BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Come state? E buon inizio settimana a voi, che spero possa essere buona come nuovo inizio di quest’anno (anche perché per me l’anno è iniziato ora, più che a gennaio!). Sono qui a parlarvi di un volume di cui ringrazio la Sonzogno editore per la lettura che sono stata felice di intraprendere. Ve ne parlo subito, siete pronti? Ecco a voi:
Titolo: Arianna
Autore: Jennifer Saint
Data di uscita: 03 febbraio 2022
Pagine: 384
Editore: Sonzogno
Link d’acquisto: https://amzn.to/3Aiyy8Z
Trama: Arianna e la sorella Fedra, principesse di Creta e figlie del temuto re Minosse, crescono ascoltando riecheggiare il rumore degli zoccoli del fratello, il Minotauro, nel labirinto costruito sotto il palazzo. Ogni anno, quattordici giovani ateniesi vengono sacrificati per placare la fame del mostro. Quando il principe Teseo giunge a Creta per immolarsi alla creatura, Arianna si perde nei suoi occhi verdi e se ne innamora follemente. Ma aiutarlo a scappare dal labirinto significherebbe tradire la famiglia e il regno, e la ragazza conosce fin troppo bene le implicazioni di un gesto simile. Assillata dai dubbi ma determinata a farsi valere, Arianna prenderà una decisione che ribalterà tanto la sua sorte quanto il destino di Fedra. Entrambe dovranno affrontare le conseguenze di una scelta coraggiosa e sovversiva, che le spingerà a mettere in discussione il proprio ruolo in quanto figlie, mogli e madri in un mondo in cui le donne non sono altro che pedine su una scacchiera dominata dagli uomini e dagli dèi. Con uno stile vibrante e ipnotico, Jennifer Saint reinventa con originalità la famosa storia del Minotauro, della fuga di Teseo, dell’incontro con Dioniso e degli amori tormentati di Fedra e Arianna, dando vita a un’eroina indimenticabile e sfaccettata che saprà commuovere e incantare i lettori e le donne di oggi.
RECENSIONE
La storia ha inizio con Arianna e Fedra, nel palazzo del loro padre Minosse a Creta, in cui vive nei sotterranei del labirinto anche suo fratello il Minotauro. Quando Teseo, principe e futuro erede di Atene, approda sulle terre cretesi offrendosi come tributo assieme agli altri tredici ateniesi, come di rito per il Minotauro tutti rimangono colpiti da tale coraggio, comprese Arianna e Fedra. Le due sorelle non si aspettavano cotanta bellezza, di cui Arianna s’innamora, ne così tanta forza e provano pena per quel ragazzo che dovrà andare incontro a morte certa per essere accanto al suo popolo. Arianna ne resta talmente colpita che, con l’aiuto di Dedalo e il suo filo aiuterà l’erede al trono di terre lontane a fuggire dal labirinto dopo aver ucciso il feroce Minotauro, promettendole di portarla con sé, andando contro al tradimento della sua stessa famiglia, del suo stesso trono, del suo stesso sangue. Quello che Arianna non sa è che non è tutto oro ciò che luccica e Teseo finirà per ingannare entrambe le sorelle pur di ottenere ciò che desidera.
Cosa succederà ad Arianna e a sua sorella Fedra? Cosa scopriranno su Teseo? Riusciranno a fuggire da Creta ed avere la vita che speravano di avere? Cosa cambierà definitivamente, una volta scoperta la verità?
Con stupore presi il pendente, rigirandomelo tra le dita e meravigliandomi per la sua bellezza. «Perché le api?» gli domandai. Lui aprì i palmi delle mani verso il cielo e alzò le spalle, sorridendo: «Perché no?» chiese. «Le api sono adorate da tutti gli dèi. Furono le api a nutrire con il miele il neonato Zeus quando era nascosto nella sua caverna, in modo che crescesse abbastanza forte da spodestare i potenti titani. Le api producono il miele che Dioniso mescola al suo vino, così da addolcirlo e renderlo irresistibile. E addirittura si dice che il mostruoso Cerbero, il guardiano dell’Oltretomba, possa essere addomesticato con un dolce al miele! Se porterai al collo questo pendente, potrai piegare la volontà di chiunque alla tua.
