RECENSIONE #631 – SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE DI PATRICK NESS, da un’idea di Siobhan Dowd.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Come state? Io tutto bene, anche se questo periodo sono stanca e mi piacerebbe un po’ di tranquillità. E’ un periodo pieno di cose da fare e si fanno mano a mano. Un volume che fino ad ora avevo sempre voluto leggere ma non ci ero mai riuscita è questo di cui sto per parlarvi: ho visto il film più di una volta e lo adoro e sono davvero felice di aver avuto modo di leggerlo. Siete pronti a questo volume che spero avete sentito nominare? Ecco che ve ne parlo: 

81dgognrbzlTitolo: Sette minuti dopo la mezzanotte 
Autore: Patrick Ness, Siobhan Dowd.
Data di uscita: 22 giugno 2021 (la nuova edizione) ma il libro è del 2014
Pagine:  224
Casa editrice: Mondadori

Link d’acquisto: https://amzn.to/40HcU94
Trama:

Il mostro si presenta a Conor sette minuti dopo la mezzanotte. Puntuale. Ma non è il mostro che Conor si aspettava, l’orribile incubo fatto di vortici e urla che lo tormenta ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Questo mostro è diverso. È un albero. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.

TRAILER FILM TRATTO DAL LIBRO

RECENSIONE

Sette minuti dopo la mezzanotte - Film - RaiPlayLa storia ha inizio per Conor O’Malley una sera come tante altre. Sette minuti dopo la mezzanotte il mostro si presenta alla finestra della sua stanza. Il mostro chiamava il suo nome ma Conor pensa bene a un sogno ad occhi aperti, nulla di più quindi nonostante la sorpresa, sa che non può nulla. Eppure questo mostro a forma di albero di Tasso che risiede sulla collina poco lontana da casa sua è venuto proprio per lui e chiama il suo nome, più e più volte. Il mostro verrà per raccontare tre storie e si aspetta che la quarta venga da Conor: la verità. Conor è un ragazzo emarginato che è finito in un vortice doloroso come un incubo senza fine da quando sua madre si è ammalata e sta seguendo le cure mediche.

Cosa vorrà davvero il mostro da lui e perché si presenta, Sette minuti dopo la mezzanotte? Cosa vuole cercare di dire a Conor questa strana creatura? Perché racconta le storie e perchè Conor sembra averne bisogno? Cosa significherà per Conor tutto quello che sta avvenendo in questo periodo della sua vita e come lo affronterà, alla fine di tutto?

Il mostro si presentò poco dopo la mezzanotte. È così che fanno. Conor era sveglio quando arrivò. Aveva avuto un incubo. Be’, non un incubo: l’incubo. Quello con il buio e il vento e le urla. Quello con le mani che gli scivolavano dalla presa, per quanto cercasse di trattenerle. (…) E fu allora che il mostro parlò. Conor O’Malley, disse, mentre un poderoso alito caldo odoroso di terriccio entrava dalla finestra e gli soffiava indietro i capelli. La voce tuonava potente, gutturale, così forte che Conor la sentì vibrare nel petto. Sono venuto a prenderti, Conor O’Malley.

La trama è molto semplice ma, così come il trailer ci presenta il volume. E’ una storia commovente, per ragazzi, una di quelle che tutti dovrebbero intraprendere. E’ una trama godibile e ci presenta il volume senza troppi fronzoli, ovviamente.

