REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #593 – LA VERITA’ SUL CASO JOANNA DUNCAN DI ROBERT BRYNDZA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

E buon lunedì! Eccoci qui con una nuova uscita che spero possa fare al caso vostro ovviamente. Siete pronti per scoprire questa novità dell’autore? Non avevo ancora letto nulla di questa serie ma della precedente e da qualche parte dovevo pur iniziare. Dico serie perchè i libri seguono un filo diretto del protagonista principale con la sua  vita ma sono tutti leggibili autonomamente e separatamente. Siete pronti? Ringrazio la Newton Compton per la lettura in anteprima di cui ora vi parlo:

51hturdiefl._sx328_bo1204203200_Titolo: La verità sul caso Joanna Duncan
Autore: Robert Bryndza
Data di uscita: 06 settembre 2022
Pagine: 320
Editore: Newton Compton

Link d’acquisto: https://amzn.to/3L8ngIn
Trama: Niente è meglio di un caso di portata nazionale per un’agenzia investigativa appena nata. Kate Marshall e il suo socio, Tristan Harper, hanno accettato l’incarico sperando di riuscire a chiudere con successo le indagini.** Il problema è che la scomparsa della giornalista Joanna Duncan, avvenuta dodici anni prima, è sempre stata circondata da un inquietante alone di mistero. Sembra tutt’altro che casuale, infatti, che sia svanita nel nulla proprio dopo aver denunciato uno scandalo politico… In assenza di prove, però, la polizia ha dovuto chiudere il caso. E tutti se ne sono dimenticati. Tutti tranne sua madre, che a distanza di anni non intende arrendersi: è sicura che Joanna abbia scoperto qualcosa di terribile, mettendo così in pericolo la sua vita. Per Kate e Tristan è chiaro fin da subito che non sarà facile risalire alla verità: l’indagine procede tra false piste e vicoli ciechi, almeno finché tra gli effetti personali di Joanna non scoprono i nomi di due giovani, scomparsi senza lasciare traccia pochi giorni prima che anche lei fosse vista per l’ultima volta. Che cosa hanno in comune quelle sparizioni? Possibile che ci sia un pluriomicida a piede libero da dodici anni? 

RECENSIONE

police car at streetLa storia ha inizio con un omicidio: Joanna sta tornando alla sua macchina ed è lì, fra la pioggia battente della strada e il parcheggio della sua auto, che Joanna finisce per essere aggredita e uccisa. La storia ha inizio però tredici anni dopo, con Kate e Tristan che aprono un agenzia investigativa e si ritrovano la madre di Joanna alla porta che non si da pace, dopo anni, per la morte di sua figlia e vuole giustizia. C’è qualcosa che a lei non quadra e i due si mettono sulle tracce di qualcosa che presenta troppi vicoli ciechi.

Cosa scopriranno i due investigatori? Riusciranno a scoprire la verità su Joanna Duncan? Cosa è successo quel giorno di tredici anni prima e chi era a volerla morta?

Trascorse un altro minuto con una torcia in mano per controllare con attenzione il punto in cui aveva aggredito Joanna. Doveva vedere se avesse lasciato cadere qualcos’altro. Ma era tutto in ordine. Salì in auto e rimase seduto in silenzio per un istante. E adesso? La ragazza deve sparire. Il corpo. Il computer. Tutte le tracce di DNA devono svanire. Allora gli venne un’idea. Era audace e rischiosa, ma se avesse funzionato… Mise in moto e partì.

La trama è sicuramente ben scritta e ci lascia sulle spine anche se finisce per lasciarci dei dettagli – seppur vaghi  – che potevano essere evitati. Ho comunque trovato la trama interessante ai fini della storia e di tutto ciò alla quale ruota attorno e mi piace generalmente come si struttura il tutto.

La copertina nonostante sia utilizzata praticamente la stessa versione dell’originale, sono stati utilizzati dei colori più forti e meno delicati, così come la scritta in giallo che finisce per spiccare rispetto a tutto il resto. Ho notato che questa è una caratteristica che viene utilizzata spesso dalla casa editrice in questione (seppur a volte venga utilizzata anche all’estero per questo genere di volumi) e finisce per sovrastare tutto il resto. In buona sostanza posso dire di preferire le copertine dell’altra serie dell’autore, quelle in cui la protagonista è Erika Foster. Il titolo è stato completamente modificato, rispetto l’originale. Darkness Falls diventa “La verità sul caso Joanna Duncan” quando non vedo la difficoltà, almeno per questa volta, di tradurre in “Cala l’oscurità” o qualcosa di simile che si avvicina a quanto invece era stato pensato dall’autore. Non so perché questo cambio drastico e la messa in risalto del caso e lo trovo troppo lungo, a mio gusto. Ma visivamente non riesce ad attrarmi la copertina ed è stata mantenuta quindi generalmente, dal lato visivo delude un po’. Come ho già ribadito in precedenza, visivamente e graficamente apprezzo molto l’altra serie. Comunque si tratta solo di un preambolo grafico oltretutto personale, ce non inficia sulla storia generale quindi è fine a se stessa.

