#SHARINGBOOKS – FANTASY

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io oggi torno con l’iniziativa del blog Vuoi conoscere un casino?

L’evento si chiama #sharingbooks e ha l’obiettivo di far conoscere il maggior numero di libri possibile a un pubblico il più vasto possibile. Per un mese, ogni lunedì verrà scelto un tema e tutti i post della settimana dovranno riguardare quell’argomento: dovranno essere scelti tre libri ed una citazione tratta da uno di questi (e legata al topic della settimana). Poi si dovranno taggare tre persone, inserendo l’hashtag dell’evento e il link rimandante al sito organizzatore (che trovate qua ).

Le tre persone taggate dovranno (se vogliono) a loro volta pubblicare un post con la stessa struttura. In ogni articolo uno dei libri dovrà essere ripreso dal post della persona che vi ha taggato, mentre gli altri due dovrete aggiungerli voi.

L’evento è iniziata lunedì 2 aprile, e terminerà il 29 aprile.


Il tema di oggi è: FANTASY

PS: Premetto che cene sono tantissimi che mi sentirei di consigliarvi ma non posso metterli qui tutti quindi ne scelgo tre fra i tanti. Sappiate che per me è difficilissimo fare questa scelta.


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Porto nel cuore Divergent di Veronica Roth edito DeAgostini. Questa è una saga che mi ha lacerato dall’interno e non posso non consigliarvela se non l’avete ancora letta. Un fantasy ambientato in una Chicago del futuro che stravolge sia per il funzionamento della società che per i suoi personaggi e la sua storia. La mia recensione: QUI

Ecco qui la citazione:

Ora mi domando se abbiamo tutti davvero bisogno di queste parole – Intrepidi, Eruditi, Divergenti, Alleanti – o se possiamo semplicemente essere amici, amanti, fratelli e sorelle, e definirci solo in base alle scelte che facciamo e all’amore e alla lealtà che ci lega.


The Midnight Sea - promo

Adesso facciamo un salto nel passato. Vi porto una saga travolgente ambientata nell’antica Persia, Midnight Sea di Kat Ross. Il primo volume è stato portato in Italia l’anno scorso ed anche il secondo è arrivato. Il terzo dovrebbe arrivare a breve. Una storia misteriosa con poteri, Daeva e Druj. La mia recensione: QUI

Ecco la citazione:

«Basta. Quello che dici non ha alcun senso, Darius.» «Darei ogni cosa per essere come te», replicò. «Per essere un buono. Ma sono un Druj. E mi piacerebbe che la smettessi di far finta del contrario.» «Sono dei bugiardi!» gridai, non curandomi di chi avrebbe potuto sentirmi. «Forse hanno mentito anche su altre cose. Forse hanno mentito su tutto!» «So cosa sono. Prendi il potere, Nazafareen. Non lo voglio.» «No.»

 


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Shadow Magic di Joshua Khan è un’altra saga che sto amando sempre più. Nonostante sia una storia più per ragazzi, è una storia davvero unica nel suo genere e piena di mistero e magia. Potenti regni della Luce e dell’Ombra. Una principessa salita al trono troppo presto e uno scudiero improvvisato a cavallo di un pipistrello. Una saga che amerete. La mia recensione: QUI

Ecco la citazione:

«Eserciti di non-morti? Questo è male.» «Davvero? A me sembra che gli eserciti di vivi siano peggio. Pensaci. Figli, padri e fratelli che partono per la guerra e forse moriranno, forse perderanno un braccio o una gamba. Che cosa ne sarà delle loro famiglie a casa, senza nessuno che semini o che si occupi del raccolto? Non conosceranno che fame e miseria. Perfino quelli che sopravvivono non sono più gli stessi. La guerra sfinisce gli animi.» Wayland indicò il cimitero. «Uno zombie non prova dolore. Ha già lasciato questo mondo. Nessuno fa assegnamento sul suo ritorno a casa, no? Una volta c’era una legge per cui potevi prestare servizio nell’esercito fino a dieci anni dopo la tua morte.»


Ecco! Questa settimana nomino i stessi della volta precedente così che possano continuare:


Cosa ve ne pare? Spero che le mie scelte vi piacciono. 

A presto,

Sara ©

BOOK TAG: GET TO KNOW ME.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE!

Oggi ho per voi una cosa diversa dal solito, da un lato per cambiare un pò e dall’altra perchè mi è piaciuto molto. Ho trovato questo tag da La lettrice in soffitta e, mi ritengo nominata e lo faccio a mia volta, visto che mi piace! Siete liberi di partecipare anche voi e di sentirvi taggati!
 
COLORE PREFERITO E LIBRO IN QUELLA TONALITA

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Il mio colore preferito è il celeste, blu e tutte le sue sfumature. Libri in quella tonalità ne ho diversi quindi sarebbe un pò difficile sceglierne uno solo. Uno che adoro molto per come è stato impostato è Gemina di Amie Kaufman e Jay Kristoff edito Mondadori.

DESCRIVITI CON TRE PERSONAGGI
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Piano piano ve le spiego le mie scelte, so che sono totalmente agli antipodi ma il motivo c’è.
Charlie, di Noi siamo infinito. Ecco, lui è stato esattamente come me per buona parte della mia vita. Charlie è insicuro, non ha amici ed è chiuso in se stesso. E poi vuole fare lo scrittore che è in buona parte ciò che vorrei fare anche io. Anche se al libro ho amato molto più il film, è più rappresentativo.
Katniss di Hunger Games. Katniss è sempre stata determinata e sagace ma anche molto silenziosa e testarda. Ecco il fatto che sia così e che riesca a nascondere le emozioni dietro una maschera, per molto mi somiglia. Anche per il suo essere testarda, molto spesso lo sono. In più ama Peeta, un ragazzo dolcissimo e premuroso, il tipo di ragazzo che io preferisco.
Faith di Absence. E’ abbastanza recente rispetto agli altri ma mi ci sono ritrovata subito. Faith ama la sua famiglia e allo stesso tempo teme il fatto che sia diventata invisibile, teme di esserlo e di non essere più vista. Ed è proprio il tema principale, l’invisibilità dei protagonisti oltre a come lo affronta la protagonista quello con cui mi sento vicina.

