BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi sono qui con un thriller edito Piemme, che ringrazio per la lettura in anteprima e ringrazio Rosaria per avermi coinvolto in questa bella iniziativa da lei organizzata. 😀 Spero che questo libro vi piaccia, eccolo qui:

Autore: Amanda Robson
Trama: Due gemelle molto diverse, Zara e Miranda, sono legate da qualcosa di potente, più potente ancora del sangue. Forse è il segreto terribile che hanno condiviso nell’infanzia, o forse la fragilità che Zara si è portata dietro per tutta la vita, a tenerle indissolubilmente legate l’una all’altra, e a intrecciare i loro destini in modo inestricabile. Finché sulla scena fa la sua comparsa Sebastian Templeton.
«Sebastian, Sebastian, Sebastian, dovunque guardi c’è lui. Zara Cunningham: fino a che punto ne sei innamorata?» si chiede Zara, sorpresa lei stessa della violenza con cui Sebastian si è impadronito del suo cuore. E dire che lo ha incontrato banalmente al supermercato, per puro caso.
È apparentemente per puro caso, però, che Sebastian sembra pian piano avvicinarsi anche a Miranda. E ben presto Zara si accorgerà che i loro sguardi si allacciano un po’ troppo spesso, nonostante Miranda sia l’unica persona di cui Zara si fidi. L’unica in grado di proteggerla. Miranda, Zara, Sebastian: che cosa succederà in questo strano, tragico triangolo di amori, legami familiari, gelosie, passione erotica? E quando Zara verrà trovata morta, di chi è davvero la colpa?
RECENSIONE
La storia ha inizio con una morte. La polizia viene chiamata perchè una donna ha ucciso sua sorella, è lei stessa a dichiararsi colpevole ed è allo stesso tempo sotto shock per averlo fatto. Poi si torna indietro. Miranda e Zara sono due sorelle gemelle che si vogliono bene. Miranda è protettiva nei confronti di Zara per via dei tanti problemi che sua sorella ha avuto e per il fatto che ha tentato più volte di togliersi la vita. Tutto sembra andare per il verso giusto fino al momento in cui Sebastian entra nella vita di Zara. Quest’ultimo è un uomo di bell’aspetto e inizia anche a lavorare dove lavora Miranda mettendosi sempre più fra le due sorelle.
Cosa succederà fra le due sorelle? Cosa combinerà Sebastian per indurre Miranda a sospettare di lui e a volerlo allontanare dalla sorella? Cosa c’è alla base di questo sentimento di Sebastian per Zara?
Le parole muoiono nell’aria, proprio come sua sorella. Però loro smettono semplicemente di respirare, non c’è tutto quel sangue. Si smarrisce in quegli occhi campanula. L’altra torna a cingerla con un braccio e lei le si aggrappa, singhiozzante. La donna le accarezza la schiena, le sussurra nell’orecchio, la dondola avanti e indietro cullandola come una bimba. Resta così per un po’. Non sa quanto. Il tempo l’ha abbandonata a se stessa. A un certo punto, in quell’intervallo di tempo cui lei non appartiene più, il collo smette di sanguinarle. A un certo punto, in quell’intervallo di tempo, il suo appartamento viene invaso. Individui in tute di cellophane, con cuffie di plastica e guanti di lattice. Un fotografo. Un esercito di investigatori in borghese, una folla in abito scuro. Qualcuno le si avvicina. Non riesce a distinguerlo bene; tutto è annebbiato, niente è più a fuoco. Le sta dicendo qualcosa, ma lei non riesce a sentirlo.
La trama è ben scritta, per carità, mette sicuramente curiosità come ha fatto con me quando ho letto a malapena le prime tre righe (sapete bene che non leggo mai tutta la trama, non è la prima volta che ve lo dico). Peccato per un piccolo intoppo che vi spiegherò più avanti. Nel frattempo posso dirvi soltanto di non leggerla e se l’avete già fatto… la frittata è fatta.
La copertina è molto bella ed è esattamente uguale all’originale, come potete vedere. E’ particolare e non capisco molto il senso del fazzoletto viola e lo sfondo giallo ma sicuramente, in una libreria, cattura visivamente. Il titolo è stato sicuramente tradotto dall’originale anche se avrei evitato di mettere La colpevole ma fare proprio come l’originale e lasciare soltanto “Colpevole”. Sarebbe stato meno indicativo del soggetto e vago come lo è per l’originale.
L’epoca è sicuramente moderna, ambientata ai giorni nostri. Una storia contemporanea, un thriller psicologico interessante.
«Vale per tutti» riesco a dire mentre gli rivolgo quello che mi auguro sembri un sorriso comprensivo.«Ma nel mio caso è diverso. » Ora l’espressione è burrascosa.«A volte se non sto da solo, completamente solo per un po’, mi sento come se… come se… » Balbetta, la voce gli si spezza.«Come se il mio mondo fosse sul punto di svanire per sempre. Come se il cielo potesse crollarmi addosso e schiacciarmi se non fuggo, ogni tanto, io e nessun altro. » Recupera la pinta dal tavolino e prende una lunga sorsata. Osservo il suo pomo d’Adamo salire e scendere mentre inghiotte.«L’importante è che tu poi abbia voglia di tornare.» Lo sguardo gli si addolcisce. «Tornerò sempre, Zara»
I personaggi di questo libro sono sostanzialmente tre. Zara, Miranda e Sebastian. Sono dei personaggi ben costruiti, molto differenziati tra loro anche se ognuno a modo proprio sembra avere un qualcosa similare all’altro. Le due sorelle sono connesse per vie familiari ma anche per tutto quello che hanno passato insieme. Sebastian l’ho odiato da come ha messo piede nel libro ma c’è anche lui e dovrete farvelo andare bene diciamo almeno nella lettura.
