BUON POMERIGGIO CARE PARTICELLE LETTRICI!

RECENSIONE
La storia ha inizio una mattina come tante altre. Isabella si sveglia e nell’aria c’è odore di porridge bruciato, quello che prepara ogni mattina suo padre, che lei chiama Pà e che è il cartografo dell’isola di Joya. Si prepara per il primo giorno di scuola, come tutti gli anni ma quando si incontra con Lupe, sua egocentrica migliore amica e figlia del Governatore di Gromera, il paese dove vivono, ed entrambe arrivano davanti all’istituto vengono avvisate che la scuola sarà rimandata di qualche giorno. Il Governatore le carica sulla sua carrozza e le riporta a casa ma non riescono a comprenderne il motivo. Qualcosa di orribile è accaduto in paese.
A Gromera tutto funziona sotto il comando del Governatore che non permette a nessun abitante del villaggio di uscire dal paese e di inoltrasi nelle Terre Dimenticate dove vivono gli Esiliati, ma Isa sogna sempre di poter esplorare quei posti per essere sicura che la vecchia mappa ereditata da Mà e quelle di suo padre siano effettivamente vere. Fin quando questo non si avvera, perchè in seguito a ciò che succede in paese e in seguito alla sparizione di Lupe, Isa si mette in viaggio per ritrovarla.
Cosa succederà alla nostra protagonista? Cosa troverà nelle Terre Dimenticate? Sono pericolose? Quanto c’è di vero delle storie che suo padre le racconta?
Me lo ricordavo quel male alla pancia. Mi tornò due mesi dopo, quando Ma’ morì. Soltanto allora fu più acuto, e non c’era nessuno a portarmi fuori dall’oscurità. Tre anni dopo, la stessa malattia del sudore si portò via Gabo. A tre anni di distanza, al ricordo della miniera di argilla sentivo ancora una stretta allo stomaco.
La trama è ben scritta e rappresentativa del libro anche se per metà. Dice che Lupe sparisce ma non ciò che succede in paese ne del perché Lupe sia svanita. Inoltre avrei evitato di inserire le ultime due righe per evitare spoiler che sono troppo avanti con la storia. Infatti ricordo che quando ho richiesto in recensione il libro, di trama lessi solo l’inizio, come faccio di mio solito. Non mi fido molto e non vorrei incappare in spoiler. Qui lo spoiler non è poi troppo evidente ne palese ma annuncia una cosa che avviene a più della metà del libro e avrei evitato di aggiungerla, ecco.
La copertina e il titolo, il Signore sia lodato, non si sono discostate dall’originale. La copertina è esattamente la stessa, il titolo è stato semplicemente tradotto essendo The Girl of Ink and Stars. Quindi devo ammettere di essere rimasta completamente soddisfatta dalla cosa. La Mondadori raramente delude su questo, e meno male.
L’ambientazione è l’isola di Joya. Inizialmente tutto si concentra a Gromera, il piccolo villaggio dove Isa è cresciuta, poi ci sposteremo all’interno delle Terre Dimenticate e gli altri villaggi, il Labirinto e la Cascata. Scopriremo assieme a Isa tutta Joya. L’epoca all’interno del romanzo è sicuramente indefinita ma per come vivono gli abitanti all’interno del villaggio direi quasi medioevo. Ma ovviamente è tutto molto approssimativo.
«Anche tu prenderesti il posto di tua madre, o no?» «Non è la stessa cosa…» «E’ esattamente la stessa cosa. Come quando sei andato a lavorare nei campi al posto suo». Si bloccò per un attimo. «Si, ma io sono un uomo». «Sei un ragazzo. E comunque cosa c’entra? Anche le ragazze possono fare cose avventurose». «Hai mai sentito di una ragazza che l’abbia fatto?» Arrossii nel buio. Ne conoscevo soltanto una. «Arinta».
I personaggi all’interno della struttura del libro sono diversi ma sicuramente quello che troverete più approfondito è quello della protagonista e quello della sua amica Lupe, che per quanto poco la vedremo sarà fondamentale e si distinguerà per carisma e determinazione da suo padre, il Governatore. Il padre di Isa, Pa’, sarà un altro punto fermo nella vita della protagonista per il suo lavoro e per le sue storie ma lo saranno anche sua Madre Ma’ e suo fratello Gabo, che anche se non ci sono più lei li sente dentro ogni minuto della sua vita.
Isa è una ragazzina sveglia e intelligente. Ama le stelle e l’inchiostro con cui suo padre disegna le mappe. E un giorno vuole disegnarne anche lei. Sogna di esplorare le terre che circondano Gromera e vorrebbe essere coraggiosa come Arinta, la ragazza della leggenda del suo paese. Adora gli animali, tra cui la sua gallina Miss La e Pep.
Lupe è la figlia del Governatore di Gromera ma nonostante suo padre sia abbastanza schizzinoso nei confronti del suo popolo e sia un despota, sua figlia è molto diversa sebbene sembri molto egocentrica. E’ ingenua e non vede a due palmi dal suo viso. Si fida di suo padre e di sua madre ma adora Isa, che è la sua migliore amica.
