REVIEW PARTY: NOWHERE GIRLS DI AMY REED (#157)

BUONGIORNO CARE PARTICELLE!

Sono qui con un nuovo evento tutto per voi e tutto al femminile ma rivolto a tutti quanti perchè portatore di un messaggio potente. Ringrazio Rosaria di Aria’s per avermi coinvolto e la Piemme per averci permesso la lettura di questo libro. Ecco qui:

8162741_3007520Titolo: Nowhere girls
Autore: Amy Reed
Editore: Edizioni Piemme
Genere: Young adult
Data: 27 febbraio 2018
Link d’acquisto: http://amzn.to/2tg4A5c
TramaChi sono le Nowhere Girls? Sono tutte le ragazze, ma per cominciare sono in tre: Grace, tenera e impacciata, è nuova in città, dove si è dovuta trasferire a causa dei pregiudizi nei confronti della madre; Rosina, lesbica e punk, sogna di diventare una rockstar, ma è costretta a lavorare nel ristorante messicano di famiglia; ed Erin, un’asperger con due fissazioni, Star Trek e la biologia marina, vorrebbe assomigliare a un androide ed essere in grado di neutralizzare le emozioni. In seguito a un episodio di stupro rimasto impunito, le tre amiche danno vita a un gruppo anonimo di ragazze per combattere il sessismo nella scuola. Le Nowhere Girls, una moltitudine di voci diverse, dovranno superare la paura e l’imbarazzo per confrontarsi con coraggiosa onestà e opporsi alle minacce di chi si sente forte e non è disposto a mettersi in discussione. Ma alla fine riusciranno in ciò che sembrava impossibile: le cose possono cambiare e tutti hanno diritto alla felicità. Senza compromessi. Senza discriminazioni.

RECENSIONE

Immagine correlataLa storia ha inizio con tante di NOI, tante giovani ragazze ma in origine sono tre: Grace, Rosita ed Erin. Insieme a loro però, ce ne sono molte altre che soffrono, che vengono trattate da schifo, maltrattate, insicure, stuprate, sole.

Grace, Rosita ed Erin sono completamente diverse una dall’altra ma si ritroveranno a condividere la stessa causa. Grace si è appena trasferita, va a vivere nella casa di Lucy Moynihan, una ragazza che ha lasciato in camera strani scritte/avvisi di aiuto e chiede alle altre ragazze cosa le sia successo. E’ qui che tutto si scatena e su insistenza della novellina Grace si darà inizio ad una rivoluzione totale: Le Nowhere Girls sono arrivate.

Chi sono le Nowhere Girls? Cosa cercano di ottenere? Cosa faranno Grace, Rosina ed Erin assieme? Cosa cambierà a Prescott e nelle persone che conoscono? Riusciranno finalmente a farsi sentire e soprattutto a farsi valere?

 

ATTENZIONE! ATTENZIONE! AI RAGAZZI DELLA PRESCOTT HIGH. Ora basta! Non giocherete più coi nostri corpi. Non sono pedine da manovrare come vi pare e piace. Non è una guerra. Vi vogliamo dalla nostra parte. Sappiamo che potete fare di meglio, ragazzi. Nn restatevene zitti, quando assistete a qualcosa di sbagliato. Non voltatevi dall’altra parte. Noi non lo faremo. Non più. – Le Nowhere Girls

La trama è ben strutturata l’unica cosa è che forse racconta troppo ed io vi consiglio di non leggerla tutta perché è bene leggere prima di sapere come le cose vanno a finire. Quindi 

La copertina è semplice ma funzionale. Sono felice che la Piemme abbia deciso di mantenere l’originale perché è davvero, davvero bella. Voi non credete? Il titolo è pressoché simile all’originale. E’ stato soltanto tolto il “The” ovviamente inglese ed è stato lasciato soltanto Nowhere Girls ovvero “Le ragazze di Nessuna Posto” o qualcosa di simile.  

 

La storia è ambientata a Prescott, una cittadina americana chiusa mentalmente dove tutti si conoscono e e l’epoca è assolutamente moderna, una società contemporanea, ai giorni d’oggi.

«(…) Devono saperlo tutte». «Tanto tu non hai niente da perdere» sussurra Connie, ma la stanza è piccola perciò la sentono tutte. «E con questo cosa vuoi insinuare?» ribatte Elise, le lentiggini ancora più scure sul volto in fiamme. «Voglio dire…be’…sei lesbica, giusto?» risponde Connie. «Mica ti devi preoccupare di quegli stronzi come noialtre». «Veramente no» replica Elise, abbattuta, con gli occhi a terra. «Ehm, Posso?» interviene Rosina. «Comunque, sono stronzi anche con le lesbiche. A volte pure peggio». «Capisci cosa intendo» replica Connie. «A dire il vero, no» risponde Rosina sporgendosi in avanti. «Cosa intendi di preciso?» «Che tu…ehm… sei carina, perciò nessuno lo penserebbe, Elise invece sembra…» «Non sono lesbica!» grida Elise. (…) «Tutte stronzate» conclude Connie.

