e prepotente come allora, mai davvero dimenticato. A riaffiorare i sentimenti repressi sarà la morte di un componente della famiglia dei ragazzi di Barry’s Bay e una che per Percy era sempre stata una seconda mamma, dolce e premurosa. Nonostante non si vedessero tutti da anni nessuno ha mai dimenticato come si sono sentiti tutti e come sono stati quegli anni assieme.

Lo stile utilizzato è decisamente fluido e scorrevole, descritto in prima persona dal punto di vista della nostra protagonista principale: Percy. La storia è strutturata su due onde temporali differenti: quella di partenza in cui vi è Percy oggi che ha ricevuto la chiamata della morte di Sue e deve affrontare assieme al dolore per la perdita di una persona cara, anche quello che ha perduto anni addietro e che non ha mai dimenticato; e quella che ricorda, partendo da diciassette anni fa in cui Sam e Percy hanno tredici anni e si conoscono alle varie estati e ai momenti che hanno seguito la loro crescita assieme. Il primo ci consente di conoscere i sentimenti attuali, le paure e il dolore di Percy oggi scoprendo mano a mano con lei ciò che accadrà da questo momento in poi di cui siamo ignari assieme a lei e l’altra parte che ci consente di vivere i suoi ricordi più importanti, le estati che le hanno regalato i momenti più importanti nel corso della sua crescita, della sua maturità e quant’altro.

Nonostante mi sia emozionata ed abbia divorato questo libro nel giro di qualche ora, posso dire che la storia non brilla per certo di originalità. Storie simili ce ne sono molte, purtroppo, e questo non aiuta chi cerca qualcosa di nuovo, originale, fresco. Nonostante questo, però, trovo che sia una storia che ci regala delle sensazioni positive, che ci permette di esplorare il cuore di due giovani ragazzi e ci permette di riscoprire anche il nostro, spolverarlo e consentirgli di ritrovare quel cassetto della memoria che abbiamo ancora nel nostro cuore, ben conservato. Quindi, se cercate una storia nuova e che vi regali qualcosa di innovativo questa non fa per voi. Ma se cercate una storia d’amore che parte sin da ragazzi e vi consente di rispolverare dei vecchi ricordi allora questo è il libro che fa per voi.

Tra gli amori e le insicurezze non si potrà non pensare all’opportunità che Percy ha finalmente di porgere le sue scuse e di permettere di eliminare il dolore che l’attanaglia da anni e che non le consente di vivere serenamente. Sarà Sam disposto a perdonarla? Cosa succederà ai due dopo tanti anni che ormai non si vedono più?

Restiamo a guardarci in silenzio, poi lui fa tre lunghi passi nella mia direzione e mi abbraccia, stringendomi così forte che il suo grande corpo sembra formare un bozzolo tutt’attorno al mio. Sa di sole e di sapone, e di qualcosa di nuovo che non riconosco. Quando parla, la sua voce è un raschio profondo in cui vorrei annegare. «Sei tornata a casa». Stringo forte gli occhi. Sono tornata a casa.

Il libro è stata una lettura piacevole, che vi poterà indietro nel tempo ai primi amori perduti o quelli che siamo riusciti a mantenere magari. Alle storie estive, alle amicizie durature e a quei sentimenti che nel tempo non si dimenticano tanto facilmente. Un libro che mi sento di consigliare assolutamente sotto l’ombrellone per la prossima estate o per prepararci ad essa, perché no! Un volume che mi ha portato tanta nostalgia positiva. Emozionante.

