RECENSIONE #574 – PILLOLE DI TENEBRE DI RONALD ARKHAM.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi di nuovo su questi schermi per una nuova recensione, stavolta misteriosa e oscura, che ci porta e ci consente di immergerci in piccoli racconti horror di cui ringrazio l’autore per la lettura. Ecco che ve ne parlo subito:

41ygxqi86el._sx342_sy445_ql70_ml2_Titolo: Pillole di Tenebre
Autore: Ronald Arkham
Data di uscita: 12 dicembre 2021
Pagine: 130

Link d’acquisto: https://amzn.to/3KgUeEB
Trama: Un calderone con 9 racconti dark humor. Storie imprigionate in questo libro:

– MORSO DI LUNA: Microracconto di 2000 parole per il concorso RuleDesigner Racconti Liberi 2021 di Historica Edizioni. Letto da VIR La forza delle parole su Youtube
– TOMBA: Microracconto di 300 parole per il concorso 300 Parole per un incubo di Scheletri.com
– LA NOTTE DEGLI SPIRITI SANGUINANTI: Microracconto di 1000 parole per il concorso Halloween all’Italiana 2021 di LetteraturaHorror.it
– STRAORDINARI: Microracconto di 1000 parole per il concorso Racconti Fantasy 2021 di Historica Edizioni
– SOL INVICTUS: Microracconto di 1000 parole per il concorso Un Natale Horror 2021 di LetteraturaHorror.it
– ANIME IN POLVERE: Racconto post-apocalittico di 5000 parole
– ISOLA DELLE OMBRE: Racconto soprannaturale di 7000 parole
– RUBIN LAKE: Racconto del mistero di 6000 parole
FIOCCHI DI SANGUE: Racconto horror di 8000 parole

RECENSIONE

closeup photo of person's handPer questa raccolta di racconti non posso darvi un vero e proprio punto d’inizio o dire di cosa parla perché è un mix e un insieme di racconti horror e paranormali davvero ben scritti. Fin dal primo racconto si respira un’aria tetra, buia, oscura e misteriosa. Le capacità dell’autore sono proprio quelle di farci sentire all’interno di un vero e proprio racconto macabro, senza tralasciare nulla, anzi trascinandoci all’interno con violenza e determinazione. Le storie parlano di morte, di strane creature e di pericoli che si celano anche dietro la persona o la cosa che può apparirvi migliore di ogni altra con una tinta di humor, diciamo, sarcastico.

Siete pronti ad entrare nelle tenebre? Siete sicuri di voler affrontare un viaggio pericoloso e avvincente?  

Il sangue annaffiò le orchidee e Mordred, inerme, pensò che quel pezzettino di merda stava rovinando i fiori per sua moglie. Mentre l’uomo percepiva che la sua anima veniva spolpata, vide una bambina bionda, bella come una visione angelica, che timidamente si avvicinava. Sembrava la cucciola di una divinità.

La trama non vi è una vera e propria trama per questa storia, trattandosi di una raccolta di racconti. Vi sono descritti solo brevemente i racconti e il relativo titolo, con lunghezza e brevi dettagli. C’è una breve introduzione che, considerato anche la brevità dell’opera è giusto che ci sia un riferimento a questi senza parlarne troppo e finire per spoilerare una cosa già abbastanza breve.

La copertina mantiene la linea di tutte le copertine precedenti dell’autore. Se dovessi dire la mia, le copertine sono fuori tema rispetto i racconti e la linea utilizzata non mi fa impazzire. Non so e non conosco il perché della scelta dell’autore ovviamente ma trovo che si piazzi bene e si presti con la storia semplicemente per i colori che porta con sé e non per tutto il resto. Il titolo è semplice e ben composto. Visti i racconti che vengono raccolti all’interno, il titolo sembra avere una valenza puramente dimostrativa e fa il suo lavoro mostrandoci, in anteprima, a cosa ci troveremo di fronte.

L’ambientazione e l’epoca non sono specificate nel dettaglio, ma variano di storia in storia; in alcune è talmente tanto breve che è anche solo difficile comprendere dove siamo, pensate!

Vecchi sdentati vestiti di stracci che cantavano in gaelico, gatti decapitati che facevano le fuse a bambini senza volto.

person with red and silver eyeshadowI personaggi di questa storia sono dei più disparati. Non c’è soltanto un personaggio, ma essendo molti ne conosceremo di diversi. E’ ovvio che laddove la storia è più lunga, riusciamo a comprendere meglio il personaggio e le ragioni che lo spingono ad agire in determinati modi. Quando invece la storia è molto breve, si ha poca empatia con il personaggio e comprendere le motivazioni o tutto ciò su cui si aggira la storia finisce per essere maggiormente difficile. In linea generale le storie hanno tutte un filo comune e dei personaggi interessanti e ben strutturati, che l’autore riesce a comporre molto bene.

La storia che più mi ha catturato e del quale ho apprezzato particolarmente la protagonista è stata la prima storia, MORSO DI LUNA, visto che ha un retroscena particolare e incuriosisce molto.

In un tempo lontano tutta la sua esistenza era racchiusa nel suo laptop. Foto, film, serie tv, libri, musica, documenti. Tutto digitalizzato. Teneva una copia del materiale più importante nel cellulare, per non rischiare mai di perdere nulla. Con un solo zainetto poteva portarsi appresso tutta la sua vita ovunque. Era l’era di Internet, un’epoca infame ritenuta falsamente di sviluppo e innovazione, dove tutta la conoscenza e le informazioni vivevano in una gigantesca nuvola invisibile di elettroni.

Il perno centrale delle storie si muove su una base chiaramente horror, con dei piccoli riferimenti humor molto dark, quasi al limite. E’ ovvio che l’allegoria dell’humor è collegato proporzionalmente a quanto accade nell’’horror e quanto questo a volte sa bizzarro o ai limiti dell’inverosimile. Il fulcro della storia si incentra sulla tenebra, sulle piccole pillole che l’autore ci racconta e che ha raccolto per i lettori in questo volume.

Lo stile utilizzato dall’autore è il medesimo di volumi precedenti. E’ lineare, fluido e molto particolare, in special modo nei dettagli. Le storie sono tutte molto macabre, cruente, determinate e, ad ogni modo, soprattutto originali. Il testo completo si legge in pochissimo tempo, quindi sappiate che potete leggerlo in qualsiasi contesto, anche fra una pausa e l’altra.

La pecca principale di questa raccolta di racconti è che molti sono talmente brevi che non si fa in tempo ad elaborarli o non si fa in tempo a carpire tutto ciò che l’autore sta cercando di comunicarci, perché è dato per scontato. Come se già si conoscesse. Ed è per questo che essendo troppo breve non si riesce né a comprendere a fondo il contesto effettivo, né i movimenti e le dinamiche che si aggirano attorno alla storia. Non che i racconti non siano leggibili, o non si comprendano, non fraintendetemi. Semplicemente c vorrebbe, almeno in qualche caso, qualche riga in più. Dall’altro lato ovviamente comprendo che il testo è stato utilizzato per un contest e raccolto appositamente qui quindi è normale che abbia questa valenza.

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Una vacanza per fuggire dai propri demoni.
Entrambe le donnine avevano bisogno di staccare la spina e svuotare la mente da pensieri cupi ed angosciosi. Volevano godersi un viaggio spensierato per voltare pagina dalle loro vecchie vite ed iniziare un nuovo capitolo. Pillolina aveva finalmente deciso di usufruire delle sue ferie arretrate e, per non essere disturbata, aveva impostato il cellulare per bloccare tutte le telefonate. Era davvero stufa di vendere impianti fotovoltaici e bici elettriche. Sapeva che stava contribuendo a salvare il pianeta, ma la sua anima aveva bisogno di un altro tipo di nutrimento.

Il libro è una piccola raccolta per gli amanti del genere horror, ma una scoperta per chi vuole approcciarsi al genere e non ha avuto modo di provare fino ad ora, o non ne è mai troppo convinto. L’autore ci permette di avvicinarci al genere con determinazione e l’abilità di chi naviga in questo genere già da un po’. Consiglio la lettura, veloce e sicuramente originale.

Ronald Arkham scrive dei racconti che spaventano ma che al contempo stesso contengono un humor spiazzante e non così scontato come sembra. Una lettura che vi porterà in posti differenti, tutti con un finale drammaticamente sconvolgente.

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia l’autore per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro? Vi piacerebbe leggerlo? Fatemi sapere, io come sempre vi aspetto.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #497 – WILDER GIRLS DI RORY POWER.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Buon giovedì! Finalmente il fine settimana sta arrivando e io sono felice di parlarvi di questo volume di cui ero curiosa fin dal primo momento. Siete curiosi di sentirne parlare? E’ azzeccato sicuramente per il periodo anche se i risvolti sono leggermente diversi. Ve ne parlo subito:

978880473407hig-319x480-1Titolo: Wilder Girls
Autore: Rory Power
Data di uscita: 23 febbraio 2021
Pagine: 252 
Link d’acquisto: https://amzn.to/2PgEfiJ
Trama: Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell’istituto, su un’isola al largo della costa americana. Un’epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l’altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno. Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l’epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l’un l’altro. Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c’è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.

RECENSIONE

La storia ha inizio una sera come tante altre da quando è arrivato il Tox sull’isola di Raxter, in cui vi era una prestigiosa una scuola femminile. Hetty se ne sta sul tetto assieme alle sue amiche Byatt e Reese e con il suo occhio solo che ormai è uno dei tratti distintivi della malattia che si sta prendendo tutta l’isola. Ha preso le mani che ormai sono argentate e squamose di Reese, la colonna vertebrale all’infuori di Byatt e ognuna delle insegnanti e delle ragazze che vivono in quella scuola in modo del tutto diverso. Sono isolate su quell’isola in attesa di una cura in cui si stanno prodigando la Marina militare ed altre forze dell’ordine. Isolate da questa misteriosa e pericolosa epidemia, le ragazze devono cercare di sopravvivere.

