RECENSIONE #61 CARRY ON DI RAINBOW ROWELL

BUONASERA CARI LETTORI!

Oggi vi presento la recensione di un nuovo libro che è uscito da poco nelle librerie ed è edito Piemme editore, che ringrazio infinitamente per questa lettura. Sto parlando di:
carry-onTitolo: Carry on
Autore: Rainbow Rowell
Editore: Piemme
Pagine: 538 
Prezzo: ebook €6,99 e cartaceo €17,00
Data di pubblicazione: 21 marzo 2017 
SinossiSimon Snow è il peggior prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma ha probabilmente ragione. Per la maggior parte del tempo infatti Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere mandando tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia in cui frequentano l’ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?

RECENSIONE: 

La storia innanzi tutto è una fan-fiction. Sapete cos’è una fan-fiction? 

Una fanfiction o fan fiction (abbreviato in fanfic, FF o fic) è un’opera scritta dai fan prendendo come spunto le storie o i personaggi di un’opera originale, sia essa letteraria, cinematografica o televisiva…  (Fonte Wikipedia)

Per chi ha letto Fangirl è facile riconoscere i personaggi di questo libro: la stessa autrice, infatti, utilizzava Cath la protagonista di Fangirl come scrittrice di fan fiction dell’opera dell’autrice Gemma T. Leslie e utilizza i suoi stessi personaggi, Simon e Baz, per una storia tutta sua. (Gemma T. Leslie è stata comunque inventata da Rainbow Rowell quindi è una fan-fiction di se stessa diciamo xD) La storia comunque è simile ad Harry Potter quindi si tratta di una storia di magia e scuole fantastiche, personaggi fantastici e amori incantati.

Quindi passiamo all’inizio di questa di storia. Ci troviamo con Simon Snow, il Prescelto, che torna alla scuola di magia di Watford dopo una lunga estate di solitudine in uno dei tanti orfanotrofi che ogni anno è costretto a passare in rassegna. L’Arcimago, ovvero il preside della scuola, pensa che per lui sa meglio così. Ma proprio mentre è sulla strada per Watford, si ritrova in pieno combattimento con un essere che vuole catturarlo. Simon con la sua spada lo uccide e si rimette in cammino.

Una volta arrivato, Snow, ritroverà Penelope ed Agatha, rispettivamente migliore amica e fidanzata, che l’aspettano con ansia. In più, sa già che ritroverà il suo acerrimo nemico Basil Tyrannus Pitch, meglio conosciuto come Baz, con cui condivide la sua stanza.

Ma un mistero avvolgerà la scuola dove il misterioso Tedio è sempre in agguato. Riuscirà Simon a dare un senso a tutto quello che succede? Riuscirà a sconfiggere il Tedio?

Mentre alle cose belle non mi sono concesso di pensarci affatto. Ecco cosa fa impazzire davvero, la nostalgia delle cose belle. Ho una lista di tutte le cose che mi mancano di più, ma mi impedisco di passarla mentalmente in rassegna finché non mi trovo a un’ora da Watford. Allora la scorro punto per punto. L’effetto è lo stesso di quando ci si immerge piano piano nell’acqua fredda. Però al contrario… un immergersi graduale in qualcosa di piacevolissimo, in modo che lo shock non ti sconvolga. Avevo undici anni quando ho iniziato la mia lista di cose belle, e forse a questo punto un paio di voci potrei anche cancellarle, ma è più difficile di quanto si creda.

La trama è giusta e non dice troppo rispetto a quello che dovrebbe essere. Non svela quasi niente ma è comunque buona.

La copertina mi piace molto e rispetto all’originale è decisamente ben fatta. (La trovate qui di lato) Ne ho visto anche una versione che sembra quasi di leggere un fumetto. Una cosa davvero penosa. Devo riconoscere che qui la Piemme ha fatto davvero un buon lavoro. Il titolo non è stato tradotto e direi che anche questo è un bene ed apprezzo vivamente la cosa. Il titolo stesso si riferisce al testo di una canzone a quanto ho potuto capire dal libro ma è comunque significativo di per se. Ecco il pezzo a cui mi riferisco:

«Easy come, easy go. Little high, little low. » Mi faccio avanti in silenzio, non voglio interromperlo a metà di un incantesimo. Specialmente se sta cercando di resuscitare una persona.«Carry on, carry on» canta l’Arcimago.

Carry on significa Proseguire/Andare Avanti quindi ci sta all’interno della storia.

La storia si svolge tra Watford, la scuola di magia e Londra e l’epoca è decisamente moderna. Dei maghi dei nostri tempi.

Gli sollevo il mento.«Baz. » «Vattene, Snow. » «Non sei un mostro» dico. Nella mia mano il suo viso è freddo quanto quello di un cadavere. «Mi sono sbagliato. Per tutti questi anni. Sei un bullo. Uno snob. E uno stronzo totale. Ma non sei uno di loro. » Lui fa per allontanare il viso, ma io lo tengo stretto. Quando apre gli occhi, vedo due pozze di grigio, di nero e di sofferenza. Non riesco a sopportarlo. Ringhio di nuovo. E il fuoco si ritrae. «È questo ciò che merito» mi dice. Scuoto la testa. «Be’, non è quello che merito io, però. » «Allora vattene. » Vedo il tremolio del fuoco riflesso nei suoi occhi, significa che l’incendio ci circonda. «No. Non ti ho mai girato le spalle. E non comincerò certo adesso.»

