REVIEW PARTY: RECENSIONE #422 – MIDDLEGAME DI SEANAN MCGUIRE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi di nuovo qui anche oggi per portarvi una nuova recensione che spero possa interessarvi. Un libro edito Mondadori che spero possa interessarvi e piacervi anche se posso preannunciare che non è per tutti ed è molto strano. Ecco che vi porto questo volume:
9788804724902_0_0_863_75Titolo: Middlegame
Autrice: Seanan McGuire
Collana: Oscar Fantastica
Genere: Fantasy/ Science Fiction
Uscita: 21 luglio 2020
Pagine: 528
Link d’acquisto: https://amzn.to/2ZKpEie
Trama: Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell’universo. Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica. I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto… non ancora. E poi c’è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro “padre”. Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé. Diventare “dei in Terra” è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.

RECENSIONE

Top Ten Tuesday: Favourite Characters so Far in 2019 – Young At Heart ReaderLa storia non potrebbe iniziare nel modo più strano. Ma d’altra parte, questa storia è un viaggio insolito e misterioso che continua ad intrigare pagina dopo pagina. Reed, enigmatico studioso di scienza e alchimia crea e studia un modo per concentrare su due giovani, piccole e innocenti creature, l’alchimia. Dodger e Roger in effetti non potrebbero essere più diversi fra loro: speciali ma con due caratteristiche particolari. Roger ha un dono per le parole e Dodger per i numeri e la matematica. Mente e logica.

Cosa succederà ai due protagonisti? Sono davvero degli dei sulla terra? Come sopravvivere alla follia di chi li ha creati?

C’è così tanto sangue. Roger non immaginava che il corpo umano ne contenesse una
simile quantità. Pare impossibile, ridicolo, un tale spreco di qualcosa che dovrebbe essere raro e prezioso… contenuto, soprattutto. Questo sangue dovrebbe stare all’interno del corpo da cui è uscito, e invece eccolo, ed ecco Roger, ed è semplicemente sbagliato. Malgrado il sangue, malgrado tutto, Dodger non è ancora morta. Il suo petto si alza e si abbassa in sussulti lievi, a malapena visibili. Ogni
respiro è una lotta che lei si ostina a combattere in attesa del successivo. Continua a respirare. Continua a sanguinare.

La trama a primo acchito ho voluto leggerla. Non so per quale motivo ma questa volta lasciandomi perplessa la copertina ho cercato informazioni sulla trama. Non dice nulla di che e se devo dirla tutta non mi ha entusiasmato così come viene presentata. Però, la trama differisce molto da ciò che poi la storia ci presenta e, con tanta pazienza iniziale, si può scoprire una storia abbastanza interessante.

La copertina è davvero unica ed originale, rimasta così come l’originale. E’ particolare così come la storia stessa ed era un po’ che l’avevo puntato questo volume, quini posso dire che l’edizione curata dalla casa editrice è stata veramente ben strutturata.
Il titolo, come per quanta riguarda la copertina, è rimasta originale. Probabilmente perchè era anche difficile nominarlo in maniera differente. Posso dire però che il mix tra i due rende davvero molto e nel complesso è molto bello a vedersi.

Per un uomo con una missione, un secolo può trascorrere in un battito di ciglia. Certo, avere accesso alla pietra filosofale aiuta, così come disporre a proprio piacimento del risultato di mille anni di progresso alchemico, ma sul serio, il merito è sempre stato della missione. James Reed è nato con uno scopo, ha seppellito la sua padronacon uno scopo, e ora ha tutta l’intenzione di ascendere alle vette della conoscenza umana con il frutto della propria fatica stretto in pugno. E che sia maledetto chiunque provi a impedirglielo. Che siano maledetti tutti quanti.

Middlegame: Making Twins More Mysterious – Meghan GriffinI personaggi non possono essere più diversi fra loro e allo stesso tempo ben descritti e strutturati. I protagonisti principali, assieme al loro creatore e alchimista Reed condurranno questa storia lungo la matematica e le parole.

Roger e Dodger sono fratelli ma non potrebbero essere più distanti sia nei modi che nei tratti che li caratterizzano. lui con le parole, lei con la matematica. Roger è più lineare, Dodger pi scomposta ma entrambi rendono questa storia unica nel loro genere. Le loro scelte sono bizzarre, i loro modi di fare sono metodici alle volte ed altri poco logici, così come la storia stessa.

Ogni volta che distruggono il mondo distruggono loro stessi. Il passato è disseminato dei cadaveri delle persone che hanno scelto di non diventare.

Il perno centrale è l’alchimia. E’ questo che collega ogni cosa all’interno del romanzo. La nascita di Roger e Dodger come per quanto riguarda il loro creatore e per quale motivi sono così diversi dagli altri. Perchè sono stati creati, perchè sono stati voluti.

Lo stile utilizzato è molto particolare e sicuramente poco fluido. Ci vuole davvero un bel po’ per entrare nell’ottica dell’autrice e della storia e s torna indietro spesso per rileggere cose che sembrano non avere molto senso o per cercare di collegare più avvenimenti; o anche solo per cercare di capire se si ha letto bene. Quindi è sicuramente un romanzo da leggere con attenzione.

Middlegame è sicuramente un libro ambizioso e si nota quanto l’autrice abbia lavorato su questo progetto rendendolo diverso da tutto ciò che ci viene proposto. Non so quanto questo possa risultare positivo e per questo dipende in quale senso il lettore si pone rispetto alla lettura. Nel mio caso l’ho trovato interessante ma troppo discontinuo e scostante, cambiando punto di vista e saltando da situazione a situazione.

Per la prima volta sembra che tra loro ci siano dei segreti, e se da un lato fa un po’ male, dall’altro è confortante. La presenza di segreti significa che è tutto vero.

