RECENSIONE #535 – IL VOLO DELL’ALLODOLA DI ANTHONY MCGOWAN.

BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

Altro giro, altra corsa, oggi vi porto un libricino uscito da pochissimo per i nostri cari lettori più piccoli. Ringrazio infinitamente la Rizzoli per avermi permesso la lettura di questo volume di cui vi parlo shuuuubito. Siete pronti? Ecco a voi:

5373428-9788817157940-285x424-1Titolo: Il volo dell’allodola
Autore: Anthony McGowan
Pagine: 140
Data di uscita: 14 Settembre 2021
Prezzo: € 15,00
Link d’acquisto: https://amzn.to/3oz8D7t
Trama: Nicky e Kenny partono per una passeggiata nella brughiera con Tina, la loro Jack Russel. È il padre ad aver suggerito quell’uscita primaverile, un modo per passare qualche ora fuori e distrarsi un po’. Tra qualche giorno, infatti, verrà in visita la mamma, andata via di casa tanti anni prima, e Kenny, che ha un lieve ritardo, è molto teso. I due fratelli prendono l’autobus, si avviano per il sentiero, ma presto comincia a nevicare. Doveva essere solo una passeggiata, un gioco da ragazzi, e invece li sorprende una funesta bufera…

RECENSIONE

person wearing teal backpack looking at mountainLa storia ha inizio con una normale giornata per i due piccoli fratelli, Kenny e Nicky. I due fratelli sono annoiati e non riuscendo a convincere il papà ad accompagnarli, sotto sue indicazioni si incamminano per una passeggiata nella brughiera poco distante da casa assieme al loro piccolo cagnolino, Tina. Si prospetta una bella giornata se non fosse per il fatto che non appena comincia a nevicare, i due sembrano perdere il sentiero e il modo per cercare di tornare al paese o anche solo tornare da dove erano partiti.

Cosa succederà lungo il loro percorso? Riusciranno a uscire e a tornare a casa? Cosa cambierà durante il percorso ad entrambi i fratelli e al loro cagnolino?

Alla fine, quando avevamo usato tutti i pezzi, Kenny si sdraiava accanto alla torre e guardava i blocchetti di legno impilati. Non so a cosa pensasse. Forse immaginava una versione minuscola di se stesso che scalava la torre e si fermava in cima ad ammirare il mondo. Dopo un po’ allungava la mano e buttava giù la costruzione. I mattoncini gli crollavano addosso, il che lo faceva sempre ridere. E’ proprio vero: la cosa più bella del costruire una torre è buttarla giù. Ma solo quando sei tu a decidere che è arrivato il momento.

La trama è molto generica e trovo sia stata la scelta migliore non approfondire più di tanto visto che la storia sia piuttosto breve per poter dire altro. Quindi la scelta finisce per essere sensata e logica così come si presenta, ovviamente. Senza spoiler, la trama è scritta nella maniera migliore possibile.

La copertina è molto dolce nella struttura del disegno stesso. Per quanto riguarda l’immagine la trovo in tema almeno per quanto riguarda lo sfondo della montagna. Sul fatto del titolo e dell’allodola sono piuttosto dubbiosa. E’ significativo se si vede come animale in sé, trattandosi di un significato comunque profondo ma non trovo un vero e proprio legame con il tutto. 

L’epoca non sono del tutto specificate all’interno del volume ma credo si tratti di qualche anno addietro, non proprio ai giorni d’oggi. Per quanto riguarda l’ambientazione ci troviamo in America senza dubbio, anche se il luogo non sembra essere precisato.

A quel punto non ce l’ho più fatta e sono scoppiato a ridere. Kenny si è unito, e questa volta è riuscito a darmi una bella spinta, così sono caduto con le chiappe su un cumulo di neve.

I personaggi di questa storia sono i due fratelli Kenny e Nicky accompagnati dalla piccola jack russel, Tina. E’ proprio quest’ultima a fare ancor più da collante nella famiglia e nel rapporto tra i due fratelli, essendo dolce con entrambi.