Cosa succederà al terzetto di amiche? Come riusciranno a sopravvivere in quarantena chiuse in quella scuola in cui ormai cibo e acqua scarseggiano? Come cambierà qualcosa quando ognuna di loro lotta ogni giorno fra la vita e la morte?

Un altro rumore dalla macchia e poi di nuovo silenzio. La strada è vuota. Io tengo il mio fucile sollevato, non si sa mai; il mirino davanti all’occhio sinistro. L’altro occhio è morto, è diventato cieco durante una crisi. La palpebra superiore si è chiusa fondendosi con quella inferiore, e sotto sta crescendo qualcosa. È così per tutte, qui. Siamo malate e strane, e non sappiamo perché.

La trama della storia è interessante e curiosa oltre che originale. Non avrei approfondito molto, però. Io quando ho acquistato il libro, presa da una voglia di leggere questo libro praticamente subito ho letto le prime tre righe della trama e la prima pagina del volume che sono quelle che mi convincono di più quando acquisto un volume. Però ora che la leggo dopo aver finito il volume mi accorgo di aver fatto bene a non leggerla tutta. L’ultima parte, quella di Byatt era evitabile visto che questo accade ben più in là all’interno del volume. Insomma spoiler non necessari, ci si poteva limitare a cose più semplici e contenute e avrebbe sortito lo stesso effetto.

La copertina è una delle copertine più belle degli ultimi tempi e mi ha incuriosito da tantissimo tempo, fin dalla sua uscita in lingua. Appena l’ho visto esposto ho detto fra me e me “Tu verrai a casa con me…” e così è stato. La copertina italiana è uguale all’originale e sono davvero entusiasta che la casa editrice abbia deciso di portare il volume esattamente come quello estero e che non abbia apportato cambiamenti se non che sulla costina di un rosa/fucsia troppo appariscente a mio modesto parere. E’ comunque una copertina meravigliosa che rispecchia la storia narrata. Il titolo è stato mantenuto come l’originale e anche qui, son felice che non sia diventato qualcosa tipo “Ragazze selvaggeperché non l’avrei potuto sopportare. Quindi il mix titolo copertina vince così e sono felice che sia stato mantenuto tale.

L’ambientazione è in un punto realmente esistente seppur l’isola non esista; mi spiego, la storia è ambientata al largo della costa del Maine, sull’isola di Raxter, inventata e partorita dalla mente dell’autrice.  Lepoca della storia della storia è moderna , ambientata circa 2 anni dopo che il Tox si è insediato e ha prese piede sull’isola stessa.

Alla fine cala il silenzio, il gruppo intorno a Emmy comincia a disperdersi. Lei sembra stare bene, pe una prima crisi. Le sue gambe sono incerte quando si alza in piedi e perfino da dove mi trovo io le vene del suo collo spiccare scure, come fossero lividi. C’è un accenno di applauso mentre Emmy si spazza i jeans. Julia,  una ragazza della Squadra della Barca, stacca un pezzo dal suo panino raffermo e glielo lancia. Qualcuno stanotte le lascerà un dono sotto il cuscino. Forse un paio di forcine, o una pagina strappata da una delle riviste che ancora girano tra le camere. Landry la abbraccia ed Emmy è raggiante, orgogliosa di averla superata così bene. Arriverà più tardi, penso, quando calerà l’adrenalina, quando non ci sarà Landry a guardare: il vero dolore. Il cambiamento.

Wilder Girls Portraits – Laya Rose ArtI personaggi che si muovono attorno a questa storia sono diverse e le protagoniste narranti sono due seppur la storia si aggira principalmente attorno a tre delle ragazze dell’istituto seppur ne conosceremo anche molte altre.

Hetty è il personaggio narrante principale ed oltre ad essere la più intraprendente del gruppo ha una forza da vendere visto anche la sua visione limitata ad un occhio solo. Ha a cuore più di ogni altra cosa le sue amiche, in special modo Byatt. 

Byatt è un personaggio che vedremo in prima persona in occasione particolare. E’ molto legata ad entrambe le sue amiche ma le piace passare molto tempo con Hetty. Nonostante tutte sembrano devastate da questo morbo, dall’epidemia, Byatt sembra l’unica a non essere troppo sconvolta, anzi le piace il cambiamento che la sta attraversando e ne vorrebbe sempre di più. E’ una ragazza dai tratti caratteristici che viene messa in evidenza per cercare di salvarla.

Reese è chiusa a riccio se non riesce ad aprirsi completamente con qualcuno. Silenziosamente ammira e prova dei sentimenti per una delle sue due amiche ma non ha il coraggio ne la forza di dirlo se non sia l’altra ad accorgersene per davvero. E’ un personaggio marginale fra le tre ma ho trovato dolcissimo il legame descritto con il proprio padre che la rende un personaggio davvero unico e genuino all’interno del gruppo. Il mio personaggio preferito, devo ammetterlo.

«Te lo ricordi?» grido all’improvviso. La brezza invernale mi strappala voce dalla bocca. «Com’era prima?» Lei volta la testa verso di me. Mi domando se sta pensando alle stesse cose a cui sto pensando io. A quando guardavamo dal portico le ragazze dell’ultimo anno che scendevano sulla spiaggia con i loro vestiti bianchi del diploma. A quando intrecciavo le dita con le sue durante le adunanze e ce le stringevamo forte per non ridere. A quando nella sala da pranzo, con gli ultimi echi del sole che entravano dalle finestre all’inglese, cantavamo un inno stonato prima di sederci a mangiare. «Si» rispose Byatt.

Il perno centrale della storia è il Tox e come cercare di uscirne, se mai ci sarà una soluzione. E’ una storia molto particolare, cruda e forte che vi porterà al centro di un’epidemia ma non come quella che stiamo vivendo, un’epidemia che ti logora da dentro e di cui non si sa quando ti porterà via. Una malattia che logora il corpo e lo modifica.

woman in black leather jacket holding black rifleLo stile utilizzato dall’autrice non è di certo scorrevole ma articolato e allo stesso tempo cruento, crudele e sfrontato. Ho apprezzato molto la storia e mi è piaciuta ma, nonostante mi sia piaciuta e mi abbia coinvolto e colpito tenendomi incollata dalla prima all’ultima pagina, ho trovato alcune cose che potevano essere sicuramente sviluppate in modo migliore di quanto siano state scritte.

In alcuni punti la storia sembra più “mostrata” che “raccontata” e forse è per questa che, a volte, si fa più fatica a proseguire che altro. La storia ha già molte impronte young adult, dai discorsi concentrati delle ragazze e dalle scelte che vengono effettuate dalle stesse e questo lo rende molto adatto ad un pubblico più giovane ma, a prescindere da questo, la storia non sembra raccontare le azioni e farle vivere alla protagonista in determinate occasioni ma solo raccontarle. Hetty non sembra così dilaniata dal dolore della perdita della sua amica; si la cerca, vorrebbe averla accanto e le manca come è giusto ma non si percepisce come dovrebbe così come tante altre cose. Così come quando ci si ritrova a dover colpire o a uccidere. Non si sentono i sentimenti e le emozioni come avrei voluto e il personaggio che sembrano trasudare più emozioni sono quelli che si distanziano dal protagonista stesso: prendiamo ad esempio Reese oppure Teddy. Questi sono personaggi che vi intrigheranno maggiormente.

Il fatto di mantenere la storia ad una lunghezza limitata quando le domande sono tante e non vengono assolutamente risolte in questo volume. Non so se ci sarà un secondo volume visto il finale un po’ strano di questa storia che non mi ha convinto del tutto e che spero ci aiuterà a mettere un punto vero a questa storia. Ci sono domande irrisolte sul morbo, sul finale stesso, sulla vera e propria risoluzione di questa cosa che resta sospesa. In effetti sembra quasi il finale di uno di quei film horror che non sai come va a finire veramente anche se puoi serenamente immaginarlo. In questo caso non è così facile immaginarlo ma mi sarei aspettato un libro approfondito e con qualche spiegazione in più arrivato al punto in cui si trova. Troppe cose sospese, troppe cose che vorrei sapere e che spero avremo modo di sapere prima o poi. Se così non fosse la trovo comunque una storia interessante e presa con il piacere di leggere una storia originale e per ragazzi.

La cosa che invece ho apprezzato più di tutto è l’ambientazione e il world building della storia oltre hai risvolti creepy ed horror, crudi e violenti che le stesse protagoniste si ritrovano a fare. Le uccisioni, il sangue, le cose e le scelte che sono destinate a compiere sono per chi ha tanti fegato e le ragazze sembrano averne da vendere pur di restare in vita. Gli animali sembrano essere diventati più pericolosi ed anche loro stesse sono diverse da quando sono arrivate lì, stanno o potrebbero morire o veder cambiare il loro corpo o perderne direttamente la connessione e impazzire. Questo risvolto del libro è stata una cosa sensazionale e la cosa che mi ha colpito di più e che di certo colpirà in pieno anche voi.

Anche il risvolto della scelta della scuola femminile e di tutti i personaggi femminili che sono forti e mantengono e resistono più all’epidemia rispetto a quanto succede se colpisce gli uomini. E’ una storia che su questo piano mi ha intrigato ma di cui mi aspettavo di più almeno sul punto di vista dei legami dei

Sopra di noi i pini salgono incespicando verso il cielo. Più alti di quanto dovrebbero essere, con i tronchi più grossi, i rami che si dividono mille volte e le chiome che filtrano quel poco sole che c’è, rendendo la luce torbida e sospesa. Tutto sembra dimenticato, come se fossimo i primi esseri umani a passare di qui in cent’anni. Nessuna traccia di ruote sulla strada, nessun segno che questo sia mai stato da quello che è ora. Non dovremmo essere qui. Questo posto non ci appartiene più.

Il libro è oscuro, pericoloso e in cui bisogna avere uno stomaco forte oltre che uno spirito da combattente. Consiglio questo genere di letture a chi piacciono i distopici o i libri dai risvolti horror, o storie di strane epidemie morbose ricordando che è comunque una storia per ragazzi, classificato come young adult, non paragonabili di certo a libri tipo Stephen King. Ha però il suo fascino.