LIBRI CON GRANDI ASPETTATIVE. SI O NO. 
 
Ci sono sempre libri su cui ripongo grandi aspettative ma alla fine, in molti casi, quello su cui riponevo molte aspettative non si rivela tale e quello su cui ripongo poca aspettativa si rivela molto bello.

RACCOMANDA UN LIBRO PER OGNI STAGIONE

 
– Per l’inverno ecco che vi porto nel Regno delle Stagioni in Neve come Cenere di Sara Raasch, dove la protagonista Meira è un’Inverniana. Le recensioni le trovate in giro sul Blog se volete aprofondire. Questo mi sembra molto molto adatto per l’Inverno.
– Per la Primavera vi porto Nel Profondo Della Foresta di Holly Black, un libro che mi è piaciuto e che mi ha trasportato nella magia della foresta assieme alla protagonista e i suoi amici fatati. Una storia magica, che sembra proprio adatta per questo periodo.
– Per l’Estate il frizzante Noi siamo Tutto di Nicola Yoon con la nostra protagonista che farà follie per amore e il suo pesce preferito vive alle Hawaii e non ha mai visto il mare. Quale cosa più estiva? Un libro più che adatto direi.
– Per l’Autunno, mi è venuto in mente Pax di Sara Pennypacker da subito, senza pensarci. Un libro davvero speciale che parla di un’amicizia fra un bambino e la sua volpe. E forse il colore della volpe mi riporta all’autunno e al colore delle foglie che cadono.

UN LIBRO CHE TI HA DISTRUTTO EMOTIVAMENTE

Risultati immagini per io prima di teRisultati immagini per divergentAh-ah Fosse uno solo. Io ho una tendenza a farmi male emotivamente, ovvero sono masochista. Amo i libri drammatici o comunque che hanno un qualcosa di negativo, che ti attorcigliano le budella e che ti fanno stare male. Se mi fa piangere il libro, io sono completamente soddisfatta. Ma sono una piagnona, lo so quindi compassione PLEASE! 🙂

Quindi vi dovrei stilare una lista? Uno dei libri che mi ha devastato è stata la saga di Divergent di Veronica Roth. Sono stata male per un mese. Tipo lutto, ecco.

Risultati immagini per se tu mi vedessi oraPoi Io prima di te di Jojo Moyes, commuovente è dire poco.

Come non citarvi Se tu mi vedessi ora di Cecelia Ahern? Letto due volte, pianto tutte e due.

Ce ne sono tanti :O Come elencarveli tutti? 

 


UN LIBRO CHE RACCOMANDI A CHIUNQUE
Troppi. Se devo dirvelo senza pensare, il primo che mi viene in mente che dico LEGGETE, LEGGETE, LEGGETE è Hunger Games di Suzanne Collins. Ma ce ne sono davvero tanti che vale la pena leggere. 
 


UN LIBRO DA LEGGERE CON TE E BISCOTTI
Tutti? Essere a casa mentre si legge, con un bel te caldo, in inverno e una bella coperta calda è il mondo che vorrei. Peccato che leggo quasi sempre in giro, sui mezzi e il mio sogno si infrange.

GUILTY PLEASURE BOOK?
Mumble… Mumble…
 

DESSERT PREFERITO E LIBRO CHE TE LO RICORDA
ea628-5159szovzmlNon ho un vero e proprio dessert preferito perchè sul fatto di pasticceria non amo granchè. Le torte fatte in casa mi piace soltanto la crostata con la marmellata, il ciambellone li aborro proprio (e mia madre mi detesta per questo). Amo qualche dolce, sopratutto quelli al caramello e se dovessi sceglierne uno vi parlerei del Creme Caramel (tanto per cambiare, io adoro il caramello, sappiatelo) e un libro che me lo ricorda (attenzione non un libro che parla di questo dolce o che fa riferimento a dolci in generale) …
Mia nonna saluta e chiede scusa di Fedrick Backman. Un libro sensazionale, che parla di una nonna e di sua nipote. La scoperta della vita della nonna vista dagli occhi di sua nipote. Meraviglioso.
 

 SEI UN PROCRASTINATORE? QUALI LIBRI RIMANDI SEMPRE?
Ehm… diciamo…non troppo. Più che altro rimando quelli che non ho tempo di leggere ma io continuo a comprare e continuano ad arrivare…quindi ho la collezione di libri da leggere. Non c’è un libro che rimando proprio perchè non voglio leggerlo, però ne ho tanti in attesa, questo si.

Allora, siete con me? Chiunque può partecipare, sono davvero curiosa di conoscere le vostre risposte.
A presto,
Sara ©

RECENSIONE #59 – FOUR DI VERONICA ROTH

BUON POMERIGGIO CARI LETTORI!