‘Vedo che hai dei dubbi, Isa, ma io ci credo. Credo che quella barca non fosse di questa terra o, almeno, non fosse della terra degli umani. L’isola la diede al nonno e l’isola se l’è ripresa. Tutte le cose hanno un ciclo, Isabella, la tendenza a tornare da dove sono venute. Le stagioni, l’acqua, la vita, forse perfino gli alberi. Non sempre si ha bisogno di una mappa per trovare la strada del ritorno. Anche se spesso aiuta. Ora, tu cosa credi?’
Il perno centrale è Isabella stessa. Sono le stelle e l’inchiostro e sono le mappe di suo padre, che più di ogni altra cosa la richiamano all’avventura verso le Terre Dimenticate di Joya alla ricerca della sua migliore amica. Una storia sui valori della famiglia e dell’amicizia ma anche sul coraggio.
Lo stile utilizzato è stato abbastanza scorrevole e veloce. E’ scritto in prima persona dal punto di vista di Isa ed è assolutamente unico in fattore di scenario e di World Building. L’isola di Joya è davvero ben strutturata e le mappe/cartine del padre vi faranno senz’altro sognare, su questo non c’è dubbio. Isa mi ha ricordato molto Vaiana di Oceania per gli animali che la circondano e per il fatto dell’isola stessa. E’ molto particolare ed è una delle prime cose che mi è venuta in mente, non so.
L’unica cosa che ho trovato carente all’interno del libro è stata la posizione di Isa verso le cose e le altre persone. L’avventura e il contesto erano piuttosto chiari e ben scritti ma i sentimenti, talvolta, erano sottintesi. Il sentimento per Lupe, specialmente nelle battute finali, sembra essere flebile e poco presente nonostante lei sia parte fondamentale della sua vita. La cosa viene però ripresa nell’epilogo quindi è calante al momento d’impatto, quando le cose accadono ma tutto si riprende in un secondo momento. Questo l’ho trovato giusto per un verso e sbagliato in un altro quindi almeno questo non influenza molto il mio giudizio.
Invece, questo che sto per scrivervi, l’influenza un pochino. Quando Isa si riprende (scusate se sono molto vaga ma non posso fare spoiler) sembra come se nulla sia accaduto anche se era quasi sul punto di affogare. Ma si, dopo tutto ciò che è accaduto e che era sul punto di affogare e che … (tutto il resto) lei si alza e fa tutto come se niente fosse. Possibile? Non tantissimo.
“Ecco cosa fa un cartografo. Noi diamo vita alle mappe. La tua stanza dovrebbe trasmettere l’essenza della casa. Dovresti poterla guardare non come una stanza qualsiasi, ma come la tua stanza, quella dove hai trascorso l’infanzia. I cartografi tracciano mappe di luoghi dove magari sono stati anni prima. Anche qui, a Joya, io potrei disegnare una mappa dell’Afrik che ti farebbe girare la testa per quanto è forte l’odore di incenso nei mercati. La mia mappa del Circolo dei Ghiacci ti costringerebbe a mettere le calze di lana e scappare a gambe levate dall’orso bianco! Be’, quasi…”
Il libro è stato dolce e unico nel suo genere. Essendo molto piccolo è veloce da leggere ma vi assicuro che difficilmente riuscirete a staccare gli occhi dal volume.
Kiran Millwood Hargrave scrive una storia tenera, piena di amicizia e coraggio. Una storia in cui la figlia di un cartografo, una ragazza come tanti altri ma piena di coraggio e lealtà verso suo padre, la sua amicizia e la sua terra, prende le redini della situazione e si getta in un’avventura davvero grandiosa. E tu, cosa saresti disposto a fare per salvare le persone che ami di più al mondo?
Il mio voto per questo libro è di: 4 balene e mezzo.
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Cosa ne pensate? Fatemi sapere con un commentino se avete letto questo libro o se lo leggerete e cosa ne pensate!
A presto,
Sara ©
Bella recensione! Ogni tanto siamo davvero fortunati quando mantengono copertina e titolo originali
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🙂 è un libro molto bello, se non l’hai letto te lo consiglio di sicuro!
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La tua recensione mi ha proprio convinto a leggerlo. Era già in Wishlist, pur non sapendone molto, perché a volte mi piace fare così, sapere poco o niente della trama e lasciarmi sorprendere. Comunque adesso che ho capito bene la trama e com’è strutturato il romanzo lo leggerò sicuramente.
Grazie.💜
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Ti piacerà ne sono sicura! 😊😊 grazie come sempre sei molto gentile ☺
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Ma niente, grazie a te per la bella recensione!💙
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Sembra una storia intrigante!!
https://julesonthemoon.blogspot.it
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Grazie Giulia!
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Questa recensione mi ha fatto venir voglia di leggerlo! 🙂 molto carino!
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Grazie, spero lo leggerai! 🙂
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