RECENSIONE #207 – VANIGLIA FRANCESE DI ENRICA POLEMIO.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi vi presento una piccola raccolta di poesie italiana dal titolo accattivante ed edita LB edizioni. Ringrazio l’autrice per avermi permesso di leggere la sua opera di cui adesso vi parlerò! Ecco qui:

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Autore: Polemio Enrica
Titolo: Vaniglia francese
Casa editrice: LB edizioni
Anno di pubblicazione: 2018
ISBN: 9788894831191
Pagine: 64
Prezzo: euro 8,00
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SinossiVaniglia francese ovvero la raccolta di poesie e di versi scritti da Enrica Polemio, la più giovane autrice della LB edizioni. Un libro semplice ed elegante, da leggere d’un fiato e poi sfogliarlo pagina dopo pagina, concedendosi il tempo e il gusto di ritrovare quei suoni, quelle musiche e quelle domande che hanno ispirato i tanti bei versi in esso contenuti.

RECENSIONE

Immagine correlataIl piccolo libricino intitolato Vaniglia Francese di Enrica mi ha colpito sin da subito quando mi è stato proposto e non ho potuto fare a meno del pensare che avrei dovuto leggerlo al più presto. Ormai sapete benissimo che amo le poesie ed ero rimasta colpita dalla presentazione dell’autrice del suo volume. La cosa che più mi ha colpito inizialmente è stato il semplice fatto che l’autrice ha dedicato questa piccola raccolta a suo nonno e non mancheranno pezzi in cui sarà ricordato e citato.

Con questa raccolta la Polemio si muove in punta di piedi fra ricordi, sentimenti e quotidianità che si affacciano e si mescolano trascinando il lettore in preda alle emozioni che l’autrice stessa cerca di comunicare.

Blu cobalto
Il blu dell’abisso
penetra nel sangue rosso
che scorre nella passione
del fuoco
che accendi.
Un blu prepotente
e pieno d’amore
mi prende.
Si sente.

La copertina è molto sobria ma è in connubio perfetto con il titolo. Entrambi mi ricordano un profumo di quelli ricercati, dal retrogusto amarognolo ma allo stesso tempo buono. Uno di quei profumi che sento quando entro in camera di mia nonna e lei se lo è appena spruzzato addosso. Entrambi sono molto semplici e raffinati ma allo stesso tempo molto, molto belli.

Il perno centrale di questo volume è il nonno dell’autrice che è una figura importante sia per la struttura che il contenuto del testo stesso. Il nonno è presente nelle pagine, nella lettura e nell’essenza che ha racchiuso l’autrice stessa ed ho apprezzato il fatto che sia così evidente perchè vuol dire che è riuscita a trasmettere molto a chi legge.

Verace
Il mio verace sentire,

famelico di essenza
nel vuoto di sensi e pienezza
s’acquieta in apparenza
e mentre pensa e cerca,
io provo a dormire.

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Lo stile utilizzato dall’autrice è semplice e delicato.

Inizialmente il volume inizia con delle piccole raccolte che possono sembrare quasi dei mini racconti di vita i quali devo dire mi hanno colpito solo in minima parte visto che la cosa, primo era completamente inaspettata e secondo erano molto brevi e in alcuni casi si rifacevano a dei semplici pensieri. Alcuni di questi però, mi hanno ricordato quelli di alcuni degli importanti scrittori che hanno avuto modo di emergere proprio grazie a questi pensieri profondi sul web: si vedano ad esempio Roberto Emanuelli o Susanna Casciani.

Quando sono arrivata alla parte delle poesie non vedevo l’ora di assaporarne una dopo l’altra e l’autrice devo dire che, per alcuni suoi scritti, mi ha davvero colpita – come quelli che ho citato qui che sono sinceramente quelli che preferisco. Sono belli, profondi mentre altri lo sono altrettanto ma non mi hanno colpito come dovevano in cui l’autrice sembra perdersi senza sapere dove vuole andare a parare.

Nonostante la facciata del volume sia abbastanza raffinata e ricercata e faccia pensare al passato le poesie di Enrica si attengono ad uno stile moderno che cattura e avvolge sopratutto in alcuni suoi scritti in cui la sua presenza si impone molto di più che in altre. 

Nel complesso posso dire che Vaniglia Francese è una raccolta di pensieri e poesie suddivise abbastanza equamente che coinvolge il lettore a sbalzi alterni e nel quale si ritroverà immerso nei sentimenti di Enrica.

Ovunque
Se vedi quello che vedo io,
se la meraviglia
è dunque la stessa…
Quiete, pioggia, sole o tempesta,
ovunque o da nessuna parte,
io sarò lì.

La figura del nonno di Enrica si sente nelle sue pagine e nonostante alcune non siano per lui si sente la sua figura a fare da involucro protettivo di tutto il contesto.
La presenza infatti del nonno è il perno centrale di questa raccolta che porta all’importanza della figura nonostante molti giovani al giorno d’oggi siano sempre meno legati ai sentimenti e sono molto più portati al fatto di essere chiusi dove il mondo tecnologico e online sia più importante di quello che effettivamente si vive.
Enrica Polemio si è messa in gioco ed ha esternato i suoi sentimenti con dolcezza e delicatezza. Ha riportato in vita suo nonno attraverso le sue parole, raccontandolo in maniera semplice ma efficace. Una raccolta carina ma senza troppe pretese.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere con un commentino se trovate interessante questo libr e se vorrete leggerlo! 

A presto,

Sara ©

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