REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #562 – ASCESA ALLA DIVINITA’ DI NEON YANG.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Siamo giunti alla conclusione di questo cammino con questo ultimo volume che ci porta ancora una volta all’interno del protettorato e ci mostra il retroscena della Protettrice. Ringrazio ancora una volta la Mondadori per avermi permesso la lettura e ringrazio Miriam di Me and Books per avermi coinvolto nell’evento. Ecco che vi parlo del volume conclusivo che chiude un cerchio per questa serie:

9788804745129_0_536_0_75Titolo: Ascesa alla divinità
Serie: Il tensorato, Volume 4
Autore:
Neon Yang

Data di uscita: 23 novembre 2021
Pagine: 120
Link d’acquisto: https://amzn.to/3sR5yAe
Trama: La Protettrice è morta. Per cinquant’anni ha governato il Tensorato conformandolo a propria immagine, relegando i nemici negli angoli più remoti. Per mezzo secolo il mondo è ruotato attorno a lei, occupata a costruire le sue armate, addestrare i Tensori, afferrare le redini del destino. Ma ora che è morta i suoi seguaci tremano, e gli avversari esultano. Solo in una lontana taverna, nel territorio ribelle, la sua più accesa rivale non gioisce: Lady Han ha fatto di tutto per deporre la Protettrice, ma ora può solo piangerne la perdita. Perché ricorda bene come tutto è cominciato, quando la Protettrice era giovane, ancora senza corona, e una danzatrice disperata osò innamorarsene. 

RECENSIONE

JY Yang Tensorate Series covers - Yuko ShimizuLa storia narra le vicende di Huarong, conosciuta da tutti come Lady Han e di come abbia conosciuto e sia finita al servizio della Protettrice. L’evoluzione e la crescita di Lady Han che viene influenzata dalle cose che le accadono lungo il suo percorso: essere stata venduta al miglior offerente da bambina, essere stata utilizzata come mero oggetto del divertimento degli uomini fino ad essere notata da una dei discendenti non diretta del Protettore attuale. E’ così che le due cresceranno assieme: l’una disposta a imparare ogni cosa pur di saggiare la libertà, l’altra irremovibile e pericolosa, sempre sull’attenti nei confronti degli altri.

Cosa scoprirà Han su quella che diventerà la futura Protettrice? Cosa riuscirà ad ottenere dalla sua vicinanza? Come cambierà la sua vita dopo aver affrontato tutto questo?

Nelle notti in cui non riesco a dormire, mi piace tormentarmi immaginando un mondo dove mia sorella venga portata via al posto mio. Un mondo dove lei diventa una cortigiana, mentre io, invece, resto indietro al suo posto. Che cosa sarei diventata? Una contadina? Una cucitrice? La moglie di un ragazzotto un po’ tardo, con le caviglie gonfie e la voce rauca a furia di urlare? E avrei uno stuolo di marmocchi, anche. Figli a cui affidare la cura della casa, figli che si occupino dei campi… Figli! Cazzo, sarei terribilmente infelice. No, non rimpiango la mia vita. Sì, ho fatto un sacco di casino da tutte le parti, ma almeno è stato eccitante, mi spiego? Naturalmente, so che questo non è vero. Nemmeno mia sorella ha finito i suoi giorni da semplice contadina. Forse, sarei diventata una ribelle in ogni caso. 

La trama stavolta svicola e striscia lungo una linea di demarcazione generale. Dalla storia non si comprende molto di quanto qui viene affermato, si capirà solo dopo un bel po’ e andando avanti nel corso della lettura. Nonostante questo, il caso vuole che la trama sia interessante e chiarisce fin dal principio ciò che s’insedia dietro questa lettura e risulta ancor migliore la lettura stessa che ne deriva. Una bella trama e una storia altrettanto interessante, molto più dei precedenti.

La copertina segue la linea dei volumi precedenti e stavolta pone al centro la Protettrice stessa, simbolo di questa storia e madre dei Gemelli Mokoya e Akhea. Quindi finisce per essere la base di tutto ciò che viene a crearsi sin dal primo volume. Il tutto finisce per essere un emblema, anche la copertina stessa e trovo che questa volta sia ancor più azzeccata e dai colori ancor più significativi, sgargianti, determinati, esattamente come la Protettrice. Il titolo con l’Ascesa alla divinità riporta in gioco ciò che è stata temuta e venerata quasi quanto le divinità stesse: la Protettrice. E’ un titolo particolare e sicuramente originale, che si riesce a comprendere soltanto dopo aver letto il volume. Trovo il connubio giusto anche per quanto viene rappresentato sulla copertina, quindi a mio parere discreto.

L’ambientazione e l’epoca i mantengono sulla linea del volume precedente susseguendosi solo negli anni in cui si trova oggi Lady Han e in cui racconta ma ritorna indietro, persino prima della nascita dei gemelli, ovvero a quando Lady Han ormai anziana era solo una bambina e si racconta, riportando in vita con la sua memoria la Protettrice ormai morta.

Avrei dovuto fare di più per lei? E cosa avrei potuto fare? A quel tempo, ero concentrata su una e una sola cosa: sopravvivere. Pensi che questo mi renda egoista? Non ho mai detto di essere perfetta. Chi tra noi lo è?

The Ascent to Godhood Ends the Acclaimed Tensorate Series on a Powerful,  Personal Note - B&N ReadsI personaggi sono sicuramente differenti da ciò che viene riportato dai volumi precedenti. Siccome prima ci siamo soffermati sui gemelli e sui personaggi che talvolta incontreranno lungo il loro cammino, stavolta a parlare è una donna che ha conosciuto molto da vicino la Protettrice e che ora è a capo di un movimento che mette a repentaglio il Protettorato stesso accanto ad Akhea e all’amata donna che ha perso l’amore nel volume precedente. La vera protagonista di questa storia non è tanto la Protettrice che avremo modo di conoscere meglio fin dalle prime pagine, ma Lady Han stessa che avrà modo di mettersi a nudo e ripercorrere la propria vita. Un personaggio che mi ha colpito e che, a differenza dei volumi precedenti, ho sentito molto più vicino, molto più “reale”.