Rory Power ci trascina su un’isola pericolosa in cui un’intera scuola e delle amiche si ritroveranno ad affrontare crisi, cambiamenti del corpo, crisi, sangue e morte. Sarete abbastanza coraggiosi per approdare sull’isola di Raxter? Riuscirete a sopravvivere a tutto questo?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Libro acquistato

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A presto,

Sara ©

RECENSIONE #491 – SOMETHINGS IS KILLING THE CHILDREN V.2 DI JAMES TYNION IV, MIGUEL MUERTO E WERTHER DELL’EDERA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui per parlarvi di un volume che ho letto diverso tempo fa con Mauro di Chiedilo all’orango ma che poi non abbiamo più trovato modo di recensire. Ebbene, oggi ve lo porto, in un modo o nell’altro per chiudere almeno il cerchio di questo secondo volume e attendere che venga pubblicato in Italia il terzo. Ecco che ve ne parlo subito:

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Titolo: Something is Killing the Children V.2
Autore: James Tynion IV, Werther Dell’Edera, Miguel Muerto
Pagine: 144
Editore: BD Comics
Brossurato, Colori
Prezzo: 15,00 €
Link d’acquisto: https://amzn.to/2OmoXZs
Trama: Erica Slaughter in un modo o nell’altro ha eliminato il mostro che terrorizzava Archer’s Peak, ma l’orrore per la tranquilla cittadina è appena agli inizi. Mentre i superiori della ragazza si muovono per cancellare le prove e tenere buoni gli abitanti spaventati, Erica torna a caccia: la creatura che ha ucciso, infatti, potrebbe non essere l’unica a infestare quei boschi… James Tynion IV (Batman, The Woods) e Werther Dell’Edera (Briggs Land, Il Corvo: Memento Mori) presentano in questo volume il secondo capitolo della loro saga horror acclamata dalla critica.

RECENSIONE

La storia di questo volume riprende dove l’abbiamo lasciata con il volume precedente. Erica Slaughter ha fatto fuori il mostro assieme all’aiuto del ragazzino e di Tommy. Un mostro che gli adulti non vedono, questo riescono a farlo solo i bambini che sembrava terrorizzare la piccola cittadina di Archer’s Peak. Il mostro che Erica ha ucciso non sembra però aver concluso ciò che sta per succedere in città, anzi è solo l’inizio di una serie di morti di bambini ancor più violenta. Mentre la setta, di cui la Slaughter fa parte, giunge in città per cercare di mascherare le tracce e disperdere tutto, Erica cerca di tornare a caccia dei mostri pericolosi che colpiscono ancor più bambini, mettendosi sempre più al centro della città.

Cosa succederà nella cittadina? Chi saranno le prossime vittime? Riuscirà Erica a fermare la follia omicida di questi mostri che uccidono e massacrano barbaricamente bambini e ragazzi?

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La trama è ricca di informazioni per quanto riguarda il primo volume. Ovviamente se non avete letto il primo volume non leggete questa trama, è chiaro, altrimenti lo spoiler è nell’aria. Certo questo non è troppo evidente ma comunque ci sono spoiler. E’ una trama che racchiude molto della storia proposta ma scoprirete solo leggendo che c’è molto, molto di più in questa storia.

La copertina è davvero bella e in linea con la storia preposta. Io ho letto la versione in inglese suddivisa in tanti piccoli volumi ognuno con una copertina differente. Comunque questa utilizzata per la versione italiana è la copertina del secondo volume in inglese. In fin dei conti, sostanzialmente, non cambia nulla e trovo che sia molto rappresentativa della storia. Si vede Erica in primo piano e sullo sfondo tutti coloro che come lei indossano la maschera nera davanti alla bocca e di cui troveremo spiegazione in questo secondo volume. Il titolo segue la linea del volume precedente così come presentato anche in originale. Trovo che la traduzione di questi titoli avrebbe sminuito il significato stesso della storia quindi sono felice che sia stato mantenuto come tale, anche perché è comprensibilissimo – spero – anche da chi mastica poco l’inglese.

L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi del volume precedente. Ci troviamo sempre ad Archer’s Peak in tempi pressoché moderni anche se non definiti.

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I personaggi di questa storia sono gli stessi che “infestano” il volume precedente. Non sono molti ma ci sono delle aggiunte importanti all’interno della storia, come gli altri componenti della setta di cui fa parte Erica. Sarà interessante scoprire i risvolti interni e come fra di loro ci si comporta oltre al semplice fatto di come vedono la “piccola” Erica visto che non sembra essere all’altezza e non pronta visto ciò che ha ripetutamente combinato all’interno della cittadina.

Erica Slaughter è il migliore personaggio della serie e ciò su cui si fonda la storia, principalmente. Nonostante siano i mostri il reale pericolo lei è la salvatrice, quella che sembra dover portare la fine a tutto questo. E’ misteriosa, con due occhi curiosi e svegli e una combattente coraggiosa e intrepida oltre che ricca di sorprese. Non tarderà a mostrarsi in tutta la sua forza.

Il ragazzino e Tommy prenderanno un ruolo marginale essendo il primo all’ospedale e il secondo impegnato a fare l’eroe di noialtri. Quest’ultimo non sembra essere il massimo della intelligenza e la sua impulsività finirà per farlo finire in pericolo ancor di più di quanto non era già.

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Il perno centrale di questo secondo volume sono i mostri che sembrano essere molti di più di quelli che sembravano e ancor più pericolosi. Erica pensava che tutto sarebbe finito con il primo mostro, che tutto sarebbe tornato a posto ma questo è ancor peggio di quanto tutti pensavano. E’ peggiore di tutti gli scenari possibili e la cittadina sembra essere presa sotto assedio da dei mostri invisibili agli adulti ma pericolosissimi per i più piccoli.

Lo stile è il medesimo del volume precedente e, in questo la storia continua a farsi ancor più interessante, visti quasi esclusivamente dal punto di vista di Erica che oltre ad aver avuto un passato difficile ed essere passata in prima persona per quella cacciata dai mostri oltre a tutta una serie di informazioni che non vi dirò, La grafica, i disegni e i colori sono di sicuro il punto forte di questa storia ed incuriosiscono pagina dopo pagina, sia per tutto ciò che trasmettono sia per il loro lato cupo che trascina proprio la storia nella sua interezza. Infatti la storia è anche piuttosto splatter e il sangue è l’unica cosa che viene evidenziata con colore acceso rispetto a tutto il resto, come a sottolineare la cosa ancor di più, come se non bastasse mai…

Nonostante adesso la storia cominci mano a mano a prendere piede, nonostante i primi volumi siano sembrati lenti, qui partono in quarta e sembrano esserci smania di raccontare ciò che accade all’interno del volume oltre che all’interno della cittadina stessa. Infatti c’è sicuramente una disparità per quanto tratta il primo volume e il secondo, se visto su questo piano.

Ci sono ancora molte cose che non si capiscono e che sono sospese. Spero avremo riscontri nei volumi a venire. Per esempio il pupazzo che Erica si porta dietro lo vediamo a malapena nel primo volume e sembra parlare ma poi nulla più. Possibile importante come sembrava essere, che viene messo così da parte? E poi com’è possibile che questi mostri colpiscano solo bambini? E perché gli adulti non sembrano vederli? Le domande sembrano essere molte e spero che verranno chiarite quanto prima. Infatti per quanto la storia mi stia piacendo spero vada migliorando.

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Il libro è un buon seguito per la storia proposta. Se amate le graphic novel dark e un po’ creepy, e apprezzate i colori e i disegni alla Batman (l’autore è lui, esattamente) questa fa di sicuro il caso vostro. Nonostante non sia il mio genere preferito di gn, apprezzo molto la storia in corso.

James Tynion IV, Werther Dell’Edera e Miguel Muerto, disegnano e scrivono una storia che lascia col fiato sospeso, dai risvolti cruenti e brutali. Nessuno vorrebbe veramente trovarsi ad Archer’s Peak, non con questi mostri. Siete pronti a scoprire i segreti che si celano dietro queste misteriose apparizioni di mostri e queste crudeli e ingiustificate morti?

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ve ne pare? Pensate possa piacervi questa serie? Fatemi sapere ovviamente che ne pensate, io sono curiosa di avere vostre opinioni!

A presto,
Francesco ©

REVIEW PARTY: Recensione #444 – LA GITA DEL TERRORE DI KATHERINE ARDEN.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi sono qui per presentarvi un libro del tutto nuovo, carino e per ragazzi. Ringrazio innanzitutto la casa editrice Mondadori per averci permesso la lettura e tutti i partecipanti che si sono adoperati per questo evento. Ecco a voi:

978880473085hig-628x965-1Titolo: La Gita del Terrore
Serie: Small Spaces #1
Autore: Katherine Arden
Genere: YA, Fantasy, Horror, Mystery
Data d’uscita: 06 ottobre 2020
Pagine: 200
Link d’acquisto: https://amzn.to/33kAGwA
Trama: Ollie ha undici anni, e da quando la sua geniale e avventurosa mamma non c’è più, si sente sempre un po’ fuori posto nel mondo. Il suo unico rifugio è la lettura. Così, quando vede una sconosciuta che sta per gettare un piccolo libro nero nel torrente, d’impulso decide di salvarlo: glielo ruba e scappa via. In una notte di pioggia e vento inizia a leggere l’inquietante storia di un patto d’amore maledetto racchiusa tra le pagine del misterioso libriccino. Il giorno dopo scopre che la meta della gita di classe è proprio la fattoria della storia, un luogo che esiste davvero e che rivelerà un passato di misteri e sparizioni inspiegabili. Durante il viaggio di ritorno dalla fattoria il pullmino sul quale viaggiano Ollie e i suoi compagni si ferma… Mentre cala il buio e si alza una strana nebbia, sull’orologio rotto di Ollie, un ricordo della mamma, compaiono un conto alla rovescia e un messaggio inequivocabile: via! C’è sempre una qualche storia di fantasmi. Che ci piaccia a no. Ovunque tu vada in questo enorme, terribile mondo meraviglioso troverai sempre una storia di fantasmi ad aspettarti. A volte inventata, a volte no. Età di lettura: 11 anni.

