INTERVISTA A SALVATORE CARVELLI PER IL MARE D’INVERNO.

BUON POMERIGGIO CARI LETTORI!

Ecco quest’oggi che vi presento l’intervista a Salvatore Carvelli per il libro “Il mare d’inverno”.

Ciao Salvatore, ti ringrazio per il tempo che dedicherai a queste mie domande fin da subito. Ed ora cominciamo con le domande:

  • Dove hai preso l’idea per questa storia? Simone e Paolo sono personaggi di fantasia ovviamente, ma le basi gettate ti sono state dettate ispirandoti, o quanto meno che ricordano qualcuno?

Salvatore: Ci sono storie che hai dentro da molto tempo, troppo tempo, forse da sempre… sono parte di te; e dopotutto, arriva il momento giusto per essere scritte, per essere raccontate. Paolo e Simone erano già in me come io in loro, anima e cuore in un petto comune, in un dolore comune: da sempre conosco la loro vita; era venuto il momento di presentarli a tutti, era venuto il momento di avere il coraggio di farlo…

  • La storia gira intorno a Simone, alle sue paure e le sue delusioni. E i personaggi che lo circondano, la sua famiglia fanno da sfondo in una storia vera. C’è un personaggio in cui ti ritrovi di più e che ti somiglia? E perché?

Salvatore: Simone è un ragazzino fragile, timido, dolce; ama la sua famiglia e soprattutto (incredibile a dirsi) il padre. E vorrebbe ricevere da lui amore e attenzioni: sentimenti che a causa di una sorte avversa gli sono stati sempre negati. Talvolta, i genitori peccano di egoismo, proprio non si accorgono che i figli soffrono, che vorrebbero ricevere, anche se adolescenti, soltanto un po’ più di attenzione, e magari un – Come stai figlio mio? Come è andata oggi? Oppure un – Sei felice? – E poi, perché no? un – Ti voglio bene, sai… –  Di Paolo amo la sua timidezza e la forza d’animo, la sua tenacia nel riconquistare il fratello Simone, oramai perduto in se stesso a causa delle sue troppe paure, delle sue troppe sofferenze… Il mare d’inverno non è soltanto una di quelle storie tristi che leggi e che magari ti fan piangere, Il mare d’inverno è … è vita.

  • Poche descrizioni, il tutto così “Nudo e Crudo”. Volutamente, credo, non sono stati svelati dettagli fisici, o caratteriali dei personaggi abbandonando il lettore a vera e propria immaginazione. Ma come li ha immaginati, Salvatore, i personaggi? Descrivili.

Salvatore: Ho voluto farveli conoscere attraverso il loro cuore e la loro anima, i loro sentimenti, attraverso le loro dolci, amare e forti parole; senza spezzare troppo con aspetti che avrebbero potuto distrarne, se così si può dire e per così dire, l’intensità e l’emotività forti… Ci sono alcuni dettagli del loro aspetto fisico che sono a sufficienza chiari e che mutano durante il racconto, per motivi che scoprirete leggendolo; ma tu puoi immaginare Paolo, Giorgio, Simone o Valentina come delle persone che conosci e più che altro attraverso i sentimenti, quindi accostarli e fisicamente definirli. I luoghi ho voluto per lo più lasciarli all’immaginazione e alle intrinseche conoscenze del lettore: ne viene a conoscenza a somme linee, quindi li crea secondo le sue esperienze, li fa propri e anche li trasforma… Certo, ci sono Milano e Pesaro, ci sono lievi indicazioni di zone a loro proprie; ma sono appunto mappe di massima… Come ho detto là sopra, lì nella prima domanda, io Loro li conosco da sempre: non li ho immaginati, non li ho creati, ma li ho “fatti finalmente uscire dal mio cuore”.

  • “Il mare d’inverno”, un titolo dolce che sembra cullarci fra il pungente gelo dell’inverno e la tranquillità di un mare dolce. Come sei arrivato a questa scelta? E’ stato scritto di getto il titolo del romanzo? Perché proprio il mare in inverno?