Business newspaper articleL’ambientazione è la Cornovaglia, in Inghilterra; l’epoca si sposta tra il 2002, anno in cui avviene l’omicidio di Joanna Duncan e il 2015, dove viene richiesto a Kate e Tristan di riaprire il caso e indagare nella maniera corretta e di trovare il colpevole, facendo giustizia per la povera vittima. 

Un altro titolo, risalente al primo dicembre del 2002, nel quale si diceva che Joanna era scomparsa da quasi tre mesi, attirò l’attenzione di Kate. Quasi tutti i pezzi utilizzavano la stessa fotografia di Joanna Duncan, ritratta su una spiaggia, sullo sfondo il cielo blu e una sabbia bianca e perfetta. Aveva gli occhi azzurro chiaro, gli zigomi alti, un naso pronunciato e i denti anteriori lievemente storti. Nella foto sorrideva. Aveva un grosso garofano rosso infilato dietro l’orecchio sinistro e stringeva in mano un mezzo cocco con dentro un ombrellino da cocktail. «Ha detto che Joanna era una giornalista?», domandò Kate.

I personaggi di questa storia sono relativamente diversi seppur la storia si soffermi poi, sempre sugli stessi, come è giuso che sia. La protagonista indiscussa è Kate Marshall che si affianca del suo amico Tristan, con il quale ormai ha un rapporto d’amicizia unico, e che soffre per la sua amica Myra persa diciotto mesi prima. Ci sono diversi altri personaggi secondari che faranno da sfondo ad un thriller che si aggiunge ad una lista di libri già consistenti pubblicati dall’autore anche nel panorama italiano.

Kate Marshall è un detective investigativo tormentato da diverse cose del passato. Kate è diversa da Erika Foster ma non poi così differente per alcuni dei suoi problemi che dovrà affrontare. E’ una donna dal passato tormentato ma combattente, su questo somiglia molto ad Erika, e si pone determinata ma tormentata per via della sua dipendenza. E’ una donna fragile ma al tempo stesso cerca una rivincita per se stessa e per suo figlio.

«Exeter è qui vicino…». Sarah alzò gli occhi al cielo e rise. «Dove dovete incontrare questa nuova cliente?» «A Salcombe. Vive in una grande casa affacciata sulla baia». «Be’. Assicuratevi di non risolvere il caso troppo in fretta, se vi paga a ore».

do not cross police barricade tape close-up photographyIl perno centrale della storia ruota tutto attorno a Joanna Duncan, una giornalista il cui caso era stato chiuso diversi anni prima e della quale sua madre non riesce a darsi pace. Inizialmente sembra essere soltanto il delirio di una madre che cerca vendetta o giustizia ma finisce ben presto per essere tutt’altro se si finisce per scavare a fondo laddove tutti avevano insabbiato.

Lo stile utilizzato dell’autore è ormai conosciuto ed, anche per questo volume si mantiene incalzante e ricco di suspance lungo tutto il volume, scritto in terza persona seguendo le vicende di Kate e Tristan. All’interno del romanzo, oltre il caso stesso che segue la sua linea ben definita e costruita davvero molto bene dall’autore, affronta diverse tematiche importanti che l’autore tiene ad evidenziare al lettore.

C’è la dipendenza dall’alcool che ha un fattore determinante nella vita di Kate: ha perso la custodia di suo figlio per l’annegamento nella propria disperazione e la forza sta nel recarsi alle riunioni degli Alcolisti anonimi per cercare di acquistare sia la fiducia di suo figlio che tutto quello che ne consegue nella sua vita e nella sua società. Si parlerà anche di bullismo e delle reazioni sia dei bullizzati che per tutti quelli che fingono di non vedere quanto accade o il problema delle persone scomparse in Inghilterra, cosa che accade lì come in tutto il mondo e non è un problema da sottovalutare. Ci sono anche un’altra serie di tematiche importanti, relative all’infedeltà, la prostituzione maschile e tutti quei sotterfugi politici che si celano a tutti gli elettori e quant’altro. 

Le tematiche sono tante, a vederle così sembrano quasi persino troppe per un volume ma l’autore riesce ad accumunarne assieme creando qualcosa di unico e ben strutturato. Trovo che la storia sia interessante ma ho trovato migliore la vecchia serie, forse perché ne sono anche un po’ affezionata ad Erika. Kate, in ogni caso, è una buona contendente e starebbero bene assieme, se l’autore decidesse di farli incontrare.

«Ma certo», rispose Kate. «Non facciamo mai false promesse, ma abbiamo risolto ogni caso di cui ci siamo occupati». Bill annuì per un momento e poi si alzò. «Se volete venire con me, c’è qualcosa che vorrei mostrarvi».