RECENSIONE

Fan art of Katherine Arden's book Small Spaces : IllustrationLa storia ha inizio un giorno come tanti altri per la nostra piccola Ollie. Quando la ragazza trova una donna, durante il suo percorso di rientro a casa da scuola, che cerca di gettare via un libro cerca subito di salvarlo. La donna le lascia un avvertimento e Piccoli spazi comincia a ridisegnare le giornate della piccola Ollie. Quando però il libro si scopre realtà ed è proprio in quel luogo in cui andranno in gita, la realtà comincia a subire bruschi cambiamenti e tutto ciò che ha letto nel libro comincia a diventare reale. Un patto con un misterioso Uomo che sorride, i fantasmi, le morti non spiegate.

Cosa sta succedendo e cosa è successo in passato in quella fattoria?  Chi è l’Uomo che sorride? Perchè tutto comincia a cambiare e la misteriosa figura da la caccia proprio a loro? 

Doveva trovare qualcosa che la distraesse. Le distrazioni fanno bene. Le avrebbero evitato di pensare al papà, con il viso pallido sotto la barba. O al signor Easton e alla sua espressione fin troppo compassionevole. O a un campo in fiamme sotto la pioggia. Non avrebbe dovuto pensare a niente.

La trama è semplice e spiega a grandi linee davanti a cosa ci troveremo di fronte anche se forse si dilunga un po’ troppo specificando dei dettagli che potevano essere evitati. Nonostante questo non c’è alcun spoiler quindi potete procedere nella lettura della stessa, tranquillamente.

La copertina è stata mantenuta così come l’originale. Sono assolutamente entusiasta della scelta perché è assolutamente rappresentativa della storia che ci troveremo ad affrontare: la gita con il pullman, la fattoria nella nebbia sullo sfondo, gli spaventapasseri di cui uno in primo piano. C’è davvero tutto quello che questo volume contiene, sicuramente ben fatta. Il titolo dal canto suo, posso capire perché sia stato modificato così repentinamente, ovvero per cercare di dare un’aria ancora più macabra e spaventosa alla storia che ci troveremo a leggere. Nonostante questo avrei comunque preferito “Piccoli Spazi”, ovvero la traduzione letterale del titolo originale Small pieces.

L’ambientazione è in territorio americano e l’epoca è moderna, in una gita scolastica dei nostri tempi, nonostante poi la storia ondeggi tra il fantasy e l’horror.

Ollie girò, rapita, la pagina. Sulla successiva c’era solo un’epigrafe.

Quando si alza la nebbia e l’Uomo che sorride avanza
devi evitare gli spazi grandi di notte.
Rimani nei piccoli spazi

person standing on misty groundI personaggi di questa storia non sono tantissimi ma avremo modo di conoscere ed approfondire sia la protagonista Olivia, per gli amici Ollie e i due che si uniranno a lei in questa avventura: Brian e Coco.

Ollie è una ragazzina che ha perso sua madre da poco e, quel giorno, il suo mondo è andato in frantumi. E’ una ragazza che si è chiusa nel suo dolore e  per non sentire il mondo esterno preferisce chiudersi e perdersi in un bel libro che le permetta di stare per un po’ lontano dal resto, per poter cercare di dimenticare il dolore che continua a perseguitarla. E’ una ragazzina che ama i libri, i misteri e di stare per i fatti propri. Un personaggio unico ed originale che sa farsi rispettare e valere nei momenti difficili, aiutando anche gli altri come da buoni principi che la sua famiglia le ha insegnato.

Brian è uno dei ragazzi più in della classe di Ollie ed è anche uno di quei bulletti che sa che sta sbagliando ma per mantenere la faccia davanti agli amici continua a stuzzicare e infastidire i compagni più deboli. E’ per questo motivo che Ollie si ritrova a fronteggiarlo, perché prende di mira la nuova arrivata, quella che sembra strana agli occhi degli altri, Coco. Nonostante questo, in questa storia cercherà di riscattarsi essendo coraggioso e credendo alle due ragazze anche se sembrava tutto ridicolo e pericoloso.

Coco è una ragazzina che si è trasferita nella cittadina da poco. Ha una madre giornalista e viene spesso presa di mira dagli altri compagni. Nonostante questo, quando Ollie la difende, finalmente crede di avere un’amica su cui contare anche se Ollie non ha tutto questo interesse nei suoi confronti. E’ un personaggio goffo, particolarmente statico e che spero migliorerà nei prossimi volumi di questa trilogia.

Ollie si fermò e si voltò verso di lui. «Credo che dovresti venire con noi, Brian. L’autista ha detto che dovevamo muoverci. Credo che succederà qualcosa di brutto.» Brian la guardò come se non avesse mai sentito niente di più stupido. Il cielo aveva il colore dell’ardesia. Dal bosco sembravano uscire delle ombre che strisciavano verso lo scuolabus pieno di ragazzi. L’autista li osservava dal finestrino, gli occhi tondi e bianchi come biglie. Ollie sprofondò nell’ombra di un albero. L’autista indicò senza sorridere la foresta. «Vieni» sussurrò Ollie alla compagna. «Dobbiamo andare.»

green treesIl perno centrale di questo volume è il piccolo libro che Ollie ha fra le mani, intitolato Piccoli Spazi. Il mistero che avvolge questo piccolo volume è un fatto realmente accaduto nel loro paese e quando la ragazzina si trova di fronte a ciò che ha letto, tutto si fa pericoloso e interessante.

Lo stile utilizzato dall’autrice stavolta si presenta molto differente da come l’abbiamo conosciuta fino ad ora. Nei volumi precedenti, ovvero nella serie de L’orso e l’usignolo, la scrittura era molto più pesante, meticolosa e articolata. Infatti la storia scorreva di meno nonostante sia stata una buona serie complessivamente con le sue ambientazioni russe. 

Qui, ci ritroviamo in territorio americano e la scrittura è basilare, semplice e ultra scorrevole, sicuramente adatta al pubblico di lettori per cui è mirata e  per cui è stato scritto. Nonostante questo, un po’ il cambio di scrittura e di stile mi ha spiazzato: in positivo perché mi aspettavo una lettura molto più pesante e in negativo perché l’autrice ha cambiato totalmente le sue carte e sembra non essere neanche un suo volume. Non so se riuscite a comprendere il mio discorso in questo senso.

Ad amalgamare i personaggi è stata davvero molto brava, ha unito un dolore al bullismo alla solitudine. Tre ragazzini singolari uniti da un mistero profondo che sicuramente tornerà a farci visita in un secondo volume – spero presto – carico di suspance.

Nonostante i personaggi e la storia sia paurosamente misteriosa, ci sono delle cose che non hanno quadrato proprio completamente. La parte in cui Ollie si trova nella nebbia, l’Uomo che sorride e tutto il ciò che accade dopo un bel po’ che sono nella nebbia, cominciano ad apparire strane, persino troppo e non chiare al lettore, specialmente il labirinto, i misteriosi messaggi sull’orologio e gli spaventapasseri, l’Uomo che sorride. Tutto a volte viene spiegato con delle semplici supposizioni ma per rendere concreto tutto non basta così poco. Spero che nel secondo volume avremo modo di approfondire determinati dettagli.

Non sentiva altri rumori oltre al suo respiro affannato.
E se qualcuno o qualcosa li avesse catturati? Se fosse sbucato dal granturco e li avesse portati via? Qualcosa di peggio di un fantoccio, l’Uomo che sorride, forse. Magari la stava osservando anche in quel momento.

Primo di una trilogia, il libro è sicuramente un ottimo libro per giovani lettori che amano il mistero, antiche leggende e un misto di horror. Una lettura che ci riporta quasi ai Piccoli Brividi di un tempo, in una storia completamente originale e innovativa. Super!

Katherine Arden ci trascina all’interno di un vero e proprio labirinto di mistero, paura e posti da cui è difficile uscirne vivi. State molto attenti, perché quando arriverà l’Uomo che sorride non lascierà scampo a nessuno, neanche a voi. Sarete pronti ad affrontarlo?

Il mio voto per questo libro: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

Spero seguiate anche le altre recensioni. Le trovate oggi e domani sui blog nell’immagine qui sotto. Vi aspettiamo!

Copia di REVIEW PARTY (1)


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Cosa ne dite? Che ve ne pare? Fatemi sapere ovviamente opinioni e pareri su questo primo volume di questa serie nella speranza che i seguiti arrivino velocemente!

A presto,

Sara ©

REVIEW PARTY: RECENSIONE #420 – LA QUINTA STAGIONE DI N. K. JEMESIN.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Finalmente ho finito di leggere anche questi volume di cui non vedevo l’ora di parlarvi. Era diversi tempo che volevo leggerlo e finalmente con quest’evento posso leggerlo. Ringrazio la casa editrice Oscar Vault per la lettura e Beatrice per aver organizzato l’evento. Ecco che ve ne parlo subito:

978880471028higTitolo: La quinta stagione
Autore: N. K. Jemesin
Pagine: 490
Editore: Mondadori
Data di uscita: 30 aprile 2019
Link d’acquisto: https://amzn.to/2Wk6I70
Trama: È iniziata la stagione della fine. Con un’enorme frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.

RECENSIONE

the broken earth — incarnadind: litedit: The Fifth Season, by n. k....La storia ha inizio nell’Immoto, un mondo apocalittico in cui alcuni degli abitanti sono sopravvissuti a terremoti che hanno distrutto parte della Terra assieme al susseguirsi delle stagioni. Si ha inizio con una delle protagoniste Essun, che non si da pace per la morte di suo figlio. Il mondo è surreale e le stagioni sono esattamente come le nostre anche se durano centinaia di anni, solo che c’è la quinta, la quinta stagione è quella più pericolosa di tutte. E’ nella quinta in cui inizieremo a conoscere le tre protagoniste. A partire da Essun, incontreremo poi Damaya e Syenite. Tre donne accomunate da uno strano potere, dal fatto di essere orogene e dalla propria terra che le spinge lungo questa quinta stagione.

