BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Altro giro, altra corsa con questo secondo volume di Ade e Persefone. Non eravate curiosi di ritrovarli? Per questa lettura in anteprima debbo ringraziare la casa editrice Queen Edizioni per avermi permesso di leggerlo assieme alle altre compagne di lettura. Cosa accadrà ai due amanti, pericolosi e del tutto diversi l’uno dall’altra? Ecco che ve ne parlo:
Titolo: A touch of ruin
Autore: Scarlett St. Claire
Editore: Queen Edizioni
Genere: romance
Data di pubblicazione: 30 novembre 2022
Secondo libro della sedie di Ade e Persefone
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Trama: La relazione tra Persefone e Ade è venuta allo scoperto, e la tempesta mediatica che ne è conseguita sconvolge la vita della ragazza e minaccia di smascherare il suo ruolo di dea della primavera. Ade, il dio dei morti, si porta addosso il peso del suo passato infernale. Un passato che tutti vogliono riportare alla luce in modo da allontanare Persefone da lui. Le cose non fanno altro che peggiorare quando un’orribile tragedia spezza il cuore di Persefone, e Ade si rifiuta di aiutarla. Disperata, la ragazza prende in mano la situazione, stringendo accordi che avranno gravi conseguenze. Afflitta dalla sua perdita e dall’aver scoperto un lato di Ade che non aveva mai visto, Persefone non potrà fare a meno di porsi una domanda a cui ha paura di rispondere. È davvero disposta a diventare la regina dell’Oltretomba?
RECENSIONE
La storia ha inizio sulle sponde dl fiume Stige, dove Persefone si intrattiene assieme ad un’anima e chiede spiegazioni per ancora tutta la tristezza presente all’interno del Regno, la paura negli occhi delle anime e la struttura generale del tutto, perchè questa non possa cambiare almeno un pochino. Persefone sente che, nonostante il Regno degli Inferi possa o debba essere oscuro e il suo Re, Ade, debba mostrarsi risoluto e compito di fronte agli altri, possa rendere un minimo più accogliente il tutto. Ade non sembra preoccuparsi di tutto questo, anzi è convinto che presto o tardi Persefone diventerà la sua regina. Le cose si complicano quando la voce della relazione fra i due si sparge e l’esistenza di Persefone viene messa a rischio e il passato di Ade rischia di trapelare da un momento all’altro per cercare di allontanare una volta per tutte i due.
Cosa succederà fra Persefone e Ade? Quanto la struttura mediatica si intrometterà nella loro relazione? Quali segreti nasconde Ade sul suo passato? Cosa permetterà Persefone di farsi passare e cosa invece non riuscirà a dimenticare?
«Sono Persefone, la dea della primavera, e sono molto contenta che voi siate qui.» La reazione delle anime al suo splendore fu immediata. Passarono dal tremare di paura a inginocchiarsi ai suoi piedi per venerarla. Persefone sentì una stretta allo stomaco, e, quando scattò in avanti, il suo battito cardiaco accelerò. «Oh, no, vi prego.» Si inginocchiò di fronte a una delle anime, una donna anziana dai capelli corti e bianchi e la pelle sottile come carta. Le toccò una guancia, e un paio di occhi azzurro acqua incontrarono i suoi. «Per favore, rialzati con me» (…) «Spero che troverai l’Oltretomba piacevole quanto me.»
La trama è piuttosto semplice e ben strutturata. Non racconta troppo nei dettagli, questo è certo ma si addentra in piccolezze che lasciano abbastanza storditi e, non appena si legge questa, si spera che la storia fra i due non si infranga per sempre. Sicuramente le sorprese non mancheranno ma staremo a vedere cosa ci riserverà questo volume, mano a mano che andremo avanti nel corso della recensione.
