RECESIONE #620 – LILO DI INES GARLAND.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io molto bene e non vedo l’ora di parlarvi di questo volume davvero dolcino che non poteva mancare all’interno delle mie letture. Amante dei cani come sono, questo piccolo libricino per bambini e ragazzi mi ha ricordato il mio cagnolone scomparso ad agosto e sono stata davvero felice di avere opportunità di ricordarlo e di leggere di un bel cagnolone e la sua padrona. Per cui debbo ringraziare Uovo Nero, la casa editrice che mi ha permesso di leggerlo e di potervene parlare qui. Ecco a voi:

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Autore: Ines Garland
Illustrazioni: Maite Mutuberria
Traduzione:
Francesco Ferrucci
Data di uscita:
9 dicembre 2022

Pagine: 200
Link d’acquisto: https://amzn.to/3CgGI2g
Trama: I genitori di Emi sono partiti per un viaggio e lei rimane per qualche giorno con i nonni e il loro cane Lilo. L’animale si rende presto conto che la ragazza, un tempo affettuosa e giocosa, è ora una preadolescente testarda, attaccata al suo cellulare, che spesso si chiude nella sua stanza per piangere. Lilo, che ha una capacità speciale di percepire la tristezza e la paura attraverso gli odori, cercherà di scoprire, con l’aiuto di Olivertwist, un astuto cane randagio, e della misteriosa gatta Berenice, chi sta rovinando la vita alla nipote dei suoi padroni. Nella sua avventura, Lilo affronterà anche una paura che lo paralizza: Adele, la cagnolina che gli piace, non deve vedere che ha le gambe così corte. Inés Garland racconta una storia di gestione della rabbia e del dolore, in cui il mondo degli animali e quello degli esseri umani si compenetrano in modo insolito. 30° Premio di letteratura per l’infanzia Ala Delta (2019) White Ravens 2020 Età di lettura: da 10 anni.

RECENSIONE

La storia ha inizio un giorno come tanti altri per Lilo. E’ al parco ma non vuole farsi vedere dalla cagnolina che gli piace per non mostrare le sue zampette basse e tozze delle quali non va assolutamente fiero nonostante sia bello anche così. E’ lì che nota anche che la nipotina dei suoi padroni, Emi, odora di lievito e un cane lo sa che la paura odora di lievito. E’ in quel momento che si rende conto che la sua padroncina è triste ma non si capacita del motivo per il quale il contesto in cui si trova e l’utilizzo del telefono cellulare complichi le cose e la renda ancor più triste. Così, il piccolo Lilo decide di armarsi di pazienza e di arruolare i suoi amici per aiutare a capire quale sia il problema di Emi e come aiutare per risolverlo e una nuova avventura per lui avrà inizio.

Cosa succederà al piccolo Lilo? Riuscirà a scovare il motivo per cui Emi è sempre triste e mogia? Chi l’aiuterà nell’impresa e cosa combineranno tutti? Riuscirà a liberarsi dei pregiudizi verso il suo aspetto e finalmente lasciarsi vedere dalla cagnolina che tanto gli piace?

La paura odora di lievito. Noi cani lo sappiamo. La paura ti fa credere che ciò che ti spaventa è enorme e tu sei piccolo, e il modo per non sentirti piccolo  è arrabbiarti tanto, perché quando sei arrabbiato sembri più grande.

Lilo - EdelvivesLa trama è piuttosto semplicistica e, seppur il volume sia molto piccolo, essa risulta lunga e articolata. La trama non è nientemeno di ciò che andremo a leggere all’interno del volume e ci illustra in maniera generale chi è il nostro piccolo protagonista temerario di nome Lilo e quali paure lo mettono in allerta e che pensa richiedano il suo intervento. E’ un animale dolcissimo e ci permetterà di scoprire – per chi non lo conosce – anche il mondo canino.

