BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
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Trama: “Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori.Ve lo prometto.” Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall’altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze.
RECENSIONE
La storia ha inizio dalla fine. Clay è alla posta e sta lasciando il pacco di cassette alla persona successiva a lui e dentro di se è ancora scosso da tutto ciò che gli è appena accaduto.
Poi riparte dall’inizio, in cui Clay trova un pacco indirizzato a lui fuori casa. E’ curioso, non sa chi possa avergli lasciato il pacco ma appena lo apre diventa ancora più interessato alla cosa vedendo delle cassette con dei numeri fatti con lo smalto blu. Sette cassette, tredici lati, tutti da ascoltare. Cerca il vecchio stereo di suo padre e non appena sente la voce di Hannah Baker, Clay ne resta sconvolto. E’ proprio lei ad aver inciso tutte quelle cassette tredici motivi per cui lei ha deciso di suicidarsi. E Clay è uno dei motivi.
Clay comincia così a ripercorrere la fine di Hannah in una sera, scoprendo segreti e cose che non aveva mai conosciuto di lei, curioso e allo stesso tempo impaurito del fatto che lui sia presente su quelle cassette essendo uno dei motivi per cui Hannah si è tolta la vita.
Cosa scoprirà Clay? Chi sono le tredici persone che Hannah ha coinvolto e che l’hanno logorata tanto da portarla a quel gesto? Cosa succederà a Clay nel corso della storia, a forza di andare avanti con il racconto di Hannah?
Voglio collassare. Voglio spalmarmi all’istante sul marciapiede e trascinarmi in mezzo all’edera. Perchè, oltrepassata quella, il marciapiede fa una curva lungo il perimetro esterno del parcheggio della scuola. Poi, taglia dritto in mezzo al prato, fino all’ingresso dell’edificio principale. Attraversa il portone e diventa un corridoio che si snoda tra file di aule e armadietti su entrambi i lati, fino a varcare la soglia sempre aperta della classe, alla prima ora. Lì davanti rivolta verso gli studenti ci sarà la cattedra del Prof Porter. Lui sarà l’ultimo a ricevere il pacco senza mittente. E in mezzo, a sinistra, ci sarà il banco di Hannah Baker. Vuoto.
La trama di questo libro è ben scritta e rende di sicuro ciò che la storia vuole comunicare. E’ una storia che si preannuncia forte e toccante che di sicuro vi sconvolgerà.
La copertina originale è questa che trovate qui di lato e non la trovo particolarmente interessante come non colpisce molto neanche quella italiana visto che è stata utilizzata la copertina della prima stagione della serie tv. Nonostante questo, fra le due preferisco quella italiana. Questa edizione comunque è stata rinnovata per via della serie tv ma c’è già una vecchia edizione del libro tradotta in italia. Il titolo non è stato tradotto esattamente dall’originale che è “Thirteen reasons Why” ma è stato riassunto in un semplice Tredici che spiega e non spiega. E’ un numero chiave ma visto così sembra quasi non significare nulla.
L’ambientazione della storia è tutta americana e l’epoca è senza dubbio moderna, ai giorni d’oggi nonostante siano state utilizzate delle cassette e un walkman.
Il primo giorno di lavoro, mi hanno piazzato dietro al bar insieme a lei. Mi ha mostrato come versare il “burro” sui pop corn. Ha detto che, se arrivava qualcuna che mi piaceva, bastava non mettere il burro nella parte inferiore del sacchetto. Così, a metà film, la ragazza sarebbe stata costretta a uscire per chiederne dell’altro. A quel punto, non ci sarebbe stato quasi nessuno in giro, e avremmo potuto parlare con calma. Ma non l’ho mai fatto. Perchè era Hannah quella che mi interessava. E il pensiero che lei potesse farlo con altri mi faceva ingelosire.
I personaggi all’interno di questa storia sono tantissimi e non starò qui ad elencarvi tutti i tredici motivi per cui Hannah ha deciso di suicidarsi. Bensì vi parlerò dei due protagonisti principali che condurranno questa storia dall’inizio alla fine e ritengo senza ombra i dubbio interessanti e da scoprire.
Clay Jensen è il tipo gentile della scuola. Nessuno trova qualcosa che non va in lui, anzi lui è l’amico perfetto e il figlio modello che tutte le madri vorrebbero. Clay è innamorato di Hannah da quando l’ha conosciuta, tanto da andare a lavorare al Cresmont, il cinema nella cittadina, con lei. E non è riuscita a salvarla o forse a comprenderla. Clay è distrutto e quando riceve le cassette lo sarà ancora di più.
Hannah Baker è una ragazza fragile che ha subito tante cose prima che decidesse di uccidersi. Era una ragazza che amava scrivere poesie, che voleva un amore bellissimo e degli amici di cui fidarsi. Voleva cose semplici, cose che tutti gli adolescenti desiderano e non cose particolarmente eccessive o impossibili. Una ragazza che è entrata in depressione ed a mano a mano, invece di chiedere aiuto ha preferito uccidersi. Hannah Baker è una ragazza umile e dolce. Una ragazza che nessuno è riuscito a comprendere e aiutare.