E’ stata una lettura interessante, lo ammetto, ricca e coinvolgente come solo Brynza sa fare. Una lettura che mi sento di consigliare, soprattutto per chi ama i polizieschi e le serie con un personaggio principale che fa da filo conduttore al resto della storia.

Robert Bryndza ci porta in un vortice ricco di suspance e azione, nel cuore, nella mente e nella vita di una donna e del suo amico, risolvendo un caso vecchio di diversi anni, quasi del tutto dimenticato. Una lettura da affrontare. 

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni, vi stanno aspettando con questo logo:

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Avete letto altri libri dell’autore? Vi aspetto come sempre ovviamente!

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #417 – ULTIMO RESPIRO DI ROBERT BRYNDZA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui per portarvi la recensione di un volume thriller edito Newton Compton che ringrazio per la lettura di questo libro. Ero davvero curiosa visto che ho seguito i volumi di Erika Foster – tutti stand alone, che si possono leggere singolarmente che si agganciano l’un l’altro solo per la vita di Erika Foster – e l’autore riesce da sempre a coinvolgermi nelle sue storie. Ve ne parlo subito:

51knm5ohzblAutore: Robert Bryndza
Titolo: Ultimo respiro
Genere: Thriller
Data Pubblicazione: 1 Giugno 2020
Pagine: 353
Prezzo cartaceo: € 9,40 – 12,90
Prezzo ebook: € 2.99
Link d’acquisto: https://amzn.to/2W9Nhi1
Trama: Il corpo di una donna viene ritrovato in un cassonetto, con gli occhi spalancati e i vestiti ricoperti di sangue, e la detective Erika Foster è tra i primi a giungere sulla scena del crimine. Il problema è che questa volta il caso non è suo.
Mentre tenta di assicurarsi un posto nella squadra investigativa, Erika non può fare a meno di notare che le caratteristiche del ritrovamento ricordano un omicidio irrisolto avvenuto quattro mesi prima. Il cadavere di un’altra donna, abbandonato in un luogo analogo, presentava una ferita identica: un’incisione fatale sull’arteria femorale. Nell’ombra c’è un assassino che adesca le sue vittime online, nascondendosi sotto una falsa identità. Le sue prede sono donne giovani e attraenti. Quando un’altra ragazza scompare, per Erika e la sua squadra ha inizio una corsa contro il tempo sulle tracce di un individuo terribilmente sadico. Ma come si può catturare un killer che non sembra nemmeno esistere?

RECENSIONE

woman with white hair in black shirtLa storia ha inizio con un omicidio. Un uomo nei pressi di un cassonetto lascia il cadavere di una giovane ragazza brutalmente uccisa. Questa viene ritrovata da uno studente, poco più tardi, quando va a gettare la spazzatura. Un nuovo caso per la detective Erika Foster che non si butta a capofitto in un caso che non le appartiene nemmeno e in cui cerca di fare di tutto pur di riuscire a farne parte. Un caso che sembra somigliare ad qualcosa accaduto quattro mesi prima rimasto un caso isolato.

Chi è questo omicida? E’ un caso isolato o se ne presenteranno altri? Riuscirà Erika a vedersi assegnare il caso? Quali saranno le mosse di Erika e quali quelle dell’omicida? Cosa succederà in questo caso?

Con un unico movimento fluido la tirò fuori dal bagagliaio e la posò sui sacchi neri, richiudendo il coperchio del cassonetto. Si guardò intorno: era solo, ancora più solo adesso che lei se n’era andata. Risalì in macchina e ripartì. Il viaggio verso casa era lungo.

La trama è ben scritta anche se avrei evitato alcuni dettagli nelle ultime righe lasciando che sia il lettore a concentrarsi sulla storia senza conoscere troppi particolari prima della lettura. Personalmente infatti non sapevo nemmeno di cosa parlasse, mi sono esclusivamente concentrata sulla copertina e sul fatto che i volumi precedenti dell’autore mi hanno coinvolto sempre.

Last Breath: A gripping serial killer thriller that will have you ...La copertina rientra e si rifà alla serie della Foster che la casa editrice ci ha presentato fino ad ora. Questa forse, in effetti, è la copertina migliore nonostante anche le altre si rifanno molto a ciò che dicono. La copertina di Ultimo respiro rappresenta il volto della ragazza fra terra e rifiuti, un corpo privo di vita, che spaventa e ci presenta un quadro di ciò che ci troveremo davanti a questo volume. Il titolo del volume si differenzia dai precedenti volumi della serie e, proprio come per quanto riguarda la copertina rende il volume migliore sotto molti aspetti. Proprio come per quanto riguarda l’originale, è stato semplicemente tradotto e non modificato in cose differenti. Quindi sicuramente un punto a favore sul lato estetico.

person's left hand covered with red glittersL’ambientazione è Londra in uno dei tanti distretti della città; l’epoca è moderna, contemporanea, ambientato ai giorni nostri più che mai.