Lady Han è una donna ormai forte, a capo di una fazione di ribelli contro il Protettorato, è una donna libera che ha lottato per esserlo fin da quando era piccola, rimanendo al servizio degli altri, venendo abusata o usata, venduta  fino a quando non è entrata nelle grazie della discendente del Protettore che l’ha presa sotto la sua ala e le ha insegnato quanto più possibile e l’ha fatta sentire libera nonostante non lo fosse apertamente. Un personaggio determinato, forte che ha combattuto per tutta la sua esistenza e che continua a combattere nonostante la perdita di una persona a cui è stata vicino per tanti anni e che adesso è sarà ancor più difficile da dimenticare.

Dissi a me stessa: “Io non sarò così. Troverò il modo di diventare una persona che può fare quello che le pare”. E poi, la sorte mi portò da lei, e la mia vita intraprese una strada che non avrei mai potuto immaginare. Vedo quello sguardo nei tuoi occhi. So a cosa stai pensando: è stato amore a prima vista, io imprigionata all’istante nelle ragnatele della fortuna. Che idea romantica. Ma la realtà non è affatto questa.

Il perno centrale di questa storia viaggia sul “prima” rispetto agli avvenimenti del primo volume. Si tratta della vita di Lady Han, l’ancella, amante e confidente oltre che spia della Protettrice ormai morta. Nonostante venga raccontata come un ricordo si parte da molto prima dei gemelli, da molto prima del Tensorato e dei vari movimenti, della guerra stessa. Trovo che sia un volume ben composto e ci lascia un retroscena indispensabile, che ci toccherà da vicino. Sicuramente inaspettato a mio parere.

JY Yang Tensorate Series covers - Yuko ShimizuLo stile utilizzato è il medesimo dei volumi precedenti a livello di scrittura. Per quanto riguarda la struttura narrativa, invece, ci troveremo di fronte a un vero e proprio cambiamento che si è sviluppato nel corso dei volumi. I primi due narravano una storia composta in modo standard e ordinario, il terzo volume come vi ho già detto si componeva di documenti e resoconti che l’investigatrice aveva preso in mano e cercava di analizzare, e in questo si prende atto di un racconto vero e proprio in prima persona della vita di Lady Han in cui sembra interagire con il lettore attraverso domande e simili ma scopriremo presto chi è l’interlocutore con cui invece sta parlando. La storia scorre tutta in questo modo, rispondendo a domande che non vengono scritte all’interno del volume ed è la risposta a creare il tutto. Trovo che la trovata di questi ultimi due volumi sia geniale, specialmente per quanto riguarda quest’ultimo volume.

La pecca di questo ultimo volume sta nella sua lunghezza. Così come sono stati divisi i volumi finiscono per andare in ordine decrescente di pagine e quest’ultimo si riduce ad una manciata di pagine che finiscono prima di quando sono iniziate. E questa storia è stata quella che ha finito per coinvolgermi maggiormente. Peccato quindi per la lunghezza sia a livello di costo di libro che lo trovo esoso per un quantitativo simile sia a livello di storia perché poteva essere arricchito maggiormente e sarebbe risultata comunque una bella e originale storia.

Trovo che fra i quattro volumi questo sia stato il migliore sia a livello di storia sia a livello di racconto, per come è impostato e per le tematiche in esso riportate. Si parla di abusi, di spionaggio, di politiche e intrighi, amore ma anche tanto dolore represso, potere, libertà. Nonostante potesse essere sviluppato su un qualcosa di più lungo, trovo che sia davvero una lettura che vale la pena fare se si ha letto tutta la saga ovviamente.

L’autore ci pone davanti il “cattivo” della situazione, l’antagonista e ce lo svela sotto gli occhi del suo compagno più fedele: la sua ancella. E’ quasi un plot twist (anche se non è questo il termine giusto ma lo scrivo solo per farvi rendere l’idea) che rende il tutto ancor più originale e ci tiene con il fiato sospeso presentandoci com’era e cosa è diventata anche per colpa di tutte le cose che le sono successe nel corso della sua vita.

“Non potrò mai più fidarmi di nessuno” mi disse una notte, mentre giacevamo a letto. “Nelle giuste condizioni, persino il cane più fedele e affettuoso può rivoltarsi e mordere. Persino la persona più affidabile può tradire. E io non ho intenzione di sopportare un’altra volta le ferite di una sorpresa del genere.” “Io non ti tradirò mai” le dissi. E ti assicuro che, in quel momento, lo credevo sinceramente, con tutta me stessa. La amavo così tanto, e provavo una tale compassione per lei, una tale rabbia per ciò che aveva subito. Volevo proteggerla. Volevo restare al suo fianco per sempre. Lei rise. “Anche tu, mia adorata peonia. Anche tu ti rivolterai contro di me, quando sarà il momento.”

Il libro è stata una chiusura di serie davvero interessante e coinvolgente. La  quadrilogia comincia portando con se qualche dubbio e domanda ma mano a mano finiscono per dissiparsi  non appena si va avanti con la lettura e si giunge a questo quarto e ultimo volume che chiude meglio di come ha iniziato.

Neon Yang ci porta ancora una volta all’interno del Tensorato e ci permette di conoscere al meglio l’apice della struttura della storia e come sia arrivata ad essere ciò che è stata attraverso gli occhi della sua più fedele compagna, ai tempi d’oro della sua ascesa al potere. Un racconto che apre le porte ad una storia intensa, ricca di ninnoli e segreti inconfessabili. Siete pronti a scoprire il potere e come ha preso realmente piede? Siete pronti a scoprire come si può diventare veramente liberi?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

Senza titolo-2

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Ecco che vi lascio le altre recensioni tutte per voi:

272821157_4684836354899434_6616915771109315063_n


Vuoi acquistare Ascesa alla divinità e sostenere il Blog? Acquista da Qui: Ascesa alla divinità o dal generico Link Amazon: Amazon.

Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!


Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi questa serie? Fatemi sapere, ovviamente io vi aspetto come sempre!

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #559 – DISCESA TRA I MOSTRI DI NEON YANG.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con il seguito della serie: siamo arrivati al terzo volume. Ringrazio ancora una volta la Mondadori Oscar Vault per la lettura e Miriam di Me and Books per aver organizzato l’evento in questione. Siete curiosi di sapere di cosa parlerà questo terzo volume? Ecco che ve ne parlo:

9788804745112_0_536_0_75Titolo: Discesa tra i mostri
Autore: Neon Yang
Data di uscita: 23 novembre 2021
Pagine: 144

Link d’acquisto: https://amzn.to/3JsqeFr
Trama: Qualcosa di terribile è successo all’Istituto di Metodi Sperimentali Rewar Teng. Quando sono arrivati, gli investigatori del Tensorato si sono trovati davanti a una distesa di sangue e ossa a perdita d’occhio. Uno degli esperimenti dell’Istituto è sparito, e non ha lasciato superstiti. Gli investigatori tornano alla capitale senza molti indizi, ma con due prigionieri: il capo dei terroristi Sanao Akeha e unə suə compagnə conosciutə come Rider. L’investigatrice Chuwan si trova davanti a un rompicapo. Cos’è successo realmente all’Istituto? Cosa stanno cercando di nascondere i suoi superiori? E perché ha l’impressione che gli strani sogni che fa la stiano spingendo a imboccare un percorso sempre più stringente al quale non può sottrarsi?

RECENSIONE

Review & Designs: Tensorate Novellas – Read at MidnightLa storia ha inizio in maniera del tutto differente dai volumi precedenti, in quanto si compone di documenti e testimonianze del caso di Rewar Teng, all’Istituto di Metodi Sperimentali.  Quanto è successo sembra essere devastante e il Tensorato ha trovato morte, sangue e ossa da far rabbrividire. L’investigatrice Chuwan si troverà davanti ad uno dei casi più difficili , interrogando due personaggi che noi ormai conosciamo bene: Sanao Akeha, uno due due gemelli figli della Protettrice, e Rider e non potrà fare a meno di cercare di trovare in loro e attraverso di loro qualcosa che spieghi quanto accaduto.

Cosa può essere successo? E cosa c’entrano in tutto questo Akeha e Rider? Perché venivano fatti questi esperimenti e a cosa conducono? Qual è la verità su quanto accaduto all’Istituto di Rewar Teng?

Idioti. Avrebbero dovuto fare qualche ricerca in più, perché io non sono affatto quella persona. Non sono arrivata dove sono oggi giocando alla brava ragazza e chinando la testa. Qualunque cosa stiano tentando di nascondere, io la scoprirò. Li farò pentire di avermi sottovalutata.

La trama è  ben scritta e la sua brevità bene o male sancisce anche la lunghezza del volume che, mano a mano con l’andare avanti nella serie è diminuita a vista d’occhio. Questa riporta quanto accade all’interno del volume trattandola in modo generale lasciando al lettore un quadro di cosa troverà e di come si svolgerà questa parte della storia che pone avanti a tutti i due personaggi su cui l’autore si è focalizzato meno e che abbiamo conosciuto nei volumi precedenti.

La copertina Si rifà ai volumi precedenti portando anche qui uno stile unico, orientale che si mantiene così come l’originale stesso ci presenta i piccoli volumi della serie. Sto apprezzando tanto queste copertine anche se avrei preferito che il tutto fosse gestito in un unico volume. Nonostante questo, però, non posso dire che la copertina non mi piace e apprezzo che sia stata mantenuta tale e non sia stata raffazzonata senza logica. Il titolo è la vera e propria chiave del volume, anche se non sembra esserlo a vederla così. Ciò che accade a Rewar Teng è un vero e proprio abominio: non solo una ricerca dei “mostri” ma una discesa fra le atrocità e i mostri che hanno creato tutto ciò che vedrete nel corso della lettura verso gli esperimenti fatti e via dicendo. Un titolo che riprende quanto più di importante del volume e viene tradotto dall’originale così com’è: The Descent of monsters.

L’ambientazione e l’epoca si mantengono sulla linea del volume precedente susseguendosi solo negli anni, in cui ormai Akeha e Mokoya così come Rider e gli  altri continuano a crescere e a mutare all’interno del Tensorato e del Protettorato stesso.

Come ci si comporta dopo aver preso la decisione peggiore della propria vita? A quanto pare, si passano due giorni con i sensi annebbiati dall’alcol, si rifugge il lavoro e si manda via chiunque bussi alla propria porta. Rimpianti? Troppi da elencare.

Exclusive Interview: "The Descent Of Monsters" Author Neon Yang ... .I personaggi di questa storia sono differenti da quelli che fino ad ora si sono mossi nei volumi precedenti. Laddove prima i protagonisti erano i due gemelli Akeha e Mokoya, adesso i protagonisti sono l’Investigatrice Chuwan e i racconti di Rider che cerca anch’esso il suo gemello.

Avremo modo di conoscere al meglio Rider che spera di ritrovare la parte mancante, di trovare se stessə, oltre che il suo gemello – sempre se ancora in vita. Rider è sempre statə forte, coraggiosa, determinata ma è da tempo che sente una mancanza nel cuore e vedendo i due gemelli Akeha e Mokoya capisce ben presto che la parte mancante risiede proprio lì, in un fratello gemello.