Con la recensione di questo volume chiudo definitivamente un cerchio, quello della saga di Divergent essendo l’ultimo volume di cui vi parlerò. Sto parlando di:

Titolo: Four 910dxqcy9ol

Autore: Veronica Roth
Serie: Divergent
Pagine: 283
Editore: DeAgostini
Sinossi: Quando per Tobias Eaton – il figlio del leader degli Abneganti – arriva il Giorno della Scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole andarsene dalla fazione che per sedici anni è stata la sua prigione e allontanarsi dalla furia del padre violento. Per il suo nuovo inizio sceglie di unirsi agli Intrepidi, perché desidera imparare da loro a sconfiggere le proprie paure e a essere coraggioso. Con un nuovo nome, “Quattro” comincia l’addestramento, che lo porta ben presto a scalare la classifica degli iniziati e ad attirare su di sé l’interesse delle più alte sfere dirigenziali, che lo vorrebbero trasformare nel più giovane capo fazione che gli Intrepidi abbiano mai avuto. Ma è davvero così… oppure c’è qualcosa di più inquietante dietro gli intrighi attuati dai leader Intrepidi? Due anni dopo, Quattro – disgustato dalle trame della sua fazione – è pronto a fare la propria mossa e a lasciarsi di nuovo tutto alle spalle, ma l’arrivo di una giovane iniziata cambia ogni cosa. Perché, grazie a lei, Quattro scopre un lato di sé che non credeva di possedere. Grazie a lei, potrebbe tornare a essere semplicemente Tobias.

RECENSIONE:

Come spiega la Roth stessa in questo volume, l’idea iniziale di Divergent era nata con il personaggio di Tobias, ma si è resa conto che non era adatto come protagonista e restava ad un punto morto. Per cui è stato utilizzato Tris come personaggio principale della saga ma ha voluto raccontare comunque questo punto di vista perchè fa comunque parte di un ruolo fondamentale all’interno della saga.

La storia si svolge due anni prima di Divergent per pi confluire nello stesso momento. Ma non è una vera e propria storia dal lato di quattro ma sono una serie di “episodi” della vita di Tobias, successivamente negli Intrepidi, Quattro.

Il tutto ha inizio alla Cerimonia della scelta e il passaggio di Tobias dalla fazione degli Abneganti alla fazione degli Intrepidi.

Poi passa all’addestramento nella Fazione e a tutto ciò che scopre stando all’interno oltre i problemi che ha con Eric. Poi finalmente incontra Tris e si avranno delle parti in cui convergono con quelle di Divergent solo che si sapranno dei retroscena non conosciuti in Divergent, ovviamente.

Annuisco. Non mi sorprende che le prove dell’iniziazione siano già cominciate, che siano cominciate nell’istante stesso in cui abbiamo lasciato la sala della Cerimonia delle Scelte. Così come non mi sorprende che gli Intrepidi si aspettino che dimostri di essere alla loro altezza. Osservo il treno che si avvicina. Adesso sento anche il sibilo delle ruote sulle rotaie. Lei mi sorride. «Ti troverai benissimo qui, sai?» «Cosa te lo fa pensare?» Si stringe nelle spalle. «Mi dai l’impressione di essere uno pronto a combattere, tutto qui.»

La trama non è male. E svela un pò in maniera generale ciò che accade all’interno del volume. Ma per scoprire tantissimi dettagli bisogna leggerlo! Ma penso comunque sia sempre meglio leggere la saga e poi dedicarsi a questo volume perchè è secondario rispetto al resto.

La copertina mi piace molto, soprattutto il colore sgargiante dello sfondo. E poi la ruota panoramica sullo sfondo ricorda quella di Divergent. Quindi rappresenta un pò la paura dell’altezza di Quattro e in più sembra un pò il carattere instabile ma prorompente del protagonista stesso di questo libro.  Il titolo non poteva essere dei migliori e decisamente rappresentativo. Cos’altro mettere altrimenti? (E meno male che non è stato cambiato!) 

L’ambientazione è la medesima dei precedenti, della saga per capirci, quindi Chicagol’epoca non è definita ma il libro si svolge in un futuro distopico due anni prima 

«Ti manca casa tua?» Gli chiedo. (…) «Non proprio» risponde Zeke. «Voglio dire, sono lì. Gli iniziati interni non dovrebbero parlare con le loro famiglie fino al Giorno delle Visite, ma io so che se avessi davvero bisogno posso contare su di loro». Annuisco. A Shauna si chiudono gli occhi e finisce per addormentarsi con il mento appoggiato sulla mano. «E tu?» dice lui. «Ti manca casa tua?» Sto per rispondere di no, ma proprio in quel momento a Shauna scivola via la mano da sotto il mento e lei finisce con la faccia sopra il muffin al cioccolato.

I personaggi che qui troveremo sono i stessi della saga di Divergent ma sono decisamente più approfonditi. La cosa mi ha provocato un profondo piacere perchè mi sentivo molto a mio agio a muovermi nel loro mondo e quindi mi ha fatto piacere conoscere meglio anche personaggi minori.

Tobias/Quattro ho imparato a conoscerlo sotto una luce completamente diversa da quella degli altri volumi. E’ fragile, instabile e tremendamente insicuro.

Zeke è ciò che esattamente avevo immaginato. Nella saga di Divergent ho adorato in particolar modo Uriah ed ho simpatizzato sempre un pò per Zeke. Divertente, donnaiolo oltre che un amico su cui si può contare. Un vero Intrepido.

Shauna è stata una vera e propria scoperta. Non l’ho amata particolarmente durante la saga ma la Roth ha saputo far apprezzare questa giovane ragazza forte, determinata e innamorata.

Eric era un Erudito, un trasfazione anche lui. Saccente e arrogante conferma ciò che avevo sempre pensato. Una persona odiosa e insopportabile.

ed altri che troverete leggendo questo volume. Non posso svelarvi tutto no?!

Cammino verso i binari della ferrovia, troppo eccitato e carico di energia per stare fermo. Sta arrivando un treno. Vedo lampeggiare la luce sulla prima carrozza man mano che si avvicina. (…) Poi vedo la sagoma scura di una persona, in piedi in uno degli ultimi vagoni. Una figura alta e magra, protesa verso l’esterno, aggrappata ad una maniglia. Per un solo istante, mentre la macchia indistinta del treno mi oltrepassa, ne vedo i capelli scuri e ricci e il naso adunco. Assomiglia a mia madre. Poi la figura sparisce, assieme al treno.

