BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi di nuovo su questi schermi per una nuova recensione, stavolta misteriosa e oscura, che ci porta e ci consente di immergerci in piccoli racconti horror di cui ringrazio l’autore per la lettura. Ecco che ve ne parlo subito:
Titolo: Pillole di Tenebre
Autore: Ronald Arkham
Data di uscita: 12 dicembre 2021
Pagine: 130
Link d’acquisto: https://amzn.to/3KgUeEB
Trama: Un calderone con 9 racconti dark humor. Storie imprigionate in questo libro:
– MORSO DI LUNA: Microracconto di 2000 parole per il concorso RuleDesigner Racconti Liberi 2021 di Historica Edizioni. Letto da VIR La forza delle parole su Youtube
– TOMBA: Microracconto di 300 parole per il concorso 300 Parole per un incubo di Scheletri.com
– LA NOTTE DEGLI SPIRITI SANGUINANTI: Microracconto di 1000 parole per il concorso Halloween all’Italiana 2021 di LetteraturaHorror.it
– STRAORDINARI: Microracconto di 1000 parole per il concorso Racconti Fantasy 2021 di Historica Edizioni
– SOL INVICTUS: Microracconto di 1000 parole per il concorso Un Natale Horror 2021 di LetteraturaHorror.it
– ANIME IN POLVERE: Racconto post-apocalittico di 5000 parole
– ISOLA DELLE OMBRE: Racconto soprannaturale di 7000 parole
– RUBIN LAKE: Racconto del mistero di 6000 parole
– FIOCCHI DI SANGUE: Racconto horror di 8000 parole
RECENSIONE
Per questa raccolta di racconti non posso darvi un vero e proprio punto d’inizio o dire di cosa parla perché è un mix e un insieme di racconti horror e paranormali davvero ben scritti. Fin dal primo racconto si respira un’aria tetra, buia, oscura e misteriosa. Le capacità dell’autore sono proprio quelle di farci sentire all’interno di un vero e proprio racconto macabro, senza tralasciare nulla, anzi trascinandoci all’interno con violenza e determinazione. Le storie parlano di morte, di strane creature e di pericoli che si celano anche dietro la persona o la cosa che può apparirvi migliore di ogni altra con una tinta di humor, diciamo, sarcastico.
Siete pronti ad entrare nelle tenebre? Siete sicuri di voler affrontare un viaggio pericoloso e avvincente?
Il sangue annaffiò le orchidee e Mordred, inerme, pensò che quel pezzettino di merda stava rovinando i fiori per sua moglie. Mentre l’uomo percepiva che la sua anima veniva spolpata, vide una bambina bionda, bella come una visione angelica, che timidamente si avvicinava. Sembrava la cucciola di una divinità.
La trama non vi è una vera e propria trama per questa storia, trattandosi di una raccolta di racconti. Vi sono descritti solo brevemente i racconti e il relativo titolo, con lunghezza e brevi dettagli. C’è una breve introduzione che, considerato anche la brevità dell’opera è giusto che ci sia un riferimento a questi senza parlarne troppo e finire per spoilerare una cosa già abbastanza breve.
La copertina mantiene la linea di tutte le copertine precedenti dell’autore. Se dovessi dire la mia, le copertine sono fuori tema rispetto i racconti e la linea utilizzata non mi fa impazzire. Non so e non conosco il perché della scelta dell’autore ovviamente ma trovo che si piazzi bene e si presti con la storia semplicemente per i colori che porta con sé e non per tutto il resto. Il titolo è semplice e ben composto. Visti i racconti che vengono raccolti all’interno, il titolo sembra avere una valenza puramente dimostrativa e fa il suo lavoro mostrandoci, in anteprima, a cosa ci troveremo di fronte.
L’ambientazione e l’epoca non sono specificate nel dettaglio, ma variano di storia in storia; in alcune è talmente tanto breve che è anche solo difficile comprendere dove siamo, pensate!
Vecchi sdentati vestiti di stracci che cantavano in gaelico, gatti decapitati che facevano le fuse a bambini senza volto.