La copertina è piuttosto dolce e assolutamente rappresentativa della storia che andremo a leggere. Ho visto che, in ogni caso, non è stata modificata dall’originale ed è stato mantenuto tutto com’era, il che rende ancor meglio anche tutte le illustrazioni che sono all’interno visto che sarà lo stesso illustratore a curare anche l’interno. Possiamo vedere la piccola Emi con una scia blu sul retro che somiglia alla coda di un drago e rappresenta la scia o la coda di tristezza o lievito, se così vogliamo chiamarlo – dal punto di vista di Lilo – che la contraddistingue, assieme al piccolo cagnolino che vive assieme ai suoi nonni. Emi sta con i nonni visto che i genitori sono partiti per un viaggio e quindi il tutto si svolgerà lungo questi periodi e oltre ma la trovo assolutamente rappresentativa e dai colori e i disegni che catturano al punto giusto. Il titolo, di controparte, è piuttosto semplice e non ha nulla di particolare visto che porta il nome del protagonista indiscusso di questa storia: il piccolo cagnolino della famiglia. Anche qui, nulla è variato dall’originale e non posso dire che questo connubio non sia soddisfacente visto che i requisiti ci sono tutti e finisce per essere interessante e ben composto.

L’epoca è sicuramente moderna visto Emi, che ha a che fare spesso con il suo telefonino.

Mi è venuta voglia di dargli un morso a un orecchio, ma non l’ho fatto. Gli ho detto che se erano amici miei dovevano aiutarmi anche se non capivano perché mi interessava quella ragazza. Gli ho detto che dovevano aiutarmi a investigare anche se non mi capivano, che gli amici servivano anche a questo.

I personaggi di questa storia non sono poi tantissimi, non essendo neanche troppo esteso il volume. Quindi è normale che si riduce a un numero esiguo ma non per questo meno importante di altri. Emi è la nipote di Héctor ed Ava e sono loro ad essere i padroni di Lilo e avranno una componente non indifferente all’interno del volume sia di influenza sul loro dolce cagnolone, sia sulla storia in generale visto che alla fine anche Lilo si adatta alle loro difficoltà e li comprende. Emi vive il cagnolone semplicemente perché i suoi genitori sono partiti per un viaggio e lei finisce con i nonni ed è per questo che poi Lilo si trova a voler aiutare la padroncina più piccola che è in difficoltà. Non avremo solo Lilo in questa strana avventura ma i suoi amici cani che sono strani ma divertenti e ognuno con la propria peculiarità che consente loro di essere altrettanto fedeli al loro amico e di aiutarlo nel momento di difficoltà.

C’è Olivertwist, un astuto cane randagio che finisce anche lui all’interno della famiglia per un periodo e finirà per essere apprezzato per il suo cuore grande e l’immenso aiuto che darà al nostro protagonista; e la misteriosa gatta Berenice della casa della persona con cui Emi sembra essere in difficoltà. Anche lei avrà una componente sullo sviluppo della storia e sulla visione dei gatti – quindi non solo dei cani – all’interno di questa struttura narrativa.

Lilo è un personaggio del tutto inaspettato con cui non ci si aspetta realmente di averci a che fare. E’ un cane molto dolce, temerario e casinista nonostante poi alla fine sia tenero e non combini poi tutti questi disastri. Tutto ciò che fa è a fin di bene seppur non riesca a resistere a determinate tentazioni che finiscono per metterlo anche in difficoltà. E’ un personaggio canino molto semplice e determinato in ciò che fa, specialmente nella felicità e nel benessere della sua famiglia. E’ un cagnolone che non vi lascerà delusi e che vi piacerebbe avere per voi.

Maite Mutuberria - Ilustratzailea, ilustradora, illustrator

Da quel giorno hanno imparato tutti ad avere pazienza. Ogni giorno dovevano salire sulla montagna della pazienza, e doveva scalarla persino Héctor, che aveva più pazienza di tutti gli altri messi insieme. Anch’io, in quel periodo ho imparato ad avere molta pazienza. Ava voleva riempirmi la ciotola e ci metteva un sacco di tempo perché faceva tutto con una mano sola. Io avevo fame  e le prime volte saltavo e mettevo le zampe sul ripiano della cucina. Poi mi sono reso conto che così la facevo soffrire perché non poteva fare più in fretta, e allora restavo fermo  e aspettavo, aspettavo, aspettavo.