Definire questo libro? Inconsueto. Una lettura sicuramente non per tutti, adatta a chi ama storie misteriose, enigmatiche ma allo stesso tempo fantastiche ma riflessive. Un libro molto intenso, in cui bisogna prestare mooolta mooolta attenzione.

Seanan McGuire ci porta un primo volume che sembra terminare  e concludersi come uno stand alone, ma abbiamo saputo da poco che ci sarà un seguito. Un volume unico nella struttura e nella composizione di una storia alchemica, matematica e ricca di parole.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

Seguite le altre recensioni, mi raccomando! A voi qui le altre:

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Cosa ne pensate? Fatemi sapere se leggerete questo volume, sarei curiosa di sapere vostre opinioni. 
A presto,
Sara ©

 

RECENSIONE #370 – PER CHI E’ LA NOTTE DI ALDO SIMEONE.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccomi qui con una nuova recensione che spero possa piacervi. Un libro dalla storia particolare ed originale che ci mostrerà un posto nuovo che io, personalmente, non conoscevo e storicamente importante. Ringrazio la Fazi editore per avermi permesso la lettura di questo volume. Ve ne parlo subito, non temete. Vi sto parlando di:
per-chi-exx-la-notte-673x1024-1Autore: Aldo Simeone
Titolo: Per chi è la notte
Collana: Le strade
Pagine: 284
Prezzo in libreria: € 16
Prezzo E-Book: € 7.99
Data Pubblicazione: 05-09-2019
Link d’acquisto: https://amzn.to/2vRRzjR
Trama: Mentre la seconda guerra mondiale si avvia verso la fase più cruenta, tra i monti della Garfagnana c’è un paese che sembra rimasto escluso dalla Storia e in cui la vita è scandita da antiche leggende. Per gli abitanti di Bosconero è più forte il divieto di entrare nel bosco del timore della guerra e delle terribili notizie che arrivano dal fronte. In paese si racconta che tra gli alberi si nascondano inquietanti creature: gli streghi, spiriti che, dopo il tramonto, si aggirano con un cero in mano, il loro indice che arde e non si consuma, in un’infinita processione. Chi sono? Qual è la risposta alla loro oscura domanda: «Per chi è la notte?». Francesco, di undici anni, vive con la madre, malinconica e distaccata, e con la nonna che nutre le sue fantasie con i racconti popolari. Il ragazzino non ha amici e vive isolato perché, secondo le dicerie paesane, è figlio di un disertore. Ma quel marchio infame non è la sua unica vergogna. Ancora più inconfessabile è il richiamo del bosco, nonostante la paura di ciò che in esso si annida. All’arrivo dei nazisti, e dopo l’apparizione di strane luci nel fitto degli alberi, sarà Tommaso, un ragazzino dagli occhi verdi e dai capelli rossi, giunto misteriosamente da solo in fuga dalla città, a convincere Francesco a violare quell’estremo confine, oltre il quale bisogna scegliere da che parte stare. Un esordio nitido e visionario che guarda al dramma della Storia con gli occhi candidi e coraggiosi di un bambino. Un romanzo di formazione dallo stile evocativo, suggestivo come il paesaggio magico e incantato dei monti della Garfagnana. Un racconto, tenero e straziante, sulla fine dell’infanzia.

RECENSIONE

aerial photo of green treesLa storia ha inizio in un piccolo paese in Italia, nei pressi della Garfagnana, in cui un ragazzino di undici anni scopre il cambiamento per quanto riguarda se stesso ma anche nei confronti delle persone che lo circondano e nel paese stesso che, costretto dalla guerra, cede ogni giorno sempre più alle difficoltà. Dal suo amico Secondo, alla Matta del paese, alla nonna che cerca di tenerlo lontano dal Bosconero e dai famigerati Streghi che lo popolano, Francesco che di secondo nome fa Pacifico, si troverà costretto ad affrontare la verità su ciò che ha separato la sua famiglia ed ha costretto suo padre ad andarsene di casa, a ciò che popola il bosco e cosa significa affrontare la guerra. Non solo quella effettiva, che si trovava in Italia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, anche quella interna che sembra logorarlo giorno dopo giorno. Tutto cambierà quando conoscerà il piccolo Tommaso.

Cosa succederà a Bosconero? Riuscirà Tommaso a scoprire qualcosa di più sugli Streghi e sul bosco che tanto lo affascina? Il padre di Pacifico è ancora vivo? Cosa scoprirà veramente il giovane protagonista?

A quel tempo morire non era la cosa peggiore. Non era nemmeno l’ultima. Questo a Bosconero lo sapevamo tutti. La guerra succedeva, e a volte te la dimenticavi, perché la sentivi normale, come la morte.

La trama è ben scritta anche se molto lunga e descrittiva, anche troppo. Infatti quando scelsi di leggere il libro mi limitai a leggere le prime due o tre righe, come faccio di solito, per evitare di spoilerarmi il libro e togliermi il gusto della lettura. Forse questa trama è un po’ troppo lunghina ed io non la leggerei tutta se fossi in voi ma è assolutamente rappresentativa della storia in questione.

La copertina di questo volume è davvero incredibile e, scusate se lo ammetto, ma è stata proprio lei ad attirarmi nella lettura. Rispetto alle altre copertine della Casa editrice in questione, questa mi ha attratto molto e sono rimasta poi incuriosita sia dal titolo che porta con sé, che la trama. Il titolo, è l’apice di tutta la lettura e racchiude l’intero significato di questa particolarissima storia. A Per chi è la notte, forse l’unica cosa che manca è un bel punto interrogativo e il titolo sarebbe stato il top perchè avrebbe rappresentato proprio la domanda che racchiude tutta questa storia e a cui si cerca di rispondere.

L’ambientazione è Garfagnana e il Bosconero, un piccolo paesino che si trova nei pressi di Garfagnana, oggi l’attuale Bosconero è Fabbriche di Careggine, un paesino fantasma abbandonato dal 1947, subito dopo la guerra dove oggi c’è un lago artificiale che viene svuotato dopo anni per riportare alla luce il piccolo paese ancora intatto. Lepoca in cui è ambientata questa storia è nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.