«L’hanno buttata via come un sacco di immondizia», disse. «Chi farebbe mai una cosa simile?». Erika guardò fuori dal finestrino, desiderando con tutta sé stessa di poter dare una risposta a quella domanda. Sparks comparve al cancello, con addosso la tuta della scena del crimine. L’unica cosa che Erika poteva fare, adesso, era andarsene.

I personaggi di questa storia sono gli stessi dei volumi precedenti, solo che questa volta avremo modo di concentrarci in maniera chiara e vedere la prospettiva del serial killer in tutta la sua interezza e nella sua complessità.

Erika Foster è di sicuro l’emblema della storia come per quanto riguarda la polizia e le indagini. Sempre più vicina a Peterson e unita da un legame di amicizia con Moss e i suoi precedenti agenti che la stanno aiutando nel suo lungo percorso e nei suoi precedenti casi, la Foster si rivela sempre più interessante. E’ un personaggio chiuso, riservato ma che colpisce dritto al cuore.

Darryl è un uomo basso, con il volto tondo ed i capelli laccati che ha visto suo fratello morire ed ha una madre alcolizzata ed un padre poco presente. E’ un uomo che adesca le donne con la tecnologia e lavora in una ditta assieme a molti altri dipendenti. Vive ancora con i suoi genitori ed è un personaggio che imparerete a conoscere nel corso della lettura.

«Andrà tutto bene. Non ti avrebbe chiesto di far parte del team se non ti avesse voluto». «L’importante è che mi abbia chiamato per i motivi giusti», rispose lui. «È così. Lei guarda oltre qualunque cosa ci sia tra voi, e vede quello che vedo io. Un agente brillante».

Il perno centrale di questa storia è la morte misteriosa di una donna ritrovata in un cassonetto. Questa può essere collegata ad un’altra morte similare avvenuta diversi mesi prima di cui Erika di sente fin da subito dentro cercando di indagare persino quando non le spetta.

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Lo stile utilizzato è tipico dell’autore che riesce a coinvolgere e a tenere sulle spine il lettore dalla prima all’ultima riga sia per quanto riguarda la vita della Detective Foster sia per quanto riguarda il caso su cui sta indagando. Il volume si legge nel giro di qualche ora ed avrete modo di scoprire

Uno stand alone che segue la linea temporale dei volumi precedenti per quanto riguarda la vita della detective ma che porta un nuovo caso incredibile di cui pone una domanda molto importante, specialmente al giorno d’oggi: Quanto possiamo fidarci della tecnologia e di chi ci si nasconde dietro? Siamo davvero così sicuri di chi legge i nostri profili? Degli sconosciuti che decidiamo di incontrare o con cui parlare? Questo è sicuramente il messaggio più importante che l’autore cerca di porre davanti agli occhi del lettore. 

Inoltre, inoltrandoci nella vita della detective Foster avremo modo di scoprire il suo approccio alla vita personale e come piano piano cerca di uscire dal vortice del dolore di cui sembrava essere circondata fin dal primo volume. Nonostante questo, però, ho notato la concentrazione dell’autore molto più sul caso che sulla vita di Erika che prende luce più nel finale rivelando i sentimenti che tanto credeva di celare. Una lettura che segue ed insegue un misterioso omicida che avremo modo di conoscere nel corso del volume. Un thriller originale che ci pone obiettivi autentici e domande da porsi.

«Lo so che non potrò mai sostituire Mark. E va bene così. Prenditi tutto il tempo che ti serve». Si sporse di nuovo e chiuse il rubinetto. Erika osservò quel viso fiero e affascinante, i capelli scuri ora corti e rasati. Si avvicinò e gli posò una mano sulla guancia. «Non posso sostituire una persona che non c’è più… Mark se n’è andato, James. Lo diceva sempre che se fosse morto prima di me, io avrei dovuto…». Non riuscì a terminare la frase. «Continuare a vivere?». Annuì. «Ma è questa la cosa più dura. Continuare a vivere. Imparare a farlo per conto mio, e poi insieme a qualcun altro».

Un libro che mi sento di consigliare, così come la serie che riguarda questa detective. Dei libri imperdibili scritti da una penna che vi conquisterà pagina dopo pagina.