Il perno centrale si concentra quasi esclusivamente sul benessere della piccola Emi e di comprendere ciò che la turba in maniera non indifferente. Nonostante il cane non abbia le capacità per leggere un cellulare o per fare cose che solo gli umani possono fare, riesce a percepire la difficoltà in cui versa la bambina e riesce a sentire l’odore di lievito, quello di pericolo o di difficoltà. E’ un cane intelligente e perspicace seppur a volte si lasci trasportare dagli eventi e perda il punto di vista primario ma si butta a capofitto per cercare di risolvere al meglio che può, ciò che rende la vita triste alla piccola padroncina.

La Estantería 'Lilo', una divertida historia de animalesLo stile utilizzato dall’autore è relativamente molto semplice e di scorrevole lettura visto anche l’età per la quale il libro è stato concepito essendo un libro per bambini/giovani ragazzi. Il libro è scritto in prima persona dal punto di vista del cane ed è stata questa la cosa più bella sotto la quale scoprire questo piccolo volume: poter conoscere anche per poco le sensazioni che muovono il piccolo animale, quali impulsi lo spingono a fare delle piccole marachelle e quali invece lo spingono a preoccuparsi per il proprio umano.

L’aspetto visivo lascia davvero estasiati. Ho apprezzato la composizione del volume e la frase sul retro che è una meraviglia – la mia preferita in assoluto del volume che rappresenta molto anche i cani in generale così come l’uomo – e le illustrazioni all’interno che rendono tutto particolare, originale e magico, colorato e unico nel proprio genere. Le pagine al tocco sono lisce e di un qualcosa di differente dal solito e la leggibilità del volume ovviamente è adatta ai più piccoli vista la tipologia di scrittura utilizzata all’interno, per loro adatta. Sotto questo punto ho apprezzato davvero tanto la storia visivamente rappresentata: non potrete non amare Lilo, Emi e i suoi nonni, nonché padroni del nostro protagonista.

L’aspetto che non mi ha spinto a dare il massimo a questo volume è la trama che un po’ finisce per perdersi dentro sé stessa. Ero piuttosto curiosa di capire cosa succedesse ad Emi ma non pensavo ne che la soluzione avvenisse in questo modo ne che il cane si ritrovasse altrove pur di risolverla e che nessuno se ne preoccupi abbastanza. E’ stato un finale tutto sommato giusto ma non è stato ben coinvolgente e costruito come avrebbe dovuto essere, a mio parere. La soluzione poteva essere benché più semplice o quella posta poteva essere resa in maniera molto più semplice: resta il fatto che ciò che viene posto in questo modo risulta – per una piccola parte del volume – difficile per un giovane lettore. E questo mi ha lasciato perplessa e poco incline a dare un risultato maggiore nonostante abbia adorato tutto di questa storia, in primis Lilo e il suo entusiasmo, il suo modo di coinvolgerti e di cambiare prospettiva di tutte le cose che ci circondano. E’ un buon personaggio e, assieme ad Emi, è stato reso molto bene, coinvolgente e ricco di azioni che, seppur semplici, hanno reso l’idea del cane e dell’uomo.

Ciò che rende più felici noi cani – non tutti, ma quasi tutti – è far felici i nostri padroni. Kai non era la mia padrona, ma vedere la sua felicità quando si è svegliata e mi ha visto ai piedi del letto era un regalo per qualsiasi cane.

E’ un libro dolce e piacevole che i bambini troveranno altrettanto interessante, posso scommetterci. Consiglio la lettura ai più piccoli ovviamente ma anche ad un pubblico adulto e a chi ama i cani. Io ho perso da poco il mio cane e ci ho rivisto tanto di lui qui dentro, quindi non lasciatevi sfuggire questa opportunità ed imparare ad amare anche voi Lilo e la sua splendida e bellissima famiglia. E’ una storia da apprezzare e conoscere.