La trama è piuttosto lunga ma ci lascia comprendere sia la storia che l’effettivo fulcro di ciò che l’autrice ci vuole comunicare con questo volume. La trovo giusta e ben scritta, sicuramente coinvolgente. Almeno lo è stato per me, quando ho scelto di leggere questo libro (sapete bene come leggo le prime righe della trama prima della lettura e finisco di leggerla alla fine del volume per evitare di conoscere il dettaglio ed eventuali/probabili/spero sempre di no spoiler). In questa trama non ce ne sono, visto che si limita a mostrarci una piccola parte e il resto possiamo scoprirlo solo leggendo.
La copertina mi piace ed è carina nella sua complessità, nonostante sia completamente differente dall’originale. Quest’ultima è ben fatta, in linea con lo standard adottato dalla casa editrice con Arianna in primo piano e le colonne greche sullo sfondo. L’originale avrebbe senza dubbio colpito maggiormente visti i suoi colori e suoi dettagli, però trovo questa versione ben composta e colpisce visivamente nella sua complessità. Il titolo non ha subito alcun cambiamento se non l’adattamento al nome che noi abbiamo sempre utilizzato in Italia e così come è conosciuta anche attraverso la mitologia. Trovo che sia stata la scelta migliore non modificare alcunché e di lasciare soltanto il nome in primo piano a spiccare su tutto. Una bella combo che si lascia apprezzare.
L’ambientazione si muove nelle terre greche: si passa da Creta, poi Atene, fino a parlarci dell’isola di Nasso; l’epoca si muove nell’Antica Grecia, all’interno delle serie dei miti e della mitologia greca.
Danzai in onore della fine di tutto ciò che conoscevo e dell’inizio di tutto ciò che non conoscevo. Oltre le mura del palazzo, i tori mugghiavano forte e a lungo, mentre venivano condotti ai cancelli per il sacrificio. Nei templi, l’incenso bruciava emanando un dolce fumo che saliva verso il cielo, in preparazione al sangue che sarebbe stato versato per gli dèi. Molto al di sotto dei miei piedi, gli zoccoli rimbombavano impazienti e, quando il sole raggiunse il suo trionfante zenit, dall’oscurità sotterranea il Minotauro ruggì.
I personaggi descritti all’interno del volume sono molti, con nomi particolari e occorre, talvolta, fare attenzione per non confondersi ulteriormente. La storia però ci facilita in quanto i personaggi sono ricorrenti e le aggiunte non sono molte, così da avere una lettura che ci inviti a conoscere al meglio il quadro generale di chi andrà ad avere a che fare con le due sorelle, protagoniste in primis di questa storia.
Arianna è una ragazza fragile e sognatrice. Sogna una vita diversa, un mondo diverso e un amore da favola, non qualcosa che la costringa ad una vita infelice. Così quando nota Teseo, si lascia abbindolare dalle sue parole e dai suoi modi apparentemente gentili e finisce su un’isola apparentemente sola. E’ una ragazza che finisce per avere – in parte e per fortuna – ciò che in parte ha sognato seppur in modo del tutto differente da come lo aveva immaginato. E’ una ragazza sognatrice e una donna realista, che tiene a tutto ciò che ha.
Fedra sembra essere la più piccola e minuta ma appare la più forte e coraggiosa fra le due sorelle. E’ costretta a sposare un uomo che credeva di amare ma che si rivela un mostro, è costretta a vivere in un palazzo che le sta stretto e che la valorizza – si fa per dire – solo quando suo marito è lontano; viene rifiutata da chi credeva di amare e si sente depressa, sola, abbandonata. Era una ragazza forte, sagace e determinata, e finisce per diventare una donna triste, spenta, addolorata per un mondo di cui non si è mai sentita di far parte. E’ un personaggio emblematico per certi versi, ma ricco di significato.