Robert Bryndza ci porta un thriller intenso, carico di mistero e di adrenalina, mistero, in cui persino il lettore si domanda come catturare qualcuno che sembra essere invisibile. Un nuovo caso per la nostra affezionata detective che continuerà fra vita personale e lavoro a destreggiarsi in casi unici e misteriosi.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate di questo nuovo capitolo di quest’autore? Che ne pensate? Fatemi sapere, che io vi aspetto come sempre!
A presto,
Sara©

 

REVIEW PARTY – “LA RAGAZZA NELL’ACQUA DI ROBERT BRYNDZA” (#247)

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una recensione che sicuramente aspettavate. Il primo thriller dell’anno e partiamo con i presupposti giusti. Robert Bryndza si conferma sicuramente uno degli autori di polizieschi che più preferisco. Sono felice di partecipare a questo evento di cui ringrazio la casa editrice Newton Compton per la lettura in anteprima e Sonia de Il salotto del gatto libraio per avermi coinvolto. Ecco di cosa vi sto parlando:

la-ragazza-nellacqua-x1000Titolo: La ragazza nell’acqua
Autore: Robert Bryndza
Genere: Thriller
Data di uscita: 3 Gennaio 2019
Link d’acquisto: https://amzn.to/2CM9ARM

TramaIl detective Erika Foster ha appena ricevuto una soffiata che le indica il luogo in cui è nascosta la prova per sventare un grosso traffico di droga. Seppure sospettosa, ordina la perquisizione di una cava in disuso alla periferia di Londra. Quello che non si aspetta è che, scavando nel fango, oltre alla droga venga ritrovato un piccolo scheletro, subito identificato. Si tratta di Jessica Collins, scomparsa ventisei anni prima all’età di soli sette anni. Il caso fece un grandissimo scalpore e il mistero dietro la scomparsa di Jessica non venne mai risolto. Cominciando a indagare grazie alle nuove prove, Erika si addentra in un caso difficilissimo, in un costante alternarsi di passato e presente. Dovrà fare i conti con i segreti della famiglia Collins, i rimorsi del detective divorato dal senso di colpa per non aver mai ritrovato Jessica, e un altro omicidio avvenuto vicino alla cava. Chi conosce la verità? E perché qualcuno non vuole che il caso venga finalmente chiuso?

RECENSIONE

Group of People in Assorted-color of Clothes during Night TimeLa storia ha inizio nella cava di Hydes, nella periferia di Londra, nel 1990. Due uomini stanno trasportando un fagotto su una barca e lo gettano in fondo al lago profondo e denso della cava. Un vecchio che li stava guardando poco più in là si fa scoprire e viene colpito anche lui purché stia zitto.

Oggi, Erika Foster sta indagando su un caso di droga e una soffiata li conduce alla cava di Hydes, dove deve trovare nell’acqua una quantità ingente di droga. Oltre quello però, trova anche un fagotto contenente le ossa di Jessica Collins, una bambina scomparsa venti anni prima.

Cosa farà la detective Erika Foster? Riuscirà ad avere il caso e a risolverlo? Un caso tosto, che nessuno prima d’ora è riuscito mai a risolvere, un caso lungo anni. Cosa succederà ora che verrà riaperto?

«Dev’essere affascinante. Mi sono arruolato da pochi anni, questa è la prima volta che collaboro con l’unità subacquea», commento John. «In realtà troviamo tonnellate di roba orribile. La cosa peggiore è quando t’imbatti nei sacchi pieni di cuccioli». «Che razza di bastardi. Faccio la poliziotta da venticinque anni, ma ogni volta mi sorprendo di fronte agli abissi di depravazione che può toccare la gente».

La trama è ben scritta e non ci sono spoiler, tranquilli. E’ accattivante e mi ha incuriosito molto fin da quando ne è stata annunciata l’uscita. Sicuramente molto di più del secondo libro dell’autore che è arrivato in Italia diversi mesi fa – La vittima perfetta – ed invece non mi ha incuriosito nella trama.

Risultati immagini per dark water robert bryndzaIl titolo originale è Dark Water e sinceramente l’adattamento in italiano non è dei più intelligenti visto che dentro l’acqua non è una ragazza ma una bambina. Non so chi in questo caso adatta i titoli ma anche con La donna di ghiaccio la Newton ha avuto lo stesso problema. Il titolo era The girl in the ice e da ragazza che era diventa donna. La casa editrice ha il magico potere di raddoppiare l’età a quanto pare :O ma sorvoliamo. La copertina è stata mantenuta come l’originale e devo dire che il risultato per le copertine di Bryndza sono un vero successone. Mi piacciono molto e sono parecchio soddisfatta.

L’ambientazione di questa storia è Londra, una piccola zona di periferia in cui in una strada di famiglie piuttosto benestanti  e l’epoca è moderna. Solo che il caso ha una lunghezza temporale piuttosto estesa e dal 1990 in cui la piccola Jessica è scomparsa ma l’indagine è effettuata ai giorni nostri.

Erika scoppiò a ridere. «Scusa, Peterson», gli disse. «Fa niente», sorrideva anche lui. Si era scordata quanto fosse divertente lavorare insieme a Moss e Peterson, e non si era resa conto che le mancavano. Andarono a fondo al parcheggio e chiamò l’ascensore. «E’ bello avervi entrambi qui, grazie. Anche se temo che ci sarà ben poco da ridere oggi. Questo è un caso bello tosto».