Cosa succederà a queste tre donne? Cosa cambierà nelle loro vite? Cosa succederà in questa Quinta stagione?

Ciò che devi ricordare è questo: la fine di una storia è solo l’inizio di un’altra. E’ già accaduto, dopo tutto. La gente muore. I vecchi ordini passano. Nascono nuove società. Quando diciamo: “E’ la fine del mondo“, di solito è una bugia, perchè in realtà il pianeta sta bene. Ma è così che finisce il mondo. E’ così che finisce il mondo. E’ così che finisce il mondo. Per l’ultima volta.

La copertina utilizzata è esattamente la stessa che troveremo nel volume originale ed è davvero molto particolare, autentica anche se non trasmette molto a livello visivo. Non so, a impatto non mi ha saputo colpire come doveva. Nonostante questo, la “mastodonticità” del volume è sicuramente unica quindi sicuramente punto a favore. Il titolo è il fulcro di questa storia ed è stato tradotto così com’era dall’originale quindi nulla da dire al riguardo. Sicuramente nella cura dell’edizione la casa editrice si è operata come accade anche per gli altri volumi di cui si stanno occupando ultimamente.

L’ambientazione è l’Immoto, un mondo Post-apocalittico come la terra ma con le stagioni che durano centinaia di anni.

«Non guardarti indietro» la ammonisce Schaffa. «E’ più facile così». Damaya ubbedisce. Tempo dopo capirà che aveva ragione anche su questo. Molto tempo dopo, desidererà averlo fatto lo stesso.

the broken earth

I personaggi di questo libro sono 3 donne accumulate da un destino difficile e dal fatto di essere orogene. L’orogenia è una capacità tutta particolare di questi personaggi che incontrerete nel corso della lettura. Tutte queste donne sono accumulate dalle difficoltà che porta la loro orogenia che alla fine le porterà a farle incontrare.

La prima donna che incontreremo è Essun, sconvolta per la morte del suo figlio più piccolo di cui lei è la causa stessa della morte. Non si da pace perché sa che può generare o fermare terremoti controllando la Terra e i suoi movimenti.

Altro personaggi principale è Damaya, una bambina che resta fin da piccola sconvolta dalle sue capacità. Per questo viene lasciata dai genitori ad un uomo che sarà suo custode, Shaffa, che vuole portarla in un luogo in cui cercheranno di imparare lei a controllare le sue magiche capacità.

Ultima ma non meno importante è Syenite, potente donna che cerca di generare un figlio con un uomo di nome Alabaster, un dieci anelli‘ che può garantirgli la salvezza e una stirpe orogenia forte ma con cui, per un periodo sarà indissolubilmente legata.
Tre personaggi davvero ben strutturati e ben caratterizzati che ho trovato profondi e ben legati alle dinamiche di cosa accade.

Non volevi aspettare che la morte venisse a cercarti. Già. Stupida, stupida donna. La morte è sempre stata qui. La morte sei tu.

Il perno centrale di questa storia sta tutto nel titolo di questo volume. La quinta stagione, la più pericolosa di tutte è quella in cui si muoveranno i protagonisti di questa storia quindi avremo modo di conoscere tutti i moti della terra, i movimenti dei personaggi e tutto quello che ci ruota attorno.
Essun | Eighth University - The Broken Earth Wiki | Fandom

Lo stile utilizzato in questo volume è assolutamente particolare e non del tutto fluido come ci si aspetterebbe.

Le tre protagoniste principali hanno uno stile narrativo diverso l’uno dall’altra. Per quanto riguarda Syenite e Damaya sono presentate entrambe in terza persona. Per Essun ci troviamo con uno stile innovativo che mi era capitato prima di leggere soltanto in un volume, Dark Games di Anna Carey. E‘ uno stile in seconda persona ed è innovativo, che leggeresti e rileggeresti perchè ci si trova a dover intraprendere uno stile che lascia molto all’immaginazione e all’integrazione del lettore nel romanzo visto che tutto è rimandato, per farvi capire, ad esempio: stai facendo questo, prendi quell’oggetto, lo osservi…

La storia procede abbastanza a rilento e non è fluida come mi sarei aspettata. Le tre donne sono tutte alla ricerca di qualcosa ed intraprendono dei viaggi che, nonostante l’azione presente nel volume che non annoia e rende la storia più appetibile, le porteranno a rallentare la narrazione. In questo modo si scoprirà il mondo circostante ma si perde la storia lungo il percorso. Per cui ho trovato la storia ben scritta ed intrigato specialmente per quanto riguarda il finale, decisamente inaspettato. Sicuramente una lettura inaspettata e interessante.

Inverno, primavera, estate, autunno. la quinta è la morte e di tutti decide la sorte.

Il libro è il primo di una serie che promette molto bene. Spero di conoscere ancor meglio le dinamiche ed il sospeso in cui si rimane in questo volume. Una storia davvero originale e particolare, in tutti i sensi che mi sento di consigliare però a chi ama molto i fantasy un po’ più pesanti del solito.

N. K. Jemesin scrive un primo volume che ci trasporta in un mondo pericoloso, brutale. Una storia che ci permette di viaggiare nella stagione più pericolosa, una stagione che non conoscevamo.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio.

Seguite le altre recensioni, mi raccomando! Eccole a voi:

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Che ne pensate? Fatemi sapere, mi raccomando!

Io al solito vi aspetto.
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #358 – NON E’ TE CHE ASPETTAVO DI FABIEN TOULME’.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Un altro libro che ho letto alla fine dell’anno è stato questo. Sono davvero felice di averlo letto e di parlarvene perchè è stata davvero una lettura soddisfacente sotto molti aspetti. Spero decidiate di prenderlo in considerazione perchè è davvero ben fatto. A voi:

517unka1wilTitolo: Non è te che aspettavo
Autore: Fabien Toulmè
Traduzione di Francesco Savino
Casa editrice: Bao Publishing
Pagine: 246  
Prezzo: 20,00 €

Link d’acquisto: https://amzn.to/39ItxHM

TramaPrivio del buonismo più smielato, Non è te che aspettavo è la sincera autobiografia di un padre che non ha avuto la “figlia che si aspettava”, raccontando senza vergogna tutte le difficoltà affrontate prima di accettarla come membro effettivo della sua famiglia. La narrazione semplice lo rende anche un fumetto scorrevole da leggere: una narrazione semplice per la vita di un padre comune.

RECENSIONE

La storia che Fabien ci porta con i suoi disegni, è la biografia di un padre che aspetta la seconda figlia e tutte le paure relative al caso, oltre al fatto di ricevere quella che lui non si aspettava. Si, perchè Julia è trisomica, ovvero, ha la sindrome Down. Oltre ad essere un motivo di paura che lo accompagna nel lungo percorso della gravidanza in cui spera di avere una figlia “sana” e tutto sembra presagire che tutto sia così, semplicemente perfetto. Fino a che Fabien non vede Julia per la prima volta. E li, i suoi dubbi diventano realtà e la strada pericolosamente dolorosa per i due genitori.

Riuscirà Fabien ad accettare sua figlia? Cosa porterà Julia nelle loro vite? Fabien porterà avanti il cambiamento verso se stesso, lasciando andare tutte le paranoie e il dolore, amando finalmente sua figlia così com’è?

Immagine correlata

La trama del volume è semplice. Non sapevo fosse un’autobiografia finché non ho visto che alla fine del volume c’erano le foto dell’autore con sua figlia Julia. E’ un mio vizio, nelle Graphic Novel non leggo quasi mai la trama per non spoilerarmi o per non sapere troppo della storia in questione e mi lascio guidare da titolo e copertina. Una storia che mi ha colpito fin da subito e di cui sono rimasta davvero soddisfatta. Una bella lettura, seppur difficile.

La copertina del volume è davvero meravigliosa e rende molto ciò che il titolo intende comunicare. Il colore della copertina rappresenta una delle colorazioni che viene utilizzata all’interno del libro, in special modo quando il protagonista è più tranquillo o comunque non è in una fase particolarmente negativa. Amo molto l’accostamento titolo e copertina, davvero unici. Il titolo, visto a primo acchito, per chi non ha letto la trama può sembrare che parli dell’arrivo del primo figlio, infatti era ciò che credevo anche io se devo dirlo in tutta franchezza. Purtroppo non leggendo quasi mai le trame ( delle Graphic Novel ancora meno che dei libri, visto che sono brevi e a volte dicono anche troppo) mi sono lasciata trasportare dal titolo e dalla copertina. Devo dire che assieme sono un connubio perfetto, solo che non parlano della prima figlia perchè Fabien ha già una figlia, ma della secondogenita e della sua esperienza visto che è nata con la sindrome Down.

L’ambientazione varia sempre molto all’interno del volume. La storia ha inizio in Brasile, si sposta in Francia e si muove fra le varie regioni francesi fino a spostarsi nuovamente. Fabien non è un e l’epoca sembra essere abbastanza moderna, sarà di qualche anno fa vista la nascita di Julia, la figlia di Fabien, che racconta la sua esperienza in merito alla nascita della sua secondogenita.Risultati immagini per Non è te che aspettavo Autore: Fabien Toulmè

I personaggi di questo volume non sono moltissimi. Avremo sicuramente modo di conoscere bene e nel dettaglio l’autore e le sue paure più profonde, conoscerlo nell’intimità e nel sentirsi un genitore sia per quanto riguarda la prima figlia che per la seconda.

La paura principale di Fabien è quella di avere una figlia che abbia qualche tipo di patologia. Fin da bambino ha sempre avuto timore dei ragazzi con la sindrome Down e, dopo varie visite di sua moglie, il giovane autore ha paura che la figlia possa essere nata trisomica. E’ proprio quando i suoi dubbi saranno fondati che tutto crolla sulle sue spalle come un macigno. Tutto diventa difficile

Risultati immagini per Non è te che aspettavo Autore: Fabien Toulmè

Il perno centrale di questo libro, è la sindrome Down di Julia e le paure che ha suo padre. In queste pagine scoprirete le paure del secondo figlio, l’ansia che questo non sia come ci si aspetta, la paura della sindrome Down, la rabbia, la tristezza e il dolore. 

