REVIEW TOUR: Recensione in anteprima #614 – A TOUCH OF RUIN DI SCARLETT ST. CLAIRE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa con questo secondo volume di Ade e Persefone. Non eravate curiosi di ritrovarli? Per questa lettura in anteprima debbo ringraziare la casa editrice Queen Edizioni per avermi permesso di leggerlo assieme alle altre compagne di lettura. Cosa accadrà ai due amanti, pericolosi e del tutto diversi l’uno dall’altra? Ecco che ve ne parlo:

a-touch-of-ruin-600x945-1Titolo: A touch of ruin
Autore: Scarlett St. Claire
Editore: Queen Edizioni
Genere: romance
Data di pubblicazione: 30 novembre 2022
Secondo libro della sedie di Ade e Persefone
Link d’acquisto: https://amzn.to/3VRsufO
Trama:
La relazione tra Persefone e Ade è venuta allo scoperto, e la tempesta mediatica che ne è conseguita sconvolge la vita della ragazza e minaccia di smascherare il suo ruolo di dea della primavera. Ade, il dio dei morti, si porta addosso il peso del suo passato infernale. Un passato che tutti vogliono riportare alla luce in modo da allontanare Persefone da lui. Le cose non fanno altro che peggiorare quando un’orribile tragedia spezza il cuore di Persefone, e Ade si rifiuta di aiutarla. Disperata, la ragazza prende in mano la situazione, stringendo accordi che avranno gravi conseguenze. Afflitta dalla sua perdita e dall’aver scoperto un lato di Ade che non aveva mai visto, Persefone non potrà fare a meno di porsi una domanda a cui ha paura di rispondere. È davvero disposta a diventare la regina dell’Oltretomba?

RECENSIONE

HADES from A Touch of Darkness series by @authorscarlettstclair , design is  based of @libraryofthenight funko pop, so thi… | Hades and persephone,  Persephone, HadesLa storia ha inizio sulle sponde dl fiume Stige, dove Persefone si intrattiene assieme ad un’anima e chiede spiegazioni per ancora tutta la tristezza presente all’interno del Regno, la paura negli occhi delle anime e la struttura generale del tutto, perchè questa non possa cambiare almeno un pochino. Persefone sente che, nonostante il Regno degli Inferi possa o debba essere oscuro e il suo Re, Ade, debba mostrarsi risoluto e compito di fronte agli altri, possa rendere un minimo più accogliente il tutto. Ade non sembra preoccuparsi di tutto questo, anzi è convinto che presto o tardi Persefone diventerà la sua regina. Le cose si complicano quando la voce della relazione fra i due si sparge e l’esistenza di Persefone viene messa a rischio e il passato di Ade rischia di trapelare da un momento all’altro per cercare di allontanare una volta per tutte i due.

Cosa succederà fra Persefone e Ade? Quanto la struttura mediatica si intrometterà nella loro relazione? Quali segreti nasconde Ade sul suo passato? Cosa permetterà Persefone di farsi passare e cosa invece non riuscirà a dimenticare?

«Sono Persefone, la dea della primavera, e sono molto contenta che voi siate qui.» La reazione delle anime al suo splendore fu immediata. Passarono dal tremare di paura a inginocchiarsi ai suoi piedi per venerarla. Persefone sentì una stretta allo stomaco, e, quando scattò in avanti, il suo battito cardiaco accelerò. «Oh, no, vi prego.» Si inginocchiò di fronte a una delle anime, una donna anziana dai capelli corti e bianchi e la pelle sottile come carta. Le toccò una guancia, e un paio di occhi azzurro acqua incontrarono i suoi. «Per favore, rialzati con me» (…) «Spero che troverai l’Oltretomba piacevole quanto me.»

La trama è piuttosto semplice e ben strutturata. Non racconta troppo nei dettagli, questo è certo ma si addentra in piccolezze che lasciano abbastanza storditi e, non appena si legge questa, si spera che la storia fra i due non si infranga per sempre. Sicuramente le sorprese non mancheranno ma staremo a vedere cosa ci riserverà questo volume, mano a mano che andremo avanti nel corso della recensione.

La copertina si rifà sia al volume precedente che a quello originale di cui segue la scia. E’ sicuramente un buon punto di partenza il fatto che le copertine non siano state modificate perché hanno una buona fattura e mi piace come sono state pensate e/o come intrigano dal punto di vista visivo. Questa volta si nota uno sfondo bluastro, un cancello grigio e delle rose quasi come se fossero in fiamme: i cancelli dell’inferno? La natura di Persefone che brucia nell’aldilà? Lo scopriremo solo leggendo. Il titolo non è stato modificato, così com’è valso per il primo volume e sono felice che il tutto sia stato ben mantenuto e che la saga continui con questo connubio che seduce e avvince come la storia fra Ade e Persefone ovviamente. Laddove il primo era “Un tocco di oscurità”, qui abbiamo “Un tocco di Rovina” per cui dovremo scoprire da cosa è dovuto.