Selective Focus Photography of Desk Full of Rolled Papers I personaggi di questa storia sono diversi e sono tutti molto interessanti anche se la principale resta sempre e comunque la detective Erika Foster. Troveremo nuovamente Moss e Peterson e devo dire che avremo modo di conoscere meglio Peterson rispetto a Moss e sono stata davvero felice che si sia avvicinato a lei. Ritroveremo vecchi personaggi e ce ne saranno di nuovi, vi piaceranno.

Erika Foster è la solita detective che abbiamo incontrato anche nei libri precedenti. E’ una donna determinata e pronta a tutto pur di porre giustizia e di risolvere i casi. E’ una frana nelle relazioni sentimentali soltanto perchè dopo la morte di Mark si sente tremendamente in colpa ad andare avanti. E’ una donna coraggiosa e forte anche se al contempo fragile. Sono felice della relazione che ha instaurato con Moss e Peterson perchè sono anche loro due dei validi poliziotti e ci volevano nella sua vita. Scopriremo sua sorella Lenka e i suoi dolci nipotini in questo volume, scopriremo la rabbia e la sagacia di una donna che non si arrende.

«D’accordo, per oggi basta così. Vi serve tempo. State un po’ insieme. Noi rivedremo le dichiarazioni dei testimoni e magari torneremo a farvi delle domande su ciò che non ci è chiaro. Uno dei miei agenti si terrà in contatto con voi», disse Erika. Fece un cenno a Peterson e uscirono alla svelta.

Risultati immagini per federal agentIl perno centrale di questa storia è la scomparda di Jessica Collins, una bambina di soli sette anni che era uscita per andare ad una festa ma a quella festa non è mai arrivata. E’ l’autunno del 1990 quando Jessica scompare e molte sono le ricerche, viene accusato un maniaco del posto ma viene rilasciato. Il caso viene misteriosamente archiviato, fino al momento in cui Erika Foster, la detective intenta in un operazione di recupero di droga alla cava di Hydes, trova un fagotto con all’interno le ossa di un cadavere. E’ la piccola Jessica. Il caso si riapre.

Lo stile dell’autore è tremendamente fluido e scorrevole tant’è che leggerete questo libro nel giro di qualche ora al massimo (io ci ho messo un pochino di più dividendolo in qualche giorno per via di diverse cose da fare) e vi assicuro che difficilmente riuscirete a staccare gli occhi dal libro.

Erika mi piace, mi piace come personaggio, il cambiamento che ne deriva in questo libro a livello sentimentale perchè il personaggio matura nuovi spunti, nuove relazioni e nuove indagini, ovviamente. Mi piace il fatto di Peterson e del suo ostinato attaccamento a Mark, com’è normale che sia.

La cosa che mi è piaciuta di questo caso è stata la sua originalità e la sua difficoltà al tempo stesso visto che si trattava di un arco temporale piuttosto ampio, un caso in cui le prove erano difficili da reperire se non impossibili e l’autore è stato bravo nel selezionare dettagli e nel scegliere una cosa particolare e sicuramente nuova, che non mi aspettavo.

La cosa che invece ha abbassato la mia votazione rispetto al libro precedente è che già da prima della metà del libro avevo captato chi poteva essere il colpevole. Non temete, non viene ne specificato ne lasciato intendere ma ultimamente ho quasi una specie di radar con i colpevoli e devo dire che – NONOSTANTE NON SIA MAI STATA COMPLETAMENTE SICURA perchè l’autore è stato molto bravo ad instillare più di un dubbio – ho centrato in pieno l’obiettivo. E la cosa comincia a spaventarmi seriamente (scherzo ahahahh). Quindi questo ha abbassato un pochino l’asticella perchè nonostante il caso fosse complicato da interpretare, Erika in alcuni momenti è sembrata poco lucida e presente nel cogliere piccole sfumature e dettagli che poteva cogliere anche prima e non passare la palla ad Amanda (posso parlare per metafore perchè non posso spiegarvi tutta la situazione).

«A volte un azzardo è proprio quello che ci vuole», disse Peterson. Si voltò verso la cava, nascosta dalle foglie e dall’erica. «E pensare che per tutti questi anni è sempre stata qui, a meno di due chilometri chilometri da casa», disse.

Questa serie poliziesca resta comunque una delle mie preferite anche se potete leggere tranquillamente questo come primo libro. L’unico filo conduttore è la vita di Erika Foster e potete leggerli separatamente anche se io vi consiglio di cominciare da La donna di ghiaccio ovviamente. Vi piacerà se amate i gialli, i thriller e siete anche voi pronti a tutto pur di risolvere dei casi complicati, a volte quasi impossibili.