Lo stile dell’autore è semplice, scoprirete tutto leggendo il libro nel dettaglio. Una storia difficile, che pone Fabien autore di questo volume sotto i riflettori. Infatti lui si spoglia di ogni minima cosa e si mette a nudo di fronte ad ogni difficoltà.

La grafica è particolare, non mi ha fatto particolarmente impazzire ed è difficile in alcuni momenti distinguere la vera e propria differenza fra un ragazzo con la sindrome Down da uno che non ce l’ha. Ci sono solo alcuni tratti che lasciano presagire la cosa, come la rotondità del volto o il fatto che sia allungato, il naso fatto in maniera diversa. Dal viso, qualcosa si riesce a contraddistinguere, stessa cosa che capita poi anche nella quotidianità, non solo nel fumetto. 

Cosa che sicuramente contraddistingue questo fumetto dai precedenti, oltre al fatto che è una vera e propria autobiografia dell’autore sulla sua esperienza con sua figlia con la sindrome Down, è il fatto che i disegni non hanno mai un colore omogeneo e delineato. La storia procede a colori in base ai sentimenti che muovono l’autore e le difficoltà che esso incontra. Ci sono periodi in cui c’è malinconia e quindi viene utilizzato il blu, ci sono momenti dediti alla tristezza o in cui c’è rassegnazione, dolore, distacco. Tutti questi sono rappresentati da un colore. C’è un momento in cui le pagine sono completamente blu, altre in cui sono verdi, altre rosse o arancioni. Tutto questo dipende dalle emozioni provate dal giovane protagonista e padre di Julia.

Nonostante avere un figlio sia una benedizione, Fabien mette in campo persino il distacco per sua figlia ed il fatto che per lei non riesce a provare niente, non riesce neppure a sentirla come sua figlia. Se vista così può sembrare una cosa completamente disarmante e orribile anche solo da pensare masi parla solo per esperienza, per cui posso dire che è una storia di un padre ce si trova di fronte ad una cosa inaspettata e che non sa come gestirla. Aveva paura che potesse succedergli e gli è successo cogliendolo completamente alla sprovvista.

Ho apprezzato molto tutto ciò che viene dopo l’accettazione di Julia, il fatto che venga mostrato anche come la gente è ignorante e dica cose senza alcun senso logico o il solo fatto di mostrare il comportamento di chi si trova di fronte ad una famiglia con un ragazzo o una ragazza con problemi o con differenze rispetto al normale.

Immagine correlata

Il libro è stata una vera e propria scoperta. Mi trovo a voler consigliare questo libro a tutti gli amanti delle Graphic Novel ma anche agli amanti delle autobiografie e delle storie davvero, davvero belle. Una storia unica, che amerete.

Fabien Toulmé è un autore che arriva dritto al cuore e si insedia all’interno per via delle sue paure. Nonostante non sia riuscita a sentirmi pienamente connessa a lui ho trovato una dolce affinità con sua moglie e le sue piccole. Una storia che entra nel cuore e s

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo


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Che ne pensate allora? Pensate possa fare per voi? Io, nel frattempo, vi aspetto!
A presto,

Sara ©

COVER REVEAL # – DIMNESS, NELLA PENOMBRA DI ALESSANDRA PAOLONI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Torna Alessandra Paoloni con il terzo racconto del progetto
Cose Strane
Disponibile su tutti gli store online dal 16 Luglio

Titolo: Dimness – nella penombra

Formato: ebook

Collana: Vega

Progetto: Cose strane

Pagine: 100

Genere: paranormal romance, mistero

Costo: 2,99 (offerta lancio 1,99 solo per il primo giorno) 

«Signori miei» parlò White Wood prima di entrare a Landlord «state per assistere a qualcosa che potete aver visto soltanto nei vostri peggiori incubi, se avete una buona immaginazione. Qui, stasera, combatteremo un nemico più mortale di un morbo stesso, più pericoloso di una malattia letale. Statemi vicini e ubbidite a ogni mio ordine. Ne va delle vostre giovani vite.»

TramaHampshire, 1818. A Landlord, nella storica tenuta di campagna dei Cavendish, sta accadendo qualcosa di misterioso e terrificante.Otto anni dopo, gli allievi del professor White Wood fanno ritorno in quelle terre per partecipare a un evento mondano: Lord Cavendish riapre finalmente le porte della tenuta dopo la sciagurata notte perché ha sottratto sua figlia Eleanor agli occhi della società troppo a lungo. Tra i ricordi dolorosi, i rimpianti e i sensi di colpa dei protagonisti, il Male sembra riaffacciarsi in maniera definitiva, promettendo altre vittime. La lotta allora sarà dunque destinata a continuare e, mentre tra Dorian e Eleanor si accende un sentimento d’amore, qualcosa di oscuro sta per fare la sua mossa.

Il terzo racconto del progetto Cose strane, in cui il paranormale si intreccia ai sentimenti. Speriamo sempre di poter proteggere chi amiamo, ma sarà davvero in nostro potere farlo?


Quindi, lo trovate interessante? Lo leggerete? Fatemi sapere, sono curiosa!

A presto,

Sara ©

SEGNALAZIONE #102 – IL REDENTO DI TOMMASO ADILETTA.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro venerdì carico di segnalazioni! Oggi porto con me un libro che spero possa incuriosirvi ed interessarvi. Ecco qui che ve ne parlo subito, state attenti:

Risultati immagini per IL REDENTO AUGH!Titolo: Il redento
Autore: Tommaso Adiletta
Genere: Thriller
Editore: Augh!
Data d’uscita: 23 Gennaio 2017
Pagine: 112
Prezzo: cartaceo 10,20
Trama: Angelo è un ragazzo speciale, dotato di grandi capacità intellettive e conoscitive. Come tutti gli adolescenti è in continua ricerca di se stesso ma ha la sfortuna di diventare il bersaglio di alcuni bulli del suo paese, Faro, una piccola cittadina del Sud Italia. Lo spirito di rivalsa e la conoscenza di Carmen, una bellissima ragazza, sua coetanea, lo condurranno a vivere un’esperienza terrificante all’interno di una setta satanica, i Figli della Bestia. Allo stesso tempo una serie di omicidi sconvolgerà la cittadina e il commissario Ionico, aiutato da don Gabriele Polvere, riuscirà a scoprire chi veramente si cela dietro questa spirale di violenza. Il Redento è un fantasmagorico thriller “demoniaco” in cui il Bene e il Male combattono battaglie insospettabili per la salvezza o per la dannazione eterna degli uomini. Nessuno escluso.

BREVE ESTRATTO

Si dice che l’ambiente in cui una persona sia nata e cresciuta ne influenzi il carattere. Ogni città, ogni paesino è da sempre perituro custode di valori e di idee un po’ tutte sue. Lo stesso accade nella familiarità dei nostri focolari domestici, nelle compagnie più o meno numerose che frequentiamo, e l’elenco potrebbe essere assai più copioso. Si dice anche che a influenzare il carattere di una persona siano gli individui con cui si è chiamati a condividere la stessa casa o la stessa città, e ammettiamolo: tale convivenza non sempre coincide con i nostri desideri.

Come vi sembra? Vi piace? Io spero possa piacervi e vi aspetto come sempre per opinioni.
A presto,
Sara ©

SEGNALAZIONE #73 – DUE GOCCE D’ACQUA; LA MORTE HA L’ORO IN BOCCA; IL BURATTINAIO; CHI ERA MIO PADRE?; L’OSTAGGIO DI NICOLA ROCCA

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Oggi vi porto una serie di libri di uno stesso autore, che spero vi interesseranno. Come sempre, il venerdì è di segnalazione e questa volta vi porto un autore con sue diverse opere. Eccole qui per voi e… buon venerdì!

Risultati immagini per nicola roccaTitolo:  La morte ha l’oro in bocca

Autore: Nicola Rocca

E se non fosse il mattino ad avere l’oro in bocca?

TRAMA: Il corpo di un uomo viene rinvenuto nel proprio appartamento. Steso a terra, le mani sul cuore. Una cravatta dorata al collo. Sulla scena del crimine intervengono il commissario Walker, Polizia di Stato, sezione Omicidi, Milano. Tutto farebbe pensare a un delitto passionale. Sarebbe tutto più semplice. L’assassino verrebbe arrestato e il caso sarebbe chiuso. Nulla di più semplice. Ma qualche giorno più tardi si verifica un episodio simile. Un altro uomo ritrovato morto. Nella stessa posizione. Al collo ha la stessa cravatta dorata. In bocca una piastrina d’oro con dei simboli incisi sopra. Walker non ha dubbi: si tratta di un serial killer. Quello che in seguito la stampa chiamerà Il Killer della Cravatta. Da qui inizia uno spietato inseguimento nei confronti di un assassino che sembrerebbe non esistere, talmente i suoi delitti risultino rasentare la perfezione. Il caso diventa talmente scottante che Walkerè costretto a lavorare anche di notte, senza però scovare uno straccio di prova che possa inchiodare l’assassino. Le indagini sembrano non portare da nessuna parte e nel frattempo l’assassino continua a uccidere. Poi c’è un delitto, parecchio diverso dagli altri. Walker è convinto che la verità debba essere ricercata all’interno di quell’omicidio. Ci sbatte la testa giorno e notte, ma niente. Dopo cinque vittime è ancora al punto di partenza. La cattura del killer sembrerebbe impossibile, sennonché un giorno il commissario riceve una telefonata. Il misterioso mittente conosce una persona che ha in casa una piastrina simile a quelle ritrovate nella bocca delle vittime. David Walker è convinto di aver scovato l’assassino. Solo quando si reca a casa di quest’uomo capisce di aver preso un granchio. L’ennesimo. Poi, il padre dell’uomo che ha in casa una piastrina gli racconta di una vicenda di sangue vecchia di circa trent’anni. E alla fine gli fa un nome. Un cognome, per la precisione. Quello dell’assassino. Per Walker è una doccia gelata. Un crampo gli strappa il cuore, un brutto presagio lo avvolge da dietro, portandolo nell’oscurità. Dentro di sé è consapevole di aver scoperto la verità, ma si vuole autoconvincere che non sia così. Quella realtà sarebbe troppo dolorosa da sopportare. Un thriller intricato, nel quale si insediano le vite di molteplici personaggi, tutti apparentemente colpevoli, ma tutti con un alibi di ferro. Un dolore profondo, covato per decenni. Una vendetta maturata a poco a poco. Un killer spietato, che non si fermerà fino a che la propria giustizia non sarà stata fatta. Tutto questo è “LA MORTE HA L’ORO IN BOCCA”

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Risultati immagini per nicola roccaTitolo:  Il burattinaio

Autore: Nicola Rocca

Una ragazza assassinata.