Nicky, il più grande è un ragazzo assennato e responsabile, con la testa sulle spalle: specialmente per quanto riguarda suo fratello Kenny. Durante la gita è lui che si occuperà della situazione e di rassicurare il piccolo, così come a cercare durante le conversazioni di instillare in lui un’educazione. E’ un ragazzino intelligente e perspicace che cercherà di portare se stesso e suo fratello al sicuro nonostante la piccola gita si trasformi in qualcosa di molto pericoloso per entrambi. 

Kenny d’altro canto è un ragazzino a cui piace ridere e divertirsi, così come tutti i bambini della sua età. Tiene tantissimo al suo cagnolino e a suo fratello. Nonostante fosse stato anche lui a volere questa gita tende a lamentarsi spesso e spera di tornare a casa al più presto e di magiare qualcosa di caldo. E’ un bambino coraggioso e spera di rivedere la sua mamma 

«Mi piace qui» ha detto Kenny. «Già, non è male. E tra poco raggiungeremo il sentiero. Poi troveremo la strada e il paese, e sarà tutto a posto (…)»

Il perno centrale di questa storia sta tutta nella gita in cui i due fratelli si inoltrano. Tutti i presupposti per del sano divertimento e una gita fuori porta, c’erano. Nessuno si aspettava che la neve portasse freddo, malumore e pericolo lungo il loro percorso. Una camminata lungo i boschi che diventa una pericolosa avventura per tornare a casa. I due riusciranno a tornare per raccontarla?

Lo stile utilizzato nella storia è semplice, fluido e di piacevole lettura. Trattandosi di poche pagine la storia si legge velocemente e finisce così come è iniziata: abbastanza veloce e indolore se non con un arricchimento di una storia per bambini e ragazzi ricca di significato.

Scritta in prima persona dal punto di vista di Nicky, la storia ci mostra l’avventura di due fratelli che si vogliono bene, inseparabili e che sanno cavarsela nonostante le difficoltà che gli vengono poste. Una storia sul sangue freddo, sullo spirito di adattamento e sulla forza di volontà di due piccole creature che cercano di tornare in qualche modo a casa dopo essersi persi.

La pecca principale di questa storia sta nella sua brevità: se fosse stata leggermente più lunga, a mio modesto parere, avrebbe reso ancor di più. Infatti, per cercare di sintetizzare, si finisce in un vortice di eventi che si susseguono perdendo di vista i dettagli importanti che servono per far carburare al meglio la storia, ovvero piccoli dettagli che servono, sia per amalgamare il tutto sia per permettere di entrare in empatia sempre di più con i personaggi. Qui, conoscendoli poco ci ritroviamo ad essere colpiti da entrambi i protagonisti solo in maniera marginale, quindi non rende a pieno nei dettagli. Ovviamente, con questo non posso dire che la storia non mi abbia toccato o che non mi abbia emozionato. Gli eventi mi hanno ricordato – per una piccola e lontana parte (forse per il semplice fatto dei due fratelli) –  il libro Incompreso, un grande e insormontabile classico della letteratura di formazione per ragazzi.

Una storia che, vista anche come metafora della vita ci mostra che se si rischia di perdere il sentiero, lungo il percorso di vita, si può rischiare di farsi male o comprendere ancor di più le cose veramente importanti.

Un istante prima ci sfrecciavano accanto macchine e camion, e quello dopo eravamo finiti in un altro mondo. I muretti di pietra sembravano i resti di castelli in rovina, e gli alberi neri erano mostri. E’ stato quasi come iniziare un libro: dal momento in cui lo apri, cominci a viverci dentro, e non sei più nel mondo reale.

Il piccolo volume per ragazzi si compone di una storia avventurosa fra i boschi in cui chiunque di noi sia mai andato a fare due passi nella natura, potrebbe imbattersi. Una lettura scorrevole e carina, adatta a piccoli e grandi.

Anthony McGowan ci porta attraverso due giovani ragazzi, verso un sentiero accidentato, pieno di pericoli e insidie che si possono nascere all’improvviso. Una piccola avventura tra le montagne in cui rischieremo di perderci anche noi. Siete pronti a partire?

Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.

tre e mezzo

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio

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Cosa ne pensate? Potrebbe fare il caso vostro? Fatemi sapere che ne pensate, io vi aspetto come sempre!

A presto,

Sara ©

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