Robert Bryndza vi catapulta ancora una volta nelle periferie di Londra, in un caso di scomparsa difficile, se non addirittura impossibile. Erika Foster sarà determinata anche se si scoraggerà per via delle pressioni e delle difficoltà. Le ossa di una bambina sono state ritrovate nella profondità dell’acqua di una cava. Tenete gli occhi aperti.

Il mio voto per questo libro è: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni, quelle di oggi e quelle di ieri! Mi raccomando! 

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Cosa ve ne pare? Fatemi sapere che ne pensate e se vorrete leggerlo!

A presto,

Sara ©

 

RECENSIONE #81 – LA DONNA DI GHIACCIO DI ROBERT BRYNDZA.

BUON POMERIGGIO BEI LETTORI!

E buona domenica! Oggi ho per voi una nuova recensione per i lettori appassionati di Thriller (ma anche non). Un libro che mi ha lasciato col fiato sospeso. Ringrazio la Newton Compton per avermi inviato questo libro! Vi sto parlando di:

la-donna-di-ghiaccio_9018_x1000Titolo: La donna di ghiaccio
Autore: Robert Bryndza

Prezzo: Ebook 2.99 €
Data di uscita: 25 Maggio 2017
Trama: Il corpo congelato. Occhi spalancati e labbra socchiuse. Come se fosse morta mentre era sul punto di parlare… Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell’indagine sull’omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell’omicidio e l’uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l’impressione che tutti gli elementi a cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta…

RECENSIONE: 

La storia ha inizio con una giovane ragazza che viene pedinata, rapita e poi uccisa brutalmente. Lei è la donna di ghiaccio del titolo. Proprio perchè viene ritrovata in condizioni pietose nell’acqua ghiacciata dietro ad un museo. Il ragazzo che la ritrova è in stato di shock ed è qui che entra in azione Erika Foster, Detective specializzata per tipi di casi come questo.

Si pensa che la ragazza ritrovata sia la giovane Andrea Douglas-Brown figlia di Simon e Diana Douglas-Brown, famosi in tutto il paese perchè ricchi impresari. Quindi il caso diventa mediatico e la polizia cerca di non mettere subito in mezzo la stampa mentre I Douglas-Brown daranno del filo da torcere a tutti.

Si creeranno discrepanze nelle indagini ma non vi dirò nulla i più perchè dovrete solo che leggere. Riuscirà Erika Foster a risolvere il caso? Cosa nascondeva Andrea? E perchè è stata brutalmente uccisa?

«Lord Douglas-Brown. Non è stato uno dei maggiori appaltatori governativi per la guerra in Iraq? E mentre faceva parte della squadra del governo?»
«La politica non c’entra niente.»
«E quando mai mi sono curata della politica, signore?»
«Andrea Douglas-Brown è scomparsa nella mia zona. Lord Douglas-Brown ha fatto enormi pressioni. E’ un uomo influente, capace di dare una spinta a una carriera o di distrugerla. Più tardi ho un appuntamento con il commissario capo e con non so quale agente governativo…»
«Quindi il punto è la sua carriera?»

La trama è ben scritta e mi ha colpito fin da quando ne segnalai l’uscita. Generalmente non amo molto il genere che propone una serie di eventi di un determinato poliziotto e che quindi, in seguito riporterà vari casi dello stesso Poliziotto/detective. Però questo inizio è davvero buono e mi ha colpito per diversi fattori che vi parlerò più avanti.

La copertina (e qui devo dire Grazie Newton FINALMENTE!!!) è davvero molto bella e miracolo dei miracoli è stata l’asciata come l’originale. Il formato del libro è grande ma cattura ed è davvero bello perchè sembra ghiaccio vero e cristallino. Il titolo è stato leggermente modificato, invece. Era The Girl in the Ice, che tradotto era La ragazza nel ghiaccio. E’ stato tradotto come potete ben vedere in La donna di ghiaccio. Su la donna invece di ragazza potrei anche starci ma perchè di ghiaccio? Lasciate nel ghiaccio, dico io. Ma sono piccoli dettagli e quindi sorvolo.

Il libro è ambientato in Inghilterra e l’epoca è senza dubbio moderna.

Socchiuse gli occhi e alzò le spalle. «Perchè non sei dentro?» chiese Erika.
«Perchè è una stronzata…I miei genitori hanno organizzato una cosa così pretenziosa… ma non c’entra niente con Andrea, lei non era così. Era un pò puttana, era rozza e volgare, e aveva la capacità di concentrazione di un insetto. Ma era bello averla accanto, era divertente. Odio quella frase “Illuminava la stanza”, la ripetono in continuazione, ma era vero. (…)»

I personaggi saranno molti ma vi parlerò maggiormente della protagonista e di chi la circonda a stretto contatto:

Erika Foster è la Detective che condurrà l’indagine della Donna di Ghiaccio, Andrea Douglas-Brown. La Foster è determinata, testarda, sempre pronta a tutto. Niente può fermarla ma anche umana perchè le sue emozioni e i suoi sentimenti a volte la tradiscono e la rendono vulnerabile, non invincibile.