Una stanza a soqquadro.

Un cadavere che deve sparire.

La vicenda di Carlo Noccia inizia così.

TRAMA: Carlo vuole aiutare l’amico Silvio, autore dell’omicidio, ma si rende conto che non sarà semplice uscire indenni da quella sanguinosa vicenda. Da soli non possono nascondere il cadavere: il rischio di essere visti è troppo grosso. Così Carlo si rivolge a tutte le persone che potrebbero dar loro una mano, mentre il tempo trascorre inesorabile. Mille paure lo attanagliano. Una su tutte:  se qualcuno lo tradisse? Se a incastrarlo fosse proprio Silvio? Sospetti, angosce, smarrimenti, tutto si accumula nella mente di Carlo. Poi, Silvio ha un’idea che potrebbe salvarli. Sembra fatta, ma succede qualcosa di inaspettato. Come una lama nella schiena, un vortice di vento fa cadere la maschera della menzogna, presentando a Carlo il conto salato della verità. Perché, a volte, nella vita, nulla è come appare. E ciò che guardiamo non è ciò che stiamo vedendo. E tu? Cosa faresti se al tuo risveglio trovassi un cadavere sul pavimento? Saresti disposto a rischiare tutto ciò che hai per salvare il tuo migliore amico? 

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Risultati immagini per nicola roccaTitolo:  Due gocce d’acqua

Autore: Nicola Rocca

TRAMA: Chantal ha sempre avuto tutto dalla vita. Affetti, amore, serenità e gioia. Poi, nell’ultimo anno, la vita ha smesso di sorriderle, togliendole tutto ciò che prima le aveva donato. Un giorno, però, la fortuna torna a bussare alla sua porta. In chat conosce Alfredo, titolare di un Bed & Breakfast in Toscana. I due chattano per qualche giorno, parlando del più e del meno. Infine, lui le propone un lavoro al B&B. È una grande occasione, ma significherebbe trasferirsi a cinquecento chilometri da casa. Non è una scelta semplice. Chantal mette sul piatto della bilancia i pro e i contro, e accetta la proposta di Alfredo. Due giorni dopo si trova al Bed & Breakfast. L’approccio non è dei migliori: quel posto è lugubre, isolato e sembra dimenticato da Dio. L’intenzione di Chantal sarebbe quella di tornarsene da dove è venuta. Ma una soleggiata giornata di febbraio le fa cambiare idea. E poi c’è lui, Alfredo: una persona a modo, cortese, gentile. E molto, molto carino. Così Chantal decide di restare. Tutto sembra filare liscio, fino a che un giorno non è costretta a recarsi al paese. Lì sente le voci che girano. Quel B&B è maledetto. C’è qualcuno che si aggira lì attorno. Che rapisce, stupra e uccide le ragazze che lavorano al B&B. Chantal si sente mancare. Sarebbe più semplice fare i bagagli e sparire. Ma qualcosa le dice che non potrà farlo, fino a che non avrà confermato o smentito quelle terribili voci. Due gocce d’acqua è un thriller psicologico, che gioca con la psiche, i sentimenti, le sensazioni e gli stati d’animo dei personaggi. Un groviglio di figure prende parte a questa vicenda e sarà impossibile distinguere i buoni dai cattivi fino all’ultima pagina. Dov’è il bene? Dov’è il male? Impossibile dirlo, visto che molte volte i due sono talmente vicini che tra di loro si interpone solamente una linea sottile. Impercettibile. Spesso il male è dentro di noi. Altre volte, invece, è nella persona che ci sta accanto. 

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Risultati immagini per nicola roccaTitolo: Chi era mio padre?

Autore: Nicola Rocca

 A volte è meglio non sapere e rimanere nel dubbio, piuttosto che venire a conoscenza di un’agghiacciante verità.

TRAMA:  Anna è una donna come tante: quarant’anni, un marito, una figlia. Un giorno qualcuno la mette al corrente che l’uomo che credeva essere suo padre, in realtà è solamente un genitore putativo. Presa dal panico inizia la folle ricerca di un nome, di un cognome, di un padre biologico, della verità. Dopo aver sollevato mari e monti, grazie anche all’aiuto di un investigatore privato, sopraggiunge alla vera identità dell’uomo che l’ha messa al mondo. Ma a quel punto si rende conto che quella che dovrebbe essere la fine di un segreto, altro non è che l’inizio di un nuovo enigma fatto di omicidi, corruzione, tradimenti e pazzia. Un misterioso enigma radicato in una storia vecchia di quarant’anni. Una storia che ha il sapore del sangue e della follia. Chi era mio padre? è una vicenda dai contorni noir ambientata nella Bergamasca; un thriller mozzafiato, a tratti psicologico; un intrecciarsi di avvenimenti avvincenti e accattivanti che, grazie ai numerosi colpi di scena, non darà pace al lettore finché non sarà giunto alla fine dell’arcano. Ma anche una volta svelato il mistero, qualcuno rimarrà sicuramente con l’amaro in bocca. L’amaro che solamente l’occultamento di una morte riesce a dare.

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Risultati immagini per nicola roccaTitolo: L’ostaggio

Autore: Nicola Rocca

Racconto

TRAMA: Rino Falcone torna in libertà dopo cinque anni trascorsi in galera. Prima di finire al fresco era ricco, potente, indistruttibile. Era Il Boss. Aveva una famiglia, un bella casa, macchine di lusso. Aveva tutto. Ora, invece, non ha più nulla. Un mittente misterioso, però, gli propone di rimettersi in gioco, lasciandogli nella cassetta della posta un pacco con tutte le istruzioni da seguire. Un colpo da portare a termine. Una donna da prendere in ostaggio. Un milione di euro che gli cambierà la vita. Rino Falcone deve fare la sua scelta: prendere al volo quell’occasione, oppure lasciar perdere. Un dubbio lo tormenta: se quella fosse una trappola per farlo finire di nuovo al fresco? Una cosa è certa: qualsiasi strada Rino Falcone deciderà di percorrere, la sua vita non sarà più la stessa. L’ostaggio è un racconto noir che scorre rapido, in una successione di eventi che porteranno a un epilogo inaspettato. Perché, spesso, la realtà non è come ci appare.

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BIOGRAFIA

Nicola Rocca nasce a Bergamo il 23 settembre 1982 e vive a Sotto il Monte. Esordisce nel mondo della narrativa, nel dicembre del 2013, con “FRAMMENTI DI FOLLIA” (Editrice GDS), un’antologia di racconti thriller/noir (finalista al Premio Giuseppe Matarazzo 2013). Nell’estate del 2014 pubblica “CHI ERA MIO PADRE?” (Silele Edizioni), il suo primo romanzo thriller, che nel gennaio del 2015 scala le classifiche di Amazon, rimanendo in vetta per più di tre settimane. A quel punto decide di autopubblicarsi, e lo fa con alcuni brevi racconti in formato digitale [Cold Case; L’unica soluzione possibile; Un ragazzo sveglio; Un impellente bisogno; Prato Gold (Un maledetto figlio di puttana)]. Soddisfatto, crea il marchio Enneerre, con il quale pubblica LA MORTE HA L’ORO IN BOCCA (2015), il suo secondo romanzo e DUE GOCCE D’ACQUA (2016), il suo terzo romanzo. Nel giugno del 2017 esce la seconda edizione di CHI ERA MIO PADRE?, con il marchio Enneerre. IL BURATTINAIO, che l’autore ama definire un esperimento, è il suo quarto romanzo L’OSTAGGIO, il suo ultimo racconto breve. Attualmente sta lavorando a un nuovo romanzo, che vedrà la luce entro la fine del 2018.

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PAGINA AUTORE AMAZON: https://www.amazon.it/Nicola-Rocca/e/B01MG8HVZJ/ref=dp_byline_cont_ebooks_1

PAGINA AUTORE FACEBOOK: https://www.facebook.com/Nicola-Rocca-Pagina-Autore-151121111745557/

PAGINA PRIVATA FACEBOOK: https://www.facebook.com/nicola.rocca.775


 

Cosa ne pensate? Fatemi sapere con un bel commentino! Aspetto un bel commento.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE SERIE TV – STRANGER THINGS SU NETFLIX.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE BELLE!

Eccomi qui con una nuova recensione sulle serie televisive. Finalmente ce la faccio a postarvi questa recensione! E’ un po’ che ho terminato di vedere Stranger Things e il post l’ho sempre rimandato perchè ho sempre un macello di articoli da fare. Salvatemi!! Pensate che nel frattempo ne ho già finita un’altra di serie quindi capite bene che è un po’. Però come ben sapete ho avuto parecchi libricini da leggere, parecchi Review Party e BlogTour a cui partecipare per voi e non potevo perdere tempo dietro questa cosa qui. Ora ve ne parlo con calma!

stranger_things_logo
Nome serie: Stranger Things
Piattaforma: Netflix
Stagioni: 2
Episodi totali: 17
Genere: Fantascienza
Trama: Il 6 novembre 1983 a Hawkins, una remota e tranquilla cittadina dell’Indiana, il dodicenne Will Byers, membro di un ristretto gruppo di quattro amici fraterni, sparisce in circostanze misteriose; allo stesso tempo in un laboratorio segreto nei dintorni della stessa cittadina un ricercatore è vittima di un’inquietante creatura. Dallo stesso laboratorio Hawkins, una stramba ragazzina approfitta della confusione generata dall’incidente per fuggire. Dopo aver trovato rifugio in un ristorante, inseguita da agenti del laboratorio, continua la sua fuga imbattendosi nei tre migliori amici di Will: Mike, Dustin e Lucas, che si erano messi sulle tracce del fidato compagno svanito nel nulla. La ragazza, che si identifica con il numero tatuato sul suo braccio, Undici, crea un legame in particolare con Mike, il quale accetta di nasconderla nella sua abitazione. Strane cose succedono ad Hawkins e questo è solo l’inizio.