Inés Garland ci coinvolge in una piccola avventura di un cane che cerca di aiutare a rendere felice la sua padrona e a scoprire il motivo che la rende infelice, triste e insoddisfatta. Lilo vuole rendere felici chi ha attorno e come non amarlo seppur non basti che la sua presenza a rendere quella famiglia felice, seppur lui non lo sappia? A volte noi uomini non ci rendiamo conto di quanto amore ci donano gli animali finché non li perdiamo e Lilo ha tantissimo da dare. Lo amerete.

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe essere una lettura che potrebbe piacervi? Io come sempre vi aspetto qui e vi abbraccio.

A presto,

Sara ©

RECENSIONE #493 – IL CANE CHE GUARDA LE STELLE DI TAKASHI MURAKAMI.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Eccoci qui, con un nuovo libro per voi. Sono felice di averlo letto e vi auguro un buon lunedì. Un libro che volevo leggere da tanto, acquistato diverso tempo fa e che mi ha emozionato tantissimo. Quindi di sicuro mi sento di consigliarlo già da qui. Ecco che ve ne parlo:

Titolo: Il cane che guarda le stelle
Autore: Takashi Murakami61pkjelz-l._sy346_
Data di uscita: 18 novembre 2015
Editore: Edizioni BD 
Link d’acquisto: https://amzn.to/3ay6DFl
Trama: Il volume racconta la commovente storia del cane Happy e del suo padrone, chiamato affettuosamente “Papà”, nel loro viaggio per il Giappone.
Un racconto tenero, splendidamente disegnato, dedicato a tutti gli amanti del migliore amico dell’uomo (e non solo). Un successo in patria, con oltre 400.000 copie vendute e una trasposizione cinematografica. Arrivato negli Stati Uniti sull’onda di Hachiko, ha ricevuto ottime recensioni dalla stampa di settore (Publisher’s Weekly) ed è stato inserito nella lista dei dieci migliori manga pubblicati nel 2011 dal sito di riferimento “Comics Worth Reading”.

RECENSIONE

La storia ha inizio un giorno come tanti altri, quando delle persone trovano una macchina abbandonata in un campo con due corpi all’interno. E’ qui che si torna indietro e nasce la storia di una famiglia come tante altre. La storia di un uomo e del suo cane, che ama guardare le stelle. Un padre è in giro con sua figlia e lei nota il piccolo cagnolino che non può fare a meno di portare via con sé. Il padre non è molto d’accordo per la scelta ma alla fine è l’unico realmente affezionato al piccolo cagnolino, chiamato dalla famiglia Happy. Il piccolo cane crescerà nella famiglia e si ritroverà a vivere varie fasi della famiglia condividendo sempre più tempo con quello che lui chiamerà per sempre “Papà“.

Cosa succederà al cane e al suo padrone? Quali cose li accompagneranno nel corso della loro vita e nel corso della crescita dell’animale? Quali consapevolezze raggiungerà l’uomo e quanto amore avranno da donarsi due esseri soli?

Risultato immagini per il cane che guarda le stelle

La trama di questo volume è molto breve ma significativa. Non vi pentirete se deciderete di dare un’occasione a questa storia. Dolce. emozionante e commovente.

La copertina è meravigliosa e la trovo molto semplice ma efficace e d’effetto. Non sembra molto significativo e in netto contrasto con quello che è il titolo ma il campo di girasoli è un punto molto importante sia per il piccolo cane Happy che per la storia stessa che scoprirete leggendo. Il titolo è semplice ma d’effetto. Mi ha conquistato tutto assieme donando semplicità e bellezza alla lettura, ancor più di quanto mi aspettassi. Il titolo è significativo e la spiegazione la troverete sia all’interno del volume con la storia stessa, sia qui sotto che vi ho inserito la frase che viene citata all’inizio della lettura del volume.

