BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Altro giro, altra corsa per questo nuovo volume giunto per voi in libreria. Vi parlo di questo nuovo volume, di cui ringrazio la Mondadori per la lettura in anteprima e Maria Cristina per aver organizzato l’evento in questione. Sono qui per parlarvi di questo nuovo volume, che spero possa fare al caso vostro, ecco a voi:
Titolo: I lupi dorati
Autore: Roshani Chokshi
Data di uscita: 13/09/2022
Pagine: 432
Editore: Mondadori
Link d’acquisto: https://amzn.to/3BrQbmi
Trama: 1889. L’Esposizione Universale ha immesso nuova linfa alla città di Parigi, ma ha anche portato alla luce antichi segreti. Nessuno conosce le oscure verità quanto Séverin Montagnet-Alarie, cacciatore di tesori e ricco albergatore. Il potentissimo ordine di Babel lo contatta per costringerlo ad aiutarli in una missione, e Séverin si trova così a inseguire un tesoro che mai avrebbe immaginato: la sua vera eredità. Accanto a lui in questa insolita missione, un’improbabile squadra: un’ingegnera che ha un debito da pagare; uno studioso di storia esiliato dalla terra natia; una ballerina dal passato oscuro; e un fratello d’armi se non di sangue.
Dovranno unire le forze, usando tutta la loro astuzia e il loro sapere, per esplorare il cuore nero e allo stesso tempo scintillante di Parigi. Quello che scopriranno potrebbe cambiare il futuro dell’umanità. Sempre che riescano a sopravvivere.
RECENSIONE
La storia ha inizio nel 1889, a Parigi, in cui quattro case dell’Ordine di Babele e sono unite ognuna da un segreto. Séverin Montagnet-Alarie è un cacciatore di tesori di queste case, così come nella stessa Parigi – se così vogliamo chiamarlo – viene contattato dall’Ordine di Babel per costringerlo ad aiutarli a partecipare ad una missione per inseguire un tesoro inimmaginabile anche per lui: la sua eredità. Assieme a lui, ci sono altri bizzarri personaggi che lo seguiranno e si uniranno con tutti i rischi che comporterà il caso: ci sarà Tristan, Laila, Zofia ed Enrique, tutti con un passato difficile alla ricerca di un futuro nuovo, differente.
Riusciranno a trovare ciò che cercano? Cosa succederà lungo il loro percorso? Sopravvivranno a tutto ciò che accadrà sia per via dell’Ordine di Babel sia per tutto quello che la ricerca implicherà? Cosa li aspetta veramente?
Il compito sacro che ci è stato affidato consiste nel custodire l’ubicazione del Frammento di Babele d’Occidente. Strapparci questo potere segnerebbe, oserei dire, la fine della civiltà.
La trama è ben strutturata e anche difficile da impostare viste le informazioni che ci vengono fornite almeno inizialmente. E’ anche difficile cercare di rimanere i più vaghi possibili per cercare di non spoilerare quanto accade nel volume. Quindi apprezzo di certo il buon lavoro che è stato fatto per mostrare al lettore di cosa parla questa storia.
Per la copertina è stata utilizzata una delle due versioni originali e non mi dispiace la scelta effettuata, anche se preferivo la versione completamente in verde o almeno era quella che avevo notato maggiormente in giro ai tempi della pubblicazione. Inizialmente pensavo che la versione italiana fosse una rivisitazione della stessa, invece esiste all’estero anche questa versione e sono felice che si stata mantenuta bene. Possiamo vedere al centro la Torre Eiffel, completata proprio nell’anno della Esposizione Universale, ovvero quando è ambientato questo volume. Il titolo di questa storia non è nulla di nuovo, se si va a prendere l’originale, visto che è stato semplicemente tradotto così com’è. Il connubio fra i due è buono e funziona, lasciando un quadro generale che si lascia apprezzare.
L’ambientazione della storia è Parigi, le sue strade e i suoi retroscena, nel periodo dell’Esposizione Universale, precisamente nell’anno 1889.
Non importa che i vestiti che indossi ti stiano bene, se non stai bene nella tua pelle.
I personaggi di questa storia sono differenti l’uno dall’altro, uniti dal lavoro che hanno da svolgere sotto lo stesso hotel, l’Eden. La peculiarità della storia, oltre ai misteri in sé sono i relativi poteri che i personaggi protagonisti hanno e che li rendono così differenti sia l’uno con l’altro che con altre storie. Il gruppo è ben amalgamato e possiamo distinguere tutti i protagonisti del volume per via dei propri tratti, del carattere e delle relative peculiarità. Ve ne parlo subito:
Séverin è un cacciatore di tesori e il proprietario, non che albergatore dell’Eden. E’ un tipo eccentrico, ironico, scaltro e furbo. Non si lascia intimorire e nutre interesse per i tesori, così come per le persone. Tant’è che il gruppo reclutato è davvero fuori dal comune e misto per ogni tipo di capacità possibile sia per come interagiscono con lui – si veda Zofia, che comunica quasi esclusivamente con lui.
Laila ha il potere di svelare la storia di un oggetto toccandolo. E’ una stella del Cabaret, con un passato oscuro, e viene riconosciuta spesso per via della sua maschera e del copricapo che indossa. Ama i dolci, tant’è che si perde in cucina e tende, a volte, ad ammonire gli altri componenti del gruppo, risultando quasi una madre.