La copertina di questo volume in particolare è un po’ spenta ma ne ho viste diverse in giro e, o viene utilizzata la copertina del film per il volume o ci sono diversi formati in cui questo volume viene sviluppato. Si veda anche il nuovo formato della Oscar Mondadori che ha il mostro in primo piano e sembra quasi un libro horror più che per ragazzi. Insomma, ce ne sono davvero di tutte le fogge. Questo da me utilizzato e messo qui nella recensione è la versione più leggera, anche se ce n’è pure un altra in cui si vede solo l’albero e la scritta è sull’albero con dei caratteri corsivi molto carini. Trovo che questa rispecchi meglio il volume visto che si vede Conor O’Malley, si vede l’albero di Tasso che si trasforma in mostro e il cimitero ove il tasso è collocato da secoli. Quind quale scelta migliore se non questa copertina? Sette minuti dopo la mezzanotte - Arte e Arti MagazineIl titolo, differisce particolarmente se si fanno paragoni con la versione del titolo in originale ovvero A monster calls, ovvero Le chiamate del mostro (se tradotto letteralmente). La nostra rivisitazione non mi dispiace e rende allo stesso modo visto che ad ogni modo il mostro tende a presentarsi a 12.07 e magari Le chiamate del mostro non avrebbero reso così tanto. Quindi il connubio che ne deriva è sicuramente buono e ben sviluppato. Lo trovo ben fatto se posso dire.

L’ambientazione è inglese, anche se non del tutto specificata. L’epoca anche qui non è specificata ma sembra essere abbastanza moderna, magari riferita a qualche anno fa, epoca nel quale è stato sviluppato e portato in stesura il volume.

-E’ solo un sogno? – ripeté. Ma che cos’è un sogno, Conor O’Malley? disse il mostro, chinandosi finché il suo viso non fu vicino a quello del ragazzo. Chi può dire che non sia un sogno tutto il resto?

I personaggi che si sviluppano all’interno di questo testo non sono molti, avremo modo di conoscere la madre di Conor, suo padre e la nonna che saranno ai margini a guidarlo e a cercare di trovare un modo per aiutarlo ad affrontare la realtà, in qualche modo giusto o sbagliato che sia. D’altro canto ci sono i compagni di scuola che non aiutano e oltre al fatto che il ragazzino già si sente in difetto, sentirsi sotto gli occhi di tutti finisce persino per peggiorare la situazione mentre le insegnanti cercano di sostenerlo ma non ci riescono più di tanto.

Gran parte della compagnia di Conor sarà il Mostro che viene da tutte le cose ma è reincarnato in un albero di tasso ed è così che lo vede Connor, comparire sette minuti dopo la mezzanotte come un sogno o un incubo. Il Mostro sarà cantore di storie ma fautore di aiuto per il giovane e mano a mano che si andrà avanti nel corso del volume si avrà modo di scoprire sia da dove deriva che a cosa erano associate le sue storie. E’ un personaggio complesso che dapprima sembra far paura ma finisce per essere quanto più vicino anche al lettore, che non vede l’ora di ritrovarlo la volta seguente.

Conor O’Malley sarà il nostro protagonista principale e conduttore di questa storia delicata, toccante, triste e malinconica. Conor è un ragazzo che ha a cuore la sua mamma che ha separato da suo padre diversi anni prima e che non c’è mai, visto che vive con la nuova famiglia in America. Conor ha avuto modo di legarsi tanto a sua madre e non vede di buon occhio sua nonna che, seppur moderna, ha attenzione per la casa e le cose e tratta le cose come se si fosse al museo. Conor è un ragazzino intelligente ma ha paura di perdere le cose che ama, non riesce a dire la verità perché ha paura si potrebbe realizzare, ed è proprio quello che il Mostro chiede lui. E’ un personaggio chiuso, introverso ma che ha tanto da dare e che ha tanta rabbia e tanto dolore verso il mondo e la vita che non sono stato clementi con lui.

No. Questo mostro è un po’ diverso. E un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.

Il perno centrale di questa storia è la malattia della mamma di Conor che crea un blocco emotivo da parte dello stesso protagonista. E’ una cosa che può accadere per traumi simili o per dolori che comportano la malattia degenerativa di un genitore che rischia di non poter rimanere in vita. Conor lo sa ma è difficile per lui accettare la profonda e triste verità che sta per cambiare drasticamente tutta la sua vita. E il mostro sarà il mezzo attraverso il quale O’Malley potrà farsi spazio attraverso il suo dolore, analizzarlo ed esprimerlo al meglio.