Il perno centrale è Quattro stesso e la sua scelta. Sopravvivenza o meno, vuole sentirsi libero e sceglierà gli Intrepidi. Imparerà a sopravvivere con le sue forze, a combattere ed a lottare contro le sue stesse paure. In più imparerà a farsi degli amici e ad amare.

Lo stile utilizzato è il medesimo dei libri della Roth e della saga stessa di Divergent. La cosa che ho notato, anche in Allegiant è questa: troppi problemi e “fisime mentali” per essere un uomo. Inizialmente infatti è stato decisamente pesante poi si è ripreso una volta entrato negli Intrepidi tutto si è sciolto ed è andato un pò più veloce.

La cosa peggiore di tutto questo, che è molto più evidente in Allegiant ma ne ho avuto la conferma, è che per Tobias è utilizzato lo stesso stile e la stessa linea di pensiero di Tris. Sembrava di leggere quasi della stessa persona per lo stile utilizzato. Cosa che ho notato meno, ad esempio, in Carve The Mark sempre della stessa autrice. Lì i personaggi sono molto differenziati e probabilmente è cresciuta in questo senso.

Lei sorride e io, per la prima volta, mi domando se le piaccio. Se riesce a sorridermi anche quando sono in questo stato… be’ forse si. Una cosa la so: per aiutarmi a dimenticare quanto è orribile il mondo, preferisco lei all’alcool.

Il libro è stato buono anche se vi ho spiegato i problemi poco sopra. E’ stato comunque coinvolgente ed ho apprezzato scoprire il tutto da un altro punto di vista oltre che conoscere nuovi personaggi.

Un buon libro tutto sommato che vi consiglio se avete letto la saga e se non ‘avete ancora letta, leggetelo dopo aver letto i precedenti volumi. Io vi consiglio la trilogia!

Il mio voto per questo libro è di: 4 conchiglie.

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Cosa ne pensate? Lo conoscete già? Lo avete letto? Se avete letto la saga ve lo consiglio, se non avete letto la saga ve lo consiglio ugualmente ma come ultimo libro perchè sarebbe preferibile leggere Divergent per primo per comprendere al meglio tutto.

Alla prossima,

Sara. ©

RECENSIONE #57 – ALLEGIANT DI VERONICA ROTH.

BUON POMERIGGIO LETTORI BELLI!

E buona domenica. Oggi termino la settimana in bellezza e termino con l’ultimo capitolo della saga di Divergent. Sono angosciata da ieri sera e vorrei cominciare a rileggerla da capo! Ho amato questa saga in una maniera allucinante. Ma no è proprio la fine fine perchè avrò da leggere l’epilogo che mi ha mandato gentilmente la Mondadori e che non è in commercio quindi ve ne parlerò quando lo leggerò!

Titolo: Allegiant
Autore: Veronica Roth
Serie: Divergent #3
Editore: DeAgostini
Pagine: 538 

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Sinossi: La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il “sistema per fazioni” era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.

RECENSIONE:

Innanzi tutto devo ringraziare il mio ragazzo perchè questa saga è un suo regalo ed è stata azzeccatissima infatti lo obbligherò presto a leggerla perchè ne vale la pena. (Non fate caso al “lo obbligherò”. Lui non legge spesso e ho iniziato a passagli delle saghe da leggere e dice sempre che sono belle e vuole leggere i seguiti quindi dovrà leggere anche questa!)

Passiamo oltre i miei vagheggi. Come per la precedente, essendo questo l’ultimo capitolo della saga se avete intenzione di leggerla, non so quanto vi convenga leggere la recensione – cercherò di non fare spoiler ma purtroppo non è così semplice essendo un terzo libro. Poi non dite che non vi avevo avvisato! Per chi già conosce la saga potete proseguire!

La storia ha inizio esattamente dove l’abbiamo lasciata. Voi dite: dove l’abbiamo lasciata? Per non fare spoiler gratuiti posso solo dire che è stato visto un filmato di Edith Prior che spiega come sono finiti a Chicago ed a mandarceli sono stati loro stessi assieme alle persone oltre la recensione. Inoltre la città sembra essere sotto il dominio degli Esclusi. I nostri protagonisti, quindi, si ritroveranno a dover scoprire verità che fanno male, troppo male. 

Cosa succederà in questo finale sorprendente? Cosa cambierà nei nostri protagonisti? Di quali consapevolezze prenderanno parte?

«Direi che decidiamo tutti il destino dei nostri figli, ogni volta che facciamo una scelta nella vita» dico vagamente. «Noi due avremmo scelto le stesse fazioni, se la mamma e il papà non fossero entrati negli Abneganti? Chi lo sa? Forse non ci saremmo sentiti così soffocati. Forse saremmo diventati persone diverse.» Un pensiero si insinua nella mia mente come una creatura strisciante: Forse saremmo diventati persone migliori. (…) Fisso il tavolo. Negli ultimi minuti è stato facile far finta che Caleb e io fossimo di nuovo fratello e sorella.

La trama è, rispetto alle altre, migliore. Non svela quasi nulla di ciò che accade in Insurgent ed è un bene, assolutamente. Inoltre penso che sia corretto anche il fatto che non sveli molto di ciò che accade nel libro stesso.

La copertina rispetto alle due precedenti mi piace sicuramente di meno. L’acqua si riferisce agli Eruditi ma non trovo la connessione con questo libro. Avrei preferito il simbolo dei Candidi visto che i ragazzi scoprono verità sImmagine correlataconvolgenti che cambieranno la loro vita e ne determineranno le scelte.