L’ambientazione dove ha inizio è poco fuori Hokkaido, in Giappone ma come tutta la storia che gira più luoghi che spero possano colpirvi, dei paesi molto piccoli, specialmente nei pressi della costa; l’epoca sembra essere abbastanza moderna anche se non molto. Più anni fa che ora, primi anni duemila ecco. Una storia che vi colpirà.

Risultato immagini per il cane che guarda le stelle

I personaggi di questa storia non sono tantissimi, anzi tutt’altro ma sono la colonna portante di questa storia in tutto e per tutto. E’ la storia di una famiglia e di un uomo, protagonista principale, che si ritrova solo con il suo animale, l’unico e il solo che sembra amarlo ancora. Un uomo semplice, di poche pretese e che amava la propria famiglia, la figlia, la moglie e il suo piccolo animale. Un uomo solitario e riflessivo, dolce e ricco di sorprese oltre che tanto malinconico e nostalgico.

Voce narrante è il piccolo cane Happy è un animale docile e dolcissimo che ama il suo principale padrone e che non ha occhi che per lui. Adora le lunghe passeggiate in cui il suo padrone adora raccontare cose e parlare con lui o anche solo passare dei momenti assieme. E’ un cane che in questa storia trasmetterà quanto di più vero e sincero donino questi animali all’uomo. Happy è un cane dolcissimo, tenero e affezionato al burbero e solitario uomo che ha deciso di tenerlo e portarlo con sé.

Risultato immagini per il cane che guarda le stelle

Il perno centrale di questa storia è l’amore del cane verso il suo padrone e, nonostante tutto quello che possa accaderci nella vita, il cane sarà sempre lì accanto a noi. La fedeltà del cane è qualcosa di assolutamente indescrivibile e l’amore che l’uomo e il suo animale provano reciprocamente è qualcosa di toccante ed emozionante.

La grafica e le illustrazioni sono tipiche dei manga e con la lettura da destra verso sinistra, assolutamente in bianco e nero. Vista e narrata dal punto di vista del piccolo cane Happy, la storia dice molto sull’amore e sulla generosità, sull’amore, la fiducia e il legame reciproco che si crea fra un cane e il suo padrone. Lo stile dell’autore è molto semplice e dai lineamenti e dai tratti marcati per alcune cose, come per il disegno stesso del padrone ma assolutamente leggeri per altro, specialmente per il cane che trasmette qualcosa di unico e inimitabile.

Mi ha colpito molto la descrizione iniziale che dice molto della storia stessa, ovvero questo:

IL CANE CHE GUARDA LE STELLE
Indica una persona che desidera ciò che non può avere,
dall’immagine di un cane che continua a osservare le stelle con smania.

La storia alla fine riprende un personaggio che sembra essere esterno alla storia seppur anche lui sia molto riflessivo. Comunque credo che questo personaggio sia legato anche lui alla storia stessa e doni anche lui qualcosa al lettore, esattamente come tutti gli altri personaggi di questa storia.

Una tematica potente, a volte sottovalutata e magari anche banale potrebbero dire alcuni, ma che non morirà mai. Di famoso ricordiamo sicuramente Hachiko, la storia del cane che rimase fedele al suo  padrone nonostante questo fosse morto e lui lo aspettasse con tanta speranza. Questa storia colpisce con la stessa intensità e la stessa emozione coinvolgente, nostalgica e malinconica. Una storia d’amore potente, più di tante altre.

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Il libro è una piccola perla e uno di quei manga che porterò sempre con me nel cuore. Un libro che vi consiglio assolutamente e spero che leggerete in molti perché è semplice ma toccante. Consigliatissimo.

Non conoscevo Takashi Murakami  prima di leggere questo volume e devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso.Una storia di fedeltà, di due solitudini e di un’emozionante amore che dura tutta la vita. Da leggere.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

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Libro acquistato

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Cosa ne pensate? Potrebbe piacervi e spero possiate apprezzarlo perchè vi commuoverà.

A presto,

Sara ©