«Perché non fai come tutti gli altri?». Aggrottò la fronte per chiedermi spiegazioni. «Mi evitano». Si strinse nelle spalle e fissò la vallata. «Che colpa c’abbiamo noi se siamo figli di babbi sbagliati?». Fu per quella risposta che gli perdonai tutte le sfottiture, i silenzi e le improvvise sparizioni, le botte e le verità spiattellate in faccia. Per quella risposta accettai anche che non fossimo amici. Forse Secondo non era migliore degli altri, ma era come me.

closeup photography of bong maskI personaggi di questa storia non sono poi molti e sicuramente è opportuno concentrarsi molto più sul protagonista principale, il nostro Francesco che di secondo nome fa Pacifico. Non ci sono molti altri personaggi che spiccano davvero se non Secondo, un ragazzo del paese che sembra arrogante e saccente ma che, nonostante tutto ha un rapporto quasi di amicizia con Pacifico, e il piccolo Tommaso, un giovane dai capelli rossi che il Don ha tenuto per un po’ nascosto nella chiesa.

Francesco / Pacifico è un ragazzino particolarmente solitario. Non è un tipo che ama la compagnia, neanche quella di Secondo, infatti si limita ad acconsentire i suoi modi senza prendere davvero una posizione. Francesco ha problemi di salute ed è particolarmente triste da quando suo padre ha abbandonato la loro casa per scappare dalla guerra. In più, è confinato in paese perchè chiunque si addentra nel bosco, finisce per diventare uno strego. Questo  ciò che ha sempre raccontato la nonna a Francesco e ciò a cui lui ha finito per credere, tanto da pensare che anche suo padre lo sia diventato. Tutto nel paese sembra girare attorno all’antica leggenda e tutti si tengono alla larga dal Bosco. Francesco, invece, ne è attratto proprio come tutte le cose che sembrano proibite e noi cerchiamo di ottenere comunque soltanto per mero spirito di contraddizione.

«Si chiama Bosco delle Sorti. È pericoloso. Ci si può entrare solo con la bulletta». «Con cosa?». «Col permesso scritto. È per via degli streghi. Dopo il tramonto, si vedono delle luci. Le ho viste pure io». «Cosa sarebbero questi streghi?». «Anime cattive. Morti, forse. Vanno dopo il tramonto, in processione al lume di candela e, se li incontri, ti chiedono: “Per chi è la notte?”. Se sai la risposta, puoi andare. Sennò, fingono di riaccompagnarti a casa, ma in realtà resti con loro per sempre».

worm's-eye view photography of forestIl perno centrale di questa storia è il bosco con gli Streghi e risiede tutto nel titolo. Perchè nel titolo direte voi? Perchè è nel Bosco che gli streghi domandano “Per chi è la notte?”. Se non si sa rispondere a questa domanda si diventa streghi e si finisce per vagare all’interno del bosco per sempre. Questa è la leggenda ed è così che Francesco, detto anche Pacifico, cercherà di ritrovare suo padre.

Lo stile utilizzato dall’autore è molto semplice, il libro è abbastanza contenuto e si legge nel giro di davvero poco tempo. Non è ultra scorrevole ma posso dire di piacevole lettura.

Sicuramente il top di questa storia è l’ambientazione che ha sviluppato l’autore. Ha preso un luogo veramente esistito ai tempi della Seconda Guerra Mondiale e ci ha montato sopra una storia surreale, a tratti anche magica. Ho amato il posto descritto e le sue sfaccettature, compreso il bosco, tant’è che speravo fosse un posto effettivamente esistente. Infatti nei ringraziamenti verrà citato e sono felice di aver scoperto una cosa che prima non conoscevo.

Per quanto riguarda il protagonista non è riuscito a colpirmi come doveva ma forse anche dal fatto che il suo cambiamento e tutte le cose che saranno scoperte all’interno del volume non sono poi chiare come si doveva. Ancora non riesco a capire davvero la figura di Tommaso ed ho davvero pensato che il nostro protagonista soffrisse di qualche patologia grave. Non posso dirvi di cosa si tratta od a cosa ho pensato altrimenti influirei sulla vostra percezione se decideste di leggere il libro ma sono ancora parecchio frastornata dalla questione. Infatti non rimane molto chiaro dove effettivamente va a parare su alcuni punti. La tematica del cambiamento e il passaggio dall’infanzia all’adolescenza è sicuramente chiaro ma ci sono tante sfaccettature all’interno del volume, secondo me, lasciate a se stesse e questo è sicuramente un punto a sfavore.

Infatti tra questo e l’ambientazione e la storia la bilancia resta abbastanza equilibrata e punto sicuramente a consigliare la lettura. Infatti ho trovato la storia sicuramente non monotona e ben strutturata oltre che quasi surreale e magica, dettata sia dall’ambientazione e delle leggende del posto, sia dalla fantasia del piccolo Francesco e di chi lo circonda pur di salvarlo e di tenerlo al sicuro dalla guerra. Una storia che mi sento di consigliare a tutti quei lettori che amano storie ambientate in epoche passate ma con un pizzico in più, che sanno toccare il cuore.

«Tu smetti di credere agli streghi, e io smetto di credere alla guerra». Aggrottai la fronte, contrariato. Ma i suoi occhi erano verdi come le cose più antiche e, quando ti puntavano, non avevi scampo. Ripetutamente, fece di sì con la testa. «Non è mica possibile». «Cosa?». «Smettere di avere paura». «Sì, invece. Si sceglie anche quello». «Si sceglie tutto per te?». Mi sorrise. «Te sei grullo», ripetei.

