RECENSIONE #223 – UN Tè FRA LE STELLE DI DAVID M. BARNETT.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi qui con un nuovo libro per voi, una nuova recensione di un libro che ho letto la settimana scorsa e di cui sentivo l’imminente esigenza di parlare. Sono così felice di aver letto questo libro e ringrazio infinitamente la Sperling&Kupfer per avermi permesso di leggere questo volume. Mi sento sicuramente di consigliarlo ma prima… andate a scoprirlo:
unnamedTitolo: Un tè tra le stelle
Autore: David Barnett
Genere: Fiction
Data di uscita: 4 Settembre 2018
Link d’acquisto: https://amzn.to/2OKE8Kq
Trama: Tom Major odia l’umanità. Odia suo padre. Odia la sua vita. Ecco perché si è autocandidato per quel viaggio su Marte in solitaria promosso dall’Agenzia spaziale britannica: per almeno vent’anni sarà lontano dagli esseri umani e dai loro problemi, potrà sorseggiare il tè tra le stelle in santa pace, dedicandosi alla musica e alle parole crociate. Un giorno, tuttavia, un banale errore nella connessione telefonica spazio-Terra lo mette casualmente in contatto con la signora Gladys, che con i suoi 71 anni e un principio di Alzheimer è l’unica famiglia che resta ai suoi due nipoti, l’adolescente Ellie e il piccolo James, che cercano di nascondere ai servizi sociali la demenza sempre più evidente della nonna, per non essere affidati a degli sconosciuti.
Una telefonata dopo l’altra, Thomas diventerà una sorta di angelo custode spaziale per questa famiglia strampalata, pronto a guidarla tra le difficoltà della vita. E proprio grazie alle stranezze di Gladys, alla determinazione di Ellie e alla genialità di James, Thomas non sarà più l’uomo cinico e scorbutico che aveva abbandonato la Terra per dimenticare tutto e tutti. Scoprirà che la vita vale la pena di essere condivisa sempre e che tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci aspetti a casa, anche al di là delle stelle.

RECENSIONE

This picture shows an american astronaut in his space and extravehicular activity suite working outside of a spacecraft. In the background parts of a space shuttle are visible. In the far background of the picture planet earth with it's blue color and white clouds is shown as well as a patch of black space.La storia ha inizio l’11 febbraio del 1978 in un piccolo cinema in cui Frank Major porta al cinema suo figlio per i suoi otto anni. Thomas Major adora Guerre Stellari e non vede l’ora di sedersi al cinema con suo padre a guardare il film. Non sa però, che suo padre ha deciso di lasciarlo al cinema mentre lui è via. E’ qui che ha inizio tutto per Thomas MajorAncora prima che fosse preso per una missione spaziale su Marte. Ed è la crescita a farlo diventare un uomo scorbutico e che odia la gente. 

Il perchè comincia da lì inizialmente non sembra essere chiaro ma lo sarà mano a mano che si proseguirà nella lettura. Adesso Thomas è nello spazio e fa una telefonata a Janet, la sua ex moglie. Solo che a rispondere a quel numero sarà la vecchina Gladys che soffre di demenza senile che vive coi due nipoti minorenni – Ellie e James – e che badano a lei. Gli Ormerod sono una famiglia disastrata. Il padre dei ragazzi è in prigione e la loro madre è morta; tutti rischiano lo fratto e non riescono a pagare tutto nonostante i lavori di Ellie che nonostante sia quindicenne, si fa carico della famiglia. E proprio la telefonata di “Major Tom”, come lo chiamano tutti, che cambierà ogni cosa.

Cosa succederà alla famiglia Ormerod? E cosa succederà a Thomas? Cosa riusciranno ad imparare gli uni dagli altri?

«Avrà bisogno di addestramento», commenta rassegnato Baumann. «Dovrà andare in Russia. E non possiamo neanche cominciare, se prima non lo sottoponiamo a una valutazione psicologica completa». «Ci ho già pensato», interviene Claudia. «Proprio ieri gli è stata fatta una valutazione preliminare. E volete sapere una cosa di una tenerezza unica? Ha detto che uno dei momenti decisivi della sua vita è stato quando, all’età di otto anni, il padre lo ha portato a vedere Guerre Stellari».

Risultati immagini per calling major tomLa trama è ben scritta e di sicuro mette curiosità. Come ho saputo dell’uscita di questo libro ho detto “Devo leggerlo assolutamente” e così è stato. Un libro davvero eccezionale sotto molti aspetti e che sono sicura vi conquisterà. Magari non includere quelle ultime frasi che lasciano già presagire qualche tipo di finale…

La copertina italiana davvero non riesco ne a concepire da dove sia saltata fuori ne cosa vuole lasciar intendere. Sarà forse Ellie quella sulla copertina? Ma mi sembra troppo grande per rappresentarla… Quindi davvero non riesco a concepire come sia stata pensata ed è davvero discutibile sotto molti aspetti. Ok la dolcezza ma non ci siamo. Il titolo è carino ma resta il … perché? Secondo me poteva essere benissimo lasciata la copertina originale e si poteva o lasciare come vedete qui di lato o semplicemente intitolarlo “Major Tom” o alle brutte “Chiamata a Major Tom“. Ovviamente sono solo ipotesi ma sempre meglio di ciò che ne è uscito fuori nella versione italiana.