7 minuti dopo la mezzanotte, la recensione del film di J.A. BayonaLo stile utilizzato è in terza persona così da consentirci di capire al meglio tutto ciò che avviene all’interno del volume. La storia si concentra su Conor e sul suo dolore che da dentro lo sta disintegrando. Il Mostro infatti è la metafora della vita, dell’andare avanti e della forza che ci occorre per attraversare le difficoltà e il dolore, comprenderli e cercare di andare avanti. La questione si complica con l’età del giovane O’Malley che difficilmente riesce a generare forza sufficiente ad auto gestirsi e a contrastare tutto ciò che prova. E’ comunque un bambino/ragazzo ed è difficile alla sua età comprendere queste cose che sono più grandi d noi e che a volte anche noi adulti fatichiamo a comprendere e/o a dargli una spiegazione.

La cosa che amerete sono, non solo il rapporto di O’Malley con il Mostro ma le storie del Mostro stesso che ci insegnano molto più di quanto ci dice la storia stessa. Le sue storie sono difficili, dure, cruente e a volte quasi crudeli dette ad un giovane ragazzo ma lo aiuteranno a crescere, a maturare ciò che ha dentro e a buttarlo fuori prima che finisca per logorare anche se stesso. Ciò che Conor vede con il Mostro è grande e tutto ciò che si crea attorno a lui sembra ridotto al minimo indispensabile. Eppure, è qualcosa che lascerà il segno ad ogni lettore ed è quello che poi porta avanti tutta la storia. Ciò che si verrà a scoprire poi sul conto del Mostro e da cosa deriva lascia stupefatti seppur ci si arriva bene o male da dove possa essere ricondotto.

Tutto il volume, così come accade anche all’interno del film, ha un non so che di oscuro e tenebroso seppur porti con sé tanta malinconia, dolore, solitudine e tristezza. E’ una storia non facile ma con questo Mostro si riesce a creare un legame che condurrà il personaggio lungo un percorso difficile, duro, arduo. E’ una storia emozionante e toccante che colpirà le corde più profonde dell’animo umano e ne uscirete cambiati, dopo la lettura di questo libro. Apprezzata tantissimo la trasposizione cinematografica fatta ad HOC, che segue pezzo dopo pezzo e non tralascia nulla, neanche il minimo dettaglio. Uno dei pochi film che è esattamente identico al volume fatto. Bellissimi entrambi. Dopo la lettura vi consiglio assolutamente la visione del film se non lo avete già fatto.

La risposta è che non conta quello che pensi, disse il mostro, perché la tua mente si contraddirà cento volte al giorno. Tu volevi che lei andasse nello stesso momento in cui desideravi ardentemente che io la salvassi. La mente crede a bugie confortanti, mentre conosce le dolorose verità che rendono necessarie quelle bugie. E la tua mente ti punisce per il fatto che credi contemporaneamente a entrambe le cose.

Il volume nasconde una storia che ha dell’incedibile nella piccola quotidianità delle cose, nelle disgrazie che possono accadere e nei momenti di sconforto. E’ la storia di come un ragazzo accetta il dolore seppur faccia male e non lo si voglia accettare. Una storia che vi catturerà e che vi consiglio vivamente non solo come libro per ragazzi ma come libro per la vita, da tenere sul comodino.

Patrick Ness porta con sé l’idea di Dowd fino a portarla sul grande schermo che trasforma questo libro in qualcosa di unico e fenomenale, da non dimenticare. Viene scritta una storia toccante, ricca di cose importanti da non dimenticare, che ci toccano il cuore una pagina dopo l’altra. Un libro che non si dimentica tanto facilmente.

Il mio voto per questo libro è di: 5 balene.

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Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare al caso vostro questo volume? Che mi dite al riguardo di questa lettura? Avete visto il film? Lo leggerete? Io spero di si, ve lo consiglio vivamente.

A presto,

Sara ©

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