L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi dei volumi precedenti: abbastanza moderno, visto anche la struttura delle divinità e di come il libro viene condotto e l’ambientazione si rifà specialmente sul mondo divino ovvero nel Regno dell’Aldilà seppure ci si alterni col mondo umano e tutto ciò che succede fra Ade, persefone e tutti coloro che si metteranno nel mezzo.

Non aveva importanza il fatto che Sibilla non sapesse della sua Divinità. Non poteva accontentarla. Dopo qualche secondo, Sibilla alzò lo sguardo, incontrando il suo. «Persefone?» «Io non faccio promesse, Sibilla.» Lei si accigliò. «Temevo che lo avresti detto.»

JEMLIN on Instagram: “HADES from A Touch of Darkness series by  @authorscarlettstclair , design is based of… | Hades and persephone, Hades,  Greek and roman mythologyI personaggi di questa storia non sono tanto differenti da quelli che abbiamo incontrato nel primo volume ovvero la parte principale si destreggia principalmente fra Persefone, su cui la storia si concentra quasi esclusivamente, e Ade. Intorno a loro comunque gireranno altri personaggi che faranno la loro parte e non saranno totalmente indifferenti alle vicende ovvero Ermes, il messaggero che si rivelerà molto più sarcastico e pungente, Ecate e Apollo che si rivelerà anche leggermente differente da come immaginavamo potesse essere uno come lui.

Persefone, nonostante la conosciamo molto bene, in questo volume si rivela molto più infantile del solito, testarda e poco incline a tutto ciò che sta accadendo. Così facendo rischia di mettersi contro anche Ade che nonostante ogni sua difficoltà cerca di stargli vicino. Si lascia trascinare nel vortice del sesso e di tutto ciò in cui Ade riesce a coinvolgerla ma finisce per andare anche contro qualche regola degli Dei e finisce per risultare sciocca, quasi una piccola bambina.

 Ade ha delle difficoltà e dei segreti che non riesce a lasciar andare e finisce per nascondere anche a Persefone stessa, che nonostante tutto vuole come sua Regina nell’Oltretomba. E’ una divinità difficile da interpretare ma è anche un personaggio che ha un qualcosa di affascinante e che seduce persino l’autrice. E’ per questo che finisce per risultare oscuro, macabro ma interessante e seducente ma forse è il fascino del proibito o di cose simili che fin dai tempi ci coinvolge e sembra attrarci, quindi è proprio così che finisce per essere anche lui. Non mancheranno le difficoltà anche per lui che lo metteranno in seria difficoltà e parte di questi dipendono anche dai comportamenti della sua futura Regina ma è un personaggio che sicuramente riesce a trascinare buona parte della storia.

La prima regola degli uomini, Persefone, è che sono tutti idioti.

n i k : “You are my weakness, losing you is my greatest...Il perno centrale di questa storia si concentra sulla storia fra le due divinità e sulla comunicazione che c’è fra i due protagonisti oltre a tutto quello che accade che rischia di minare ciò che c’è tra loro. Non a caso, è difficile gestire il tutto senza una buona comunicazione e i due, in diversi casi fanno difficoltà a venirsi incontro. Che, ok le divergenze di pensiero e di opinione su differenti fronti ma in alcuni casi sembra che fra i due ad avvicinarli sia solo il sesso che – per quanto importante – ha una valenza che dura fino ad un certo punto.

Lo stile utilizzato dall’autrice è il medesimo del volume precedente, sempre in terza persona e ci troveremo a leggere una storia che si incentra sempre di più fra gli intrighi e i misteri di ciò che lega le due divinità. In fin dei conti si snoda come una lettura fluida e veloce, senza particolari intoppi ne descrittivi ne di altro, seppur non coinvolgente come speravo.

