BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Eccomi, in questo mercoledì con una nuova recensione tutta per voi. Avete seguito l’evento dedicato a questo libro? Io ho partecipato su Instagram e non vi rivelerò se le mie supposizioni sono state corrette o meno altrimenti finirei con fare spoiler. Comunque devo ammettere che è stato davvero un bel thriller e non posso far altro che ringraziare la Mondadori per avermi dato questa possibilità. Ecco il libro:
Titolo: Uno di noi sta mentendo
Autore: Karen McManus
Editore: Mondadori
Data: 6 marzo 2018
Pagine: 298
Prezzo: 15 euro
Link d’acquisto: https://amzn.to/2pKdGSM
Trama: “Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po’ ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi.” Cinque studenti sono costretti a trascorrere un’interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un’università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall’andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d’oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l’ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l’emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata “pubblica” nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell’aula solo in quattro usciranno vivi. All’improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio…
RECENSIONE
La storia ha inizio dal lato di Bronwyn che è la ragazza modello a scuola. E’ al suo armadietto che sta guardando le novità di Senti Questa e incontra Simon, il più odiato di tutta la scuola proprio per aver creato l’app Senti Questa in cui lui posta i segreti dei studenti ed afferma “Se la gente non mentisse e non fosse disonesta, io dovrei chiudere“. Entrambi si recano nell’ora di punizione per essere stati beccati dal Professor Avery con il cellulare. Quando arrivano in aula scoprono che ci sono altri studenti lì a scontare la stessa ora di punizione: Nate, Addy e Cooper. Ed è in quell’aula che da cinque studenti ne usciranno soltanto in quattro. Simon si sente male perchè allergico alle arachidi e l’acqua sembra essere stata contaminata con del burro d’arachidi. Le EpiPen erano scomparse dall’infermeria e Simon viene misteriosamente a mancare. Ci sono delle buone ragioni perché tutti volessero Simon morto e tutti hanno un qualcosa che stanno nascondendo.
Chi ha ucciso Simon? Chi di loro sta mentendo? Cosa è successo in quell’aula? Cosa nascondono i quattro sospettati?
«A ogni modo, la pressione è forte e tu sei già in libertà vigilata, per cui hai… hai bisogno di qualcuno bravo dalla tua parte.» Tu sei l’evidente reietto, il capro espiatorio. È questo che vuole dire, è solo troppo educata per dirlo. Allontano la sedia dal tavolo e la inclino sulle gambe posteriori. «È una buona notizia per te, no? Se si concentrano su di me.» «No!» Lo dice così forte che la gente al tavolo a fianco si volta a guardarla e lei abbassa la voce. «No, è orrenda. Ma stavo pensando… hai mai sentito parlare di Presunto Innocente?» «Cosa?» «Presunto Innocente. Quel gruppo di avvocati a patrocinio gratuito dell’Università della California. Ricordi, hanno fatto scarcerare quel senzatetto condannato per omicidio? (…)»

La trama è ben scritta e racconta ciò che accade proprio all’inizio di questa storia. Non ci sono spoiler e mette sicuramente la giusta dose di curiosità, come il libro stesso anche se trovo che poteva essere posta in un altro modo oltre ad essere più concisa e diretta e lasciare la lettura nel corso del libro.
Sulla copertina credo io abbia da dirne molte. Non so come si sia potuta ridurre in questo modo, almeno nella versione italiana. Ne ho viste diverse in rete e sono davvero tutte molto belle, la nostra italiana è piuttosto raccapricciante. Non so chi si sia occupato della copertina ma questa volta ha fatto flop. Probabilmente era impossessato dello spirito del grafico della Newton Compton (scherzo :-P). Il titolo, per fortuna, è stato solamente tradotto, come vedete da One of Us is Lying. Quindi almeno su questo nessuna modifica, ed è un bene.
L’ambientazione è Bayview e la sua scuola superiore; tutto ruota attorno ad essa. L’epoca è moderna, infatti Simon ha l’app Senti Questa, ed utilizza Tumblr, un sito molto conosciuto tra gli adolescenti.
Quattro giorni dopo la nostra apparizione sui notiziari locali, la storia approda alla rete nazionale, in “Le indagini di Mikhail Powers”. Sapevo che sarebbe successo, dal momento che i produttori di Mikhail hanno cercato di contattare la mia famiglia per tutta la settimana. Non abbiamo mai risposto, per semplice buon senso ma anche grazie ai consigli legali di Robin. Neanche Nate l’ha fatto, e Addy ha detto che anche lei e Cooper si sono rifiutati di parlare. Per cui la trasmissione andrà in onda tra quindici minuti senza i commenti di nessuna delle persone coinvolte. A meno che uno di noi stia mentendo. Che è sempre una possibilità.
I personaggi di cui vi parlerò sono i portavoce di questa storia e i quattro sospettati per la morte del loro compagno di studi, Simon. Ognuno di loro nasconde un qualcosa di potenzialmente compromettente e ognuno di loro è stato assolutamente ben descritto e sviluppato in maniera chiara e trasparente. Si possono distinguere i personaggi e protagonisti senza che vengano confusi ed ognuno nella loro parte all’interno della storia ha un qualcosa da mettere in discussione. Eccoli qui:
Nate è un ragazzo problematico. Ha precedenti per spaccio di droga ed ha una famiglia praticamente assente. E’ un ragazzo chiuso, adora Stan, il suo animale domestico ed è un tipo a cui basta poco per conquistare e portare a letto una ragazza. E’ stato il mio preferito, assieme a Bronwyn, non so dirvi per quale motivo ma è un tipo che è tutto fumo e niente arrosto.