Chwan è una persona puntigliosa, precisa e determinata a scoprire la verità. E’ un personaggio curioso, che lascia spazio all’immaginazione e che piace sia nelle sue dinamiche che nel cercare di scoprire la verità ad ogni costo, anche se questa può costare davvero cara. 

Due personaggi agli antipodi ma che di base sembrano possedere delle caratteristiche che lə accomunano.

Quanto si può andare avanti senza dormire come si deve, prima di crollare e tramutarsi in un involucro animale di emozioni omicide? Tre giorni? Due settimane? E quanto si accorcerebbero questi tempi, se le notti insonni fossero costellate di dannatissimi incubi? Mi sento più morta che viva, non so se sia perché la mia testa è infestata dai fantasmi, o se perché il mio corpo sta cedendo. Sì, un’altra notte, un altro fottuto sogno delirante. Questa indagine non mi lascerà mai riposare. L’incubo sembrava vero. Diverso.

Review & Designs: Tensorate Novellas – Read at MidnightIl perno centrale di questa storia si basa esclusivamente su quanto accaduto a Rewar Teng e questo focalizza l’attenzione su quell’evento principale scatenato da qualcosa che in quel momento sembra aver distrutto ogni cosa ma che, al contempo, ci rivelerà ancor di più.

Lo stile utilizzato dall’autricə è il medesimo dei volumi precedenti, scorrevole e lineare anche se scritto in maniera articolata e ricca. La storia si divide in due parti: L’investigatrice e La fuggitiva e queste due parti vien da sé che mostreranno dapprima tutto il resoconto dell’Investigatrice Chuwan e tutta la sua raccolta di documenti e file oltre che di sue trascrizioni e poi si passerà ai fatti veri e propri in cui si agisce e si capisce finalmente cosa sta accadendo e cosa è accaduto a Rewar Teng.

La storia si compone, a differenza dei volumi precedenti, in una serie di documenti, registrazioni, confessioni, documenti che l’investigatrice sta tenendo d’occhio e sta valutando oltre agli interrogatori, per capire cosa è accaduto nell’Istituto e se quello che viene riportato da Rider possa essere la realtà dei fatti o meno. Sembra difficile per lei crederle ma è altrettanto difficile non mettersi in discussione e pensare che queste cose possano essere accadute e che il tutto è ancor più misterioso di quanto sembri. Il bello di questo terzo volume risiede proprio in questo e nella capacità di riunire il tutto creando un mix che mette dubbio persino al lettore, incuriosendolo e portandolo fino alla fine.

La cosa che invece non mi ha fatto impazzire è la trovata del gemello per Rider. Perché si deve ridurre tutto alla figura del gemello? Ok gli esperimenti e tutto il discorso che c’è dietro, ma trovo che la congiunzione che viene a crearsi su questo piano sia banalotta e non del tutto originale. Mi sarei aspettata un altro tipo di approccio per una dinamica di questo tipo e quindi la cosa dei gemelli mi ha lasciato un po’ “meh”.

È questa la parte peggiore di tutte. Il dubbio che avrei potuto salvarli, se li avessi liberati prima. Ho atteso di essere al sicuro nella mia stessa felicità prima di cominciare a cercarli, e per tutto quel tempo, loro sono rimasti soli e incatenati a questo fato. La mia più grande paura non è quella di trovare qualche genere di scatenata creatura animalesca dallo sguardo selvaggio, ma quella di incontrare un mostro a tutti gli effetti: una persona interamente umana, ma dal cuore di pietra, incattivita da tanti anni di crudeltà. E se non fossero più uno strumento schiavizzato dal Protettorato, ma un’arma che agisce per loro conto? E se fossero la prova di ciò che avrei dovuto sapere sempre, e cioè che esiste qualcosa di sbagliato dentro di me, qualcosa che aspetta solo le condizioni adatte per manifestarsi?

Il libro è un piccolo volumino che riprende di passaggio dei personaggi precedenti e ne aggiunge di nuovi mantenendo l’ambientazione e seguendo le dinamiche negli anni in un susseguirsi di dinamiche che catturano e coinvolgono il lettore attraverso un fantasy orientale carino e originale. Un libro da leggere in sequenza ai precedenti ovviamente.

Neon Yang ci porta ancora una volta nel Protettorato alla ricerca di un gemello, e alla scoperta della verità su un Istituto misterioso e pericoloso. Cosa sarà successo a Rewar Teng? Siete pronti a scoprirlo veramente?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Trovate qui le altre recensioni ovviamente. Io come sempre vi aspetto:

272886453_4684835778232825_3104589114849278899_n


Vuoi acquistare Discesa tra i mostri e sostenere il Blog? Acquista da Qui: Discesa tra i mostri o dal generico Link Amazon: Amazon.

Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!


Cosa ne pensate? Vi sta piacendo la serie di cui vi sto parlando? Che ne pensate? Siete curiosi oppure non vi ispira? Io come sempre vi aspetto.

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: Recensione in anteprima #558 – I FILI ROSSI DELLA FORTUNA DI NEON YANG

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Torniamo con il seguito, secondo volume, di questa serie di quattro volumi che spero possa incuriosirvi. Ovviamente devo ringraziare per la lettura la Mondadori Oscar Vault e Miriam di Me and Books per aver organizzato l’evento in questione che ci guiderà lungo questo viaggio lungo 4 volumi profondi e particolari. Ecco che ve ne parlo:

9788804745099_0_536_0_75Titolo: I fili rossi della fortuna
Autore: Neon Yang
Volume due della serie de Il tensorato.
Data di uscita: 23 novembre 2021
Pagine: 192
Link d’acquisto: https://amzn.to/3GzUigL
Trama: Profetessa ormai decaduta, dominatrice degli Elementi, e figlia della Protettrice, Sanao Mokoya ha deciso di cambiare vita. Un tempo le sue visioni davano forma alle vite dei suoi concittadini in tutto il paese, ma, anche se prevedeva immani tragedie, Mokoya non aveva modo di ridisegnare il futuro. Devastata dalla perdita della figlia, inizia una caccia contro i letali naga, capaci di oscurare il cielo, nelle lande più remote del regno, lontana da tutto ciò che amava, accompagnata da un branco di raptor. Seguendo le tracce di un enorme naga che minaccia la città mineraria ribelle di Bataanar, Mokoya incontra lə misteriosə e affascinante Rider. Ma le cose non sono come sembrano: la bestia che entrambe inseguono nasconde un segreto che potrebbe far scoppiare la guerra in tutto il Protettorato. Invischiata in una cospirazione di magie e tradimenti, Mokoya deve venire a patti con il suo dono straordinario e pericoloso, o rischiare di perdere quel poco che ancora le è caro. 

RECENSIONE

Fictograph — Promos for two queer, raptor-riding, slack-bending...La storia ha inizio diversi anni dopo le vicende del primo volume. E’ passato tanto tempo da quando Makoya, figlia della Protettrice, era Profetessa e dominatrice degli Elementi e sono passati diversi anni anche da quando ha perso sua figlia e da quel momento ha deciso di cambiare ogni cosa possibile nella sua vita. Un tempo prevedeva degli eventi che non poteva modificare ed ora invece insegue i terribili Naga, accompagnata dalla Fenice e da un branco di strani raptor. Ma c’è un pericoloso Naga che si fa strada fra le lande buie e misteriose attorno alla città di Bataanar dove rischia di scoppiare una guerra. Mokoya avrà modo di conoscere Rider, che rimetterà in gioco tutte le sue poche certezze.

Cosa succederà a Mokoya e alla città di Bataanar? Ci sarà una guerra? Riuscirà Mokoya a rimettere in pista i sentimenti e a ricalibrare la sua vita nonostante la sua immensa e dolorosa perdita?

«Ricorda, oh luminoso cercatore di conoscenza, il Primo Sutra, il Sutra delle Cinque Nature». «La Slasca è tutto, e tutto è Slasca». (…) «Conosci le vie delle cinque nature e conoscerai le vie del mondo. Poiché tutte le linee e i nodi della Slasca sono le linee e i nodi del mondo, e tutto ciò che ha forma si forma attraverso l’intreccio dei fili rossi della fortuna.»

La trama riprende quanto vi è scritto, niente di più e niente di meno. E’ una trama che incuriosisce fin da subito e che lascia una scia di curiosità per chi ha letto il primo volume e si sia affezionato al personaggio di Mokoya, uno dei due gemelli. Non viene raccontato troppo trattandosi comunque di un libro non particolarmente lungo ma è sufficiente per ciò che viene scritto.

La copertina segue la scia dei volumi precedenti così come si rifà anche agli originali ovviamente anche se – come già ripetuto per il primo volume – sarebbe stato meglio un unico e semplice volume che racchiudesse tutto. Nonostante ciò le illustrazioni sono sicuramente degne di nota e lo stile ha il suo perché, non lo metto in dubbio. Il titolo si rifà, anche qui, agli originali e il perché lo scopriremo strada facendo all’interno del volume, molto prima di quanto effettivamente si pensi. E’ un titolo azzeccato e la composizione del connubio è buona.

L’ambientazione è il Protettorato suddiviso in regioni e quant’altro come viene anche mostrato sia dalla mappa trovate sia nel volume stesso, sia nella recensione del primo volume se siete particolarmente curiosi; l’epoca non è specificata ma segue la scia degli avvenimenti del volume precedente e si mantiene anni dopo gli avvenimenti del primo volume, Anno Trentotto dei gemelli se non erro.

«Non occorre che ti scusi» disse Mokoya, prima che l’altro potesse proferire parola. Si era fermato a qualche resa di distanza da lei. «Ma… devo. Mi sono comportato molto male nei tuoi confronti.» «Sì, tendo a tirare fuori il peggio dalle persone.»

I personaggi di questa storia, rispetto al primo volume che tende a concentrarsi su due protagonisti – gemelli s’incentra sulla vita di Mokoya (e su cosa sia cambiato dalla perdita di sua figlia) diversi anni dopo gli avvenimenti del primo volume, riprendendo un personaggio cambiato, sotto certi aspetti più maturo e sotto altri più fragile e infantile, che non sembra voler andare avanti e affrontare la realtà.

Mokoya infatti sembra soffrire tanto la perdita di sua figlia, allontanandola ancor di più dal suo gemello così come dal suo stesso marito, che tutt’ora sembra preoccuparsi per lei nonostante si siano allontanati. Mokoya sembra affrontare il dolore uccidendo naga o andando alla ricerca di essi per cercare di avere un vero e proprio motivo per andare avanti. E’ un modo per affrontare il dolore, questo è evidente ma come dice anche suo marito – in un punto del libro – prima o poi dovrà liberarsi del dolore e dovrà affrontare la vita, scardinare quel muro che si è costruita attorno cercando di nuovo di tornare fra i “vivi”. In questo volume è solitario anche se viene circondato da alcuni già conosciuti nel volume precedente e ne incontreremo di nuovi, come Rider ad esempio.

«Sono preoccupato per te» disse lui. «Non devi.» (…) «Dovrai smetterla di scappare, prima o poi. Dovrai tornare.» «Smettere di scappare non significa tornare.» «Non intendevo dire che tu debba tornare da me o al Grande Monastero, o perfino a Chengbee. Intendevo tornare in vita, Nao. Devi tornare. Io ti vedo, ricevo notizie su ciò che fai e so che vaghi con questa lastra di vetro che ti separa dal mondo. Dovrai romperla, a un certo punto.»