E’ chiaro che Ade, nel primo volume abbia approfittato in qualche modo dell’ingenuità della ragazza e con il patto di tentare di legarla a sé più di quanto si immaginava persino lei, ma immaginavo che entrambi scendessero a compromessi e si comportassero da persone mature e adulte, cercando di risolvere determinati problemi che vengono a crearsi mano a mano che la storia prosegue. Invece si creano due binari unici che sembrano viaggiare in modo parallelo senza sfiorarsi – o quasi. Ade ha un passato che lo trascina in un vortice di donne e quant’altro oltre tutto il resto che non vi sto a svelare e Persefone che si porta ancora dietro ciò che le è successo in passato con sua madre Demetra, finisce per non crescere ne maturare e a comportarsi come una bambina infantile e immatura: fa dei dispetti, si lascia manipolare e comportandosi in determinati modi rischia di minare anche ciò che prova lui per lei. La relazione, infatti, sembra essere totalmente squilibrata e/o anomala per non dire quasi tossica e non fa bene ne all’uno ne all’altra. Fa da sfondo anche, la mancata comunicazione che i due non hanno e risolvono facendo sesso. Ma, amori miei, non funziona esattamente così.

La trama della storia vera e propria, finisce per perdersi dietro tutte le lamentele di Persefone e tutte le bugie, ripicche e problemi che essa stessa crea e il sesso, che per risolvere tutto ciò che c’è all’interno della relazione fra le due divinità e alla trama stessa. Trovo che, nonostante l’inserimento di nuovi personaggi che alla fin fine sembrano essere loro a creare e a tessere le fila della storia – che altrimenti è caotica e poco funzionale – non ci sia il vero pathos e la vera grinta che mi aspettavo. Non sono rimasta soddisfatta dal volume dal quale mi aspettavo letteralmente di più, specialmente dal personaggio principale che sembra essere entrato in un tunnel oscuro dal quale non sembra aver voglia di uscire. Spero davvero che nel prossimo volume Persefone decida di prendere in mano la situazione e la sua vita, la sua relazione e tutto ciò che ruota attorno a lei e a svegliarsi, in modo da poter rendere magico e potente un volume che – al momento sembra essere solo erotico e nient’altro e che sta rischiando di perdere anche la trama stessa iniziale, che preferivo.

«Combatto da sola le mie battaglie, Demetrio. Fidati, questa storia non finirà bene. I tipi come Kal hanno dei segreti, e io lo demolirò dall’interno.» Un barlume di ammirazione brillò negli occhi di Demetrio, ma le sue successive parole suonarono come una minaccia alle orecchie di Persefone. «Apprezzo la tua determinazione, ma ci sono dei poteri che il giornalismo non può combattere, e uno di questi è il potere che hanno i soldi.»

Questo secondo volume della serie, apre le porte a nuove problematiche e nuovi colpi di scena fra divinità che non passano inosservate ma che, almeno per quanto mi riguarda, non riesce a battere il primo volume anzi, l’ho trovato leggermente ridondante. Consiglio la lettura del primo volume e di questo secondo se amate il romance e l’erotico e la mitologia legata a un fattore di modernità, più che sul retelling a livello di storia narrata sin dai tempi.

Scarlett St. Claire ci seduce e si lascia sedurre dai suoi stessi personaggi rendendo delle divinità qualcosa di moderno e intrigante. Scrive una serie accattivante, sexy e originale seppur questo secondo volume non mi abbia fatto impazzire come è stato per il primo. Un romance che si divide fra umano e mitologico e crea delle aspettative e dei personaggi diversi dal solito. Siete pronti e pronte a scendere nel Regno dell’Oltretomba?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Pensate che possa rientrare tra le vostre preferenze? Avete letto il primo? Vi aspetto come sempre qui! 

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY – Recensione in anteprima #560 – A TOUCH OF DARKNESS DI SCARLETT ST. CLAIR.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Oggi sono qui con una lettura che ho letto tutta d’un fiato e spero che possa incuriosirvi ovviamente. Ringrazio la Queen edizioni per avermi permesso la lettura e vi lascio qui tutti i dettagli:

51vam-jkyyl-1Titolo: A touch of darkness.
Serie: Ade & Persefone
Volume Uno
Autore: Scarlett St. Clair
Data di uscita: 17 febbraio 2022
Pagine: 350
Link d’acquisto: https://amzn.to/3Bj1RHD
Trama: Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere… Ed è proibito.

RECENSIONE

AVENDELL — Hades and Persephone 🥀La storia ha inizio a Nuova Atene, in cui Persefone – dea della Primavera – si mescola e omologa agli umani mortali visto la sua mancanza di potere e visto la possessività di sua madre. Studia giornalismo all’università e inizia presto un tirocinio per diventare giornalista, che è il suo più grande sogno. Un giorno fra tanti Lexa, la migliore amica di Persefone le propone di andare al Nevernight, il locale per eccellenza di Ade e a cui si può accedere solo dopo mesi e mesi di prenotazione. Sua madre le ha sempre proibito i contatti con gli Dei, essendo lei la dea della Primavera, ma avendo anche uno spirito piuttosto ribelle si lascia coinvolgere e trascinare nel vortice della sua migliore amica. E’ così che conoscerà Ade, il Dio dei Morti che fa paura a tanti ma di cui lei è sempre stata curiosa.