L’ambientazione, stavolta passa dalla Chicago iniziale al fuori, ciò che i nostri protagonisti non conoscono. Ed è peggio di ciò che pensavano. Pensavano che avrebbero trovato la salvezza ma ciò che trovano sarà peggiore di restare chiusi a combattere. L’epoca invece non si sposta, siamo sempre nel futuro.

«E così sei stato bandito dalla tua piccola cerchia di seguaci?» «No» rispondo d’istinto per poi aggiungere: «Forse. Ma non sono miei seguaci.» «Ma smettila! Sono una specie di setta, il Culto di Quattro.» Non posso fare a meno di ridere. «Sei geloso? Vorresti avere una setta di psicopatici tutta tua?» Inarca un sopracciglio. «Se fossi uno psicopatico, ti avrei già ucciso nel sonno.» «E avresti aggiunto i miei bulbi oculari alla tua personale collezione, senza dubbio.» Anche Peter ride mentre mi rendo conto che sto chiacchierando e scambiando battute con l’iniziato che ha conficcato un coltello nell’occhio di Edward e che (…). Non so bene quali azioni dovrebbero pesare di più nel mio giudizio. Forse dovrei dimenticarmele tutte e permettergli di ricominciare daccapo. «Potresti entrare nel mio piccolo club degli odiati.» propone Peter. «Per il momento gli unici membri siamo io e Caleb, ma considerato quanto sia facile essere detestati da quella ragazza sono sicuro che il nostro numero crescerà.»

I personaggi che troviamo sono quasi sempre gli stessi. Fra tutti i personaggi ho preferito sicuramente Tris ma ce ne sono stati altri anche.

Tris è forza, determinazione e coraggio. Un intrepida sotto tutti i punti di vista ma ha anche numerosi punti deboli. E’ fragile ed insicura, ad esempio.

Quattro/Tobias, l’ho preferito nel primo libro appena conosciuto poi non mi ha mai fatto ne caldo ne freddo. Sempre scostante, pieno di segreti, chiuso. Non mi ha mai ispirato granchè.

Ho apprezzato molto il personaggi di Uriah. Un ragazzo sensibile, attaccato alla famiglia e forte sia personalmente che fisicamente. Dal primo libro l’ho praticamente adorato, mi ha ispirato molto più di Quattro e non chiedetemi il perchè.

Peter è un egoista e non mi è mai andato giù. L’ho detestato sempre. Un vigliacco dall’inizio alla fine. Caleb… non ho parole per descrivere Caleb e quasi preferisco Peter  a lui, vi dico solo questo.

Christina al primo volume l’ho amata molto. In questo, sembrava molto attaccata a Uriah ma era un legame d’amicizia dettato dalla solitudine e non da altro. Nel secondo volume sembra quasi un margine, una presenza di passaggio mentre in questo volume torna ad essere più presente. 

ma ce ne sono molti altri, ma non posso farvi l’elenco di tutti ovviamente.

Una volta pensavo che innamorarsi fosse semplicemente come atterrare in un posto e non aver alcun controllo su quello che ne sarebbe seguito. Forse questo vale per i primi incontri, ma non è più vero per noi, ora. Sono innamorata di lui, ma non ci sto assieme solo perché non ho alternative, come se non potessi trovare qualcun altro. Sto con lui perché lo scelgo ogni giorno quando mi sveglio, ogni giorno in cui litighiamo o ci mentiamo o ci deludiamo a vicenda. Lo scelgo continuamente, e lui sceglie me.

Il perno centrale è la sopravvivenza e la verità. Scoprire cosa c’è al di là della recinzione. Se saranno salvi una volta fuori e se potranno farsi una nuova vita, tranquilla e priva di tirannie, guerre o chissà quale altro scenario. Ma quello che scopriranno sarà ancora più difficile da accettare.

Risultati immagini per gif allegiantLo stile utilizzato è il medesimo degli altri volumi. Non cambia molto e non si discosta dai precedenti. L’unica cosa a cambiare è il fatto che questo ultimo libro viene suddiviso in due punti di vista. Quello di Tris e quello di Tobias, o Quattro per meglio intenderci.

L’unica pecca che ho notato, se così vogliamo chiamarla, è che fra i due scorre lo stesso flusso. Ovvio la scrittrice è la stessa ma avrei sperato che il flusso di coscienza maschile di Tobias fosse minore di quello di Tris. Ma non è stato così. Ma credo sia pur sempre una scelta e come tale non la giudico.

Una volta pensavo che essere innamorati fosse semplicemente come atterrare in un posto e non avere alcun controllo su quello che ne sarebbe seguito. Forse questo vale per i primi incontri, ma è più vero per noi, ora. Sono innamorata di lui, ma non ci sto assieme solo perché non ho alternative, come se non potessi trovare qualcun altro. Sto con lui perché lo scelgo ogni giorno quando mi sveglio, ogni giorno in cui litighiamo o ci mentiamo o ci deludiamo a vicenda. Lo scelgo continuamente e lui sceglie me.

Il libro è stato piuttosto coinvolgente. Avrei voluto essere parte anche io della cosa perchè è stato tutto ben pensato ed elaborato oltre che ben costruito.

Mi ha lasciato una serie di emozioni contrastanti. Mi si è stretto il cuore al saluto tra Zeke e Quattro, quando decidono di andare via dalla città, uno dei miei pezzi preferiti. Poi il finale spiazza un po’ ma è assolutamente accettabile. Ho versato anche delle lacrimuccie il che non mi accade sempre, solo se il libro mi è piaciuto molto e ciò che accade mi lascia il cuore stretto in una morsa.

Detto questo, lo consiglio vivamente. Una saga che ti lascia con il fiato sospeso e ti fa leggere pagina dopo pagina senza mai voler lasciare il libro da parte.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene!