Fictograph — Promos for two queer, raptor-riding, slack-bending...Il perno centrale di questa storia si divide in due correnti differenti: quella emotiva che segue il percorso interno del personaggio principale e come questo affronta il dolore; quella della trama che segue le vicende della ricerca del Naga e della guerra che potrebbe scatenarsi da un momento all’altro visto quanto sta per succedere nel Protettorato stesso.

Lo stile utilizzato dall’autore è il medesimo del volume precedente anche se decisamente più dinamico e fluido, rispetto al primo volume. Infatti all’inizio usando il “they” e quindi la shaw per entrambi i personaggi ho fatto difficoltà ad entrare nella logica e nella sintonia della lettura che mi collegava ai personaggi. Essendo qui Mokoya, già confermata a livello di genere, la lettura è stata in qualche modo “facilitata” se vogliamo metterla così anche se non mancheranno personaggi di genere Non binario – appartenenti quindi alla comunità LGBTQ+  la storia continua a mantenersi con la base di quanto detto per il volume precedente.

Non solo per quanto riguarda il livello della storia, questo volume colpisce molto più a livello emotivo e la sfera emozionale portando ad avvicinarci molto di più al personaggio che ha consapevolezze e una maturità differente rispetto ai precedenti. Ho trovato Mokoya sia diventata madre e abbia perso una figlia, umana ai limiti dell’inverosimile, molto di più di quanto sembrasse con i volumi precedenti visto il suo potere che la rendeva particolare e forte al tempo stesso. Questa componente emozionale influisce sul lettore e rende il tutto dolce e più vicino a qualsiasi tipologia di lettore, anche ad una fascia di età più alta visto ciò che la protagonista ha affrontato e sta affrontando e visto l’età del personaggio stesso ovviamente.

Il componente della storia è interessante anche se opinabile visto che i Naga e su quanto si sviluppi la storia stessa sembra quasi superfluo a livello di guerriglia e quant’altro: infatti sembra solo un motivo per mandare avanti la serie non indispensabile ma che ha legato l’autore indissolubilmente ai suoi personaggi che non sente davvero di voler lasciare in quel momento ma vuole dare ancora delle opportunità e dei motivi per farci sapere cosa può succedere “dopo”. A parte questo, la storia e il fatto dei naga non li ho sentiti forti e dominanti così come l’introduzione del nuovo personaggio.

A riempire il tutto è il worldbuilding che l’autore riesce a creare donando un atmosfera suggestiva che difficilmente in alcuni libri si riesce a percepire. Infatti nei suoi scritti, Yang, il tutto viene reso quasi poetico e delicato dai suoi scritti che raffigurano una realtà a tratti quasi magica.

«Una volta, conoscevo una persona audace e gioiosa come un fiume guizzante. Un filo argentato nella Slasca, brillante contro tutti quei rossi e quei blu. Ora, non so che fine abbia fatto.» “È morta” pensò Mokoya. “È morta nell’esplosione che ha tolto la vita a sua figlia.” Thennjay si fece silenzioso. «Scusami. Non voglio farti pressioni, Nao. Non va mai a finire bene.» Mokoya si sentì dispiaciuta per lui. «Thenn, sono contenta che tu sia qui.» Ed era sincera. «Lo sono davvero.» Lui la cinse per le spalle e le baciò la sommità della testa. Una reazione misurata e cauta. «Anch’io sono contento di vederti.»

Il libro è stato, sommariamente, una buona prosecuzione della storia seppur non del tutto necessaria. Ho apprezzato tantissimo l’esposizione del punto di vista emotivo di Mokoya e tutto ciò che questo concerne riguardo anche i personaggi che le ruoteranno attorno ovviamente. Un secondo volume curioso e ben strutturato.

Neon Yang ci riporta al Protettorato fra Tensori e Macchinisti con una guerra alle porte e il dolore di una madre che ha perso tutto e non ha paura di mettersi veramente in gioco. Siete pronti a sfidare un naga potente e a scoprire i segreti che si nascondono dietro Rider e il Tensorato?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni qui, vi aspettiamo ovviamente e spero ci seguirete:

272779826_4684835791566157_14015098565929272_n


Vuoi acquistare I fili rossi della fortuna (Secondo volume de Il Tensorato) e sostenere il Blog? Acquista da Qui: I fili rossi della fortuna o dal generico Link Amazon: Amazon.

Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!


Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Avete letto il primo volume? Leggerete anche questo o darete un’opportunità alla serie? Oppure non vi piace? Fatemi sapere!

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: RECENSIONE #557 – LE MAREE NERE DEL CIELO DI NEON YANG.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui con una nuova uscita che spero possa fare al caso vostro. Ovviamente devo ringraziare per la lettura la Mondadori Oscar Vault e Miriam per aver organizzato l’evento in questione che ci guiderà lungo questo viaggio lungo 4 volumi profondi e particolari. Ecco che ve ne parlo:

51io1p9tzl._sx355_bo1204203200_-1Titolo: Le maree nere del cielo
Autore: Neon Yang
Volume uno della serie de Il tensorato.

Data di uscita: 23 novembre 2021
Pagine: 216

Link d’acquisto: https://amzn.to/32KQR8W
Trama: Mokoya e Akeha, le gemelle figlie della Protettrice Sanao, sono state affidate al Grande Monastero da bambine per adempiere a una promessa. Mokoya ha sviluppato un talento profetico, Akeha ha sempre avuto il dono di comprendere quali motivazioni si celano dietro le azioni degli adulti. Mokoya ha illuminazioni su ciò che sarà, Akeha comprende cosa potrebbe essere. Entrambe hanno visto il marcio che si annida nel cuore del Protettorato. Il momento della confermazione segna la prima divisione nel destino delle due gemelle. Altre ne seguiranno: Akeha infatti non vuole più essere una pedina negli intrighi orditi da sua madre, così si lascia tutto alle spalle e parte in cerca del proprio cammino, fino a che la sua strada non incrocerà quella dei Macchinisti che si ribellano allo strapotere del Tensorato.

