BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Eccoci qui di nuovo con una nuova recensione per voi. Questa settimana parto con una serie TV che ho concluso in settimana e di cui volevo parlarvi anche per avere un’opinione differente dalla mia. Siete curiosi di sapere di cosa sto parlando e cosa ne penserò? Ecco a voi:

Piattaforma: Netflix
TRAILER
RECENSIONE
La storia ha inizio alla festa di Nadia, organizzata dalle sue più strette amiche in un appartamento che non è il loro e dal primo momento spera che tutto si trasformi in una serata di indimenticabili festeggiamenti. Nadia conosce un uomo, Mike, e non perde tempo a fare sesso anche se a quella festa sta per arrivare il suo vecchio compagno da cui si è separata solo sei mesi prima. Tutto sembra andare a gonfie vele fino a che, una volta in giro con Mike, Nadia finisce per essere investita. Solo che Nadia non muore sul colpo, si ritrova nuovamente alla sua festa, nel bagno da dove era uscita poco prima e continua a rivivere la sera della festa all’infinito, in un loop di morti differenti da cui non sembra uscirne. Tutto cambia quando incontra Alan, anche lui muore di continuo e non riesce a spiegarsi il motivo.
Come finirà questo continuo loop in cui i due continuano a morire? Cos’è che l’ha provocato? Come riusciranno a fermare il tutto e a scoprire cosa c’è dietro a tutto questo?
La struttura della serie probabilmente è cosa già vista: non sono mancati film e film su una serie di morti che si ripetono a loop e non si capisce da cosa possa derivare. In questo frangente posso dire di essere rimasta piacevolmente colpita dalla struttura differente dal resto. Nonostante le morti si susseguono, si aggiunge un personaggio secondario, succedono cose inspiegate e – oltre ad essere le morti le più disparate in assoluto – ogni puntata si mette in dubbio ciò che si è visto nella precedente, cercando di trovare sempre nuove risposte al perché stia succedendo tutto questo.
I protagonisti e i personaggi che compongono la serie sono interessanti e ben costruiti, ognuno con il proprio carattere predominante ma con tanti segreti del passato, I personaggi principali, Nadia e Alan, si ritrovano a condividere quanto più possibile e finiscono per conoscersi nel profondo, molto più di quanto questo accada con altre persone. Infatti Nadia nasce molto esuberante ma finisce per essere schiva ed ermetica oltre che a irritante quando le viene chiesto del suo passato. Alan è un uomo che ha vissuto la sua vita programmando ogni cosa al centesimo, quasi avesse un impostazione militare o avesse dei problemi comportamentali. Purtroppo questo non verrà approfondito visto che ci si concentra più sul passato di Nadia che su di Alan e devo dire che avrei apprezzato qualche approfondimento anche su di lui che non fosse stato solo relativo alla donna con cui stava assieme.
I due, inoltre, risultano essere oltre che totalmente agli antipodi anche complementari in qualche modo. In più il collegamento che c’è fra i due e che i due si ricordano sempre cosa accade nelle giornate precedenti li spinge a passare più tempo assieme a cercare di capire cosa li ha spinti a finire sotto lo stesso inquietante scherzo del destino. L’unica cosa che non mi ha fatto impazzire, devo ammettere che è stata la voce del doppiaggio che non sembra rendere bene per il personaggio di Nadia, non so la immaginavo diversa e rende male a livello generale. Ma probabilmente è una cosa soggettiva e stupida quindi da darci del peso mi sembra ridicolo.
Le puntate sono relativamente molto corte, durano una ventina di minuti l’una e sono anche particolarmente piene di cose che accadono e rendono molto nonostante la brevità delle cose. L’unica cosa che mi aspettavo è che la serie spiegasse più cose nel finale. Nonostante ci siano diverse spiegazioni e persino chi guarda durante il corso delle puntate non può fare a meno di domandarsi come si risolverà e quali siano le cause, il finale sotto alcuni aspetti, specialmente nella parte finale lascia perplessi per una piccolissima dinamica che – ovviamente – non posso dire per questione di spoiler. Inspiegate restano anche, le apparizioni di lei bambina che continua a vedere solo Nadia ma di cui subisce colpi anche Alan di rimando.
Ho trovato che la serie si componga di elementi ben fatti, di una costruzione del personaggio di Nadia molto articolato e profondo, molto più di quanto sembra che l’attrice interpreta molto bene e rende dall’inizio alla fine della storia. Mi sono divertita durante la visione sia per questi personaggi unici, per la storia ma ancor di più a fare supposizioni sui loop, su chi poteva essere collegato e su cosa c’entrasse il tempo che portava la frutta a marcire ma loro a rimanere sempre nella stessa giornata. Una storia interessante, una serie autoconclusiva che spero possa colpirvi e piacervi.