Zara è la più fragile fra le due sorelle. Ha provato a tagliarsi le vene due volte e la seconda era vicina ad andarsene davvero. Quindi se ne sta con Miranda e sembra aver trovato la felicità quando Sebastian irrompe nella sua vita con un incontro fugace al supermercato. Miranda è fra le due sorelle quella più precisa, metodica e che ospita in casa Zara ed in seguito anche Sebastian per tenere sopratutto sotto controllo sua sorella. Più che una sorella Miranda è stata quasi una madre. E’ una gran lavoratrice e mette avanti la salute di sua sorella per prima, anche stando male lei stessa.
Sebastian è un uomo enigmatico e particolarmente persuasivo. Manipolatore fin dal primo momento, è un uomo dai mille segreti che capirete fin dal primo istante ma che si svelerà piano piano, pagina dopo pagina. Un uomo che non si fa problemi a mettere contro le due sorelle, fin dall’inizio.
«Scusa se ti ho disturbato mentre cucinavi. » Mi si chiude lo stomaco. Digrigno i denti. Disturbato mentre cucinavo. Eppure riesco a mettere insieme un sorriso pallido e a fingere di perdonarlo. Per il tuo bene, Zara. Ma è una pace provvisoria. Ti garantisco che non c’è verso che io permetta a quest’uomo di distruggerti. Né gli permetterò di distruggere me.
Il perno centrale della storia è l’omicidio di una delle due sorelle gemelle. Quale delle due è morta non ci è dato saperlo per buona parte del libro e lo scopriremo mano a mano che andremo avanti nel corso della lettura. E’ interessante il fatto che si parte dalla morte, dall’omicidio e si ritorni sistematicamente indietro per cercare di capire dove si colloca il male, cosa è successo e come sia morta una delle due sorelle.
Lo stile del libro è semplice, immediato e diretto. Leggerete questo libro in pochissimo tempo e si divide in quattro punti di vista – che sono sempre 3 ma la quarta è colei che fra le due ha ucciso la sorella: Zara, Miranda e Sebastian. Tutte le voci sono al contempo interessanti ma fin da subito si capisce quanto Sebastian non abbia psicologicamente tutte le rotelle al proprio posto.
Torniamo al discorso della trama. La Piemme qui ha toppato completamente. Il libro fa di tutto, fin dall’inizio (e lo mantiene per buona parte del libro), per non far capire di chi è la colpa e quale delle due sorelle è morta. E’ una cosa che lascia il dubbio ed il lettore vuole cercare di capire quale delle due è stata ad uccidere l’altra. E’ voluto dall’autrice e NON doveva essere svelato nella trama. MA GRAZIE PIEMME. Per puro caso i sono ritrovata a leggere tutta la trama al mio ragazzo che voleva sapere cosa stavo leggendo. Ed ecco qui che Sara (Aka io) muore quando si autospoilera la lettura leggendo LA TRAMA. LA TRAMA. Ma come cavolo si fa dico io.Dopo aver letto la trama il mio giudizio si è abbassato considerevolmente perchè ha rovinato completamente il gusto della lettura.
E’ stato sicuramente interessante mantenere le due sorelle nell’anonimato almeno riguardo la morte di quale delle due sorelle ma era chiaro e cristallino quanto Sebastian fosse una parte integrante e attiva della situazione. Infatti, per quanto possa dirsi psicologico, questo thriller con il fatto che la morte c’è stata fin da subito l’unica cosa a tenere curiosità è il fatto che non si sa quale delle due sorelle sia morta e cosa le abbia portate a questo. Peccato che se uno legge tutta la trama si rovina il libro.
Il finale mi ha lasciato decisamente… meeeh. Sopratutto l’epilogo che nelle ultime frasi l’ho trovato davvero con poco senso da parte sua. Non posso dirvi chi ovviamente ma vedrete se deciderete di leggerlo. Comunque non fraintendete, il libro nel complesso è molto bello fino alla fine, non mi sono piaciute delle frasi nel finale che trovo davvero senza alcun senso.
Gli occhi di Jill sono calmi come un lago d’inverno, algidi, chiarissimi. Siede fissandomi, le mani allacciate in grembo. «Quella carogna non si metterà tra me e mia sorella. Se le dice che l’abbiamo fatto, negherò tutto» le annuncio. Gli occhi di Jill si scuriscono appena. Le dita si arricciano. «Potresti fare così, certo. » Negare. Negare. Negare. Una negazione tanto ribadita e profonda che la menzogna diventerà verità nella mia testa.
Il libro è sicuramente un buon thriller. Ne ho letti di migliori ma questo è sicuramente uno psicologico molto buono su quel punto di vista. Tiene sulle spine e nonostante una delle due sorelle sia già morta all’inizio del libro c’è suspense e curiosità.
Amanda Robson scrive un thriller psicologico interessante che parte dall’omicidio e torna indietro mostrando tutte le falle nel sistema famigliare e del legame delle sorelle, sia con l’arrivo di Sebastian a sconvolgere le loro esistenze. Una storia intrigante, che coinvolge il lettore dall’inizio alla fine.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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Sara ©