RECENSIONE

red shrine in body of waterLa storia ha inizio con l’incontro tra la Protettrice Sanao e il Sommo Abate. Il Sommo che avrebbe ricevuto in carico la sua prossima figlia/o nato, l’avrebbe potuto crescere all’interno del Grande Monastero per mantenere una promessa. Quando il Sommo Abate va a prendere il nascituro se ne trova due e non può portarle via fino al loro sesto anno di età, età in cui potranno essere ammesse all’interno della struttura. Così le piccole Akeha e Mokoya, due gemelle con dei doni particolari, vengono relegate al sommo dall’età dei sei anni e crescono lontane dalla famiglia natia mostrando fin dal principio dei poteri e delle qualità strane, magiche, potenti.

Cosa succederà alle due gemelle una volta che i loro poteri saranno portati alla luce? Cosa cambierà nel corso della loro crescita e negli intrighi politici che si svolgono attorno a loro? Cosa scopriranno le gemelle sulla loro madre e sul Protettorato così come sul Tensorato stesso?

C’era quel sutra, il Primo Sutra, che Mokoya amava recitare tra sé e sé quando si sentiva nervosə: “Tutto è Slasca, la Slasca è tutto”, seguito da un’infinita sequela di sciocchezze sulle cinque nature. Ad Akeha, però, piaceva usare una lista migliore, più corta:
Terra, per la gravità;
Acqua, per il movimento;
Fuoco, per il caldo e il freddo.
Foresta, per la carne e il sangue;
Metallo, per l’elettricità.
Tutto il resto è in più.

La trama è ben scritta anche se letta così all’inizio può risultare ostica e si cerca di comprendere cosa si nasconde ancor più nel profondo di ciò che ci troveremo a leggere. Una trama scorrevole che ci illustra cosa ha in serbo per noi questo primo volume; curiosa prima di tutto.

La copertina è particolare e si basa su un lignaggio completamente orientale. La struttura basica dei volumi è sempre la stessa per ogni volume di questa serie di volumi, a cambiare è il personaggio che si trova in primo piano della stessa. E’ stata mantenuta tale e quale all’originale e la trovo interessante e ben composta. Il titolo si rifà ai titoli con cui viene suddivisa l’intera quadrilogia di piccoli racconti in cui viene suddivisa la storia. L’originale di questo volume era The Black Tides of Heaven, che è stato tradotto da Paradiso a cielo ma bene o male nel complesso ci siamo mantenendo poi come fulcro principale il fatto de Il tensorato.

L’ambientazione è il Protettorato suddiviso in regioni e quant’altro come viene anche mostrato sia dalla mappa che vi allego sia dalla stessa che troverete anche all’interno del volume stesso; l’epoca non è specificata trattandosi comunque di una storia prettamente fantasy. Nonostante questo gli anni vengono specificati a partire dall’Anno Zero ovvero quando le due gemelle vengono alla luce e sviluppandosi su di esso in base alla loro età così che si comprenda quanti anni sono passati, così come quanti anni hanno le due gemelle.

«Potevi morire. Che stavi facendo?» Akeha lanciò un’occhiata al picco invisibile della Montagna
della Fenice Dorata. «Cercavo le caverne nascoste.» «Perché?» Si strinse nelle spalle. «Ci serve un posto dove rifugiarci, in caso nostra madre venisse a prenderci. Io non voglio tornare indietro.» Mokoya ritrasse la mano. «Lei non verrà. Non le importa di noi.» (…) «Non aver paura» disse Akeha. «Ti proteggerò io.» «Proteggermi da cosa? Dal futuro?» «Da tutto.» Mokoya si voltò verso di ləi con le guance rigate di lacrime. «E se fosse vero? Se davvero sognassi cose che devono ancora accadere?» «Ho detto: tutto» ripeté Akeha, e attirò lə gemellə in uno strettissimo abbraccio che mise a tacere ogni protesta. «Non dobbiamo per forza dirlo a qualcuno. Questo può rimanere un nostro segreto.»

photo of two black, white, and orange koi fishI personaggi del volume sono diversi sia in quantità che per come vengono composti: complessivamente sono ben sviluppati, differenti fra loro e ben strutturati. Entrambe lə protagonistə si presentano con un genere non binario, quindi né uomo né donna che si identificherà nel corso della lettura o meno, anche se manterrà comunque il “they” ovvero il loro che caratterizza il genere non binario anche all’estero.

Mokoya, tra lə due gemellə sembra quella più intraprendente, più forte, carismatica e audace. Ha un potere derivante dalla Slasca che le consente di essere quasi profeticə, illuminando ciò che potrebbe essere un determinato futuro per vederlo anche realizzato, a volte. E’ un personaggio forte, che si butta a capofitto ed è il primo a decidere in quale genere riconoscersi. E’ trascinante e si porta dietro persino sua sorella.

Alekha si appoggia molto all’altra gemellə ed è meno forte di quello che sembra. Nonostante tutto è un personaggio che non si lascia intimidire, che difende a spada tratta sua sorella e che riesce a comprendere sia le motivazioni che spingono sua sorella a compiere determinate cose, sia ciò che spinge anche gli adulti stessi a compiere determinate cose. E’ un personaggio più “timido” che si scopre più lentamente dell’altro e che comprenderemo meglio laddove la lettura si avvierà verso la fine del primo volume.

«Le cose sono quelle che sono. Come hai detto tu, non possiamo fare nulla per cambiarle, no?» «Al monastero» disse Mokoya «ci hanno insegnato che la fortuna è sia intrattabile, sia imparziale, e che quando ci succede qualcosa di brutto, è il risultato di un universo incomprensibile e distaccato che opera per conto suo. La montagna si scuote, ma non si cura delle case travolte dalla valanga. Non è quello il suo scopo.» «E questo dovrebbe consolarmi?» «Sì» replicò Mokoya, con un po’ troppa enfasi. «Perché il punto non sei tu, o ciò che tu hai fatto. Non esiste una ragione più elevata».

