BLOGTOUR: VAN HELSING. BLOOD NEVER LIES DI NATASCIA LUCHETTI – RECENSIONE IN ANTEPRIMA (#219)

BUONGIORNO CARE PARTICELLE LETTRICI!

E buon inizio settimana! Anche oggi siamo in vena di novità e di nuove uscite… Oggi vi porto un libro Delrai Edizioni di cui con oggi parte un bel BlogTour, che ringrazio per avermi inclusa. Spero che questo libro davvero particolare possa interessarvi. Ecco qui che ve ne parlo:

51skqxqpu5lTitolo: Van Helsing. Blood never lies
Autore: Natascia Luchetti

Data di Pubblicazione: 1 ottobre 2018
Genere: Gotico
Link d’acquisto: https://amzn.to/2OSbvYE
Trama: La vera storia dell’uomo che ha trasformato la sua vita in leggenda, la cui stessa esistenza era un’arma contro le Bestie: Abraham Van Helsing. L’essere umano deve conoscere il mondo per poterlo capire appieno ed è ciò che pensa il giovane Van Helsing nell’approcciarsi all’università e al suo futuro da medico, ma l’oscurità lo attende e non gli lascia tregua, incamminandolo per la via a lui destinata. È nelle ombre più fitte che l’incubo ha inizio, una verità inspiegabile da Abraham considerata inconcepibile: esiste il Male, esiste il Bene. Ogni tipo di creatura sovrannaturale vive tra gli uomini, con loro, e questi non ne hanno coscienza. Continuano le loro vite, schiavi della superstizione e dell’ignoranza. È impossibile concepire un futuro senza l’abisso delle tenebre e la lotta per la sopravvivenza ha inizio, perché chi uccide il male, assorbe il male. A condurre il braccio del cacciatore una sola verità, che domina persino il suo cuore: il sangue non mente mai.

RECENSIONE


[Per questo libro, prima di iniziare la recensione vera e propria sento che devo fare una piccola premessa che non c’entra nulla ma volevo dirlo lo stesso. Quando ho deciso di leggere questo libro che mi è stato proposto dalla casa editrice mi sono buttata a capofitto per due motivi principali: uno perchè volevo immergermi in una delle gotiche storie di Natascia Luchetti che mi hanno sempre incuriosito, poi perchè sono sempre stata un po’ estranea a questo genere di storie, un po’ perchè non amo particolarmente i vampiri come figure generali, un po’ perchè avevo sempre sentito parlare di Van Helsing ma non sapevo praticamente nulla se non che fosse un caccia vampiri e c’è anche un film (che io tra l’altro non ho visto). Quindi, per non addentrarmi in storie come Dracula che magari entro nel vivo dei vampiri in prima persona ho deciso di puntare su di lui, che mi sembrava più soft come approccio a questo mondo. Poi la bellezza del volume nel suo esteriore ha fatto anche il resto. (Ho finito tranquilli… adesso potete leggere la recensione!)]


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La storia ha inizio con Van Helsing ancora ragazzo, ad Amsterdam il 31 ottobre 1854 all’università in cui Abraham è iscritto. Entra in un’aula vuota in cui c’è solo il professore. Subito dopo di lui entrano altri due ragazzi ma dopo poco decidono di andarsene. Abraham resta affascinato dal professor Carvill tanto da seguirlo nella sua bizzarra impresa attraverso manicomi femminili, in cui le donne sembrano essere diventate particolarmente strane: incredibilmente forti, unghie lunghe e inclini ad uccidere. Abraham rimane sconvolto ma allo stesso tempo interessato a tutto ciò che accade, tanto da seguire il professore in ogni suo passo essendo pronto anche a metterlo in discussione.

Qual’è la sottile linea che divide il Male dal Bene? E come ce ne accorgiamo? Cosa scoprirà Abraham? Riuscirà a porre fine a tutto questo?

«Lasciate andare la vostra vendetta, Abraham» disse con voce sommessa. «Se continuate su questo cammino, rischiate di perdere pezzi di voi stesso a ogni passo.»

La trama rende molto bene cosa vuole intendere il libro e di cosa parla anche se non lascia presagire da dove comincia. Questo libro è un diario, la storia della vita di Abraham Van Helsing e di come sia cambiata da quando ha avuto la prima esperienza diretta con un vampiro.
La copertina è davvero stupenda e rende assolutamente e in ogni caso il personaggio. La Delrai Edizioni sul punto di vista della grafica è imbattibile: le edizioni, copertine e interni del libro sono fantastici e questo non sarà da meno. Anche l’interno del volume, infatti, sarà fantastico e tutto da scoprire, ve l’assicuro. Il titolo del volume è semplice e dritto al punto, infatti credo non ci sia alternativa migliore a ciò che è stato scelto dall’autrice. La storia è proprio quella di Abraham Van Helsing, quindi conciso ed essenziale.
L’ambientazione passa da Amsterdam in cui Abraham è nato e cresciuto e nel quale comincia a studiare e passa poi a Londra, in cui comincerà a studiare un profondo caso di donne dalla forza sovrumana, le unghie lunghe che cercano di colpire al cuore degli uomini e dal gelido tatto. L’epoca va dal 1854 al 1897 e ricopre una quantità piuttosto elevata di anni in cui la vita di Van Helsin sarà segnata da una serie di eventi incredibile per l’uomo e dei quali anche lui ne sarà colpito per sempre.