La copertina si rifà sia al volume precedente che a quello originale di cui segue la scia. E’ sicuramente un buon punto di partenza il fatto che le copertine non siano state modificate perché hanno una buona fattura e mi piace come sono state pensate e/o come intrigano dal punto di vista visivo. Questa volta si nota uno sfondo bluastro, un cancello grigio e delle rose quasi come se fossero in fiamme: i cancelli dell’inferno? La natura di Persefone che brucia nell’aldilà? Lo scopriremo solo leggendo. Il titolo non è stato modificato, così com’è valso per il primo volume e sono felice che il tutto sia stato ben mantenuto e che la saga continui con questo connubio che seduce e avvince come la storia fra Ade e Persefone ovviamente. Laddove il primo era “Un tocco di oscurità”, qui abbiamo “Un tocco di Rovina” per cui dovremo scoprire da cosa è dovuto.
L’ambientazione e l’epoca sono i medesimi dei volumi precedenti: abbastanza moderno, visto anche la struttura delle divinità e di come il libro viene condotto e l’ambientazione si rifà specialmente sul mondo divino ovvero nel Regno dell’Aldilà seppure ci si alterni col mondo umano e tutto ciò che succede fra Ade, persefone e tutti coloro che si metteranno nel mezzo.
Non aveva importanza il fatto che Sibilla non sapesse della sua Divinità. Non poteva accontentarla. Dopo qualche secondo, Sibilla alzò lo sguardo, incontrando il suo. «Persefone?» «Io non faccio promesse, Sibilla.» Lei si accigliò. «Temevo che lo avresti detto.»
I personaggi di questa storia non sono tanto differenti da quelli che abbiamo incontrato nel primo volume ovvero la parte principale si destreggia principalmente fra Persefone, su cui la storia si concentra quasi esclusivamente, e Ade. Intorno a loro comunque gireranno altri personaggi che faranno la loro parte e non saranno totalmente indifferenti alle vicende ovvero Ermes, il messaggero che si rivelerà molto più sarcastico e pungente, Ecate e Apollo che si rivelerà anche leggermente differente da come immaginavamo potesse essere uno come lui.
Persefone, nonostante la conosciamo molto bene, in questo volume si rivela molto più infantile del solito, testarda e poco incline a tutto ciò che sta accadendo. Così facendo rischia di mettersi contro anche Ade che nonostante ogni sua difficoltà cerca di stargli vicino. Si lascia trascinare nel vortice del sesso e di tutto ciò in cui Ade riesce a coinvolgerla ma finisce per andare anche contro qualche regola degli Dei e finisce per risultare sciocca, quasi una piccola bambina.
Ade ha delle difficoltà e dei segreti che non riesce a lasciar andare e finisce per nascondere anche a Persefone stessa, che nonostante tutto vuole come sua Regina nell’Oltretomba. E’ una divinità difficile da interpretare ma è anche un personaggio che ha un qualcosa di affascinante e che seduce persino l’autrice. E’ per questo che finisce per risultare oscuro, macabro ma interessante e seducente ma forse è il fascino del proibito o di cose simili che fin dai tempi ci coinvolge e sembra attrarci, quindi è proprio così che finisce per essere anche lui. Non mancheranno le difficoltà anche per lui che lo metteranno in seria difficoltà e parte di questi dipendono anche dai comportamenti della sua futura Regina ma è un personaggio che sicuramente riesce a trascinare buona parte della storia.
La prima regola degli uomini, Persefone, è che sono tutti idioti.
Il perno centrale di questa storia si concentra sulla storia fra le due divinità e sulla comunicazione che c’è fra i due protagonisti oltre a tutto quello che accade che rischia di minare ciò che c’è tra loro. Non a caso, è difficile gestire il tutto senza una buona comunicazione e i due, in diversi casi fanno difficoltà a venirsi incontro. Che, ok le divergenze di pensiero e di opinione su differenti fronti ma in alcuni casi sembra che fra i due ad avvicinarli sia solo il sesso che – per quanto importante – ha una valenza che dura fino ad un certo punto.
Lo stile utilizzato dall’autrice è il medesimo del volume precedente, sempre in terza persona e ci troveremo a leggere una storia che si incentra sempre di più fra gli intrighi e i misteri di ciò che lega le due divinità. In fin dei conti si snoda come una lettura fluida e veloce, senza particolari intoppi ne descrittivi ne di altro, seppur non coinvolgente come speravo.