Salvatore: Il titolo è l’epilogo di una storia che (uso le tue parole) – che sembra cullarci fra il pungente gelo dell’inverno e la tranquillità di un mare dolce -; anch’esso, come il resto, già era scritto in me… e data la vicenda, non sarebbe potuto essere diverso. 

  • Paolo il buono, il coccolato e Simone lo scontroso, il forte ma desideroso di affetto che talvolta si vede negato. Cosa lega questi due fratelli, a parte il vincolo familiare, così diversi in tutto?

Salvatore: Paolo ha tredici anni, Simone quindici: li lega la malattia (e qui non posso svelare ulteriori dettagli) e l’adolescenza, sebbene quest’ultima sia una lama a doppio taglio che dapprima fende i loro giovani ma potenti cuori…

  • Simone e suo padre hanno un rapporto brusco, schivo privo di sentimenti. Un padre accusatore e assente che rende Simone molto fragile. Ma c’è qualcosa che collega i due personaggi a differenza di altri. Ci sono forse somiglianze fra i due? Giorgio ferisce Simone perché si rivede un po’ in lui?

Salvatore: Giorgio è un uomo sventurato ma soprattutto è un padre egoista. Conquistato dalle inquietudini di uomo superficiale e inetto a fare il suo dovere, non si accorge della sofferenza e del “tormento” di Simone che, dopotutto, vorrebbe soltanto un pochino del suo affetto e parte delle attenzioni che Paolo riceve (anche se non sempre in modo carino) continuamente.

  • La malattia, due fratelli, un padre assente ed una madre premurosa fanno da quadro ad una storia di vita quotidiana, odierna, attuale. Hai battuto su temi caldi e importanti. Hai cercato in qualche modo di trasmettere una tua sensazione / disappunto? Hai descritto qualcosa che ti è capitato o non fa riferimenti alla vita reale?

Salvatore: Tutto quello che scriviamo è tutto ciò che siamo stati, che siamo e che conosciamo. La scrittura non è aliena, è terrena; e laddove possa apparire fantastica, contiene sempre e comunque la vita di chi scrive, di chi legge…  Il mare d’inverno affronta in modo drammatico il tema della solitudine e della sofferenza, soprattutto di un ragazzino che, per tali cause, si ammalerà gravemente… Il mare d’inverno affronta inoltre il tema dell’egoismo, quello dei genitori, anche se Valentina lo è assai meno rispetto a Giorgio, perché è una donna premurosa, coraggiosa, affabile. Riporto qui un passo del romanzo: – Valentina lo guardò perplessa e sgranando gli occhi, come se avesse ascoltato qualcosa di incredibile; però rispose: «Paolo, è solo quando comprendi che il tempo sta per finire davvero, soltanto allora ti accorgi di quante cose avresti voluto fare con i tuoi figli, di quante cose avresti potuto e voluto dirgli. Ma non lo hai fatto. […] Spesso siamo stati così immersi nei nostri dolori, nel nostro egoismo. […] E ora tutto è accaduto d’improvviso, troppo, e tutto troppo in fretta.»

  • E per terminare ecco l’ultima domanda, stai lavorando ad un nuovo romanzo? Continuerai questa storia o la lascerai per dedicarti a qualche altra storia?

Salvatore: Tutto ha una fine, e forse è giusto così, tutto infine annida nei nostri ricordi, nei nostri cuori. Il mare d’inverno è terminato quella sera, lì, su quella triste spiaggia; in quel freddo, ma caldo febbraio… è terminato lì, su quell’ultima riga. Sì, pubblicherò ancora. In primavera uscirà il mio romanzo storico sempre per G. Ladolfi Editore che, a onor del vero, ho scritto e terminato prima; è ambientato durante la seconda guerra mondiale e… vi anticipo una breve sinossi: Il romanzo è incentrato sulle vicende di due amici d’infanzia e delle loro compagne nei drammatici anni della seconda guerra mondiale, a Milano, tra il 1943 e il 1945; Mario, partigiano della Resistenza, e Toni tesserato e milite Fascista. Ideali opposti che finiranno per coniugarsi nell’amor di patria e nella libertà, nell’amicizia, lasciando ampio spazio a riflessioni nelle quali i protagonisti affronteranno il loro stesso essere, il senso di tutto ciò che sono la guerra e il dolore, l’amore e la giustizia, il vivere, il tormentato e complesso vivere. Ah, ricordatevi che scrivo anche poesie e che potete leggere i miei ultimi componimenti in Verso Te, percorso poetico pubblicato a giugno 2016, sempre con Ladolfi Editore. Grazie a tutti, di cuore. Grazie infinite a Sara Fabiani.