Carley Fortune ci permette, oltre scoprire la storia di Sam e Persefone, di riscoprire noi stessi e il nostro passato, le nostre estati passate a sognare un amore piuttosto di un altro o il semplice amore di un tempo di cui eravamo molto amici. L’autrice scrive una storia che ci regalerà una ventata di emozioni del passato, che ci consentirà di tornare di nuovo adolescenti e di innamorarci una volta ancora, come allora.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Fortune


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Che ve ne pare? Potrebbe fare al caso vostro questo volume? Potrebbe piacervi? Io spero di si, ovviamente. Siete pronti per questa lettura? Io come sempre vi aspetto qui.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #638 – GIO’ E LUCAS AL MERCATINO DI CRISTINA MARSI E FRANCESCA CARABELLI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova lettura per voi. Anche oggi una bella recensione che spero possa incuriosirvi. Vi avevo promesso che vi avrei parlato oggi di questo libro e non potevo non farlo ovviamente. Ringrazio molto la Sabir Edizioni per avermi permesso di leggere questo e il volume di cui avete sentito parlare ieri. Ecco a voi:

copertina-fronte-gio-e-lucas-scaled-1Titolo: Giò e Lucas al mercatino
Autrici:
 Cristina Marsi e Francesca Carabelli
Data di uscita: marzo 2023
ISBN: 9788831460422
Collana: Lallero 4+
Genere: Illustrazione
Formato: 36 pp., 21×21 cm
Link d’acquisto: https://amzn.to/40DpV2Z
Trama: Giò è un cane che ci racconta le sue passeggiate, o meglio, le sue avventurose uscite con Lucas. Lucas è un bambino che ne combina di tutti i colori, ma per fortuna con lui c’è sempre Giò! In questa prima avventura passeggiando Lucas scorge un mercatino. In vendita ci sono un sacco di oggetti interessanti e Lucas ne approfitta per farsi un giro in mongolfiera, su una navicella e infine in una gabbia, dove rimane inavvertitamente chiuso dentro! La gabbia viene caricata su un furgoncino e così Giò e Lucas finiscono lontano da casa. Grosso guaio! Ed è solo l’inizio…

RECENSIONE

La storia di questo volume ha inizio con Giò e Lucas che si dirigono al mercatino. Giò, il cagnolino di Lucas, sta accompagnando e scortando il suo padroncino per essere sicuro che non gli succeda nulla di pericoloso. Giò è molto diligente e segue Lucas in tutte le sue mirabolanti avventure seppur abbia paura per lui e non esita a rimanere al suo fianco in ogni modo possibile. Questa è una delle prime avventure che i due affronteranno assieme e non mancheranno tante altre nuove felici cose. Cosa li aspetta lo sapranno solo vivendo e Lucas si butta a capofitto spingendo anche il cane a seguirlo.

Cosa succederà ai due protagonisti di questa storia? Finiranno per mettersi in pericolo proprio come ci racconta Giò? Cosa finirà per combinare Lucas assieme al suo migliore amico a quattro zampe? Cosa succede al mercatino e quante cose meravigliose ci sono lì per loro? Dove andranno a finire i due?

«Vieni Giò, guarda che bello!» Quando fa così gli corro sempre accanto e annuso bene l’aria, per assicurarmi che non ci siano pericoli.

La trama di questo volume è piuttosto semplice e descrittiva di cosa ci andremo a trovare nel corso del piccolo albo illustrato. Proprio come per il volume di cui vi parlavo ieri, la trama finisce per dirci forse anche troppo di ciò che abbiamo davanti ma posso capire un genitore o un adulto che acquista un volume e vuole che sia chiaro ciò che si regala o ciò che si andrà a leggere ai propri figlio/a dei bambini. E’ una trama decisa e ci mostra di cosa tratterà questo volume.

La copertina è l’immagine che si trova alle prime battute di questo libro e non ha nulla di particolarmente differente da ciò che ci si aspetta dal volume. Vediamo Giò e Lucas al mercatino che girano fra le varie cianfrusaglie che ci sono lì e già in questo frame della storia vedremo tutte le cose con cui i due piccoli andranno a contatto e si addentreranno. Il titolo dice poco e nulla non per poca importanza ma rappresenta le vere e proprie scenette che vengono a crearsi all’interno del racconto: l’astronave, la gabbia con l’armadio e la mongolfiera. Niente di meno di ciò che ci poteva essere, a spiegare questo libro in pochi e semplici passi, così come le stesse illustrazioni.

