BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!
Eccoci con un altro evento miei cari lettori ed oggi vi porto la recensione di un libro che è parte di una serie che è diventata abbastanza famosa per via del film del primo volume. Vedrete subito di cosa sto parlando, non vi preoccupate. NB: Se non avete letto i libri precedenti non vi consiglio la lettura di questa recensione. Se invece avete letto i precedenti e siete curiosi procedete pure. Ringrazio la Mondadori per avermi permesso la lettura in anteprima e Sara di Bookspedia per l’evento in cui mi ha coinvolto. Ecco qui:

RECENSIONE
La storia ha inizio molti anni dopo la fine del secondo volume di Macchine Mortali. Ci troviamo ancora sula città di Anchorage, Hester e Tom sono ancora insieme ed hano una figlia di nome Wren che sogna delle avventure come quelle dei suoi genitori. Nel frattempo, il Predatore Shrike viene riportato alla vita e messo al servizio della Predatrice Anna Fang. Qualcosa si muove nelle viscere di Anchorage, i Ragazzi Perduti sono tornati per prendere qualcosa che si trova ad Anchorage, ma quando Wren si ritrova coinvolta con loro e viene rapita e portata nella città di Brighton, tutto cambia. Hester e Tom sono costretti a tornare all’azione anche dopo tanti anni per ritrovare la figlia.
Cosa succederà a Wren? Cosa trama Anna Fang con Shrike al suo servizio? Riusciranno a ritrovare la loro figlia e a tornare a casa, sani e salvi?
Città Trazioniste. Erano un esercito, che si stava facendo strada tra le paludi. Quello spettacolo risvegliò in Shrike dei vaghi ricordi.Ricordi, o un’idea sfocata, di città simili. Non avrebbe saputo dire se fosse mai stato a bordo di una di esse e, nel caso, cosa avesse fatto lì. Mentre i suoi soccorritori lo caricavano su un’aeronave in attesa, vide per una frazione di secondo il viso sconvolto di una bambina che lo fissava fiduciosa; si aspettava che lui mantenesse una promessa. Ma Shrike non sapeva più di chi si trattasse, né perché quel volto fosse impresso nella sua mente.
La trama incuriosisce e di sicuro mette di nuovo le carte in tavola per i giovani protagonisti che pur di salvare la figlia sono pronti davvero a tutto. Conosceremo nuovi personaggi come Wren ma non ci sono spoiler, quindi tranquilli! Non rivela quasi nulla se non l’inizio della storia stessa.
La copertina è stata mantenuta come l’originale e ne sono davvero felice che la serie oltre ad essere finalmente stata tradotta tutta, stia arrivando in maniera del tutto fedele all’originale. Trovo che la copertina sia azzeccata per la storia stessa, il fatto che ci sia Shrike in primo piano, come punto di rinascita e come simbolo di tutto ciò che accadrà in questa storia. Il titolo di questa storia è semplicemente la traduzione del volume originale. Anche se non trovo molto azzeccato il fatto dei “Congegni infernali”, trovo che comunque sia ben strutturato e renda giustizia al libro stesso, creando con la copertina, un connubio semplicemente unico e giusto.
L’ambientazione è più o meno simile a quella dei libri precedenti. Il mondo è sempre lo stesso, futuristico e post-apocalittico ma ci spostiamo da Anchorage a Brighton e andremo alla scoperta di nuove Città Trazioniste.
Il risveglio All’inizio non si udì nulla, poi ci fu una scintilla, uno sfrigolio che confuse ragnatele già sfilacciate di sogni e ricordi. (…) Ricordava di essere morto. Ricordava il viso sfregiato di una ragazzina che lo osservava mentre lui era sdraiato nell’erba bagnata. Era una persona importante, una persona a cui stranamente teneva, e avrebbe voluto dirle qualcosa, ma non ci era riuscito. Ormai non gli restava altro che l’immagine residua del suo volto rovinato. Come si chiamava? Le sue labbra lo sapevano. «he…» «È vivo!» esclamò una voce. «hes…» «Di nuovo, per favore. Subito.» «Carica…»
I personaggi di questa storia riprendono i vecchi dei volumi precedenti e se ne mischiano di nuovi. Rincontreremo quello che ora è il sindaco di Brighton, fuggito nel secondo volume da Anchorage ed avremo modo di conoscerlo molto più da vicino. Conosceremo i suoi mercenari, la sua città e diversi personaggi secondari che vi segneranno di sicuro e che sarete curiosi di scoprire.
Wren è sicuramente il punto forte di questa storia ed è la degna figlia di Hester e Tom in tutti i sensi. Nonostante lei odi sua madre e non sopporti i suoi modi bruschi, il suo comportamento chiuso e schivo, ha preso da lei molto più di ciò che crede. Ha anche molto di suo padre, è intelligente, perspicace e sveglia. Il suo personaggio è sicuramente quello che risalta all’interno del libro e vorrete saperne sempre più su di lei, ve l’assicuro.
Hester e Tom, per quanto vengano messi in secondo piano sono pur sempre presenti e nonostante si siano rammolliti un po’ per via del tempo passato fermi ad Anchorage, sono comunque pronti a tutto pur di salvare la figlia. Nonostante Hester sia ancora burbera e odi le persone che la circondano e, nonostante il suo punto debole sia sempre Tom, ha a cuore sua figlia più di quanto lei cerchi di non darlo a vedere.