Il libro è sicuramente una lettura che tutti dovrebbero intraprendere. Nonostante ci siano state delle cose che non mi hanno convinto pienamente, la storia è originale, piacevole e si scoprono delle cose nuove e assolutamente innovative, in tempo di guerra in cui ormai è anche solo difficile immaginare di ambientare un libro che finisce per essere etichettato come monotono.e

Aldo Simeone è sicuramente un autore da tenere in considerazione. Ho apprezzato molto questa lettura per l’ambientazione originale e unica al mondo, credo, o almeno in tutti i libri che io abbia letto fino ad ora. Una storia particolare, quasi magica anche se difficile, dura che ci dimostra il duro percorso e il cambiamento dalla giovinezza all’adolescenza.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, nel frattempo, vi aspetto!

A presto,

Sara ©

 

RECENSIONE #352 – CROSSING OVER DI IRENE GRAZZINI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Ricordate Dominant ed il secondo volume, Recessive? Ecco per voi il terzo ed ultimo volume di questa trilogia distopica e fantascientifica. Questo ultimo volume, pubblicato in self, ci riporta esattamente dove eravamo rimasti con la storia di Claire ed Eleanor. Per la lettura ringrazio l’autrice che mi ha contattato e mi ha permesso di leggere il suo ultimo volume. Ecco che ve ne parlo. Per chi volesse iniziare questa trilogia vi consiglio di leggere la recensione di Dominant. Leggete questa recensione a vostro rischio e pericolo (ahah scherzo dai xD) A voi:

51kkk2qogql._sy445_ql70_Titolo: Crossing Over (Dominant #3)
Autore: Irene Grazzini
Editore: self–publishing
Genere: Young Adult
Prezzo: ebook euro 2.99; cartaceo euro 12
Pagine: 332
Data di uscita: 14 Aprile 2019
Link d’acquisto: https://amzn.to/32Ye69A
Sinossi: Quando Claire ha infranto la legge della City per salvare una Recessiva, mai avrebbe immaginato di lasciare la sua casa e la sicurezza della Cupola termica per esplorare il freddo Mondo di Fuori, e tantomeno di ribellarsi a tutto ciò che i Dominanti le hanno insegnato. Adesso che Swan sa dove trovare i Recessivi, per scagliare il suo attacco decisivo, Claire viaggia tra le città sotterranee della Confederazione Vesuviana in cerca di aiuto, ma il Mastino Myria, sua ex–amica trasformata in un robot letale, l’ha scovata. L’ultima speranza dei Recessivi giace nelle mani dei fantomatici guerrieri Dragoni di Giada e nel coraggio della sorella Eleanor, dentro la quale però si annida adesso un terribile potere che la ragazza non sa controllare, e che rischia di cambiarla per sempre. L’unico modo per uscire da quest’incubo è tornare dove tutto è cominciato.

RECENSIONE

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La storia ha inizio esattamente dove abbiamo lasciato la precedente. Claire sta per tornare alla City consegnandosi al Mastino per salvare sua sorella, mentre dall’altra parte la giovane Eleanor, sfuggita alle grinfie dello zio a capo della City stessa, cerca di ritrovare sua sorella. E’ lì che le due si ritroveranno, per puro caso ed avrà inizio un finale esplosivo per questa serie distopica. C’è una Dinastia nascosta nei cieli di cui il signor Yan sembra fare parte. 

Cosa succederà alle due protagoniste? Riusciranno a sventare i piani di Swan? Quali segreti nasconde il signor Yan? Chi sono i Dragoni? Come finirà per le giovani che cercano solo di vivere una vita normale?

– Noi non abbiamo sorelle – replicò il Mastino – Non abbiamo genitori. Siamo figli della City, e la City è la nostra unica famiglia.

La trama è piuttosto minimal ma dritta al punto. Non svela troppo di ciò che è successo nell’intermezzo se non le cose basilari per la storia. Quindi una trama semplice che incuriosisce riguardo al finale di serie.

La copertina, devo essere sincera non mi fa impazzire. Rientra nel tema del libro ma spezza la linea dei precedenti, anche se immagino che sia stato impossibile mantenerla tale. Non che le precedenti copertine mi abbiano fatto impazzire, devo essere sincera. Però c’è qualcosa che in questa proprio non mi convince, penso sia il colore così scuro e il fatto che sembri sbiadito. Comunque, resta sia in tema con ciò che viene narrato nel libro, visto i Dragoni che saranno introdotti, sia un parere estremamente soggettivo da parte mia. Il titolo è particolare e non se ne riesce a comprendere il vero significato nascosto se non si analizzano anche i titoli precedenti. “Crossing Over” ovvero passare attraverso, può significare il passaggio intermedio fra Dominanti e Recessivi (quindi i due titoli precedenti) e quindi sia la lotta che il cambiamento fino ad arrivare ad una soluzione che sistemi entrambi le situazioni diciamo. Almeno l’ho interpretato così, spero magari l’autrice ci illumini su questo e in che maniera lei ha scelto il suo titolo finale.

L’ambientazione e l’epoca sono post apocalittiche. Siamo sempre sulla Terra ma in posti completamente rinominati e diversi da quelli attuali. C’è la City, Sulfurea e l’Underground, come tante cose che circondano questa storia così particolare. Un distopico in un epoca non definita con ambientazioni originali e innovative.

“Non ce la faccio!” Una volta Claire le aveva detto che non poteva tenere sulle spalle la responsabilità di tutto. Eleanor le aveva risposto con amaro orgoglio che non aveva altra scelta. Aveva pensato davvero che sarebbe riuscita ad affrontare ogni difficoltà a testa alta. Ma adesso si accorse che, semplicemente, non ce la faceva più.

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I personaggi di questa storia sono molti ed in questo volume ci saranno ancor più introduzioni del solito. E questo è stato un bene e un male al tempo stesso: un bene perchè abbiamo avuto modo di conoscere una parte nuova e una dinastia davvero incredibile e ben pensata dall’autrice, mentre il lato negativo sta nel fatto che troppa carne sul fuoco toglie spazio ad altro.