Cosa succederà una volta che Persefone avrà saggiato la sua curiosità? Riuscirà a rimanere sotto le grinfie di sua madre o combinerà qualcosa che la spingerà sempre più pericolosamente verso l’Oltretomba?

«Non mi va di conoscere Ade», disse infine. Quelle parole le lasciarono un sapore amaro sulla lingua, perché erano una menzogna. Sarebbe stato più sincero dire che era incuriosita da lui e dal suo mondo. Trovava interessante il suo essere estremamente elusivo, e le scommesse che faceva con i mortali le apparivano oltremodo agghiaccianti. Il dio dei morti rappresentava tutto quello che lei non era, qualcosa di oscuro e allettante.

La trama ci presenta senza troppi fronzoli, ciò che andremo a leggere in questo libro. Non si scende troppo nel dettaglio ed è questo che ci piace, non ci dice troppo anche se lascia presagire qualcosa che ovviamente scopriremo in via definitiva solo con la lettura dello stesso.

La copertina ci mostra un fiore imprigionato in una coltre d’oro e oscurità. Il fiore sta a rappresentare ovviamente Persefone e l’oscurità il caro Ade. Trovo che la rappresentazione di questo romance sia ben costruito e crea un magico connubio tra le due divinità che sono una all’opposto dell’altra ed è stata mantenuta così come l’originale. Anche per quanto riguarda il titolo è stato mantenuto così ed è facilmente comprensibile in italiano per chi ha un minimo di conoscenza in lingua inglese: “Un tocco di Oscurità” che se fosse stato così tradotto non avrebbe reso allo stesso modo, con molta probabilità.

L’ambientazione è la Grecia e quella come la conosciamo dai miti e dalle leggende delle divinità non solo per quanto riguarda la Grecia stessa, infatti ci troviamo a Nuova Atene; la stranezza di questo volume è il fatto che le divinità e la struttura di ciò che era riportato all’antichità viene presentato in chiave moderna ai giorni nostri. Questo infatti rende il tutto davvero interessante, soprattutto sulla scala societaria e sulla struttura di Dei e Divinità.

«E come fa a conoscere le loro debolezze?» Era la risposta che stava aspettando, e a quella domanda, un sorriso maligno apparve sul volto di Ade. Lo trasformò e lasciò intravedere il dio che si nascondeva dietro il suo glamour. «Io vedo l’anima delle persone»,

alluringB 's review of Receiver of ManyI personaggi con cui avremo a che fare saranno diversi e particolarmente interessanti anche perché non ci limiteremo solo a conoscere meglio Ade, il Re degli Inferi, ma tutta una serie di divinità che finiscono per risultare quasi peggiori di questa divinità. Avremo modo di affrontare Demetra, dea del raccolto e madre di Persefone, Lexa la migliore mica umana della protagonista e tutta una serie di personaggi con cui la dea interagirà nel corso della storia: Ecate, Minta e via discorrendo.

Persefone è la dea della Primavera che, nonostante dovesse far esplodere la vita, i fiori e quant’altro riesce soltanto a far appassire ogni pianta che tocca. E’ una ragazza che si fida poco degli altri e che ha vissuto relegata nella sua casa per tanti anni per colpa di sua madre. Per lo stesso motivo non dovrebbe neanche innamorarsi o amare qualcuno e dovrebbe fare ciò che la madre le impone visto che la segue di continuo. Il tutto la porta spesso a ribellarsi e, quindi ad andare al locale di Ade finendo col conoscerlo di persona finendo persino vittima di un suo contratto.

Ade è il dio dell’Oltretomba, una divinità misteriosa, oscura e pericolosa. Chi va da lui è disperato e alla ricerca di un disperato cambio, di un contratto che a volte i mortali non riescono a portare neanche a termine. Riesce a leggere le anime e fin dal primo momento in cui Persefone fa la comparsa nella sua vita sa che c’è qualcosa di diverso, qualcosa che lo incuriosisce e lo pone in una condizione da mettere in discussione tutto ciò che conosce, tutto ciò che sa.

«Riesci a indovinare cosa voglio?» «Non leggo nel pensiero!» «Peccato», disse Ade. «Se desideri farmi delle domande, allora propongo una partita.» «No. Non ci casco di nuovo.» «Niente contratti», disse Ade. «Niente favori da restituire, solo risposte a delle domande, come vuoi tu.» Persefone sollevò il mento. «Va bene. Ma il gioco lo scelgo io.» Era chiaro che Ade non si aspettava una frase del genere, e la sorpresa si manifestò sul suo volto. Poi sorrise. «Molto bene, dea.