Ero sconvolto della cattiveria degli uomini, ancora peggiore di quella delle creature degli incubi, dei vampiri e delle streghe che avevo combattuto al fianco del mio Maestro.

I personaggi di questo libro non sono tantissimi ma neanche pochi ma l’unico personaggio degno di nota credo sia proprio il protagonista che rende interessante il punto di vista della scoperta e della novità. 

Abraham Van Helsing è un ragazzo che studia medicina e spera di diventare qualcuno nella vita ma è anche un tipo particolarmente curioso. Quando incontra il professor Carvill la sua vita cambia drasticamente e nonostante la curiosità, il ragazzo mostra sospetto e invadenza riguardo a questo mistero; allo stesso tempo diventa un uomo mascherando la sua fragilità che nonostante tutto, ogni tanto, uscirà allo scoperto.

Sylvester Carvill è il professore e mentore del giovane Abraham. Si prende cura di lui e lo instrada verso un percorso che lo devierà dai suoi studi e gli mostrerà una realtà oscura, macabra e piena di esseri particolari: i vampiri. Carvill sembra essere un uomo particolarmente intelligente, acuto ma anche particolarmente misterioso sotto diversi punti di vista.

Aveva letto quanto avessi bisogno di qualcuno che mi vedesse ancora come un essere umano. Forse considerava i miei gesti sbagliati, ma non mi giudicava come persona: era questo, semplicemente questo, che mi faceva ancora credere nell’umanità.

Il perno centrale di questo romanzo è la vita di Abraham Van Helsing, racchiusa in queste pagine come un diario. Il Male e il Bene in un unico volume. La storia di un uomo che ha avuto uno stretto contatto con i vampiri. Una storia originale e particolare.
Lo stile utilizzato dall’autrice è sicuramente adatto all’epoca in cui si svolge il romanzo è molto ricercato e sicuramente in linea con l’epoca in cui viene narrato. Infatti l’autrice riesce a destreggiarcisi benissimo; sembra essere particolarmente tagliata per queste storie, non so spiegarvelo, ma la sensazione è quella.

Il libro in questione è al tempo stesso interessante con tantissime cose di cui l’autrice – prima di averle messe nero su bianco in questa storia – si è informata e documentata ricreando autentici luoghi in cui il lettore può immergersi, notandone sia la bellezza che il l’oscurità che questo libro cela dietro di se.

Nonostante questo, però, immaginavo questa storia in tutt’altra maniera e mi ha affascinato e colpito fino ad un certo punto. Mi ha colpito gran parte della storia iniziale in cui Abraham è ancora ragazzo, sprovveduto e curioso. Da quando Abraham diventa più consapevole del suo destino, delle cose che lo circondano, e di tutto ciò che accade, la storia sembra rallentare e diventa molto più pesante. Infatti ho seriamente fatto fatica a proseguire in tutta la linea. La storia nella parte centrale è stata lenta e l’azione al posto di attivare i sensori della curiosità nel lettore, spengono tutto e lasciano insoddisfatti, o almeno non soddisfatta come avrei voluto. Sul finale, che non vi spoilero ovviamente, Abraham sembra riprendere tutto ciò che aveva perduto e torna in se mostrando, il protagonista, anche una fragilità in più.

La cosa che ho apprezzato più di tutti è stato proprio il personaggio di Van Helsing che nel corso della storia non perde mai il suo lato umano, anzi in alcuni casi è anche accentuato. Ed è fondamentale questo, perchè la storia narra di esseri sovrumani come i vampiri ed è giusto che l’autrice abbia concentrato in Abraham tutto questo e l’abbia reso unico rispetto a tutto il resto.

Ad un certo punto la storia sembra interrompersi e riprendere in un determinato punto e non so se è un’impressione che ho avuto – ma Abraham passa direttamente da inconsapevole e curioso a diretto al punto e conscio di cosa sta accando. Quindi ho trovato questo stacco strano e allo stesso tempo curioso.

Ora potevo affermare che non era soltanto questo: dentro di me avevo scoperto di voler aiutare l’uomo a liberare se stesso da limiti visibili e invisibili. Perché spesso l’essere umano ha bisogno di una mano tesa per guardarsi dagli altri, sì, ma soprattutto da se stesso.

Il libro è stato singolare e interessante sia sotto il profilo dei vampiri visti come creature particolari, sia dal lato umano di chi racconta tutto ciò che vede, che prova e che sente.

Natascia Luchetti è una scrittrice di gotico particolarmente ferrata in materia, che sa destreggiarsi in questo universo pieno di creature di folclore. Non una storia particolarmente fluida ma allo stesso tempo un diario di un ragazzo che ha combattuto ed è diventato uomo.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.

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Ecco qui tutte le tappe, seguitele mi raccomando:

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere, come sempre, con una vostra opinione.

A presto,
Sara ©

4 thoughts on “BLOGTOUR: VAN HELSING. BLOOD NEVER LIES DI NATASCIA LUCHETTI – RECENSIONE IN ANTEPRIMA (#219)

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