– Nello scrigno infinito dei secoli v’è custodito il prezioso tempo d’ognuno. E io vi ringrazio per quello che dedicherete a questa intervista, al Il mare d’inverno e al suo umile autore…

Ciao.

  • Ciao e Grazie a te Salvatore!

Potete trovare la recensione del libro di Salvatore Carvelli “Il mare d’inverno” QUI ! Che ne pensate?

Alla prossima,

Sara. ©

Www Wednesday #6

BUONA SERA CARI LETTORI!

Oggi fuori c’è un tempaccio, il che mi costringe a restare chiusa in casa e ne approfitto per scrivere per voi!

Cominciamo subito con la rubrica!!!

What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?9788893420044

Sto leggendo Le ore invisibili di David Mitchell. Fin’ora lo definirei pragmatico ma è ancora tutto da vedere.

Sicuramente appena sarà terminato saprete qualcosa, non vi preoccupate.

mareinverno

 

 

 

What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?

Ho finito di leggere Il mare d’inverno di Salvatore Carvelli, e potete trovare qui  la recensione!

 

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What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?

Leggerò La ragazza di Mezzanotte di Melissa Grey, che mi attende visto la mia partecipazione al The Reader’s Nest.

 

Detto questo vi auguro una buonanotte!

Alla prossima, 

Sara. ©

Recensione #7 Il mare d’inverno di Salvatore Carvelli.

Buon pomeriggio Cari Lettori!

Oggi parto carica e pronta con la recensione di un nuovo libro che ho terminato in settimana.

Titolo : Il mare d’inverno.
Autore : Salvatore Carvelli
Pagine : 117
Editore : Giuliano Ladolfi Editore.
Sinossi : Intenso, toccante, motivo di molteplici riflessioni, questo romanzo racconta il rapporto di una famiglia che si ritrova a dover valicare le rocciose alture di una condizione sociale e famigliare difficile. Due fratelli adolescenti, la malattia, due destini distanti che si uniranno come mai prima in una storia per nulla scontata, da percorrere insieme.

RECENSIONE: mareinverno

La storia ha inizio in una fredda mattina d’inverno in cui i due fratelli Simone e Paolo giocano fra la neve gelida e pungente come la storia che sto per presentarvi.

Il protagonista centrale, il fulcro diciamo, è il figlio e fratello più grande tra i due – per l’appunto – Simone.

Simone è fragile e solo oltre che vittima della sua stessa famiglia e delle loro stesse condizioni. 

Il padre Giorgio è un padre perso e sbandato, senza un lavoro, che logora i rapporti con i membri della famiglia perchè troppo orgoglioso per affrontarne i problemi.

La madre Valentina è buona e paziente e cerca sempre di ricucire il sottile filo che tiene ancora unita tutta la famiglia.

Paolo, il fratello minore, è quello colpito dalla malattia dalla nascita, quindi il più coccolato ed il più ben voluto agli occhi di Simone.

E Simone ne risente pesantemente della situazione in cui riversa la famiglia perchè, per il padre, lui è il capo espiatorio a cui si rifilano tutte le colpe dei dispetti e dei battibecchi con il piccolo Paolo.

«Perché mi fai sempre i dispetti e mi tratti male? ». Simone sgranò gli occhi. Accusò la domanda, si rattristò, ma fece finta di niente, continuando a giocare e simulando una concentrazione una concentrazione ormai svanita. E non rispose.