Il perno centrale di questo primo volume, si basa prevalentemente sulla scorta dei due personaggi principali e sulle vicende che si muovono attorno alla coppia di gemelli. I due, che vengono cresciuti fin da piccoli nel Grande Monastero  e si ritrovano a spalleggiarsi e difendersi l’un l’altra da tutto ciò che scopriranno nel corso della loro crescita personale. Una storia che si incentra, almeno per questo volume, sulla loro crescita personale con il relativo sostegno l’una dell’altra.

green lily pods on calm body of waterLo stile utilizzato è particolare, originale a al contempo fluido quindi il volume si legge in poco tempo. La storia però, a livello di trama e di livello empatico con i vari personaggi, sembra aprire tante porte ma sembra lasciare in sospeso tante altre spiegazioni che hanno bisogno di essere gestite nell’immediato e non nei volumi successivi (e che spero avvenga ovviamente). A livello di storia e di empatia emozionale con i vari personaggi sembra che manchi sempre qualcosa, come se ci fosse un velo che ci tiene a distanza e non ci permettesse di avvicinarci più di tanto sia alle politiche interne della società e a tutto ciò che ne consegue a livello di trama, sia a livello dei singoli personaggi e di ciò che questi trasmettono. Le dinamiche della struttura del Tensorato, del Protettorato e del perchè la Protettrice abbia risentimenti verso determinate categorie non sono ben specificati e dal punto di vista strategico-politico così come di intrighi pecca di qualche mancanza. Infatti sotto questo punto di vista la storia mi ha lasciato un po’ in sospeso e spero che ci si addentri nelle cose, in modo maggiore proseguendo nel corso della lettura.

Il libro apre la porta alla comunità LGBTQ+ e si affaccia su un genere che fino a questo momento non era mai stato trattato, almeno non in Italia. Neon Yang, anche lui gender fluid (non binario), usa anche per se stesso il pronome loro. Probabilmente nella lingua italiana è più difficile (visto che in inglese si muove tutto attorno al they) da accettare anche a livello di lettura stessa del volume ma una volta preso piede, la lettura scorre bene. Infatti Yang ha trasposto la sua esperienza ai personaggi rendendo la lettura unica, originale oltre ad essere il primo volume e serie a percorrere nel panorama italiano, una tematica così importante legata all’orientamento sessuale e del gender fluid che talvolta o non viene compreso o si fa difficoltà a capire. Oltre al fatto che i personaggi stessi, come per quando vi ho parlato delle protagoniste principali, possono scegliere la transizione ad un genere o non farlo mai. Questo è di sicuro un punto a favore non indifferente per il volume e trovo sia stata una lettura interessante oltre ad essere una bella scoperta sotto questo punto di vista.

Il problema editoriale è un fattore altamente negativo sullo sviluppo del volume sul mercato. Questo, infatti, si è posto con il volume è stato piuttosto criticato subito dopo la prima pubblicazione. Inizialmente era stato pubblicato un unico volume che racchiudeva tutte e quattro le storie, ad un importo pari a 18 euro; subito dopo, la Mondadori ha pensato bene di ritirare le copie dal mercato e posticipare l’uscita suddividendo i volumi in quattro più piccoli piccoli per un totale all’incirca sui 50 euro. Capite bene che la differenza è sostanziale e sarebbe stato sinceramente migliore la prima soluzione sia a livello di portafoglio sia a livello di storie che si sono carine ma non così eclatanti da spendere così tanto a volume. Con questo ritiro e la rimessa in commercio è stata cambiata anche la shawa “ə” che vi spiegherò fra poco. Per questo discorso di cambio da un volume a quattro, dissento dalla politica utilizzata dalla casa editrice anche se so che sto parlando e promuovendo il volume – anche perché ero curiosa di sapere di cosa parlasse e come fosse strutturata la storia. Nonostante questo se non fosse stata per la curiosità di leggere il volume a questi prezzi non avrei acquistato il tutto, dico la verità.

Tutta la rabbia abbandonò Mokoya, non un vero e proprio dileguarsi, ma più una sorta di svuotamento. Akeha provò quasi dispiacere per lə suə gemellə. Il ragazzo era carismatico, dopo tutto. Era facile innamorarsi di lui. Disse compiaciutə: «Io non mi fidavo affatto»

Il libro tratta tematiche innovative e apre le porte ad un nuovo modo sia di narrazione, sia ad orientamenti sessuali che fino ad ora non erano mai stati trattati così nello specifico e che finalmente riescono ad entrare nel panorama nazionale, che a livello di fantasy generale. Consiglio la lettura in linea generale ma spero di saperne di più così come spero di avere approfondimenti maggiori con i prossimi volumi, di cui vi parlerò nelle prossime settimane.

Neon Yang ci porta in un mondo dai tratti orientali e dai poteri e dalle forze misteriose che ogni giorno ci sconvolgono e dalle quali ne uscirà sempre più del marcio. Siete pronti a scoprire tutto questo? Siete fatti per entrare nel Protettorato? Lo scoprirete solo leggendo.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Seguite le altre recensioni, ovviamente. Vi aspettano qui:

272779165_4684835831566153_6805957383776176086_n


Vuoi acquistare Le maree nere del cielo. (V1. Il tensorato) e sostenere il Blog? Acquista da Qui: Le maree nere del cielo. V1 del tensorato o dal generico Link Amazon: Amazon.

Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!


Cosa ne pensate? Potrebbe fare il caso vostro? Fatemi sapere che ne pensate, sono curiosa di avere vostre opinioni al riguardo.

A presto,

Sara ©