BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Oggi, in questo nuovo anno, vi porto un libro che sa di rinascita su un nuovo pianeta, un libro di cui la sola copertina trasmette speranza, vita, novità, magia. Siete pronti a scoprire questo nuovo libro che potrebbe coinvolgervi e trasportarvi dove non immaginavate di essere? Ecco a voi:
Autore: Mario Penniello
Titolo: Racconti dalla Terra
Città e anno di pubblicazione: Pavia – 4 Agosto 2022
Editore: Amazon
Genere del libro: fantasy/fantascientifico
Pagine: 246
Link Acquisto: Ebook / Cartaceo
Trama: Durante una spedizione nello spazio profondo, un piccolo gruppo di astronauti si ritroverà catapultato su di un pianeta Terra alternativo, un universo ricco di magia e pericoli.
Biografia Autore:
Mi presento, mi chiamo Mario Penniello e sono un ragazzo, classe 1993, nato a Torre del Greco, un comune della provincia di Napoli. Negli anni ho coltivato la mia grande passione per la lettura, cominciando con Topolino e i fumetti Marvel Comics, passando poi per i racconti diretti ai più piccoli come quelli di Geronimo Stilton. Crescendo sono passato ad opere più mature ed adatte alla mia formazione, di pari passo con la mia grande passione per il cinema in ogni sua forma, iniziando a leggere Dan Brown, Stephen King e più recentemente Andrzej Sapkowski, affascinato dal suo Witcher, avvicinandomi al mondo del fantasy. Sogno un giorno di far conoscere la mia opera a quante più persone possibile, riuscendo magari a trasporre nel media del cinema o della tv le mie storie, donandole a chiunque voglia conoscerle.
La storia si apre con un essere immortale che si presenta come il Viandante, colui che osserva e custodisce ciò che accade nell’universo. Narra ai lettori di una spedizione spaziali con protagonisti tre astronauti: Adam, Mary e Conrad.
Raggiungono un buco nero, per studiare un flusso di energia anomala che in seguito si rivelerà essere una traccia magica proveniente da un pianeta Terra di una realtà alternativa, popolata da creature fantasy e oscuri stregoni.
Adam si ritrova in compagnia di una fata di nome Tulìp a vagare alla ricerca di altri come lui. Raggiunto la città tra le montagne di Wòlffhain, l’uomo si ricongiunge con l’amica Mary mentre il re del posto, Markus prepara la guerra contro un folle stregone di nome Dracon. Con l’aiuto del loro esercito, il mago Atlas e soccorsi dalla città portuale di Mermid, devastata dal
nemico, le forze del bene si preparano a scendere in guerra per proteggere il Cristallo della Vita, forma cristallina del potere di uno delle quattro Entità, custodi della pace e creatori dell’intera vita in un universo all’origine vuoto e oscuro. Dopo aver eliminato il suo sovrano, il giovane Principe Shiar III, Dracon mette al potere un re fantoccio e si accinge a preparare l’attacco alla roccaforte dei nostri eroi. La battaglia presenta l’epica conclusione di questo racconto, ma l’inizio di un progetto nato come trilogia.
Amicizia, amore, senso di responsabilità sono alcuni elementi dei miei personaggi, alcuni approfonditi in modo tale da scrutare le debolezze di quelle che sembrano figure inflessibili dinanzi al potere, ma che in cuor loro celano anche tanta paura.
Personaggi principali:
Adam. E’ il capitano della spedizione spaziale, un soldato pluridecorato afflitto dal senso di colpa. Dopo una missione andata male ha perso un braccio ed una parte del suo plotone. Anche se lontano da casa cercherà di fare la differenza.
Mary. Vice capitano della missione, vive la sua nuova situazione con profonda tristezza, non vuole prendere parte a ciò che la circonda, cercando il modo di tornare a casa.
Tulìp. Una dolce fata che incontra Adam durante una passeggiata nel bosco. Vittima di intolleranza, esiliato dai suoi simili, aiuterà il nuovo amico nel suo viaggio.
Re Markus. Prode sovrano delle gelide terre, vuole la pace per la sua gente, pronto a dare la vita pur di scacciare il male. È ferito dal dolore che affligge la moglie malata, tentando di non cedere sotto il peso della corona.
Dracon. Folle stregone pronto a tutto per ottenere il potere assoluto. E’ il principale villain della storia.
Spazio della narrazione: l’azione si svolge su di un pianeta Terra alternativo dove la magia ha preso il sopravvento sul mondo.
Tempo della storia: un tempo passato, simile al medioevo ma dalle tinte magiche e dagli elementi avveniristici.