Bronwyn è la classica ragazza modello. Si occupa del comitato studentesco ed è sempre la migliore della classe. E’ determinata, sfrontata e nasconde il suo lato ribelle molto bene. Ha una famiglia che la adora e una sorella molto intelligente, Maeve. E’ una studentessa che cerca di mantenere tutto sotto controllo, come la famiglia fa a sua volta con lei ma talvolta è così semplice perdere di vista l’ordine perfetto delle cose, non vi pare?
Addy è la bella. E’ fidanzata con Jake, uno dei migliori ragazzi della scuola. E’ una tipa apatica, asociale e che si lascia comandare dal suo lui. Una ragazza che ama andare in bicicletta e che si riscoprirà nel libro mano a mano che si andrà avanti. E’ la classica bionda senza “quasi” cervello che quando comincerà a svegliarsi si renderà conto del mondo che la circonda e che non tutte le cose sono belle come sembrano, ed anche se le è la prima ad essere stata tanto sciocca.
Cooper è una promessa del football. E’ oppresso un po’ da suo padre che si aspetta sempre molto da lui e nasconde un profondo segreto che non vorrebbe rivelare. Un ragazzo dedito allo sport che maschera tutta la sua vita dietro una serie di bugie anche se tende ad essere buono e ingenuo sotto diversi aspetti.
È un’innocua conversazione mondana a paragone di quella del pranzo di ieri, quando ci siamo scambiate gli aggiornamenti sul mio colloquio con la polizia, sulla madre di Nate e sul fatto che anche Addy è stata convocata in commissariato, per rispondere di nuovo ad altre domande sulle EpiPen mancanti. Ieri eravamo indiziate di omicidio con vite personali complicate, oggi siamo solo ragazze. Finché una voce acuta alcuni tavoli più in là interrompe la nostra conversazione. «È quel che gli ho detto» sta dicendo Vanessa Merriman.«Quali voci su quali persone sono sicuramente vere? Chi è andato completamente a pezzi dopo la morte di Simon? Quella persona è l’assassino che cercate.» «Di che parla ora?» mormora Addy, sbocconcellando un crostino gigante, come uno scoiattolo.
Il perno centrale è la morte misteriosa di Simon che porta ad indagare e a sospettare dei quattro compagni di classe con lui presenti in quel momento. E il fulcro risiede proprio nel suo titolo; uno di loro sta mentendo: CHI?
Lo stile utilizzato è stato molto semplice ed essenzialmente fluido. E’ scritto di diversi quattro punti di vista che si suddividono in intervalli regolari nel corso della narrazione. Ognuno con i propri segreti e i propri misteri.
L’unica cosa che non ho particolarmente gradito è stata la superficialità su cui la polizia ha fondato le sue accuse. Non tanto sui ragazzi in questione ma il fatto di non pensare minimamente anche al professore che era in classe, presente come tutti gli altri.
Per il resto, la vita dei quattro studenti all’interno della scuola ma anche fuori si trova a cambiare drasticamente e ognuno deve combattere coi mostri nell’armadio se vuole uscirne sano e salvo. Personaggi si uniscono, si creano un’infinità di dubbi e di sospetti ma chi è l’assassino? Su questo, non posso che complimentarmi con l’autrice che ha fatto davvero un’ottimo lavoro non essendo mai scontata e sempre sul pezzo.
Ho apprezzato il finale decisamente inaspettato per quanto riguarda la scoperta dell’assassino e di chi ha complottato in tutta la vicenda. Ovviamente la storia è un continuo di plot twist e un continuo mettere carne sul fuoco per ognuno dei personaggi, in modo da far risultare chiunque il colpevole, permettendo al lettore di arrivare alla fine della storia traendo le proprie considerazioni, oltre a quelle che finiscono per accadere sul serio.
Alza una mano di fronte alle sopracciglia sollevate di Addy. «Ehi, non sei tu il nuovo indiziato numero uno, okay? Io sono disperato.» Non stiamo andando da nessuna parte con questa discussione. Ma mi colpiscono due cose mentre li ascolto parlare.Primo: mi piacciono tutti più di quanto avrei pensato. Bronwyn ovviamente è stata la sorpresa più grande e dire che mi piace non è abbastanza. Ma anche Addy è diventata una tipa tosta e Cooper non è monodimensionale come pensavo. (…)
Il libro è stato sorprendente e davvero molto bello. Non posso far altro che consigliarvelo, un thriller davvero ben strutturato che vi farà stare sulle spine per tutto il tempo. Un libro incredibilmente particolare che vi consiglio.
Karen McManus parla di una storia macabra ma allo stesso tempo unica nel suo genere. La storia si muove e stravolge l’opinione del lettore pagina dopo pagina. Un thriller intenso, pieno di segreti, misteri e scoperte sconvolgenti che vi terranno con gli occhi incollati al libro fino a quando non sarà finito.
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

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Cosa ve ne pare? Vi intriga questo thriller? Io spero di si perchè è stato davvero molto bello.
A presto,
Sara ©