Claire ed Eleanor non possono essere più diverse l’una dall’altra ed in questo volume i loro caratteri usciranno fuori ancor più del solito. Claire molto passiva, remissiva e chiusa mentre Eleanor, scattante, furiosa e velenosa. Scopriremo ancor di più le debolezze dei due personaggi e i loro punti di forza e il fatto di esserci sempre l’una per l’altra le rende, agli occhi del lettore. Avremo modo di scoprire il lato dolce di Eleanor e il suo amore per Chan, mentre si consoliderà sempre di più ciò che c’è fra Arthur e Claire. Il Dinasta Diego sarà un altro personaggio estremamente fondamentale insieme al signor Yan, con cui partirà proprio l’intro di questo volume.

Si strinse le braccia intorno al corpo e cercò di calmare i singhiozzi, le facevano troppo male alle costole. Pianse in silenzio, fin quando Eleanor non si sedette accanto a lei. Le passò una mano sulle spalle e Claire premette la fronte contro il suo petto. Quante persone erano morte a causa di Swan? Quante ancora sarebbero morte? Quando sollevò lo sguardo, vide che la sorella non stava piangendo. Guardava fisso davanti a sé, la mascella serrata. La sua espressione era tagliente come l’acciaio.

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Il perno centrale di questa storia è il porre fine al dominio di Swan e dei Dominanti e che i Recessivi possano tornare finalmente tornare ad avere una vita dignitosa e uguale a tutti gli altri. E non che siano trattati come esseri inferiori.

Lo stile utilizzato dall’autrice è il medesimo dei volumi precedenti: fluido, scorrevole e ben costruito. Il libro, infatti, si legge nel giro di qualche ora buona quindi se mai decideste di iniziare questa trilogia sappiate che è di lettura molto veloce.

Le dinamiche di quest’ultimo volume mescolano tutto ciò che è accaduto nei precedenti volumi aggiungendo una “razza” che nei libri precedenti era stata soltanto accennata (se non ricordo male): i cyborg. Dove molti possono pensare che siano stati un azzardo, io penso che siano stati una trovata geniale a cui non avrei mai pensato.

Il legame fra le due sorelle sembra essere a tratti altalenante, nonostante si consolidi sempre di più per quanto riguarda la fase finale del volume. I due personaggi sono opposti ma allo stesso tempo si attraggono sia per ciò che hanno vissuto in maniera diversa, sia per quello che vivono allo stesso modo. Ho apprezzato da un lato Eleanor e dall’altro Claire anche se preferisco di gran lunga il carattere di Eleanor che, rispetto a tutto quello che ha vissuto, è coerente e ben costruita. Sicuramente un ottimo personaggio.

Il finale del volume è stata la cosa che ho trovato la “peggiore” se così vogliamo dirlo, di tutto il volume. E’ stata per prima cosa, frettolosa. Nella parte in cui ci sono proprio le battute finali ho trovato le decisioni dei personaggi, la professoressa e Claire in special modo, frettolose e troppo veloci almeno per quanto riguarda la struttura della storia. Non posso fare spoiler ovviamente ma la parte finale mi è parsa troppo veloce rispetto alle tempistiche del volume. In seconda battuta mi sarei aspettato molte più perdite o comunque un finale in cui ci fosse almeno un minimo di sofferenza da parte di qualcuno e non il semplice “catturo tizio X” e fine della fiera. Vi parlo per esempi perchè non posso fare spoiler ovviamente.

La distinzione tra Dominanti e Recessivi è stata molto più forte nel primo volume che negli altri due. In questo volume, nonostante le due ragazze cerchino di combattere per ristabilire l’uguaglianza fra le due parti, il lato distopico è andato un po’ a morire e ci si è concentrati di più sulle relazioni famigliari e sui sentimenti di entrambe le fazioni e delle protagoniste. Avrei voluto sicuramente che questa cosa fosse più forte anche in questo volume visto che è stata l’idea di partenza. La distinzione creata dall’autrice è stata anche piuttosto interessante alle origini ricordando molto anche il nazismo (se cerchiamo un contesto storico, per dire) in qualche modo: occhi scuri, pelle scura e tratti scuri Dominanti, pelle chiara e tratti chiari Recessivi. Le ragazze si ritrovano a combattere di più per loro stesse e per il loro legame che per l’uguaglianza e la causa del loro essere “separate”.

Nonostante questo, è stato un bel libro a conclusione di una trilogia che è stata semplice ma originale. Una storia leggera e allo stesso ricca di azione che mi ha stupito pagina dopo pagina e di cui porterò un piacevole ricordo.

Forza, ragazzi, andate a prepararvi. Ci aspetta una bella battaglia, come ai vecchi tempi! – Allora ci aiuterete? – domandò Claire, stupita – Perché? Quando rispose, Drago1 sembrò farlo con estrema soddisfazione: – Perché siamo liberi di scegliere.

Il libro è sicuramente un finale ben costruito per questa serie. Probabilmente mi sarei aspettata scelte diverse o più lentezza per quanto riguarda la finalissima fase ma per il resto consiglio questa trilogia distopica agli amanti del genere.