L’ambientazione si sposta da una piccola cittadina chiamata Wigan dove si trova la famiglia Ormerod, allo spazio dove si trova Thomas Major. L‘epoca è assolutamente attuale, ambientata ai giorni nostri.

«Lei com’è diventato astronauta?» «L’uomo che sarebbe dovuto partire ha avuto un infarto». «Ma non mi dica! Allora è tutta questione di aspettare che qualcuno tiri le cuoia. Proprio come in fabbrica. Aveva detto che non era così. Però ci sarà stato un altro motivo, se hanno scelto lei. Mica lasceranno andare nello Spazio il primo che capita. Dev’esserci stata un’altra ragione». «Strano a dirsi, ma un altro motivo c’era», replica Thomas.

Risultati immagini per nonna e nipotiI personaggi di questa storia non sono poi tantissimi, eppure ognuno di questi fa la differenza all’interno di questa storia che non è soltanto un  insieme inesorabile di eventi che accadono dalla telefonata di Thomas in poi ma da tutto quello che è successo a Thomas in passato.

Thomas Major è un uomo che sta andando su marte. Un uomo che odia le persone e che non riesce ad instaurare un rapporto con nessuno, ecco perchè preferisce la solitudine della sua cabina di pilotaggio e spera di trovare pace dove non è mai riuscito a trovarla. E’ antipatico e maleducato e non lo ritengono un buon partito ad essere partito su marte. L’unica cosa che gli si addice? “Appetibile”

Ellie è una quindicenne piuttosto in gamba in famiglia. Si occupa di qualsiasi cosa ed è costretta molte volte a saltare la scuola per svolgere tre lavori che gli consentono di pagare le bollette e da mangiare per la famiglia. Si prende cura del fratello più piccolo e di sua nonna oltre che di mandare avanti tutta la baracca. E’ una ragazzina sveglia anche se perennemente sfinita per tutto ciò che fa. Ama leggere e non ha amici ed è una tipa particolarmente autoritaria.

James è un ragazzino che aspira a diventare un piccolo scienziato. E’ spesso vittima di bullismo a scuola solo perchè è il primo della classe e sogna di vincere un Concorso per giovani scienziati. E’ un bambino sveglio, audace e intraprendente anche se fondamentalmente insicuro. Rivuole suo padre a casa con tutte le forze e non vede l’ora che torni.

Gladys è una nonnina sprint, bizzarra e, purtroppo, malata. Soffre di Alzhaimer ed ogni tanto si perde nei ricordi del passato. Dimentica di avere i nipoti o pensa che suo marito sia ancora vivo. Ma non fatela arrabbiare perchè può scatenare la sua furia. Si affeziona a Major Tom e dopo quella telefonata fatta per errore tra i due si creerà uno strano legame.

Sei miliardi di persone e non è capace di legarsi  a nessuna di loro? Il vuoto è inconsistente e privo di peso, ma di colpo ne avverte la pressione tutt’intorno. E, per la prima volta da quando era stato sparato nello Spazio a bordo di quell’enorme petardo sovietico, si sente terribilmente solo.  «Ero convinto  di riuscire a sopravvivere nel vuoto più assoluto», sussurra Thomas. «E invece mi sbagliavo».

Il perno centrale di questa storia è proprio la vita di Thomas Major anche chiamato Tom Major perchè il giorno in cui è stato annunciato che sarebbe andato su Marte era il giorno della morte di David Bowie che nella canzone “Space Oddity” nomina un certo Tom Major. Da qui, con una serie di coincidenze, fortune ma anche sfortune tutto nella vita di Tom è costretto drasticamente a cambiare.

dark, galaxy wallpaper, nightLo stile utilizzato è semplice e fluido. Leggerete questo libro nel giro di qualche ora, non di più, e sarà una lettura leggera, piacevole, divertente e riflessiva.

La storia è tutta scritta in terza persona ma rende il lettore partecipe della vita di tutti i componenti di questa storia così particolari ma meravigliosi. Tutto sbalza dalla famiglia Ormerod a Tom Major, l’astronauta nello spazio. E non si limita a farci conoscere Tom per come è ora ma ci viene mostrato come è diventato ciò che è, ovvero tutti gli avvenimenti che l’hanno portato a chiudersi a riccio col mondo e al voler partire, lontano da tutto e da tutti.

L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ così è stato sul finale, il fatto di James e Major Tom che non sto qui a farvi spoiler. Speravo solo che risolvesse in altro modo, ecco tutto.

Thomas si sente minuscolo. Un uomo solo contro l’infinito. Un anno prima, una prospettiva del genere forse lo avrebbe terrorizzato. Un uomo solo contro l’infinito. Adesso, invece, è indomito e fiero. Quell’uomo è lui. Lui, Major Tom. E ha un lavoro da svolgere.

Il libro è stato molto carino e davvero singolare. Credo che una cosa del genere sia particolare e inusuale ma è allo stesso tempo l’ancora che crea una connessione fra l’uomo nello spazio e una piccola famiglia disastrata ma al contempo bellissima.

David M. Barnett è uno scrittore originale e alternativo. Ha creato una storia pazzesca che insegna quanto la vita possa essere bizzarra ma anche piena di cose bellissime, nonostante quante cose negative possano esserci accadute in passato. Un libro che ci insegna ad amare la vita abbattendo il muro che ci creiamo per difenderci dal mondo.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Vi aspetto come sempre e spero che questo libro possa piacervi! Fatemi sapere cosa ne pensate!

A presto,

Sara ©

 

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