I personaggi di questa storia sono dei più disparati. Non c’è soltanto un personaggio, ma essendo molti ne conosceremo di diversi. E’ ovvio che laddove la storia è più lunga, riusciamo a comprendere meglio il personaggio e le ragioni che lo spingono ad agire in determinati modi. Quando invece la storia è molto breve, si ha poca empatia con il personaggio e comprendere le motivazioni o tutto ciò su cui si aggira la storia finisce per essere maggiormente difficile. In linea generale le storie hanno tutte un filo comune e dei personaggi interessanti e ben strutturati, che l’autore riesce a comporre molto bene.
La storia che più mi ha catturato e del quale ho apprezzato particolarmente la protagonista è stata la prima storia, MORSO DI LUNA, visto che ha un retroscena particolare e incuriosisce molto.
In un tempo lontano tutta la sua esistenza era racchiusa nel suo laptop. Foto, film, serie tv, libri, musica, documenti. Tutto digitalizzato. Teneva una copia del materiale più importante nel cellulare, per non rischiare mai di perdere nulla. Con un solo zainetto poteva portarsi appresso tutta la sua vita ovunque. Era l’era di Internet, un’epoca infame ritenuta falsamente di sviluppo e innovazione, dove tutta la conoscenza e le informazioni vivevano in una gigantesca nuvola invisibile di elettroni.
Il perno centrale delle storie si muove su una base chiaramente horror, con dei piccoli riferimenti humor molto dark, quasi al limite. E’ ovvio che l’allegoria dell’humor è collegato proporzionalmente a quanto accade nell’’horror e quanto questo a volte sa bizzarro o ai limiti dell’inverosimile. Il fulcro della storia si incentra sulla tenebra, sulle piccole pillole che l’autore ci racconta e che ha raccolto per i lettori in questo volume.
Lo stile utilizzato dall’autore è il medesimo di volumi precedenti. E’ lineare, fluido e molto particolare, in special modo nei dettagli. Le storie sono tutte molto macabre, cruente, determinate e, ad ogni modo, soprattutto originali. Il testo completo si legge in pochissimo tempo, quindi sappiate che potete leggerlo in qualsiasi contesto, anche fra una pausa e l’altra.
La pecca principale di questa raccolta di racconti è che molti sono talmente brevi che non si fa in tempo ad elaborarli o non si fa in tempo a carpire tutto ciò che l’autore sta cercando di comunicarci, perché è dato per scontato. Come se già si conoscesse. Ed è per questo che essendo troppo breve non si riesce né a comprendere a fondo il contesto effettivo, né i movimenti e le dinamiche che si aggirano attorno alla storia. Non che i racconti non siano leggibili, o non si comprendano, non fraintendetemi. Semplicemente c vorrebbe, almeno in qualche caso, qualche riga in più. Dall’altro lato ovviamente comprendo che il testo è stato utilizzato per un contest e raccolto appositamente qui quindi è normale che abbia questa valenza.
Una vacanza per fuggire dai propri demoni.
Entrambe le donnine avevano bisogno di staccare la spina e svuotare la mente da pensieri cupi ed angosciosi. Volevano godersi un viaggio spensierato per voltare pagina dalle loro vecchie vite ed iniziare un nuovo capitolo. Pillolina aveva finalmente deciso di usufruire delle sue ferie arretrate e, per non essere disturbata, aveva impostato il cellulare per bloccare tutte le telefonate. Era davvero stufa di vendere impianti fotovoltaici e bici elettriche. Sapeva che stava contribuendo a salvare il pianeta, ma la sua anima aveva bisogno di un altro tipo di nutrimento.
Il libro è una piccola raccolta per gli amanti del genere horror, ma una scoperta per chi vuole approcciarsi al genere e non ha avuto modo di provare fino ad ora, o non ne è mai troppo convinto. L’autore ci permette di avvicinarci al genere con determinazione e l’abilità di chi naviga in questo genere già da un po’. Consiglio la lettura, veloce e sicuramente originale.
Ronald Arkham scrive dei racconti che spaventano ma che al contempo stesso contengono un humor spiazzante e non così scontato come sembra. Una lettura che vi porterà in posti differenti, tutti con un finale drammaticamente sconvolgente.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.
Si ringrazia l’autore per la copia omaggio
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Sara ©