«Papà, la faccia della mamma è strana. » «Lo so.» «Ma perché?» «Perché un uomo cattivo l’ha tagliata quand’era solo una bambina.» «Le ha fatto male?» «Credo di sì. Credo che le abbia fatto molto male, per molto tempo. Ma adesso sta bene.» «L’uomo cattivo tornerà?» «No, Wren, è morto. È morto tanti anni fa. Ad Anchorage-in-Vineland non ci sono uomini cattivi, è per questo che viviamo qui. In questa città siamo al sicuro: nessuno sa dove siamo, nessuno cercherà di farci del male e nessuna città famelica verrà a mangiarci. Siamo solo noi, al sicuro: mamma, papà e Wren.»
Il perno centrale di questa storia sta tutta nel libro di Latta. Il libro in questione è un cimelio che si trova ad Anchorage e contiene dei vecchi segreti americani indecifrabili appartenenti alla nostra epoca. Tutti sono attratti da questo pezzo di storia ma perchè questo libro è tanto importante? Cosa cela dentro di se?
Lo stile dell’autore è lo stesso dei libri precedenti. Fluido ma sempre abbastanza macchinoso, come le sue stesse Città Trazioniste. La storia è scritta come sempre in terza persona e balza da Hester e Tom a Anna Fang e Shrike fino ad arrivare a Wren. Sicuramente il punto interessante di questa storia è sicuramente il personaggio di Wren anche se devo ammettere che conoscere molti dettagli di altri personaggi che abbiamo visto in passato, l’ho trovato decisamente interessante.
L’unica cosa che non riesco a spiegarmi a pieno è il semplice fatto di far passare così tanto tempo da una storia all’altra in termini di storia. Cioè, sono passati più di quindici anni eppure i problemi sono sempre gli stessi e che, tutti si siano svegliati ora con la questione del libro perduto. Perchè proprio ora? Perchè non cercare di prendere il libro molto prima?
Ho apprezzato particolarmente l’introduzione di nuovo del personaggio di Shrike, anche se non viene particolarmente reso noto o messo in rilievo. La sua figura è sempre piuttosto secondaria ed avrei preferito che fosse messo più in evidenza se devo dirla tutta. Nel primo volume è stato inserito poco e male, tant’è che ho preferito molto di più la versione che ne hanno fatto all’interno del film. Sembrava molto più emozionante e toccante i suoi motivi per cacciare Hester. Adesso Shrike ha perso la sua vecchia memoria ma continua a balenarle nella mente la ragazza dal volto sfregiato, Hester, di cui non riesce a spiegarsi il motivo.
Una storia che avrei preferito che sotto determinati aspetti, come per quanto riguarda i volumi precedenti, fosse più estesa e molto più articolata. In determinate occasioni, l’autore sembra quasi esprimere poco della storia non volendo approfondire. Quasi abbia paura di mettere troppa carne al fuoco. Questa cosa però, si vede e a lungo andare lascia comprendere al lettore il tipo di scrittura dell’autore e cosa aspettarsi o non aspettarsi da lui.
«Sì, non è niente male. Il mio risultato migliore. Dentro di lei ci sono dei congegni incredibili. Pezzi di cervello di Predatori persino più antichi di te. Dispositivi Old-Tech così strani che neppure io sono sicuro di come funzionino. Non sono mai riuscito a costruire un altro Predatore come lei, ma magari una è sufficiente, eh, Shrikey?» Il Predatore si girò verso la finestra e la battaglia distante. Strati di luce che sembravano provenire da una profonda fenditura nel terreno esplodevano nel cielo. La notte pullulava di aeronavi. Shrike pensò che sarebbe stato bello servire la Predatrice Fang, obbedire a qualcuno che era forte quanto lui, anziché ricevere ordini da qualche nato una sola volta, debole e inerme.
Il libro è stato carino, un terzo volume sicuramente interessante. Un altro volume che si conclude in maniera auto conclusiva nonostante questa sia una serie. Segue comunque la scia dei suoi libri precedenti. Chi ha letto la serie, non può lasciarsi sfuggire questo volume.
Philip Reeve ci regala un nuovo punto di vista, un altro pezzo della vita dei due protagonisti di questa saga fantascientifica e ci mostra il frutto del loro amore che li porterà di nuovo all’azione, insieme. Ci mostrerà quanto l’amore possa essere forte dopo tanti anni e come possa metterci alla prova costantemente.
Il mio voto per questo libro è di: 3 balene e mezzo.
Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio
Seguite le altre tappe, mi raccomando:
Vuoi acquistare Macchine Mortali, Congegni Infernali e sostenere il Blog? Acquista da Qui: Congegni infernali. Macchine mortali o dal generico Link Amazon: Amazon
.
Aiuterai a sostenere il Blog a ricevere una percentuale che potrà essere utilizzata per acquistare libri di cui vi parlerò!
Cosa ne pensate? Fatemi sapere mi raccomando, io ci tengo e vi aspetto!
A presto,
Sara ©