Irene Grazzini ci regala una storia avvincente ed emozionante che mette in evidenza le differenze genetiche che ci contraddistinguono come fossero un motivo per tener lontane le persone. Una trilogia esplosiva, piena di azione e legami forti che porteranno il lettore a pensare ai Dominanti e Recessivi come una singola unità e non come due cose distinte. Da leggere.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia l’autrice per la copia del volume

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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, nel frattempo, vi aspetto!
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #300 – IL CASALE DEI SOGNI PERDUTI DI LISETTA RENZI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova recensione fresca fresca di lettura. Visto che settimana prossima ci sarà una presentazione di questo libro e del libro di Silvia Casini, Il gusto speziato dell’amore a cui farò da moderatrice, ho letto anche questo volume e devo dire che è stata una piccola sorpresa per me. Ringrazio la casa editrice Leggereditore per avermi permesso la lettura e vi invito a leggere la recensione per scoprire questo libro. A voi: 

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Titolo: Il casale dei sogni perduti
Autore: Lisetta Renzi
Genere: Narrativa
Editore: Leggereditore
Prezzo: € 16,00 (€ 4,99 ebook)
Pagine: 304
Uscita: 18 Aprile 2018
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TramaLe case ci trasmettono emozioni e rappresentano il carattere di chi le abita: a insegnarlo a Isabel, inglese di padre italiano, è stata Ada, l’amata prozia presso il cui casale in Toscana ha trascorso le estati della sua infanzia: lei le ha insegnato l’amore per l’estetica e l’architettura. A trent’anni, però, Isabel conduce una vita molto diversa da quella che aveva sognato da bambina: lavora come controller in una prestigiosa banca londinese, ha una relazione con un manager di successo e vive in un lussuoso loft, razionale e ordinato come la sua stessa esistenza. Quando però la prozia muore lasciandole in eredità l’antico casale di famiglia, Isabel è costretta a fare i conti con un passato doloroso che ha condizionato le sue scelte… Tutto nella vecchia dimora di infanzia, ogni stanza, ogni oggetto, ogni profumo, la rimette in contatto con la parte più autentica di sé, inducendola a ricercare i suoi vecchi sogni e la vera felicità che ormai credeva per sempre perduti…

RECENSIONE

Immagine correlataLa storia ha inizio nel 1925, in Val D’Orcia, in Toscana. Una donna di nome Maria è lì, a riflettere sul suo futuro visto che è in dolce attesa dell’uomo che invece non la può sposare, il conte di Torrelupo.

Isabel oggi è una donna in carriera, che vive a Londra. L’unico peccato è quello di aver trovato il compagno con una collega in un periodo in cui il loro rapporto era in crisi. E, in quel periodo, riceve una chiamata dalla Toscana. La sua  prozia Ada è morta e lei è chiamata per ricevere l’eredità della donna. Quello che non sa è che la prozia ha lasciato a metà il casale ad Isabel e a Neri, una vecchia fiamma con cui si conoscono da quando erano bambini. Neri è il conte del paese, il classico bello e arrogante ed Isabel non ha tempo da perdere con uno come lui.

Cosa succederà ora che si troveranno dopo tanto tempo una davanti all’altro? Riusciranno a mettersi d’accordo su ciò che riceveranno in eredità? Isabel riuscirà a ritrovare se stessa e tutto ciò che ha perso lungo questo viaggio intenso e ricco di emozioni?

«A Torrelupo» mormoro e mi si stringe il peto.«Dov’è?» «In Val d’Orcia. » Il volto di Kate si illumina.«Davvero? Mi hanno detto che è bellissima! A parte l’occasione triste t’invidio, sai? È da tempo che vorrei andarci. » «Io non ne ho nessuna voglia, ma sembra che debba essere assolutamente presente all’apertura del testamento.»

La trama è strutturata piuttosto bene e sono felice che non ci sono spoiler in agguato. Mette curiosità al punto giusto, senza alcun dubbio. Non posso che consigliarvi questa storia, di sicuro.

La copertina è davvero adorabile e credo si adatti molto a questo libro abbastanza bene. Si vede la campagna in lontananza, come fossimo affacciati dal casale di Torrelupi. E di certo è una boccata d’aria fresca che delicata, cerca di catturare l’occhio del lettore. Assieme al titolo crea un mix molto buono. Quest’ultimo, infatti, mi piace anche se mi sembra qualcosa di già sentito. 

Immagine correlataL’ambientazione si aggira principalmente a Torrelupo, nella campagna Toscana ma avremo qualche scorcio anche di Londra, da cui Isabel parte inizialmente. L’epoca è principalmente moderna e contemporanea, dei giorni nostri. Comunque non mancherà il riferimento al 1925, in cui si capisce il vero legame dei due personaggi principali.

 Con Neri inventammo un gioco, Le case come le persone, e quando conoscevamo qualcuno ci divertivamo a trovare un edifcio che gli assomigliasse.«E se fosse una casa?» ci chiedevamo. Bona per noi era il castello dei ghiacci, Ada una casa di marzapane, Deborah e Giada la casa di Barbie. Gli altri non capivano cosa intendessimo, era un nostro segreto. Eravamo sempre insieme. 

I personaggi di questa storia non sono poi tantissimi e quelli che ci sono, in struttura e funzionalità sono ben costruiti. A partire dai personaggi principali fino a quelli che sono comunque molto secondari. Sicuramente c’è da soffermarsi sulla protagonista di questa storia e sul co-erede con cui si dovrà incontrare – scontrare.

Isabel è una donna in carriera che ha perso tutto il suo mondo. Da quando ha scoperto che Jack l’ha tradita con Fiona, una sua collega, tutto è crollato e ad aggiungersi è anche il dolore per la perdita della sua amata prozia Ada. Il viaggio in Toscana quindi, risulta provvidenziale per la giovane. Nonostante Isabel stessa si imponga di amare la città, il suo lavoro e che voglia mangiare solo cose salutare, dentro di sè si nasconde ancora quella bambina che è scappata da Torrelupo per colpa di Neri Falco, il conte del paese. E quando se lo ritrova davanti e deve condividere con lui l’eredità, per lei sarà come tornare indietro nel tempo, ai sentimenti e alla vita che credeva di aver perduto ma che era rimasta assopita dentro di lei. Una donna fragile che saprà riscattarsi.

Neri è un belloccio dall’aria arrogante. Essendo da generazione conte di Torrelupo sa di avere l’intero paese ai suoi piedi e sa di dover sposare una donna adeguata a lui, del suo stesso rango, non una sempliciotta di paese. Eppure ha sempre avuto un’attrazione per Isabel, sin da quando erano ragazzi. Nonostante la sua maschera è dura a cedere, sotto sotto Neri sta cambiando e cerca di apprezzare le cose semplici, di lavorare e di guadagnarsi ciò che vuole con le sue stesse mani e non solo per il nome che porta.