Moss Peterson, sono i due agenti che la Detective Foster sceglierà di portare sempre con se e di cui si fida ciecamente e loro ricambiano la fiducia riposta. L’autore è riuscito ad amalgamare in questa storia anche soggetti che nella società odierna sono piuttosto ghettizzati: la detective Moss, infatti è sposata con una donna ed hanno un figlio e Peterson è un Detective di colore. Non a caso, Peterson verrà, a volte, anche soggetto a battute poco felici di altre persone per il colore della sua pelle e così via. (Apro e chiuso una parentesi: ci sarebbe un’odissea da parlare su questo argomento essendo molto vasto ma vi dico solo quanto segue)Sono assolutamente a favore di questo tipo di soggetti nei libri, perchè la gente tende spesso all’omofobia e al razzismo e leggendone nei libri sono felice perchè viene reso ancora più normale a chi non sa vederla in modo semplice, come la vedo anch’io.

Marsh è il commissario capo e direttore/mediatore di tutte le cose che accadranno all’interno del distretto. Sarà, assieme a sua moglie Marcie, un amico per la Foster perchè cerca di supportarla ove gli è possibile. Non è sempre propenso, questo è vero, ma ci sta anche questo, in ogni caso.

I Douglas-Brown sono una famiglia piuttosto egocentrica. I figli AndreaDavid e Linda sono viziati, ognuno con una propria caratteristica sia fisica che caratteriale. Simon e Diana, il padre e la madre di Andrea, la vittima di omicidio, sono piuttosto attaccati ai soldi e alla reputazione della famiglia tanto da non badare a spese ma anche quanto riguarda avvocati, trattamenti televisivi, ecc…

Erika proseguì: «Immagino che molti di voi abbiano già scritto il proprio articolo e si siano già fatti un’idea precisa su ciò che sono venuta a dirvi. Ma prima che ve ne andiate a trascrivere, metaforicamente parlando, l’articolo che avete in mente,in cui dite peste e corna dell’incompetenza della polizia, o prima che decidiate che la morte di Andrea è più degna di nota di quella di altre persone che non sono nate in un ambiente privilegiato, pensate un momento al motivo per cui siamo tutti qui oggi. Il nostro lavoro consiste nel prendere i cattivi, il vostro nel raccontare ciò che facciamo in maniera appropriata. Si, noi ci usiamo a vicenda. La polizia usa la stampa per ampliare il proprio raggio d’azione e diffondere un messaggio. Voi vendete i vostri testi. Perciò, signore e signori della stampa, oggi vi chiediamo di lavorare insieme. Io vi regalerò una nuova storia tanto per cominciare.»

Il perno centrale è l’indagine della nostra Detective protagonista per il caso di omicidio che le è stato assegnato. Troverà del filo da torcere ma sarà cocciuta e determinata a portare luce sul caso in questione.

Lo stile è stato decisamente scorrevole quanto piuttosto coinvolgente. Pagina dopo pagina non si può fare a meno di cercare di arrivare alla fine per scoprire l’assassino colpevole di omicidio.

La cosa che, purtroppo, non mi ha portata a farmi spesso domande è stato proprio il personaggio della Foster. Mi sono domandata se un poliziotto con un trauma del suo livello potesse portarla a restare in servizio. A volte è irrimediabilmente irruenta e isterica altre volte l’esatto contrario. Quindi a tratti, risulta inverosimile. Ma alla fine la storia ha avuto il suo perchè, anche il personaggio quindi non biasimo nulla e lascio questo dubbio solo come semplice appunto all’autore.

«Sai come andrà a finire vero?» Potresti perdere il distintivo, la reputazione. «Signore, io ho perso quasi tutto. Mark e la vita che amavo al nord, circondata da amici, in un posto che potevo chiamare casa. L’unica cosa a cui posso aggrapparmi è un senso  di moralità, e la speranza che per le nove di mattina sarò riuscita a rendere giustizia (…)»

Il libro è stato veloce e scorrevole. Non so se leggerò i seguenti perchè non sono una fan accanita di casi polizieschi che si mantengono sempre con lo stesso soggetto principale; mi suonano molto come telefilm, però posso assicurarvi che merita assolutamente la lettura.

Robert Bryndza mi ha assolutamente colpito entrando nella mia top ten di Thriller che ho apprezzato particolarmente. Un libro di cui consiglio la lettura a tutti gli appassionati di genere poliziesco e non, perchè è un libro che toglie il fiato pagina dopo pagina. 

Il mio voto per questo libro è di: 4 conchiglie e mezzo.

quattro-e-mezzo


Allora, come vi sembra? Lo leggereste? Io vi aspetto con tanti bei commenti!

A presto,

Sara. ©