REVIEW PARTY (+ Giveaway): LE MAMME RIBELLI NON HANNO PAURA DI GIADA SUNDAS.

BUONGIORNO CARI LETTORI!

Buona domenica e buona festa della mamma! Io personalmente sarò ad una comunione, ma ho pensato lo stesso a voi e vi lascio la recensione di questo bel libro per questo Review Party.  In più in fondo troverete il Giveaway del libro. Uno di voi vincerà una copia CARTACEA del libro.18406399_756927104480874_1763973252_o

Ecco a voi il libro di cui sto per parlarvi:

88116734379788811673439-300x451Titolo: Le mamme ribelli non hanno paura

Pagine: 180

Editore: Garzanti Libri

Data di pubblicazione: 11 maggio 2017

Trama: In una calda giornata di agosto, all’improvviso Giada si è ritrovata a essere madre. Perché è vero che ha cominciato a esserlo quando quel piccolo cuore batteva dentro di lei, ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra completamente diversa, e per sempre: una madre. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio, ha ascoltato ogni consiglio, ha parlato con medici e ostetriche. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto andava com’era scritto in quei libri. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: non esistono regole, leggi, verità assolute, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo accettando l’imperfezione e fidandosi del proprio istinto.

RECENSIONE:

Innanzi tutto ringrazio la Garzanti per avermi permesso la lettura del libro e Sara di Diario di un Sogno per aver organizzato questo Review Party.

La storia ha inizio con i sette re di Roma. Perchè i sette re? Perchè sono questi che ci faranno muovere da una tappa all’altra della vita di Giada Sundas, dal momento in cui viene a conoscenza di essere incinta fino ai primi anni di vita della sua piccola bambina.

Un percorso difficile, accidentato e pieno di cose inaspettate ma pieno di dolcezza, divertimento, amore, paure e sofferenza. Come si diventa madri? Quali istruzioni occorre seguire? Lo scoprirete leggendo questo dolcissimo libro.

La vita ha tracciato i margini di questo processo in modo assurdamente meticoloso, non trovi? Ci concede due anni di tempo per confrontarci con una nuova dimensione e commettere tutti gli errori che vogliamo, senza che voi possiate ricordarlo. Due anni sono un tempo godzillamente grande per vivere senza memorie, ma anche un tempo troppo esiguo per imparare a crescersi per crescervi. Tutto quello che tu hai cancellato, io l’ho scritto qui, per darti la possibilità di conoscere la donna che sono stata e che tu mi hai fatto diventare. Questo libro parla di noi. Parla di te, di papà ma soprattutto di me.

La trama è dolcissima e ricca. Rispecchia come è il libro ma è anche tanto altro: divertimento, riflessione e leggerezza. Tante e bellissime cose insieme.

La copertina è davvero carina e rispecchia l’indole di un bambino oltre al disordine che può portare nella tua vita. I calzini spaiati è solo un simbolo di quanto l’essere madre possa essere distruttivo e potente allo stesso modo. Il simbolo di ribellione di un figlio ma anche quello di una madre. Un mestiere che si impara strada facendo.

Tutto si svolge a casa Sundas/Dragin, o almeno per la maggior parte ed è bello vedere come tutto cambia, dal silenzio e la pace di essere soltanto in due al cambiamento di essere finalmente in tre, oltre tutto ciò che ne comporta.

«Non esiste un manuale? Tipo Genitori for dummies?» «Possiamo guardare su Amazon. Magari con le immagini, tipo istruzioni per il montaggio di uno scaffale Ikea. » «Non so se è un buon momento per confessarlo, ma io non sono stata neanche in grado di dare il giusto sostentamento a un criceto. È morto inspiegabilmente dopo un anno dal suo arrivo in casa mia. » «Il mio un giorno ha tentato la fuga e l’ho trovato per le scale. Abitavo al sesto piano. » «Saremo dei pessimi genitori, vero?» «Ce la metteremo tutta. Adesso andiamo a casa e godiamoci la nostra ultima nottata in silenzio. » Cenammo presto e guardammo una puntata di Prison Break. Alle dieci e mezza eravamo già a letto, coperti da un lenzuolo azzurro e una pesante coltre di incognite.

I personaggi, essendo basato su eventi accaduti a Giada, l’autrice, sono lei e la sua famiglia.