Vi piacerebbe poter leggere nella mente altrui? Certo. Tutti rispondono di si a questa domanda, finchè non iniziano a riflettere a fondo sulle conseguenze. Per esempio, cosa succederebbe se anche gli altri potessero leggere nella vostra mente? Se potessero farlo… in questo istante?
Vedrebbero confusione. Frustrazione. E anche un po’ di rabbia. Sentirebbero le parole di una ragazza morta che echeggiano nella testa. Una ragazza che, a quanto pare, intende incolparti del suo suicidio. (…)
Se uno potesse leggere nella mente di un altro, vedrebbe fumetti reali, mescolati a fumetti completamente assurdi. E non avrebbe modo di distinguere gli uni dagli altri. Roba da impazzire. Cosa è vero? Cosa è falso? Miliardi di idee, ma che significano?
Io non so cosa stia pensando Tony. E lo stesso può dire lui di me. Non sa che la voce proveniente dal suo walkman è quella di Hannah Baker.
Il perno centrale è Hannah Baker. Ebbene si, perchè Hannah si è uccisa ed ha lasciato ben tredici cassette con i motivi che l’hanno portata a fare quel gesto ed ogni persona coinvolta si ritrova a doverle ascoltare. Le regole sono semplici. Numero uno: ascoltare. Numero due: consegnare il pacco con le cassette agli altri.
Lo stile utilizzato è semplice e anche piuttosto diretto oltre che telegrafico. L’autore fa passare passare la voce e il racconto di Hannah delle cassette intervallate dalle parole di Clay che si limita a commentare senza descrivere poi chissà quanto. La storia è scritta dal punto di vista di Clay intervallato dalla voce di Hannah, in prima persona per entrambi.
Infatti dal lato delle descrizioni il libro ne è davvero carente ed avrei voluto trovare molta più motivazione da parte di Clay nei confronti di Hannah. Cio, si capisce e se ne fa riferimento che lui ne era innamorato ma non è nulla di approfondito quasi l’autore abbia paura che i sentimenti dei personaggi stessi possano offuscarlo o prendere il sopravvento. L’autore non si lascia andare, anzi trattiene i sentimenti almeno per quanto riguarda Clay che si limita a passare di tappa in tappa pensandola – perchè Hannah è decisamente chiara. Forse anche il fatto che si svolga tutto nell’arco di una giornata va a svantaggio di questa cosa ma resta il fatto che su questo piano il libro è stato quasi telegrafico ed avrei preferito vedere molto di più le cose chiare da entrambi i lati.
Nonostante le rilevanti differenze che sono state adoperate tra libro e serie tv ritengo che il libro sia davvero da tenere in considerazione per via del suo messaggio L’unica che è evidente è il fatto che nel libri tutto si svolga in una giornata mentre nella serie si svolge in più giorni facendo comprendere molto di più di Clay e di tutti gli altri (Comunque non starò qui a commentarvele per non incorrere in spoiler di qualunque tipo).
Ho trovato carino, inoltre, che a fine libro ci siano state delle parti tagliate dall’autore e il finale che lui stesso voleva per la sua serie ma che è stato poi cambiato per volere della casa editrice. Leggendo i due tipi di finali sicuramente preferisco come è stato scritto quello che è andato poi in pubblicazione e non quello che era stato scelto dall’autore in partenza anche se forse quello avrebbe dato più speranza.
Ad ogni modo, è stato un momento surreale. Due persone – io e lui -, la stessa casa, eppure lui se n’è partito senza sapere niente del suo legame con me, la ragazza in marciapiede. E per qualche motivo, in quel momento, l’aria mi è sembrata terribilmente pesante. Piena di solitudine. Quella solitudine mi è rimasta addosso per il resto della serata. Anche i momenti migliori della festa sono stati comunque influenzati da quell’unico episodio – da quell’unico – non-incontro – di fronte alla mia ex casa. La mancanza di interesse mostrata da quell’uomo nei miei confronti era sintomatica. Il fatto che io avessi vissuto in quella casa non significava niente. Non si può rivivere il passato. O quello che noi crediamo essere il passato. Quello che hai è solo il presente.
Il libro è comunque drammatico, toccante e a tratti persino macabro. Una storia che sconvolge sotto diversi punti di vista e che spinge a riflettere per l’impatto che lascia. Consiglio questa lettura sicuramente ma molto più di questo, consiglio la visione della PRIMA STAGIONE di Tredici perchè è davvero unica e sconvolgente.
Jay Asher invita qualsiasi tipo di lettore si imbatta nel suo libro, puntando molto di più sugli adolescenti, a riconsiderare la vita e di chiedere aiuto nel momento in cui ci siano delle difficoltà anche grandi. Il messaggio a cui mira questo libro è sicuramente importante anche se la serie tv è sicuramente molto più d’impatto.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.
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Cosa ve ne pare? Avete visto la serie? Avete letto il libro? Fatemi sapere con un commentino!
A presto,
Sara ©