Ma il filo che conduce alla storia porta ad una drammatica svolta nel corso degli eventi. Che cambierà le sorti di Paolo e di Simone come di tutta la famiglia.

Paolo aveva sentito tutto, aveva visto tutto. Era uscito dalla cameretta quando aveva sentito la madre rientrare; però si era formato dietro la porta del soggiorno. E quando i genitori erano andati in bagno per sciacquarsi, lui fuggì di nuovo in camera per non far sapere che era là.


Il tutto è ambientato in un epoca moderna in cui le tasse, le spese per mantenere una famiglia e il lavoro scarseggiano.

Dopo aver introdotto la parte che sostanzialmente ho trovato modestamente scorrevole e proficua – quindi la storia, anche se drammatica fino al limite e la scorrevolezza del testo – voglio aggiungere altro senza togliere nulla a ciò che ho detto precedentemente.

Ho trovato ai fini della storia, due tipi di mancanze su cui l’autore ha sorvolato.

  • Gli aspetti fisici dei personaggi molto sottovalutati. Ci sono pochi accenni all’aspetto del protagonista come di tutti coloro che lo circondano. E ai fini di una buona immaginazione del personaggio, non può essere una cosa estremamente superflua ma determinante e volitiva.
  • Le descrizioni in generale. [Premetto che non sono un’amante accanita delle descrizioni ma devono esserci per rendere chiaro un po’ il senso generale della storia. ] I luoghi, l’ambiente che circonda la storia, i posti visitati; insomma, non c’è una descrizione fondamentale, un qualcosa su cui ci si sia potuto soffermare o anche solo immaginare. La cosa è non molto di disturbo ma influenza l’andamento longilineo della storia. Nel corso della storia mi sono più volte chiesta : come sarà il posto in cui vivono? come sono i luoghi che lo circondano? Che emozioni prova il protagonista quando vedeva sua madre soffrire o quando arrecava disturbo a suo fratello Paolo?

Sono stati estremamente sottovalutati. Avrei voluto saperne molto di più e mi è dispiaciuto che sia stato sottovalutato così.

 


Sinceramente, ho trovato molto più interessante QUESTO ROMANZO di Salvatore Carvelli che il libro di poesie Verso te del medesimo autore che ho recensito agli inizi del blog.

Nel complesso e nell’integrità ho apprezzato questo romanzo. La storia non era scontata anche se molto triste.

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Una storia che trascina nella sua infinita tristezza e che culla come il dolce mare d’inverno che la caratterizza.

Con questo vi auguro una buona permanenza sul blog e una buona serata a tutti voi.

Il mio voto per questo libro è di : 3 pesciolini.

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Alla prossima,

Sara. ©

 

 

Www Wednesday #5

 

BUON POMERIGGIO CARI LETTORI!

Oggi vi aggiorno dalla spiaggia, cari amici.

Cominciamo subito con la rubrica!!!

What are you currently reading? Che cosa stai leggendo?mareinverno

 

Sto leggendo Il mare d’inverno di Salvatore Carvelli, e la lettura é quasi giunta al termine. Vi farò sapere cosa ne penso in una successiva recensione.

What did you recently finish reading? Cosa hai appena finito di leggere?
Ho finito di leggere La casa per i bambini speciali di Miss Peregrine di Ramson Riggs come ben sapete è potete trovare la recensione se spulciate nel blog.

 

What do you think you’ll read next? Cosa pensi leggerai in seguito?

Ancora non ne ho idea ma vi farà sapere al più presto! 
Con questo vi saluto. 

Alla prossima, 
Sara. ©

TEASER TUESDAY #6

Buonasera cari lettori!

Ecco per voi, in questa bella giornata, la rubrica del martedì ideata da Should be Reading. Vi spiego in cosa consiste il Teaser Tuesday (per chi non sapesse di cosa si tratta) ma ve lo ricorderò ogni volta, state tranquilli! 

•Prendi il libro che stai leggendo.

• Aprilo in una pagina casuale.