I personaggi all’interno del libro sono diversi e ben strutturati ma io mi focalizzerò sulle tre protagoniste principali che narreranno questa storia oltre a tutte le voci che ci gireranno intorno.

Grace è una ragazza con qualche chilo in più che arriva a Prescott da un’altra città. E’ chiusa e non ama molto il fatto che sua madre se ne vada in giro a predicare e a fare il pastore nelle chiese di quartiere. Si sente poco ascoltata e sola ed è sollevata che abbia cambiato scuola per ciò che subiva nella precedente ma allo stesso tempo ha paura della nuova scuola dove dovrà andare.

Rosina è messicana e vive come le altre a Prescott. Il suo sogno segreto è di diventare una rock star. Si prende cura della sua famiglia lavorando al ristorante di suo zio assieme alla madre, tiene d’occhio i suoi cugini e si prende cura di sua nonna che ogni tanto fugge di casa. E’ una ragazza responsabile ma anche testarda e coraggiosa. Una ragazza dai sentimenti forti ma talvolta repressi per dare spazio solo alla famiglia. Una voce inascoltata.

Erin ha la sindrome di Asperger che ama Star Trek,la biologia marina e vorrebbe sentirsi come un androide. E’ una ragazza veramente intelligente, non ama lo stretto contatto con le persone ne la confusione ma è brillante e veramente un bel personaggio. Ama vestirsi con le solite cose sgualcite e sdrucite e porta i capelli corti che rasa di frequente. E’ stata sinceramente quella che ho preferito assieme a Rosina. 

«Fino alla biblioteca se la caverà. La signora Trumble, la bibliotecaria, è gentile con lei. Penso che anche lei abbia qualche problema dello stesso tipo». La risposta non la convince. Qualcosa di Eric ha spaventato Erin tanto da mandarla in tilt. Da farla correre via. Non è una cosa da ignorare. E per risolverla non basterà andare in biblioteca e restare da sola. «Non è così indifesa, sai?» dice Rosina. «Lo so» conferma Grace. Il fatto che non sia indifesa, però, non significa che non abbia bisogno di aiuto.

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Il perno centrale sono proprio le Nowhere Girls. Non solo le tre amiche ma l’insieme di ragazze che si uniscono per superare vincoli imposti dalla società, paure opponendosi alle minacce di chi sembra apparentemente più forte. 

Lo stile utilizzato è stato decisamente molto fluido avendo comunque la caratteristica e l’impronta che si adatta ai giovani adolescenti. Questo non fa che il libro sia prettamente adolescenziale e solo per ragazzi, questo libro colpisce tutti in verità. 

La storia è scritta tutta in terza persona e i capitoli si dividono in quattro tipi. Uno per ogni voce delle tre protagoniste e una voce chiamata NOI che riassume le voci delle ragazze, di tutte le ragazze e quella ragazza potresti essere anche tu.

Il tema che colpisce è molto attuale è la questione che colpisce la città di Prescott. Per questo le Nowhere Girls si uniscono, per combattere il sessismo all’interno della scuola ma anche all’interno della città stessa e in quella che colpisce le altre ragazze nelle città attorno. Anche davanti alle Nowhere Girls tutti pensano che siano delle sciocche ragazzine che fanno tutto questo per ripicca ma la motivazione è molto più grande e loro combatteranno con tutto ciò che possono. Saranno forti. Saranno coraggiose. Saranno unite.

L’unica cosa che forse non ho digerito a pieno è stato il repentino cambiamento di Grace. Quando è arrivata in città veniva da una scuola dove tutti la prendevano di mira e nessuno parlava con lei. Qui addirittura si è messa “a capo” di un movimento di sole ragazze. Anonimamente si, ma si è esposta sempre troppo per quanto possa essere una che ha sempre subito e che è sempre stata in un angolo. Il cambio è stato troppo repentino nel personaggio e non l’ho amato molto.

Quanta della sua vita ha sprecato in attesa della manna dal cielo, troppo impaurita per rischiare, per farsi avanti e rivelar i propri desideri? Come se gli altri sapessero tutto di tutti, compreso quello che Dio ha in serbo per lei. Decide che è arcistufa di aspettare. La paura resta, certo, però vacilla. Ed è tutto merito dell’amore, che le ha dato prima il bisogno di aprire bocca e azzardarsi a parlare, e poi la fiducia per farlo. Forse è stata la sua preghiera. Si è rivolta a sua madre, le ha chiesto aiuto e Dio ha risposto attraverso di lei.

Il libro è stato molto bello, vero, pieno di verità profonde, e di tematiche attuali. Il femminismo come movimento, come unione, come parte di un qualcosa che ci rende più forti e più sicure.

Amy Reed ha proposto una storia profonda, che lancia un grido d’aiuto, un grido femminile, una moltitudine di voci che si fonde come fosse una sola. Le Nowhere Girls sono le donne che non hanno paura. Le Nowhere Girls siamo noi, siamo tutte noi. 

Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.

quattro e mezzo


Seguite le altre tappe del Review Party! Eccole qui sotto:

Nowhere Girls Calendario


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Sara ©