«Decisi che io avrei voluto essere Medusa. Se un giorno gli dèi mi avessero ritenuta imputabile per i peccati di un altro, se fossero arrivati a punirmi per le azioni di un uomo, non mi sarei nascosta. Avrei indossato la corona di serpenti, e sarebbe stato il mondo a fuggire da me»
Il perno centrale del volume è il mito di Arianna e quello di Fedra sorelle e principesse di Creta che, nonostante avessero la possibilità di diventare regine delle loro stesse terre o di una terra lontana, preferiscono tradire la loro stessa patria e la loro stessa famiglia con la speranza di andare incontro a qualcosa di migliore, visto il padre tiranno. Ma il fulcro di questa storia non è solo questo ma la messa in risalto della donna all’interno di un mito in cui questa veniva considerata come un mero oggetto, un qualcosa di futile, privo di sentimenti, facile da ingannare o da maltrattare.
Lo stile utilizzato dall’autrice è articolato ma non troppo particolare, solo descrittivo. La storia si divide in due punti di vista che si intervallano tra i diversi capitoli e le due protagoniste sono proprio le due sorelle: Arianna e Fedra. Non solo avremo modo di conoscere il mito di Arianna ma anche quello di Fedra, sconosciuto a molti, anche a me che personalmente non lo sapevo. In alcuni punti, almeno nella parte centrale, finisce per essere lentino in altri scorre più veloce come l’inizio e la fine.
Il libro finisce per essere una lettura curiosa, interessante ed originale nonostante il mito sia conosciuto – e ne sia stata utilizzata una delle tre versioni conosciute – e nonostante ci siano talmente tante proposte di rivisitazioni di personaggi della mitologia che finiscono quasi per stancare il lettore per la presenza spasmodica sul mercato che ne vuole sapere, sì, ma spero continui variare altrimenti si finisce per essere ridondanti. Il punto forte è la versione femminile e la forza della donna, che molto spesso o praticamente quasi sempre è stato messo da parte per dare spazio agli uomini e ai miti di uomini forti, coraggiosi e potenti che puntano alla gloria ottenendo una donna come trofeo o trattandola semplicemente come una schiava, balia o simili.
Quello che mi aspettavo in maniera maggiormente esposta era il Minotauro con almeno un riferimento ad un ricordo che aveva di lui Arianna quando era ancora umano, e non solo un animale che uccide persone indifese e che nessuno riesce a fermare. Mi aspettavo qualcosa di più con lui ma non sono rimasta delusa e sono felice della lettura che ho intrapreso perché ricca di cose che non conoscevo, come la storia di Fedra e la prosecuzione della storia di Arianna – o almeno una delle tre interpretazioni che ci sono e che l’autrice ha scelto di portare al lettore.
Teseo aveva emulato il peggio degli immortali: la cupidigia, la spietatezza e l’infinito desiderio egoista che capovolgeva il mondo come se fosse un portagioie, saccheggiandone il contenuto per un capriccio passeggero poiché ritenevano che, in ogni caso, gli appartenesse. Era come qualsiasi altra divinità arraffatrice e meschina di ogni rango e tipo, che avrebbe preso ciò che voleva e scartato ciò che non voleva, senza dedicare alcun pensiero a quel che lasciava sulla propria scia. Ma Dioniso mi aveva detto che lui non era come gli altri dèi, e io sapevo che non era neanche come gli altri uomini. Strinsi la sua mano ancora più forte nella mia. Era tornato di nuovo. Forse, potevo iniziare a credere che sarebbe rimasto davvero.
Un libro che cattura, che ci rende partecipi del dolore e della forza delle donne e di un mito di cui si conosceva ma non abbastanza. Una storia da leggere.
Jennifer Saint aggiunge una nuova voce a due donne della mitologia greca riuscendo a farci sentire una di loro. Le voci delle donne come non le avete mai sentite, un racconto in cui vi sentirete parte della storia dalla prima all’ultima pagina.
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
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Sara ©
bella serata Sara
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