Prima Stagione

Trailer

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La storia è ambientata ad Hawkins, una piccola cittadina americana del Texas. Quattro amici giocano fra loro ad un gioco da tavola ma è tardi, devono tornare ognuno a casa propria. Così Mike si ritrova sulla porta a salutare i suoi amici Dustin, Luke e Will che si avviano a casa con le loro biciclette. Quando però il piccolo Will giunge a destinazione vede dei strani movimenti attorno alla casa e sente delle presenze avvicinarsi. La madre e il fratello non ci sono e lui si ritrova senza linea telefonica e senza sapere cosa fare. Corre quindi nella casetta sul retro e prende un fucile, lo carica ma ciò che lo porta via lo prende alle spalle.

Così, Will Byers scompare misteriosamente e sua madre Joyce è intenzionata a fare di tutto per ritrovarlo. Lei sostiene che lui non è morto, anzi dice che è vivo e comunica con lei attraverso la cornetta telefonica o le luci di casa. Tutti la pensano impazzita ma l’unico a crederle sarà Hopper, il capo della polizia locale di Hawkins. Strane cose accadono in città: Barb, la migliore amica di Nancy (sorella di Mike) scompare, una ragazzina con poteri telecinetici di nome Undici appare in città (sembra essere scappata da un laboratorio, nello stesso laboratorio ci sono strane e inquietanti presenze).

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Hopper e Joyce

Cosa succede a Hawkins? I ragazzi si alleeranno con la piccola Undici, sola e spaventata, che dice di sapere dove si trova Will. Delle misteriose presenze inquietanti si aggirano in città e gli unici che sono disposti a ritrovare Will sembrano i piccoli ragazzi che si ritroveranno a combattere per qualcosa di molto più grande di loro.

Una storia che cattura e coinvolge. Non potrete fare a meno di vedere questa serie, di scorrere puntata dopo puntata con entusiasmo e curiosità.

Il tema centrale risiede proprio all’interno del titolo stesso della serie: Stranger Things, ovvero “Cose Strane“. Sono proprio queste cose che accadono all’interno di questa serie. I ragazzi si ritroveranno catapultati fra mostri, esseri strani e il SottoSopra. Non vi racconterò di più perchè dovrete scoprire questa serie da soli, dovrete inoltrarvi all’interno di Hawkins e scoprirne i segreti celati a tutti i cittadini.
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Una specie di Piccoli Brividi moderno ma sinceramente molto, molto più bello. Ambientato negli anni ’80 in maniera praticamente eccelsa, vi ritroverete nel bel mezzo degli eventi, assieme ai piccoli protagonisti Mike, Dustin, Luke, Undici e Will e ad Hopepr e Joyce all’interno di questa avventura macabra e originale. Anche le sottotrame e i personaggi secondari sono degni di nota, vi innamorerete sicuramente di Jonathan, fratello di Will che piano piano si avvicinerà a Nancy che invece stravede per Steve, il bullo della scuola.

Una storia coinvolgente e sconvolgente. Adrenalina ma anche piena di amicizia e di valori profondi. Una storia in cui l’amicizia è la cosa più importante e va oltre ogni cosa strana che succede in città. Ritrovare Will è una priorità, riunire il gruppo e salvare la piccola cittadina dell’Indiana dalle minacce che incombono.

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Nancy e Jonathan

Gli attori sono incredibili. Nonostante i giovani attori abbiano tutti sui 14 anni, sono davvero adorabili. Personalmente ho amato Mike, Undici e il piccolo Dustin. Luke risulterà un tipo più duro, più enigmatico e poco incline ai cambiamenti all’interno del gruppo. Will in questa serie sarà poco presente ma mi sembra un personaggio piuttosto apatico. Il mio amore infinito resta comunque per Undici ovvero Millie Bobby Brown. Una ragazzina incredibile e adorabile che sarà combattiva e testarda allo stesso tempo.

[Ci sono attori di un certo calibro all’interno della saga oltre a quelli completamente nuovi. Joyce è interpretata da Winona Rider che ha fatto diversi film importanti come ad esempio Edward Mani di forbice oppure Hopper interpretato da David Harbour che ha fatto diversi film importanti]

Altri personaggi che ho adorato ( e che, sono sicura, adorerete anche voi)? Jonathan, il fratello di Will, di sicuro. E’ impacciato e, al contrario di suo fratello, semplicemente adorabile. In più ho apprezzato molto il cambiamento di Nancy nei suoi confronti.




Seconda Stagione

NB: Se ancora state vedendo la prima stagione o se avete intenzione di vedere questa serie non leggete la recensione della seconda stagione e saltatela a pie pari. Potrebbero esserci Spoiler dovuti dal collegamento alla serie precedente.

Trailer

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Qui ci ritroviamo dove è finita la prima stagione ovviamente. Will è tornato a casa se non sano quantomeno salvo. Undici sembrava sparita alla fine della prima stagione quando, invece, la ritroveremo assieme ad Hopper e lui si prenderà cura di lei come fosse un padre. Tutto sembrava essere concluso alla prima stagione, invece una nuova minaccia incombe su Hawkins, il Mind Flyer. Qui il protagonista indiscusso sarà sicuramente Will visto che sarà interconnesso tra il nostro mondo e il SottoSopra.

Cosa faranno questa volta i ragazzi per risolvere tutto ciò che accadrà all’interno della città? Per salvare Will un’altra volta, da una seconda minaccia?

All’interno di questa serie ci saranno nuovi cattivi e nuove trame, nuove alleanze e new entry.
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Ho adorato il personaggio di Bob Newby, che nonostante pensavo non c’entrasse nulla nel contesto e lo avessi visto male assieme a Joyce, l’ho trovato tenero e coraggioso al tempo stesso. Nonostante nessuno gli dica niente di ciò che accade attorno lui è disposto a aiutare per amore di Joyce. L’attore che lo interpreta è un altro big del cinema, ve lo ricordate? Sean Astin, che abbiamo incontrato nel Signore degli Anelli.

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Max e Billy

Altre New entry sono i personaggi di Billy e Max, due fratellastri che non si sopportano molto fra loro e che ho trovato decisamente superflui e inutili ai fini della storia. Solo per aggiungere un’altro lato femminile all’interno della piccola combriccola di amici, visto che Undici sembra scomparsa e i piccoli non l’hanno più vista. Billy è odioso e psicopatico e Max è un maschiaccio. Due anime sole, senza genitori che li controllano e senza controllo neanche su loro stessi. Non li ho amati particolarmente e spero che si rivelino utili nella terza stagione che hanno annunciato – SI FARA’! – nel 2019 in cui il gruppo di ragazzi saranno ormai adolescenti.

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Undici e Hopper

Ho trovato carinissima l’interazione fra Hopper e Undici che sembrano proprio padre e figlia con le varie discussioni, ribellioni ma anche momenti teneri e dolci. La cosa mi ha sorpreso e sono felice della scelta che hanno intrapreso gli autori. La cosa che invece non ho amato particolarmente è stata la ricerca di Undici con sua sorella Otto. L’ho trovata piuttosto sciocca e fuorviante. Infatti la puntata in cui lei è andata a cercarla è stata davvero triste e poco incline con il resto della storia, sembrava quasi una forzatura.

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Steve e Dustin

Un’altra cosa che si creerà è il legame inaspettato fra Dustin e Steve. Quest’ultimo sembra essere passato da bullo a vittima e si trova invischiato nei problemi con il SottoSopra e i Demogorgoni assieme a Dustin che cerca il suo aiuto perchè è l’unico che può farlo in quel momento. Si scambieranno aiuti e consigli come due fratelli e Steve si ritroverà a fare un “Babysitter” inaspettato. Un legame che, a differenza dei precedenti, è stato unico e coinvolgente.
Un altro aspetto fondamentale che troveremo all’interno di questa serie è l’unione fra Will e Mike che adesso si ritrova senza la sua amata Undici. Quindi fra soli ed incompresi, i due si uniscono e si danno forza. Li vedremo si, più legati ma non riesco ancora a trovare empatia con il giovane Byers. Forse è l’attore, forse è proprio il personaggio enigmatico ma Will sembra apatico sotto quasi tutti gli aspetti.
Spero ancora in una ship fra Hopper e Joyce nonostante ci sia stato Bob di mezzo in questa serie. Spero che gli autori pensino a questa cosa perchè ci sta e sarebbe davvero bello. Ci speravo già in questa serie, invece è stato inserito Bob. Spero che per la prossima i due riescano finalmente ad esprimersi uno con l’altro e a trovarsi! ❤

Insomma all’interno di questa seconda stagione troverete tantissime novità, nuovi malvagi, nuovi personaggi e tantissimi cambiamenti. Per alcuni versi è stata comunque interessante, per altri, qualcosa poteva essere evitabile a mio parere. Ho trovato comunque molto bella la serie e sono curiosa di sapere cosa combineranno nella terza e cosa ne uscirà fuori. Quindi non potete perdervi neanche questa stagione, ovviamente, se avete amato la prima!



Voi avete visto STRANGER THINGS? Vi è piaciuto? Fatemi sapere con dei bei commentini le vostre opinioni, i vostri pensieri e quant’altro! Io vi aspetto, come sempre, qui!
A presto,
Sara ©