Ora non sono più la stessa. Ora sono un’altra persona, più forte. La vecchia Isabel che disegnava case, che si emozionava davanti ai paesaggi, che amava un uomo impossibile, non c’è più.

Il perno centrale di questa storia è proprio il casale di Torrelupo. Lasciato in eredità a metà sia ad Isabel che a Neri, riuscirà a portare alla luce vecchi ricordi, ad amalgamare il tutto creandone anche di nuovi.

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Lo stile utilizzato dall’autrice è semplice e molto molto scorrevole. Il libro non è particolarmente lungo e si legge comunque con molta fluidità, vi basteranno una manciata di ore.

Il libro è davvero molto semplice e sin da quando ho letto la trama mi ha ricordato il film Un’ottima annata, con Russell Crowe. Non so se avete visto mai questo film ma posso assicurarvi che a ricordarvelo non sarà soltanto la trama ma anche la storia stessa, il casale in campagna e il buon vino. Nonostante la storia si distacchi molto dal film, non ho potuto fare a meno di pensarci più di una volta e ne sono rimasta colpita. L’autrice non ha cercato in alcun modo di imitare il film in questione ma ha creato una storia semplice ma d’effetto che coinvolge il lettore dalla prima all’ultima pagina. Infatti posso solo dire di aver letto il libro tutto d’un fiato e di esserne rimasta piacevolmente colpita.

L’unica pecca, se così posso chiamarla, è il fatto che sicuramente non è una storia che spicca per originalità, comprendendo i classici cliché di storie come questa. Il tipo ricco, avvenente e pieno di prosopopea, la protagonista confusa e innamorata della sua vecchia fiamma, … Non ne sto facendo una colpa, anzi. Il libro mi ha colpito ed è stata davvero una lettura piacevole.

La cosa coinvolgente di questa storia è la stessa Torrelupo ed il casale ricco di ricordi. I paesaggi descritti dall’autrice ti fanno venir voglia di fare un bel viaggio in toscana e di trovare un bel casale in cui passare una piacevole vacanza. Sicuramente questo è uno dei punti forte di questa storia, come quello della figura della prozia Ada, che nonostante non sia presente all’interno di questa storia come personaggio attivo, si respira di lei in ogni pagina, attraverso i ricordi dei due ragazzi, attraverso il bel casale e la stessa Torrelupo.

Intanto ripenso all’incontro con Neri. Averlo rivisto ha definitivamente rovinato la giornata. Nel peto ho uno strano magone e, anche se cerco di ignorarlo, non riesco a mandarlo via. Alla lista di cose che detesto ne mancava una. Detesto la Toscana, la campagna, gli uccellini che cantano, il vino, le rotatorie, guidare a destra, gli automobilisti italiani. E detesto pure Neri Falco di Torrelupo.

Il libro è stata una piccola scoperta. Nonostante la storia, come vi ho già detto, non sia una scoperta grandiosa in fatto di originalità è stata una lettura piacevole e dolce, che sicuramente rifarei. Il potere di questo libro è di trasportarti in luoghi che semplici ma che finiscono per sembrare magici. Consiglio sicuramente la lettura.

Lisetta Renzi scrive una storia semplice, genuina e sicuramente dolce. La memoria e il passato affiorano in una sequenza che ci porta nel cuore della Toscana, in un casale ricco di ricordi che aspettano solo di essere ritrovati.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Vi piace? Fatemi sapere, mi raccomando! Io vi aspetto 😀

A presto,

Sara ©

RECENSIONE IN ANTEPRIMA #84 – RECESSIVE DI IRENE GRAZZINI.

BUON POMERIGGIO CARI LETTORI!

Oggi ho una recensione in Anteprima solo per voi! Ringrazio la Fanucci per la copia omaggio e per avermi permesso di fare questa bella lettura.

recessiveTitolo: Recessive
Autore: Irene Grazzini
Editore: Fanucci
Genere: Fantasy – Distopico
Uscita ebook: 15 giugno 2017 e Prezzo: €4,99
Uscita cartaceo: 29 giugno 2017 e Prezzo: €14,90

Un’avvincente storia di fiducia, amore e amicizia che terrà il lettore con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.
Trama: In un mondo sferzato dal ghiaccio e spezzato dall’odio, tra tempeste di neve, enormi città robotizzate e antiche rovine, continua la travolgente avventura delle sorelle Claire ed Eleanor. Dopo una rocambolesca missione all’interno della Cupola, Eleanor si ritrova ora prigioniera nella City, tra le grinfie di Jordan e del Dominante Gabriel Swan, governatore da oltre quindici anni. Il loro scopo è estorcerle importanti informazioni su dove siano nascosti Clare e i Recessivi, ed Eleanor dovrà dimostrare grande forza d’animo e coraggio. Da parte sua, Claire è determinata a liberarla ed è disposta a tutto pur di riuscirci. Anche a partire con l’ambiguo signor Yan per intraprendere un lungo e avventuroso viaggio che li condurrà alla ricerca dei misteriosi Dragoni di Giada, senza i quali non potrebbe mai portare a termine la sua nuova missione. Ma nel Mondo di Fuori si annidano potenti alleati quanto subdoli nemici. E mentre Claire deve decidere di chi fidarsi, e pagarne a caro prezzo le conseguenze, Eleanor lotta duramente per sopravvivere…

RECENSIONE:

La storia riparte da dove l’abbiamo lasciata quindi se non avete letto il primo libro e non volete spoiler inutili non leggete la recensione. Io comunque cerco di non farne ma alcuni sono piuttosto impossibili da evitare.

Eleanor ha permesso a Claire di scappare dalla City rimanendo prigioniera di Gabriel Swan, il sindaco della città.