I personaggi sono diversi e la storia si bilancia su più livelli. Troveremo:

Simon è un mago, il Prescelto e l’erede dell’Arcimago. Un ragazzo chiuso, solo e che si circonda di pochi ma buoni amici. Un tipo sbadato, potente e a tratti anche piuttosto bizzarro.

Baz è un mago ma è anche un vampiro. L’acerrimo nemico di Simon Snow con cui divide la stanza. Ma è anche studioso, attento ai rischi e innamorato – oltre che figo su tutti i fronti.

Penelope è la classica maga brava, intelligente e perspicace. Lei per ogni cosa ha una soluzione. Ma è decisamente un’ottima amica e una attenta osservatrice di cause e conseguenze per Simon e per chi li circonda.

Agatha è il una delle ragazze più carine della scuola, chiusa ed introversa. Il personaggio, oltre che punto di vista, che ho detestato di più. E’ opportunista, non è chiara sui propri sentimenti risultando falsa, e volta le spalle ai propri amici fregandosene altamente.

…e molti altri che scoprirete leggendo.

«A nessuno interessa se sei gay» commenta lui gelido. Sono seduto di traverso ora, vedo il suo profilo. Ha gli occhi stretti e la bocca è una riga diritta. «Insomma…» E mi va via la voce. Sono una frana in queste situazioni. «Mi piace guardarti. » Mi getta un’occhiata veloce e abbassa le sopracciglia, ma non si gira. «Mi piace questa cosa» continuo.«Questa cosa che stiamo facendo. » Mi ignora. «Mi piaci tu» dico. «E non m’importa se io non ti piaccio, ci sono abituato. Non saprei come comportarmi se fosse altrimenti. Però tu mi piaci, Baz. Mi piace questa cosa. Mi piace aiutarti. Sapere che stai bene. Quando in autunno non sei tornato a scuola, quando non c’eri… ho creduto di impazzire.» «Pensavi che stessi complottando contro di te. » «Sì» rispondo. «Però mi mancavi. » Scrolla la testa. «Tu non sei normale…» «Lo so. Ma questa cosa la voglio comunque, se me la permetti.» Baz si volta finalmente a guardarmi. «Che intendi per questa cosa, Snow?» «Questo» insisto.« Voglio essere il tuo ragazzo. Il tuo pessimo ragazzo.»

Il perno centrale è la storia tra Simon e Baz e l’evolversi della stessa. Inoltre anche il Tedio ha rilevanza particolare all’interno della storia: una minaccia per il mondo magico che i ragazzi dovranno saper affrontare quando sarà il momento.

Lo stile utilizzato è semplice e fluido oltre che coinvolgente, tipico della Rowell. Inizialmente ho fatto difficoltà ad ingranare non per lo stile ma per il personaggio, Simon, di per se molto chiuso e piuttosto solo. Quindi entrare nella sua ottica è stato difficile infatti ho apprezzato molto di più Baz con il proseguire della storia.

La storia si suddivide in libro primo, secondo e terzo in cui al suo interno sono contenuti i vari capitoli e i vari punti di vista.

Troveremo il punto di vista di Simon di Baz, di Penelope, Agatha, Lucy e l’Arcimago. Quindi la storia sarà molto variegata e troveremo diversi modi di vedere, diverse personalità e diversi eventi.

Butto fuori tutta l’aria di colpo e mi alzo. Poi mi giro verso la porta e chino la testa. Abbasso la voce, per non farmi sentire dalle altre ossa: «So che in genere vengo quaggiù per dirti che mi dispiace. Ma oggi sono qui per dirti che me la caverò. Non permettermi di essere una delle cose che ti impediscono di trovare la pace, madre. Ti prometto che me la caverò». Aspetto qualche istante, giusto… giusto per essere sicuro. Poi esco dalle Catacombe …

Insomma, questo libro è un misto fra Harry Potter – tra scuola e personaggi è c’è somiglianza: Snow è un Potter depresso, Baz è un Malfoy audace e figo, Penelope è la classica Hermione di turno mentre per Agatha non ho trovato nessuno di vagamente somigliante.) e i suoi personaggi, le creature di Narnia e i vampiri di non so cosa. Capisco che detta in questi termini non è rassicurante ma vi assicuro che vale la pena leggere questa storia.

Ho adorato la storia d’amore fra Baz e Simon. Mi sono innamorata anche io di questi due ragazzi (Tanto per la cronaca: Mi sono innamorata di Baz anche io, sappiatelo xD) ed è stato bellissimo leggere la spensieratezza e l’evolversi del tutto. Proprio come in Fangirl, l’autrice non si smentisce e riesce a far innamorare il lettore passo dopo passo, riga dopo riga.

Coinvolgente, valida e spensierata. Ti trascina in un mondo magico e ti fa innamorare perdutamente.

Un bel libro a cui dare una chance. Consiglio? Ovviamente, come non potrei.

Il mio voto per questo libro è di : 4 conchiglie.

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Cosa ne pensate? Una storia di stregoneria e magia  tutta da leggere. Aspetto vostre opinioni.

Alla prossima,

Sara. ©

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