E’ chiaro che Ade, nel primo volume abbia approfittato in qualche modo dell’ingenuità della ragazza e con il patto di tentare di legarla a sé più di quanto si immaginava persino lei, ma immaginavo che entrambi scendessero a compromessi e si comportassero da persone mature e adulte, cercando di risolvere determinati problemi che vengono a crearsi mano a mano che la storia prosegue. Invece si creano due binari unici che sembrano viaggiare in modo parallelo senza sfiorarsi – o quasi. Ade ha un passato che lo trascina in un vortice di donne e quant’altro oltre tutto il resto che non vi sto a svelare e Persefone che si porta ancora dietro ciò che le è successo in passato con sua madre Demetra, finisce per non crescere ne maturare e a comportarsi come una bambina infantile e immatura: fa dei dispetti, si lascia manipolare e comportandosi in determinati modi rischia di minare anche ciò che prova lui per lei. La relazione, infatti, sembra essere totalmente squilibrata e/o anomala per non dire quasi tossica e non fa bene ne all’uno ne all’altra. Fa da sfondo anche, la mancata comunicazione che i due non hanno e risolvono facendo sesso. Ma, amori miei, non funziona esattamente così.
La trama della storia vera e propria, finisce per perdersi dietro tutte le lamentele di Persefone e tutte le bugie, ripicche e problemi che essa stessa crea e il sesso, che per risolvere tutto ciò che c’è all’interno della relazione fra le due divinità e alla trama stessa. Trovo che, nonostante l’inserimento di nuovi personaggi che alla fin fine sembrano essere loro a creare e a tessere le fila della storia – che altrimenti è caotica e poco funzionale – non ci sia il vero pathos e la vera grinta che mi aspettavo. Non sono rimasta soddisfatta dal volume dal quale mi aspettavo letteralmente di più, specialmente dal personaggio principale che sembra essere entrato in un tunnel oscuro dal quale non sembra aver voglia di uscire. Spero davvero che nel prossimo volume Persefone decida di prendere in mano la situazione e la sua vita, la sua relazione e tutto ciò che ruota attorno a lei e a svegliarsi, in modo da poter rendere magico e potente un volume che – al momento sembra essere solo erotico e nient’altro e che sta rischiando di perdere anche la trama stessa iniziale, che preferivo.
«Combatto da sola le mie battaglie, Demetrio. Fidati, questa storia non finirà bene. I tipi come Kal hanno dei segreti, e io lo demolirò dall’interno.» Un barlume di ammirazione brillò negli occhi di Demetrio, ma le sue successive parole suonarono come una minaccia alle orecchie di Persefone. «Apprezzo la tua determinazione, ma ci sono dei poteri che il giornalismo non può combattere, e uno di questi è il potere che hanno i soldi.»
Questo secondo volume della serie, apre le porte a nuove problematiche e nuovi colpi di scena fra divinità che non passano inosservate ma che, almeno per quanto mi riguarda, non riesce a battere il primo volume anzi, l’ho trovato leggermente ridondante. Consiglio la lettura del primo volume e di questo secondo se amate il romance e l’erotico e la mitologia legata a un fattore di modernità, più che sul retelling a livello di storia narrata sin dai tempi.
Scarlett St. Claire ci seduce e si lascia sedurre dai suoi stessi personaggi rendendo delle divinità qualcosa di moderno e intrigante. Scrive una serie accattivante, sexy e originale seppur questo secondo volume non mi abbia fatto impazzire come è stato per il primo. Un romance che si divide fra umano e mitologico e crea delle aspettative e dei personaggi diversi dal solito. Siete pronti e pronte a scendere nel Regno dell’Oltretomba?
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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A presto,
Sara ©
letta la recensione, sempre accattivante e puntuale ma il genere, romance, non è tra i preferiti, anzi…
Bella serata
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Immagino, ognuno ha i suoi gusti ovviamente!
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