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Cosa ne pensate? DOVETE ASSOLUTAMENTE LEGGERLA SE NON L’AVETE FATTO PRIMA! Io ve la consiglio e spero la leggiate questa saga perchè merita davvero.

Alla prossima,

Sara. ©

RECENSIONE #54 – INSURGENT DI VERONICA ROTH.

BUON POMERIGGIO LETTORI E PARTICELLE!

Eccomi qui, carica per una nuova recensione solo per voi! In questo periodo sto leggendo a manetta perchè ho trovato tutti libri decisamente belli e che scorrono via come acqua quindi che ve lo dico a fare! Eccovi che comincio subito:

insurgent_bookTitolo: Insurgent

Autore: Veronica Roth

Serie: Divergent #2

Editore: DeAgostini 

Pagine: 510

Sinossi: Una scelta può cambiare il destino di una persona… o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei… Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.

RECENSIONE:

Questo volume è il secondo della saga di Divergent, di Veronica Roth. Prima di iniziare la recensione premetto che è inevitabile che parlando di questo volume, io non cada su eventi accaduti nel primo volume. Tutto questo per dire che se non avete letto Divergent (ed avete intenzione di leggerlo) non vi conviene leggere la recensione, se invece siete temerari, benvenuti. Comunque cercherò di evitare spoiler il più possibile ma non garantisco nulla! Io vi ho avvertito!

La storia ha inizio esattamente dove l’avevamo lasciata con Divergent. Tris si sveglia da uno dei suoi incubi sul treno in cui erano saliti lei, Quattro, Caleb, Peter e Marcus una volta fuggiti dalla fazione degli Intrepidi. Sono diretti dai Pacifici nella speranza di essere capiti e aiutati. Nella speranza di trovare degli alleati.

Sembra essere tutto tranquillo fin quando nella fazione dei Pacifici, Tris comincia a starci stretta ed oltretutto scopre segreti fondamentali per la loro sopravvivenza. Fin quando non arriveranno i traditori, che li stanno cercando.

Riusciranno a sopravvivere? Riusciranno a salvarsi? Cosa succederà a Tris e Quattro? Leggete, leggete, leggete!

I Pacifici possiedono circa una decina di camion che usano per trasportare le merci, ma solo nei fine settimana. Mi si rizzano i capelli sulla nuca. Se non sono i Pacifici, probabilmente sono gli Eruditi. Devo assicurarmene. Afferro il ramo sopra di me con entrambe le mani, ma mi tiro su solo con il braccio sinistro. Mi sorprende scoprire che sono ancora in grandi di farlo. 

La trama non svela molto e rispetto a quella del primo ed è pensata decisamente migliore della precedente.

La copertina non mi convince molto, proprio come quella del primo libro, più che altro per la grafica semplice. Ma il colore di questo libro mi ha colpito molto oltre che lo stemma dei Pacifici sullo sfondo che è assolutamente figo rispetto a tutti gli altri simboli.

Il titolo, come per il precedente volume, ci sta molto bene e sicuramente, preferisco il fatto che non siano stati tradotti in italiano altrimenti non so cosa ne sarebbe uscito. 

L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi, trattandosi della saga iniziata con Divergent. Ci troviamo in una Chicago devastata e circondata da muri di cinta in un’epoca post-apocalittica.

Mi sono resa conto che le persone sono costituite da diversi strati di segreti. Credi di conoscere, di capirle, ma le loro motivazioni ti sono sempre nascoste, seppellite nei loro cuori . E tu non le conoscerai mai, anche se a volte decidi semplicemente di fidarti.

I personaggi sono sempre i stessi del primo libro, perlomeno i principali.

La storia ruota molto attorno a Tris e Quattro ma conosceremo più profondamente altri personaggi: 

Conosceremo i Pacifici e la loro capofazione Johanna e i Candidi con Jack che nel primo volume non erano stati approfonditi molto. Ed è stato molto particolare conoscere anche le altre parti che sono in gioco in questa “ribellione” diciamo. Troveremo, ovviamente, Jeanine e conosceremo molto il suo lato perfido, ritroveremo i vecchi compagni di Tris, un Peter strano e diverso, approfondiremo leggermente Marcus e conosceremo gli Esclusi che ormai sono diventati una vera e propria fazione autonoma e forte.

«Ti amo.» L’ho già detto una volta, prima di consegnarmi agli Eruditi, ma lui era addormentato, allora. Non so perché non gliel’ho detto quando poteva sentirmi: forse avevo paura di affidargli un sentimento così intimo, o di non sapere che cosa significhi amare qualcuno. Ma ora la cosa che più mi spaventa è il non averlo detto prima che fosse troppo tardi… non averlo detto prima che fosse troppo tardi per me. Io gli appartengo e lui mi appartiene, ed è sempre stato così. Mi guarda, e io aspetto la sua reazione, aggrappata alle sue braccia per tenermi in piedi. Aggrotta la fronte. «Dillo un’altra volta.» «Ti amo, Tobias.» (…) Affonda il viso nel mio collo e mi bacia proprio sopra la clavicola, poi sulla guancia e sulle labbra. «Ti amo anch’io» mormora.

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Il perno centrale è la ribellione, è il coraggio è la libertà che si vuole raggiungere. Non esistono più fazioni che tengano, adesso contano alleanze, i Divergenti e sopravvivere. Ma dove si nasconderà la verità?

Lo stile utilizzato è il medesimo del precedente libro. Ma questa volta voglio aprire un dibattito xD (Non è vero, voglio solo esprimere i miei pensieri ecco tutto).

Ho notato diverse recensioni su Goodreads e in giro mentre leggevo il volume che davano pareri piuttosto discordanti. Molti si sono soffermati sul fatto che questo volume fosse un insieme di paturnie mentali della protagonista oltre che  il cambiamento nella relazione fra Quattro e Tris.

