BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi sono qui per parlarvi di un’altra novità che è arrivata da poco su Netflix e che potrebbero amare tutti coloro che hanno giocato a Dragon Age. Io iniziai anni fa a giocare ad Inquisition ma poi il PC era morto e il gioco morì con lui, era troppo pesante. Ora è sul mio nuovo PC ma non l’ho mai installato ne ancora ci ho mai giocato ma rientra fra le cose che prima o poi vorrei fare. Quindi perché non vedere una serie ispirata a questo videogioco? E io ve ne parlo, ovviamente:
Titolo: Dragon Age: Absolution
Episodi: 6
Durata: 30 minuti
Piattaforma: Netflix
Data di uscita: 9 dicembre 2022
Ispirato ai video games di Dragon Age
Stagione: 1 – In corso (?)
Trama: Ambientato a Tevinter, la più antica nazione del Thedas, un governo invincibile e magico consente la schiavitù degli elfi. Diverse sanguinose rivolte portano alla fine della schiavitù nella mistica nazione.
TRAILER
RECENSIONE
La storia ha inizio a Tevinter, la nazione più antica di Thedas. Miriam è una mercenaria elfica e schiava, fuggita dalle grinfie di Tevinter diverso tempo prima e il suo compagno di avventure e guerriero, Roland che gli è completamente fedele vengono assoldati da un gruppo capitanato da Fairbanks, un combattente per la libertà ma quella che finirà per far cedere Miriam è Hira, la sua ex amante, maga umana ed ex membro dell’Inquisizione. A unirsi a loro ci sono altre personalità di spicco: Qwydion una una divertente e disastrata maga Qunari e Lacklon, un combattente nano molto forte e determinato che assieme cercano di recuperare una reliquia potente al centro e nei sotterranei della città principale per cercare di attuare ognuno i suoi scopi ma con lo scopo comune di tentare di fermare quanto sta succedendo nel regno.
Riusciranno nei loro intenti? Cosa succederà una volta attuato il piano? Andrà come previsto o qualcosa cambierà per sempre per l’intero gruppo? Riusciranno nell’intento di rubare ciò che occorre loro?
I personaggi sono tutti ben riusciti e uno differente dall’altro. Non ci si aspetta di sicuro che la spalla comica della serie TV possa essere Qwydon una maga dalle corna arcuate e che potrebbe essere più potente di quello che si crede. Infatti è spiritosa, divertente e nonostante i punti critici e le difficoltà in cui tutto il gruppo viene posto riesce a strappare una risata qua e là (vedete la gif del personaggio proprio qui di lato). Il resto del gruppo è ben amalgamato seppur si noti subito che ci sia qualcosa che non va o che qualcuno si sta preparando a tradire o a lasciarsi dietro qualcuno e i personaggi che riusciranno a mantenere la linea dall’inizio alla fine saranno ben pochi. Miriam è un personaggio spigoloso, complesso ed enigmatico ma capiremo sin da subito del perché sia così fredda e non si fidi di nessuno, neppure di se stessa. Hira è un personaggio che fa breccia nel cuore di Miriam ma che non è riuscita a piacermi neanche un po’ fin da quando si è presentata lei. Gli altri saranno dei buoni conduttori per ciò che accadrà seppur si poteva allungare un po’ e non ridurre la serie al fine di recuperare solo questa reliquia. Anche perché di altro, succede ben poco: scopriremo solo il passato di Miriam e altri piccoli personaggi antagonisti al gruppo che si faranno avanti e si opporranno a quanto sta per accadere. Non è un gruppo che mi ha fatto impazzire però è un buon inizio se si intende proseguire la storia sotto altri punti differenti.
La grafica non è la cosa migliore che sia stata sviluppata e non è la cosa che ti fa dire woooow: mi ha ricordato molto quello della serie di Vox Macchina seppur con quella serie non vi è nulla a che vedere visto che è molto più intrigante e più interessante oltre che più articolata a livello di trame e strutture dei personaggi di Dragon Age: Absolution – ovvero questa serie di cui vi sto parlando. Infatti, la trama di questa storia convenuta per questa prima stagione non aiuta molto e non ci permette di dire che questa serie sia LA SERIE da guardare, anzi. Finisce per risultare una serie piacevole da guardare ma fine a se stessa che si sussegue agli eventi che sono accaduti per chi ha giocato ad Inquisition. Quindi, se siete curiosi di scoprire di cosa si tratta potete farvi avanti e godervi la serie ma non createvi aspettative particolari perché non ne ha e, come si dice a Roma: “non ha fatto né callo, né freddo”.
L’azione di certo non mancherà visto che ci saranno attacchi continui, suspance, movimento e mostri da ogni dove così come tradimenti, passato che riemerge e chi più ne ha più ne metta ma sembra concentrarsi tutto e subito, talmente veloce da non dare l’opportunità di godere della coda, senza dare la possibilità di conoscere al meglio i personaggi della comitiva e dare un opportunità al riguardo. Questo tratto è sicuramente il migliore di tutta la stagione e il punto che sicuramente va a favore, rispetto a tutto il resto.
Quindi si, è una serie che si ispira al videogame e segue le sue vicende ma dalla quale mi aspettavo molto di più quando ho visto spuntarmi il titolo su Netflix. Spero che, se decidano di continuare questa serie con stagioni successive, ci creino una storia su più livelli, più ricca di azioni multiple e non solo una missione piccola che finisce per occupare sei puntate quando se ne potevano occupare tre o quattro e creare una miniserie. Ve la consiglio, entro certi limiti, magari se siete fan della serie o se non avete niente di meglio da guardare ecco. Spero che in futuro posso dire che questa serie migliorerà.
Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? L’avete vista o la vedrete? Io come sempre vi aspetto qui e vi mando un caro saluto e abbraccio.
A presto,
Sara ©