L’ambientazione e l’epoca non sono specificate ma questo volume è sicuramente ambientato in uno scenario più moderno di In questo stato! Non è specificata una data o una città. 

Giò e Lucas al mercatino - Sabir Editore

I personaggi di questa storia sono Giò e Lucas e questi non avranno molte altre interazioni con altre. La storia è vista dal punto di vista di Giò, il cane che protegge il piccolo Lucas dalle sue strampalate idee. Nonostante il cane non abbia la forza o il coraggio di fermare il piccolo padroncino e amico fidato, si trova sempre con lui e nn riesce a stargli lontano pur di proteggerlo.

Insieme sono due amici inseparabili e non perderanno tempo a farsi amare pagina dopo pagina per via del loro entusiasmo, della loro imprevedibilità e del sorriso, della loro immaginazione enorme che li farà sognare in grande e gli permetterà di avere una grande avventura dolce e delicata.

Schife pulci! Vi rendete conto? Ci trasportano chissà dove, lontano da casa, e lui dice di godermi il viaggio. Ah, se non ci fossi io!

Il perno centrale di questa storia è una semplice giro al mercatino che diventa, da piccole e semplici cose una bella avventura. Niente di più, niente di meno. Lucas e Giò sono imprevedibili ma sono amici più di ogni altra cosa.

Lo stile utilizzato per il volume è piuttosto semplice e lineare, fluido e scorrevole come solo le piccole fiabe e le storie per bambini possono essere. Ci sono delle illustrazioni dai colori particolari, differenti dal solito che ricordano quasi La Pimpa, non so se la conoscete o l’avete mai sentita nominare. Il colore è la cosa predominante di tutto il volume e non si nasconde fin dalla copertina. All’interno del volume, infatti troveremo questi come i colori predominanti: rosso, bianco, nero e azzurro. Ad emergere con gli altri colori c’è il giallo dei colori di Lucas che si farò notare lungo tutto il percorso del volume. 

Importante è il legame che tiene uniti il cagnolino e il suo piccolo padroncino. Al piccolo piace sperimentare e mettersi in situazioni strane quasi pericolose, tra virgolette – visto che sono legate molto all’immaginazione dei bambini stessi. Appunto per questo, c’è il suo fidato compagno peloso a proteggerlo e a stargli sempre accanto.

Quello che non ho amato tantissimo è la singola avventura dei due che li porta a sviluppare l’immaginazione che è una cosa importante per i bambini ma che non lascia spazio alla conoscenza migliore dei personaggi e alla scoperta di una storia completa. Ovviamente si porta con sé una storia dolce, carina e godibile per i più piccoli e lascia anche i presupposti per storie nuove che arriveranno in futuro. Eppure poteva esserci una storia molto più ampia ma posso comprendere la scelta di suddividere così da creare un imprinting iniziale con il lettore più piccolo e dargli la possibilità di tornare a trovare i due personaggi in libreria.

Giò e Lucas al mercatino - Sabir Editore

Il libro è un piccolo volume per bambini che, a differenza del volume sui gatti come In che stato! che finiscono per essere indipendenti e creare qualcosa di proprio. Il cane è un amico di cui ci si può fidare, un amico che resta a disposizione e che si fa in quattro per te. Un fedele compagno, attento e una guida da seguire sotto certi aspetti. Una lettura che ci ricorda quanto questi animali siano importanti per noi. Consigliato!

Cristina Marsi e Francesca Carabelli ci raccontano una piccola avventura che si limita al mercatino del loro paese. Le avventure, da quanto descritto e da quanto sembra continueranno e speriamo di rivedere Giò e Lucas al più presto con nuove e numerose avventure.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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A presto,

Sara ©