Premetto che Quattro non mi trasmette nulla, non è un uomo che su carta ti fa sognare, o almeno non me. E direi che è un peccato ma ci sta perchè non tutti siamo uguali su gusti e modi di pensare e ci mancherebbe.

Ovviamente il libro è più pensato, e vi spiego in che modo. Tris si fa carico della perdita dei genitori, di aver ucciso un suo amico che era sotto simulazione per salvarsi, e cerca di capire il perchè Quattro nasconde tanti segreti (che in amore non dovrebbero esserci, o almeno non troppi perchè esiste la parolina magica chiamata “Fiducia“). Prendete una sedicenne, una Chicago devastata e delle fazioni. La ragazza abbandona la propria famiglia e va a stare in un’altra fazione ma sa di non appartenere ad una sola di esse ma addirittura, più di una perchè lei è Divergente. Mettete poi che vede morire nello stesso giorno entrambi i genitori e si ritrova a combattere per qualcosa di molto più grande di lei. In più l’uomo che ami e che è l’ultima persona che ti è rimasta oltre tuo fratello ti nasconde dei segreti. Non ve le sareste fatte anche voi due domande o non vi sareste fatti venire anche voi dei problemi? Beh, io si e credo che sia normalissimo.

«Vieni, Insorta. » dice, strizzandomi l’occhio. «Cosa?» Mi appoggio e salto giù. Lui apre la borsa su cui stava seduto: è piena di vestiti azzurri. Fruga nel mucchio e ne lancia qualcuno a me e a Christina. Mi toccano una maglietta azzurra e un paio di jeans. «Insorta. Sostantivo. Persona che agisce contro l’autorità stabilita, ma senza necessariamente ricorrere alla violenza.» «Hai bisogno di dare un nome a tutto?» esclama Cara, passandosi le mani sui capelli biondo scuro per mettere a posto le ciocche scomposte. (…) Questa volta voglio che sia diverso. Questa volta deve essere diverso. «Mi piace » affermo. «Insorta. E’ perfetto».

Ovviamente, come il precedente, l’ho adorato. L’ho divorato in pochissimo ed è stato decisamente coinvolgente. Non metto in dubbio il fatto che fosse più intenso di pensieri che la giovane protagonista fa ma l’ho trovato giusto e non troppo pesante.

Non vedo l’ora di proseguire ma sono comunque dispiaciuta che questa saga sta giungendo al termine. Con questo, termino dando il mio giudizio!

Il mio voto per questo libro è di: 4 pesciolini e mezzo.

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Cosa mi dite? Vi ho messo curiosità? Dai dai dai. Dovete leggere questa saga, non potete perderla!

Alla prossima,

Sara. ©

RECENSIONE #52 – DIVERGENT DI VERONICA ROTH.

BUONA POMERIGGIO CARI LETTORI!

Come state? Io piuttosto bene e buon Lunedììì!!! Oggi vi presento la recensione di un libro che sicuramente conoscerete bene visto che è uscito da un bel po’ di cui c’è anche una trasposizione cinematografica. Ma io non l’avevo mai letta e ho cominciato chiedendomi perchè non l’ho cominciata prima! :O Pazza! Avrei dovuto perchè mi ha colpito molto. Sto parlando di:

divergent_book_by_veronica_roth_us_hardcover_2011Titolo: Divergent
Autore: Veronica Roth
Pagine: 487
Prezzo: 10,99 € – il tascabile.
Sinossi:  Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l’amicizia per i Pacifici, l’altruismo per gli Abneganti e l’onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l’unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c’è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto – se reso pubblico – le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l’addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza…

RECENSIONE: 

La storia ha inizio una mattina come tante ma non per Beatrice, giovane sedicenne Abnegante. Tutti le persone arrivate all’età di sedici anni devono fare un Test Attitudinale che deciderà le loro caratteristiche principali ed in quale fazione sono più portate. Questi test non sono vincolanti ma consigliano. Il giorno della scelta della fazione ognuno può scegliere come meglio crede per se. Restare nella propria fazione con la propria famiglia o cambiare e non rivedere più i familiari. Perché La fazione prima del sangue

Vi spiego le cinque diverse fazioni così che possa risultarvi tutto decisamente più chiaro perchè inizialmente ho avuto difficoltà tecniche anche io.

Gli Abneganti è la fazione altruista e dedita a regole ferree. Prima il bene degli altri e poi il prossimo. Nella fazione non sono previste forme di divertimento perché reputano il proprio piacere o divertimento come atto di egoismo/vanità. Il loro colore è il grigio.
Gli Eruditi sono i sapienti, dediti alla conoscenza e pensano sempre a migliorare loro stessi e la comunità in cui vivono costruendo e studiando meticolosamente. Il loro colore è il blu.
Gli Intrepidi sono forti, aggressivi e combattivi. Proteggono la città e sono addestrati per qualsiasi cosa possa accadere. Il coraggio è la loro caratteristica principale. Il loro colore è il nero.
I Candidi sono trasparenti ed Onestà è la loro parola d’ordine. Mentire non rientra certo nelle loro doti visto che la loro natura li porta sempre a dire la verità. Loro non mentono mai. Il loro colore è il bianco.
I Pacifici sono dediti al lavoro della terra e dei campi e non serve dire il perché del loro nome; infatti non prendono parti e prendono decisioni insieme, come una vera comunità. Si occupano di tutto questo per tutte le fazioni ed operano in fattorie all’estremo della città. I loro colori sono il rosso e l’arancione.
Poi ci sono gli Esclusi che sono coloro che non rientrano in nessuna delle categorie. O perchè infrangono le regole della fazione o perchè non superano l’iniziazione.

