RECENSIONE #373 – L’ULTIMO GIORNO (VERSI DALL’ALDILA’) DI STEFANO FORTELLI

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi qui con una nuova recensione per voi che spero possa piacervi ed interessarvi. Sono felice di portarvi una nuova raccolta di poesie che l’autore mi ha gentilmente inviato e di cui vi parlerò.

4D6DAFCA-766B-4CF7-8870-07B02C97005ATitolo: L’ultimo giorno (versi dell’aldilà)
Autore: Stefano Fortelli
Genere: Silloge Poetica
Data di uscita: Gennaio 2020
Editore: Youcanprint
Pagine: 68
Link d’acquisto: https://amzn.to/2vpaOkQ
Trama: Le riflessioni sempre più profonde ed amare di Stefano sul mondo che ci circonda e sulla caducità del “tutto”, lo portano a sviluppare proprie tesi sulla teoria della “assenza del presente” e maturare l’idea di pubblicare una raccolta di poesie che sviluppi il tema dell’aldilà in senso più ampio. Comuni denominatori delle composizioni sono il fluire del tempo e della vita, il rimpianto, la disillusione, l’incertezza ed i tanti quesiti irrisolti che ci portiamo dentro.

RECENSIONE

snow covered mountain during daytimeLa raccolta di poesie è un insieme che unisce sentimenti e riporta piccoli istanti del tutto oltre che l’assenza del presente, come lui stesso cita nella sua trama. L’autore tende ad esplorare l’aldilà non solo in senso lato o da un punto di vista della fede ma nei veri e propri sentimenti che ci rappresentano sia nelle relazioni che nella singolarità dell’uomo.

Cosa ci porterà l’autore e cosa risveglierà nel lettore?  Quali emozioni vuole trasmettere? Cosa ci lascerà davvero questa raccolta di poesie?

Raccontami

Raccontami di quella volta
e riderò per te
Mille volte ancora
ti ascolterò
E questo tacito
dirci a vicenda
ci accompagnerà lieve.

brown ship on sea under cloudy sky during daytimeLa trama è abbastanza semplice ma sembra lasciarci in un limbo, introducendo solo senza dare un vero e proprio impatto deciso. Infatti non sono riuscita ad inquadrarla davvero la trama ma sono comunque rimasta incuriosita dal titolo. In più amo molto le poesie quindi non potevo lasciarmi sfuggire questa opportunità.

La copertina non è qualcosa che mi fa particolarmente impazzire ed anche l’immagine non risulta davvero chiara. Ok il vetro appannato, ci sta come significato di ciò che l’autore cerca di trasmettere anche con il titolo ma  non mi convince a pieno. Nonostante questo apprezzo i colori, armoniosi e leggeri sono ben strutturati e sicuramente rendono la copertina molto leggera. 

Il titolo, a primo acchito sopratutto per quanto riguarda “L’ultimo giorno” sembra quasi ci stesse mostrando ciò che vede qualcuno che sta per morire. Ad avvalorare la mia tesi, ciò che viene riportato tra parentesi. Non so se è questa l’idea che voleva o vuole dare l’autore ma a vederlo così, a me è arrivato questo. Magari mi piacerebbe avere conferme o spiegazioni dall’autore, sarebbe davvero interessante scoprirlo.

ocean waves crashing on shore during daytimeLo stile utilizzato dall’autore è leggero e fluido. Essendo una raccolta molto piccola si legge davvero in poco tempo anche se non è così scontata come sembra e ci si sofferma sui testi per carpirne il senso profondo e ciò che cerca di trasmettere.

Il volume sembra quasi il risultato di una redenzione. Non sapendo come l’autore abbia interpretato questa raccolta – e devo ammettere, la cosa mi incuriosisce assai – mi è sembrata davvero ben composta e ben scritta. Ci sono dei testi che leggermente più corposi ed altri più brevi e ammetto che il punto di forza si vede e si nota molto più in quelli brevi.

Il lato negativo sta nella brevità della raccolta. Avrei sicuramente preferito leggerne di più e carpirne ancora oltre che conoscere nel profondo ancor di più l’autore e le sue poesie. Una raccolta sicuramente interessante che vi consiglio.

La mia preferita, anche se magari a voi non importa, lo so, è Raccontami che ho citato anche in questa recensione e, come giusto, credo non dovesse mancare.

Cosa resta

Eterni siamo stati noi due
Tu ed io nel nostro piccolo mondo
Soli ed invisibili
Etere che si materializza
Materia che si dissolve
Percezioni alla deriva
cullate da maree universali
Eremi di solitudine
e di perenne misura

La raccolta è sicuramente un risultato interessante per un panorama che tende a snobbarle ormai molto. Io trovo che siano un lato molto affascinante della letteratura e, questa, è sicuramente una buona lettura.

Stefano Fortelli è un autore emergente che vi invito a prendere in considerazione. La raccolta, lo so, è piuttosto breve ma cerca di raggiungere il cuore del lettore puntando sul tutto e sulla sua assenza, mostrandoci dei lati nascosti che a volte tendiamo a dimenticare.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.

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Si ringrazia l’autore per la copia omaggio

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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, nel frattempo, vi aspetto!

A presto,

Sara ©

4 thoughts on “RECENSIONE #373 – L’ULTIMO GIORNO (VERSI DALL’ALDILA’) DI STEFANO FORTELLI

  1. Buonasera Sara, ti ringrazio per la recensione. Mediamente una silloge contemporanea si compone di un numero compreso tra le 50 e le 70 poesie. Dal momento che non è stato precisato, mi preme riportare ai lettori che la silloge si compone di 57 poesie. Resto a tua disposizione per qualsivoglia ulteriore chiarimento e colgo l’occasione per salutarti cordialmente.
    Stefano Fortelli

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