Zofia è un’ingegnera polacca con un passato di arresti per via del suo carattere chiuso e refrattario; riesce nella Forgiatura dei metalli, ha un potere non indifferente per questo ed è davvero brava con i numeri, una vera matematica provetta. Ha un debito da pagare e vorrebbe continuare a frequentare i studi che ha dovuto abbandonare per via del suo arresto. E’ una ragazza silenziosa, che ama la notte e poco la compagnia. Sicuramente il personaggio che ho preferito.
Tristan è uno studioso fin da quando è bambino, ma non ha mai avuto di troppo bisogno di impegnarsi perché le riesce tutto molto facile e ha avuto fin da piccolo una richiesta spasmodica di incarichi. Ha un compagno di lavoro, Goliath, il suo ragno; la sua peculiarità sono i suoi occhi grigi e la Forgiatura in cui anche lui è bravo è anche lui bravo ma non di materiale solido come Zofia ma di liquidi, in particolare la linfa e i liquidi delle piante. E’ quello con cui Severin ha un legame più sentito e forte.
Enrique sembra il più ordinario rispetto a tutti gli altri. È lo storico del gruppo, di origini filippine e spagnola. Il suo obiettivo era quello di entrare nella cerchia ristretta di un gruppo rivoluzionario filippino, noto come gli Ilustrados ma non venne scelto per via del suo sangue spagnolo e andò via dalla sua terra natia. Lui, assieme alla sua polvere che è stata bandita e non potrebbe essere utilizzata, riesce ad assumere sembianze di persone e di passare negli oggetti.
«Lo stai facendo di nuovo» disse Enrique. «Cosa?» «Quella tua solita espressione truce con lo sguardo perso in lontananza. Che cosa nascondi, Séverin?» «Niente.» «Tu e i tuoi segreti.» « I segreti sono ciò che mantiene lucenti i miei capelli» disse Séverin passandosi una mano tra i ricci.
Il perno centrale è quello di ritrovare a vera eredità di Severin che potrebbe cambiare la sorte non solo sua ma di tutti coloro che hanno deciso di collaborare e lavorare assieme a lui e il futuro dell’umanità. Non tanto e non solo per ciò che potrebbero trovare ma per quello che può cambiare anche dentro loro stessi.
Lo stile utilizzato dall’autrice è fluido, scorrevole e dinamico. Strutturato in terza persona, avremo modo di conoscere al meglio tutti i personaggi visto che ogni capitolo vedrà in primo piano ognuno dei personaggi di cui vi ho parlato prima.
La lettura è stata scorrevole e travolgente, nonostante ci siano delle cose che ho notato ma che non posso dire nel dettaglio. Vi spiego: ho avuto modo nel corso degli anni dall’uscita ad ora di leggere per il web, relativo al volume in questione, che ci sono delle somiglianze con Sei di Corvi ma, avendo seguito solo la serie TV per quel tipo di personaggi e non avendo letto la duologia, posso trovare una leggera similitudine nella composizione del gruppo e del luogo di reunion, ma non posso sbilanciarmi oltre. Magari potrò dirlo più in là.
L’ambientazione e il world building del volume (nonostante sia stato utilizzato un evento e un epoca storica effettivamente esistita e basata su eventi reali) sono il punto forte di tutto, descritti in maniera egregia e impostata, così come il riferimento storico e tutta la suddivisione dei poteri e dei misteri che si aggirano attorno alle Case e all’Ordine di Babele. Ho apprezzato molto questa cosa e credo sia il punto che regge un po’ ogni cosa, gli indizi e il mistero su cui si fonda tutto il libro, che finisce per rendere magico il tutto. Ovviamente scopriremo molto di più con i volumi successivi, di cui ora sono curiosa.
Il punto di vista che si sbilancia da un personaggio all’altro può essere utile all’inizio se si vuole, come in questo caso, decidere di gestire un gruppo di personaggi coesi e uniti per una causa seppur tutti diversi. A lungo andare, però, la questione si complica e sarebbe stato semplice tenere tutto sotto un’unica voce che finisce per dire tanto ma anche per creare confusione.
L’orologio a pendolo in cima alle scale segnava le dieci. Tutto quel ritardo le provocò un dolore fisico. A quell’ora Séverin ed Enrique avrebbero dovuto essere già di ritorno. Qualcosa era andato storto.
Il libro è stata un’apertura di trilogia interessante e ben composta, che mi fa venire sicuramente voglia di scoprire cosa ci sarà in serbo in seguito. Consiglio la lettura a chi ama i fantasy moderni con dei riferimenti storici, in questo caso nel pieno della storia francese, rivisitando il tutto. Spero possiate apprezzare la lettura, ovviamente.
Roshani Chokshi ci regala l’emozione di vivere l’Esposizione Universale parigina con un misto di note e fragranze differenti, delle casate e la Forgiatura, che ci regalerà attimi unici e sicuramente originali. Vi unirete ad una banda davvero particolare, alla ricerca di eredità e di tesori che possono cambiare il corso e il futuro di ognuno di noi. Siete pronti per unirvi a Séverin e al suo gruppo strano e unico? Saprete stare al passo?
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
Seguite le altre recensioni con questo simbolino:
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A presto,
Sara ©
non mi sembra il genere che preferisco.
Bella serata
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