La nostra protagonista si troverà di fronte ad un test inconcludente in cui risulta Divergente, una persona che per la società potrebbe essere pericolosa, e decide al giorno del test di abbandonare la sua famiglia per scegliere gli Intrepidi. Sarà la scelta giusta?

Il motivo principale per cui ho scelto gli intrepidi: non perchè sono perfetti ma perchè sono vivi. Perchè sono liberi.

La trama è piuttosto in linea con la storia e sembra non destare sospetti di tutto il caos che succede e che ti lascia pagina dopo pagina incollata al libro. E non fa spoiler di ciò che accade quindi direi che è assolutamente cosa ottima.

La copertina non mi fa impazzire devo dire, come anche le prime e vere originali che penso conosciate già. La cosa che almeno è comprensibile che il simbolo sulla copertina sarà quello degli Intrepidi, quello che la nostra cara e giovane protagonista Beatrice, sceglie.

La storia è ambientata, come avete potuto comprendere dalla trama a Chicago. Una Chicago sconvolta dalle guerre e suddivisa in fazioni oltre che isolata dal resto del mondo fuori. L’epoca è relativamente futura, anche se non è specificata una vera e propria data.

Ora mi domando se abbiamo tutti davvero bisogno di queste parole – Intrepidi, Eruditi, Divergenti, Alleanti – o se possiamo semplicemente essere amici, amanti, fratelli e sorelle, e definirci solo in base alle scelte che facciamo e all’amore e alla lealtà che ci lega.

I personaggi sono molti ma io vi parlerò di quelli principali e che prenderanno più piede all’interno di questo libro.

Beatrice è la protagonista e voce narrante della storia. Per la maggiore la sentirete nominare con il nome di Tris (nome che decide di cambiare all’arrivo nella nuova fazione). Una ragazza che sembra non sapere cosa vuole dalla sua vita e si ritrova al centro di qualcosa più grande di lei. Leggete e scoprite!

Caleb è il fratello di Tris. Un ragazzo apparentemente dolce e altruista. Alla cerimonia della scelta stupirà tutti con il suo improvviso cambiamento nel voler diventare un trasfazione. Capirete meglio leggendo.

Quattro è l’addestratore nella fase di iniziazione degli Intrepidi. Un ragazzo forte, deciso e misterioso, almeno inizialmente. Nel corso del libro si apre totalmente e cambierà decisamente scoprendo un lato debole, uno dolce, uno coraggioso e tanto  ancora.

e Cristina è l’unica vera amica di Tris. Da quando cambia fazione lei sarà tutto ciò che ha e tutto ciò a cui tiene, dopo Quattro. Si sostengono e si fanno forza in un posto che sembra essere tranquillo ma che cela molti lati oscuri.

Se Peter cerca di provocarmi, lei mi difenderà. Mi rimprovero fra me e me per la mia debolezza. Gli insulti di Peter non dovrebbero toccarmi, e io dovrei concentrarmi su come migliorare nel combattimento, non sulla sconfitta di ieri. E dovrei avere la volontà, se non la capacità, di difendermi da sola, senza fare assegnamento su nessun altro.

Il perno centrale è Tris ed il suo segreto, la sua Divergenza. Cercherà di mantenere tale la cosa per sopravvivere ma la fazione che ha scelto non è di certo una passeggiata come pensava. Dovrà lottare col sangue e con i denti per restare in piedi e per restare nella fazione.

Lo stile utilizzato è stato piuttosto semplice anche se molto profondo. L’autrice analizza molto cosa prova la protagonista anche nelle singole cose che fa. Quindi a volte può risultare pesante, a volte no. Ma ho notato molto la differenza fra Carve The Mark ultimo libro dell’autrice rispetto a questo libro con cui ha esordito. Il testo utilizzato è molto più scorrevole rispetto a quanto lo sia stato l’ultimo uscito ma ho avuto il piacere di notare che l’autrice risulta essere sempre brutale in alcune cose.

La cosa che ancora mi risulta incognita è l’essere Divergente cosa comporta. Non viene spiegato e non viene approfondito e spero che nei prossimi volumi venga spiegato in modo da capire cosa può succedere e perché siano così pericolosi. (Forse perché nessuno può controllarli?)

Devo dirti una cosa’ bisbiglia. Io faccio scorrere le dita lungo i tendini della sua mano e lo guardo. ‘Forse sono innamorato di te’. Sorride un po’. ‘Aspetto di essere sicuro per dirtelo comunque’ ‘Molto premuroso da parte tua’ dico, sorridendo anch’io. ‘Dovremmo trovare un foglio di carta così potresti fare una tabella o un grafico o che so io’. Sento la sua risata contro il mio fianco, il suo naso scivola lungo la mia mascella, le sue labbra premute dietro il mio orecchio ‘Forse sono già sicuro’ ammette ‘È solo che non voglio spaventarti’. Ridacchio ‘Pensavo mi conoscessi meglio’ … 

Ammetto che subito dopo aver letto il libro sono corsa a vedere il film, più per curiosità che altro e devo dire che il film è stato piuttosto deludente su tutta la linea. Il libro stravince su tutti i fronti, senza ombra di dubbio. Di tutta la durezza negli allenamenti per l’iniziazione, di tutto il percorso che è stato fatto è stato decisamente sminuito.

E’ stato tutto molto coinvolgente, mi sono sentita anche io parte degli Intrepidi, una categoria molto forte e decisa di cui avrei voluto far parte anche io. Pensate che mi è bastata una giornata per terminarlo, quindi che dire?

Lo consiglio? Ovvio che si. Una partenza di una saga che si prospetta interessante.

Il mio voto per questo libro è di : 5 balene!

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Allora, voi cosa ne pensate? Sono sicuro che voi lo avete già letto ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi!

Alla prossima,

Sara. ©