Giada è donna, compagna, complice e madre. La fase della gravidanza è quella per lei più pesante tanto da convincerla che un figlio basta e avanza. Quando si ritrova in braccio la piccola Mya non pensa a quanto sia felice in quel momento ma pensa a tutt’altro. Quando torna a casa non pensa alla felicità di essere finalmente madre e pensa a tutte le cose che da ora in poi cambieranno. Una donna forte, ben compresa per i suoi pensieri, perchè non sempre essere madre vuol dire per forza esserne capace.

Moreno è il marito di Giada e il padre di Mya. E’ spiritoso, amorevole e dolce con la sua famiglia. Il regalo più grande che potesse farle Giada, è proprio la piccola Mya.

e la piccola Mya, un uragano di emozioni. Un piccolo tornado di sorrisi, parole e amore. Oltre al panico che creerà nella vita di Giada più di quanto scombini quella di Moreno.

A oggi, l’unica cosa buona che posso affermare di averti dato da mangiare è la mia famosa focaccia. Non c’è niente che io sappia fare meglio, addirittura la mia ricetta è stata diffusa nel web e riprodotta con successo da molte massaie.Però, ecco, c’è un motivo se si chiama La Schifocaccia. Per il suo sviluppo sono state impiegate tonnellate di manitoba e i frantoi hanno dovuto fare gli straordinari. A ogni nuovo tentativo, quando la sfornavo, da qualche parte un panettiere genovese moriva. Per lo stesso principio per cui il battito d’ali d’una farfalla scatena un uragano dall’altra parte del mondo, ogni mio tentativo di focacciare innescava un ictus in un povero genovese. 

Il perno centrale è l’essere madre. Talvolta può essere difficile, non si è mai pronte abbastanza e non c’è un manuale che dice come comportarsi. La gravidanza può far soffrire ma regala una delle gioie più grandi che la vita può farti. Può essere difficile, può cambiare la vita, scombinarla ma basta un sorriso di un piccolo esserino che ci guarda e tutto torna al suo posto.

Lo stile è stato leggero, scorrevole e, per la maggior parte, divertente. In alcuni tratti il suo cercare di essere spiritosa eccede ma si riprende sempre. Passa da esagerate dosi di ironia a fasi viscerali di commozione, pensieri, riflessioni ed eventi più interiori.

Non lo so se quando sarai grande, oltre al “viva con me o morta senza di me”, ti verrà concessa una terza possibilità. Non lo so davvero se, quando sarai grande, potrai finalmente essere giudicata prima come essere umano e poi per il tuo genere d’appartenenza, però, te ne prego, se non dovesse essere così, o se dovesse essere peggio di così, non lasciare che questa condizione continui a raccogliere consensi, lotta con i denti perché non è colpa tua né mia, né di tutte quelle che prima di noi si sono tolte o a cui è stata tolta la vita per la sola colpa di essere donne. Ti prego, lotta con i denti e fai la differenza, perché io, perdonami, ho fallito.

Il libro è stato delicato e tenero. Ti entra dentro con una leggerezza e allo stesso tempo una grande profondità.

Essere mamme è una cosa che si scopre una volta che hai fra le mani il piccolo esserino piagnucoloso e allo stesso tempo non lo è. Essere mamme lo si diventa un giorno dopo l’altro, una parola, un dentino, un passo dopo l’altro. La Sundas entra a passi leggeri nel cuore di ogni lettore lasciando un solco indelebile.

Il mio voto per questo libro è di: 5 pesciolini.

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GIVEAWAY!

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Cosa ne pensate? Io vi aspetto e spero che partecipiate in tanti!

Alla prossima,

Sara. ©

19 thoughts on “REVIEW PARTY (+ Giveaway): LE MAMME RIBELLI NON HANNO PAURA DI GIADA SUNDAS.

  1. È proprio vero, non c’è un manuale di istruzioni che spiega come essere genitori. Essere madre è davvero un mestiere che si impara strada facendo, giorno per giorno,il più delle volte è come fare un salto nel buio con il terrore costante di sbagliare e di non essere in all’altezza, ma ho imparato personalmente che ci si può affidare al proprio istinto materno per superare i momenti difficili. Complimenti per la recensione.
    lauradomy@hotmail.it

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  2. Ciao Sara! Bella la tua recensione, questa tappa… ed anche il tuo blog acquatico!! 😉
    Mi fa molto piacere partecipare a questi festeggiamenti, non conoscevo il libro prima, ma grazie a voi 23 blog ne sto apprezzando sempre di più i lati positivi…che mi invogliano a leggerlo assolutamente!! ^_^
    La mia e-mail è lamarama86@gmail.com ed ho compilato il form e risposto alla domanda sul blog “Diario di un sogno” ♥

    Piace a 1 persona

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