• Condividi un piccolo spezzone di quella pagina ( ” Teaser ” ) .

• Attento a non fare spoiler!  

• Riporta Titolo e Autore così che i tuoi lettori possano aggiungere il libro alla loro Wishlist ( o meglio lista dei desideri !)  se sono rimasti colpiti dell’estratto.

Sto leggendo Il Mare D’inverno di Salvatore Carvelli.

Ed ecco per voi uno spezzone:

Simone disse al padre : <Così potrai comprarmi le Nike che mi piacciono > .  
Parlò timoroso, scosso ancora dall’ultima volta in cameretta, senza neanche chiedere un telefonino nuovo, dato che glielo aveva rotto. 
Il padre annuì, ma poco convinto. 
Invece Paolo sognava uno smartphone per poter chattare con gli amici oppure scaricarsi dei giochi (la chiavetta Internet a ore che Valentina aveva acquistato con sacrificio stava per terminare il periodo contrattuale di un anno, e il PC, ormai antiquato, era un po’ malridotto).

Che ne pensate? Vi piace? Io lo sto leggendo sulla spiaggia e una volta terminato vi faro sapere cosa ne penso. 

Buona serata a tutti voi. 

Alla prossima, 
Sara. ©

RECENSIONE #1 – VERSO TE DI SALVATORE CARVELLI.

BUONASERA CARI LETTORI!

Questa è la prima recensione del blog e spero sia la prima di una lunga serie data la mia innata passione di leggere libri! Finito di leggere proprio ieri, volevo condividere con voi la mia opinione.

Cominciamo:Libro Verso te Salvatore Carvelli

Titolo: Verso te.

Autore: Salvatore Carvelli.

Editore: Giuliano Ladolfi Editore.

Pagine: 88.


 

Sinossi: La raccolta di Salvatore Carvelli va interpretata come un percorso d’amore, suddiviso in tre parti e un’appendice, affrontato dall’io lirico dall’adolescenza fino alla maggiore età. Attraverso una serie di vicende si raccontano le fasi dell’innamoramento, con i tremori e le angosce del ragazzo di fronte al prodigio di un sentimento sconosciuto, potente e misterioso. Nelle parti successive l’esperienza del distacco produce un’atmosfera completamente diversa: la poesia si carica di sofferenza… eppure al fondo, sia pure velato tra le lacrime, rimane un messaggio leopardiano di solidarietà, l’unico in grado di trovare una fiammella di speranza nelle tenebre dell’esistenza.


 RECENSIONE

Il libro ruota attorno al fulcro dell’amore di un giovane ragazzo che diventa uomo. Obiettivamente, le poesie viaggiano su di un ritmo piuttosto altalenante. Alcune risultano preziose, pure, belle. Altre cadono in un misto tra cliché ed ironia non troppo compresa. Il libro si suddivide in tre parti ed un epilogo “Frammenti”.

Nella prima parte, il ragazzo più acerbo e immaturo si fa sentire anche troppo.

” Io invece / tra Mila e Shiro sono stato / sempre la palla”.

La copertina è piuttosto spenta ma carina nella sua semplicità. Il titolo che racchiude l’opera è corretto e vero, quasi un viaggio verso l’amore, verso un’altra persona.

Nella seconda parte ho amato in particolare questo verso:

“Da casa mia / alle Poste / c’erano cento metri / che non ho mai percorso.”

Soggettivamente, non ho notato il cambiamento che la sinossi dell’opera, come l’introduzione all’interno, fanno notare. La maturità nell’amore in alcune poesie sembra non essere cambiata affatto. E me ne dispiaccio.

Personalmente ho trovato belle poesie singole e non tutta l’opera in generale. Ho trovato interessante la parte dei “Frammenti” in cui l’autore ha espresso, a mio parere, il lato migliore di sé.

Ne consiglio la lettura a chi volesse inoltrarsi in un genere di poesie Molto moderna.

Il mio voto per questo libro è di : 2 conchiglie e mezzo.

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Alla prossima,

Sara.