Quindi la storia si divide in due: ciò che accade ad Eleanor all’interno della City e cosa cerca di fare Claire per poter tirare fuori Eleanor da lì. Avremo un piccolo punto di vista in più, sempre tutto in terza persona, e verrà inserito Diego, un ragazzo davvero strano che si ritrova a scappare dalla sua città perchè inseguito da Raul, una persona pericolosa a detta sua.

Tutto si fa più avvincente, pieno di intrighi e di azione, una saga che dovete soltanto che iniziare.

«Avresti dovuto vedere le smorfie di Claire la prima volta che ha assaggiato la zuppa di licheni» commentò, accennando un sorriso. Questo a Chan non lo disse, ma i ricordi più belli erano quelli in cui c’era anche sua sorella. «Robb e gli altri baderanno a lei. Se la caverà anche senza di me. Non credo che lei ne sia consapevole, ma ha un’incredibile forza di volontà. Nonostante quello che le hanno inculcato in tutti questi anni, ha avuto il coraggio di lasciarsi alle spalle il mondo che conosceva. Ha rinnegato la sua gente per entrare in un gruppo che l’ha sempre guardata con sospetto. E tutto per la convinzione di fare la cosa giusta». Devi amarla moltissimo, disse Chan dopo qualche attimo di silenzio. «E’ la metà di me di cui ho sempre sentito la mancanza, anche se prima non me ne rendevo conto.»

Il titolo è l’unica cosa che è cambiata sulla copertina, della serie fantasia portami via. Oltretutto avevo immaginato che il titolo fosse questo visto che il primo era Dominant. Mi domando adesso come sarà il prossimo?

La trama è ben scritta e non fa troppi spoiler a parte partire da dove eravamo rimasti. Quindi è assolutamente un bene!

L’ambientazione stavolta si sposta dalla City al Mondofreddo fino ad arrivare alla Confederazione Vesuviana mentre l’epoca è sempre Post Apocalittica.

Torva, pericolosa e bellissima. Claire socchiuse gli occhi. Si, era proprio Eleanor, evocata da quelle brevi e intense parole, che l’avevano sfiorata come frammenti di ali di farfalla.  Per un attimo le sembrò di vedere la sorella, davanti a lei, e la sensazione fu così forte da lasciarla senza fiato. Sussurrò il suo nome nella penombra, nello spazio immenso e sottile che le divideva. E si sentì di nuovo completa.

I personaggi? Per i principali troveremo per la maggior parte quelli che già conosciamo ma ci saranno delle new entry!

Claire ed Eleanor le abbiamo già viste nel libro precedente. Claire adesso è determinata a riavere sua sorella con se e non più una sempliciotta ragazza uscita dalla City. Eleanor invece da un lato sa di essere in trappola e un esca, dall’altra è determinata a non rivelare nulla di dove ha sempre vissuto.

Ci sarà sempre Arthur e il Signor Yan che stavolta sarà molto più presente e ben determinato rispetto al primo volume. Un mercante che sa destreggiarsi attraverso i cieli con la sua Carovana, il suo dirigibile volante.

Subentrerà Diego, un ragazzo squattrinato, che nasconde un segreto e sarà un clandestino che li accompagnerà e alla fine sarà parte della squadra.

Avremo modo di conoscere meglio il Sindaco Gabriel Swan e ritroveremo anche Jordan in dei panni, anche diversi da come l’abbiamo trovato in precedenza.

Chan è uno dei personaggi che ho adorato di più. Una spia provetta all’interno della City ed è un personaggio che acquista valore, carattere e fascino.

«Grazie». «Non ringraziarmi» replicò lei, più duramente di quanto intendesse. Era vero, l’aiuto del Terramante le avrebbe fatto comodo. (…) «Aveva un’altra questione di cui occuparsi. Ti stiamo mettendo nei guai». «No, mi state dando la possibilità di ricordare chi sono davvero».

Il perno centrale in questo volume è liberare Eleanor dalle grinfie della City e del sindaco Swan. Le due ragazze saranno separate e Claire cercherà di fare di tutto per liberare Eleanor, ma gli ostacoli che incontrerà sono davvero tanti.

Lo stile utilizzato è stato il medesimo del precedente. Però questo è arrivato molto di più del precedente.

C’è stata molta più azione ed è stato coinvolgente. Ho amato Claire e Arthur e la loro vicinanza, per cui Diego è stato fondamentale in questo. Ho adorato Chan che abbiamo già trovato nel primo volume ed acquista quel qualcosa in più, che me lo ha fatto adorare.

C’è soltanto una chicca (che fa parte del repertorio di tutti i libri che non sopporto poi molto) che mi fa ridere in generale in tutti i libri, del tipo: profuma di muschio (o qualsiasi tipo di profumo che sia) e hai appena combattuto, sei sudato o non so cosa. Cose improbabili insomma, ma va be sono dettagli che accenno e passo avanti.

Eleanor li aveva mandati a mente senza difficoltà. Il computer che affermava di essere sua madre si era infiltrato nella rete delle telecamere dell’aeropista e nei computer di bordo per estrarre le informazioni utili sulle aeronavi e sul personale presente. Questo avrebbe semplificato notevolmente il loro piano. «Sarà comunque rischioso aveva fatto notare».

Il libro è stato pieno di colpi di scena, pieno di suspance molto più del precedente che sopratutto nella parte centrale era rimasto più lento.

Questa saga è iniziata in punta di piedi e passo dopo passo sta diventando qualcosa davvero emozionante. Un distopico italiano che sorprende.

Sono davvero curiosa di leggere il seguito per sapere come andrà a finire tutta questa storia, che ha preso davvero una piega interessante.

Il mio voto per questo libro è di: 5 pesciolini.picsart_09-22-09.39.42-1.jpg


Cosa ne pensate? Lasciate un bel commento, che io vi aspetto.

Alla prossima,

Sara. ©