Tempo del racconto: tutta la vicenda avviene nel giro di poche settimane, con flashback che riportano alcuni accadimenti indietro di tre anni
Tematiche: ho cercato di dare una principale osservazione sugli elementi in grado di turbare i protagonisti, incapaci di affrontare i propri traumi, costretti dalle necessità a combattere contro il male che li affligge tanto all’esterno quanto dentro di essi. Altro aspetto va nei confronti della natura, protagonista della lore di questo universo appena nato.
Anteprima:
Il sole splende fiero nel cielo e gentilmente scalda la soffice spiaggia; il fruscio armonioso del mare accompagna questa piacevole sensazione di pace e tranquillità. Sono forse morto, pensa in modo non del tutto errato Adam e d’altronde come biasimarlo; l’ultima cosa che il capitano ricordi sono lui e i suoi colleghi astronauti mentre precipitano verso il più assoluto degli oblii. Ora invece questa sensazione familiare, quasi amica, che come se fosse circondato da piume, lo coccola in un affettuoso abbraccio. Dalla quiete di un apparente sogno caraibico però, ecco che iniziano a sopraggiungere dolori e fitte,
come se un fulmine lo colpisse in pieno petto, il corpo robusto del giovane capitano viene pervaso totalmente da una scarica che, come un colpo di frusta, lo riporta alla realtà. Adam apre gli occhi e si solleva di colpo: non ricorda molto di quello che è avvenuto subito dopo la caduta ma l’avere indosso la divisa spaziale ed i forti dolori gli fanno ben ricredere su quello che
sperasse fosse in fondo solamente il risultato di un tremendo incubo e non vitrei ricordi impressi nella mente.
<<Dove cavolo mi trovo?!>> si domanda il naufrago. In quel medesimo istante il soldato torna, per un attimo, indietro coi ricordi: la sensazione di ritrovarsi a casa era la medesima di quando rientrava da una missione, ma quel sentimento di gioia,
di sicurezza, veniva bruscamente interrotto da una qualche forza aliena che, come una sgradevole coscienza, gli ricordava che lui non apparteneva a quel posto, a quella pacifica routine. Era un soldato e la sua casa non era altro che il fronte; anche la scarica di dolore la riconduceva alle cicatrici e gli acciacchi che spesso gli rammentavano un luogo di sofferenza e morte, un luogo a cui era fin troppo, tristemente, legato. Ora era lì, seduto su di una spiaggia, non riuscendo a trovare alcuna spiegazione che possa giustificare quella sensazione; certamente era palese che non fosse più sulla Explorer né tantomeno nello spazio.
Quel posto così gradevole, quasi surreale, non poteva di certo essere l’interno di quella mostruosità pensò. <<Forse sono morto…forse questo è il paradiso?! Forse in qualche modo siamo tornati sulla Terra! >> Tante domande travolgono la sua psiche mentre cerca di trovare un qualche collegamento logico tra gli eventi. Seppure possa sembrare che fosse tornato a casa, non riusciva a lascarsi scrollare di dosso la simbiotica sensazione di non appartenenza, c’era qualcosa di alieno in quel posto e sentiva che era lui quel qualcosa. Ancora scosso e indolenzito però, Adam si fa forza e lentamente porta il capo verso l’alto,
sollevandosi da terra: in piedi, cerca in un primo istante protezione dal sole porgendosi una mano verso la fronte in modo da coprire gli occhi. Si guarda intorno e dinanzi a sé non intravede altro se non il mare aperto, animato dal delicato fruscio delle onde di una calda giornata e dall’odore di sale che tipicamente porta i sensi a riconoscerne la natura: voltandosi verso destra nota che la candida sabbia lascia, man mano, il posto ad una scogliera che diviene sempre più alta, sulla cui sommità, come un copricapo, si elevano alti alberi impossibili da sormontare con il semplice sguardo. Stessa cosa accade verso sinistra, quindi
sentendosi accerchiato decide di voltarsi per dare uno sguardo a cosa gli si cela alle spalle. Una folta foresta gli si para dinanzi: ancora una volta, grossi alberi coprono tutto ciò che si trova nel suo campo visivo, fatta eccezione per una piccola apertura tra di essi, sembra essere il punto di ingresso per un sentiero naturale che giunge dritto verso il cuore della verde e fitta fratta.
<<Conrad! Mary!>> urla i nomi dei suoi compagni mentre, cercando di reggersi dritto, dà un ultimo sguardo nei dintorni. <<Marianne! Dottor Conrad!>> Nulla. Ciò che si riesce ad udire è solamente lo scroscio del mare accordato con il soffio del vento e l’ululato degli alberi, mentre altri impercettibili fruscii riescono a giungere sino all’orecchio del giovane, prestando la giusta attenzione.
Cosa ne pensate di questo volume? Potrebbe fare al caso vostro? Spero di si, ovviamente. Io come sempre vi aspetto.
A presto,
Sara ©
Ciao Sara, sembra interessante, grazie! 🙂
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Grazie a te per essere passato!
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Bella serata
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