Pin on Domain of the GodsIl perno centrale di questa storia si basa su ciò che viene a crearsi tra Ade e Persefone. Lei spinta dalla curiosità e lui dalla voglia di cambiare finalmente tutta sia la struttura che il suo modo di vivere all’interno dell’Oltretomba. Una storia curiosa, su questo non v’è dubbio.

Lo stile utilizzato è senza dubbio molto fluido, si legge davvero in pochissimo tempo nonostante sia di una mole di un libro con pagine abbastanza considerevoli anche se non eccessive o fuori misura. E’ una storia che rivisita in chiave moderna i miti greci e la pone sia sotto questo aspetto sia sotto il romance e l’eros tra i due protagonisti principali.

Ci sono solo dei piccoli problemini all’interno della struttura della storia stessa, nonostante sia comunque una lettura che mi ha incuriosito e di cui mi piacerebbe leggere ancora i seguiti. Ecco che vi parlo di quanto riscontrato e che si poteva migliorare o sul quale magari si è “giocato” poco di astuzia, se così si può dire:

Il cliché di Ade. Nonostante ami questa divinità sia nelle storie che nei cartoni animati e quant’altro l’utilizzo di tale personaggio è quasi un cliché: è il classico cattivo, misterioso ed egocentrico che finisce per ammaliare protagonista e lettore stesso. E il fatto che il tipo di personaggio sia questo, non lascia sicuramente tocchi di originalità alla storia se non per il fatto che sia stata utilizzata la mitologia greca in chiave moderna.

Demetra. Madre dispotica e possessiva finisce per influire nelle prime pagine ad incutere paura a Persefone. Successivamente, sua madre, dove va a finire? Me lo sono chiesta spesso lungo il percorso del volume dove fosse finita sia la paura di Persefone che l’autorevolezza della dea del raccolto. Nonostante la sua figura punta a creare un quadro importante di un personaggio e della figura materna e un tema su cui si dibatte ancora oggi, ovvero i genitori possessivi che vogliono creare una sorta di figlio fotocopia o perfetto),finisce per sparire magicamente. Cosa succede su questo punto, poi? Perché non è stato sfruttato ne corso della storia? Perché ci si è incentrati di più sulla storia d’amore e sull’erotismo? O ce lo siamo perso per strada?

La storia di amore e eros che viene a crearsi fra i due personaggi. Nonostante, ribadisco, la storia nel suo complesso è stata ben apprezzata dalla sottoscritta, ho trovato tutto questo veloce, fulmineo e troppo veloce. In più, non amando particolarmente le storie erotiche e simili, la ripetizione di troppe scene di sesso la trovo quasi un dover per forza esporre ciò che accade a livello intimo, nonostante a livello sentimentale ed emotivo anche ci sia il resto. Questo punto, dell’eros, lo trovo ben fatto all’interno della storia e al limite un pochino eccessivo. Il contratto tra i due poi, li lega ancora di più.

«Non posso controllare quello che la gente pensa di me». «Ma non fai niente per smentire quello che dicono», obiettò lei. Ade inarcò un sopracciglio. «Pensi che le parole abbiano valore?» Persefone lo fissò, confusa, e Ade servì. «Sono solo questo, parole. Le parole vengono usate per diffondere storie e inventare bugie, e solo raramente sono messe insieme per dire la verità.» «Se le parole non hanno valore per te, cosa ne ha?» (…) «Le azioni, lady Persefone. Sono le azioni ad avere peso per me.»

Il libro è stato un primo volume di una serie che apre le porte di una storia che colpisce e si lascia leggere e, che, ha colpito nel segno visto che di sicuro vorrei sapere come procede. Solo che è sicuramente de generis, deve piacere il romance e le storie d’amore/eros così come i riferimenti all’antica Grecia e ai relativi miti di divinità e simili. Consiglio il volume, vista la piacevole lettura che mi ha consentito di innamorarmi dell’aspetto moderno dell’antica grecia e della costruzione davvero originale del world building.

Scarlett St. Clair apre le porte dell’Oltretomba e ci consegna le chiavi delle porte di una delle cose più oscure al mondo. Siete pronti a conoscere il signore della Morte e la dea della Primavera? Li seguirete lungo il loro percorso costernato fatto di contratti, amore sesso e mistero?

Il mio voto per questo libro è di: 4 Balene

Senza titolo-2

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Fatemi sapere, io ovviamente vi aspetto come sempre!

A presto,

Sara ©